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View Full Version : [Mutui] Banche: tassi al top in Calabria, al minimo in Trentino.


Raven
29-07-2007, 12:17
http://it.biz.yahoo.com/28072007/2/banche-consumatori-calabria-top-carodenaro-minim.html

(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Calabria al top della classifica del carodenaro, mentre la regione dove le famiglie che chiedono un prestito riescono ad avere le condizioni meno esose è il Trentino Alto Adige. Ad affermarlo sulla base della rielaborazione di dati della Banca d'Italia è l'Adusbef. Le banche italiane, accusa l'associazione dei consumatori "oltre a praticare il costo del denaro con un ingiustificabile differenziale fra nord e sud, applicano uno spread medio pari a 6,23 punti fra raccolta e impieghi". E penalizza in modo particolare le famiglie che vedono applicarsi tassi bassi sui loro conti correnti e alti sui prestiti che chiedono. L'Adusbef replica così all'Abi che ha affermato che "tra giugno 2006 e maggio 2007, primo periodo di applicazione della legge Bersani, non vi è stata alcuna differenziazione fra l'andamento dei prezzi delle principali forme di raccolta e di impiego verso il settore delle famiglie".

In Calabria così alle "famiglie consumatrici", categoria utilizzata da Bankitalia per i suoi rilevamenti, il denaro costa l'11,28%, seguita dalla Basilicata con il 10,45%. Nel panorama 'meridionale' si inserisce l'eccezione della Valle d'Aosta con il 10,18%, ma subito si torna al Sud con il 10,06% della Puglia.
I tassi attivi più bassi sono quelli applicati invece in Trentino con il 6,47%, seguita dal Lazio con il 7,16% e dalla Lombardia con il 7,36%.
L'Adusbef mette in evidenza come la remunerazione sui depositi riconosciuta dalle banche ai clienti, la cui media nazionale e pari all'1,31% a dicembre 2006, è da sempre geograficamente diversificata e penalizza soprattutto il Mezzogiorno. I meglio remunerati, infatti, sono i cittadini dell'Italia centrale con l'1,58%, a fronte dell'1,01% riconosciuto al Sud contro. Risultano differenziati geograficamente - aggiunge l'Adusbef - anche i tassi sugli impieghi: l'Italia nord occidentale è quella trattata meglio con il 7,15%, contro il 9,54% del sud. La media nazionale è del 7,57%.
- DEPOSITI: A dicembre 2006, i depositi bancari ammontavano a 727,6 miliardi di euro (erano 690,7 miliardi nel dicembre 2005).
La media nazionale della remunerazione riconosciuta ai clienti é pari all'1,31%. Ai depositanti dell'Italia centrale è riconosciuto l'1,58%, cioé 27 punti base più della media. Al meridione, invece, è riconosciuto solo l'1,01 %, "ben 57 punti base in meno del Centro e 30 in meno della media". All'Italia nord occidentale e nord orientale sono riconosciuti rispettivamente l'1,25% e l'1,32%. L'analisi per regione mostra come il "Lazio è quello trattato più munificamente (1,75% contro la media nazionale dell'1,31%). Seguono Trentino (1,65%) e Molise (1,43%).
Più deboli in fase di contrattazione, le famiglie consumatrici riescono a spuntare - osserva l'Adusbef - tassi inferiori alla media: a fronte dell'1,31% medio, infatti le famiglie spuntano lo 0,90%, cioé lo 0,41% in meno. Una percentuale decisamente inferiore al 3% che riescono a ottenere le amministrazioni pubbliche, il 2,60% delle società finanziarie e all'1,77% delle società non finanziarie.
- IMPIEGHI: A dicembre 2006, gli impieghi bancari ammontavano a 1.369,3 miliardi di euro (1.237,9 miliardi dicembre 2005). Come per i tassi sui depositi, anche quelli applicati agli impieghi sono geograficamente diversificati. In questo caso, ad essere trattata meglio è l'Italia Nord Occidentale che con il 7,15% è meno gravata della media nazionale di 42 punti base, pari al 7,57%, e spunta ben il 2,39% in meno rispetto al Meridione (9,54%) che paga circa il 2% in più della media nazionale (7,57%). Sconta un "pessimo tasso" sui fidi anche l'Italia Insulare: l'8,18%, 61 punti base più della media nazionale ed oltre l'1% sull'Italia Nord Occidentale. A fronte di una media nazionale del 7,57%, il tasso applicato alle famiglie consumatrici sale al 7,84%.
Ecco di seguito una tabella che riporta i tassi applicati alle famiglie consumatrici (dati 2006) sui conti correnti a vista e sui prestiti regione per regione. La media nazionale sui c/c per le famiglie consumatrici è lo 0,90% (1,31% se si includono anche le società e le amministrazioni), mentre quella sui finanziamenti è del 7,84% (7,57% media nazionale)

REGIONE TASSI SU C/C TASSI PRESTITI
PIEMONTE 0,69% 7,92%
VALLE D'AOSTA 0,61% 10,18%
LIGURIA 0,72% 8,11% LOMBARDIA 0,85% 7,36%
TRENTINO A.A. 0,84% 6,47%
VENETO 0,81% 7,92%
FRIULI V.G. 0,73% 8,37%
EMILIA ROMAGNA 0,97% 7,81%
MARCHE 1,20% 8,04%
TOSCANA 1,06% 8,65%
UMBRIA 1,05% 8,61%
LAZIO 1,15% 7,16%
ABRUZZO 0,95% 9,56%
MOLISE 0,99% 9,21%
CAMPANIA 0,76% 8,75%
PUGLIA 0,85% 10,06%
BASILICATA 0,93% 10,45%
CALABRIA 0,67% 11,28%
SICILIA 0,92% 9,99%
SARDEGNA 0,93% 9,46%
ITALIA 0,90% 7,84%

... molta parte del merito va alle Casse Rurali, istituti cooperativi che servono oltre il 60% della popolazione provinciale e il cui utile viene reinvestito all'interno della comunità e nei fondi mutualistici e cooperativi (niente $ al cda insomma, né scopi di lucro).... e ciò fa bene anche alla concorrenza, costringendo le normali "banche" ad adeguarsi ai tassi! ;)