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View Full Version : Unipol, il Gip Forleo al Parlamento "Politici erano complici, non tifosi"


T3d
20-07-2007, 13:06
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/anto-intercetta-2/gip-forleo/gip-forleo.html
Il magistrato: "Erano consapevoli partecipanti di un disegno criminoso"
Sulla scalata a Rcs: "Supporters interessati alla buona riuscita"
Unipol, il Gip Forleo al Parlamento
"Politici erano complici, non tifosi"
"Gli indagati erano sicuri, come i personaggi con essi in contatto, di non essere intercettati"

MILANO - Sulle intercettazioni sulla scalata di Unipol a Bnl, il giudice Forleo accusa i politici: "Sarà proprio il placet del Parlamento a rendere possibile la procedibilità penale nei confronti di suoi membri - inquietanti interlocutori di numerose di dette conversazioni soprattutto intervenute sull'utenza in uso al Consorte (Giovanni Consorte, ndr) - i quali all'evidenza appaiono non passivi ricettori di informazioni pur penalmente rilevanti nè personaggi animati da sana tifoseria per opposte forze in campo, ma consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata".

Così si esprime il magistrato milanese nelle conclusioni dell'ordinanza, che riguarda le intercettazioni relative ai tentativi di scalata Bnl, in cui chiede al Parlamento l'autorizzazione all' utilizzazione delle conversazioni nel procedimento penale.

Supporters scalata Rcs. Nel caso della scalata Rcs, il Gip parla invece di un'operazione con personaggi politici nella veste di "supporters evidentemente interessati alla buona riuscita della stessa per finalità altrettanto evidentemente comprensibili in quanto legate alla tipologia del gruppo oggetto della scalata in questione". Il giudice specifica che dalle intercettazioni si ricavano riprove "dell'intreccio della 'scalata ' in questione con quella concernente Antonveneta".

I politici presenti nelle due ordinanze sono in tutto sei. Uno, il senatore Luigi Grillo di Forza Italia, in quella legata alla vicenda Antonveneta. Nell'ordinanza relativa a Bnl e Rcs si chiede il via libera per Massimo D'Alema, Piero Fassino e Nicola Latorre (tutti e tre Ulivo), Salvatore Cicu e Romano Comincioli (entrambi di Forza Italia).

"Ricostruzione forzata". Anna Finocchiaro, il presidente dell'Ulivo al Senato ha detto di trovare "francamente forzata le ricostruzione operata dal Gip di Milano Clementina Forleo". La senatrice ha poi aggiunto che, proprio sulla base delle trascrizioni pubblicate, continua a "ritenere assolutamente estranei a qualsiasi disegno criminoso Piero Fassino, Massimo D'alema e Nicola Latorre".

Certi di non essere intercettati. Il Gip Forleo scrive che "gli indagati erano sicuri, come peraltro altri personaggi con essi in contatto, di non essere sottoposti a operazioni di intercettazione". La loro convinzione, spiega il giudice, prosegue "anche dopo essere venuti a conoscenza della pendenza del presente e di altri procedimenti penali".

Danni ai risparmiatori. Il giudice poi sottolinea come "non può non sottacersi la grave ricaduta delle condotte incriminate anche sul singolo risparmiatore-investitore, debole e ultimo anello della catena su cui riversare le conseguenze di tali condotte".

Forleo ha trasmesso 68 telefonate sulle 73 che coinvolgono esponenti politici nell'ambito delle inchieste Antonveneta-Bnl-Rcs. Adesso, spetta al Parlamento decidere se concedere o meno l'autorizzazione all'utilizzo nelle indagini.

(20 luglio 2007)

questa è grossa veramente. se si espone in questa maniera qualcosa di vero ci sarà sicuramente

generals
20-07-2007, 13:11
azz :eek:
quindi d'alema non si è limitato al "facci sognare"? :asd:
vedremo come valuteranno poi i giudici le posizioni degli indagati. :O

T3d
20-07-2007, 13:13
azz :eek:
quindi d'alema non si è limitato al "facci sognare"? :asd:
vedremo come valuteranno poi i giudici le posizioni degli indagati. :O

purtroppo il tutto dovrà prima passare dal parlamento :(

Igor
20-07-2007, 13:31
purtroppo il tutto dovrà prima passare dal parlamento :(

Già, la casta reagirà compatta proteggendo i "consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata"

fransys
20-07-2007, 13:39
ma la Forleo non era una toga rossa????????????


Questo dimostra ampiamente che toghe rosse, giudici comunisti etc...


sono delle BALLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E comunque chi ha (se ha) sbagliato paghi.

T3d
20-07-2007, 13:40
...

E comunque chi ha sbagliato paghi.

GIGANTISTICAMENTE QUOTO! :O

PARSI
20-07-2007, 13:45
La "casta" va ridimensionata a calci nel sedere. :O
Forse non è ancora troppo tardi. Forse siamo ancora in tempo...

Kewell
20-07-2007, 13:46
Prevedo un taralucci e vino e chi s'è visto s'è visto.

Cfranco
20-07-2007, 13:59
La "casta" va ridimensionata a calci nel sedere. :O
Forse non è ancora troppo tardi. Forse siamo ancora in tempo...
Figurati ...
Ecco perchè la fretta nel fare la legge sulle intercettazioni ...
In parlamento il più pulito ha la rogna

Prevedo un taralucci e vino e chi s'è visto s'è visto.
:muro:

PARSI
20-07-2007, 13:59
Prevedo un taralucci e vino e chi s'è visto s'è visto.

Prevedo che azzeccherai la previsione.:muro:

baolian
20-07-2007, 14:13
Prevedo un taralucci e vino e chi s'è visto s'è visto.

Prima pagina venti notizie, ventuno ingiustizie...e lo Stato che fa? Si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità...
(F. De Andrè)

Froze
20-07-2007, 14:21
completamento dell'articolo postato da T3d ;)

"Ricostruzione forzata". Anna Finocchiaro, il presidente dell'Ulivo al Senato ha detto di trovare "francamente forzata le ricostruzione operata dal Gip di Milano Clementina Forleo". La senatrice ha poi aggiunto che, proprio sulla base delle trascrizioni pubblicate, continua a "ritenere assolutamente estranei a qualsiasi disegno criminoso Piero Fassino, Massimo D'alema e Nicola Latorre".

Certi di non essere intercettati. Il Gip Forleo scrive che "gli indagati erano sicuri, come peraltro altri personaggi con essi in contatto, di non essere sottoposti a operazioni di intercettazione". La loro convinzione, spiega il giudice, prosegue "anche dopo essere venuti a conoscenza della pendenza del presente e di altri procedimenti penali".

Danni ai risparmiatori. Il giudice poi sottolinea come "non può non sottacersi la grave ricaduta delle condotte incriminate anche sul singolo risparmiatore-investitore, debole e ultimo anello della catena su cui riversare le conseguenze di tali condotte".

Forleo ha trasmesso 68 telefonate sulle 73 che coinvolgono esponenti politici nell'ambito delle inchieste Antonveneta-Bnl-Rcs. Adesso, spetta al Parlamento decidere se concedere o meno l'autorizzazione all'utilizzo nelle indagini.

la Forleo persegue solo un disegno politico atto a consegnare il paese in mano alle sinistre :O





ah no, quello era berlusconi :asd:

T3d
20-07-2007, 14:22
completamento dell'articolo postato da T3d ;)



la Forleo persegue solo un disegno politico atto a consegnare il paese in mano alle sinistre :O





ah no, quello era berlusconi :asd:

scusate ragazzi ma hanno aggiornato l'articolo, non ho tagliato niente...

ora provvedo ad aggiungere le parti mancanti ;)

Froze
20-07-2007, 14:29
scusate ragazzi ma hanno aggiornato l'articolo, non ho tagliato niente...

ora provvedo ad aggiungere le parti mancanti ;)

aspe', continuano ad aggiornarlo :asd:

I politici presenti nelle due ordinanze sono in tutto sei. Uno, il senatore Luigi Grillo di Forza Italia, in quella legata alla vicenda Antonveneta. Nell'ordinanza relativa a Bnl e Rcs si chiede il via libera per Massimo D'Alema, Piero Fassino e Nicola Latorre (tutti e tre Ulivo), Salvatore Cicu e Romano Comincioli (entrambi di Forza Italia).

alla luce di questo elenco di persone coinvolte, ho come il sospetto che in un tumulto di spirito unitario, le camere (all'unanimità) negheranno l'autorizzazione :O

T3d
20-07-2007, 14:38
aspe', continuano ad aggiornarlo :asd:
..
aggiornato ;)

Cfranco
20-07-2007, 14:44
alla luce di questo elenco di persone coinvolte, ho come il sospetto che in un tumulto di spirito unitario, le camere (all'unanimità) negheranno l'autorizzazione :O
La Finocchiaro ha già cominciato a gettare fumo ... :rolleyes:

gourmet
20-07-2007, 14:56
I politici presenti nelle due ordinanze sono in tutto sei. Uno, il senatore Luigi Grillo di Forza Italia, in quella legata alla vicenda Antonveneta. Nell'ordinanza relativa a Bnl e Rcs si chiede il via libera per Massimo D'Alema, Piero Fassino e Nicola Latorre (tutti e tre Ulivo), Salvatore Cicu e Romano Comincioli (entrambi di Forza Italia).

Sono coinvolti entrambi i poli.. per questo sicuramente troveranno una bella intesa bipartisan per negare tutte le autorizzazioni quasi all'unanimità :muro:

AtenaPartenos
20-07-2007, 14:58
Non mi torna la preoccupazione della forleo per noi, per l'anello debole.

Mi sembra strana quell'affermazione...

Cfranco
20-07-2007, 15:02
Non mi torna la preoccupazione della forleo per noi, per l'anello debole.

Mi sembra strana quell'affermazione...
Se rubi deve esserci una vittima , se fai qualcosa di illegale ma nessuno ne viene danneggiato il reato è molto meno grave , il sottolineare l' anello debole è cercare di dimostrare che il comportamento degli imputati non è stato solo sleale , ma ha anche provocato dei danni a qualcuno ;)

gd
20-07-2007, 15:06
Com'era?



"a Berluscò, ricordate degli amici!"


:D

AtenaPartenos
20-07-2007, 15:07
Se rubi deve esserci una vittima , se fai qualcosa di illegale ma nessuno ne viene danneggiato il reato è molto meno grave , il sottolineare l' anello debole è cercare di dimostrare che il comportamento degli imputati non è stato solo sleale , ma ha anche provocato dei danni a qualcuno ;)

PErò mi sa tanto di contentino... La vedo come una affermazione inutile, che potrà essere facilmente smontata e sfruttata e strumentalizzata per smontare l'accusa.

Se erano complici o tifosi, questo è il problema.
Poi può anche trattarsi di una scalata giusta, positiva per il mercato o per il popolo italiano, non trovi?

EarendilSI
20-07-2007, 15:58
"Unipol-Bnl, politici complici di un disegno criminoso"
Milano - «Appare evidente come l’operazione in questione abbia avuto i suoi supporters in personaggi politici evidentemente interessati alla buona riuscita della stessa per finalità altrettanto evidentemente comprensibili in quanto legate alla tipologia del gruppo oggetto della scalata in questione». È quanto scrive il gip Clementina Forleo, in una delle due ordinanze depositate oggi, nella quale chiede l’autorizzazione al parlamento all’utilizzazione delle conversazioni tra alcuni politici e alcuni indagati nelle scalate Unipol e Rcs. In questo caso il gip si riferisce proprio alla scalata della Rcs e aggiunge: «Si ha inoltre ulteriore conferma, dal tenore di tali conversazioni, e dai soggetti tirati in ballo, dell’intreccio della "scalata" in questione con quella concernente Antonveneta».

Sei politici nelle ordinanze del gip Sono sei i nomi dei politici che ricorrono nelle due ordinanze depositate oggi dal gip. Nell’ordinanza che riguarda più specificatamente la vicenda Antonveneta le telefonate intercettate riguardano il senatore Luigi Grillo (Fi). Nella seconda ordinanza, quella relativa a Bnl e alla società editrice Rcs, le conversazioni per cui si chiede il via libera al parlamento riguardano Massimo D’Alema, Piero Fassino e Nicola Latorre (tutti e tre diessini), Salvatore Cicu e Romano Comincioli (entrambi di Forza Italia).

