Senza Fili
18-07-2007, 18:09
Cronaca - Intitolato oggi, alla presenza del sindaco Veltroni, un viale a Paolo Seganti, il giovane omosessuale barbaramente ucciso due anni fa. Ringraziamenti anche dal Circolo Omosessuale Mario Mieli
35 le vittime dell'omofobia in 10 anni
Roma, 11 luglio 2007 - Da oggi nel Parco delle Valli c'è un nuovo viale. È Largo Paolo Seganti, il giovane barbaramente ucciso due anni fa per la sua omosessualità. Per la prima volta nella sua storia Roma ha deciso di ricordare una vittima dell'omofobia attribuendogli una targa, nel corso di una cerimonia che si è svolta a mezzogiorno nello stesso luogo in cui Paolo è morto. Alla commemorazione era presente il sindaco Veltroni; con lui l'assessori alle pari Opportunità Cecilia D'Elia e alla cultura Silvio di Francia, il presidente del IV Municipio Alessandro Cardente, e i genitori del ragazzo ucciso. Intanto già in mattinata, Rossana Praitano, la presidentessa del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, ha espresso la sua gratitudine all'amministrazione comunale "perché con il suo lavoro rende Roma più vivibile per tanti omosessuali e transessuali".
L'omcidio di Paolo, avvenuto la sera dell' 11 luglio 2005, aveva scosso profondamente l'opinione pubblica per la sua efferatezza e per la mancanza assoluta di un movente, che non fosse solo l'odio indiscriminato per chi è diverso. È proprio contro quest'odio che la città ha deciso di mobilitarsi, perché come ha sottolineato Veltroni "Roma sia un luogo dove ogni cittadino possa esprimere la propria identità e vivere liberamente la propria vita".
Un plauso all'iniziativa che, anche se non fa giustizia nè può riportare in vita Seganti, può comunque sensibilizzare gli animi.
35 le vittime dell'omofobia in 10 anni
Roma, 11 luglio 2007 - Da oggi nel Parco delle Valli c'è un nuovo viale. È Largo Paolo Seganti, il giovane barbaramente ucciso due anni fa per la sua omosessualità. Per la prima volta nella sua storia Roma ha deciso di ricordare una vittima dell'omofobia attribuendogli una targa, nel corso di una cerimonia che si è svolta a mezzogiorno nello stesso luogo in cui Paolo è morto. Alla commemorazione era presente il sindaco Veltroni; con lui l'assessori alle pari Opportunità Cecilia D'Elia e alla cultura Silvio di Francia, il presidente del IV Municipio Alessandro Cardente, e i genitori del ragazzo ucciso. Intanto già in mattinata, Rossana Praitano, la presidentessa del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, ha espresso la sua gratitudine all'amministrazione comunale "perché con il suo lavoro rende Roma più vivibile per tanti omosessuali e transessuali".
L'omcidio di Paolo, avvenuto la sera dell' 11 luglio 2005, aveva scosso profondamente l'opinione pubblica per la sua efferatezza e per la mancanza assoluta di un movente, che non fosse solo l'odio indiscriminato per chi è diverso. È proprio contro quest'odio che la città ha deciso di mobilitarsi, perché come ha sottolineato Veltroni "Roma sia un luogo dove ogni cittadino possa esprimere la propria identità e vivere liberamente la propria vita".
Un plauso all'iniziativa che, anche se non fa giustizia nè può riportare in vita Seganti, può comunque sensibilizzare gli animi.