View Full Version : Ragazzi... Sparate le botte... Previti si dimette! :D
Il deputato consegna la lettera al capogruppo Elio Vito
Nel pomeriggio il dibattito a palazzo Madama
Imi-Sir, Previti gioca d'anticipo
Dimissioni per evitare la decadenza
Imi-Sir, Previti gioca d'anticipo
Dimissioni per evitare la decadenza
Cesare Previti
ROMA - Non è stata ancora presentata ufficialmente. Ma la lettera con cui Cesare Previti darà le dimissioni dalla carica di parlamentare è già nelle mani del capogruppo di FI alla Camera Elio Vito. E sarà lui a leggerla durante il suo intervento in Aula che si terrà oggi pomeriggio. Una mossa che metterà fuori gioco il voto sulla decadenza dalla carica di parlamentare n seguito alla condanna a sei anni nel processo Imi-Sir.
Si tratta di una lettera di dimissioni vera e propria che anticipa la decisione che anticipa la decisione dell'Aula che avrebbe dovuto accogliere o respingere la proposta della giunta per le elezioni che si è pronunciata per la decadenza del parlamentare forzista.
Adesso toccherà al presidente della Camera Fausto Bertinotti decidere il da farsi. Stabilire se mettere subito in votazione le dimissioni oppure rinviare a settembre. E' molto probabile che prima venga convocata una riunione dei capigruppo o vengano comunque fatte delle consultazioni informali.
(31 luglio 2007)
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/previti-giunta/previti-dimissioni/previti-dimissioni.html
Per evitare la decadenza?!?!?! Cioè se si dimette dopo si potrà ricandidare, invece se decade no?!?!?! Spero di aver capito male...
Teoricamente non dovrebbe potersi ricandidare in nessun caso (neanche se votassero per la non decadenza)..
La differenza vera tra decadenza e dimissioni starebbe nella modalita' di votazione: palese nel primo caso, segreta nel secondo.
Evidentemente spera che, a voto segreto, qualcuno della maggioranza voti a suo favore.
Pero' non capisco comunque una cosa: se venissero respinte le dimissioni, non si dovrebbe piu' fare la votazione per la decadenza? :confused:
Inlogitech
31-07-2007, 14:01
Mi sa che vuole:
1- il voto segreto
2- il posticipo delle votazioni
3- se dovessero respingere le dimissioni nn si voterebbe, penso, per la decadenza e si potrebbe ricandidare.
4- se fossero accettate, penso, che si potrebbe ricandidare.
et voilà siamo sempre al punto di partenza........indovinate chi la prende nel :ciapet: ?
se si dimette il voto della camera è rimandato e lui rimane ancora in carica
le dimissioni devono essere votate dall'aula per essere valide
insomma sto poveraccio fa di tutto per scroccare ancora qualche stipendio :Puke:
3- se dovessero respingere le dimissioni nn si voterebbe, penso, per la decadenza e si potrebbe ricandidare.
4- se fossero accettate, penso, che si potrebbe ricandidare.
L'inibizione dai pubblici uffici permarrebbe comunque.
E' per il voto segreto. La decadenza si vota a voto palese, mentre le dimissioni a voto segreto. E' un modo per dare l'occasione alla maggioranza di dividersi.
FabioGreggio
31-07-2007, 14:17
insomma sto poveraccio fa di tutto per scroccare ancora qualche stipendio :Puke:
iesitis
Gli dobbiamo pagare lo stipendio ancora per alcuni mesi.
fg
iesitis
Gli dobbiamo pagare lo stipendio ancora per alcuni mesi.
fg
in compenso dobbiamo pagargli il vitalizio...
"IL VITALIZIO - Se fosse costretto a lasciare il Parlamento per la condanna all'interdizione perpetua dai pubblici uffici nel processo Imi-Sir, Previti, che ha 73 anni ed è alla quarta legislatura, dovrebbe comunque continuare a percepire il vitalizio previsto per i parlamentari."
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/31/voto_decadenza_previti.shtml
FAUSTO PENSACI TU E ACCELERA L'ITER!
LuVi
ma ....
