View Full Version : La Legge Biagi: Una grande porcata!
FabioGreggio
22-06-2007, 13:34
dal blog di Grillo
Chi denuncia gli effetti della legge Biagi o della Treu è un visionario o un terrorista.
In Italia va tutto bene: la disoccupazione non esiste più, siamo ai minimi storici. Ed è vero, dalla disoccupazione siamo passati direttamente allo schiavismo. Il professor Gallegati del dipartimento di Economia della Università Politecnica delle Marche fa alcune considerazioni sugli ultimi dati relativi all'occupazione. Sarà un terrorista anche lui?
Riporto, insieme alla sua lettera, uno dei ventimila casi di schiavismo che mi sono stati segnalati, presente nel libro Schiavi Moderni (71.000 copie scaricate). Si ride per non piangere.
"Caro Beppe,
pare che il Governo proverà a sporcarsi le mani modificando la “legge Biagi”.
Prima di valutarne l’azione, facciamo il punto con dati, per una volta tempestivi, aggiornati all'altro ieri, sul precariato.
La durata dei nuovi contratti offre, da sola, un segnale preoccupante: oltre il 60% è inferiore a 3 mesi e solo il 2% ha durata di 1 anno o più. Dei primi, la metà ha contratto di 1 mese, mentre 1 lavoratore su 5 di una settimana (5 giorni, ovvio).
Il bollettino economico della Banca d’Italia ci informa che quasi il 50 per cento dei giovani lavoratori sono assunti con contratti a termine. Preoccupante, si dirà. E allora che dire quando si scopre che di questi neoassunti meno del 10% in un anno vede trasformato il proprio contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato.
A parte qualche “fondamentalista del mercato”, c’è ormai fin troppa evidenza che la legge Biagi non è stata in grado di offrire una seria risposta alla persistente frammentazione (territoriale, generazionale e per sesso) del mercato del lavoro. In più (vedi la Postfazione a Schiavi moderni) la pensione come se la pagheranno ‘sti precari?
Occorrerebbe una riforma di lungo periodo in grado di offrire ai giovani lavoratori una prospettiva di stabilità. I dati dimostrano che, una volta concluso il contratto a termine, non c’è quasi nessuna prospettiva di lungo periodo. Salvaguardare la flessibilità senza precarizzare la vita delle persone è ciò che si deve pretendere.
Una possibilità per promuovere un ingresso duraturo nel mercato del lavoro è quella francese, mediante l’introduzione graduale di forme di protezione dell’impiego, nella forma di indennità di licenziamento, che dovrebbe aumentare gradualmente, mentre si allunga la durata di un impiego presso un’impresa.
Tutto questo dovrebbe avvenire nell’ambito di un contratto a tempo indeterminato, uguale per tutti e indipendentemente dall’età del lavoratore.
Al contempo, la durata massima dei contratti a tempo determinato dovrebbe essere ridotta a dieci-dodici mesi. La scommessa è: i giovani lavoratori accetteranno un percorso verso la stabilità partendo da un contratto che, solo in teoria. non ha limiti di durata?
Una seconda possibilità è proposta dal modello danese con la sua "flexsecurity", ossia flessibilità economica unita a sicurezza sociale.
In Danimarca un impiego dura in media quattro anni e ogni danese cambia almeno cinque volte datore di lavoro nel corso della sua vita lavorativa.
Gli imprenditori hanno grande libertà di licenziare, mentre il lavoratore licenziato, dal primo giorno di disoccupazione percepisce un assegno da parte dello Stato pari all'80-90% del suo stipendio per quattro anni.
E’ un modello sociale che mira a salvare le persone piuttosto che i posti di lavoro, investendo sulla formazione dei lavoratori per orientarli verso nuovi settori.
Modello assai costoso, e l’Italia col debito che ha, se lo potrà permettere solo recuperando evasione fiscale (ricordiamo che questa equivale a ben 5 finanziarie pesanti l’anno).
La “legge Biagi” è diventata la cartina di tornasole delle visioni del capitalismo, dei 2 fondamentalismi, tra stato e mercato. Lo Stato deve e può trasformare il precariato in flessibilità. Troppo piano va il piano di riforma della legge 30.
Un abbraccio.
Mauro Gallegati
Un master alle spalle da "Schiavi Moderni"
"Sono anch’io un lavoratore di call-center. Ho 27 anni, sono laureato e ho un master alle spalle. Sono uno di quelli altamente qualificati che stentano a trovare un lavoro dignitoso e che ripiegano nei call-center per avere qualche centinaio di euro in più in tasca.
Sono anch’io uno schiavo moderno. Circa un mese e mezzo fa sono stato assunto come operatore outbound (in pratica rompere le balle alle persone fino alle 9,30 di sera!) per una scuola di inglese di Napoli a 5 € lordi l’ora. Inutile dirti che in questo call-center siamo tutti laureati o laureandi (potendo scegliere scelgono il meglio, mi pare ovvio!). Questa mattina sono stato convocato dal mio supervisore in merito al mio recente rendimento: a detta sua scarso e aggravato dal mio comportamento “strafottente nei suoi confronti”.
Che tradotto significa: rifiutarsi di venire a lavorare prima senza che il tempo in più venisse conteggiato, richiedere la copia del contratto che abbiamo firmato senza che ci fosse la data di fine rapporto e, cosa più grave di tutte, esprimere le mie idee (ci tengo a precisare comunque che il mio rendimento non è poi così scarso: non sono mai stato assente nel mese di marzo e ho già fatto un paio di contatti utili ai fini dell’obiettivo mensile).
Tutti quelli che lavorano, hanno lavorato e, sono sicuro, lavoreranno in questo call-center firmano contratti di collaborazione a tempo determinato nei quali è lasciata in bianco la data di fine e soprattutto senza che ne venga data la copia firmata (i più fortunati hanno al massimo una fotocopia!).
Il supervisore, dopo aver ricamato in modo patetico sul mio comportamento “sovversivo” mi ha invitato a firmare le dimissioni e al mio rifiuto è andato su tutte le furie dicendomi che solo per tale comportamento meritavo di essere mandato a casa (rinunciare di firmare le dimissioni?).
In evidente difficoltà mi ha fatto parlare con il direttore dicendo che non voleva altri casini e che stavo dando i numeri."
fg
sempreio
22-06-2007, 14:08
volevo posarlo io, il bello che in italia non siamo ancora in crisi, cioè perlomeno non è ancora scoppiata, quando scoppierà che farà questa povera gente, le persone che gli hanno scritto e sono state pubblicate sul libro sono veramente gente disperata al limite della sopportazione, gli basta un niente per sbroccare
BountyKiller
22-06-2007, 14:47
per come la vedo io non c'era (e non c'è) un'alternativa alla legge Biagi; quando ci sono dei ragazzi indiani che fanno il mio stesso lavoro e guadagnano 150 euro al mese, l'alternativa per un'azienda è assumere loro e fanculizzare gli italiani oppure togliere diritti agli italiani e assumerli. Purtroppo la globalizzazione porta a questi paradossi; è per questo che mi irrita sentire i soliti cosmopoliti benpensanti che si lamentano dei loro contratti precari.
Mi fate cadere le braccia, veramente.
per come la vedo io non c'era (e non c'è) un'alternativa alla legge Biagi; quando ci sono dei ragazzi indiani che fanno il mio stesso lavoro e guadagnano 150 euro al mese, l'alternativa per un'azienda è assumere loro e fanculizzare gli italiani oppure togliere diritti agli italiani e assumerli. Purtroppo la globalizzazione porta a questi paradossi; è per questo che mi irrita sentire i soliti cosmopoliti benpensanti che si lamentano dei loro contratti precari.
si vede lontano un miglio che hai un contratto a tempo indeterminato...
fsdfdsddijsdfsdfo
22-06-2007, 14:56
per come la vedo io non c'era (e non c'è) un'alternativa alla legge Biagi; quando ci sono dei ragazzi indiani che fanno il mio stesso lavoro e guadagnano 150 euro al mese, l'alternativa per un'azienda è assumere loro e fanculizzare gli italiani oppure togliere diritti agli italiani e assumerli. Purtroppo la globalizzazione porta a questi paradossi; è per questo che mi irrita sentire i soliti cosmopoliti benpensanti che si lamentano dei loro contratti precari.
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
Marco83_an
22-06-2007, 15:07
.......................... BELLA SCOPERTA:muro:
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
Già, invece di lottare per estendere i diritti a tutti, rassegnamoci ad avere contratti giornalieri e paga cinese! Ma con il costo della vita italiano! :D
per come la vedo io non c'era (e non c'è) un'alternativa alla legge Biagi; quando ci sono dei ragazzi indiani che fanno il mio stesso lavoro e guadagnano 150 euro al mese, l'alternativa per un'azienda è assumere loro e fanculizzare gli italiani oppure togliere diritti agli italiani e assumerli. Purtroppo la globalizzazione porta a questi paradossi; è per questo che mi irrita sentire i soliti cosmopoliti benpensanti che si lamentano dei loro contratti precari.
strano... come mai la francia non si è "globalizzata" e non è neanche fallita?
sempreio
22-06-2007, 15:14
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
e io aggiungo questo spaccato di realtà..
http://www.youtube.com/watch?v=31HTO39bCEw
sempreio
22-06-2007, 15:15
strano... come mai la francia non si è "globalizzata" e non è neanche fallita?
la francia potrebbe vivere di rendita se volesse, con tutte le colonie che ha sta messa meglio di qualsiasi altro paese al mondo
dantes76
22-06-2007, 15:32
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
da sottolineare.... GLI INDUSTRIALI ITALIANI.. quelli rappresentati da Montezemolo... quelli che son scappati dall'italia, e son andati in romania, ma in romania uno stipendio da 150€ al mese era troppo alto...percio meglio i bambini in cina...
giannola
22-06-2007, 15:38
la francia potrebbe vivere di rendita se volesse, con tutte le colonie che ha sta messa meglio di qualsiasi altro paese al mondo
dove sarebbero queste colonie ?:confused:
giannola
22-06-2007, 15:45
ad ogni modo mi sembrano ridicoli anche i dati sulla disoccupazione, che sono ottenuti in maniera generica e senza tener conto di tanti parametri, primo fra tutti che per sapere se realmente c'è stata occupazione duratura bisognerebbe valutare quanti contratti a tempo indeterminato in più ci sono rispetto al periodo precedente.
