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View Full Version : Economia: possibili carriere lavorative?


INTERNaTO89
27-06-2007, 10:40
Avendone la possibilità (stentata e faticosissima economicamente) ho intenzione di studiare Economia alla Bocconi di Milano.

Sono stato indeciso fino all'ultimo fra Giurisprudenza ed Economia, ma ora posso dire con certezza che vorrei occuparmi dell'area economica perché, anzitutto, mi piace parecchio (ma mi piace molto anche giurisprudenza) e poi in quanto l'impressione (e le esperienze raccolte finora) è che ci siano più possibilità di far carriera e $$$, soprattutto laureandosi in Bocconi, che sicuramente non è più quella di una volta, che sicuramente non è garanzia di livello alto di studio, che sicuramente non fa miracoli di alcun tipo, ma che altrettanto sicuramente garantisce un posto di lavoro (parlano le statistiche e le esperienze) certo da appena neolaureati. Ecco perché il sacrificio economico di cui sopra (considerate che dovrei anche trasferirmi a Milano, con relative spese) potrei sopportarlo considerandolo un investimento per il mio futuro.

Quello su cui vorrei che mi illuminaste sono invece gli sbocchi lavorativi.
Io un'idea me la sono fatta. Considerate che ho un padre che lavora all'estero (medio oriente, ma potrebbe trasferirsi in Canada entro un paio d'anni) e che vedo una volta all'anno, una madre che fa la casalinga in Italia (ma con il quale non vivo xké ho un brutto rapporto) e un rapporto amoroso durato parecchio (3 anni) ma che è finito definitivamente da poco. Pur essendo attualmente fidanzato (rapporto appena iniziato e senza un futuro a medio termine), cmq, diciamo che non sono in alcun modo legato alla cara Italia (anche perché sono solo al 50% italiano, ho doppia cittadinanza :D ) e ho la voglia e la possibilità (come molti in questo forum a quanto vedo) di trasferirmi all'estero e di sfogare tutto il mio impegno nel lavoro.

Tenendo a mente ciò, avevo ipotizzato una carriera nelle banche d'affari, ma di questo sono ancora molto incerto, soprattutto xké nn ho trovato esperienze e dati utili navigando nel Web.

Anzitutto dovrei scegliere in Bocconi se fare "Economia aziendale e management" o "Economia e finanza". E sarei più orientato alla seconda. Ma ho pensato anche alla possibilità di fare prima Economia, e poi integrarla con Giurisprudenza. Ma per quale carriera lavorativa?

Oltretutto, siccome sono un pirla, non so granché bene l'Inglese, e a questo tenderò di riparare il prima possibile (considerato che alla Bocconi dovrei anche fare gli esami di Inglese). Soprattutto, qualora dovessi studiare l'Inglese per i fatti miei, vorrei approfittare dell'Erasmus per studiare una seconda lingua straniera (che è cmq obbligatoria alla Bocconi): in campo economico dite che è + conveniente studiare il Tedesco?

Condizioni economiche permettendo (ma fra 5 anni sono già molto più ottimista), poi, vorrei fare il Master all'estero (in Canada se mio padre dovesse trasferirsi lì): dove lo consigliereste?

Avevo anche pensato per un'attimo alla carriera accademica in Italia (perché mi piace insegnare), ma la situazione universitaria mi pare tragica e precaria.

Fondamentalmente chiedo consigli e pareri a voi utenti del forum, che seguo molto da parecchio tempo in questa stessa sezione, ma non sono mai intervenuto. Complimenti a tutti voi, che avete permesso a me, giovane inesperto, di avere una visione del mondo del lavoro più ampia e realista di quello che ci raccontano.

Espinado
27-06-2007, 11:22
Avendone la possibilità (stentata e faticosissima economicamente) ho intenzione di studiare Economia alla Bocconi di Milano.

