View Full Version : Doping: inchiesta "Oil for Drugs"
fdA40-99
05-06-2007, 10:59
A tre anni dalle indagini coordinate dal PM di Roma Paolo Ferraro, stanno per partire le prime audizioni a carico di atleti italiani coinvolti nella nuova inchiesta.
Fra i nomi, oltre ai ciclisti Di Luca e Mazzoleni anche Gibilisco e Vizzoni. Le posizioni di queste quattro sono differenti, ma appare più grave quella del ciclista Mazzoleni.
Link (http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/06_Giugno/05/mazzoleni_0506.shtml)
Gli agenti stanno setacciando la pista che porta a punti di contatto con la famosa "Operacion Puerto" che ha coinvolto oltre al ciclismo anche il mondo del calcio, nonostante non siano ancora stati fatti i nomi dei calciatori coinvolti. E' però certa la loro presenza nei dossier.
Super Vegetto
05-06-2007, 11:10
cut
"...Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping..."
:sofico: :sofico: :sofico:
Giusto per farvi una "cultura" in merito, andate su Sportpro.it,uno dei pochi siti italiani che va veramente a fondo del fenomeno doping e che lo denuncia pubblicamente. Vi sono anche i documenti delle inchieste, stralci giudiziari, dal fondo al ciclismo, dalle palestre all'atletica e al calcio (viene ben approfondita la vicenda doping-Juve); dal doping "di stato" italiano ai tempi del dottor Conconi alle ultime "news" di questo giro di miliardi, dal ruolo delle industrie farmaceutiche all'"immobilismo politico" di chi dovrebbe controllare ma non vuole farlo e lo fa solo di facciata.
Veramente un bel sito. Veramente uno schifo:D (non il sito...;) )
fdA40-99
05-06-2007, 11:13
Ma tra le altre cose, la nuotatrice francese la cosa, che non mi ricordo come si chiama, la tipa di Marin, non si sta facendo assistere da uno dello staff di Agricola? :confused:
Super Vegetto
07-06-2007, 11:07
Ciclismo: Quick Step, sequestrati prodotti dopanti
Indice Ultim'ora
COURTRAI (Belgio) - Prodotti vietati con effetto dopante sono stati sequestrati nel corso di alcune perquisizioni eseguite nelle Fiandre e in Vallonia dalla polizia belga presso una decina tra corridori e massaggiatori della squadra ciclistica della Quick Step. Lo si e' appreso dal tribunale di Courtrai. (Agr)
Da gazzetta.it, ore 11.15
Super Vegetto
07-06-2007, 11:09
Da Eurosport:
Sequestrati prodotti dopanti alla Quick Step
Gio 07 Giu, 11:38 AM
La giustizia belga ha sequestrato dei prodotti dopanti a corridori e medici della Quick Step. La notizia, diffusa dal tribunale di Courtrai, nella zona nord-ovest del Belgio, arriva in seguito a una perquisizione fatta giovedi`. Secondo le prime indicazioni, una quarantina di poliziotti federali avrebbero partecipato a perquisizioni fatte nelle Fiandre e in Vallonia.
L’inchiesta ha preso il via dopo le dichiarazioni, nel settembre 2006, del senatore Jean-Marie Dedecker. All’epoca Dedecker, allenatore della squadra belga di judo, aveva dichiarato, senza fare nomi, che “ tre corridori belga importanti avevano seguito cure di doping in Italia per un ammontare di 24.000 euro” . Il leader della Quick Step, l’ex campione del Mondo belga Tom Boonen, si era dichiarato offeso da queste insinuazioni.
Super Vegetto
07-06-2007, 13:27
Ciclismo: il Tour revoca successo Riis
Indice Ultim'ora
PARIGI - Il Tour de France non intende considerare piu' Bjarne Riis quale vincitore dell'edizione 1996 della corsa a tappe piu' importante del mondo. Il ciclista, che nelle scorse settimane aveva ammesso pubblicamente di aver fatto uso di doping, aveva conquistato l'83esima edizione della Grande Boucle con i colori della Telekom. "Abbiamo intenzione di cancellarlo dall'albo d'oro - ha dichiarato il portavoce del Tour Philippe Sudres -. Diamo per scontato che non possa piu' considerarsi vincitore". (Agr)
Gazzetta.it
Super Vegetto
07-06-2007, 13:28
Vandenbroucke in ospedale
Ha tentato il suicidio
http://www.gazzetta.it/Media/Foto/2007/06/07/van_01--346x212.jpg
Il ciclista belga, da tempo residente a Vermezzo, nel milanese, è stato ricoverato al Fornaroli di Magenta. Avrebbe cercato di togliersi la vita. Ultimo atto di una carriera segnata da crisi depressive e accuse di doping
Frank Vandenbroucke, 32 anni. Reuters
MILANO, 7 giugno 2007 - Frank Vandenbroucke ha tentato di togliersi la vita. Il corridore belga, da anni residente in provincia di Milano (a Vermezzo) è stato ricoverato ieri pomeriggio al pronto soccorso del "Fornaroli" di Magenta. Non è in pericolo di vita, ma i medici si sono riservati la prognosi.