Altrimenti possiamo pure raccontare fuffa: che abbiamo meno disoccupazione di francia e germania quando in realtà non è vero perchè abbiamo un mucchio di contratti a tempo determinato con condizioni schifose.
Finchè si continua a stabilire la disoccupazione alla vecchia maniera e cioè col numero di forza lavoro disponibile è chiaro che molti fattori concorreranno a tenere bassa la disoccupazione: l'emigrazione dei lavoratori, la ripresa di studi per qualificarsi ulteriormente, la rinuncia alla ricerca del lavoro perchè demoralizzati e quindi l'adesione al sommerso.
Credo che i dati debbano essere rivisti.
sempreio
22-06-2007, 15:49
dove sarebbero queste colonie ?:confused:
http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=7008&IDCategoria=111
di chi è la vera colpa in tutto questo?
delle BR che hanno ammazzato biagi...se fosse stato vivo si poteva andare sotto casa sua e prenderlo democraticamente a male parole...oppure magari se fosse stato vivo si sarebbe reso conto dei suoi errori di valutazione e avrebbe tentato di porvi rimedio...chissà...invece allo stato attuale è un martire e ci manca poco che lo beatificano :rolleyes:
BountyKiller
22-06-2007, 15:53
si vede lontano un miglio che hai un contratto a tempo indeterminato...
indovinato..ma da cosa lo vedi?
poi perchè farei cadere le braccia me lo dovete spiegare.... qui non si sta parlando di immigrazione (non direttamente almeno)
giannola
22-06-2007, 15:54
http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=7008&IDCategoria=111
per la cronaca e per l'appunto lo stesso sito parla di ex colonie, la francia di fatto non ha più colonie.
Casomai tenta di mantenere un'influenza politica, ma questo è un altro discorso.
Non potremmo dire di essere colonia degli USA solo perchè abbiamo le basi americane sul territorio.
BountyKiller
22-06-2007, 15:54
strano... come mai la francia non si è "globalizzata" e non è neanche fallita?
forse perchè si sono organizzati prima di globalizzarsi, cosa che non solo non abbiamo fatto ma nemmeno vogliamo fare...
sempreio
22-06-2007, 16:00
per la cronaca e per l'appunto lo stesso sito parla di ex colonie, la francia di fatto non ha più colonie.
Casomai tenta di mantenere un'influenza politica, ma questo è un altro discorso.
Non potremmo dire di essere colonia degli USA solo perchè abbiamo le basi americane sul territorio.
non è solo influenza al potere ci stanno solidamente filo-francesi
BountyKiller
22-06-2007, 16:06
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
perchè lì la mentalità è "leggermente" diversa dalla nostra:D
il problema è quando culture così diverse vengono a contatto senza regole.
Cosa credi che ci stiano a fare gli extracomunitari regolari in italia? fanno lavori che non richiedono specializzazione accontentandosi di 1/10 di quanto vorrebbe (anzi, pretenderebbe) un italiano, perchè con quel 1/10 a casa loro ci vivrebbero bene; nel frattempo confindustria si lava la coscienza dicendo che gli immigrati non tolgono lavoro agli italiani perchè ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare:rolleyes:
perchè lì la mentalità è "leggermente" diversa dalla nostra:D
il problema è quando culture così diverse vengono a contatto senza regole.
Cosa credi che ci stiano a fare gli extracomunitari regolari in italia? fanno lavori che non richiedono specializzazione accontentandosi di 1/10 di quanto vorrebbe (anzi, pretenderebbe) un italiano, perchè con quel 1/10 a casa loro ci vivrebbero bene; nel frattempo confindustria si lava la coscienza dicendo che gli immigrati non tolgono lavoro agli italiani perchè ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare:rolleyes:
confindustria si dovrebbe vergognare di dire certe cazzate!se gli italiani non prendono certi lavori è perchè magari sono costretti a cambiare residenza e vedersi costretti a spendere più di quello che guadagnano mentre l'extracomunitario si accontenta di vivere in una baracca insieme ad altre millemila persone nella sua stessa situazione.
la legge 30 va cancellata completamente...senza se e senza ma!
il perchè è sotto gli occhi di tutti!
giannola
22-06-2007, 16:16
non è solo influenza al potere ci stanno solidamente filo-francesi
ma di fatto non sono più colonie, sei pregato di non dire cose che non sono vere.
jpjcssource
22-06-2007, 16:24
strano... come mai la francia non si è "globalizzata" e non è neanche fallita?
Lascia stare la Francia, che in fatto di etica sociale è proprio una delle ultime da prendere in considerazione e comunque quella nazione vive allegramente alle spalle di mezza africa visto che le sue colonie sono diventate indipendenti, ma molte truppe sono rimaste per fare gli interessi di Parigi.
blamecanada
22-06-2007, 16:29
ma di fatto non sono più colonie, sei pregato di non dire cose che non sono vere.
No, di fatto sono colonie, in teoria Paesi liberi.
Non potremmo dire di essere colonia degli USA solo perchè abbiamo le basi americane sul territorio.
E dove sarebbe l'errore? :stordita:
sempreio
22-06-2007, 16:33
ma di fatto non sono più colonie, sei pregato di non dire cose che non sono vere.
invece hanno anche colonie
e di fatto quelle di fatto non sono più colonie stanno pure peggio
da wikipedia
Territori d'oltremare [modifica]
I dipartimenti d'oltremare sono ex-colonie che ora godono d'uno status simile a quello della Francia Europea o metropolitana. Sono considerati una parte della Francia (e dell'UE) piuttosto che territori indipendenti.
I paesi e territori d'oltremare formano parte della Repubblica francese, ma non sono parte del territorio europeo della Repubblica o dell'area fiscale dell'UE. Continuano ad usare il Franco francese del pacifico come valuta, che non è stata influenzata dalla sostituzione del franco francese con l'euro nel 2002.
Le collettività territoriali hanno uno status a metà tra i dipartimenti d'oltremare e i territori d'oltremare.
La Francia inoltre mantiene il controllo su numerose piccole isole dell'Oceano Indiano e dell'Oceano Pacifico, comprese Bassas da India, Isola Clipperton, Isola Europa, Isole Glorioso, Isola Juan de Nova, Isola Tromelin. Si veda anche Isole sparse nell'Oceano Indiano
Nevermind
22-06-2007, 16:34
dove sarebbero queste colonie ?:confused:
MA secondo te perchè ai mondiali sembrava di vedere la nazionale africana quando giocava la francia? :asd:
BountyKiller
22-06-2007, 16:37
invece hanno anche colonie
e di fatto quelle di fatto non sono più colonie stanno pure peggio
da wikipedia
Territori d'oltremare [modifica]
I dipartimenti d'oltremare sono ex-colonie che ora godono d'uno status simile a quello della Francia Europea o metropolitana. Sono considerati una parte della Francia (e dell'UE) piuttosto che territori indipendenti.
I paesi e territori d'oltremare formano parte della Repubblica francese, ma non sono parte del territorio europeo della Repubblica o dell'area fiscale dell'UE. Continuano ad usare il Franco francese del pacifico come valuta, che non è stata influenzata dalla sostituzione del franco francese con l'euro nel 2002.
Le collettività territoriali hanno uno status a metà tra i dipartimenti d'oltremare e i territori d'oltremare.
La Francia inoltre mantiene il controllo su numerose piccole isole dell'Oceano Indiano e dell'Oceano Pacifico, comprese Bassas da India, Isola Clipperton, Isola Europa, Isole Glorioso, Isola Juan de Nova, Isola Tromelin. Si veda anche Isole sparse nell'Oceano Indiano
tutte le persone di colore africane che ho conosciuto parlano perfettamente il francese..sarà un caso?
sempreio
22-06-2007, 16:42
tutte le persone di colore africane che ho conosciuto parlano perfettamente il francese..sarà un caso?
infatti, gli africani o sanno il francese o l' inglese per via delle colonie, lo dico sempre l' influenza degli inglesi e francesi nel mondo è molto più elevata degli stessi americani ecco perchè l' america cerca di espandersi dove può
-kurgan-
22-06-2007, 16:43
invece hanno anche colonie
e di fatto quelle di fatto non sono più colonie stanno pure peggio
da wikipedia
Territori d'oltremare [modifica]
I dipartimenti d'oltremare sono ex-colonie che ora godono d'uno status simile a quello della Francia Europea o metropolitana. Sono considerati una parte della Francia (e dell'UE) piuttosto che territori indipendenti.
I paesi e territori d'oltremare formano parte della Repubblica francese, ma non sono parte del territorio europeo della Repubblica o dell'area fiscale dell'UE. Continuano ad usare il Franco francese del pacifico come valuta, che non è stata influenzata dalla sostituzione del franco francese con l'euro nel 2002.
Le collettività territoriali hanno uno status a metà tra i dipartimenti d'oltremare e i territori d'oltremare.