Sono stato indeciso fino all'ultimo fra Giurisprudenza ed Economia, ma ora posso dire con certezza che vorrei occuparmi dell'area economica perché, anzitutto, mi piace parecchio (ma mi piace molto anche giurisprudenza) e poi in quanto l'impressione (e le esperienze raccolte finora) è che ci siano più possibilità di far carriera e $$$, soprattutto laureandosi in Bocconi, che sicuramente non è più quella di una volta, che sicuramente non è garanzia di livello alto di studio, che sicuramente non fa miracoli di alcun tipo, ma che altrettanto sicuramente garantisce un posto di lavoro (parlano le statistiche e le esperienze) certo da appena neolaureati. Ecco perché il sacrificio economico di cui sopra (considerate che dovrei anche trasferirmi a Milano, con relative spese) potrei sopportarlo considerandolo un investimento per il mio futuro.

Quello su cui vorrei che mi illuminaste sono invece gli sbocchi lavorativi.
Io un'idea me la sono fatta. Considerate che ho un padre che lavora all'estero (medio oriente, ma potrebbe trasferirsi in Canada entro un paio d'anni) e che vedo una volta all'anno, una madre che fa la casalinga in Italia (ma con il quale non vivo xké ho un brutto rapporto) e un rapporto amoroso durato parecchio (3 anni) ma che è finito definitivamente da poco. Pur essendo attualmente fidanzato (rapporto appena iniziato e senza un futuro a medio termine), cmq, diciamo che non sono in alcun modo legato alla cara Italia (anche perché sono solo al 50% italiano, ho doppia cittadinanza :D ) e ho la voglia e la possibilità (come molti in questo forum a quanto vedo) di trasferirmi all'estero e di sfogare tutto il mio impegno nel lavoro.

Tenendo a mente ciò, avevo ipotizzato una carriera nelle banche d'affari, ma di questo sono ancora molto incerto, soprattutto xké nn ho trovato esperienze e dati utili navigando nel Web.

Anzitutto dovrei scegliere in Bocconi se fare "Economia aziendale e management" o "Economia e finanza". E sarei più orientato alla seconda. Ma ho pensato anche alla possibilità di fare prima Economia, e poi integrarla con Giurisprudenza. Ma per quale carriera lavorativa?

Oltretutto, siccome sono un pirla, non so granché bene l'Inglese, e a questo tenderò di riparare il prima possibile (considerato che alla Bocconi dovrei anche fare gli esami di Inglese). Soprattutto, qualora dovessi studiare l'Inglese per i fatti miei, vorrei approfittare dell'Erasmus per studiare una seconda lingua straniera (che è cmq obbligatoria alla Bocconi): in campo economico dite che è + conveniente studiare il Tedesco?

Condizioni economiche permettendo (ma fra 5 anni sono già molto più ottimista), poi, vorrei fare il Master all'estero (in Canada se mio padre dovesse trasferirsi lì): dove lo consigliereste?

Avevo anche pensato per un'attimo alla carriera accademica in Italia (perché mi piace insegnare), ma la situazione universitaria mi pare tragica e precaria.

Fondamentalmente chiedo consigli e pareri a voi utenti del forum, che seguo molto da parecchio tempo in questa stessa sezione, ma non sono mai intervenuto. Complimenti a tutti voi, che avete permesso a me, giovane inesperto, di avere una visione del mondo del lavoro più ampia e realista di quello che ci raccontano.

triennale in economia e finanza. possibilmente erasmus all'estero in quei 3 anni, poi master di 2 anni in qualche altro posto (in europa, in america praticamente gli MSc nn esistono).

INTERNaTO89
27-06-2007, 11:39
triennale in economia e finanza. possibilmente erasmus all'estero in quei 3 anni, poi master di 2 anni in qualche altro posto (in europa, in america praticamente gli MSc nn esistono).

Msc? :confused:

Erasmus dove?

checcot
27-06-2007, 12:21
Msc? :confused:
Master of Science, il quasi equivalente della nostra specialistica.


Erasmus dove?


