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View Full Version : ISTITUTO LAGER, IN MANETTE SACERDOTE


IpseDixit
17-07-2007, 23:11
SERRA D'AIELLO (COSENZA) - L'ex presidente dell'Istituto di Assistenza Sociosanitaria Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, il sacerdote Alfredo Luberto, di 49 anni, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Insieme a Luberto è stato arrestato un ex componente del Consiglio di amministrazione dell'Istituto, Fausto Arcuri, di 40 anni. I due arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Paola Alfredo Cosenza, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla, che da tempo conduce un'inchiesta sui presunti illeciti che sarebbero stati commessi nella gestione dell'Istituto Giovanni XXIII. L'istituto Papa Giovanni è gestito da una Fondazione di proprietà della Curia Arcivescovile di Cosenza.

Don Alfredo Luberto, Arcuri ed altri indagati, che nell'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Facciolla sono complessivamente 24, avrebbero costituito un comitato d'affari che si sarebbe appropriato di parte dei fondi destinati dalla Regione all' Istituto Papa Giovanni, determinando una grave situazione di dissesto finanziario nella gestione dell'ente. Agli arrestati viene contestata anche l'appropriazione indebita. Gli illeciti nella gestione dell'istituto sarebbero andati avanti per anni consentendo, secondo quanto hanno riferito investigatori ed inquirenti, alle persone coinvolte nell'inchiesta e in particolare, a Don Alfredo Luberto ed Arcuri, di accumulare consistenti capitali.

SEQUESTRATO ISTITUTO ASSISTENZA La Guardia di finanza sta eseguendo il sequestro preventivo dell'Istituto di assistenza socio-sanitaria Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. I finanzieri stanno anche eseguendo il sequestro di un appartamento, definito "di lusso" da inquirenti ed investigatori, di proprietà di don Alfredo Luberto e ritenuto provento della presunta attività illecita svolta dal sacerdote nella gestione dell'istituto di assistenza. Agli arrestati viene anche contestato il reato di abbandono di incapace in relazione alle condizioni di degrado in cui sono stati costretti a vivere le persone ospitate nell'Istituto di assistenza.

Restano nell'istituto i 363 degenti del Papa Giovanni XXIII. Il sostituto procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla, titolare dell'inchiesta, ha infatti disposto l'affidamento in custodia giudiziale delle struttura, che continuerà così a svolgere la propria attività. "Sperando -
ha detto Facciolla all'Ansa - che nel frattempo Regione Calabria, Azienda sanitaria e Curia arcivescovile di Cosenza si mettano finalmente d'accordo su chi deve mettere in atto gli interventi per migliorare le condizioni strutturali dell'istituto, risolvendo una grave questione che si trascina da anni a discapito dei degenti. Interventi che sono, tra l'altro, estremamente urgenti".

CASI DI SCABBIA TRA DEGENTI ISTITUTO Sono molti i casi di scabbia tra i 363 degenti dell'istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, sequestrato dalla Guardia di finanza. La scabbia, secondo quanto è emerso dalle indagini, è stata provocata dalle condizioni di abbandono igienico e strutturale in cui si trova l'istituto malgrado la presenza di 900 dipendenti. La struttura versava da anni in una situazione di caos gestionale che rendeva molto precaria anche l'assistenza ai degenti, molti dei quali ospitati nell'istituto da anni.

INDAGINI SU EX ARCIVESCOVO DI COSENZA La Procura della Repubblica di Paola sta svolgendo indagini sull'ex arcivescovo di Cosenza, mons. Giuseppe Agostino, nell'ambito dell'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione dell'Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. E' quanto si è appreso da fonti giudiziarie. In particolare la Procura di Paola e la Guardia di finanza stanno verificando l'operato di mons. Agostino in relazione alla mancata rilevazione degli illeciti che sarebbero stati commessi nella gestione dell'istituto, con particolare riferimento all'appropriazione di fondi e di beni di proprietà dell'istituto. Situazione che ha determinato il dissesto finanziario dell'ente, con conseguente degrado strutturale ed igienico dell'Istituto.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_151081576.html

sider
18-07-2007, 08:04
Un'altro che si aggiunge alla lista.

fsdfdsddijsdfsdfo
18-07-2007, 09:55
:(

IpseDixit
06-02-2010, 02:18
COSENZA - Quattro cadaveri in un solo loculo. La Procura della Repubblica di Paola ha trovato quel che cercava: gli scomparsi della clinica Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, gestita dal prete don Alfredo Luberto. O meglio: alcuni degli scomparsi. Uomini e donne abbandonati in una struttura per decenni fatiscente ma che era un pozzo di San Patrizio, oltre che un bacino elettorale intoccabile. Persone a cui è stata negata ogni dignità. Fino al punto da negarne l'esistenza.