La Forleo trasmette le intercettazioni al parlamento Saranno trasmesse al parlamento 68 delle 73 intercettazioni telefoniche disposte a Milano nell’ambito dell’inchiesta sulla tentata scalata alla Bnl da parte di Unipol, che coinvolgono alcuni parlamentari. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari Clementina Forleo. Nelle settimane scorse il giudice aveva disposto una perizia sulle conversazioni intercettate, quelle indicate dalla Procura come elemento di prova a carico di alcuni indagati. Oggi, al termine dell’udienza camerale tenuta con le parti, il giudice ha depositato la sua decisione. Delle 73 telefonate, la maggior parte, cioè 68, saranno inoltrate alle Camere.

"Complici consapevoli di un disegno criminoso" I parlamentari intercettati nelle 73 conversazioni telefoniche nel corso dell’inchiesta condotta a Milano sulla mancata scalata alla Bnl, non sono solo interlocutori ma «consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata». Lo scrive il gup milanese Clementina Forleo nell’ordinanza con la quale ha disposto la trasmissione al Parlamento delle intercettazioni richieste dalla procura, come prova della responsabilità di alcuni indagati. «A parere del gup sarà proprio il placet del Parlamento a rendere possibile la procedibilità penale nei confronti dei suoi membri, inquietanti interlocutori di numerose di dette conversazioni soprattutto intervenute sull’utenza in uso a Consorte, i quali all’evidenza appaiono non passivi ricettori di informazione pur penalmente rilevanti, né personaggi animati da sana tifoseria per opposte forze in campo, ma consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata».

Danni ai risparmiatori Quello che si stava realizzando con la mancata scalata alla Bnl era un piano che «si stava consumando proprio ai danni dei piccoli e medi risparmiatori in una logica di manipolazione e lottizzazione del sistema bancario e finanziario nazionale». Scrive ancora Clementina Forleo nel provvedimento con il quale ha disposto il trasferimento al parlamento di 68 intercettazioni telefoniche disposte nel corso delle indagini condotte a Milano sulla tentata scalata di Unipol alla Bnl.

"Dai politici supporti in spregio alle regole" Gli intercettati sulla mancata scalata a Bnl erano «pronti e disponibili a fornire i loro supporti istituzionali in totale spregio delle regole dello stato di diritto e, con esse, delle regole poste e presidio della tutela dei piccoli azionisti e dei medi e piccoli risparmiatori, traditi proprio da chi a tali regole era chaimato per la sua veste istituzionale presidiare». È questo uno dei passaggi dell’ordinanza con al quale il gup Clementina Forleo ha inoltrato al Parlamento una serie di intercettazioni telefoniche affinchè venga dato il consenso ad utilizzare le intercettazioni nell’ambito del procedimento.

La Finocchiaro (Ulivo): dal Gip ricostruzione forzata «Trovo francamente forzata la ricostruzione operata dal Gip di Milano Clementina Forleo». La senatrice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo dell’Ulivo al Senato, non condivide la presa di posizione del magistrato sul ruolo dei politici nelle intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie, in particolare sul caso Unipol - Bnl. «Continuo a ritenere, proprio sulla base delle trascrizioni delle intercettazioni pubblicate, assolutamente estranei a qualsiasi disegno criminoso Piero Fassino, Massimo D’Alema e Nicola Latorre» afferma Anna Finocchiaro che si dice «certa che, come sempre è avvenuto, il Parlamento con serenità e con rigore saprà dare la propria valutazione».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=194179

pars_
20-07-2007, 16:03
Antonveneta, chiesta via libera Parlamento su 68 intercettazioni (http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topnews&storyID=2007-07-20T120745Z_01_MIC042430_RTRIDST_0_OITTP-ANTONVENETA-INTERCETTAZIONI.XML)

io ho seri dubbi che la commissione Parlamentare invischiata bipartizan da Forza Italia ai Ds dia l'autorizzazione a procedere.
Non ho un dato preciso, l'ho sentito da Da Vigo in trasmissione ad Anno Zero, ma tutte le ultime richieste di autorizzazione a procedere verso intercettazioni di Parlamentari/Senatori sono state RIFIUTATE (se mi aiutate ad avere un link per un dato effettivo ve ne sarei grato).

Voi che ne dite, le danno o non le danno?

dantes76
20-07-2007, 16:19
se si fossero dimessi prima..[ ma non lo faranno nemmeno domani..] avremmo avuto meno feccia in parlamento...

pars_
20-07-2007, 16:55
Roma, 20 lug. - (Adnkronos) - "A prescindere dagli schieramenti politici, destano notevole preoccupazione le parole del Gip Forleo, che invece di restare nell'alveo di un semplice provvedimento giudiziario, esprime giudizi e valutazioni politico-morali che non dovrebbero far parte dei contenuti di un atto processuale". Lo dice Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia.

Ma come tutto questo puzzo per le telefonate D'Alema, dimettiti, dimettiti, azioni criminosi, fatti penalmente gravi bla bla tutta la campagna denigratoria su il Giornale ....ed ora che qualcuno gli da ragione fa' il garantista.
Ah bravi, continuate a votare Forza Italia

marioluc
20-07-2007, 17:02
certo che li voto tu continua a votare i mafiosi . cmq questa notizia è gravissima , dai d'alema ora facci sognare tu.

T3d
20-07-2007, 17:03
certo che li voto tu continua a votare i mafiosi . cmq questa notizia è gravissima , dai d'alema ora facci sognare tu.

hai invertito gli schieramenti :D

pars_
20-07-2007, 17:05
certo che li voto tu continua a votare i mafiosi . cmq questa notizia è gravissima , dai d'alema ora facci sognare tu.

come è chiaro non hai capito nulla, ti sto dicendo che il tuo guru, Cicchitto che ha accusato fino a ieri D'Alema etc, ora che la Forleo (apostrofata dal tuo capo Guru Silvio + volte come toga rossa) ha effettivamente detto che ci sono gli estremi per un reato (ma nella zuppa c'è finito pure 3 senatori di Forza Italia) ora invece ci va' cauto.
Facci sognare marioluc, dai un'altra risposta perla come questa

IlCarletto
20-07-2007, 17:08
Antonveneta, chiesta via libera Parlamento su 68 intercettazioni (http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topnews&storyID=2007-07-20T120745Z_01_MIC042430_RTRIDST_0_OITTP-ANTONVENETA-INTERCETTAZIONI.XML)

io ho seri dubbi che la commissione Parlamentare invischiata bipartizan da Forza Italia ai Ds dia l'autorizzazione a procedere.
Non ho un dato preciso, l'ho sentito da Da Vigo in trasmissione ad Anno Zero, ma tutte le ultime richieste di autorizzazione a procedere verso intercettazioni di Parlamentari/Senatori sono state RIFIUTATE (se mi aiutate ad avere un link per un dato effettivo ve ne sarei grato).

Voi che ne dite, le danno o non le danno?

è incredibile.. gli stessi indagati devono autorizzare l'utilizzo o no di prove contro di loro. . . .. .. .. . . . . . . .

non basta il v-day . . .

giannola
20-07-2007, 17:15
è incredibile.. gli stessi indagati devono autorizzare l'utilizzo o no di prove contro di loro. . . .. .. .. . . . . . . .



ma la giustizia non è costituzionalmente indipendente ?:muro:

pars_
20-07-2007, 17:15
per chi prende informazioni da il Giornale (mi viene in mente toh Donal Duck) vorrei far notare l'imparzialita' gia' dal titolo:
"Unipol-Bnl, politici complici, disegno criminoso. Possibile reato per D'Alema e Latorre"

Grillo Cicu e Comincioli probilmente hanno chiuso male il tag html e c'è ma non si vede, traquilli appena validano la pagina appare

nrk985
20-07-2007, 19:46
certo che li voto tu continua a votare i mafiosi . cmq questa notizia è gravissima , dai d'alema ora facci sognare tu.
se nn ti fosse giunto al cervello, dato l'alto tasso di attenuazione che evidentemente ha il tuo nervo ottico, noteresti che ci son anche 2 di forza italia dentro.

come come come? giudici comunisti? toghe rosse? ma solo x i 2 di FI, vero?

IlCarletto
20-07-2007, 19:53
appunto.. tipico esempio di toghe rosse..

se non ci fosse stato nessuno del csx non avrebbero chiesto niente.. siccome al contrario ci sono dentro tutti . . devono chiedere permesso ai "compagni" :D

Onisem
20-07-2007, 20:25
questa è grossa veramente. se si espone in questa maniera qualcosa di vero ci sarà sicuramente

Ma più che altro mi fa ridere perchè veniva dipinta dalla solita propaganda come una comunista della peggior specie al soldo del Csx. Evidentemente non è così. Vergognoso, come al solito Mstella: non si capisce perchè in Italia quando un qualsiasi giudice indaga su un politico, il ministro della "giustizia" di turno interviene subito a fare muro con ispezioni, dichiarazioni atte a screditarne l'operato etc.

Spectrum7glr
20-07-2007, 20:37
ma la Forleo non era una toga rossa????????????


Questo dimostra ampiamente che toghe rosse, giudici comunisti etc...


sono delle BALLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E comunque chi ha (se ha) sbagliato paghi.

bè dipende dagli esiti...e per quanto mi riguarda visti i trascorsi per adesso è solo un'altra dimostrazione che le toghe (rosse o nere) sono malate di protagonismo...

a2000.1
20-07-2007, 22:07
i magistrati sono i patrioti che hanno impedito finora ai farabutti di mafia e politica di infestare i gangli vitali di questo paese.
e spesso hanno pagato anche con la vita.

sono la 'variabile impazzita' che deve fronteggiare la nuova democrazia cristiana (PD) per annidarsi in silenzio in tutti i centri di potere.

sarà presto evidente che il problema con in giovani pionieri togliattiani non è politico ma giudiziario.

Demetrius
21-07-2007, 00:09
La Forleo, alla luce di quello che conosciamo, mi sa che le sta sparando un pò grosse (poi se ci sono altre cose che non sono pubbliche è un altro conto, ma al momento non sembra)

Dice:
"gli indagati erano sicuri, come peraltro altri personaggi con essi in contatto, di non essere sottoposti a operazioni di intercettazione". La loro convinzione, spiega il giudice, prosegue "anche dopo essere venuti a conoscenza della pendenza del presente e di altri procedimenti penali".
quindi? questo cosa dovrebbe provare?
Caso mai sarebbe il contrario, ovvero il sapere che fossero intercettati sarebbe grave e potrebbe far pensare che fuori dalla intercettazioni si dicessero cose più compromettenti.

Il magistrato milanese sostiene, per esempio, che "la notizia data da Consorte a D'Alema concernente il lancio dell'Opa (di Unipol su Bnl, ndr), che sarebbe avvenuto il lunedì successivo, integra 'ex se' il reato di insider trading, ossia di informazioni privilegiate a soggetti non legittimati a riceverle''.
e qui la sparata ancora più grossa, la Forleo sà cos'è l'insider trading? mi stanno venendo parecchi dubbi.
Questo è quello che dice in sintesi la normativa italiana:

chiunque, essendo in possesso di informazioni privilegiate in ragione della sua qualità di membro di organi di amministrazione, direzione o controllo dell'emittente, della partecipazione al capitale dell'emittente, ovvero dell'esercizio di un'attività lavorativa, di una professione o di una funzione, anche pubblica, o di un ufficio:
a) acquista, vende o compie altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime;
b) comunica tali informazioni ad altri, al di fuori del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell'ufficio;
c) raccomanda o induce altri, sulla base di esse, al compimento di taluna delle operazioni indicate nella lettera a).

ora, non voglio difendere D'Alema a tutti i costi, ma come si fa a contestargli l'insider trading?