VOMITO
è la cosa più carina che mi passa per la mente.
ma per meno qualche mese fa un parlamentare giapponese non s'era ammazzato ??
alemno UN BRICIOLO , una vaga idea, un alito di buon gusto di dignità...
un minimo, non dico di onore, ma almeno di presa di coscenza che il gioco è finito?
E' per il voto segreto. La decadenza si vota a voto palese, mentre le dimissioni a voto segreto. E' un modo per dare l'occasione alla maggioranza di dividersi.
E' così infatti.
Previti e il blitz per il voto segreto
ROMA — Una normale giornata parlamentare potrebbe trasformarsi in una giornata particolare per la politica. Tutto per via di una lettera che sarebbe già nelle mani di Elio Vito, e che il capogruppo di Forza Italia alla Camera leggerebbe oggi in Aula prima del voto sulla decadenza di Cesare Previti da deputato.
La lettera, che sarebbe stata scritta proprio dall'ex ministro della Difesa, annuncerebbe la volontà del deputato azzurro di dimettersi. Formalmente si arriverebbe allo stesso epilogo, ma le procedure prevedono differenze di non poco conto: mentre la decadenza si vota a scrutinio palese, le dimissioni si votano a scrutinio segreto. E se l'Assemblea di Montecitorio respingesse la richiesta del collega forzista condannato con sentenza definitiva, gli effetti politici potrebbero essere dirompenti. Dato che l'opposizione non possiede i numeri per bocciare da sola la richiesta di Previti, risulterebbe infatti evidente il «soccorso» della maggioranza.
È accaduto che il voto segreto sia stato usato per fini politici, e in molti nel Palazzo sono tornati con la memoria agli effetti che provocò la mancata autorizzazione a procedere per Bettino Craxi. Sarebbe un evento insidioso per l'Unione, e soprattutto per i Ds, preoccupati per la sovrapposizione mediatica tra il voto dell'Aula su Previti e i lavori della Giunta chiamata a discutere la richiesta del Gip di Milano, Clementina Forleo, di usare le intercettazioni sul caso Unipol-Bnl in cui sono coinvolti i vertici della Quercia. Si tratta di vicende assolutamente distinte e distanti, ma se oggi Previti -per qualsiasi motivo - restasse ancora deputato, e la Giunta rinviasse a settembre la decisione sulle telefonate di Piero Passino e Massimo D'Alema con Giovanni Consorte, la miscela politica potrebbe farsi esplosiva. «Basterebbe poco per ripiombare nel clima del '92», dice il capogruppo verde Angelo Bonetti.
Ecco perché ieri a Montecitorio c'era un'atmosfera febbrile, con la presidenza della Camera in attesa di capire se davvero Previti giocherà la carta delle dimissioni. È certo che gli uffici, allertati, hanno predisposto tutto: la procedura di decadenza verrebbe bloccata e dopo la Conferenza dei capigruppo si passerebbe subito al voto sulla richiesta di dimissioni. Ma è chiaro che il nodo è politico, così come le conseguenze. In questi giorni l'ex ministro di Silvio Berlusconi ha esternato la propria rabbia ad alcuni amici: «Trovo ingiusto che la Camera decida sul mio conto in contumacia, mentre sarebbe bastato spostare la questione in autunno perché fossi presente. Voglio parlare prima di essere giudicato, invece non mi viene data questa possibilità».
Se oggi Previti lascerà lo scranno di deputato, si chiuderà una stagione politica. «Se così non fosse, si aprirebbe un conflitto senza precedenti con la magistratura», dice Luciano Violante, uomo simbolo della stagione che portò alla fine della Prima Repubblica, e che oggi deve fronteggiare l'offensiva giudiziaria contro i Ds. Sembra che la nemesi si stia abbattendo sulla Quercia, ma l'ex presidente della Camera spiega i motivi degli atteggiamenti passati e quelli da tenere adesso: «Allora il partito era schierato con i magistrati perché nelle inchieste su Tangentopoli vedeva inverarsi la tesi di Enrico Berlinguer, secondo cui il sistema sarebbe crollato sulla questione morale».
