View Full Version : Java HotSpot
nuovoUtente86
24-07-2007, 09:42
Da quanto ho letto questo sistema implementato nella jvm dovrebbe simulaare una compilazione di java piuttosto di una interpretazione.Il sistema è gia presente su tutte le jvm?Leggevo anche che l' utente puo scegliere tra un'opzione server e client ma in che modo?
HotSpot è il nome della macchina virtuale java di Sun Microsystem.
In linea di massima, compila il codice byte di un metodo in codice macchina quando questo codice sia un "punto caldo".
Bisognerebbe affondare i denti nel codice sorgente della macchina virtuale (http://www.openjdk.com) per parlare dei dettagli, comunque esiste una soglia di compilazione che corrisponde al numero di volte per cui un metodo deve essere invocato prima che questo sia considerato un hot-spot. 1000 volte nella macchina virtuale client, 10000 nella server. Esisteranno poi altri vincoli alla compilazione, non lo so. La cosa interessante è che accanto alla compilazione esiste la decompilazione. La hotspot, infatti, oltre a compilare in codice macchina è anche in grado di decompilare in byte code il codice macchina precedentemente compilato. La capacità di decompilare il codice macchina è rilevante per le caratteristiche "dinamiche" del linguaggio (quasi tutti i metodi sono funzioni virtuali). Teoricamente la Hotspot è in .grado di compilare in linea o invocare staticamente un metodo virtuale. Quando il metodo cambia, decompila per "agganciarsi" alla nuova definizione e poi ricompila.
Questa tabella
http://java.sun.com/javase/6/docs/technotes/guides/vm/server-class.html
indica come/se/quando la Hotspot server è automaticamente disponibile al posto della client. In Windows a 32bit, la JVM server è disponibile solo con il JDK (.../jdk/jre/bin/server), se vuoi usarla con il JRE devi copiare la cartella "server" nella cartella bin del JRE e poi lanciare l'applicazione con l'opzione -server.
nuovoUtente86
24-07-2007, 11:32
HotSpot è il nome della macchina virtuale java di Sun Microsystem.
In linea di massima, compila il codice byte di un metodo in codice macchina quando questo codice sia un "punto caldo".
Bisognerebbe affondare i denti nel codice sorgente della macchina virtuale (http://www.openjdk.com) per parlare dei dettagli, comunque esiste una soglia di compilazione che corrisponde al numero di volte per cui un metodo deve essere invocato prima che questo sia considerato un hot-spot. 1000 volte nella macchina virtuale client, 10000 nella server. Esisteranno poi altri vincoli alla compilazione, non lo so. La cosa interessante è che accanto alla compilazione esiste la decompilazione. La hotspot, infatti, oltre a compilare in codice macchina è anche in grado di decompilare in byte code il codice macchina precedentemente compilato. La capacità di decompilare il codice macchina è rilevante per le caratteristiche "dinamiche" del linguaggio (quasi tutti i metodi sono funzioni virtuali). Teoricamente la Hotspot è in .grado di compilare in linea o invocare staticamente un metodo virtuale. Quando il metodo cambia, decompila per "agganciarsi" alla nuova definizione e poi ricompila.
Questa tabella
http://java.sun.com/javase/6/docs/technotes/guides/vm/server-class.html
indica come/se/quando la Hotspot server è automaticamente disponibile al posto della client. In Windows a 32bit, la JVM server è disponibile solo con il JDK (.../jdk/jre/bin/server), se vuoi usarla con il JRE devi copiare la cartella "server" nella cartella bin del JRE e poi lanciare l'applicazione con l'opzione -server.quindi compila direttamente e memorizza in codice macchina quelle funzioni spesso invocate mentre lascia in interpretazione il resto?
Parlavi di funzioni virtuali e decompilazione..puoi fre un esempio pratico.
L'idea che mi sono fatto (e questo dovrebbe dirla tutta) è che se un metodo contiene l'invocazione di un altro metodo il contenuto viene interamente convertito in codice macchina a prescindere dal fatto che l'invocazione possa in seguito far riferimento ad una funzione residente in una regione di memoria diversa.
Del genere:
riferimento = ...
void metodo() {
riferimento.metodo();
}
dopo 1000 invocazioni "metodo" diventa un blocco di codice macchina. Se si verifica una sostituzione del riferimento:
...a un certo punto riferimento punta a qualcos'altro...
la versione in codice macchina di metodo() viene decompilata ed eseguita in modalità interpretata finchè non si passi nuovamente la soglia delle 1000 invocazioni. A quel punto torna ad essere codice macchina.
E' possibile che la decompilazione sia necessaria perchè la versione macchina trasforma le invocazioni di metodo virtuale in invocazioni di metodo non virtuali, cioè piglia l'indirizzo di memoria in cui si trova la funzione e lo schiaffa nella sequenza di istruzioni come se l'invocazione dovesse essere sempre la stessa.
Sono ipotesi, perchè, ripeto, non ho mai avuto l'occasione di perdermi (in senso buono) nel codice della macchina virtuale.
Quanto al fatto che talune parti restino interpretate, poichè per una macchina virtuale l'unità di esecuzione è il metodo, se ogni metodo è invocato regolarmente tutto il programma è destinato prima o poi ad essere trasformato in una versione "macchina".
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