L'apertura dei loculi è iniziata questa mattina. Il procuratore capo Bruno Giordano ha dato ordine di aprirne 67. Siamo quindi solo all'inizio. Nel loculo che contiene quattro bare, la più recente è stata messa in fondo. Sono tutte senza nome. C'è ancora molto da scoprire. Verità sepolte che oggi tornano alla luce smentendo con i fatti chi ha sempre sostenuto che le scomparse erano solo una fantasia giornalistica. "Nessuno è mai sparito qui": cosi commentava, dopo lo scoop di Repubblica, chi per decenni nella clinica ha lavorato fianco a fianco con i ricoverati. Ora bisognerà dare un nome ai cadaveri. Servirà per restituire loro un pezzo di quella dignità cancellata nella clinica di proprietà della Curia di Cosenza.

E' difficile persino associare i nomi alle persone, dato che in molti casi le cartelle cliniche non sono neanche state trovate, in altri erano taroccate. Fogli fotocopiati, tutti uguali. Come si è dimostrato dopo lo sgombero della clinica, a marzo. Gli istituti che hanno accolto gli ex ricoverati di Serra d'Aiello si sono ritrovati di fronte a persone senza nome, senza diagnosi. Il caos più totale, nel silenzio complice di chi gestiva la clinica e di chi ci lavorava, dei politici che venivano eletti con i voti dei ricoverati, tutti residenti nell'istituto, che andavano ad aumentare a dismisura il numero degli abitanti del piccolo paesino arroccato sul monte vicino Amantea.


Il numero dei pazienti, negli anni, è arrivato sino a novecento. Provenivano da tutta Italia perché la "Papa Giovanni" era il posto dove era possibile parcheggiare anziani, invalidi, giovani con problemi mentali senza spendere nulla. Ci pensava la Regione a pagare, sborsando fino a 195 euro per ogni paziente. Soldi mai trovati, che hanno fatto vivere nel lusso e nel potere il prete che gestiva la clinica, condannato a sette anni di reclusione per il buco economico. Tredici milioni di finanziamenti e quindici milioni di contributi mai pagati. Quasi il doppio il numero dei dipendenti: padri, madri, figli assunti in blocco. Quasi tutti a Serra d'Aiello avevano almeno uno o due parenti che lavoravano nella clinica. Senza specializzazioni mediche nella quasi totalità dei casi. Era la Fiat di Serra d'Aiello, il posto dove tutti trovavano lavoro. Il posto che faceva potente l'ex prete che ne era a capo. La Guardia di Finanza ha impiegato due giorni per fare l'inventario dei tesori trovati a casa sua, mentre i ricoverati vivevano tra epidemie di scabbia.

Ora dovrà rispondere anche delle scomparse. Il processo si deve ancora aprire. Innanzitutto bisogna quantificarle. Dei dodici presunti scomparsi la Procura di Paola ne conta otto ufficiali. Più vari casi di morti sospette, di cui cinque certificate. E un centinaio di casi di lesioni aggravate e maltrattamenti. Al di là di questi numeri si apre una grande zona grigia fatta di omertà, scomparse, raggiri. Fatta di vite abbandonate tra le mura di tre casermoni di cemento che nascondevano, dietro al nome di un Papa, la più profonda miseria umana.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/05/news/clinica_serra_aiello-2201588/

anonimizzato
06-02-2010, 10:20
Maledetti. :mad:

ConteZero
06-02-2010, 10:26
Scabbia ?

La scabbia è un parassita (tipo acaro)!

Dreammaker21
06-02-2010, 12:11
Mama mia che pena devono aver sofferto questi "pazienti".