La Francia inoltre mantiene il controllo su numerose piccole isole dell'Oceano Indiano e dell'Oceano Pacifico, comprese Bassas da India, Isola Clipperton, Isola Europa, Isole Glorioso, Isola Juan de Nova, Isola Tromelin. Si veda anche Isole sparse nell'Oceano Indiano
si ma questi son luoghi di villeggiatura, mica la francia basa la sua economia su quattro isole sparse nei vari oceani :D
anzi, son pure contenti di essere colonie, arrivano una marea di turisti che possono pagare in euro e senza casini doganali.
sempreio
22-06-2007, 16:50
si ma questi son luoghi di villeggiatura, mica la francia basa la sua economia su quattro isole sparse nei vari oceani :D
anzi, son pure contenti di essere colonie, arrivano una marea di turisti che possono pagare in euro e senza casini doganali.
certo, anzi gli abitanti di queste isole godono di vantaggi che neanche gli stessi francesi hanno e godono degli stessi diritti, mentre per non sobbarcarsi l' onere di dover provvedere alle popolazioni africane del centrafica hanno creato finti stati di diritto che sono in mano ai militari francesi. la francia è stata sempre chiara con tutti riguardo alle sue ex-colonie
dove sarebbero queste colonie ?:confused:
Ma anche lasciando perdere la Francia , Germania e Spagna non vivono certo di colonie eppure stanno enormemente meglio di noi .
giannola
22-06-2007, 17:01
Ma anche lasciando perdere la Francia , Germania e Spagna non vivono certo di colonie eppure stanno enormemente meglio di noi .
con tutto che hanno la disoccupazione maggiore.;)
giannola
22-06-2007, 17:01
MA secondo te perchè ai mondiali sembrava di vedere la nazionale africana quando giocava la francia? :asd:
quindi è la francia ad essere colonia africana :sofico:
indovinato..ma da cosa lo vedi?
poi perchè farei cadere le braccia me lo dovete spiegare.... qui non si sta parlando di immigrazione (non direttamente almeno)
perchè se fossi precario e con contratto a termine diresti l'esatto opposto.
ma naturalmente in italia sono tutti finocchi, si... ma con il sedere degli altri.
Ma non è che tutti questi laureati di 27 anni dei call center costretti ai co.co.pro che si lamentano sono laureati nelle classiche lauree fuffa?
Ovvero le classiche scienze di qualcosa che vanno tanto di moda? E che quindi non hanno nessuna preparazione specifica che li faccia risultare appetibili nel mercato del lavoro specializzato in modo da farli assumerea tempo determinato?
Io, diplomato e informatico autododatta, dopo anni di Co.Co.Co. senza pignistei sono stato assunto a tempo indeterminato in una azienda di informatica seria dove all'inizio sono stato assunto a Co.co.co. Dopo un anno mi hanno assunto proprio grazie alla legge Biagi. Prima ho fatto molti lavori, anche fisici, e ho cercato di salire e sempre di andare in aziende serie. Ho fatto tanta esprienza che poi alla fine mi è sempre servita. Il contratto a tempo indeterminato me lo sono dovuto sudare.
Adesso pare che uno solo perchè si è laureato in qualcosa debba ricevere un contratto a tempo indeterminato a 1300 euro al mese netti.
Certo la Biagi come tutte le leggi può essere migliorata ma da qui a dire che è una porcata mi sembra davvero un esagerazione...
Se quei laureati che scrivono sul blog di Grillo non riescono a lavorare altrove non è che forse non ne hanno le capacità?
BountyKiller
22-06-2007, 17:46
perchè se fossi precario e con contratto a termine diresti l'esatto opposto.
ma naturalmente in italia sono tutti finocchi, si... ma con il sedere degli altri.
mi pare di capire che tu abbia un contratto a tempo determinato:D
come l'ho avuto anch'io, prima che diventasse indeterminato.
penso di essermi meritato fino in fondo questo "risultato" (a dire il vero penso di meritare moooolto di più) visto lo sbattimento che mi sono fatto a ingegneria (vecchio ordinamento, quando cioè ingegneria era seria), i vari sabati sera passati a studiare e, se proprio vogliamo dirla tutta, le raccomandazioni che mi sono state offerte e che io non ho voluto.
Quindi come vedi io sono assolutamente a posto con la mia coscienza...
BountyKiller
22-06-2007, 17:49
Ma non è che tutti questi laureati di 27 anni dei call center costretti ai co.co.pro che si lamentano sono laureati nelle classiche lauree fuffa?
La riforma dell'ordinamento universitario è il naturale e ovvio completamento della riforma Biagi; tutti con la laurea, tutti a gloriarsi del titolo di dottore..e non voglio nemmeno pensare a quelli che scrivono "ingegnere junior" davanti al loro nome :nono: ...e qualcuno si stupisce se i laureati guadagnano poco e fanno gli addetti ai call center...
BountyKiller
22-06-2007, 17:54
.......................... BELLA SCOPERTA:muro:
ma piuttosto ringrazia il buon anima di Marco Biagi e il Signore se esiste questa riforma! altrimenti al tuo posto di lavoro ci sarebbe un cinese o un pakistano!
Northern Antarctica
22-06-2007, 18:01
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MhfFkQowxyE&mode=related&search=
ma che c'entra :confused:
Faccio un esempio: tempo fa hanno assunto, assieme a diversi italiani, due ragazze ingegneri, una rumena ed una filippina. Bravissime.
Come funziona, finché fanno le colf o entrano illegalmente va bene, ma poi quando invece vengono per "i lavori che gli italiani vogliono continuare a fare" allora non vanno bene più?
Ziosilvio
22-06-2007, 18:16
Come funziona, finché fanno le colf o entrano illegalmente va bene, ma poi quando invece vengono per "i lavori che gli italiani vogliono continuare a fare" allora non vanno bene più?
L'idea di fondo dovrebbe essere quella lì.
E ti dirò che anche la Vichingonia pare si stia italianizzando, da 'sto punto di vista... :(
...
Io, diplomato e informatico autododatta, dopo anni di Co.Co.Co. senza pignistei sono stato assunto a tempo indeterminato in una azienda di informatica seria dove all'inizio sono stato assunto a Co.co.co. Dopo un anno mi hanno assunto proprio grazie alla legge Biagi. Prima ho fatto molti lavori, anche fisici, e ho cercato di salire e sempre di andare in aziende serie. Ho fatto tanta esprienza che poi alla fine mi è sempre servita. Il contratto a tempo indeterminato me lo sono dovuto sudare.
Se ho capito bene, stai dicendo che la legge Biagi ha favorito la tua assunzione a tempo indeterminato dopo anni di co.co.co. Potresti spiegarci come? Avrei capito se il tuo contratto iniziale fosse stato un c.f.l. (che la riforma Biagi ha abolito, mantenendolo solo nel pubblico) ma che la legge 30 favorisca le assunzioni a tempo indeterminato credo non si possa proprio dire.
Pancho Villa
22-06-2007, 18:19
Il lavoro precario è fermo dal 2001
LE LEGGENDE SULLA BIAGI
Le modifiche alla legge Biagi annunciate dal ministro del Lavoro sono quelle indicate fin dall' anno scorso nel programma elettorale dell' Unione come necessarie per la lotta contro il lavoro precario: abolizione del lavoro a chiamata, o job on call, e dello staff leasing. Il ministro però farebbe bene a rispondere in modo preciso e pertinente alle obiezioni che da più parti, e anche dall' interno dello schieramento di centro-sinistra, sono state mosse contro questo punto del programma. Quanto al job on call, si tratta in sostanza dei contratti a termine di brevissima durata, che sono sempre esistiti: sono quelli del cameriere ingaggiato a giornata per un banchetto, o della hostess per un congresso; la legge Biagi non aveva fatto altro che dettare alcune norme più rigorose per questi casi, rispetto al vuoto normativo precedente. Ora, il governo intende abrogare queste norme per tornare alla libertà totale che vigeva prima? Oppure intende vietare l' ingaggio del cameriere per un banchetto o della hostess per un congresso? Quanto allo staff leasing, tutti ormai sanno che si tratta di una forma di organizzazione del lavoro che prevede l' assunzione a tempo indeterminato, con una stabilità persino superiore rispetto a quella del rapporto di lavoro ordinario: il lavoratore in staff leasing è protetto contro il licenziamento non soltanto dall' articolo 18 dello Statuto, ma anche dal divieto di licenziamento collettivo. Con questo nuovo tipo di contratto la legge Biagi intendeva offrire, nel settore dei servizi all' impresa ad alta intensità di lavoro (pulizia, facchinaggio, marketing, servizi informatici, ecc.), un rapporto assai più stabile e protetto ai lavoratori che oggi svolgono questi servizi come dipendenti di aziendine appaltatrici, cui sovente l' articolo 18 non si applica e che, quando cessa l' appalto, sono ad alto rischio di perdere il posto. Libero, ovviamente, il governo - al di là delle buone intenzioni del ministro - di preferire i mini-appalti; ma che cosa c' entra l' abolizione dello staff leasing con la lotta al precariato? Vengono preannunciate anche modifiche restrittive alla disciplina del contratto a termine, che non è contenuta nella legge Biagi, bensì in un decreto legislativo di due anni precedente (n. 368/2001). Ma non esiste alcuna evidenza di una responsabilità di quel decreto nel fenomeno dell' aumento del lavoro precario. La realtà è che l' aumento del lavoro precario ha incominciato a manifestarsi fin dagli anni 70 ed è continuato ininterrottamente fino alla fine degli anni 90, per poi arrestarsi proprio negli anni della penultima legislatura. Questo è riconosciuto anche in un libro scritto prevalentemente da sociologi ed economisti di sinistra, di cui il ministro Damiano e il presidente della Commissione lavoro del Senato Tiziano Treu hanno scritto una laudativa prefazione (La «legge Biagi». Anatomia di una riforma, Editori Riuniti, 2006). Qui, in un saggio dell' economista Gianni Principe, si legge: «Se stiamo ai dati Istat sulla diffusione del lavoro a termine, il 2001 non ha segnato nessuna svolta, ma piuttosto un momento di declino»; «inoltre il divario dalla media europea ... appare di una certa consistenza (circa cinque punti in meno), da cui si potrebbe dedurre che abbiano ragione quanti oppongono alle teorie sulla precarizzazione la constatazione rassicurante di una buona capacità di tenuta del nostro sistema di norme a protezione dei lavoratori». Stessa musica nel contributo del sociologo Aris Accornero, molto vicino alla Cgil: «un esame più analitico ... non sembra indicare la riforma (legge Biagi n.d.r.) come causa diretta del calo di rapporti stabili emerso nelle previsioni 2005 ... In sintesi: a) è scesa di 1,9 punti la quota di imprese che hanno utilizzato dipendenti a tempo determinato; b) è scesa di 4 punti la quota di imprese che hanno utilizzato lavoratori interinali; c) è crollata di ben 6,8 punti la quota di imprese che hanno utilizzato collaboratori coordinati e continuativi o collaboratori "a progetto", ma nei soli settori privati (( ovvero: nei soli settori dove la legge Biagi ha avuto applicazione! n.d.r.) ... In sostanza, sembra che l' avvio della riforma abbia essenzialmente scoraggiato l' estensione ad altre imprese dell' utilizzo di lavoro interinale, e soprattutto di collaborazioni coordinate e continuative». Il ministro Damiano ha letto questo libro quando ne ha scritto la prefazione? E se ne condivide il contenuto, perché insiste a cercare le cause del lavoro precario nella legislazione del lavoro del periodo 2001-2006, quando tutto sembra confermare che le sue radici affondino semmai nella legislazione del trentennio precedente?
