View Full Version : Linux Magazine agosto 2007
AntonioBO
22-07-2007, 23:30
Nel numero di agosto 2007 della rivista Linux Magazine, oltre ad una serie di cosucce interessanti.... anche da cazzeggio..., c'è un'intervista al cd. Openbeer che si occupa di Openbsd. Ho scannerizzato una risposta in particolare che mi sembra dia spunto per un dibattito.
Ecco qui il passo dell'intervista
" LM - Quali sono i motivi che dovrebbero spingere un utente GNU/Linux o qualsiasi utente di PC a passare a OpenBSD?
OB - Per quanto riguarda il modello di sviluppo, a nostro parere, GNU/Linux è allo sbando. Vige la totale anarchia, non esistono linee guida e il numero di distribuzioni non aiuta certamente. OpenBSD in questo senso è veramente impeccabile, c'è un team leader che imposta le linee da seguire e coordina gli sviluppatori che agiscono di concerto. Questo tende OpenBSD qualitativamente superiore a GNU/Linux. Dal punto di vista tecnico i motivi sono innumerevoli. Per citarne alcuni possiamo dire che OpenBSD non contiene blob binari. Tutto il codice che costituisce OpenBSD è completamente Open Source e licence-free. In secondo luogo la sicurezza: non ci soffermiamo sui problemi che affliggono GNU/Linux da anni, ma citiamo solamente il motto di OpenBSD: "Only one remote hole in thè default instali, in more than 10 years!"
Edit:
io non sono assolutamente d'accordo che gnu/Linux sia allo sbando, anzi non è mai stato vivo come in questo periodo anche grazie - qualcuno storcerà il naso - ad Ubuntu e alla Canonical.
Artemisyu
22-07-2007, 23:57
Edit:
io non sono assolutamente d'accordo che gnu/Linux sia allo sbando, anzi non è mai stato vivo come in questo periodo anche grazie - qualcuno storcerà il naso - ad Ubuntu e alla Canonical.
E cosa avrebbero sviluppato Ubuntu e la canonical per prendersi questo merito?
E cosa avrebbero sviluppato Ubuntu e la canonical per prendersi questo merito?
esatto... anche perche' si sta parlando di sviluppo del kernel e non di una distro...
darkbasic
23-07-2007, 01:59
ma citiamo solamente il motto di OpenBSD: "Only one remote hole in thè default instali, in more than 10 years!"
Bugiardi, non è vero :p
Di recente sono saliti a quota due :D
AntonioBO
23-07-2007, 11:16
esatto... anche perche' si sta parlando di sviluppo del kernel e non di una distro...
Se vogliamo fare delle sterili polemiche, facciamole pure. Se ne vogliamo discutere con calma, il discorso è diverso. Diceva l'interlocutore che Gnu/Linux è allo sbando. E, se sapete leggere e penso di sì....., si riferiva al proliferare di distribuzioni, mentre BSD è sempre la stessa . A mio parere, Ubuntu - che piaccia o no - ha contribuito ad una standardizzazione di una distro prendendo la leadership del settore desktop. Comunque non verteva su Ubuntu l'intervista, ma sulla situazione Linux rispetto a BSD.
Se vogliamo fare delle sterili polemiche, facciamole pure. Se ne vogliamo discutere con calma, il discorso è diverso. Diceva l'interlocutore che Gnu/Linux è allo sbando. E, se sapete leggere e penso di sì....., si riferiva al proliferare di distribuzioni, mentre BSD è sempre la stessa . A mio parere, Ubuntu - che piaccia o no - ha contribuito ad una standardizzazione di una distro prendendo la leadership del settore desktop. Comunque non verteva su Ubuntu l'intervista, ma sulla situazione Linux rispetto a BSD.
Chiedo scusa se ho dato l'impressione di essere polemico...
A mio parere ubuntu non ha introdotto niente di così nuovo... La utilizzo io stesso perche' è facile da installare e da mantenere ma non ho ancora visto "standard imposti da ubuntu" ...
openbsd è sicuramente piu' stabile anche perche' per aggiungere una riga di codice ci sono discussioni secolari referendum e ballottaggi...
Stabile? si ma ad esempio sugli ultimi hardware non gira... quindi o si sceglie stabilita' oppure ultimo software e supporto per nuovo hardware!
Chiedo scusa se ho dato l'impressione di essere polemico...
A mio parere ubuntu non ha introdotto niente di così nuovo... La utilizzo io stesso perche' è facile da installare e da mantenere ma non ho ancora visto "standard imposti da ubuntu" ...
openbsd è sicuramente piu' stabile anche perche' per aggiungere una riga di codice ci sono discussioni secolari referendum e ballottaggi...
Stabile? si ma ad esempio sugli ultimi hardware non gira... quindi o si sceglie stabilita' oppure ultimo software e supporto per nuovo hardware!
Ma per introdurre qualcosa di nuovo bisogna per forza promuovere nuovi standard? Ubuntu dalla sua ha colonizzato parecchio, e' questo il suo (forse) unico merito.
bYeZ!
Artemisyu
23-07-2007, 12:10
Ma per introdurre qualcosa di nuovo bisogna per forza promuovere nuovi standard? Ubuntu dalla sua ha colonizzato parecchio, e' questo il suo (forse) unico merito.
bYeZ!
