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View Full Version : De Gregorio sotto accusa per riciclaggio


generals
06-06-2007, 11:58
E' indagato a Napoli. L'aggravante: ha agevolato un'associazione mafiosa
De Gregorio sotto accusa per riciclaggio
In un blitz a casa di un camorrista sequestrati assegni firmati e girati dal senatore del movimento «Italiani nel mondo»

Il senatore Sergio De Gregorio, leader del movimento Italiani nel mondo, eletto con l'Idv e ora passato al centrodestra (Lapresse)
Il senatore Sergio De Gregorio, leader del movimento Italiani nel mondo, eletto con l'Idv e ora passato al centrodestra (Lapresse)
ROMA — Nel novembre scorso disse che i magistrati dell'antimafia di Napoli stavano facendo uno sforzo «encomiabile» nella lotta al crimine, e che bisognava ascoltare il loro «grido di dolore» per la scarsità di mezzi a disposizione; oggi quegli stessi magistrati l'hanno messo sotto inchiesta, in uno dei tanti filoni delle loro inchieste sui clan camorristici e sul contrabbando.
Il senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa di palazzo Madama, è indagato per il reato di riciclaggio, con l'aggravante di aver agevolato un'associazione mafiosa. Il procedimento è stato avviato dopo alcuni accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, a seguito del ritrovamento di una serie di assegni girati dal parlamentare eletto con l'Italia dei valori di Di Pietro (e dunque nel centro-sinistra) e poi messosi «in proprio» col movimento Italiani nel mondo per votare quasi stabilmente insieme al centrodestra.
Gli assegni che hanno portato a indagare sul senatore furono trovati durante una perquisizione a carico di Rocco Cafiero detto 'o capriariello, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine per i suoi coinvolgimenti nel contrabbando e in altri traffici, più volte arrestato e finito sotto processo, non solo a Napoli. Abita a Marano, alle porte della città, ed è considerato dagli investigatori organico al clan Nuvoletta che proprio a Marano hanno la loro roccaforte. Nel 2005 la Guardia di Finanza, a seguito dell'ennesima indagine sul contrabbando tra la Campania e la Puglia che lo vedeva coinvolto, gli ha sequestrato beni mobili e immobili per un milione e mezzo di euro. L'elenco comprendeva la villa di Marano, denaro in contanti, due auto, una moto, anelli, pellicce e assegni per oltre quattrocentomila euro.
Molti di questi assegni erano firmati o girati proprio da De Gregorio. Una parte di essi, inoltre, proveniva da un altro personaggio noto ai magistrati napoletani, sotto inchiesta in un altro procedimento della Procura antimafia sui clan camorristici attivi nella zona di Fuorigrotta. Si tratta di Mario Nocerino, arrestato un anno fa con l'accusa di aver organizzato un voto di scambio di tipo mafioso per le elezioni comunali in cui il figlio Giuseppe era candidato con Forza Italia. Il tribunale del Riesame annullò l'ordinanza perché non considerò provata la natura camorristica dei legami, e ora per Nocerino la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per voto di scambio «semplice»: secondo l'accusa lui e il figlio pagarono per ottenere l'appoggio elettorale del presunto clan guidato da Salvatore Zazo.
Gli accertamenti svolti finora in gran segreto dalla Finanza per comprendere il motivo della presenza di quegli assegni con la firma di De Gregorio a casa di Rocco Cafiero, non hanno consentito di dare una spiegazione lecita e plausibile. Una prima giustificazione emersa si riferiva all'acquisto di un immobile, a fronte del quale non è stato però trovato nemmeno l'atto di compromesso, particolare che la renderebbe poco credibile. Di qui la decisione, nelle scorse settimane, di iscrivere il nome del senatore sul registro degli indagati, un atto dovuto per proseguire le indagini e chiarire la natura dei rapporti tra lui, Cafiero e Nocerino, nonché la provenienza e l'utilizzo che doveva essere fatto di quei titoli di credito. Già nel 2003 Cafiero aveva subito una perquisizione e un maxi-sequestro per mano dei carabinieri, quando in un sotterraneo della villa di Marano, con l'accesso nascosto da una scaffalatura per vini, saltarono fuori oltre 600.000 euro in contanti, 30 orologi di marca, due chili di gioielli e circa 200 panetti di hashish per un totale d 50 chili.
Giovanni Bianconi
06 giugno 2007



Azz.....:eek:

gigio2005
06-06-2007, 12:13
L
O
L


mo me faccio la panza di risate!