«Ora — prosegue Violante — il caso che ci vede coinvolti è giudiziariamente inesistente. Dovremo comunque dare l'autorizzazione, denunciando però al tempo stesso la violazione della leale cooperazione tra le istituzioni. Perché con questa inchiesta è venuto meno il principio della lealtà cooperativa tra pezzi dello Stato. Com'è possibile che la magistratura a Milano sia riuscita a incastrare la Cia sul caso Abu Ornar e non abbia invece scoperto chi ha dato alla stampa le intercettazioni?». Sa già cosa accadrà dopo le autorizzazioni, «e certo non sarà bella l'immagine del ministro degli Esteri in procura. Ma l'effetto sarà depotenziato dalla gestione maldestra di questa inchiesta che si è delegittimata da sola, e poi dal fatto che la base del partito crede a D'Alema, ha verso di lui una fede quasi religiosa».
Oggi si vedrà se una normale giornata parlamentare si trasformerà in una giornata particolare. Ieri il capogruppo dell'Ulivo Dario Franceschini sentiva puzza di bruciato. «Non capisco questo silenzio di Forza Italia», ha detto ai suoi. E in attesa di decidere come muoversi in Aula, ha spiegato come bisogna muoversi in Giunta: «Non dovranno esserci strappi nelle forme e nelle procedure». Traduzione: si sposti giustamente a settembre la decisione sulle intercettazioni, come vogliono i Ds, ma si scordino l'ordine del giorno contro la Forleo.
Francesco Verderami
31-07-2007
Corriere della Sera
http://img255.imageshack.us/img255/8151/previtiig1.th.png (http://img255.imageshack.us/my.php?image=previtiig1.png)
L'ex deputato di FI le ha annunciate con una lettera a Bertinotti La Camera accoglie le dimissioni di Previti L'Aula ha espresso 462 sì, 66 no e quattro astenuti. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - L'Aula della Camera ha accolto le dimissioni da deputato di Cesare Previti, annunciate con una lettera dello stesso Previti al presidente Bertinotti. I sì sono stati 462, 66 i no. Quattro deputati si sono astenuti e il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Nelle dichiarazioni di voto Ulivo, Sd, Prc, An hanno dichiarato parere favorevole all'accoglimento delle dimissioni. Lo stesso Previti aveva invitato i deputati di FI a votare a favore. L'ex deputato di FI ha subito due condanne per le vicende Imi-Sir e lodo Mondadori: due sentenze, quelle pronunciate dai giudici della Corte d'appello di Milano e confermate dalla Cassazione, che hanno comminato al parlamentare di Forza Italia condanne rispettivamente a sei anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici e a un anno e sei mesi.
LETTERA DI DIMISSIONI - Il deputato di Forza Italia Elio Vito ha letto, al termine del suo intervento, una lettera indirizzata al presidente Fausto Bertinotti dallo stesso Previti nella quale, oltre a dichiararsi innocente, ha annunciato le sue dimissioni da parlamentare, chiedendo anche che il voto previsto alla Camera non sia segreto, come previsto da regolamento, ma palese. Elio Vito ha anche attaccato il presidente Fausto Bertinotti. «Previti oggi non è qui - ha detto Vito - non per mancanza di volontà ma piuttosto per una precisa volontà del presidente della Camera che ha fissato in questa settimana questo dibattito e questo voto. Un comportamento che è inaccettabile». «La presidenza della Camera - ha replicato Bertinotti - non ha privato Cesare Previti di essere presente oggi in quest'Aula. Le procedure ordinarie avrebbero reso possibile la sua presenza».
LE POSIZIONI - L'Aula di Montecitorio si è pronunciata per il sì dopo che già lo scorso 9 luglio c'era stato un pronunciamento favorevole alla decadenza da parte della maggioranza nella Giunta delle elezioni.
DIMISSIONI E VOTO A SCRUTINIO SEGRETO - Previti ha quindi deciso di rassegnare le proprie dimissioni prima che l'assemblea affrontasse la questione della sua decadenza. L'aula è stata così chiamata a esprimersi su una questione diversa, appunto la rinuncia volontaria al proprio mandato, e questo ha comportato una procedura differente: non più il voto palese, bensì lo scrutinio segreto. Bertinotti, riferendosi alla richiesta avanzata dallo stesso Previti affinché il voto fosse palese, si era dichiarato favorevole a condizione che non ci fossero pareri contrari. Marco Boato ha però espresso la suo opposizione a questa soluzione e quindi il voto si è svolto a scrutinio segreto.