Ovunque avrai possibilità.

INTERNaTO89
27-06-2007, 16:06
In più vi chiedo: dite che è possibile fare qualche esperienza lavorativa/stages (possibilmente all'estero) prima ancora di iniziare l'Università?

Tanto per aggiungerla come esperienza lavorativa...

INTERNaTO89
29-06-2007, 08:44
In più vi chiedo: dite che è possibile fare qualche esperienza lavorativa/stages (possibilmente all'estero) prima ancora di iniziare l'Università?

Tanto per aggiungerla come esperienza lavorativa...


Aggiungo anche: mio padre ha delle aziende (lavorazione di metalli, di PVC e gomma) in Iran; dite che sarebbe utile (ai fini del curriculum) risultare assunto in queste aziende durante il periodo estivo? Potrei anche scegliere il ruolo (considerate che io ci lavoro davvero quando sto in Iran, circa 40 giorni l'anno) + adatto a supportare la mia laurea: direttore marketing, manager aziendale ecc ecc
Però si tratta di una azienda del posto che magari esporta anche, non di una azienda italiana che produce in Iran.

Ma io poi mi chiedo: come fa un'azienda a verificare che io davvero ho lavorato in quel periodo? cioè: come si verifica la veridicità del curriculum?:confused:


Altra questione: sto facendo un corso (Progetto integrato di formazione e creazione di impresa (PIFCI)) organizzato dal Comune e dalla Università della mia città, con fondi europei, della durata di 200 ore.
Fare questo tipo di corsi e altri (o anche seminari di un giorno) può avere una qualche valenza in curriculum? Sicuramente meglio di niente giusto? Dite che mi conviene farne anche altri?:)

Dò un UP pure al messaggio quotato di cui sopra! E aggiungo: se non faccio lo stage all'estero, potrei trovare stage part-time solo pomeriggio qui in Italia?
Anche se preferirei di gran lunga la strada dell'estero....

[A+R]MaVro
29-06-2007, 22:22
Aggiungo anche: mio padre ha delle aziende (lavorazione di metalli, di PVC e gomma) in Iran; dite che sarebbe utile (ai fini del curriculum) risultare assunto in queste aziende durante il periodo estivo? Potrei anche scegliere il ruolo (considerate che io ci lavoro davvero quando sto in Iran, circa 40 giorni l'anno) + adatto a supportare la mia laurea: direttore marketing, manager aziendale ecc ecc
Però si tratta di una azienda del posto che magari esporta anche, non di una azienda italiana che produce in Iran.

Ma io poi mi chiedo: come fa un'azienda a verificare che io davvero ho lavorato in quel periodo? cioè: come si verifica la veridicità del curriculum?:confused:


Altra questione: sto facendo un corso (Progetto integrato di formazione e creazione di impresa (PIFCI)) organizzato dal Comune e dalla Università della mia città, con fondi europei, della durata di 200 ore.
Fare questo tipo di corsi e altri (o anche seminari di un giorno) può avere una qualche valenza in curriculum? Sicuramente meglio di niente giusto? Dite che mi conviene farne anche altri?:)

Dò un UP pure al messaggio quotato di cui sopra! E aggiungo: se non faccio lo stage all'estero, potrei trovare stage part-time solo pomeriggio qui in Italia?
Anche se preferirei di gran lunga la strada dell'estero....

Inserire nel curriculum una posizione troppo elevata in una azienda di famiglia è assolutamente controproducente, sopratutto se come lasci intendere la cosa non è nemmeno vera.

Se posso darti un consiglio spassionato... se cerchi delle attività, esperienze o altro solo per "metterle nel curriculum" lascia pure perdere. Falle se hai un qualche interesse

Espinado
30-06-2007, 15:35
per cazzeggiare?

io ne ho fatto uno in cui uno ho lavorato un casino e un altro "balneare" in cui nn ho fatto una ceppa, esperienze interessanti e utili tutte e due.