Ichino Pietrohttp://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/06/co_9_070618032.xml
La legge Biagi va in una direzione: quella di trasferire il rischio d'impresa dall'imprenditore al lavoratore, senza però condividerne i profitti. Anzi.
E' per questo che piace tanto a Confindustria, le cose vanno bene? Assumo, magari con contratto a progetto che non prevede neanche le ferie e con uno stipendio minimo. Nel frattempo grazie sempre alla legge Biagi, utilizzo il trasferimento di ramo d'azienda per liberarmi dei costosi contratti indeterminati e li sostituisco con gli economici contratti precari.
Le cose vanno male? Non rinnovo i contratti e conservo i profitti.
Trasferendo al lavoratore e allo stato gli eventuali stati di crisi. Comodo, no? Almeno per Confindustria.
Nel frattempo stiamo creando una generazione che difficilmente potrà affrontare il futuro con alle spalle qualche certezza sulle proprie entrate. Con tutto ciò che ne consegue sulla possibilità di crearsi una famiglia, di accendere un mutuo o di pagarsi la pensione.
Non mi piace.
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/06/co_9_070618032.xml
Quanto allo staff leasing, tutti ormai sanno che si tratta di una forma di organizzazione del lavoro che prevede l' assunzione a tempo indeterminato, con una stabilità persino superiore rispetto a quella del rapporto di lavoro ordinario: il lavoratore in staff leasing è protetto contro il licenziamento non soltanto dall' articolo 18 dello Statuto, ma anche dal divieto di licenziamento collettivo. Con questo nuovo tipo di contratto la legge Biagi intendeva offrire, nel settore dei servizi all' impresa ad alta intensità di lavoro (pulizia, facchinaggio, marketing, servizi informatici, ecc.), un rapporto assai più stabile e protetto ai lavoratori che oggi svolgono questi servizi come dipendenti di aziendine appaltatrici, cui sovente l' articolo 18 non si applica e che, quando cessa l' appalto, sono ad alto rischio di perdere il posto.
Il contratto di somministrazione, c.d. staff leasing (ex lavoro interinale già introdotto con il pacchetto Treu) può anche essere a tempo determinato.
http://www.lavoro.gov.it/lavoro/md/areetematiche/tutela/disciplina/somministrazionedilavoro.htm
BountyKiller
22-06-2007, 19:09
ma che c'entra :confused:
Faccio un esempio: tempo fa hanno assunto, assieme a diversi italiani, due ragazze ingegneri, una rumena ed una filippina. Bravissime.
Come funziona, finché fanno le colf o entrano illegalmente va bene, ma poi quando invece vengono per "i lavori che gli italiani vogliono continuare a fare" allora non vanno bene più?
weilà:) come la va?
che ingenuità i giovani d'oggi :D :D vero? io ai tempi ero meno ingenuo e tu lo sai. in ufficio insieme a me l'anno scorso c'erano due ragazzi indiani (cioè dell'india, non indiani d'america) che guadagnavano 150 euro al mese:eek: , mantenuti a spese dell'azienda (vitto e alloggio, altrimenti ovviamente non ce l'avrebbero fatta da soli a mantenersi) ed erano abbastanza bravi pure.
Per questo dico di ringraziare il povero Marco Biagi se i giovani laureati un lavoro anche se precario ce l'hanno...
Se ho capito bene, stai dicendo che la legge Biagi ha favorito la tua assunzione a tempo indeterminato dopo anni di co.co.co. Potresti spiegarci come? Avrei capito se il tuo contratto iniziale fosse stato un c.f.l. (che la riforma Biagi ha abolito, mantenendolo solo nel pubblico) ma che la legge 30 favorisca le assunzioni a tempo indeterminato credo non si possa proprio dire.
Nel mio caso prevedeva degli incentivi fiscali ad assumermi.
più che una abolizione della legge biagi, che potrebbe essere anche utile in certi casi, sarebbe meglio limitarla.
Ad esempio facendo in modo che in un'azienda la percentuale di precari sia limitata rispetto al numero di assunti a tempo indeterminato, ad esempio 1 precario ogni 10 dipendenti a tempo indeterminato. In questo modo tali contratti verrebbero usati sostanzialmente quando la situazione lo richiede (es. picchi di produzione limitati nel tempo, o sostituzione di donne in maternità).
Il problema non sono i contratti precari in se, ma l'abuso che se ne fa.
Inoltre bisognerebbe diminuire il costo del lavoro per i contratti a tempo indeterminato, altrimenti come si può chiedere ad un imprenditore di assumere in quel modo, quando con un contratto precario possono licenziare sostanzialmente quando vogliono e per giunta risparmiano pure? Ora come ora se fossi imprenditore assumerei (e pagherei bene) a tempo indeterminato solo le persone insostituibili, tutti gli altri contratti precari e via, con una paga più bassa possibile.
BountyKiller
22-06-2007, 20:26
Ora come ora se fossi imprenditore assumerei (e pagherei bene) a tempo indeterminato solo le persone insostituibili, tutti gli altri contratti precari e via, con una paga più bassa possibile.
probabilmente farei anch'io la stessa cosa
Inoltre bisognerebbe diminuire il costo del lavoro per i contratti a tempo indeterminato, altrimenti come si può chiedere ad un imprenditore di assumere in quel modo, quando con un contratto precario possono licenziare sostanzialmente quando vogliono e per giunta risparmiano pure? Ora come ora se fossi imprenditore assumerei (e pagherei bene) a tempo indeterminato solo le persone insostituibili, tutti gli altri contratti precari e via, con una paga più bassa possibile.
Questo perchè gli imprenditori che tanto parlano di responsabilità sociale sono poi i primi a sottrarsene, l'impresa non è solo profitto e i lavoratori non soltanto numeri:(
Un grande imprenditore fu il defunto Adriano Olivetti, uomo e imprenditore di grande levatura, non certo stì quattro pupazzi che ci stanno oggi:rolleyes: :rolleyes:
++CERO++
22-06-2007, 22:40
In un modo o nell' altro si stà leggittimando il famoso lavoro a cottimo,
che i sindacati in tanti anni di battaglie erano riusciti ad eliminare.
oggi ha un nuovo nome, lavoro a contratto o a obiettivo, ma la porcata è sempre
la stessa...
++CERO++
22-06-2007, 22:48
pensa che in cina fanno lavorare i bambini.
Io propongo una cosa: aboliamo gli asili e costruiamo una piccola serie di fabbrichette cosi anche i nostri giovani saranno liberi di lavorare!!!
Cosa cambierebbe ?
Non c'è differenza,
5 - 6 - 7 ore seduto zitto e bravo, a studiare e recepire anche le ideologie
politiche, senza la benche minima possibilità di manifestare il proprio dissenso.
Prendi una persona, e fagli passare così 15/20 anni della sua vita
e ti ritroverai dei buoni e docili burattini pronti ad assecondare il
volere del solito pappone di turno ;)
blackgnat
23-06-2007, 02:45
infatti, gli africani o sanno il francese o l' inglese per via delle colonie, lo dico sempre l' influenza degli inglesi e francesi nel mondo è molto più elevata degli stessi americani ecco perchè l' america cerca di espandersi dove può
su dai ... non esageriamo !!
Finchè la "moneta" di scambio globale è il dollaro ... ogni altra considerazione sui "wannabe" d'oltr'alpe e d'oltre manica trova il tempo che trova !!!
In Danimarca un impiego dura in media quattro anni e ogni danese cambia almeno cinque volte datore di lavoro nel corso della sua vita lavorativa.
Gli imprenditori hanno grande libertà di licenziare, mentre il lavoratore licenziato, dal primo giorno di disoccupazione percepisce un assegno da parte dello Stato pari all'80-90% del suo stipendio per quattro anni.
Io sono decisamente a favore del modello danese: lasciamo che le aziende assumano e licenzino a volontà, ma facciamo anche in modo che nessuno rimanga con le pezze al sedere mentre passa da un lavoro all'altro.
Finchè la "moneta" di scambio globale è il dollaro
Il fatto è che non lo è più. Non in modo preponderante, per lo meno.
I dipartimenti d'oltremare sono ex-colonie che ora godono d'uno status simile a quello della Francia Europea o metropolitana. Sono considerati una parte della Francia (e dell'UE) piuttosto che territori indipendenti.
E aggiungiamoci anche la Guiana Francese, che credo sia il più esteso territorio UE non europeo.
Ma quando Sarkozy diceva che la Turchia non poteva entrare nell'Unione Europea perchè non faceva parte dell'Europa geografica, era conscio dell'assurdità che diceva o non conosceva nemmeno la geografia del suo Paese?
weilà:) come la va?
che ingenuità i giovani d'oggi :D :D vero? io ai tempi ero meno ingenuo e tu lo sai. in ufficio insieme a me l'anno scorso c'erano due ragazzi indiani (cioè dell'india, non indiani d'america) che guadagnavano 150 euro al mese:eek: , mantenuti a spese dell'azienda (vitto e alloggio, altrimenti ovviamente non ce l'avrebbero fatta da soli a mantenersi) ed erano abbastanza bravi pure.
Per questo dico di ringraziare il povero Marco Biagi se i giovani laureati un lavoro anche se precario ce l'hanno...
Ecco., è questo punto di vista che mi fa cadere le braccia.
Invece di andare in piazza per la squadra di calcio, bisognerebbe andarci per mantenere i nostri diritti.
Quello che hai appena postato è un ricatto. O lavori come uno schiavo per 600 euro al mese (pagando un affitto di 500, magari) oppure prendo un pakistano che mi costa meno. Io intanto mi faccio il villone e cambio il Suv 3 volte all'anno.