Il commento di D'Alema mi pare adeguato: "Tutti possono constatare l'infondatezza di quanto sembra mi venga contestato, poiché le intercettazioni telefoniche sono state rese pubbliche su tutti i giornali italiani"


Occhio che non voglio difendere nessuno, è scontato che si dovrebbe dare il via libera all'uso delle intercettazioni ma, alla luce delle intercettazioni che ho letto, non penso si possa contestare alcun reato (fermo restando, come già detto, che ci possono essere fatti che non conosciamo)

a2000.1
21-07-2007, 00:32
http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2004/07_Luglio/19/0I13MYFA--230x180.jpg

DonaldDuck
21-07-2007, 07:11
Occhio che non voglio difendere nessuno, è scontato che si dovrebbe dare il via libera all'uso delle intercettazioni ma, alla luce delle intercettazioni che ho letto, non penso si possa contestare alcun reato (fermo restando, come già detto, che ci possono essere fatti che non conosciamo)

Quello che abbiamo letto temo sia solo la punta dell'iceberg. La Forleo ha trasmesso 68 intercettazioni su 73 a disposizione.

giannola
21-07-2007, 07:15
Questo è quello che dice in sintesi la normativa italiana:

chiunque, essendo in possesso di informazioni privilegiate in ragione della sua qualità di membro di organi di amministrazione, direzione o controllo dell'emittente, della partecipazione al capitale dell'emittente, ovvero dell'esercizio di un'attività lavorativa, di una professione o di una funzione, anche pubblica, o di un ufficio:
a) acquista, vende o compie altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime;
b) comunica tali informazioni ad altri, al di fuori del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell'ufficio;
c) raccomanda o induce altri, sulla base di esse, al compimento di taluna delle operazioni indicate nella lettera a).

ora, non voglio difendere D'Alema a tutti i costi, ma come si fa a contestargli l'insider trading?



ai voglia, ricordo che c'era una registrazione in cui d'alema doveva o aveva convinto il presidente di unipol a vendere alla cordata italiana. :D


Sinceramente non capisco tutto questo difensivismo nei confronti di d'alema e fassino, a mio modo di vedere hanno fatto ben più che parteggiare e lo avevo detto in tempi non sospetti, concetto similmente ripreso da travaglio e ora affermato dalla forleo.

Mi viene da ridere perchè si rimprovera ai fanboys di Berlusconi di avere il prosciutto sugli occhi quando si parla di vicende giudiziarie del loro leader e poi ci si comporta uguale quando si tratta dei propri leader.


La forleo ha fatto benissimo a spararla grossa e non lo ha fatto a caso.

Sapendo che esiste l'anomalia che gli intercettati (i parlamentari) devono decidere se ammettere le intercetazioni, ha rilasciato delle affermazioni da dare in pasto all'opinione pubblica.

In questo modo ha messo il parlamento con le spalle al muro: la gente adesso è stata avvertita che il parlamento esercita delle pressioni a danno della stessa in situazioni di mercato, se ora la commissione non vota si all'ammissione delle intercettazioni è come ammettere implicitamente di voler insabbiare tutto quanto.

E' questo l'obiettivo della forleo.

dantes76
21-07-2007, 08:16
Cicchitto[FI] Sta Con I DS!!!!!: la pensano alla stessa maniera, pensassero a sbloccare le intercettezioni

a2000.1
21-07-2007, 08:17
....
Che cosa accade? Accade che, dopo la pubblicazione a goccia e a boccone, delle intercettazioni di due anni fa finalmente abbiamo - con la richiesta di utilizzabilità - un giudice che configura penalmente "il fatto" e non è tenero con i politici coinvolti nell'affare. Al giudice, i politici appaiono non "passivi ricettori di informazioni pur penalmente rilevanti né personaggi animati da una sana tifoseria per opposte forze in campo, ma consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata che si stava consumando ai danni dei piccoli e medi risparmiatori, in una logica di manipolazione e lottizzazione del sistema bancario e finanziario nazionale".

....

Ma i politici? Non si limitano a raccogliere notizie, a tenersi informati sugli eventi. Per il giudice, intervengono, si danno fare per rimuovere o aggirare gli ostacoli. Hanno un ruolo attivo. Sono partecipi (se complici appare troppo). Per usare le parole di Clementina Forleo, sono "pronti e disponibili a fornire loro supporti istituzionali". Giovanni Consorte (Unipol) giunge a chiedere a D'Alema e Latorre un aiuto: "Stiamo messi così, adesso dovete darci una mano a trovare i soldi, no?". E Latorre: "Vabbé, a disposizione". E, più tardi D'Alema, a un Consorte che gli racconta delle sue riunioni con il mondo cooperativo, chiede: "Di quanto hai bisogno ancora?". "Non tantissimo, di qualche centinaio di milioni di euro", risponde l'altro.

Ser21
21-07-2007, 09:33
ennesimo tassello di un progetto ben più ampio...cazzo qua stanno a riformare la DC come potere economico-legisltavo-politico....:(

Demetrius
21-07-2007, 12:32
ai voglia, ricordo che c'era una registrazione in cui d'alema doveva o aveva convinto il presidente di unipol a vendere alla cordata italiana. :D

Sinceramente non capisco tutto questo difensivismo nei confronti di d'alema e fassino, a mio modo di vedere hanno fatto ben più che parteggiare e lo avevo detto in tempi non sospetti, concetto similmente ripreso da travaglio e ora affermato dalla forleo.
come già detto, non voglio difendere D'Alema, ma quello che dici non mi sembra si possa configurare come insider trading.

In questo modo ha messo il parlamento con le spalle al muro: la gente adesso è stata avvertita che il parlamento esercita delle pressioni a danno della stessa in situazioni di mercato, se ora la commissione non vota si all'ammissione delle intercettazioni è come ammettere implicitamente di voler insabbiare tutto quanto.

E' questo l'obiettivo della forleo.
sono d'accordo

_TeRmInEt_
21-07-2007, 12:49
Com'era?



"a Berluscò, ricordate degli amici!"


:D

http://img528.imageshack.us/img528/1412/lottavonano1av7.png

:sofico:

^TiGeRShArK^
21-07-2007, 13:36
certo che li voto tu continua a votare i mafiosi . cmq questa notizia è gravissima , dai d'alema ora facci sognare tu.
Veramente i mafiosi li stai votando tu nel caso ti fosse sfuggito :fagiano:
E cmq questa notizia dovrebbe finalmente mettere la parola FINE su tutte le ignobili teorie paventate da Libero, il Giornale e le fidate reti televisive sulla "Magistratura Rossa".
Ora berlusconi non ha + ALCUNA scusa per far finta di essere vittima.
E cmq mi sembra assurdo che ci sia ancora chi crede a queste assurde teorie dopo le CONDANNE che non gli sono costate il carcere solo x amnistia e prescrizioni vari :rolleyes:
Ma alla fine che vota per i mafiosi siamo noi :rolleyes:

onesky
22-07-2007, 00:29
INTERCETTAZIONI: DI PIETRO,VERO PROBLEMA SONO POLITICI SPONSOR
"Non comprendo perche' la diffusione delle notizie relative ale intercettazioni telefoniche costituisca un problema". Questo e' quanto dichiara il ministro Antonio Di Pietro. "Il problema - secondo l'ex p.m.- non puo' essere il fatto che la diffusione delle telefonate facciano sapere all'opinione pubblica che ci sono politici intercettati ma, che gli stessi potessero sponsorizzare i cosiddeti furbetti del quartierino. Questo e' la vera questione da affrontare - secondo Di Pietro- e non gia' che qualche cronista lo dica o qualche giudice indaghi".
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2392138.html?ref=hpsbdx3

condivido al 100%

pars_
22-07-2007, 16:02
condivido anch'io cio' che dice Di Pietro, intanto leggendo un interessante articolo dell'Osservatorio sulla legalità:

Parlamentari , intercettazioni e conflitti d'interessi (http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/int/07/061intercettazioni.htm)

voglio quotare solo 2 domande:

non c'è conflitto di interessi se nel Senato che deve deliberare sul decreto Mastella sulle intercettazioni già approvato alla Camera ci sono alcune persone oggetto d'inchiesta o di accuse da parte del GIP milanese proprio relativamente a fatti emersi dalle intercettazioni?

e

mi chiedo se la reazione dei parlamentari che devono dire l'ultima parola sul decreto sulle intercettazioni (testimoniata dalle dichiarazioni di Finocchiaro, Zanda e Latorre) non possa compromettere in senso sfavorevole per il diritto d'informazione dei cittadini l'esito delle modifiche che molti si augurano siano fatte


risposte facili a chi ancora non dorme in piedi come i cavalli ma che cmq non vengono mai poste

Igor
22-07-2007, 19:06
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/22/dipietro_mastella.shtml

Intercettazioni. Ancora polemica dopo la richiesta del Gip di Milano
Di Pietro: «Mastella attenta a Costituzione»
«Gli mancano i fondamentali del Diritto». «Ha solo colto l'occasione di ingraziarsi qualcuno per futuri scenari politici»


ROMA - «Io ritengo che il comportamento del ministro della Giustizia, che se la prende con i giudici invece che lasciarli lavorare, sia un comportamento scorretto, al limite dell'attentato alla Costituzione». Lo ha dichiarato in un'intervista a LA7 Antonio Di Pietro in risposta al ministro per la Giustizia Clemente Mastella sulla vicenda delle intercettazioni.
«Continuare a infierire su Mastella sarebbe come continuare a sparare sulla Croce Rossa» ha rinforzato il ministro per le Infrastrutture, non accennando a smorzare i toni sulla sua polemica con il Guardasigilli per la decisione di quest'ultimo di acquisire le ordinanze del Gip di Milano Clementina Forleo sostenendo che avrebbe «leso dei diritti».
«A Mastella mancano i fondamentali» del diritto. «Nessuno infatti gli deve aver spiegato - ha continuato Di Pietro - che un ministro non può in alcun modo intervenire sugli atti di un magistrato che sono atti giurisdizionali. Potrebbe farlo per quanto riguarda i suoi comportamenti, ma non certo per i suoi atti che possono essere valutati solo da un organo giurisdizionale e non certo dal governo. Se questo lo facesse, infatti, così come lo sta facendo Mastella, sarebbe una violazione del dettato costituzionale». Mastella insomma, afferma Di Pietro, «dovrebbe prendere la buona abitudine di darmi un po' più retta». «Anche se io credo che lui abbia colto al volo questa occasione solo per tentare di ingraziarsi forze politiche di destra e di sinistra in vista di futuri scenari politici».

22 luglio 2007

Mastella non si smentisce mai. Sempre pronto ad ostacolare i giudici per difendere la casta.

NeSs1dorma
22-07-2007, 20:08
Vergogna! vergogna! vergogna! a chi vuol bloccare queste indagini, di qualsiasi colore sia.

Ser21
23-07-2007, 19:42
Questo caso delle scalate è l'ennesismo emblema,per chi sa cogliere i fatti,di quale sia l'andazzo in questo paese.Sia esso relative e mafia-politica-economia o semplicemente politica-economia,ecco che il rituale parlamentare si ripete.
Nell'ordine i presidente delle camere (BERTINOTTI e MARINI),pdc Prodi,deputati da destra a sinistra,ministro della giustizia,oltre che il CAPO DELLO STATO contestano il lavoro autonomo di un magistrato che indaga altri parlamentari.
Stiamoa ssistendo a quello che di grave si è gia visto in due vicende che potevano cambiare l'italia:
Tangentopoli e Indagini a Palermo da Falcone,Borsellino,Lo Forte e Caselli.
E' gia stato chiesto dal ministro della giustizia,un'ispezione per il PM Forleo e oggi stesso al plenum del csm,il CAPO DELLO STATO ha criticato la forleo proteggendo i politici.
Gli unici che stanno chiedendo di procedere con l'autorizzazione al parlamento sn AN e IdV...
Di pietro è l'unico politico che sta dando voce ai veri motivi per cui vi sn tutti questi attacchi alla Forleo.Un PM che indaga su rapporti politici con economia,mafia,etc nn piace.
Speriamo che si tenga duro e si riesca a far vincere,la giustizia in questo paese di merda.

Demetrius
23-07-2007, 22:56
Vergogna! vergogna! vergogna! a chi vuol bloccare queste indagini, di qualsiasi colore sia.
Ho capito bene... stai dicendo a Berlusconi di vergognarsi?

giannola
24-07-2007, 05:48
cmq trovo immorali tutte queste pressioni sulla forleo anche da parte di Napolitano.