INTERNaTO89
01-07-2007, 11:46
MaVro;17728804']Inserire nel curriculum una posizione troppo elevata in una azienda di famiglia è assolutamente controproducente, sopratutto se come lasci intendere la cosa non è nemmeno vera.

Se posso darti un consiglio spassionato... se cerchi delle attività, esperienze o altro solo per "metterle nel curriculum" lascia pure perdere. Falle se hai un qualche interesse

No, forse mi sono espresso male.

Il punto è che io lavoro *effettivamente* nell'azienda di mio padre.
E lo faccio per 30 giorni circa.

Il punto è: davvero è controproducente inserirlo nel curriculum? Cioè, si tratta pur sempre di una esperienza lavorativa o sbaglio?
E pensandoci, dovrei inserire che si tratta di una azienda di famiglia?:rolleyes:


Anche il corso che sto facendo, come dicevo sopra, lo faccio anzitutto per interesse personale (dando basi di economia mi permette di avere un primo impatto con la materia che farò all'Uni; e il corso non ha fatto altro che confermare che economia è ciò che fa per me), ma vorrei capire (questo come altre esperienze) se effettivamente può essermi utile! O anche: i seminari di pochi e un solo giorno (quelli organizzati da confcommercio e confindustria), sempre in materia economica, sono anch'essi utili?

Inoltre io ho maturato anche incarichi politici nella mia città e mi chiedo se possa essere contropruducente inserire a curriculum anche questi (se da una parte attesta capacità di relazionarsi e di leadership, dall'altra risulterei chiaramente schierato politicamente).

Vi ringrazio!
Purtroppo mi rendo conto che chiedere di economia in un forum di informatici non sia il massimo, ma purtroppo non riesco a trovare forum migliori sulla Rete....


Visto che ci sono butto giù anche un altro paio di cose che mi sono venute in mente:

- mi spiegate una volta per tutte questa storia degli stages come funziona? Esistono stages che sono previsti nel proprio piano di studi (e quindi danno crediti), giusto? Oltre a questi (che se fosse così sarebbero obbligatori), conviene affrontare altri stage durante il periodo di studi (avendo così delle esperienze lavorative a fine laurea?). Com'è la situazione x quanto riguarda gli stages su a Milano? Quanto si riesce ad avere circa di rimborso spese?

- erasmus: solitamente di quanti mesi si compone? Fare un'erasmus significa inevitabilmente rallentare il percorso di studi?

- il fratello di un mio caro amico fa ingegneria al Poli di Milano; ha prima effettuato un Erasmus in Svezia e imparato, oltre all'inglese, la lingua del posto. Poi ha deciso di fare (con un anno e poco più di studi) la stessa facoltà all'Università di Stoccolma, ritrovandosi attualmente con una buona/ottima conoscenza di quattro lingue (il college svedese è zeppo di stranieri) e una doppia laurea in Ingegneria al Politecnico di Milano e all'Uni di Stoccolma. Considerato che cmq si è laureato con un anno e più di ritardo. Che ne pensate di una scelta del genere (a parte il fatto che si tratta di ingegneria e io invece farò Economia)? La consigliereste come percorso di studi?

INTERNaTO89
01-07-2007, 11:47
io ne ho fatto uno in cui uno ho lavorato un casino e un altro "balneare" in cui nn ho fatto una ceppa, esperienze interessanti e utili tutte e due.

ma in erasmus hai lavorato o studiato?
Posso chiederti che studi hai fatto?

Espinado
01-07-2007, 13:03
ma in erasmus hai lavorato o studiato?
Posso chiederti che studi hai fatto?

per "lavorare" intendevo studiare. io ho appunto fatto 5 anni in bocconi (bella vita...).:)

[A+R]MaVro
01-07-2007, 15:54
No, forse mi sono espresso male.

Il punto è che io lavoro *effettivamente* nell'azienda di mio padre.
E lo faccio per 30 giorni circa.