Ma che ragionamento è?? Che vita è??? Poi si parla di famiglia, ma perpiacere.
FabioGreggio
25-06-2007, 13:33
weilà:) come la va?
che ingenuità i giovani d'oggi :D :D vero? io ai tempi ero meno ingenuo e tu lo sai. in ufficio insieme a me l'anno scorso c'erano due ragazzi indiani (cioè dell'india, non indiani d'america) che guadagnavano 150 euro al mese:eek: , mantenuti a spese dell'azienda (vitto e alloggio, altrimenti ovviamente non ce l'avrebbero fatta da soli a mantenersi) ed erano abbastanza bravi pure.
Per questo dico di ringraziare il povero Marco Biagi se i giovani laureati un lavoro anche se precario ce l'hanno...
Insomma gli schiavi negri dovrebbero alla fine ringraziare i padroni americani perchè se da una parte erano schiavi con tutti gli annessi e connessi, dall'altra hanno potuto sfamarsi e avere un giaciglio per dormire che altrimenti non avrebbero avuto?
I bambini nepalesi debbono ringraziare la NIKE per i 2 euro al giorno per 12 ore di lavoro a cucire i palloni di cuoio perchè senza la Nike non avrebbero nemmeno quei 2 euro.
Alla fine potremmo fare un sunto sintetico.
Se mio nonno avesse le ruote sarebbe una cariola.
Liberismo: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Sennò si riderebbe davvero di meno.
fg
ma che c'entra :confused:
Faccio un esempio: tempo fa hanno assunto, assieme a diversi italiani, due ragazze ingegneri, una rumena ed una filippina. Bravissime.
Come funziona, finché fanno le colf o entrano illegalmente va bene, ma poi quando invece vengono per "i lavori che gli italiani vogliono continuare a fare" allora non vanno bene più?
Beh se c'erano due italiani / e che avevano le stesse qualifiche avrebbero dovuto privilegiare gli italiani.
FabioGreggio
25-06-2007, 13:58
Beh se c'erano due italiani / e che avevano le stesse qualifiche avrebbero dovuto privilegiare gli italiani.
Come da te a Bolzano. Se c'è un concorso si prdilige il tedesco perchè è maggioritario.
L'Italiano no, perchè l'è un terùn.
Sulla meritocrazia ne parliamo in un secondo momento.
fg
Come da te a Bolzano. Se c'è un concorso si prdilige il tedesco perchè è maggioritario.
L'Italiano no, perchè l'è un terùn.
Sulla meritocrazia ne parliamo in un secondo momento.
fg
cosa c'entra la meritocrazia? Ma scusa eh sarà ben meglio dare lavoro prima agli italiani e poi agli stranieri, è OVVIO.
(Per quanto riguarda Bolzano qui vige fortunatamente la proporzionale linguistica)
Com'è ovvio che se in una graduatoria di alloggi pubblici dovrebbero essere favoriti PRIMA i residenti e POI chi viene da fuori.
Sembra quasi che se si fanno politiche per gli italiani si diventi automaticamente razzisti...
cosa c'entra la meritocrazia? Ma scusa eh sarà ben meglio dare lavoro prima agli italiani e poi agli stranieri, è OVVIO.
(Per quanto riguarda Bolzano qui vige fortunatamente la proporzionale linguistica)
Com'è ovvio che se in una graduatoria di alloggi pubblici dovrebbero essere favoriti PRIMA i residenti e POI chi viene da fuori.
Sembra quasi che se si fanno politiche per gli italiani si diventi automaticamente razzisti...
Ma col thread cosa c'entra :boh:
-kurgan-
25-06-2007, 14:27
weilà:) come la va?
che ingenuità i giovani d'oggi :D :D vero? io ai tempi ero meno ingenuo e tu lo sai. in ufficio insieme a me l'anno scorso c'erano due ragazzi indiani (cioè dell'india, non indiani d'america) che guadagnavano 150 euro al mese:eek: , mantenuti a spese dell'azienda (vitto e alloggio, altrimenti ovviamente non ce l'avrebbero fatta da soli a mantenersi) ed erano abbastanza bravi pure.
Per questo dico di ringraziare il povero Marco Biagi se i giovani laureati un lavoro anche se precario ce l'hanno...
manca solo che bisogna ringraziare per fare gli schiavi.
BountyKiller
25-06-2007, 14:33
Ecco., è questo punto di vista che mi fa cadere le braccia.
Invece di andare in piazza per la squadra di calcio, bisognerebbe andarci per mantenere i nostri diritti.
Quello che hai appena postato è un ricatto. O lavori come uno schiavo per 600 euro al mese (pagando un affitto di 500, magari) oppure prendo un pakistano che mi costa meno. Io intanto mi faccio il villone e cambio il Suv 3 volte all'anno.
Ma che ragionamento è?? Che vita è??? Poi si parla di famiglia, ma perpiacere.
amico mio. la situazione è questa, oltetutto tu mi sembri uno di idee molto aperte verso le altre culture, quindi di che ti lamenti? vuoi la società multirazziale e poi ti lamenti se arriva gente che si accotenta di 1/10 di quello che vuoi te e ti lamenti se l'imprenditore assume lui invece che te?
ma credi che gl imprenditori siano dei benefattori?:D :D
Ma col thread cosa c'entra :boh:
beh c'entra... se ci fosse una legge che privilegia l'assunzione di italiani magari con incentivi in caso di contratti a tempo indeterminato forse non ci sarebbero tutti sti cococo e cocopro e stupidaggini varie...
BountyKiller
25-06-2007, 14:38
Insomma gli schiavi negri dovrebbero alla fine ringraziare i padroni americani bla bla bla bla
fg
certo come no, c'era marco biagi anche a quei tempi.
ma che minchia c'entrano gli schiavi negri del 1700????
io non capirò mai la gente di sinistra:D credete che tutto vi sia dovuto? volete accogliere chiunque? e chi la mantiene questa gente, quando già gli italiani faticano a trovare un lavoro malpagato?
bo :nono:
amico mio. la situazione è questa, oltetutto tu mi sembri uno di idee molto aperte verso le altre culture, quindi di che ti lamenti? vuoi la società multirazziale e poi ti lamenti se arriva gente che si accotenta di 1/10 di quello che vuoi te e ti lamenti se l'imprenditore assume lui invece che te?
ma credi che gl imprenditori siano dei benefattori?:D :D
Infatti, ma io non mi lamento del pakistano assunto, solo che voglio sia assunto a tempo indeterminato e con lo stesso mio stipendio.
Non voglio una gara al ribasso sulla pelle delle persone. oggi sono 600 euro al mese, domani 400, dopodomani 300 "sennò arriva il pakistano". Bel modo di ragionare.
Aumentiamo la forbice, già aumentata a dismisura, fra i pochi ricchissmi ed i prossimi futuri poveri.
E lo dico con un contratto a tempo indeterminato in tasca.
certo come no, c'era marco biagi anche a quei tempi.
ma che minchia c'entrano gli schiavi negri del 1700????
io non capirò mai la gente di sinistra:D credete che tutto vi sia dovuto? volete accogliere chiunque? e chi la mantiene questa gente, quando già gli italiani faticano a trovare un lavoro malpagato?
bo :nono:
Il tuo contratto a tempo indeterminato, con la tue belle ferie pagate, e la malattia pagata, di chi pensi sia una conquista? Di alleanza nazionale? :D
BountyKiller
25-06-2007, 15:01
Il tuo contratto a tempo indeterminato, con la tue belle ferie pagate, e la malattia pagata, di chi pensi sia una conquista? Di alleanza nazionale? :D
il contratto non lo so, la mutua e le ferie pagate sono un'invenzione di Benito buonanima, come anche le pensioni del resto.
BountyKiller
25-06-2007, 15:03
Infatti, ma io non mi lamento del pakistano assunto, solo che voglio sia assunto a tempo indeterminato e con lo stesso mio stipendio.
Non voglio una gara al ribasso sulla pelle delle persone. oggi sono 600 euro al mese, domani 400, dopodomani 300 "sennò arriva il pakistano". Bel modo di ragionare.
Aumentiamo la forbice, già aumentata a dismisura, fra i pochi ricchissmi ed i prossimi futuri poveri.
E lo dico con un contratto a tempo indeterminato in tasca.
e qui cade il tuo ragionamento, perchè se io fossi un imprenditore ovviamente assumo chi mi costa meno, e se tu lo fossi faresti esattamente la stessa cosa;) finiamola con i discorsi ipocriti, di ipocrisia ne sento già abbastanza..
-kurgan-
25-06-2007, 15:04
e qui cade il tuo ragionamento, perchè se io fossi un imprenditore ovviamente assumo chi mi costa meno, e se tu lo fossi faresti esattamente la stessa cosa;) finiamola con i discorsi ipocriti, di ipocrisia ne sento già abbastanza..
proprio a questo serve uno stato con le sue leggi, proprio per impedire che ognuno faccia come pare a lui.
proprio a questo serve uno stato con le sue leggi, proprio per impedire che ognuno faccia come pare a lui.
E' esattamente questo che intendevo (grazie kurgan). Caro Bounty, ovvio che l'imprenditore assume chi gli conviene, se potesse non ci pagherebbe neppure!
Esistono leggi , stato e sindacati per "equilibrare" la situazione.
BountyKiller
25-06-2007, 15:22
in teoria si, però noi viviamo in itaglia...quindi.....;)
il contratto non lo so, la mutua e le ferie pagate sono un'invenzione di Benito buonanima, come anche le pensioni del resto.
