Wesker
13-06-2007, 14:09
De Laurentiis: «Il grande calcio deve essere solo per le grandi città, come la Nba in America»
Il presidente del Napoli all'indomani delle feste per la promozione: voglio un campionato con le migliori squadre d'Europa.
Presidente De Laurentiis, adesso c’è di nuovo la serie A a Napoli. «Il cammino nella massima serie va cominciato con consapevolezza e determinazione sia sul piano sportivo che industriale. Nel nostro mondo questo secondo aspetto non viene molto considerato».
Lei gradirebbe una nuova serie A stile Nba. Per accedervi, servono garanzie economiche e un bacino di utenti. «Il campanilismo in Italia è fortissimo e crea un problema. La nascita dei comuni risale al 1200... Il campanilismo deve rimanere, ci mancherebbe, ma non è detto che non si possano trovare delle soluzioni. Nel ’96 Prodi e Veltroni con buonsenso hanno trasformato i club in società per azioni con fine di lucro».
Occorre partire da lì per cambiare il sistema? «Vanno verificate le possibilità di fatturato di ciascun club perchè possa competere».
Presidente, lei pensa che vicino a un torneo dei grandi possano convivere le altre serie? «Serie B e C devono fare crescere nuovi campioni, allenatori, arbitri».
Che serie A sogna Aurelio De Laurentiis? «Una serie A blindata perchè la serie A cosi com’è superata. Dobbiamo pensare che siamo nel mondo e progettare un campionato con ottanta squadre suddivise in gironi. Il Milan, la Juventus, la Roma, la Fiorentina, il Napoli ma non solo devono poter giocare con Liverpool, Barcellona, Manchester... Un grandissimo torneo dove ogni anno si cambiano i gironi e con le migliori squadre in campo negli ultimi due mesi per un playoff sensazionale».
Intanto il nostro calcio è alle prese con molti problemi economici. «Ci sono situazioni fallimentari e situazioni di mecenatismo che nascono dal desiderio di avere visibilità o ritorni diversi. E non va bene».
Il calcio costa. «Poichè costa e lo Stato non lo può finanziare, ci deve essere un mercato. E ci sono mercati per tutte le stagioni. Le partite del nostro campionato non vengono sufficientamente trasmesse all’estero: è un bacino non sfruttato».
I diritti televisivi verranno venduti collettivamente. «E’ sbagliato. Si parla di diritti che tra uno o due anni non esisteranno più. Poi guardi, ognuno fa il proprio film e lo vende. Fra tre anni, grazie alla banda larga di Internet, immagino lo stadio virtuale. Allora, cosa farà la ministro Melandri? Quello dei diritti collettivi mi sembra un concetto stalinista. Qui si guarda a modelli come quello inglese che hanno prerogative soprattutto all’estero».
I tifosi del Napoli aspettano il primo colpo di mercato. «I tifosi sanno che i nomi a sensazione mi danno fastidio. Il mio calcio è un film con ventiquattro protagonisti».
Fonte: Il Messaggero
De Laurentis!! Ma mi faccia il piacere!
Facessero una sorta di NBA si perderebbe il fascino delle promozioni, la gente dovrebbe tifare solo le grandi squadre.
Poi perchè il napoli dovrebbe far parte di questa elite? Sarebbero i rappresentanti della spazzatura e della camorra?
Sono anni che la società fa schifo, tra fallimenti, retrocessioni, squalifiche del campo. Adesso perchè ha fatto il doppio salto si crede chissà chi?
Si è dimenticato che il calcio è prima sport, poi, se avanza, è business
Il presidente del Napoli all'indomani delle feste per la promozione: voglio un campionato con le migliori squadre d'Europa.
Presidente De Laurentiis, adesso c’è di nuovo la serie A a Napoli. «Il cammino nella massima serie va cominciato con consapevolezza e determinazione sia sul piano sportivo che industriale. Nel nostro mondo questo secondo aspetto non viene molto considerato».
Lei gradirebbe una nuova serie A stile Nba. Per accedervi, servono garanzie economiche e un bacino di utenti. «Il campanilismo in Italia è fortissimo e crea un problema. La nascita dei comuni risale al 1200... Il campanilismo deve rimanere, ci mancherebbe, ma non è detto che non si possano trovare delle soluzioni. Nel ’96 Prodi e Veltroni con buonsenso hanno trasformato i club in società per azioni con fine di lucro».
Occorre partire da lì per cambiare il sistema? «Vanno verificate le possibilità di fatturato di ciascun club perchè possa competere».
Presidente, lei pensa che vicino a un torneo dei grandi possano convivere le altre serie? «Serie B e C devono fare crescere nuovi campioni, allenatori, arbitri».
Che serie A sogna Aurelio De Laurentiis? «Una serie A blindata perchè la serie A cosi com’è superata. Dobbiamo pensare che siamo nel mondo e progettare un campionato con ottanta squadre suddivise in gironi. Il Milan, la Juventus, la Roma, la Fiorentina, il Napoli ma non solo devono poter giocare con Liverpool, Barcellona, Manchester... Un grandissimo torneo dove ogni anno si cambiano i gironi e con le migliori squadre in campo negli ultimi due mesi per un playoff sensazionale».
Intanto il nostro calcio è alle prese con molti problemi economici. «Ci sono situazioni fallimentari e situazioni di mecenatismo che nascono dal desiderio di avere visibilità o ritorni diversi. E non va bene».
Il calcio costa. «Poichè costa e lo Stato non lo può finanziare, ci deve essere un mercato. E ci sono mercati per tutte le stagioni. Le partite del nostro campionato non vengono sufficientamente trasmesse all’estero: è un bacino non sfruttato».
I diritti televisivi verranno venduti collettivamente. «E’ sbagliato. Si parla di diritti che tra uno o due anni non esisteranno più. Poi guardi, ognuno fa il proprio film e lo vende. Fra tre anni, grazie alla banda larga di Internet, immagino lo stadio virtuale. Allora, cosa farà la ministro Melandri? Quello dei diritti collettivi mi sembra un concetto stalinista. Qui si guarda a modelli come quello inglese che hanno prerogative soprattutto all’estero».
I tifosi del Napoli aspettano il primo colpo di mercato. «I tifosi sanno che i nomi a sensazione mi danno fastidio. Il mio calcio è un film con ventiquattro protagonisti».
Fonte: Il Messaggero
De Laurentis!! Ma mi faccia il piacere!
Facessero una sorta di NBA si perderebbe il fascino delle promozioni, la gente dovrebbe tifare solo le grandi squadre.
Poi perchè il napoli dovrebbe far parte di questa elite? Sarebbero i rappresentanti della spazzatura e della camorra?
Sono anni che la società fa schifo, tra fallimenti, retrocessioni, squalifiche del campo. Adesso perchè ha fatto il doppio salto si crede chissà chi?
Si è dimenticato che il calcio è prima sport, poi, se avanza, è business