Il punto è: davvero è controproducente inserirlo nel curriculum? Cioè, si tratta pur sempre di una esperienza lavorativa o sbaglio?
E pensandoci, dovrei inserire che si tratta di una azienda di famiglia?:rolleyes:

Se è così mettilo pure, ma non aspettari chissà che considerazione da parte dei selezionatori per la cosa. L'azienda di famiglia spesso ha la fama di parcheggio per rampolli fancazzisti e quindi per i selezionatori conta poco.


Anche il corso che sto facendo, come dicevo sopra, lo faccio anzitutto per interesse personale (dando basi di economia mi permette di avere un primo impatto con la materia che farò all'Uni; e il corso non ha fatto altro che confermare che economia è ciò che fa per me), ma vorrei capire (questo come altre esperienze) se effettivamente può essermi utile! O anche: i seminari di pochi e un solo giorno (quelli organizzati da confcommercio e confindustria), sempre in materia economica, sono anch'essi utili?
Se la materia effettivamente ti interessa è tutto utile; come opinione personale ti posso dire che i seminari sono molto più interessanti ed efficaci quando si ha già un minimo di esperienza lavorativa.

Inoltre io ho maturato anche incarichi politici nella mia città e mi chiedo se possa essere contropruducente inserire a curriculum anche questi (se da una parte attesta capacità di relazionarsi e di leadership, dall'altra risulterei chiaramente schierato politicamente).
Se vuoi lavorare in una coop meglio non dire di essere iscritto a Forza Italia :D :D

17mika
01-07-2007, 20:06
triennale in economia e finanza. possibilmente erasmus all'estero in quei 3 anni, poi master di 2 anni in qualche altro posto (in europa, in america praticamente gli MSc nn esistono).

Il consiglio è giusto.. io solo sono convinto che valga la pena fare la bocconi soprattutto se finita l'esperienza in Bocconi si va a lavorare.
Se l'autore del thread si prefigge di fare un MSc all'estero IMHO ha senso anche l'idea di risparmiare qualcosa e fare la triennale da qualche altra parte.

D'accordo al 100% sull'erasmus assolutamente consigliatissimo se vai in Bocconi.

Sul discorso sbocchi.. ce ne sono tantissimi. si tratta di "capire" le professioni.. e x quell in Bocconi ci sono vari servizi che ti danno una mano a farlo (presentazioni aziende, presentazioni figure professionali, cicli "quele professione", etc..)

INTERNaTO89
02-07-2007, 00:04
per "lavorare" intendevo studiare. io ho appunto fatto 5 anni in bocconi (bella vita...).:)

Hai fatto Bocconi?:D

Economia e finanza?
Che mi sai dire sull'Università? Impressioni/pareri circa insegnamento/tasse/borse studio/pensionato Bocconi e tutto quanto possa risultarmi utile?:)
Si studia tanto?

INTERNaTO89
02-07-2007, 00:07
MaVro;17745288']Se è così mettilo pure, ma non aspettari chissà che considerazione da parte dei selezionatori per la cosa. L'azienda di famiglia spesso ha la fama di parcheggio per rampolli fancazzisti e quindi per i selezionatori conta poco.

Sì, appunto; ma non è mica detto che io debba dire che si tratta di una azienda di famiglia :D

MaVro;17745288']
Se la materia effettivamente ti interessa è tutto utile; come opinione personale ti posso dire che i seminari sono molto più interessanti ed efficaci quando si ha già un minimo di esperienza lavorativa.

Sono certo che tutto ciò che concerne studio ed esperienza torna *sempre* utile. Vorrei capire però se è utili anche da mettere in curriculum!

MaVro;17745288']
Se vuoi lavorare in una coop meglio non dire di essere iscritto a Forza Italia :D :D

Se voglio lavorare x una coop metto *sicuramente* nel curriculum l'attività politica svolta.


P.s. ma in 'sto curriculum vale qualcosa segnalare interviste/pubblicazioni di vario tipo svolte su stampa locale?