Che la lascino indagare in pace, poi se sbaglia pagherà per i suoi errori (a livello professionale).

superpap
24-07-2007, 08:18
ma la Forleo non era una toga rossa????????????


Questo dimostra ampiamente che toghe rosse, giudici comunisti etc...


sono delle BALLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E comunque chi ha (se ha) sbagliato paghi.

Non sono balle, buona parte della magistratura è controllata dalla sinistra.
Fidati. ;)

DonaldDuck
24-07-2007, 08:52
:doh: :muro:
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/anto-intercetta-3/contromossa-quercia/contromossa-quercia.html

Il retroscena: "Uscire dalla graticola" è la parola d'ordine
Da D'Alema a Fassino possibili aperture

La contromossa della Quercia
"Dire sì all'autorizzazione"
di LIANA MILELLA e CLAUDIO TITO

ROMA - "Non possiamo rimanere sulla graticola, senza prendere una decisione rapidamente". La memoria torna agli anni giudiziariamente turbolenti del biennio '92-'94. A Mani pulite e a Tangentopoli. Alle inchieste della procura di Milano. Una sensazione che ieri Piero Fassino, nel corso del vertice del suo partito, ha denunciato ripetutamente. Senza nascondere "preoccupazione" nello stesso tempo senza celare la sua ira contro l'iniziativa di Clementina Forleo: un atto "fuori dallo Stato di diritto". Una formula usata da quasi tutti i presenti al summit diessino. Ma con una precisazione: la risposta da dare non è quella che la politica diede 15 anni fa. Il "no" pronunciato nel '93 alla Camera da Bettino Craxi è una sorta di memento. "Siccome non abbiamo nulla da temere o da nascondere, forse è bene dichiararci a favore dell'autorizzazione". Anche per sottrarre i Ds al fuoco lento della "graticola" accesa dalla giudice milanese.

A mille chilometri di distanza, a Bruxelles, le sensazioni non cambiano di molto. Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, l'altra punta dell'inchiesta sulla scalata Bnl-Unipol, è continuamente in contatto con il Botteghino. La Quercia vuole organizzare in tempi brevi la sua difesa. Ma il capo della Farnesina vuole almeno leggere le carte: "Prima vediamole, poi decidiamo". Il vicepremier non dissimula la sua stizza. La vicenda lo ha fatto infuriare. E così davanti ai suoi fedelissimi si sfoga: "È assurdo che se ne debba discutere adesso, quando non abbiamo niente in mano. È stata anche usata una procedura a dir poco irrituale". Nello stesso tempo D'Alema non nasconde che la soluzione più probabile sarà quella di schierare il partito per il sì all'autorizzazione. "Del resto - allarga le braccia - io ho fiducia nella magistratura. E non ho fatto assolutamente nulla di quello che mi viene contestato. Sono solo falsità". Un orientamento che anche un dalemiano di ferro come Nicola Latorre ha esposto ieri mattina direttamente al segretario diessino.

Ma gli uomini del ministro degli Esteri, però, non vogliono arrivare a questa conclusione "sotto ricatto". Proprio come lamentavano al comitato politico del Botteghino, la scelta deve essere compiuta "senza sentirsi obbligati". Altrimenti si tornerebbe appunto al '92, quando si assumeva "acriticamente" qualsiasi decisione della magistratura. Un clima che D'Alema non vuole assolutamente riprodurre.

Per questo, lo stato maggiore della Quercia preferisce per il momento non sbilanciarsi ufficialmente. Il sì, al momento, è solo un orientamento. Come dice la capogruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro, "ancora non abbiamo preso una decisione". Anche perché una delle preoccupazioni dell'intera maggioranza è quella di non alimentare uno scontro con le toghe e soprattutto non trasformare la Forleo in una "eroina". Il sentiero entro il quale si muove l'Unione, e in particolare i Ds, è quindi strettissimo.

Pressati tra l'idea di un paese che proprio D'Alema nel 1995 reclamava "normale" e il rischio di un atteggiamento che l'opinione pubblica potrebbe paragonare a quello tenuto "da Previti e Berlusconi". "Si può far finta di niente - Massimo Brutti, responsabile giustizia dei Ds - e resistere al Gip perché ha compiuto una forzatura notevole. Ma così corriamo il rischio di votare con Forza Italia e fare una figuraccia".

La coalizione di governo si allineerà alla Quercia. Anche se nell'Unione c'è qualche scettico come Antonio Di Pietro: "alla fine troveranno un escamotage per non concedere l'autorizzazione". I membri delle due giunte fanno, però, notare che nell'ordinanza della Gip si fa riferimento ad un caso analogo - quello relativo alle intercettazioni "indirette" per la vicenda Guzzanti-Scaramella - sul quale proprio i diessini si sono schierati per il sì all'autorizzazione.

Di tempo, comunque, ce n'è ancora e molto potrà cambiare. Le intercettazioni approderanno domani alla Camera e al Senato ma il voto di giunte e Aule non ci sarà prima del prossimo autunno. Nel frattempo c'è anche chi prospetta la possibilità che il tutto possa essere frenato dal rinvio delle carte della Forleo a Milano in quanto irricevibili (esiste almeno un precedente a Montecitorio) o dal conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale.
Ma l'elemento che continua a destare allarme è quella frase scritta dalla Gip a pagina 13 della sua ordinanza. Parole che richiamano la memoria dei Pm sul coinvolgimento nell'inchiesta di politici: "perché in concorso tra loro e con altri da identificare". E quello che sia l'Unione sia il Botteghino vuole evitare è un rinvio a giudizio. "Ma noi - ripete infastidito D'Alema - non abbiamo nulla da temere".


(24 luglio 2007)

AtenaPartenos
24-07-2007, 09:03
Non sono balle, buona parte della magistratura è controllata dalla sinistra.
Fidati. ;)

la sinistra controlla tutto. E non riesce ne a vincere le elezioni ne a governare. a guarda un pò che strano, eh?

drakend
24-07-2007, 10:02
Le indagini devono naturalmente andare avanti senza ostacoli, però il Gip Forleo dovrebbe pensare più a svolgere la sua attività che a rilasciare interviste... voglio dire qua in Italia le indagini e i processi assomigliano sempre di più a dei reality!!! :rolleyes:

gourmet
24-07-2007, 10:28
Le indagini devono naturalmente andare avanti senza ostacoli, però il Gip Forleo dovrebbe pensare più a svolgere la sua attività che a rilasciare interviste... voglio dire qua in Italia le indagini e i processi assomigliano sempre di più a dei reality!!! :rolleyes:

Non ha rilasciato nessuna intervista. Il solito qualunquismo benpensante condito di frasi fatte.

drakend
24-07-2007, 10:33
Non ha rilasciato nessuna intervista. Il solito qualunquismo benpensante condito di frasi fatte.
Qualunquista benpensante al massimo ci sarai tu... ma vedi te come si allargano le persone. :rolleyes:
A parte questo le frasi scritte negli atti firmati dal giudice Forleo sono fin troppo sensazionalistiche, come se fossero state scritte con l'esplicito intento di essere pubblicate sui giornali. Per me questo equivale ad un'intervista. Ad ogni modo, ribadisco, le indagini devono andare avanti senza ostacoli di alcun tipo.

dantes76
24-07-2007, 11:51
http://img528.imageshack.us/img528/1412/lottavonano1av7.png

:sofico:

berluscono, so 5 anni che ti portiamo l'acqua con le orecchie.. ahooo che c'e voi la scorza di limone?

http://youtube.com/watch?v=FzTvoC7ODms

gourmet
24-07-2007, 12:04
Qualunquista benpensante al massimo ci sarai tu... ma vedi te come si allargano le persone. :rolleyes:
A parte questo le frasi scritte negli atti firmati dal giudice Forleo sono fin troppo sensazionalistiche, come se fossero state scritte con l'esplicito intento di essere pubblicate sui giornali. Per me questo equivale ad un'intervista. Ad ogni modo, ribadisco, le indagini devono andare avanti senza ostacoli di alcun tipo.

Motivare un ordinanza (ossia fare il proprio dovere) equivale a un intervista? ma a chi credi di parlare? Questo non è il bar sport. Se spari puttanate qui, qualcuno te lo farà notare. Quindi prima di scrivere qualcosa, informati, se non vuoi essere sputtanato in pubblico.

EarendilSI
24-07-2007, 15:01
Pera: "Con il richiamo alla Forleo Napolitano esercita un potere che non gli appartiene"
Roma - "Rivolgendosi al Consiglio superiore della magistratura, il presidente della Repubblica ha ieri censurato un’ordinanza del gip di Milano Clementina Forleo, richiamandola a 'non inserire negli atti processuali valutazioni e riferimenti non pertinenti e chiaramente eccedenti rispetto alle finalità dei provvedimenti'. Dispiace osservare che il presidente della Repubblica, pur con il lodevole intento di non turbare la vita politica e gli equilibri istituzionali, si è egli stesso avvalso di un potere non previsto dalla Costituzione". È quanto dichiara il senatore Marcello Pera che, sul proprio sito internet (www.marcellopera.it) spiega: "Non compete al presidente della Repubblica, né quale capo dello Stato né quale presidente del Consiglio superiore della magistratura, sindacare singoli atti di singoli magistrati, per i quali l’ordinamento prevede procedure ben definite".

"Purtroppo, non è la prima volta - lamenta l’ex presidente del Senato - che il presidente Napolitano rilascia dichiarazioni e manifesta comportamenti non contemplati dalla Costituzione. È accaduto quando il presidente ha inviato lettere, definite private, ai presidenti di Camera e Senato. È accaduto quando il presidente ha consentito al Consiglio superiore della magistratura di trattare una pratica 'a tutela' di singoli magistrati, indicati quali oggetto di spionaggio da parte di settori dei Servizi segreti. È accaduto quando il presidente ha sollecitato e orientato il parlamento ad approvare disegni di legge sottoposti al suo libero esame, come quello dell’ordinamento giudiziario".

"Le intenzioni del presidente della Repubblica, tese, come egli ha detto alla stampa, a raffreddare i bollenti spiriti, sono certamente nobili - conclude Pera - ma, essendo tipicamente politiche, non possono modificare le sue prerogative costituzionali né ampliarne i limiti. Sarebbe una sciagura per l’intero Paese se, per evitare una crisi politica, se ne provocasse una istituzionale assai più grave".

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=195070

drakend
24-07-2007, 15:20
Motivare un ordinanza (ossia fare il proprio dovere) equivale a un intervista? ma a chi credi di parlare? Questo non è il bar sport. Se spari puttanate qui, qualcuno te lo farà notare. Quindi prima di scrivere qualcosa, informati, se non vuoi essere sputtanato in pubblico.
Motivare un'ordinanza è una cosa, scriverci dentro un giudizio già conclusivo con toni sensazionalistici è un altro... quasi come già si pensasse a come suonerebbero bene sui giornali. Io ho detto che per me quei giudizi così conclusivi ed espressi con toni sensazionalistici sono inopportuni e mi sembrano quasi un'intervista. Poi il fatto che le motivazioni di un atto giudiziario equivale ad un intervista è una puttanata che hai tirato fuori tu. :rolleyes:

Ad ogni modo, puttanate a parte, ribadisco la mia idea che queste indagini vadano avanti senza intoppi, ma anche senza clamore.

Igor
24-07-2007, 15:22
Cicchitto, FI: «Il Quirinale ha ragione, bisogna fermare gli eccessi dei magistrati»

ROMA - «Bene ha fatto il presidente Napolitano a ribadire con un nuovo forte monito al Csm la necessità che i giudici si attengano alla massima riservatezza, in particolare richiamandoli a non inserire negli atti processuali valuta-zioni non pertinenti - dice Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia - noi del centrodestra l'avevamo detto nei giorni scorsi coeren-temente a quanto abbiamo denunciato fin dai tempi di tangentopoli, quando queste cose dalla sinistra venivano negate».