Allora gli operai manifestavano e si picchiavano in piazza con la polizia, negli anni '70, per avere l'aragosta in mensa.
il problema è un altro secondo me,è che qui in Italia il lavoro precario è sinonimo di sfruttamento sottopagato.In paesi civili il lavoro a tempo determinato è maggiormente retibuito di quello a tempo indeterminato,proprio per la mancanza di stabilità che offre.E soprattutto premia i meriti,mentre qui lavori un tot e non ti riconfermano e se lo fanno non ti premiano,anzi,al più ti decurtano il già magro stipendio.O ti va bene o ti attacchi.La flessibilità è una cosa utilissima per le aziende e per i lavoratori,se applicata come si deve.Il Italia,tanto per cambiare,è diventata una ciofeca che ha al suo interno il peggio delle norme previste
Parlo per me:meglio non lavorare che lavorare così,tanto 2-300€ al mese non mi cambiano la vità,ma 12 ore di sfruttamento sì.Per meno di 5€ nette all'ora io non mi smuovo di casa.Il 99% di voi la troverà una cosa stupida,ma almeno io non mi sento responsabile di fomentare questa tratta degli schiavi.Che riempano negozi e call center di cinesi,rumeni e polacchi,prima o poi insorgeranno anche loro per rivendicare i loro diritti.E poi chi sfrutteranno?
BountyKiller
25-06-2007, 15:29
non ho voglia di discutere.... hai ragione tu.
byez
blamecanada
25-06-2007, 15:42
La flessibilità della produzione se la gestiscano le aziende, il lavoratore mica può mangiare certi mesi sí ed altri no...
La flessibilità della produzione se la gestiscano le aziende, il lavoratore mica può mangiare certi mesi sí ed altri no...
non mi pare che negli stati uniti o in gran bretagna facciano la fare.Basta saper gestire le cose.Se guadagni 4000€ in un mese puoi star fermo un mese e intanto cerchi lavoro.E soprattutto se sei capace il lavoro lo trovi subito.Invece no,qui prediligiamo il posto di lavoro sicuro,così si può anche scegliere di lavorare il minimo.In Danimarca nei mesi di attesa lo stato dà un assegno di disoccupazione,che viene revocato nel caso il disoccupato non dimostri di aver cercato lavoro.E comunque tale assegno non viene concesso per più di 3 mesi.
Qualcuno di sicuro dirà:Ma in Danimarca pagano più tasse,il 50%!In Italia ne paghiamo di meno,è vero,ma non siamo poi lontanissimi da quella soglia.E di sussidi di disoccupazione ne elargiamo come nulla fosse
sempreio
25-06-2007, 15:56
non mi pare che negli stati uniti o in gran bretagna facciano la fare.Basta saper gestire le cose.Se guadagni 4000€ in un mese puoi star fermo un mese e intanto cerchi lavoro.E soprattutto se sei capace il lavoro lo trovi subito.Invece no,qui prediligiamo il posto di lavoro sicuro,così si può anche scegliere di lavorare il minimo.In Danimarca nei mesi di attesa lo stato dà un assegno di disoccupazione,che viene revocato nel caso il disoccupato non dimostri di aver cercato lavoro.E comunque tale assegno non viene concesso per più di 3 mesi.
Qualcuno di sicuro dirà:Ma in Danimarca pagano più tasse,il 50%!In Italia ne paghiamo di meno,è vero,ma non siamo poi lontanissimi da quella soglia.E di sussidi di disoccupazione ne elargiamo come nulla fosse
la gran bretagna è risultato il paese occidentale dove c' è più povertà, molti dicono che si guadagna bene, ma credo che nessuno dei ragazzi che sta lassù abbia una famiglia da mantenere e una casa di proprità tutta sua, certo qui si stà peggio ma non dobbiamo certo guardare come modello di sviluppo i paesi anglosassoni
-kurgan-
25-06-2007, 16:00
mettere un argine a questo schifo è il principale motivo per cui questo governo è lì seduto in parlamento.. mi sa che forse non l'ha capito che se non fa qualcosa la gente col cavolo che li rivota.
blamecanada
25-06-2007, 16:01
non mi pare che negli stati uniti o in gran bretagna facciano la fare.
Gli Stati Uniti ed il Regno Unito sono i Paesi industrializzati con la piú alta soglia di povertà.
Il problema della mancanza di fondi è dovuta all'evasione fiscale ed alla malavita soprattutto, poi alla mancanza di trasparenza nel settore pubblico. Ma la trasparenza si potrebbe creare, se ci fosse la volontà politica per farlo.
non ho voglia di discutere.... hai ragione tu.
byez
peccato.
facile trovare , anche in rete, le condizioni dei lavoratori prima delle lotte operaie. 49ore settimanali il "cottimo" ecc.ecc.
blamecanada
25-06-2007, 16:13
peccato.
facile trovare , anche in rete, le condizioni dei lavoratori prima delle lotte operaie. 49ore settimanali il "cottimo" ecc.ecc.
12*7 non fa quarantanove...
Ma anche allora i datori di lavoro erano contrari alla diminuzione, è inutile sperare che adesso le cose siano cambiate, sono stati fatti dei progressi e ci sono stati dei cambiamenti dal punto di vista quantitativo, ma dal punto di vista qualitativo il rapporto di lavoro è sempre la stessa cosa da prima della rivoluzione industriale.
blamecanada
25-06-2007, 16:17
E soprattutto se sei capace il lavoro lo trovi subito.Invece no,qui prediligiamo il posto di lavoro sicuro,così si può anche scegliere di lavorare il minimo.
"Se un lavoratore è bravo non verrà mai licenziato" è un mito.
Il datore di lavoro cercherà sempre di ottenere il massimo dal lavoratore, e potrebbe ricattarlo per costringerlo a farsi sfruttare (se non lavori 9 ore ti licenzio, se non lavori 10 ore ti licenzio, se non ne lavori almeno 11 ti licenzio, etc).
Il lavoratore non è proprietà privata del datore di lavoro, e si può trattare come se fosse un oggetto od una merce.
E soprattutto se sei capace il lavoro lo trovi subito.Invece no,qui prediligiamo il posto di lavoro sicuro,così si può anche scegliere di lavorare il minimo.
"Se un lavoratore è bravo non verrà mai licenziato" è un mito.
Il datore di lavoro cercherà sempre di ottenere il massimo dal lavoratore, e potrebbe ricattarlo per costringerlo a farsi sfruttare (se non lavori 9 ore ti licenzio, se non lavori 10 ore ti licenzio, se non ne lavori almeno 11 ti licenzio, etc).
Il lavoratore non è proprietà privata del datore di lavoro, e si può trattare come se fosse un oggetto od una merce.
12*7 non fa quarantanove...
Ma anche allora i datori di lavoro erano contrari alla diminuzione, è inutile sperare che adesso le cose siano cambiate, sono stati fatti dei progressi e ci sono stati dei cambiamenti dal punto di vista quantitativo, ma dal punto di vista qualitativo il rapporto di lavoro è sempre la stessa cosa da prima della rivoluzione industriale.
Le lotte operaie riguardano, in particolare:
- l'orario di lavoro
Alla Fiat, ad esempio, si richiede la riduzione dell'orario di lavoro da 49 a 40 ore settimanali.
http://www.problemistics.org/manuale.intellettuale/operai.html
A parte questo, sono d'accordo. Qualitativamente il rapporto è sempre pessimo
blamecanada
25-06-2007, 16:27
[I]Le lotte operaie riguardano, in particolare:
- l'orario di lavoro
Alla Fiat, ad esempio, si richiede la riduzione dell'orario di lavoro da 49 a 40 ore settimanali.
Io parlavo piú in generale, c'erano anche orari peggiori di quello.
Comunque il limite massimo che si sono proposti i movimenti operati è sempre stato di otto ore. Purtroppo non si sono fatti progressi.
"Se un lavoratore è bravo non verrà mai licenziato" è un mito.
Il datore di lavoro cercherà sempre di ottenere il massimo dal lavoratore, e potrebbe ricattarlo per costringerlo a farsi sfruttare (se non lavori 9 ore ti licenzio, se non lavori 10 ore ti licenzio, se non ne lavori almeno 11 ti licenzio, etc).
Il lavoratore non è proprietà privata del datore di lavoro, e si può trattare come se fosse un oggetto od una merce.
d'accordo,però se sei capace con la flessibilità lavorativa ti licenzi e cerchi miglior sistemazione
blamecanada
25-06-2007, 16:35
d'accordo,però se sei capace con la flessibilità lavorativa ti licenzi e cerchi miglior sistemazione
Ovviamente il problema maggiore è per quelle persone che non avendo particolari abilità lavorative possono essere cambiate facilissimamente, e quindi tendono ad essere sfruttate molto di piú, ma anche tra le persone capaci se non ci fossero tutele tutti i datori di lavoro si comporterebbero cosí, e quindi potrebbero scegliere solo persone diverse dalle quali farsi sfruttare allo stesso modo.
Alla fine c'è sempre un 10% di disoccupati, e tra questi c'è un sufficiente numero di disperati per poter fare continui ricatti. Poi magari nella piccola azienda c'è la buon'anima che tenta di trattare bene i suoi operai, ma sono mosche bianche, e ci deve rimettere personalmente se vuole sostenere la concorrenza.
d'accordo,però se sei capace con la flessibilità lavorativa ti licenzi e cerchi miglior sistemazione
Sempre a tempo determinato?
FabioGreggio
25-06-2007, 16:45
certo come no, c'era marco biagi anche a quei tempi.
ma che minchia c'entrano gli schiavi negri del 1700????
io non capirò mai la gente di sinistra:D credete che tutto vi sia dovuto? volete accogliere chiunque? e chi la mantiene questa gente, quando già gli italiani faticano a trovare un lavoro malpagato?
bo :nono:
Beh ma se sei duro nei paragoni me lo dici che ti faccio lo spelling.
Nel liberismo globalizzato conta chi ha più numeri non la nazionalità.
Chi da di più e costa meno.
Avete voluto il liberismo?
Mo godetevelo.
ah, io sono socialsita.
fg
FabioGreggio
25-06-2007, 16:49
d'accordo,però se sei capace con la flessibilità lavorativa ti licenzi e cerchi miglior sistemazione
"Miglior sistemazione" all'interno di uno standard da fame cmq.
Se uno prende 600 euro al mese e fa il ricercatore genetico, si licenzia per prendere 800 euro al mese.
Il liberismo è meritocratico a patto che il lavoratore costi una pippata di tabacco.
Il tuo discorso andava bene fino a 25 anni fa.
Oggi nelle aziende la cosa che conta di più non è la professionalità.
E' il costo orario e basta.
Un Ucraino di 25 anni, bravissimo saldatore diplomato costa 4 volte in meno di un italiano.