IL VITALIZIO - Anche ora che dovrà lasciare il Parlamento per la condanna all'interdizione perpetua dai pubblici uffici nel processo Imi-Sir, Previti, che ha 73 anni ed è alla quarta legislatura, dovrebbe comunque continuare a percepire il vitalizio previsto per i parlamentari.
GLI SUBENTRA ANGELO SANTORI - Cesare Previti non è più deputato e a prenderne il posto a Montecitorio sarà Angelo Santori, di Forza Italia. «Proclamo eletto per la quindicesima circoscrizione Lazio 1 Angelo Santori primo dei non eletti», ha infatti detto il presidente della Camera Fausto Bertinotti in aula.
31 luglio 2007
------------------------------------------------------------------------
RiccardoS
31-07-2007, 17:03
ma no, ma cosa avete capito, comunisti! :mad:
lo fa perchè è una persona onesta e con un minimo di orgoglio personale, CRIBBIO!! http://www.***************************/smiles/berlusca.gif
FAUSTO PENSACI TU E ACCELERA L'ITER!
LuVi
Chi?:confused:
Il Fausto che ha votato contro il pronto a procedere per l'arresto di dell'utri per associazione mafiosa??
Maddai...
che tristezza... peggio delle cozze con gli scogli...
vcosppza
IlCarletto
31-07-2007, 18:07
e ora le dimissioni di tutti gli altri già condannati!
http://it.wikisource.org/wiki/Codice_Penale/Libro_I/Titolo_II#Art._28_Interdizione_dai_pubblici_uffici
quindi non può essere eletto ne eleggere
una vicenda in meno da repubblica delle banane.
il braccio destro del'ex pdc corruttore pluri pregiudicato fuori dal parlamento, era ora
il braccio destro del'ex pdc corruttore pluri pregiudicato fuori dal parlamento, era ora
oggi è una buona giornata per l'Italia
Spectrum7glr
31-07-2007, 18:24
E' per il voto segreto. La decadenza si vota a voto palese, mentre le dimissioni a voto segreto. E' un modo per dare l'occasione alla maggioranza di dividersi.
mi sembra che i tuoi timori siano stati fugati: chi si è opposto alla richiesta di Previti di "voto palese" e ha chiesto il voto segreto è stato uno del gruppo misto (Marco Boato)...ed i numeri dimostrano che non c'è stato tentativo di "salvare" Previti.
Sì della Camera alle dimissioni
Previti non è più deputato
Con 462 favorevoli, 66 contrari e 6 astenuti, Montecitorio ha accettato le dimissioni del deputato di Forza Italia condannato in via definitiva a 6 anni per il caso Imi-Sir. Lui stesso ha scelto di andarsene per evitare la decadenza
Evviva! Evviva! Evviva! Evivvivaaaaaaaaa http://img186.imageshack.us/img186/7262/boogie8vg.gif
ah bene gli han dato un calcio in culo era ora :D
coapzpaza
Il suo posto chi lo prende ora?
stbarlet
31-07-2007, 19:07
Il suo posto chi lo prende ora?
Mele :asd:
Il suo posto chi lo prende ora?
Selva ?
:O
Coiaozoza
JarreFan
31-07-2007, 19:11
Oh non ci credo!!! Una roba per cui in Giappone si è suicidato uno, qua anni e anni per levarlo di mezzo!!! FINALMENTE!!!
Cazzo!
E' stato eliminato un quarto del contenuto della campagna elettorale del centro-sinistra! :eek:
Cazzo!
E' stato eliminato un quarto del contenuto della campagna elettorale del centro-sinistra! :eek:
Dopo 14 mesi.. bene, ad un quarto ogni 14 ne hanno ancora 42 per gli altri 3 quarti ed avanzano ancora 4 mesi di legislatura per gli imprevisti.
Dopo 14 mesi.. bene, ad un quarto ogni 14 ne hanno ancora 42 per gli altri 3 quarti ed avanzano ancora 4 mesi di legislatura per gli imprevisti.
magari....
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
con tutte le mode giapponesi che importiamo quella migliore però non attecchisce...
bianconero
31-07-2007, 20:21
un delinquente in meno nel parlamento italiano.....
e delinquente l'ho usato al posto di un'altra parola che pensavo e che non sapevo se potevo scrivere
++CERO++
31-07-2007, 20:42
Chi?:confused:
Il Fausto che ha votato contro il pronto a procedere per l'arresto di dell'utri per associazione mafiosa??