T3d
06-06-2007, 12:14
come minimo dovrà dimettersi no?

seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

GianoM
06-06-2007, 12:14
A metà settembre del 2006 De Gregorio ha annunciato la fine dell'accordo con Antonio Di Pietro e la trasformazione dell'associazione in Movimento Politico autonomo.

Fiuuu.

:doh:

FastFreddy
06-06-2007, 12:19
Al di la di tutto, bisogna essere proprio "FURBI" per finanziare un camorrista con assegni FIRMATI & CONTROFIRMATI... :stordita:

Se il tutto risultasse vero, il premio fox dell'anno non glie lo toglierebbe nessuno.

Lorekon
06-06-2007, 12:25
come se non si fosse già cpaito che razza di personaggio fosse.

T3d
06-06-2007, 12:31
come se non si fosse già cpaito che razza di personaggio fosse.

beh nella cdl ci stava proprio bene. si mimetizzava

T3d
06-06-2007, 12:59
provenienza D.O.C. per giunta...

quando si è reso conto di che pasta era, ha fatto il salto della quaglia per stare coi suoi simili. si sentiva solo nelle file del csx.

T3d
06-06-2007, 13:10
Non sarò certo io a rovinarti il sogno! :asd:

ammazza era una battuta dai :D

jumpermax
06-06-2007, 13:14
come se non si fosse già cpaito che razza di personaggio fosse.

e perché mai di Pietro si è alleato con lui allora?

GianoM
06-06-2007, 13:16
LOL :D

franklar
06-06-2007, 13:20
L
O
L


mo me faccio la panza di risate!


Ti farò volentieri compagnia :D

generals
06-06-2007, 13:27
Sarà anche un mascalzone però è un bell'uomo :O
:asd:

roverello
06-06-2007, 13:30
Sarà anche un mascalzone però è un bell'uomo :O
:asd:

Cicciobello?

Onisem
06-06-2007, 13:50
E' indagato a Napoli. L'aggravante: ha agevolato un'associazione mafiosa
De Gregorio sotto accusa per riciclaggio
In un blitz a casa di un camorrista sequestrati assegni firmati e girati dal senatore del movimento «Italiani nel mondo»

Il senatore Sergio De Gregorio, leader del movimento Italiani nel mondo, eletto con l'Idv e ora passato al centrodestra (Lapresse) [...]



Azz.....:eek:
Non l'avrei mai sospettato, una personcina così a modo, coerente ed onesta...

strat09
06-06-2007, 13:53
Non l'avrei mai sospettato, una personcina così a modo, coerente ed onesta...

era questione di qualche mesetto :asd:

fracarro
06-06-2007, 14:00
Sarà anche un mascalzone però è un bell'uomo :O
:asd:

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Lorekon
06-06-2007, 14:13
e perché mai di Pietro si è alleato con lui allora?

sarcavolo...

un errore, sarà stato mal consigliato.

non mi pare plausibile la malafede da parte di Di Pietro (preciso che non l'ho votato, non stavolta).

Lord Archimonde
06-06-2007, 15:13
e perché mai di Pietro si è alleato con lui allora?

http://www.antoniodipietro.com/2006/06/de_gregorio.html

direi che il premio volpe dell'anno per ora lo affibbiamo a di pietro :muro:

"ma voglio sottolineare che l’Italia dei Valori è l’unico, unico partito che al suo interno non accetta deputati e senatori con condanne definitive e che si batte perchè questa sia la prassi nei due rami del Parlamento."

ipse dixit

gretas
06-06-2007, 15:49
In un blitz a casa di un camorrista sequestrati assegni firmati e girati dal senatore del movimento «Italiani nel mondo»