Sempre che colonizzare sia un merito, ovviamente.
Comunque Ubuntu non ha introdotto nulla. Sono altre distribuzioni quelle che sviluppano.
No, non debian. :)
"assolutamente" allo sbando no,
Molto disorganizzato PER TEMPI, METODI E RISULTATI, strabordante di doppioni sempre "work in progress" e mai "FINITI", SI.
forse uno dei rari casi in cui anarchia è sinonimo di democrazia VERA.
comunque: che fa BSD quando usa applicativi "linux" se non attestare che i prodotti "anarchici" non son dei completi cessi, ma ANZI... ?
da parte mia a fianco a mandriva/suse/fedora/frugalware/sabayon sto usando con soddisfazione PIENA PC BSD ...
e onestamente su PC BSD si nota una coerenza e semplicità che sulle distro Linux manca.
Concordo, forse non è proprio allo sbando di certo il metodo di sviluppo sta scadendo (o evolvendo a seconda dei punti di vista) verso uno sviluppo frenetico che potenzialmente inserisce una marea di vulnerabilità in + rispetto al passato.
Personalmente, lasciando da parte l'orgoglio pinguiniano, non vedo come contraddire Openbeer.
AntonioBO
23-07-2007, 15:34
Penso che un numero ragionevole di distribuzioni non sia un male. Certo è che c'è una eccessiva frammentarietà. Ripeto, Ubuntu sta avendo il merito di portare verso questa distribuzione "amichevole" il mercato desktop. A mio parere era necessario che prima o poi succedesse. Ciò non toglie che il punto di forza del pinguino è l'esistenza di distro specializzanti e specializzate come Gentoo per chi vuole qualcosa in più e fa sviluppo o anche Slackware . Poi c'è chi non è uno sviluppatore, ma non gradisce Windows e derivati che può trovare appagante l'uso di Ubuntu nei suoi molteplici aspetti. Insomma non penso che Linux sia in crisi, anzi se ne parla e si usa sempre di più sia in ambito familiare che professionale.
Però è questo lo spirito del mondo open.
Se volessimo una sola distribuzione, con pacchetti e installazioni standard, con aggiornamenti settimanali, magari di martedì, beh ... c'è già. ;)
Autonomia può significare sia anarchia che auto-regolamentazione.
Ora l'entropia sta aumentando forse troppo celermente, ma è comunque un passo avanti da quando linux si sussurrava nei bar di periferia per paura che ti sentissero e ti prendessero per un adepto di una nuova setta :D
Anche io sarei per un coordinamento dei 'cervelli' linux e una focalizzazione delle attenzioni su poche distribuzioni, più testate, valide, sicure e supportate, ma come si potrebbe fare ?
Messo con le spalle al muro, tra una mono-distribuzione e la libertà, beh, scelgo la seconda.
AnonimoVeneziano
23-07-2007, 16:23
Concordo che il metodo di sviluppo di linux faccia abbastanza pena ...
AntonioBO
23-07-2007, 22:32
Concordo che il metodo di sviluppo di linux faccia abbastanza pena ...
L'hai sparata e ora la spieghi...:D
AnonimoVeneziano
23-07-2007, 23:01
Nel senso che ritengo che le parti vengano sviluppate troppo separatamente l'una dall'altra.
Nel sistema di sviluppo BSD il kernel e tutti gli strumenti base che gli girano attorno (libreria C e varie , shell, utility base tipo ps , top ... etc) sono sviluppati congiuntamente . In pratica io non posso aggiornare il Kernel di un BSD senza aggiornare di conseguenza anche tutte la Userland base che gli è di contorno, perchè le due cose viaggiano insieme, non sono separate come nel modello di linux.
E' un modello che mi piace di più : più preciso e specifico. Le utility di GNU non sono pensate appositamente per Linux, sono sviluppate pensando alla compatibilità con il maggior numero di sistemi possibili, mentre le utility di BSD sono create per il Kernel BSD ed addirittura sono legate a versioni specifiche di questo kernel.
Sicuramente si ha più coerenza e si centralizzano più le decisioni anzichè lasciare tutto in moduli che prendono decisioni autonomamente (e questo è sicuramente quello che manca di + a linux)
Ciao
Non ho ancora letto quel numero di LM... lo farò domani. :)
Comunque nessuno ha mai nascosto che il modello di sviluppo del kernel ma anche di buona parte delle applicazioni sia un po' "particolare". Se è stato paragonato ad un bazaar (e qualcuno ci ha scritto anche un libro) ni sarà pure un motivo! :O
Fino ad ora ha funzionato; magari prima, quando i dispositivi e le architetture supportate erano meno, funzionava anche meglio (il modello, non il software); in futuro si vedrà... :)
La faccenda degli standard non la capisco. C'è uno standard che si chiama POSIX, e rispettandolo si ottiene la migliore compatibilità con buona parte dei sistemi Unix. Per quanto riguarda le distribuzioni c'è LSB, e rispettandolo (anche se non credo sia ancora completo) si ottiene buona compatibilità con le distribuzioni che lo adottano. Da questo punto di vista non credo proprio che sia necessario che lo sviluppo di un intero sistema operativo debba essere concentrato tutto in un unico team per raggiungere stabilità e pulizia... :rolleyes:
Ciao
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