INTERNaTO89
02-07-2007, 00:17
Il consiglio è giusto.. io solo sono convinto che valga la pena fare la bocconi soprattutto se finita l'esperienza in Bocconi si va a lavorare.
Se l'autore del thread si prefigge di fare un MSc all'estero IMHO ha senso anche l'idea di risparmiare qualcosa e fare la triennale da qualche altra parte.

D'accordo al 100% sull'erasmus assolutamente consigliatissimo se vai in Bocconi.

Sul discorso sbocchi.. ce ne sono tantissimi. si tratta di "capire" le professioni.. e x quell in Bocconi ci sono vari servizi che ti danno una mano a farlo (presentazioni aziende, presentazioni figure professionali, cicli "quele professione", etc..)


Il punto è che ormai mi sono innamorato di Milano e della Bocconi :D


Fondamentalmente mi interessa definire quello che può essere il profilo ideale per una buona carriera lavorativa.

Proviamo a essere specifici con un ipotetico percorso "ideale":

- triennale in Bocconi: "Economia e finanza"
- un anno della triennale passato in Erasmus (UK?)
- ottima conoscenza della lingua inglese parlata e scritta
- conoscenza di una seconda lingua straniera (e qui ancora vorrei capire quale possa essere la più utile in ambito economico)
- master all'estero (destinazione da definire)
- tutto questo assolutamente nel minor tempo possibile (e possibilmente con il massimo dei voti)

Resta da sciogliere il nodo circa stages ed esperienze lavorative (possibilmente durante la laurea). Come/quando/dove?

Consigliatemi pure modifiche/aggiunte al "profilo ideale".


Pensavo anche che sarebbe utile provare a fare qualche colloqui lavorativo fin da subito, non x il lavoro ma per l'esperienza del colloquio, così da maturare anche questa;

P.s. le domande circa la Bocconi che ho fatto un paio di post precedenti a questo sono valide anche x te!:D

17mika
02-07-2007, 14:17
Il punto è che ormai mi sono innamorato di Milano e della Bocconi :D


Fondamentalmente mi interessa definire quello che può essere il profilo ideale per una buona carriera lavorativa.

Proviamo a essere specifici con un ipotetico percorso "ideale":

- triennale in Bocconi: "Economia e finanza"
- un anno della triennale passato in Erasmus (UK?)
- ottima conoscenza della lingua inglese parlata e scritta
- conoscenza di una seconda lingua straniera (e qui ancora vorrei capire quale possa essere la più utile in ambito economico)
- master all'estero (destinazione da definire)
- tutto questo assolutamente nel minor tempo possibile (e possibilmente con il massimo dei voti)

Resta da sciogliere il nodo circa stages ed esperienze lavorative (possibilmente durante la laurea). Come/quando/dove?

Consigliatemi pure modifiche/aggiunte al "profilo ideale".


Pensavo anche che sarebbe utile provare a fare qualche colloqui lavorativo fin da subito, non x il lavoro ma per l'esperienza del colloquio, così da maturare anche questa;

P.s. le domande circa la Bocconi che ho fatto un paio di post precedenti a questo sono valide anche x te!:D

