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View Full Version : "Salviamo Milano": la città in musica sfida la crisi


Adric
21-07-2007, 20:35
Salviamo Milano’: insieme ai giornalisti anche Enrico Ruggeri

Oggi, alle ore 18.30, il Mondatori Multicenter di Piazza Duomo ospiterà “Salviamo Milano”, la prima conferenza della manifestazione Milano in Musica.
Il cantautore Enrico Ruggeri (autore della canzone che da il titolo all’incontro, pubblicata nel 1984) interverrà sul tema centrale del dibattito, ovvero la realtà musicale milanese.
L’incontro, moderato da Franco Zanetti, direttore di Rockol, vedrà anche la partecipazione di molti operatori del settore: saranno presenti Francesco Caprini di Milano in Musica, il produttore discografico Alessandro Cesqui, la speaker radiofonica Camilla ed i giornalisti Matteo Cruccu (Corriere della Sera), Carlo Mandelli (Il Giorno) e Massimiliano Leva (La Repubblica).
"Abbiamo organizzato questo incontro chiamando a raccolta persone che a diverso titolo si confrontano con la musica a Milano: etichette discografiche, direttori artistici di live club, giornalisti radio e stampa di Milano" spiega Alessandro Cesqui, uno dei promotori dell'iniziativa: "Credo che tutti da diverse angolazioni abbiano lo stesso problema: trovare una formula, una proposta che aiuti a rivitalizzare la scena musicale milanese, scena che appare disgregata, che difficilmente trova risposta di pubblico o spazio sui media. Provocatoriamente abbiamo chiamato questo incontro 'Salviamo Milano', e vorremmo 'salvarla' da una parte dall’inedia che l’attanaglia e dall’altra dall’invidia per realtà come, è inutile nasconderlo, quella di Roma così viva e attiva in ambito musicale. Ci piacerebbe uscire da questo incontro con una proposta da poter sottoporre anche al Comune e che veda le diverse realtà unite per raggiungere lo scopo”.

© Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.
(19 Lug 2007)

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19.07.2007 ore 14:20:00.