Cosa critica in concreto?
«Che queste intercettazioni sono state rese pubbliche quando ancora erano riservate. Gli atti del gip Forleo di cui parlano tutti i giornali e le televisioni non sono ancora pervenuti alla Camera e al Senato che sono le istituzioni cui viene chiesta l'autorizzazione a usare queste intercettazioni. C'è una ennesima fuga di notizie dal palazzo di giustizia di Milano: qualcuno sta indagando su questo? Inoltre il gip Forleo anticipa un giudizio di colpevolezza parlando di aggiotaggio in una fase in cui la procura sta investigando e non ha indagato quei politici».

Come valuta questi fatti?
«Questo è un ingranaggio che non funziona e non è condivisibile. È positivo che il presidente della Repubblica abbia richiamato il Csm e i capi degli uffici al dovere di sorveglianza sulla riservatezza e sugli eccessi dei magistrati. Duo-e ricordare che in passato, ai tempi di tangentopoli e delle tante violazioni del segreto istruttorio questo non è avvenuto né da parte del presidente della Repubblica dell'epoca né da parte della sinistra che oggi ha cambiato la sua posizione rispetto al problema da noi denunciato».

Napolitano ha bacchettato anche il Csm?
«Ha fatto bene, lo aveva fatto Cossiga e rischiò l'impeachment, ma era ora che vi fosse un alto richiamo alla distorsione del ruolo di un organo costituzionale che finora la sinistra non ha voluto riconoscere».


Il Messaggero
24.07.2007
http://img401.imageshack.us/img401/261/cicchittonq4.th.jpg (http://img401.imageshack.us/my.php?image=cicchittonq4.jpg)

Fabrizio Cicchitto, ex piduista, futuro leader del partito Forza DS

dantes76
24-07-2007, 16:07
http://img401.imageshack.us/img401/261/cicchittonq4.th.jpg (http://img401.imageshack.us/my.php?image=cicchittonq4.jpg)

Fabrizio Cicchitto, ex piduista, futuro leader del partito Forza DS

:sofico:

quando si tratta di pararsi il culo, fare comunella con i COMUNISTI non e peccato...

SPUT SPUT SPUT

DonaldDuck
24-07-2007, 17:19
http://img401.imageshack.us/img401/261/cicchittonq4.th.jpg (http://img401.imageshack.us/my.php?image=cicchittonq4.jpg)

Fabrizio Cicchitto, ex piduista, futuro leader del partito Forza DS
Ha perso una buona occasione per stare zitto.

akyra
24-07-2007, 17:27
come sono orgoglione del mio paese, ogni mattina mi alzo e bacio la foto di San Cesare Previti martire, nonchè mi inginocchio davanti alla statua di Clemente Mastella per ricevere una ceppalonica benedizione dal sommo e incommensurabile indultatore dalle 1000 sedie parlamentari...

vorrei tanto che Cicchitto e Schifani mi commentassero ogni giorno le lezioni dei corsi che seguo all'università, così da poter guardare con veri occhi disillusi il mondo, e non come faccio ora, traviato e corrotto dalle bugie distorte di una verità che non riuscirei a comprendere senza le loro illuminanti opinioni...

pars_
24-07-2007, 17:28
@Donal "Il Giornale" Duck, considerando le figurette grame che fai ultimamente ti conviene andarci piano prima di offendere

Igor
24-07-2007, 17:38
http://www.beppegrillo.it/2007/07/forza_clementin.html

Pubblico un intervento di Marco Travaglio.

NON PERTINENTE SARA’ LEI

"Anche il Presidente della Repubblica dei Mandarini Intoccabili, davanti al Csm, ha voluto dare la sua bastonata al gip Clementina Forleo, rea di “valutazioni non pertinenti ed eccedenti”, cioè di lesa maestà nei confronti di sei parlamentari che due estati fa scalavano banche e case editrici in combutta con i furbetti del quartierino e si avvertivano a vicenda delle intercettazioni in corso (D’Alema, essendo molto intelligente, per avvisare Consorte del suo telefono intercettato, gli telefonò).

Secondo Napolitano, con queste “fughe di notizie” l’opinione pubblica rimane disorientata. In realtà, proprio grazie al giudice Forleo e ai giornali che hanno riferito le sue ordinanze, l’opinione pubblica ha capito benissimo tutto. E cioè che “non pertinente ed esorbitante” è il comportamento dei politici scalatori, non dei giudici che li hanno scoperti e processati. E che la vera fuga di notizie è quella di chi avvertì politici e furbetti che erano intercettati, rovinando le indagini sul più bello, non certo quelle dei giornali che stanno pubblicando atti non segreti, cioè pubblici.

Napolitano, come pure Marini e Bertinotti, presidenti del Parlamento degl’inquisiti e dei condannati, e come il cosiddetto ministro della Giustizia Mastella, è sgomento per la pubblicazione delle ordinanze della Forleo prima che queste giungessero al Parlamento. Forse il suo costosissimo staff (il Quirinale costa il quintuplo di Buckingham Palace) s’è dimenticato di spiegargli come avvengono queste cose: visto che, dal 2003, la legge impone ai giudici di chiedere il permesso al Parlamento per usare le telefonate intercettate in cui compare la voce di un parlamentare, la gip Forleo ha chiesto quel permesso con due apposite ordinanze. Che, secondo la legge, sono state depositate nella cancelleria del Tribunale venerdì scorso, a disposizione degli indagati e dei loro avvocati. Da quel momento le ordinanze hanno cessato di essere segrete. Gli avvocati ne hanno preso copia e, senza commettere alcun reato, le hanno passate ai giornalisti. I quali, senza commettere alcun reato, le hanno raccontate ai cittadini.

Nessuna violazione del segreto, nessuna fuga di notizie. Di che parlano, allora, le più alte cariche dello Stato? Possibile che non abbiano nulla da dire sugli onorevoli D’Alema, Fassino, Latorre, Cicu, Comincioli e Grillo (Luigi) che scalavano banche abusando del proprio potere, alle spalle dei propri elettori?
Possibile che, ogni qual volta il termometro segnala la febbre e il medico diagnostica la malattia, le alte cariche se la prendano col termometro e col medico?

In ogni caso, se Clementina Forleo e i suoi colleghi vogliono evitare, in futuro, di finire massacrati dai politici della casta, anzi della cosca, sanno quel che devono fare.

1) Mai intercettare un delinquente Vip, onde evitare il rischio che questo poi parli con un politico.

2) Se comunque scappa qualche intercettazione in cui si sentono le voci di politici a colloquio con vari farabutti, fare finta di non riconoscerle.

3) Se il perito che trascrive le telefonate riconosce ugualmente le voci dei politici, cestinare la perizia e cambiare perito.

4) Se i reati risalgono a due anni prima, anche se non è ancora scattata la prescrizione, bruciare tutto perché – come dicono D’Alema e Prodi - “comunque è roba vecchia”.

5) Se la Procura insiste a chiedere di inoltrare le telefonate al Parlamento, evitare di spiegare nell’ordinanza perché queste sono penalmente rilevanti o, meglio ancora, dire che sono tutte cazzate e pregare le Camere di negare l’autorizzazione.

6) Non depositare mai le ordinanze agli avvocati difensori, onde evitare che finiscano sui giornali, e chissenefrega dei diritti della difesa.

7) Se non si è d’accordo con l’impostazione dei pm, appiattirsi comunque su di loro perché ora, all’improvviso, piacciono i gip appiattiti sulle Procure.

8) Prima di fare qualsiasi cosa, recarsi in pellegrinaggio a Ceppaloni per la necessaria autorizzazione a procedere del superprocuratore nazionale anti-giustizia Clemente Mastella."

Marco Travaglio

Lucrezio
24-07-2007, 19:34
@Donal "Il Giornale" Duck, considerando le figurette grame che fai ultimamente ti conviene andarci piano prima di offendere

Sono 3 giorni di sospensione per polemica personale.

a2000.1
24-07-2007, 20:54
ma Napolitano non era il capo della corrente dei cosiddetti piglioristi, no non ho detto miglioristi, ho detto piglioristi da pigliare, arraffare.
quelli che 'lavoravano' con Craxi sulla linea gialla di Milano, l'ispiratore dell'incontro del camper tra il cinghialone e gli aspiranti padrini del nuovo centro-"sinistra" geneticamente modificato.


per esempio:

Tutti gli amici di Napolitano in Tangentopoli


roberto schena
--------------------------------------------------------------------------------
Insieme a Bettino Craxi è il principale indiziato per aver ucciso il riformismo in Italia, finito fra mazzette e manette. Altro che belle idee, un mare di fango. Solo tanto discredito per chi professava idee moderate e innovative. Predicavano bene e razzolavano male, molto male.
Colui che oggi potrebbe diventare presidente della Repubblica è stato il maggiore alleato, nella sinistra, del segretario del Psi per tutti gli anni ’80. Erano “suoi” uomini del Pci come Greganti, Carnevale, Soave, Stefanini, tutti protagonisti delle prime pagine per mesi, per anni, quali principali responsabili, insieme ad altri, nientemeno che di Tangentopoli. Pienamente consapevoli di quel particolare rito ambrosiano.
Giorgio Napolitano, capo riconosciuto dei “miglioristi”, era il ponte di collegamento fra il Pci-Pds e il Psi del Cinghiale. Pochi ricordano, nemmeno oggi Antonio Di Pietro, che la corrente migliorista è naufragata con Tangentopoli. La retorica giornalistica definisce la sua strana figura ricorrendo a un ossimoro: “comunista liberale”. In effetti, l’unico “pregio” dei “miglioristi” è di essere gli interlocutori privilegiati di Craxi prima e dopo la sua presenza nel governo. Anzi, è opinione comune che il segretario socialista se ne servisse per contrastare Berlinguer. Sempre nei miglioristi trovava ospitalità il gruppo che faceva capo alle cooperative rosse emiliano-romagnole. Di Primo Greganti, si conoscevano bene i rapporti privilegiati con le coop, con la Cmc di Ravenna, in particolare, che proprio in quegli anni stava divendendo un colosso dell’edilizia.
È sempre l’ala migliorista, soprattutto lombarda, ad avversare la scelta di Achille Occhetto di appoggiare le inchieste della magistratura, che anche loro definivano "giustizialiste". D’altra parte, Mani Pulite era arrivata ad arrestare molti miglioristi lombardi. Eccoli. Giulio Caporali, consigliere d'amministrazione delle Ferrovie dello Stato ex amministratore del Pci, già nel 1988 è coinvolto nello scandalo delle «lenzuola d'oro». È lui a far arrestare un anno dopo Renato Pollini, ex senatore ed ex tesoriere del Pci, poi scarcerato per decorrenza dei termini.


http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=58978,1,1

Ser21
25-07-2007, 20:17
Grandissimo Di Pietro su Otte e Mezzo (la 7),sta bastonando tutti assieme a veneziani,finalmente un po' di informazione.
Anche quel...di pecorella...sta difendendo la casta giuridica :asd:

AtenaPartenos
26-07-2007, 09:36
Ha perso una buona occasione per stare zitto.

Quoto. Ultimamente non ne azzecca una...

Cfranco
26-07-2007, 09:53
Che strano , Forza Italia vuole votare contro l' uso delle intercettazioni

Intercettazioni, il no di Berlusconi
"In Aula pronti a votare contro"

ROMA - "In Aula sulle intercettazioni voteremo no". Per Silvio Berlusconi bisogna negare l'autorizzazione a utilizzare le intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. "Noi - ha spiegato ieri notte l'ex presidente del Consiglio al termine di una cena con i deputati azzurri - abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte".

(Repubblica 26 luglio 2007)

A proposito di intercettazioni , sarà mica che quello che ha detto Grillo ( il senatore ) sarebbe meglio non farlo girare troppo

"L'interessamento del senatore Grillo nella scalata ad Antonveneta? Ma sono cose da manuale delle Giovani Marmotte. Grillo si comportava come Sofia Loren nella Ciociara, che tenta di vendicare la figlia violentata" (Gianpiero Fiorani, la Repubblica, 23 luglio 2007).