Ti dico un po' di impressioni personali.
1) la laurea in economia e finanza dovrebbe essere ok.
2) x Lo stage non farti troppe pippe mentali il primo anno.. pensa a dare bene gli esami. Tieni conto che se sei interessato ad un esperienza in banche d'affari, lo stage lo puoi fare nell'estate tra il secondo e il terzo anno. Per questo tipo di stage (summer intership in investment bank, tipicamente a londra) le application vanno mandate nella prima metà del secondo anno (meglio a ottobre che a gennaio insomma). Le selezioni sono molto dure, ma se sei interessato, vale la pena tentarci. Cmq per tutte queste e mille altre considerazioni potrai chiedere aiuto al servizio apposito che c'è in università.
3) L'erasmus si fa nel 3° anno (candidature a febbraio del 2°). Ci sono tantissimi posti in giro per il mondo molto qualificanti, anche per il "nome" dell'uni in cui vai. Cmq l'erasmus è soprattutto x la lingua e x divertirsi, ricordatelo :D . A me i posti in UK non hanno mai ispirato.. troppo tristi. Io sono stato a Maastricht.
4) Lingua quella che ti interessa di più IMHO. le lingue si imparano solo se piacciono. Io ho fatto spagnolo.. non avrei mai e poi mai poruto studiare francese x es :D
5) Discorso dopo la triennale.. se mai ti prendessero in banca (e il lavoro ti piacesse... e per farsi piacere 14 ore al giorno di sbattimento bisogna proprio essere appassionati :p ), potresti anche andare a lavorare.
Se proseguirai, tieni conto che con una triennale NON puoi fare gli MBA americani.. puoi fare le specialistiche in Ita o alcuni MSc in Europa. Le spcialistiche in Bocconi cmq sono fatte nel complesso bene, soprattutto quelle a tema finanziario (CLEFIN e quella di finanza aziendale).
6) difficoltà. In triennale si studia abbastanza ma non poi tantissimo... per intenderci sicuramente meno che in una ingegneria al poli. ad oggi nella specialistica si studia abbastanza di più che nella triennale.
Poi magari con la riorganizzazione delle triennali risistemano un po' le cose, perchè in effetti ngli ultimi anni il "nome" della Bocconi IMHO sta risentendo un po' delle triennali troppo facili.

INTERNaTO89
03-07-2007, 08:23
Ti dico un po' di impressioni personali.
1) la laurea in economia e finanza dovrebbe essere ok.
2) x Lo stage non farti troppe pippe mentali il primo anno.. pensa a dare bene gli esami. Tieni conto che se sei interessato ad un esperienza in banche d'affari, lo stage lo puoi fare nell'estate tra il secondo e il terzo anno. Per questo tipo di stage (summer intership in investment bank, tipicamente a londra) le application vanno mandate nella prima metà del secondo anno (meglio a ottobre che a gennaio insomma). Le selezioni sono molto dure, ma se sei interessato, vale la pena tentarci. Cmq per tutte queste e mille altre considerazioni potrai chiedere aiuto al servizio apposito che c'è in università.

Ma le selezioni su che base avvengono?
Curriculum + colloquio?
Oltre a conoscere un buon inglese, cos'altro posso fare per aumentare le mie chances di passare questo tipo di selezione?


3) L'erasmus si fa nel 3° anno (candidature a febbraio del 2°). Ci sono tantissimi posti in giro per il mondo molto qualificanti, anche per il "nome" dell'uni in cui vai. Cmq l'erasmus è soprattutto x la lingua e x divertirsi, ricordatelo :D . A me i posti in UK non hanno mai ispirato.. troppo tristi. Io sono stato a Maastricht.

Il mio erasmus vorrei utilizzarlo per esercitare la conoscenza della seconda lingua straniera. Quindi niente UK.
L'ideale sarebbe roba tipo Germania/Olanda/Lussemburgo/Russia/Svezia.


4) Lingua quella che ti interessa di più IMHO. le lingue si imparano solo se piacciono. Io ho fatto spagnolo.. non avrei mai e poi mai poruto studiare francese x es :D

Anch'io non potrei studiare mai francese :D

Però lo spagnolo mi sembra troppo "comune" e poco utile ai fini del curriculum.
Forse in ambito finanziario mi conviene di più il tedesco?


5) Discorso dopo la triennale.. se mai ti prendessero in banca (e il lavoro ti piacesse... e per farsi piacere 14 ore al giorno di sbattimento bisogna proprio essere appassionati :p ), potresti anche andare a lavorare.
Se proseguirai, tieni conto che con una triennale NON puoi fare gli MBA americani.. puoi fare le specialistiche in Ita o alcuni MSc in Europa. Le spcialistiche in Bocconi cmq sono fatte nel complesso bene, soprattutto quelle a tema finanziario (CLEFIN e quella di finanza aziendale).

