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View Full Version : Inpdap, arriva una tassa occulta


DonaldDuck
12-07-2007, 07:28
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1234464

di DARIO CASELLI

CENTO ne pensa ma anche cento ne fa questo Governo Prodi, pur di tassare gli italiani. Mentre i sindacati sono impegnati in una dura contrattazione sullo scalone delle pensioni, per quanto riguarda quelle dell'Inpdap il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, ha già previsto una tassa apposita. Il tutto presentato come intento benefico per garantire fondi per attività creditizie e sociali. In pratica un sistema per concedere prestiti a chi lavora o è pensionato in strutture della Pubblica Amministrazione. Non c'è che dire una finalità lodevole, ma a far discutere sono le modalità di attuazione e di gestione dell'intera operazione. Il sistema previsto, attraverso un decreto ministeriale del ministero dell'Economia dello scorso 7 marzo numero 45, è quello di una iscrizione di diritto e non spontanea a quella che si chiamerà "Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali". Qui confluiranno tutti i versamenti dei contributi dei pensionati e dipendenti Inpadp. Versamenti che saranno obbligatori tranne se entro sei mesi il dipendente o il pensionato dall'entrata in vigore del decreto non decida ufficialmente di non voler avvalersi del servizio. Una sorta di silenzio assenso alla rovescia, dove per evitare di vedersi spillati soldi bisognerà spiegarlo bene. E considerando che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta ad aprile i "clienti" dell'Inpdap hanno tempo fino ad ottobre per aggirare il salasso. E chi si fosse dimenticato? Il ministero offre un'ultima possibilità di recesso purchè entro sei mesi dal primo pagamento. Poi non ci sarà più nulla da fare. Anche perché il decreto prevede che "la contribuzione non è rimborsabile". Ma in soldoni quanto saranno costretti a pagare i dipendenti? La normativa prevede lo 0.15 per cento dell'ammontare lordo della pensione o lo 0.35 per cento della retribuzione. Cifre che se moltiplicate per il numero di dipendenti e pensionati diventano enormi. E non a caso c'è chi pensa che con questa liquidità si possa fare di questa Gestione un vero e proprio istituto con tanto di presidente e consiglio d'amministrazione. L'ennesimo ente con poltrone nuove di zecca da spartirsi ed utile anche per fare nuove clientele. Ed in questo la sinistra ha tanto da insegnare.

mercoledì 11 luglio 2007

Pucceddu
12-07-2007, 08:40
Tassa occulta?:mbe:

Ma e' possibile non pagarla facendo richiesta entro 6 mesi, e dopo 6 mesi il primo pagamento, quindi qual'e' il problema?

Tralasciando la tristezza dell'articolo in se, ovviamente.

Ok, magari e' il caso di fare informazione a riguardo, ma l'importante e' che sia possibile non pagare se non si vuole.

DonaldDuck
12-07-2007, 10:32
Tassa occulta?:mbe:

Ma e' possibile non pagarla facendo richiesta entro 6 mesi, e dopo 6 mesi il primo pagamento, quindi qual'e' il problema?

Tralasciando la tristezza dell'articolo in se, ovviamente.

Ok, magari e' il caso di fare informazione a riguardo, ma l'importante e' che sia possibile non pagare se non si vuole.
Tra saperlo e non saperlo forse sarebbe migliore la prima visto che è offerta l'opzione di scelta. Una circolare informativa? Quanti ne erano a conoscenza?

DonaldDuck
12-07-2007, 11:01
http://www.cisaluniversita.org/modules.php?name=News&file=article&sid=262

INPDAP''Il decreto n. 45, 7/03/2007 occulta una nuova tassa''

INPDAP ''Una nuova trattenuta sui nostri stipendi (e sulle nostre pensioni)''


Con il Decreto n. 45 del 7 Marzo 2007, pubblicato sulla G.U. n. 83 del 10-4-2007, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha emanato il "Regolamento di attuazione dell'articolo unico, comma 347 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Legge finanziaria 2006), in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'INPDAP". In questo Decreto dal titolo poco allarmante, è invece occultata una nuova "tassa" o, come altre volte è stata chiamata, un "contributo di solidarietà" posto a carico, non dei soli dipendenti INPDAP o degli iscritti ai fondi pensione dallo stesso amministrati, ma di tutti i dipendenti e pensionati di tutte le Pubbliche Amministrazioni.... segue ...leggi tutto




L'art. 1 del Decreto, infatti, recita:

"1. Il presente regolamento si applica:
a) ai pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico delle gestioni pensionistiche dell'INPDAP;
b) ai dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse dall'INPDAP.