Maddai...
l'hè tutta una pastella ! :sofico:
Destra e sinistra sotto sotto si stringono la mano per rimanere in groppa
al popolo italiano.
Galvanizzare le masse, tirarsi feroci insulti, fare una dura opposizione
a parole, è il trucco per ingannare il popolo, gettargli fumo negli occhi
affinche non si rendano conto che gira e rigira saranno sempre gli stessi..:rolleyes:
a me sembra assurdo che sia necessario il voto del parlamento per sbattere fuori uno che è stato condannato da un tribunale
altro che buon giorno per l'Italia... se avessero votato diversamente che sarebbe accaduto? sarebbe rimasto al suo posto?
è pazzesco, stiamo esultando per una cosa assolutamente ovvia che dovrebbe essere automatica...
Fabiaccio
31-07-2007, 20:55
belin se era ora... :rolleyes:
p.s.: sparate le botte? :stordita:
a me sembra assurdo che sia necessario il voto del parlamento per sbattere fuori uno che è stato condannato da un tribunale
altro che buon giorno per l'Italia... se avessero votato diversamente che sarebbe accaduto? sarebbe rimasto al suo posto?
è pazzesco, stiamo esultando per una cosa assolutamente ovvia che dovrebbe essere automatica...
Tristemente quoto....
Almeno anche se avessero votato contro poi ci sarebbe stata la procedura di decadenza, quindi ormai non poteva farci più nulla..... (grazie tante, è da anni che tentava in tutti i modi di evitare questo momento, peggio dello sporco più tenace...)
E' stato eliminato un quarto del contenuto della campagna elettorale del centro-sinistra! :eek:
Da elettore del centro-sinistra dico: "ed era anche ora!!"
Cazzo!
E' stato eliminato un quarto del contenuto della campagna elettorale del centro-sinistra! :eek:
Per cui questo governo ha già mantenuto un quarto delle sue promesse :D
dantes76
01-08-2007, 08:51
Cazzo!
E' stato eliminato un quarto del contenuto della campagna elettorale del centro-sinistra! :eek:
il titolo del 3d: sparate le botte, significa altro...
dantes76
01-08-2007, 08:52
Il suo posto chi lo prende ora?
per caratura e storia, e per mantenere alto il livello di fi....
http://www.sapere.it/tc/img/Storia/MarioFrancese/Riina2.jpg
Per cui questo governo ha già mantenuto un quarto delle sue promesse :D
:asd:
dantes76
01-08-2007, 08:58
Mancuso, ecco le "prove" del ricatto a Berlusconi
Filippo Mancuso li definisce «i fatti dimostrativi circa i rapporti fra Silvio Berlusconi e Cesare Previti». Otto «fatti» che, secondo l´ex Guardasigilli e transfuga di Forza Italia, sostengono l´accusa lanciata il 20 settembre nell´aula di una commissione Giustizia alle prese con la «legge Cirami».
Suonava così, la denunzia: «Il presidente Berlusconi non è psicologicamente e moralmente libero (...) Dica Berlusconi che io sto mentendo quando asserisco che egli non è libero davanti a Cesare Previti, e che non è libero così nel Parlamento e nel Paese di svolgere moralmente il proprio compito».
Gli otto «fatti» sono contenuti nel documento che l´onorevole ha consegnato al presidente della Camera Pierferdinando Casini al termine del suo intervento. Qui di seguito ne pubblichiamo una sintesi.