ROMA — Nel novembre scorso disse che i magistrati dell'antimafia di Napoli stavano facendo uno sforzo «encomiabile» nella lotta al crimine, e che bisognava ascoltare il loro «grido di dolore» per la scarsità di mezzi a disposizione; oggi quegli stessi magistrati l'hanno messo sotto inchiesta, in uno dei tanti filoni delle loro inchieste sui clan camorristici e sul contrabbando.
Il senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa di palazzo Madama, è indagato per il reato di riciclaggio, con l'aggravante di aver agevolato un'associazione mafiosa. Il procedimento è stato avviato dopo alcuni accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, a seguito del ritrovamento di una serie di assegni girati dal parlamentare eletto con l'Italia dei valori di Di Pietro (e dunque nel centro-sinistra) e poi messosi «in proprio» col movimento Italiani nel mondo per votare quasi stabilmente insieme al centrodestra.
Gli assegni che hanno portato a indagare sul senatore furono trovati durante una perquisizione a carico di Rocco Cafiero detto 'o capriariello, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine per i suoi coinvolgimenti nel contrabbando e in altri traffici, più volte arrestato e finito sotto processo, non solo a Napoli. Abita a Marano, alle porte della città, ed è considerato dagli investigatori organico al clan Nuvoletta che proprio a Marano hanno la loro roccaforte. Nel 2005 la Guardia di Finanza, a seguito dell'ennesima indagine sul contrabbando tra la Campania e la Puglia che lo vedeva coinvolto, gli ha sequestrato beni mobili e immobili per un milione e mezzo di euro. L'elenco comprendeva la villa di Marano, denaro in contanti, due auto, una moto, anelli, pellicce e assegni per oltre quattrocentomila euro.
Molti di questi assegni erano firmati o girati proprio da De Gregorio. Una parte di essi, inoltre, proveniva da un altro personaggio noto ai magistrati napoletani, sotto inchiesta in un altro procedimento della Procura antimafia sui clan camorristici attivi nella zona di Fuorigrotta. Si tratta di Mario Nocerino, arrestato un anno fa con l'accusa di aver organizzato un voto di scambio di tipo mafioso per le elezioni comunali in cui il figlio Giuseppe era candidato con Forza Italia. Il tribunale del Riesame annullò l'ordinanza perché non considerò provata la natura camorristica dei legami, e ora per Nocerino la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per voto di scambio «semplice»: secondo l'accusa lui e il figlio pagarono per ottenere l'appoggio elettorale del presunto clan guidato da Salvatore Zazo.
Gli accertamenti svolti finora in gran segreto dalla Finanza per comprendere il motivo della presenza di quegli assegni con la firma di De Gregorio a casa di Rocco Cafiero, non hanno consentito di dare una spiegazione lecita e plausibile. Una prima giustificazione emersa si riferiva all'acquisto di un immobile, a fronte del quale non è stato però trovato nemmeno l'atto di compromesso, particolare che la renderebbe poco credibile. Di qui la decisione, nelle scorse settimane, di iscrivere il nome del senatore sul registro degli indagati, un atto dovuto per proseguire le indagini e chiarire la natura dei rapporti tra lui, Cafiero e Nocerino, nonché la provenienza e l'utilizzo che doveva essere fatto di quei titoli di credito. Già nel 2003 Cafiero aveva subito una perquisizione e un maxi-sequestro per mano dei carabinieri, quando in un sotterraneo della villa di Marano, con l'accesso nascosto da una scaffalatura per vini, saltarono fuori oltre 600.000 euro in contanti, 30 orologi di marca, due chili di gioielli e circa 200 panetti di hashish per un totale d 50 chili.

Corriere




I poliziotti di quartiere in Parlamento no?

anonimizzato
06-06-2007, 19:11
http://www.iene.mediaset.it/video/video_1694.shtml

svarionman
06-06-2007, 19:14
Bastava guardarlo in faccia un paio di secondi per capire che tipo di personaggio era...

Fritz!
06-06-2007, 19:20
Sarà anche un mascalzone però è un bell'uomo :O
:asd:

ogni tanto mi viene il dubbio che bisognerebbe rivalutare Lombroso:rolleyes:

luigiaratamigiz
06-06-2007, 19:36
http://www.senato.it/leg/15/Immagini/Senatori/00022731.jpg
Sergio de Gregorio

http://www.castlerock.it/dbimg/medium/gallery1827.jpg
Richard s. Castellano alias Pete Clemenza (braccio destro di Don Vito Corleone ne "Il Padrino")

anonimizzato
06-06-2007, 19:47
Bastava guardarlo in faccia un paio di secondi per capire che tipo di personaggio era...

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