Che già storce il naso a saldare.
Questo è il punto che molti come te non capiscono.
fg
Pancho Villa
25-06-2007, 17:17
Io parlavo piú in generale, c'erano anche orari peggiori di quello.
Comunque il limite massimo che si sono proposti i movimenti operati è sempre stato di otto ore. Purtroppo non si sono fatti progressi.E le 35 ore?
blamecanada
25-06-2007, 17:38
E le 35 ore?
Il progetto in Italia è fallito, e negli stessi Paesi dove era stato approvato (Francia) si è sostanzialmente tornati alle quaranta ore.
Il problema è la concorrenza: la diminuzione delle ore aumenta il costo delle retribuzioni, ed essendoci un mercato unico Europeo non si possono mettere dazi od usare misure protezionistiche per difendersi dalla concorrenza sleale degli stati in cui si lavora quaranta ore. Le trentacinqueore sarebbero una bella cosa, sarebbero una diminuzione dell'orario di lavoro del 12,5%, cinque ore in piú da dedicare ai propri interessi, ai propri amici, alla propria famiglia, e favorirebbero la creazione di nuova occupazione (lavorare tutti ma di meno). Ovviamente ci sono dei rischi piú che altro per le piccole imprese, ma con adeguati accorgimenti il problema si potrebbe risolvere. Il provvedimento però da prendere in ambito comunitario, e e l'Unione Europea per proteggere gli interessi delle grandi grandi aziende (che fanno affari sfruttando la manodopera schiavistica all'estero per rivendere poi in Europa), non vuole mettere dazi di alcun tipo.
Io credo che Biagi si stia rivoltando nella tomba, sapendo che hanno dato il suo nome ad una simile legge, che prende spunto da quanto da lui teorizzato ma finisce per stravolgerlo totalmente.
La flessibilità effettivamente è una necessità per le aziende ed è un modello funzionale anche per i lavoratori, purchè venga applicata correttamente.
Come faceva osservare Deuced, la flessibilità deve essere maggiormente retribuita (tutta la flessibilità, non solo quella dei lavoratori altamente qualificati). Il lavoratore capace preferisce restare flessibile per avere una maggiore retribuzione e perchè potrà sempre approfittare delle migliori occasioni che il mercato del lavoro offre.
Questo però è solo una parte del modello della flessibilità, che per funzionare deve essere applicato integralmente, altrimenti ci si verrebbe a trovare nella situazione prospettata da blamecanada:
Ovviamente il problema maggiore è per quelle persone che non avendo particolari abilità lavorative possono essere cambiate facilissimamente, e quindi tendono ad essere sfruttate molto di piú, ma anche tra le persone capaci se non ci fossero tutele tutti i datori di lavoro si comporterebbero cosí,
Prima di tutto basterebbe far rispettare le leggi esistenti, due priorità su tutte:1) i contratti a progetto devono essere ancorati ad un vero progetto; mentro oggi i contratti a progetto sono solo dei contratti "mascherati" con un finto progetto; 2) dura lotta al lavoro nero con inasprimento delle sanzioni (ma mi accontenterei anche se venissero applicate quelle vigenti).
In un simile modello, applicato correttamente, l'imprenditore ha tutto l'interesse ad avere il maggior numero di lavoratori a tempo indeterminato perchè sarebbero meno onerosi; a questo farebbero eccezione solo i lavoratori altamente qualificati che l'imprenditore non è riuscito a convincere e quei lavoratori, anche non qualificati, di cui effettivamente l'azienda ha bisogno solo per una periodo limitato (perchè definito da uno specifico progetto).
Oggi nelle aziende la cosa che conta di più non è la professionalità.
E' il costo orario e basta.
Tanto è vero che spesso ci sono aziende che mandano a casa gente con esperienza ma che ha contratto a tempo indeterminato e costano per mettere al loro posto neoassunti a costo irrisorio , questa è la filosofia del risparmio a ogni costo .
( E non venitemi a dire che licenziare un lavoratore a tempo indeterminato è impossibile , se vuoi mandare via qualcuno ci riesci , sempre )
blamecanada
25-06-2007, 20:31
a questo farebbero eccezione solo i lavoratori altamente qualificati che l'imprenditore non è riuscito a convincere e quei lavoratori, anche non qualificati, di cui effettivamente l'azienda ha bisogno solo per una periodo limitato (perchè definito da uno specifico progetto).
A me non pare un problema da poco, le persone mangiano anche quando non lavorano. Bisognerebbe inserire dei sussidi di disoccupazione, ma non vincolati all'accettazione di qualsiasi contratto venga offerto, sennò ci ritroviamo coi laureati a pulire i cessi...
blamecanada
25-06-2007, 20:34
Tanto è vero che spesso ci sono aziende che mandano a casa gente con esperienza ma che ha contratto a tempo indeterminato e costano per mettere al loro posto neoassunti a costo irrisorio , questa è la filosofia del risparmio a ogni costo .
( E non venitemi a dire che licenziare un lavoratore a tempo indeterminato è impossibile , se vuoi mandare via qualcuno ci riesci , sempre )
È questa la realtà delle società per azioni, gran parte degli azionisti compra per rivendere dopo pochi giorni, è pura speculazione.
"Miglior sistemazione" all'interno di uno standard da fame cmq.
Se uno prende 600 euro al mese e fa il ricercatore genetico, si licenzia per prendere 800 euro al mese.
Il liberismo è meritocratico a patto che il lavoratore costi una pippata di tabacco.
Il tuo discorso andava bene fino a 25 anni fa.
Oggi nelle aziende la cosa che conta di più non è la professionalità.
E' il costo orario e basta.
Un Ucraino di 25 anni, bravissimo saldatore diplomato costa 4 volte in meno di un italiano.
Che già storce il naso a saldare.
Questo è il punto che molti come te non capiscono.
fg
veramente il punto è che tu non hai capito è che io mi riferivo ad altri paesi,ho già scritto nell'intervento precedente che in Italia il sistema è fallato.Stati Uniti,gran bretagna,i paesi scandinavi,fanno la fame?Più di noi italiani?Ah bè...
Io per fare il paramedico in Italia arriverei scarso a 1500€ al mese con contratto trimestrale,negli stati uniti guadagnerei 50000$ annui con un contratto annuale.
La flessibilità e certi tipi di contratto vanno bene per lo studente universitario che si paga gli studi, non per un padre di famiglia.
Invece le aziende con la legge Biagi hanno trovato la gallina dalle uova d'oro.
La flessibilità e certi tipi di contratto vanno bene per lo studente universitario che si paga gli studi, non per un padre di famiglia.
Invece le aziende con la legge Biagi hanno trovato la gallina dalle uova d'oro.
Sono perfettamente d'accordo!!!! :mano:
Ma le imprese se ne fregano del benessere sociale e puntano solo al loro portafogli, è per questo che serve una forte tutela di chi ha un lavoro stabile e chi ancora deve trovarlo, lo stato deve essere dalla parte del più debole che certo non è l'impresa:O
Troppo potere hanno imprese e imprenditori, ci vuole un riequilibrio dei rapporti che oggi sono tutti a favore delle aziende:muro:
A me non pare un problema da poco, le persone mangiano anche quando non lavorano. Bisognerebbe inserire dei sussidi di disoccupazione, ma non vincolati all'accettazione di qualsiasi contratto venga offerto, sennò ci ritroviamo coi laureati a pulire i cessi...
E' un problema oggi, ma la premessa era che il lavoro flessibile deve essere maggiormente retribuito e che i contratti a progetto devono essere ancorati ad uno specifico progetto.
Se un lavoratore a tempo indeterminato costa all'azienda 100 mentre quello flessibile costa 130, l'azienda prediligerà il contratto a tempo indeterminato, tranne in quelle occasioni in cui effettivamente pensi di aver bisogno di uno specifico elemento solo per un periodo temporaneo (ad esempio gli stagionali). In questo caso per l'azienda è comunque conveniente pagare uno stipendio maggiore, perchè comunque lo paga solo quando gli serve, ma anche il lavoratore temporaneo per quel periodo avrà guadagnato di più, guadagni che servono anche a coprire l'eventuale tempo in cui si resta senza lavoro.
Il concetto è che si guadagna di più perchè viene retribuito anche il rischio di non trovare subito un altro impiego, ma se non si vuole rischiare sarà comunque più facile trovare un impiego a tempo indeterminato (che l'imprenditore prediligerà per via dei minori costi).
La distorsione c'è oggi perche il lavoro temporaneo è sottopagato, per cui si tende a far diventare a progetto qualunque cosa (che razza di progetto è un call center?), incamerando il vantaggio del basso costo e della "flessibilità" (ho virgolettato perchè il termine ha tutt'altra valenza).
blamecanada
26-06-2007, 12:33
Troppo potere hanno imprese e imprenditori, ci vuole un riequilibrio dei rapporti che oggi sono tutti a favore delle aziende:muro:
Purtroppo è dura.
Da una parte il sindacato non è piú quello di una volta, ma si è burocratizzato; dall'altra le imprese hanno gran parte dei media e possono influenzare significativamente l'opinione pubblica, specialmente quella che non è a diretto contatto col problema...
Purtroppo è dura.
Da una parte il sindacato non è piú quello di una volta, ma si è burocratizzato; dall'altra le imprese hanno gran parte dei media e possono influenzare significativamente l'opinione pubblica, specialmente quella che non è a diretto contatto col problema...
Mi ricordo Berlusconi quando voleva togliere l'art.18
diceva "la lotta dei padri contro i figli" invece di estendere i diritti, togliamoli a tutti!
Poi uno a 50 anni licenziato sai quanti lavori trova....
Purtroppo è dura.
Da una parte il sindacato non è piú quello di una volta, ma si è burocratizzato; dall'altra le imprese hanno gran parte dei media e possono influenzare significativamente l'opinione pubblica, specialmente quella che non è a diretto contatto col problema...