1. Via del Plebiscito
«Nel pomeriggio del 28 giugno 2000 - scrive Mancuso - vengo inaspettatamente chiamato nello studio di Berlusconi, in via del Plebiscito dove trovo presenti Pisanu, Letta e, mi pare, saltuariamente Paolo Bonaiuti. L´esigenza di questa riunione nasceva da due telefonate ricevute da Berlusconi: la prima, da parte di Giuliano Amato, allora presidente del Consiglio, e l´altra da parte dell´on. Fassino, ministro di Grazia e Giustizia, entrambe aventi ad oggetto l´amnistia e/o condono, allora attuale per molteplici ragioni (ricorrenza giubilare, sollecitazioni vaticane, situazione penitenziaria...). La seconda conversazione telefonica approda alla conclusione che il giorno dopo vi sarebbe stato un incontro ufficioso sul tema fra Berlusconi e Fassino. Dopo di che vengono decise subito due cose: che sarebbe stato esclusivamente il sottoscritto ad accompagnare Berlusconi all´incontro, e che noi due ci mettessimo subito al lavoro per la preparazione della necessaria piattaforma propositiva della questione. (...) Mentre è in corso la consultazione preparatoria tra me e Berlusconi, fa ingresso nello studio Letta, il quale, evidentemente nella veste di chi filtra le telefonate, dice così: "Presidente, c´è per te al telefono Cesare Previti che vuole parlarti subito".
Mai avrei immaginato di ascoltare il formalissimo Berlusconi esplodere in una così furiosa reazione verbale negativa, una vera e propria esplosione di insofferenza e di stanchezza psicologica sigillata dal seguente ordine di servizio per Letta: "Digli, a questo signore, che non voglio assolutamente né vederlo, né sentirlo, neanche per telefono. Basta! Basta! Non si faccia vedere!". (...) Vedo allora Letta, evidentemente non persuaso, avanzare subito il seguente invito: "Presidente, ascoltami, è meglio per tutti che tu gli risponda, è assolutamente necessario farlo. Vieni al telefono e rispondigli". Il presidente esegue l´invito con l´aria di sentirlo alla stregua di una "proposta che non si può rifiutare". Il breve colloquio telefonico seguitone non saprei dire quale risultato abbia poi avuto. Sta di fatto però che, conclusolo, Berlusconi ancora in preda a forte agitazione, torna a sedersi davanti a me e parla come segue: "Scusami, Filippo, hai capito quali sono i miei rapporti con Previti? Non mi lascia in pace; a suo tempo per il ministero di Grazia e Giustizia, e via via un´infinità di pretese incessanti nella stessa materia. Ricordalo!"».
2. Michele Saponara
«Nel corso della presente legislatura, per ben due volte, questo collega deputato, onestamente attento al divenire "dell´eterna questione Berlusconi-Previti", mi dice di sapere per certo che la preoccupazione di quest´ultimo (Previti) intorno alle note procedure di Milano era giunta a un tale punto di esasperazione da inviare all´altro (Berlusconi) una missiva di certissimo contenuto ultimativo. Nella quale, Previti latineggiava il seguente allusivo avvertimento: "Simul stabunt simul cadent"».
3. Gaetano Pecorella.
«Siamo al vicino tempo della discussione alla Camera del disegno di legge sulle rogatorie. Io più volte mi lamento della eccessiva rigidità delle posizioni di Forza Italia sugli emendamenti dell´opposizione. Mi sento contestare con concetti del genere: "Letta non vuole, Letta ha telefonato dicendo che la materia, per noi, è bloccata". Ciò essenzialmente ad opera della coppia danzante Elio Vito e Antonio Leone, capogruppo e vice capogruppo di F.I. alla Camera (...) In occasione di uno di tali miei dissensi, Gaetano Pecorella, presidente della commissione Giustizia, con irritazione e preoccupazioni visibili, mi partecipava di sua iniziativa un suo stato d´animo: "Non ne posso più dell´avvocato Previti, che parrebbe l´unico avvocato esistente; non mi dà pace con le sue continue pressioni, che talvolta accompagna con la inverosimile asserzione che io, con la pretesa fiacchezza nella conduzione del mio ruolo, starei dimostrando di 'volerlo in galera´." Gli chiedo perché non liquida la questione. Pecorella mi ribatte: "E´ molto difficile, tu sai chi c´è dietro, c´è Berlusconi"»
.
4. Iole Santelli.
«Non si voglia ritenerla cosa inelegante, ma ai fini della pienezza del quadro di subordinazione di Berlusconi è impossibile non tener conto della vicenda assai imbarazzante della nomina all´alta responsabilità di sottosegretario alla Giustizia di una giovane semisconosciuta neoparlamentare (Iole Santelli), già interna allo studio Previti. Pacificamente e all´evidenza trattasi di nomina proposta da Berlusconi, ma di esclusiva provenienza e diretto interesse "previtiani", solo queste essendo le credenziali per tali designazione e nomina».
