drakend
30-07-2007, 18:36
Addestrati, socievoli e soprattutto part-time: sono gli animali della FlexPetz
La fondatrice dell'agenzia: "Così si evita che siano adottati e riportati al canile"
Troppo impegnati per avere un cane?
In California lo si può affittare
<B>Troppo impegnati per avere un cane?<br>In California lo si può affittare</B>
LOS ANGELES - Possedere un cane è meraviglioso ma anche impegnativo: ha bisogno di attenzioni, ogni giorno deve uscire per fare una passeggiata, qualche volta si ammala e bisogna portarlo dal veterinario. In molti casi, poi, ci sono degli ostacoli aggiuntivi: si può vivere in un condominio dove gli animali non sono ammessi o non avere nessuno a cui lasciarlo in caso di viaggi di lavoro. In California è stata trovata una soluzione per chi, nonostante tutto, non vuole rinunciare alla compagnia di un amico a quattro zampe, possibilmente vivendone solamente i lati positivi: il pet-sharing. Iscrivendosi ad un'agenzia, si può condividere la proprietà di un cane e persino "affittarne" uno per qualche ora.
L'idea è venuta alla 32enne Marlena Cervantes, che però al termine "noleggio" preferisce quello di "shared pet ownership", e cioè "proprietà condivisa degli animali domestici". La sua FlexPetz, aperta a febbraio, per ora dispone di una decina di cani tra Los Angeles e San Diego, ma conta di aprire a breve delle filiali anche a San Francisco, New York e Londra. "I nostri iscritti sono coscienti di non poter possedere un animale a tempo pieno e sanno che questa opzione sarebbe negativa per il cane stesso", spiega. "In questo modo, si evita che sia adottato e poi riportato al canile".
La formula di FlexPetz permette di occuparsi di uno degli animali disponibili per un periodo variabile tra alcune ore e qualche giorno. Una proprietà temporanea e, almeno in teoria, senza preoccupazioni. Tutti i cani, spiega il sito web dell'agenzia, sono periodicamente sottoposti a visite veterinarie e quindi godono di perfetta salute. Inoltre, questi amici a quattro zampe sono addestrati e socievoli e vengono consegnati con un kit che contiene guinzaglio, ciotole, cuccia e cibo.
Questa versione "sterilizzata" della proprietà di un cane ha però i suoi costi. Per coprire le spese di mantenimento e di addestramento e quelle sanitarie e assicurative, ogni associato deve sborsare due quote: una annuale di 99,95 dollari e una mensile di 49,95 dollari. Inoltre, ogni giorno trascorso con un animale della FlexPetz ha un costo di 39,95 dollari nei fine settimana e di 24,95 dollari dal lunedì al giovedì.
Anche se gli animali dell'agenzia provengono principalmente da dei canili, restano comunque dei dubbi sulle conseguenze che questo stile di vita decisamente insolito potrebbe avere su di loro. Un cane, in genere, ha infatti bisogno di un punto di riferimento importante, di un padrone. Cambiare continuamente casa, almeno per qualcuno, potrebbe rivelarsi molto stressante e persino fargli rivivere il trauma dell'abbandono.
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/cani-in-affitto/cani-in-affitto/cani-in-affitto.html
Raramente ho letto qualcosa di più ridicolo ed egoista: come dice l'articolo stesso, un cane ha bisogno di un punto di riferimento fisso, di un padrone SOLO (al massimo di una famiglia), non di essere sballottato da una casa all'altra come se fosse un pupazzo. Se uno non può allevare un cane e stargli dietro NON SE LO PRENDE: questa soluzione è invece l'ideale per gli smidollati egoisti che vogliono godere solo dei vantaggi dell'avere un cane, senza i relativi sacrifici. Il tutto a spese del cane, che potrebbe vivere ogni volta il trauma dell'abbandono. Vergogna.
La fondatrice dell'agenzia: "Così si evita che siano adottati e riportati al canile"
Troppo impegnati per avere un cane?
In California lo si può affittare
<B>Troppo impegnati per avere un cane?<br>In California lo si può affittare</B>
LOS ANGELES - Possedere un cane è meraviglioso ma anche impegnativo: ha bisogno di attenzioni, ogni giorno deve uscire per fare una passeggiata, qualche volta si ammala e bisogna portarlo dal veterinario. In molti casi, poi, ci sono degli ostacoli aggiuntivi: si può vivere in un condominio dove gli animali non sono ammessi o non avere nessuno a cui lasciarlo in caso di viaggi di lavoro. In California è stata trovata una soluzione per chi, nonostante tutto, non vuole rinunciare alla compagnia di un amico a quattro zampe, possibilmente vivendone solamente i lati positivi: il pet-sharing. Iscrivendosi ad un'agenzia, si può condividere la proprietà di un cane e persino "affittarne" uno per qualche ora.
L'idea è venuta alla 32enne Marlena Cervantes, che però al termine "noleggio" preferisce quello di "shared pet ownership", e cioè "proprietà condivisa degli animali domestici". La sua FlexPetz, aperta a febbraio, per ora dispone di una decina di cani tra Los Angeles e San Diego, ma conta di aprire a breve delle filiali anche a San Francisco, New York e Londra. "I nostri iscritti sono coscienti di non poter possedere un animale a tempo pieno e sanno che questa opzione sarebbe negativa per il cane stesso", spiega. "In questo modo, si evita che sia adottato e poi riportato al canile".
La formula di FlexPetz permette di occuparsi di uno degli animali disponibili per un periodo variabile tra alcune ore e qualche giorno. Una proprietà temporanea e, almeno in teoria, senza preoccupazioni. Tutti i cani, spiega il sito web dell'agenzia, sono periodicamente sottoposti a visite veterinarie e quindi godono di perfetta salute. Inoltre, questi amici a quattro zampe sono addestrati e socievoli e vengono consegnati con un kit che contiene guinzaglio, ciotole, cuccia e cibo.
Questa versione "sterilizzata" della proprietà di un cane ha però i suoi costi. Per coprire le spese di mantenimento e di addestramento e quelle sanitarie e assicurative, ogni associato deve sborsare due quote: una annuale di 99,95 dollari e una mensile di 49,95 dollari. Inoltre, ogni giorno trascorso con un animale della FlexPetz ha un costo di 39,95 dollari nei fine settimana e di 24,95 dollari dal lunedì al giovedì.
Anche se gli animali dell'agenzia provengono principalmente da dei canili, restano comunque dei dubbi sulle conseguenze che questo stile di vita decisamente insolito potrebbe avere su di loro. Un cane, in genere, ha infatti bisogno di un punto di riferimento importante, di un padrone. Cambiare continuamente casa, almeno per qualcuno, potrebbe rivelarsi molto stressante e persino fargli rivivere il trauma dell'abbandono.
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/cani-in-affitto/cani-in-affitto/cani-in-affitto.html
Raramente ho letto qualcosa di più ridicolo ed egoista: come dice l'articolo stesso, un cane ha bisogno di un punto di riferimento fisso, di un padrone SOLO (al massimo di una famiglia), non di essere sballottato da una casa all'altra come se fosse un pupazzo. Se uno non può allevare un cane e stargli dietro NON SE LO PRENDE: questa soluzione è invece l'ideale per gli smidollati egoisti che vogliono godere solo dei vantaggi dell'avere un cane, senza i relativi sacrifici. Il tutto a spese del cane, che potrebbe vivere ogni volta il trauma dell'abbandono. Vergogna.