Guarda è dura perchè politici e sindacati non sono adeguatamente stimolati, ma quando si troveranno frà qualche anno padri di famiglia in strada a fare la rivoluzione perchè i figli non hanno di che mangiare e un tetto sulla testa, giovani e meno giovani disperati perchè a 35 anni non hanno ancora un lavoro, vedrai come faranno di corsa leggi "pro popolo":rolleyes: :rolleyes:
Bisogna ancora aspettare un pochino ma ormai è solo questione di tempo perchè arrivi la goccia che fà traboccare il vaso.
blamecanada
26-06-2007, 14:41
E con il più alto tassodi meritocrazia...
Se bisogna aumentare la povertà ne faccio volentieri a meno, che poi quella è una meritocrazia tutta teorica e a senso unico, per i ricchi la meritocrazia non c'è comunque.
blamecanada
26-06-2007, 15:15
E' proprio con un programma opposto che Sarkozy ha vinto le elezioni in Francia, la gente si è accorta che lavorando meno e guadagnando meno (inevitabile) delle ore in più per i propri passatempi non se ne faceva nulla, dato che non ha i soldi per permetterseli...
Nono, io parlo di guadagnare uguale e lavorare meno, sennò per forza è una fregatura... Quelli che dovrebbero guadagnare meno sono banche, speculatori, azionisti, etc. È questo l'obiettivo che ci si dovrebbe porre.
Se tutti hanno un sussidio di disoccupazione e nessuno vuole lavorare per uno stipendio inferiore a un certo limite le imprese sono costrette ad aumentare gli stipendi, perché se hanno le fabbriche vuote ci perdono molto di piú.
Il sistema del lavoro in Svezia mi pare funzioni bene.
cosa c'entra la meritocrazia? Ma scusa eh sarà ben meglio dare lavoro prima agli italiani e poi agli stranieri, è OVVIO.
Povera italia , Non assumiamo i piu meritevoli !!!!
E poi ci lamentiamo che non ce concorrenza !
polli079
26-06-2007, 16:29
Il problema dell'italia non sono le leggi ma gli italiani stessi.
Nel caso del contratto a tempo determinato non si può negare che larga parte di imprenditori se ne approffittino, su n° dipendenti ne hanno sempre una parte che gira grazie a questi contratti, in molte aziende il numero rimane bene o male uguale ma le persone che lo compongono cambiano.
Nel caso del contratto a tempo indeterminato ci sono parecchi lavoratori che ne abusano, una volta assunti diventato l'esempio di cosa non fare per essere un lavoratore serio (in primis basta guardare il pubblico, incompentenza pari solo alla svogliatezza).
Le strutture che poi dovrebbero regolarizzare il lavoro peggio che peggio, a sentire confindustria l'operaio dovrebbe essere un puro oggetto da usare quando c'è bisogno, da smaltire quando di troppo.
I sindacati da parte loro sono sempre a favore del lavoratore, anche del nullafacente più incallito, guai ad attribuirgli le colpe al lavoratore fannullone, anche in questo caso la colpa la fa ricadere sull'imprenditorse.
Secondo me il vero problema non sono le leggi ma l'italiano che riesce sempre a rovinare tutto. Come detto da altri moltri altri sistemi che noi invidiamo collasserebbero solo "importando" alcune popolazioni del sud italia, inutile sperare in chissà quale miracolo se la gente non fa nulla, dopotutto in uno stato dove 3 regioni "rendono" per più del 50% dell'italia c'è poco da sperare.
polli079
26-06-2007, 17:07
Concordo sui problemi segnalati nell'ultimo post, ma non credo siano davvero gli italiani a rovinare tutto, bensì le leggi, che permettono scappatoie. La legge Biagi ha dei bug notevoli che vanno messi a posto. Sarebbe bello avere gl iaiuti previsti dalla società francese, ma è un sistema che non è "in equilibrio" poichè la scelta razionale che porta maggior utilità ai singoli individui è quella di non fare nulla, non cercare un lavoro e vivere alle spalle di altri. "Sembra" che il sistema funzioni perchè nessuno lo faceva, ora gli immigrati lo fanno e anche molti francesi perchè non gli va di essere tartassati di tasse per mantenere i fannulloni, e il sistema sta crollando, perchè per mantenere tutti i disoccupati il sussidio è sceso e giustamente quelli che lo sono non per scelta ma perchè la loro azienda ha chiuso e stanno cercando un altro lavoro si lamentano ed i sindacati invece di puntare il dito sui fannulloni dicono che è colpa del governo e degli imprenditori :mbe: Del resto non ci si può aspettare che la gente si ocmporti contro il proprio interesse. Per questo preferisco il sistema anglosassone (quello USA è eccessivamente sregolato e porta a storture IMHO, ma quello inglese consolidatosi con Blair mi pare assai buono). Se trasferisci i fannulloni in questi paesi, invece di far collassare il sistema si ritrovano senza appoggi e senza cure e non intaccano il sistema.
Nel esempio di prima ho fatto vedere come in 2 casi che trattono cose opposte (lavoro a tempo determinato e indeterminato) si riesce a snaturare il concetto per il quale sono stati creati.
Il paese non è un'entità a se stante, ma è fatto dalle persone, se un paese è definito un paese di "furbi" è perchè i cittadini fanno furbi.
Se non c'è un autoregolazione difficilmente si trova una soluzione, non mi aspetto che la gente non faccia quello che gli è più comodo ma spero che la gente non vada nell'illegale per arrivare a comodità.
generals
26-06-2007, 18:58
Guarda è dura perchè politici e sindacati non sono adeguatamente stimolati, ma quando si troveranno frà qualche anno padri di famiglia in strada a fare la rivoluzione perchè i figli non hanno di che mangiare e un tetto sulla testa, giovani e meno giovani disperati perchè a 35 anni non hanno ancora un lavoro, vedrai come faranno di corsa leggi "pro popolo":rolleyes: :rolleyes:
Bisogna ancora aspettare un pochino ma ormai è solo questione di tempo perchè arrivi la goccia che fà traboccare il vaso.
concordo o si risolve il problema o si finirà con le teste tagliate come fecero in Francia per molto meno :O
Mi chiedo come mai i nostri cari sindacati confederali non puntano i piedi sull'abolizione della legge 30 che coinvolege milioni di persone come fanno con lo scalone (che riguarda 123.000 pensionati baby, ossia che vanno prima degli altri in pensione a 57 anni anzichè a 60 e con costi enormi in 10 anni) :mad:
generals
26-06-2007, 19:13
IL MANIFESTO DI VELTRONI
Su quali temi dovrebbe puntare secondo voi Walter Veltroni nel discorso di Torino? (possibili da una a tre risposte)
8. Sostegno a ceti deboli, giovani e precari 27%
2. Laicità dello Stato 21%
1. Rilancio della sinistra 13%
10. Forte impegno sulla sicurezza 12%
7. Sostegno a imprese 7%
6. Elezione diretta del premier 6%
9. Richiamo ai valori dell'Europa e dell'Occidente 6%
4. Alleanza con la sinistra radicale 3%
5. Apertura all'Udc 3%
3. Apertura ai temi cattolici 2%
150403 voti alle 19:00
Guardate quale è la prima richiesta sul sondaggio di repubblica :read: :
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2007/politica/manifesto_veltroni.html
Nono, io parlo di guadagnare uguale e lavorare meno, sennò per forza è una fregatura... Quelli che dovrebbero guadagnare meno sono banche, speculatori, azionisti, etc. È questo l'obiettivo che ci si dovrebbe porre.
Se tutti hanno un sussidio di disoccupazione e nessuno vuole lavorare per uno stipendio inferiore a un certo limite le imprese sono costrette ad aumentare gli stipendi, perché se hanno le fabbriche vuote ci perdono molto di piú.
Il sistema del lavoro in Svezia mi pare funzioni bene.
Il discorso di fondo (che bisogna trasferire reddito dai grossi gruppi di potere economico ai lavoratori) è sicuramente condivisibile, ma credo che il metodo da te proposto otterrebbe l'effetto contrario: le persone razionalmente si comportano in modo da massimizzare il proprio benessere personale, anzichè quello della collettività; con un sistema di sussidi, alla fine gli stipendi scenderebbero anzichè salire perchè si avrebbe un'esplosione del lavoro nero, che oggi è voluto dagli imprenditori, domani sarà preferito anche dai lavoratori che guadagneranno di più con un lavoro in nero più il sussidio piuttosto che dal solo lavoro regolare. In una situazione come questa (lavoro nero voluto da entrambe le parti) il nero sarebbe impossibile da fare emergere.
blamecanada
27-06-2007, 00:03
Il discorso di fondo (che bisogna trasferire reddito dai grossi gruppi di potere economico ai lavoratori) è sicuramente condivisibile, ma credo che il metodo da te proposto otterrebbe l'effetto contrario: le persone razionalmente si comportano in modo da massimizzare il proprio benessere personale, anzichè quello della collettività; con un sistema di sussidi, alla fine gli stipendi scenderebbero anzichè salire perchè si avrebbe un'esplosione del lavoro nero, che oggi è voluto dagli imprenditori, domani sarà preferito anche dai lavoratori che guadagneranno di più con un lavoro in nero più il sussidio piuttosto che dal solo lavoro regolare. In una situazione come questa (lavoro nero voluto da entrambe le parti) il nero sarebbe impossibile da fare emergere.
In effetti è un bel problema.
polli079
27-06-2007, 09:23
Il discorso di fondo (che bisogna trasferire reddito dai grossi gruppi di potere economico ai lavoratori) è sicuramente condivisibile, ma credo che il metodo da te proposto otterrebbe l'effetto contrario: le persone razionalmente si comportano in modo da massimizzare il proprio benessere personale, anzichè quello della collettività; con un sistema di sussidi, alla fine gli stipendi scenderebbero anzichè salire perchè si avrebbe un'esplosione del lavoro nero, che oggi è voluto dagli imprenditori, domani sarà preferito anche dai lavoratori che guadagneranno di più con un lavoro in nero più il sussidio piuttosto che dal solo lavoro regolare. In una situazione come questa (lavoro nero voluto da entrambe le parti) il nero sarebbe impossibile da fare emergere.
Condivido anche perchè c'è già molta gente in italia che prende i soldi come dispoccupato e lavora in nero.
Non c'è nulla da fare, anche se la legge viene fatta con buoni propositi chi la applica la snatura
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.