Pm Francesco Greco - Lei quindi parte da luglio 2004?
Gianpiero Fiorani - Sí, parto da lí perché è lí che ho fatto il primo schema del progetto, l'idea, non ancora il progetto, parliamo di idea. Nella quale avevo ipotizzato di costruire, con la Banca Popolare di Lodi ed Antonveneta, la Banca Popolare Italiana. È un'idea fatta di dieci pagine, ma neanche... Illustrate velocemente, comunicate... il primo che l'ha saputo in assoluto è stato il senatore Grillo, in assoluto, prima ancora del governatore. E c'è un pranzo fatto a casa, in Sardegna, con il presidente del Consiglio [...].
Pm - Quindi a casa di?
Fiorani - Di Berlusconi.
Pm - Vicino al teatro?
Fiorani - Vicino, sí... la zona...
Pm - In mezzo ai cactus.
Fiorani - In mezzo ai cactus, fatta in quella...
Pm - A luglio, quindi?
Fiorani - Fatta a luglio, sí, fatta a luglio, alla presenza mia, alla presenza di Grillo, di Berlusconi e di Previti.
Pm - Previti?
Fiorani - E di Previti, sí, c'era anche Previti.
Pm - Quindi eravate in quattro?
Fiorani - Eravamo in quattro piú le mogli. Lo scopo dell'incontro era stato non ben chiarito preliminarmente, alla fine però Gigi Grillo ha preso in disparte Berlusconi, ha detto: "Guarda che vuole parlarti Fiorani, di questa idea che ha in testa" (...).
(dall'interrogatorio di Gianpiero Fiorani, detenuto a San Vittore, 8 febbraio 2006)

"Al senatore Grillo nel 2004 ho versato 200 mila euro per ringraziarlo dell'attività da lui condotta a favore di Fazio, avendo il senatore necessità per le proprie attività politico-elettorali. Devo precisare che la somma richiesta da Grillo era di 100 mila euro e che la restante somma da me erogata era per l'onorevole Dell'Utri, amico di Grillo e, unitamente a Previti, collegato alla lobby parlamentare che stavo costruendo a favore di Fazio. Inoltre devo ricordare che nel 2005 chiesi a Boni di veicolare sul conto di Grillo delle operazioni in derivati sicure che dovrebbero aver maturato una plusvalenza intorno ai 100 mila euro (...). Grillo esercita una importante azione di lobbismo in relazione ai lavori parlamentari che hanno portato alla promulgazione degli emendamenti della legge sul risparmio favorevoli alla posizione del governatore (...) e riceve direttamente dal presidente del Consiglio l'incarico di seguire l'iter legislativo di un emendamento che correggesse quello contro il governatore (...). Grillo mi disse di aver trasmesso la bozza direttamente al presidente del Consiglio Berlusconi (...). Le dichiarazioni di Berlusconi ai media ricalcavano esattamente le indicazioni date al premier da Grillo, cosí come da me concordate con il senatore" (dall'interrogatorio di Gianpiero Fiorani, detenuto a San Vittore, 6 gennaio 2006).

AtenaPartenos
26-07-2007, 10:21
Che strano , Forza Italia vuole votare contro l' uso delle intercettazioni

Intercettazioni, il no di Berlusconi
"In Aula pronti a votare contro"

ROMA - "In Aula sulle intercettazioni voteremo no". Per Silvio Berlusconi bisogna negare l'autorizzazione a utilizzare le intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. "Noi - ha spiegato ieri notte l'ex presidente del Consiglio al termine di una cena con i deputati azzurri - abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte".

(Repubblica 26 luglio 2007)

A proposito di intercettazioni , sarà mica che quello che ha detto Grillo ( il senatore ) sarebbe meglio non farlo girare troppo

"L'interessamento del senatore Grillo nella scalata ad Antonveneta? Ma sono cose da manuale delle Giovani Marmotte. Grillo si comportava come Sofia Loren nella Ciociara, che tenta di vendicare la figlia violentata" (Gianpiero Fiorani, la Repubblica, 23 luglio 2007).

Pm Francesco Greco - Lei quindi parte da luglio 2004?
Gianpiero Fiorani - Sí, parto da lí perché è lí che ho fatto il primo schema del progetto, l'idea, non ancora il progetto, parliamo di idea. Nella quale avevo ipotizzato di costruire, con la Banca Popolare di Lodi ed Antonveneta, la Banca Popolare Italiana. È un'idea fatta di dieci pagine, ma neanche... Illustrate velocemente, comunicate... il primo che l'ha saputo in assoluto è stato il senatore Grillo, in assoluto, prima ancora del governatore. E c'è un pranzo fatto a casa, in Sardegna, con il presidente del Consiglio [...].
Pm - Quindi a casa di?
Fiorani - Di Berlusconi.
Pm - Vicino al teatro?
Fiorani - Vicino, sí... la zona...
Pm - In mezzo ai cactus.
Fiorani - In mezzo ai cactus, fatta in quella...
Pm - A luglio, quindi?
Fiorani - Fatta a luglio, sí, fatta a luglio, alla presenza mia, alla presenza di Grillo, di Berlusconi e di Previti.
Pm - Previti?
Fiorani - E di Previti, sí, c'era anche Previti.
Pm - Quindi eravate in quattro?
Fiorani - Eravamo in quattro piú le mogli. Lo scopo dell'incontro era stato non ben chiarito preliminarmente, alla fine però Gigi Grillo ha preso in disparte Berlusconi, ha detto: "Guarda che vuole parlarti Fiorani, di questa idea che ha in testa" (...).
(dall'interrogatorio di Gianpiero Fiorani, detenuto a San Vittore, 8 febbraio 2006)

"Al senatore Grillo nel 2004 ho versato 200 mila euro per ringraziarlo dell'attività da lui condotta a favore di Fazio, avendo il senatore necessità per le proprie attività politico-elettorali. Devo precisare che la somma richiesta da Grillo era di 100 mila euro e che la restante somma da me erogata era per l'onorevole Dell'Utri, amico di Grillo e, unitamente a Previti, collegato alla lobby parlamentare che stavo costruendo a favore di Fazio. Inoltre devo ricordare che nel 2005 chiesi a Boni di veicolare sul conto di Grillo delle operazioni in derivati sicure che dovrebbero aver maturato una plusvalenza intorno ai 100 mila euro (...). Grillo esercita una importante azione di lobbismo in relazione ai lavori parlamentari che hanno portato alla promulgazione degli emendamenti della legge sul risparmio favorevoli alla posizione del governatore (...) e riceve direttamente dal presidente del Consiglio l'incarico di seguire l'iter legislativo di un emendamento che correggesse quello contro il governatore (...). Grillo mi disse di aver trasmesso la bozza direttamente al presidente del Consiglio Berlusconi (...). Le dichiarazioni di Berlusconi ai media ricalcavano esattamente le indicazioni date al premier da Grillo, cosí come da me concordate con il senatore" (dall'interrogatorio di Gianpiero Fiorani, detenuto a San Vittore, 6 gennaio 2006).


Ma soprattutto avete notato che parlando dell'affaire in oggetto, solo sulgiornale si parla solo deids, mentre su tutte le altre testate si parla di tutto?
Comunque solo FI vota no, i DS voteranno si.

fracarro
26-07-2007, 11:24
Comunque solo FI vota no, i DS voteranno si.

Triste tuttavia è il motivo per cui voteranno si.

Dal corriere: (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/26/lettera_piero_massimo.shtml)


...Ma i vertici dei Ds temono anche la reazione del popolo della sinistra. Soprattutto dopo l'abbraccio di Forza Italia, i cui dirigenti difendono a spada tratta gli esponenti della Quercia e annunciano che voteranno contro l'autorizzazione a procedere. Potrebbe diventare imbarazzante se, ad esempio, il senatore forzista Maurizio Sacconi dicesse pubblicamente quel che l'altro ieri sera sussurrava nei corridoi di palazzo Madama: «D'Alema dovrebbe reagire: ci vuole una sua iniziativa». Ma c'è anche un altro motivo di disagio per il gruppo dirigente della Quercia. Bobo Craxi, sulla "Stampa", ha ricordato come con suo padre né Giorgio Napolitano (all'epoca presidente della Camera) né Massimo D'Alema furono garantisti. Le parole di Craxi hanno colpito Napolitano, tanto che il capo dello Stato ha chiamato il sottosegretario agli Esteri per chiarirgli il suo comportamento del tempo. Certo, Craxi ha colpito nel segno: invocare il garantismo ora che si è coinvolti in prima persona in una vicenda giudiziaria, quando non lo si è fatto prima, in altre occasioni, diventa difficile, e i Ds sono i primi a rendersene conto...


Comunque come al solito tutto finirà nella solita bolla di sapone. La casta è intoccabile. Mi chiedo solo se "tutto questo un giorno finirà".

AtenaPartenos
26-07-2007, 11:25
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=195520

Roma - "In aula sulle intercettazioni voteremo no". Per Silvio Berlusconi bisogna negare l’autorizzazione a utilizzare le intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. "Noi - ha spiegato ieri notte l’ex presidente del Consiglio al termine di una cena con i deputati azzurri - abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte".

Cicchitto: "Critica politica, non penale" Sul caso intercettazioni la critica che si fa ai Ds è politica, mentre non dovrebbero emergere questioni penali. Lo dice Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia, sul "Riformista". Oggi, spiega, a differenza del ’92-’94 si punta "contro il vertice dei Ds, D’Alema e Fassino. L’obiettivo ci sembra chiaro: dare a Veltroni mani totalmente libere in un quadro generale nel quale la dimensione politico-partitica viene totalmente distrutta e subentrano altri soggetti a surrogarla". "Abbiamo fortissimi dubbi che siano ipotizzabili contro Fassino e D’Alema reati penali. Invece quello che emerge dalla lettura delle intercettazioni è una critica di fondo tutta politica. Infatti - prosegue - da esse risulta evidente che per D’Alema e Fassino emerge in modo clamoroso un conflitto di interessi sostanziale e occulto derivante dall’organicità dei rapporti dei Ds con l’Unipol e le cooperative. Alla luce di tutto ciò, emerge l’ipocrisia dei Ds che attaccano Berlusconi per il suo conflitto d’interesse formale e trasparente e invece ne vivono uno altrettanto reale, ma coperto. Ma non riteniamo però per niente accettabile la propagazione mediatica dell’ordinanza della dottoressa Forleo realizzata evidentemente da chi aveva quel testo molto prima che esso venisse spedito ai presidenti di Camera e Senato, e il fatto che quell’ordinanza contenga di fatto già una sentenza contro persone che, tranne un caso, non sono neanche indagate. Noi siamo garantisti a 360 gradi anche nei confronti di D’Alema e Fassino. La contraddizione clamorosa dei dirigenti diessini è che essi sono garantisti a corrente alternata. Essi sono stati ferocemente giustizialisti contro Craxi, Forlani, Berlusconi e molti altri; diventano garantisti oggi che sono in ballo D’Alema, Fassino e il loro partito".
Rotondi: "Tutelare il garantismo" "Voteremo no senza se e senza ma. E un fatto di garantismo e anche di convinzione che i dirigenti diessini non sono coinvolti direttamente nella vicenda". Lo annuncia il segretario della Democrazia cristiana per le autonomie, Gianfranco Rotondi.

Mazzoni (Udc): "Sbagliato anticipare il voto" "L’anticipazione di un voto su una questione così delicata, come quella relativa all’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritengo produca effetti anche più gravi di una presunta anticipazione di sentenza": lo afferma Erminia Mazzoni, capogruppo dell’Udc in commissione Giustizia della Camera. "I parlamentari su queste materie hanno il dovere non solo di essere, ma anche di apparire imparziali e non trasformare le prerogative parlamentari in privilegi".

Matteoli: "Doveroso approfondire la questione" "Che i vertici dei Ds mostrino di essere favorevoli alla concessione dell’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni che li riguardano è positivo, ma le Giunte di Camera e Senato hanno il diritto-dovere di affrontare con il massimo approfondimento la questione". Lo afferma Altero Matteoli, capogruppo di An al Senato. «Essa - prosegue - non riguarda solo i parlamentari di cui trattasi, ma il ruolo che la Costituzione assegna a ciascun parlamentare quale rappresentante popolare. Sono certo, pertanto, che l’esame delle richieste del gip di Milano sarà svolto con il massimo equilibrio, fuori da ogni condizionamento esterno, senza pregiudizi e senza sconti, avendo presente da un lato le esigenze di non bloccare il corso degli accertamenti giudiziari e dall’altro le prerogative dei massimi organi della nostra democrazia".