Milano in musica sfida la crisi

Non chiamatela musica alternativa. Milano può essere definita la capitale italiana della discografia, anche se non mancano problemi e contraddizioni: il mercato è in crisi nera, colpa dei repentini e inarrestabili processi di cambiamento che hanno investito modalità di produzione e fruizione, primo tra tutti l’avvento di internet. La nostra città non è estranea ai mutamenti, e di fronte a questa situazione la cosiddetta musica «indipendente» ora più che mai diventa una risorsa, un’opportunità, e anche una necessità. Perché ci sono tante formazioni, gruppi, artisti giovani e meno giovani che si muovono in un sottobosco fatto di passione, talento e creatività, anche se spesso non ce ne accorgiamo o non possiamo accorgercene, in un panorama comunicativo in cui i grandi network radiofonici e le televisioni ci propinano sempre la stessa musica. Esiste un mondo ben oltre la classica melodia all’italiana o le mega produzioni internazionali, che non riesce a giungere al grande pubblico tranne in pochi casi. Ma che gode di ottima salute, come testimonia la febbrile attività live nel panorama meneghino, sempre alla ricerca di band emergenti. La rassegna “Milano in musica” vuole essere a questo proposito una risposta concreta al bisogno di novità del pubblico, cercando allo stesso tempo di trovare qualche soluzione concreta alla crisi endemica del mercato discografico. Per questo la quarta edizione della kermesse fonde musica «attiva» e incontri di riflessione alla presenza di esperti, appuntamenti che si protrarranno dal 23 al 28 luglio. Ricche e varie le location che ospiteranno i singoli eventi, dal palco di via Beltrami, di fronte al Castello Sforzesco, nei locali, nei centri culturali e persino nelle gallerie d’arte che ospiteranno mostre fotografiche a tema. Uno sguardo a trecentosessanta gradi sulla ricca ma poco valorizzata scena milanese, che annovera oltre 500 gruppi musicali, studi di registrazione, etichette discografiche, web zine, scuole di musica, sale prove, locali che ospitano puntualmente concerti ed esibizioni dal vivo. Un patrimonio umano, culturale, musicale tra i più originali e unico in Europa, a cui, almeno fin d’ora non si è dato il giusto spazio, a parte qualche vetrina in festival importanti e seguiti a livello di pubblico, ma comunque relegati ad un ruolo «di nicchia». Per fortuna sembra che qualcosa si stia muovendo, come testimoniato da appuntamenti come la Settimana della Musica svoltasi lo scorso giugno, i festival piccoli e grandi voluti dalle istituzioni per animare zone centrali e periferiche con produzioni di qualità, e ora questa kermesse poliedrica in collaborazione con una realtà attiva e dedita alla sperimentazione come Rock Tv. Gli obiettivi? Far uscire la gente di casa per ascoltare buona musica in modo immediato e gratuito, incoraggiare le nuove realtà valorizzandone il lavoro e portandolo al grande pubblico, abbattere le ormai obsolete barriere tra generi offrendo un variegato programma di musica d’autore, leggera, rock, elettronica, spesso in simbiosi tra loro. «Parliamoci chiaro, l’industria discografica è un morto che cammina – dice Mario Riso, ideatore della rassegna (e mente del progetto musicale Rezophonic) – e Milano è la capitale di una realtà che non sa più dove andare. La musica dal vivo è forse l’unico settore che può migliorare e offrire nuove opportunità di impiego ai giovani. Perché la musica in sé non è in crisi, quanto il sistema che la regola. Con questo appuntamento non vogliamo tanto lamentarci della situazione, ma riunirci per vedere cosa invece si può fare, trovare soluzioni concrete, e nello stesso tempo dare spazio alle etichette indipendenti dell’area milanese. Forse questa situazione di stallo non è così male, può contribuire a dare a tutto il sistema una sferzata di novità». Si parte non a caso il 23 luglio alla Mondadori di piazza Duomo con un incontro dal titolo emblematico, “Salviamo Milano”, una tavola rotonda nella quale giornalisti e produttori si incontreranno per un progetto di rivitalizzazione della musica in città, special guest Enrico Ruggeri. A seguire un ricco programma di appuntamenti: una rassegna di video musicali (tra cui quelli di Verdena, Casino Royale, Malfunk, Lacuna Coil), concerti gratuiti con band emergenti (Cavour, Invitro, I Cosi, Grandi Animali Marini, il progetto Rezophonic, e ancora Inferno progressivo, Monopolio di stato, Zibba, Ghost), mostre fotografiche e serate speciali. Il senso della kermesse viene ulteriormente confermato da un altro illustre sostenitore, Alberto Fortis: «Il settore discografico si è, per così dire, «fatto mangiare la minestra nel piatto» dai grandi network, dove si concentrano finanziamenti e volontà. Internet, è vero, ha rivoluzionato tutto, ma ha anche sdoganato il dilettantismo. La meritocrazia deve essere un imperativo importante. E soprattutto la musica deve abbattere una barriera e aprirsi nuove strade». Una svolta a cui “Milano in musica”, ce lo auguriamo, potrà dare una grossa mano.

Deborah Moleri
(www.ilmeridiano.info)

Adric
09-08-2007, 01:12
Jammin’ Festival a Milano nel 2008?

L’assessore ai giovani, lo sport ed il tempo libero Giovanni Terzi ha avviato le trattative per portare il Jammin’ Festival a Milano.
“Voglio a Milano un festival musicale di livello internazionale”, ha spiegato Terzi, “Il mio sogno è avere il Jammin’ Festival ad agosto”.
A settembre gli organizzatori saranno in città per verificare i luoghi che il Comune ha indicato per ospitare la manifestazione: parco Lambro, la Bovisa ed Assago.
Tra le tre proposte sembra che parco Lambro si stia rivelando la più adatta ad ospitare l’affluenza prevista per il festival.
(Fonte: La Repubblica)
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(08 Ago 2007)