5. Il giudice costituzionale.
«Durante la primavera di quest´anno, Berlusconi abbandona la sua stessa personale designazione (Filippo Mancuso, ndr). Ne segue la surrogazione di tale candidatura con quella di un intimo, attuale e continuativo sodale professionale dello studio Previti (Romano Vaccarella, ndr): surrogazione da quest´ultimo prima ventilata e poi chiaramente comunicata al sottoscritto. Si tratta di una designazione anch´essa voluta dal predetto personaggio (Previti) e formalizzata in un repentino e notturno mutamento di linea da parte di Berlusconi il quale, poi, una volta raggiunta la elezione del neo designato, non esita a dar fuori con una esclamazione piuttosto confessoria («E´ andata bene!») pronunciata addirittura nella solenne sede del Quirinale».
6. La legge Cirami.
«La vicenda è ancora in atto. Senato e Camera sono stati e sono da mesi alla frusta di una cosiddetta "urgenza e necessità", l´una e l´altra artificiose e strumentali. Motivo reale e determinante di cosiffatto andamento: il dover consegnare a tutti i costi il "prodotto finito" (...) Un "prodotto finito" mirato alla specifica finalità di avvantaggiare i processi milanesi dell´on. Previti, finalità purtroppo forte dell´indispensabile via libera del titolare unico del potere formale di comando politico, cioè Berlusconi».
7. Cronologia.
«La semplice cronologia costituisce un elemento anch´esso probatorio.
1 marzo 2002: istanza alla Cassazione per la remissione del giudizio per Previti.
30 maggio/3 luglio, la Corte di Cassazione accetta di sollevare la questione di legittimità costituzionale dell´articolo 45 (remissione).
5 luglio, viene presentato il disegno di legge Cirami al Senato.
31 luglio, Berlusconi asserisce di non conoscere il motivo dell´urgenza.
1 agosto, il Senato approva il d.d.l Cirami.
30 agosto, Berlusconi muta d´avviso, senza mai fornirne una giustificazione, e dichiara che la Cirami costituisce una urgente priorità politica e istituzionale del governo.
La logica espressa da questa cronologia non potrebbe essere più stringente di com´è nel confermare il sistema di sbarramento apprestato da Previti».
8. Scioglimento delle Camere.
«Tali minacce sono pervenute sia dal presidente della commissione Giustizia Pecorella sia dallo stesso presidente del Consiglio. Il senso di tali minacce è quello di una intimidazione ripetuta, a carico dei parlamentari che si apprestano a votare o a rivotare la materia, a temere le conseguenze di un eventuale rigetto della Cirami, vale a dire lo scioglimento presidenziale della Camere. Minacce, inaudite e irresponsabili, che sottintendono la possibilità che la maggioranza scontenta imponga al presidente della Republica di compiacerla con l´immediato esercizio del potere di scioglimento. Nessuno, tra gli eccessi di questa vicenda, dimostra più di questo l´intensità e la spregiudicatezza dell´interesse messo in campo».
Giuseppe D'Avanzo - Repubblica - 26 settembre 2002
Marco83_an
01-08-2007, 09:13
Dispiace dirlo , xchè sarebbe dovuta essere una cosa normale , ma : FINALMENTEEEEEEEEEEEEEEE :D
Burrocotto
01-08-2007, 10:10
Il suo posto chi lo prende ora?
[cut] Bertinotti ha proclamato eletto il primo dei non eletti,Angelo Santori(Fonte Leggo).
gigio2005
01-08-2007, 11:08
-24
Marco83_an
01-08-2007, 11:16
-24
........................... e' lunga !!!!! :eek:
nomeutente
01-08-2007, 11:36
per caratura e storia, e per mantenere alto il livello di fi....
Non mi sembra il caso di cercare il flame tutte le volte. Tantopiù che se devi fare un intervento utile lo sai fare benissimo.
Ammonito e sospeso 3 gg per doppia ammonizione
FabioGreggio
01-08-2007, 12:06
Oh non ci credo!!! Una roba per cui in Giappone si è suicidato uno, qua anni e anni per levarlo di mezzo!!! FINALMENTE!!!