Gasparri: "Chiarire in sede giudiziaria" "Indipendentemente dalle modalità di acquisizione delle conversazioni telefoniche riguardanti Fassino, D’Alema e Latorre, è indispensabile un chiarimento in sede giudiziaria della vicenda Unipol-Ds. Del resto, gli stessi capi della sinistra si dichiarano favorevoli all’acquisizione delle conversazioni a fini investigativi. Lo scandalo è troppo grosso per essere occultato". Lo afferma Maurizio Gasparri, dell’esecutivo di An. "È quindi necessario che il parlamento si pronunci rapidamente e favorevolmente. Si può poi lasciare aperta la discussione sulle modalità di azione della magistratura. Ma non si può prescindere da giudizi analoghi riguardanti altre vicende".


ma perché nessuno parla del resto?

AtenaPartenos
26-07-2007, 11:27
Comunque come al solito tutto finirà nella solita bolla di sapone. La casta è intoccabile. Mi chiedo solo se "tutto questo un giorno finirà".

Finirà che ti tolgono l'ossigeno, tutto si affievolisce e pian piano si spegne senza sofferenze.

gigio2005
26-07-2007, 11:30
Cicchitto, FI: «Il Quirinale ha ragione, bisogna fermare gli eccessi dei magistrati»

:sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv:


cmq per fermare questo SCEMPIO...ci sara' solo un modo (ma non oggi ne' fra 20 anni):

http://www.mitopositano.it/images/presa_della_bastiglia.jpg

dantes76
26-07-2007, 15:07
«Non si può andare avanti con questo Stato di polizia fiscale»
Caso Forleo, Berlusconi: «Voteremo no»
Per il leader dell'opposizione bisogna negare l'utilizzo delle intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs



ROMA - «Voteremo no in Parlamento alla richiesta di utilizzare le intercettazioni telefoniche di parlamentari». Lo conferma Silvio Berlusconi arrivando in un hotel romano per un pranzo con i parlamentari europei di Forza Italia alla chiusura dei lavori parlamentari in vista delle vacanze estive. Per Berlusconi bisogna negare l'autorizzazione a utilizzare le intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. «Questo sistema è inaccettabile, basta interventi invasivi della Stato. Siamo sottoposti a un sistema di controllo dei telefoni che non ha pari in nessuna democrazia del mondo. Non si può andare avanti con questo Stato di polizia fiscale».

«CON FINI È TUTTO CHIARO» - «Nessun chiarimento, con Fini è tutto tranquillo», ha detto Berlusconi rispondendo a chi gli chiedeva dell’incontro che avrà giovedì pomeriggio con Gianfranco Fini, dopo le tensioni degli ultimi giorni. Autorevoli esponenti di An, invece, come Gasparri e Matteoli, hanno lasciato intendere che il partito potrebbe votare a favore alla richiesta dl gip di Milano Clementina Forleo.

«GRAVE IL NO DI BERLUSCONI» - Immediata la reazione dell'Italia dei Valori alla dichiarazione dell'ex premier sulle intercettazioni. «Avevamo sperato in una scelta di sensibilità istituzionale» ha commentato Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell'IdV. «Il no all'utilizzo delle intercettazioni preannunciato dall'onorevole Berlusconi non è soltanto un ennesimo attacco al ruolo della magistratura, ma è anche un ennesimo attacco alla credibilità delle Istituzioni Parlamentari ed alla dignità della politica nel suo insieme. Questo gesto è, ancora una volta, un contributo - ha concluso - al mantenimento dei privilegi di casta». E sul caso Forleo interviene anche Erminia Mazzoni, capogruppo dell'Udc in commissione Giustizia della Camera. «L'anticipazione di un voto su una questione così delicata, come quella relativa all'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni, ritengo produca effetti anche più gravi di una presunta anticipazione di sentenza» ha detto la Mazzoni. Un sostegno pieno alle parole di Belusconi arriva invece da Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia cristiana per le autonomie. «Voteremo no senza se e senza ma».

LA LETTERA DI FASSINO - Il segretario dei Ds, Piero Fassino, ha scritto alla Giunta per le autorizzazioni della Camera «ribadendo la sua totale estraneità a qualsiasi atto illecito o illegale che sia maturato nella vicenda Bnl-Unipol», e chiede che la Giunta proceda ad accogliere le richieste del gip di Milano.


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/26/berlusconi_intercettazioni.shtml

Ser21
26-07-2007, 16:04
Che strano,c'avrei scommesso sul via libera alla magistratura NON ROSSA E KOMUNISTA :asd:

Invece c'è un altro ennesimo infinito motivo per dare degli incompetenti ai PM e delegittimarli...deja vu?? :confused:

roverello
26-07-2007, 19:08
Motivare un ordinanza (ossia fare il proprio dovere) equivale a un intervista? ma a chi credi di parlare? Questo non è il bar sport. Se spari puttanate qui, qualcuno te lo farà notare. Quindi prima di scrivere qualcosa, informati, se non vuoi essere sputtanato in pubblico.

Per ammissione della stessa Forleo in una intervista TV ci sono rapporti di stima e anche di "collaborazione" con la Bongiorno (AN)
Chi ha scritto la richiesta?

a2000.1
26-07-2007, 20:02
Che strano,c'avrei scommesso sul via libera alla magistratura NON ROSSA E KOMUNISTA :asd:

Invece c'è un altro ennesimo infinito motivo per dare degli incompetenti ai PM e delegittimarli...deja vu?? :confused:

diciamo che è il ringraziamento del "ladro" ai "poliziotti" corrotti che nel '92 gliela fecero fare franca.

la differenza è che quello ha già rubato, questi invece si preparano a farlo.

DonaldDuck
27-07-2007, 08:54
Per ammissione della stessa Forleo in una intervista TV ci sono rapporti di stima e anche di "collaborazione" con la Bongiorno (AN)
Chi ha scritto la richiesta?
Sei sicuro che la questione si ponga in questi termini? Pare come se insinuassi delle collusioni. Non mi sembra che stia facendo favoritismi.

DonaldDuck
27-07-2007, 09:50
Un momento tutto sommato scomodo...
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4.html

In pubblico ostenta indifferenza, ma con gli amici si sfoga: troppe volte
la legge non è uguale per tutti. "Un magistrato non conosce mediazione"

La Forleo accusa gli ex colleghi "Hanno dimenticato la legge"

Il gip in trincea: in Italia chi ha coraggio non fa carriera

MILANO - Clementina Forleo è allegra, nonostante sia diventata un bersaglio in movimento della politica. Ancora una volta. Dice che nella sua storia professionale le è capitato di sbagliare e che ha sempre accettato le critiche, anche le più pesanti "quando sono frutto di onestà intellettuale". Possiede una passione culturale e antica per i proverbi del Sud, la sua terra. Così, "c'è il dolce e c'è l'amaro", deve avere pensato ieri mattina, nell'ufficio al settimo piano del palazzo di giustizia di Milano. Ufficio Gip, giudice per le indagini preliminari. L'amaro è un calice difficile da mandare giù con un sorriso.

Ci sono le accuse di molti politici, ultime quelle di Piero Fassino che ha visto nella sua ordinanza espressioni da querela, attacco che lei liquida con un no comment. Poi c'è la quasi totale indifferenza dimostrata nei suoi confronti in questi giorni di bufera dall'associazione magistrati, ma la Forleo non aderisce ad alcuna corrente e quella stessa tessera di categoria a volte scotta nella sua borsa, tanto che qualche suo amico spesso la prega scherzando: "Non strapparla Clementina, non ancora...".

Infine ci sono le amnesie di professionisti che non dovrebbero permettersi mai l'alibi dell'oblio: "Mi spaventano quegli ex colleghi diventati parlamentari che fingono di non conoscere le leggi, oppure di averle dimenticate all'improvviso". Il dolce sono le molte telefonate di solidarietà ricevute, qualche fiore. "Eppoi ho apprezzato l'articolo di Franco Cordero su "Repubblica". Finalmente un insigne giurista, evidentemente disinteressato e imparziale, ha voluto sottolineare come la legge Boato consenta al giudice di intervenire anche d'ufficio e come il gip abbia comunque l'obbligo, in quanto pubblico ufficiale, di segnalare possibili indagati non ancora iscritti come tali. E possibili reati". Si sofferma in particolare su due parole: disinteressato, imparziale. E su una formula: anche d'ufficio. La legge, solo la legge.

Sono tempi difficili, una lunga estate calda come l'agosto di due anni fa quando, sempre lei, occupandosi di Fiorani, Fazio e degli altri compagni di merende, scrisse di "sistema istituzionale gravemente malato". Qui nel palazzone della giustizia milanese raccontano che la Forleo ha dovuto prendersi dieci giorni di ferie per concludere a casa l'ordinanza sulle intercettazioni dei politici di entrambi gli schieramenti con i protagonisti delle scalate Antonveneta e Bnl, ma giurano anche che questa ragazza più sopportata che amata su al settimo piano, gode invece del sostegno e della stima dell'intera procura, perché lei, come ha voluto precisare dopo l'intervento del presidente Napolitano al Csm, è una che "rimane soggetta, come sempre, solo alla legge".

Adesso Clementina è stanca, il due agosto andrà in ferie per un mese in Puglia dopo aver festeggiato, il trenta luglio, il primo anniversario di matrimonio. Un passo che è contenta di avere fatto, perché l'amore di Giuseppe le dà energia, le toglie l'ansia, lenisce ferite dolorose. Qualcuno le ha domandato di contare quelli che stanno dalla sua parte, di dire chi la sta difendendo. Ha risposto di non aver bisogno di essere protetta e che in questo momento delicato meglio di ogni cosa è il silenzio. Ma non si può sempre tacere. Prendiamo la questione dell'amica Giulia Bongiorno, per esempio, accreditata con ironia come sua portavoce. "Ma quale portavoce, è solo il mio avvocato. Purtroppo ormai succede che anche un giudice abbia bisogno di trovarsi un avvocato. Ho scelto Giulia non perché è una donna o perché è mia amica, ma semplicemente perché la ritengo in questo momento uno dei migliori penalisti italiani e le invidio la sua energia".

Clementina Forleo è stata educata con rigore e con rigore lavora. Un anno fa in un'intervista a Claudio Sabelli Fioretti per il Magazine del Corriere della Sera spiegò una sua regola fondamentale: "Ogni magistrato dovrebbe fare prima il poliziotto. Come ogni poliziotto dovrebbe fare prima l'immigrato. Come tutti i politici dovrebbero ricordarsi che i loro nonni sono stati a loro volta immigrati. Immigrati non si nasce. Lo si diventa per fame". Lei non lo dice, ma a palazzo la storia si conosce. Alcuni giorni or sono le hanno portato due borseggiatori rumeni per la convalida dell'arresto. I due uomini hanno sollevato la maglia e le hanno mostrato la schiena. Avevano profonde ferite verticali ancora rosse di sangue. Lei ha sì confermato l'arresto, ma li ha fatti fotografare e ha passato gli atti al pm perché indaghi su chi e come ha provocato quello scempio. La legge sopra tutto.

A chi la conosce bene, alle persone di cui si fida, Clementina Forleo spiega spesso che troppe volte, invece, la legge non è uguale per tutti. C'è un rapporto malato tra la giustizia e la politica, sia che si tratti del centrodestra sia che tocchi al centrosinistra. "Un magistrato - ripete sovente - , a differenza di un politico, non deve conoscere la mediazione e il compromesso. A meno che non voglia fare altro, a meno che non voglia venire meno ai suoi doveri costituzionali". Qui, al numero uno di via Freguglia, pm, giudici, avvocati e giornalisti si dividono tra l'amore e l'odio. La Clementina o è una rompicoglioni oppure un giudice coraggioso. Potesse, lei farebbe sue entrambe le definizioni. Nutre infatti un affetto e una straordinaria considerazione per Ilda Boccassini e ha apprezzato il coraggio dei colleghi Woodcock e De Magistris, anche se è purtroppo convinta che i coraggiosi (e a volte i rompicoglioni) vengono abbattuti inesorabilmente: "Chi ha coraggio non fa carriera".