Ma xké nn posso fare un MBA americano?
Questo è un problemaccio, xké se mio padre dovesse spostarsi in Canada io vorrei vedere se c'è qualche master prestigioso a Toronto (la città dove si trasferirebbe mio padre), e questo significherebbe risparmiare tanti $$$
E anche se non si trasferisse lì mio padre avrei sempre uno zio che può in qualche modo servirmi da "appoggio" per i primi tempi.
Immagino che il discorso degli MBA americani valga altrettanto x gli MBA canadesi.


6) difficoltà. In triennale si studia abbastanza ma non poi tantissimo... per intenderci sicuramente meno che in una ingegneria al poli. ad oggi nella specialistica si studia abbastanza di più che nella triennale.
Poi magari con la riorganizzazione delle triennali risistemano un po' le cose, perchè in effetti ngli ultimi anni il "nome" della Bocconi IMHO sta risentendo un po' delle triennali troppo facili.

Qui mi hai tranquillizzato parecchio :D
Ti ringrazio :sofico:

INTERNaTO89
04-07-2007, 18:22
up!:cool:

phyrouz
26-07-2007, 16:27
Ciao, ho visto il tuo msg privato di invito in questa discussione, cosa ti interessa sapere?

17mika
26-07-2007, 18:05
Mi ero scordato del topic :D .. rispondo con un po' di ritardo.

Ma le selezioni su che base avvengono?
Curriculum + colloquio?
Oltre a conoscere un buon inglese, cos'altro posso fare per aumentare le mie chances di passare questo tipo di selezione?



Le selezioni delle banche per le summer (che poi sono quasi uguali a quelli per i contratti lavorativi) avvengono in fasi:
1) giudicano l'application online..nelle application ti fanno sempre scrivere un sacco di cose oltre ai puri dati da CV. se hai voglia puoi adare diretamente sui siti delle varie banche a vedere specificatamente ogni banca cosa ti chiede.
Al riguardo ti sarà utile chiedere qualche consiglio al career service dell'uni
2) Uno o più "round" di colloqui. cosa puoi fare per avere chances?? in primis avere una eccellente carriera accademica, in secundis poter mostrare nell'application e e nei colloqui la tua motivazione, la tua conoscenza della banca a cui mandi l'application, e tante altre cose.. ma mi semra inutile parlarne ora francamente



Il mio erasmus vorrei utilizzarlo per esercitare la conoscenza della seconda lingua straniera. Quindi niente UK.
L'ideale sarebbe roba tipo Germania/Olanda/Lussemburgo/Russia/Svezia.

Anch'io non potrei studiare mai francese :D

Però lo spagnolo mi sembra troppo "comune" e poco utile ai fini del curriculum.
Forse in ambito finanziario mi conviene di più il tedesco?


guarda che se vai in olanda/lussemburgo/svezia puoi scommetterci che non imparerai una parola :D . parlo per esperienza personale in olanda :)
Nel mondo finanziario sicuramente il tedesco è una lingua utile, come anche il francese. Lo spagnolo non serve molto in Europa, ma tieni conto che c'è tutta l'america latina.




Ma xké nn posso fare un MBA americano?
Questo è un problemaccio, xké se mio padre dovesse spostarsi in Canada io vorrei vedere se c'è qualche master prestigioso a Toronto (la città dove si trasferirebbe mio padre), e questo significherebbe risparmiare tanti $$$
E anche se non si trasferisse lì mio padre avrei sempre uno zio che può in qualche modo servirmi da "appoggio" per i primi tempi.
Immagino che il discorso degli MBA americani valga altrettanto x gli MBA canadesi.

Non sono aggiornatissimo al riguardo, ma credo che in genere i Master USA accettano i laureati del biennio . cmq in genere gli MBA si fanno dopo aver fatto qualche annetto di lavoro..