Dio ci salvi dal fatto che non si è suicidato!!!!
Ma immaginati cosa avrebbe dovuto pasare la Boccassini e Colombo!
Assassini, persecutori, comunisti, criminali.....
Ma ti ricordi cosa dissero di Di Pietro perchè qualche inquisito si tolse la vita?
Qualche giorno fa una parlamentare di forza Italia ha fatto la sua performance proprio con questi titoli contro D'Ambrosio.
Sarebbe stata una formidabile arma populista in mano a B. e a tutta la sua criccona di inquisiti che galleggiano da 15 anni tra parlamento e procure.
fg
il titolo del 3d: sparate le botte, significa altro...
Si. Vuol dire festeggiate! Come quando succede una cosa che ritenevate impossibile (tipo veder condannata la McLaren per la spy story con la ferrari) ed esclamate: "Ora viene a piovere!"
Mancuso, ecco le "prove" del ricatto a Berlusconi
... CUT ...
Giuseppe D'Avanzo - Repubblica - 26 settembre 2002
So che è sospeso e non mi può rispondere, ma qualcun altro sa questo cosa significa? :mbe:
Previti: "Condannato in contumacia"
Berlusconi:"Accanimento sinistra"
Clicca!
E' dispiaciuto di essere stato condannato "in contumacia" ma vuole comunque ringraziare tutti quelli che gli hanno espresso solidarietà dopo il voto della Camera che ha ratificato le sue dimissioni da parlamentare. Cesare Previti, agli arresti domiciliari, avrebbe preferito attendere l'udienza del 26 agosto sulla richiesta di affidamento ai servizi in prova: "Quello che non va bene è che non ho avuto la possibilità di difendermi".
"Vi ringrazio, avete fatto bene. Avete fatto un buon lavoro e di questo vi sono riconoscente". Con parole simili Cesare Previti ha voluto ringraziare i tanti deputati di Forza Italia che lo hanno cercato per esprimergli vicinanza e solidarietà. Va da sé che il contatto principale è stato quello avuto con il numero uno del partito Silvio Berlusconi che, riferiscono fonti parlamentari, "non gli ha mai fatto mancare il suo appoggio". Il Cavaliere avrebbe stigmatizzato "una certa sinistra che, in nome dell'interesse personale, continua a sostenere la magistratura per scopi politici" e ricordando come nei confronti di Previti ci sia stato un vero e proprio accanimento.
"La cosa che più mi è dispiaciuta - ha risposto Previti ai dei deputati che lo hanno sentito - è quello di essere stato "condannato" in contumacia". L'ex ministro della Difesa, infatti, che anche oggi si è professato "innocente", ha criticato, e nella lettera inviata al presidente della Camera, e nei suoi colloqui privati l'atteggiamento di Fausto Bertinotti che non ha fatto in modo di rinviare la discussione a settembre. Il forzista infatti è agli arresti domiciliari e avrebbe preferito che si attendesse l'udienza del 26 agosto prossimo sulla richiesta di affidamento ai servizi in prova, revocatigli in seguito alla condanna a un anno e mezzo per il Lodo Mondadori.
Se la sentenza fosse stata positiva Previti avrebbe potuto essere tra i banchi di Montecitorio a difendersi di persona. Per questo tantissimi i parlamentari azzurri che definiscono come "inaccettabile" la decisione del presidente della Camera. Accusa, c'è da ricordare, di fronte alla quale Bertinotti ha precisato di non avere responsabilità. Ma è proprio la mancata possibilità di difendersi a rendere più cupo il giudizio di Previti sui fatti. Che si trattasse di un pronunciamento prevedibile, Previti non se lo era mai nascosto. "Ma quello che non va bene - avrebbe detto a diversi deputati - è non avere avuto la possibilità di difendermi".
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo373310.shtml
eh bhe... non ha potuto difendersi.. 10mila processi :asd:
Nevermind
23-08-2007, 14:42
E ci credo che gli danno solidarietà, tra delinquenti ci si aiuta :D :D
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo373310.shtml
eh bhe... non ha potuto difendersi.. 10mila processi :asd:
Uno, che ha avuto il governo dalla sua che gli cuciva le leggi addosso come farebbe un buon sarto, deve avere la faccia come il culo per dire che non ha potuto difendersi.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.