Senza fare di tutte le erbe un fascio le piace spiegare che in questo paese, in quasi tutti i mestieri, va sempre più di moda un vecchio proverbio pugliese: Bada dò mmitti li pieti, tisse alli putaturi l'antieri. Guarda dove metti i piedi, raccomandò il capo dei contadini ai potatori. In Italia nessuno vuole rischiare di cadere dall'albero. E a chi le chiede: ma tu, Clementina, non ci tieni alla carriera? risponde: "Mai sognato di fare la soubrette o di darmi alla politica".

(26 luglio 2007)

T3d
27-07-2007, 09:58
Un momento tutto sommato scomodo...
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4.html

ehi donald, qualche commento sulle parole di silvio?

AtenaPartenos
27-07-2007, 10:27
ehi donald, qualche commento sulle parole di silvio?

C'è poco da dire.

giannola
27-07-2007, 10:31
ehi donald, qualche commento sulle parole di silvio?

ah perchè c'è ancora silvio ? :stordita:

Ser21
27-07-2007, 11:13
Un momento tutto sommato scomodo...
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4/anto-intercetta-4.html

Ha ragione da vendere,la stessa ANM è spaccata in due...d'altronde se ci sn politici e mafiosi o entrambi insieme che l'hanno sempre fatta franca è anche grazie agli stipendiati o collusi che styanno nella magistratura...ed intanto si fa passare magistratura democratica come un organo sovversiva,quando guarda caso quasi tutti i migliori pm arrivano da quella corrente.
Ovvio poi che i PM migliori siano quelli bersagliati e delegittimati,come la forleo,poichè indagano su questioni che intaccano il "primato della politica" (:Puke: ) e i politicanti stessi.
La Forleo deve tenere duro,ma sn sicuro che lo farà,al suo fianco ha gente coem Greco che di battaglie al centro dell'attenzione (tangentopoli e IMi-SIr) ne ha passate fin troppe...

DonaldDuck
27-07-2007, 11:44
C'è poco da dire.
O che per lo meno rimango perplesso. Al di là di idee su inciuci vari, votazioni su Previti ed ammissibilità ad esaminare le documentazioni nello stesso giorno ( come qualcuno avrebbe paventato) questa è una situazione che vede la posizione di FI un pò più defilata rispetto i DS. Cicchitto ha detto una sciocchezza ma ora che si pronuncia anche Berlusconi...boooh! Ammettiamo pure che possa essere un tentativo di sostegno: ma non sarebbe più deleterio per il csx che FI? Non nego che la cosa mi abbia fatto leggermente inc...are e non capisco fino a che punto sia "igienico" assumere questa posizione in modo così palese. Perplesso...

Ser21
27-07-2007, 11:51
O che per lo meno rimango perplesso. Al di là di idee su inciuci vari, votazioni su Previti ed ammissibilità ad esaminare le documentazioni nello stesso giorno ( come qualcuno avrebbe paventato) questa è una situazione che vede la posizione di FI un pò più defilata rispetto i DS. Cicchitto ha detto una sciocchezza ma ora che si pronuncia anche Berlusconi...boooh! Ammettiamo pure che possa essere un tentativo di sostegno: ma non sarebbe più deleterio per il csx che FI? Non nego che la cosa mi abbia fatto leggermente inc...are e non capisco fino a che punto sia "igienico" assumere questa posizione in modo così palese. Perplesso...


Perchè secondo te,da parte del cdx, ci sn solo quei 3 personaggi coinvolti ? :rotfl:
Please....cerchiamo di guardare un po' più nell'insieme..altrimenti si finisce per credere che Berlusconi nn sapesse delle corruzioni di Accampora e Previti...

Igor
27-07-2007, 13:08
Perchè secondo te,da parte del cdx, ci sn solo quei 3 personaggi coinvolti ? :rotfl:

Intanto tra i fantastici 6 parlamentari, il Sen. Grillo è già stato rinviato a giudizio per la scalata Antonveneta

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/25/antonveneta_fiorani_processo.shtml
Scalata Antonveneta, le richieste della Procura di Milano
Fazio e Fiorani, chiesto il rinvio a giudizio
Con loro anche altri 70 indagati circa (tra cui Consorte e Gnutti). Cinque i patteggiamenti e dieci le richieste di archiviazione



MILANO - La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex governatore della Banca d'ItaliaAntonio Fazio, Giampiero Fiorani, l’ex numero uno della Banca popolare italiana, l'ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, per il senatore di Forza Italia Luigi Grillo, per il finanziere Emilio Gnutti. In tutto circa una settantina di persone e nove società nell’ambito dell’inchiesta sui tentativi di scalata ad Antonveneta. La procura ha chiesto anche cinque patteggiamenti mentre sono dieci le richieste di archiviazione. L’inchiesta è condotta dai pubblici ministeri Fusco, Greco e Perrotti, che constestano a vario titolo a gli indagati i reati di associazione a delinquere, aggiotaggio manipolativo informativo, ostacolo all'attività di vigilanza, riciclaggio e appropriazione indebita.

26 luglio 2007

DonaldDuck
27-07-2007, 13:16
Perchè secondo te,da parte del cdx, ci sn solo quei 3 personaggi coinvolti ? :rotfl:
Please....cerchiamo di guardare un po' più nell'insieme..altrimenti si finisce per credere che Berlusconi nn sapesse delle corruzioni di Accampora e Previti...
Non ti so dire...può darsi di si come di no. Non difendo nessuno per partito preso. Ragionavo in base alla documentazione. Poi nel campo delle ipotesi si può dire di tutto. E' solo che non riesco a capire ad esempio la contraddizione tra le posizioni di AN da una parte e FI dall'altra. Si muoverebbero in modo disarticolato? Ammettiamo che Berlusconi ne fosse a conoscenza. Quelli di AN no e sarebbero pronti a votare a favore sull'utilizzo delle intercettazioni telefoniche? Non so se mi sono spiegato bene. A pelle so solo che l'iniziale silenzio di Berlusconi ed il suo successivo cambio di rotta può essere male interpretato.

Ser21
27-07-2007, 14:03
Non ti so dire...può darsi di si come di no. Non difendo nessuno per partito preso. Ragionavo in base alla documentazione. Poi nel campo delle ipotesi si può dire di tutto. E' solo che non riesco a capire ad esempio la contraddizione tra le posizioni di AN da una parte e FI dall'altra. Si muoverebbero in modo disarticolato? Ammettiamo che Berlusconi ne fosse a conoscenza. Quelli di AN no e sarebbero pronti a votare a favore sull'utilizzo delle intercettazioni telefoniche? Non so se mi sono spiegato bene. A pelle so solo che l'iniziale silenzio di Berlusconi ed il suo successivo cambio di rotta può essere male interpretato.

Garantisti fino in fondo...sino a quando nn è coivolto qualcuno del proprio partito....
Oppure antigarantisti di fondo,poichè i fondatori del tuo partito sn stati condannati dalla magistratura...
Ci sn diversi modi di vederla...dipende da quale parte della bariera stai...

AtenaPartenos
27-07-2007, 14:56
Non ti so dire...può darsi di si come di no. Non difendo nessuno per partito preso. Ragionavo in base alla documentazione. Poi nel campo delle ipotesi si può dire di tutto. E' solo che non riesco a capire ad esempio la contraddizione tra le posizioni di AN da una parte e FI dall'altra. Si muoverebbero in modo disarticolato? Ammettiamo che Berlusconi ne fosse a conoscenza. Quelli di AN no e sarebbero pronti a votare a favore sull'utilizzo delle intercettazioni telefoniche? Non so se mi sono spiegato bene. A pelle so solo che l'iniziale silenzio di Berlusconi ed il suo successivo cambio di rotta può essere male interpretato.

E' strano infatti, ma contemporaneamente ci sono anche altri argomenti sul piatto del CDX... quindi potrebbero essere imminenti altri rospi da far mandare giù all'elettorato di AN (e alla "rettitudine" di Fini, futuro leader di nuovaFI-CDX) e han preferito di non caricare altro.
Comunque la dichiarazione di Cicchitto è particolarmente "irritante", imho; loro dicono nò perché non c'è rilevanza penale (e danno pure un limite, le intercettazioni sono concesse solo se c'è un reato da 10 anni di carcere ...) ma dicono comunque che c'è una grossa rilevanza politica e i DS e blahbvlahblah...

DonaldDuck
27-07-2007, 19:13
Garantisti fino in fondo...sino a quando nn è coivolto qualcuno del proprio partito....
Oppure antigarantisti di fondo,poichè i fondatori del tuo partito sn stati condannati dalla magistratura...
Ci sn diversi modi di vederla...dipende da quale parte della bariera stai...
Ma che discorso fai :mbe: ? A quanto pare c'è qualcuno coinvolto di FI. Mica l'ho negato. Più che altro ci sono diversi modi di interpretare le parole degli altri utenti.

DonaldDuck
27-07-2007, 19:34
E' strano infatti, ma contemporaneamente ci sono anche altri argomenti sul piatto del CDX... quindi potrebbero essere imminenti altri rospi da far mandare giù all'elettorato di AN (e alla "rettitudine" di Fini, futuro leader di nuovaFI-CDX) e han preferito di non caricare altro.
Comunque la dichiarazione di Cicchitto è particolarmente "irritante", imho; loro dicono nò perché non c'è rilevanza penale (e danno pure un limite, le intercettazioni sono concesse solo se c'è un reato da 10 anni di carcere ...) ma dicono comunque che c'è una grossa rilevanza politica e i DS e blahbvlahblah...
Guarda, l'unica cosa più o meno logica che mi viene in mente è che stiano provando a mettere in imbarazzo il csx ed eventuali "inquisitori instradati". Potrebbe essere un giochino poco comprensibile agli occhi degli elettori. Dato che i personaggi coinvolti su vari livelli appartengono ad entrambe le bandiere non vogliono correre il rischio che quelli di FI rappresentino gli unici capri espiatori dell' affaire. Il primo rinviato a giudizio è un Senatore di FI. Quindi controbattono con un atteggiamento paradossale. Non penso ci siano particolari rospi amari da far mandare giù a Fini. Tanto più che AN ha ribadito il suo si.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/27/camera_previti.shtml

CDL DIVISA - Differenziate invece le posizioni del centrodestra: Forza Italia conferma il suo no e con il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti, sottolinea che FI «difende la vita privata dei cittadini, di tutti i cittadini contro certe invasioni dello Stato. E lo fa per chiunque, di qualunque colore politico, sempre». «Sì all'uso delle intercettazioni per andare fino in fondo nella torbida vicenda ds-cooperative rosse», dice invece Maurizio Gasparri, dell'esecutivo di An. Una posizione illustrata anche dal leader Fini durante una riunione fiume del partito alla Camera. L'Udc tiene la linea annunciata da Pier Ferdinando Casini, e lascia libertà di coscienza ai suoi parlamentari per «evitare ogni forma di strumentalizzazione politica».

AtenaPartenos
27-07-2007, 21:22
Guarda, l'unica cosa più o meno logica che mi viene in mente è che stiano provando a mettere in imbarazzo il csx ed eventuali "inquisitori instradati". Potrebbe essere un giochino poco comprensibile agli occhi degli elettori. Dato che i personaggi coinvolti su vari livelli appartengono ad entrambe le bandiere non vogliono correre il rischio che quelli di FI rappresentino gli unici capri espiatori dell' affaire. Il primo rinviato a giudizio è un Senatore di FI. Quindi controbattono con un atteggiamento paradossale. Non penso ci siano particolari rospi amari da far mandare giù a Fini. Tanto più che AN ha ribadito il suo si.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/27/camera_previti.shtml

Però la botta della dx di storace e l'abbandono di buontempo, entrambi che a me non piacevano, è peculiare; in passato infatti si discusse anche di loro e molti a dx li difendevano. ORa che sono fuori si tira un sospiro di sollievo ma potrebbe essere un'altra cosa che la gente non capirebbe. Tra le due AN si è tolta da quella di dire NO alle intercettazioni. Dicendo si infatti non sono coerenti col passato ma fanno un passo più facilmente comprensibile e apprezzabile dall'elettorato.