Sinclair63
16-06-2007, 21:58
Il divorzio dei genitori gli ha causato un trauma
Obbligato a mantenere il figlio maggiorenne
Ha 23 anni e un lavoro, ma il padre è obbligato al mantenimento. La Cassazione: «E' dipendente dalla famiglia, ma non è colpa sua».
ROMA - Il figlio lascia l'università, per colpa della separazione di mamma e papà. E il padre è costretto a mantenerlo, anche se ha un impiego ed è maggiorenne. Lo dice la Cassazione.
LA VICENDA- Giancarlo B., un insegnante di Vercelli ha fatto ricorso alla Suprema Corte chiedendo di essere dispensato dal mantenimento della ex moglie e del figlio 23enne Simone. Il padre contava sulle proprie difficoltà economiche e sul fatto che il figlio nel frattempo avesse trovato lavoro nello studio di un commercialista, per 500 euro a mese.
PRIMA SENTENZA - La Corte d'appello di Torino l'aveva già condannato a luglio del 2002 a versare 70 euro alla moglie e 80 al figlio. Motivazione: il ragazzo aveva subito un forte trauma per la separazione conflittuale dei genitori, patendo «sofferenze psicologiche per le quali aveva dovuto ricorrere al sostegno di psicoterapeuti» . E il consegente abbandono degli studi.
CASSAZIONE - Ma il padre non si è arreso. E ha fatto ricorso in Cassazione. Anche qui però il suo ricorso è stato respinto. La Corte ha stabilito che l'ex insegnate dovrà continuare a mantenere, seppure con una piccola somma, il figlio perchè «ha abbandonato gli studi in cui aveva mostrato difficoltá a causa del disagio prodotto dalla separazione dei genitori». I giudici hanno aggiunto nella sentenza che il figlio maggiorenne «tuttora dipendente, non per colpa sua, dai genitori» deve essere equiparato ad un minorenne. Di conseguenza l'uomo è costretto «all'obbligo di mantenimento, oltre che di educazione e di istruzione, fino al momento in cui il ragazzo abbia raggiunto una propria indipendenza economica».
16 giugno 2007
Fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/16/cassazione_figlio_maggiorenne.shtml
Obbligato a mantenere il figlio maggiorenne
Ha 23 anni e un lavoro, ma il padre è obbligato al mantenimento. La Cassazione: «E' dipendente dalla famiglia, ma non è colpa sua».
ROMA - Il figlio lascia l'università, per colpa della separazione di mamma e papà. E il padre è costretto a mantenerlo, anche se ha un impiego ed è maggiorenne. Lo dice la Cassazione.
LA VICENDA- Giancarlo B., un insegnante di Vercelli ha fatto ricorso alla Suprema Corte chiedendo di essere dispensato dal mantenimento della ex moglie e del figlio 23enne Simone. Il padre contava sulle proprie difficoltà economiche e sul fatto che il figlio nel frattempo avesse trovato lavoro nello studio di un commercialista, per 500 euro a mese.
PRIMA SENTENZA - La Corte d'appello di Torino l'aveva già condannato a luglio del 2002 a versare 70 euro alla moglie e 80 al figlio. Motivazione: il ragazzo aveva subito un forte trauma per la separazione conflittuale dei genitori, patendo «sofferenze psicologiche per le quali aveva dovuto ricorrere al sostegno di psicoterapeuti» . E il consegente abbandono degli studi.
CASSAZIONE - Ma il padre non si è arreso. E ha fatto ricorso in Cassazione. Anche qui però il suo ricorso è stato respinto. La Corte ha stabilito che l'ex insegnate dovrà continuare a mantenere, seppure con una piccola somma, il figlio perchè «ha abbandonato gli studi in cui aveva mostrato difficoltá a causa del disagio prodotto dalla separazione dei genitori». I giudici hanno aggiunto nella sentenza che il figlio maggiorenne «tuttora dipendente, non per colpa sua, dai genitori» deve essere equiparato ad un minorenne. Di conseguenza l'uomo è costretto «all'obbligo di mantenimento, oltre che di educazione e di istruzione, fino al momento in cui il ragazzo abbia raggiunto una propria indipendenza economica».
16 giugno 2007
Fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/16/cassazione_figlio_maggiorenne.shtml