"Dall'art. 2 si evince invece che:"
1. I dipendenti in servizio ed i pensionati di cui all'articolo 1 sono iscritti di diritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di cui all'articolo 1, comma 245 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, con obbligo di versamento dei contributi nelle misure previste dall'articolo 3, a decorrere dal mese successivo alla scadenza di sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, qualora entro questo termine non comunichino all'INPDAP la loro volontà contraria.


2. I soggetti di cui al comma 1 possono recedere dall'iscrizione entro il termine di sei mesi dal pagamento della prima mensilità di retribuzione o pensione sulla quale è stata applicata la ritenuta di cui all'articolo 3.


3. La contribuzione è stabilita a totale carico dell'interessato e non e' rimborsabile." All'art. 3 si precisa che il contributo trattenuto sarà nella misura
- dello 0.35% (= € 3,50 per ogni € 1.000,00) della retribuzione contributiva (quella sulla quale si effettuano le trattenute INPS) dei dipendenti;
- dello 0,15% (= € 1,50 per ogni € 1.000,00) dell'ammontare lordo della pensione per i collocati a riposo.

Ma, a chi conviene questa iscrizione "di diritto", che somiglia molto a quella prevista per i fondi pensione sostitutivi del TFR? A parere di chi scrive, allo stato, l'iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell'INPDAP non conviene sicuramente a tutti i dipendenti lontani dall'età pensionabile, in quanto possono accedere ai prestiti ed ai mutui di natura assistenziale erogati dall'Istituto ai sensi dell'art. 59 del DPR n. 509/79 e possono farlo, per di più, senza limitazioni significative, potendosi contare annualmente su budget in genere commisurati alla richiesta, cosa che non avviene con l'INPDAP che compila graduatorie annuali per l'accesso a questi benefici da parte degli iscritti e, quindi, ha tempi di erogazione molto lunghi; non conviene sicuramente a tutti i dipendenti anche prossimi all'età pensionabile, che non ritengano di voler chiedere prestiti dopo il pensionamento o non desiderino prolungare dopo il pensionamento prestiti gia presi lasciando che il residuo capitale degli stessi venga trattenuto sulla "liquidazione"; potrebbe, forse, convenire ai colleghi prossimi al pensionamento interessati ad ottenere un prestito che, per evitare, all'atto del pensionamento stesso il recupero in unica soluzione sulla liquidazione del valore capitale residuo del prestito ottenuto dal proprio ente potrebbero optare per il prestito INPDAP; a chi, già pensionato, intenda rivolgersi all'INPDAP che offre condizioni più favorevoli di quelle presenti sul mercato finanziario esterno. Chi ritenga, di non essere interessato all'iscrizione di diritto alla menzionata "Gestione INPDAP", dovrà quindi farsi parte diligente nell'inviare alla propria amministrazione di appartenenza, se dipendente, od al proprio ente previdenziale, se pensionato, ed all'INPDAP, una comunicazione scritta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Poiché il Decreto è in vigore dal 25 aprile 2007, ma le Amministrazioni devono iniziare la trattenuta a decorrere dalla retribuzione relativa al mese successivo alla scadenza di 6 mesi dall'entrata in vigore del Decreto (ossia dal novembre 2007), non occorre affrettarsi ma sarà nostra cura ritornare sull'argomento a tempo debito, sia per fornire ulteriori chiarimenti sulla base dell'esito delle trattative per il rinnovo contrattuale e delle richieste che saranno formulate dai colleghi, sia per fornire il testo della eventuale comunicazione.
05 Giugno 2007
Fonte Cisal Fialp