ACCUSE E SFORTUNA - Il 32enne nativo di Mouscron ad oggi gareggia per la "Acqua & Sapone - Caffè Mokambo", di Bruno Cenghialta e Palmiro Masciarelli. Non vince una corsa, però, dal 1999, quando trionfò alla Liegi-Bastogne-Liegi. Già l'anno dopo venne ricoverato in ospedale per crisi depressive. Nel 2002, infine, la polizia belga gli aveva trovato in casa alcune sostanze dopanti. Di recente aveva dato forfait al Giro d'Italia per un infortunio al ginocchio mai recuperato.
Gazzetta.it
Super Vegetto
07-06-2007, 13:29
6 giugno - LA T-MOBILE FERMA HONCHAR ANCHE PER IL TOUR
BERLINO - Un messaggio forte che vale più di tanti controlli antidoping, ufficiali e non. Lo ha dato la T-Mobile, la ex squadra di Ullriche &C: che ha escluso dalla formazione che prenderà parte dal prossimo Tour (il via il 7 luglio da Londra) Serhiy Honchar. Il corridore ucraino, vincitore di due tappe lo scorso anno alla Grande Boucle, è fermato dalla sua stessa squadra a causa di valori del sangue anomali che gli hanno fatto saltare anche il Giro d'Italia. Lo ha annunciato il patron del team tedesco, Bob Stappleton, sottolineando che quella in corso "è l'ultima stagione di Honchar con noi".
Sportpro.it
Super Vegetto
07-06-2007, 13:31
Mi dispiace aver postato notizie che sono un po' off-topic con il preciso argomento iniziale, ma sono tutte vicende e drammi sportivi/umani che si intrecciano, e che specie nelle ultime settimane stanno balzando fuori con una forza inaspettata.:mbe:
Super Vegetto
07-06-2007, 20:29
Precisazione, da Sportpro.it:
"7 giugno - PERQUISITA IN BELGIO L'ABITAZIONE DI UN MASSAGGIATORE QUICK STEP
BRUXELLES - Una dozzina di persone, tra massaggiatori, medici e ciclisti, sono state sentite dalla polizia belga in seguito alle perquisizioni eseguite presso le loro abitazioni, ha annunciato il tribunale di Courtrai. Trincerandosi dietro il segreto istruttorio, gli inquirenti non hanno reso noti i nomi degli interrogati, né la squadra di appartenenza od il tipo di prodotti sequestrati. Una fonte giudiziaria ha però confermato che una delle persone sentite è un medico della Quick Step. Secondo quanto confermato dalle autorità sarebbero stati sequestrati anche diversi prodotti dopanti": epo, ormone della crescita, anabolizzanti, testosterone e perfino pasticche di "pot belge", un potentissimo stimolante che contiene anche eroina. "Ma è ancora presto per parlare delle persone coinvolte e del loro eventuale legame con alcuni team", ha precisato Tom Janssens, portavoce della procura di Courtrai. Le perquisizioni sono state effettuate nell'ambito di un'indagine avviata lo scorso settembre dopo la denuncia del senatore Jean-Marie Dedecker. Secondo il senatore, infatti, tre importanti ciclisti belgi si erano sottoposti nel febbraio 2006, in Italia, a dei trattamenti a base di sostanze dopanti pagando circa 24 mila euro. A inizio anno, invece, era stato il quotidiano "Het Laatste Nieuws" a puntare il dito sulla Quick Step parlando di giri di Epo e cocaina all'interno del team.
"Presso nessun corridore della nostra squadra è stata effettuata alcuna perquisizione e presso nessun corridore o massaggiatore o altro collaboratore della nostra squadra sono stati trovati o sequestrati prodotti dopanti o illeciti". La Quick Step attraverso una nota smentisce la notizia secondo la quale questa mattina, in Belgio, sarebbero state perquisite le abitazioni di una decina di persone tra corridori e massaggiatori della squadra. "Probabilmente ci sono state oggi delle perquisizioni, una delle quali presso uno dei nostri sette massaggiatori - sottolinea ancora la Quick Step - Non avendo trovato nulla sono stati portati via il suo cellulare e il suo telefonino, il massaggiatore è stato interrogato, ha risposto alle domande ed è tornato a casa. Il telefonino gli è stato restituito. Ma non ci risulta che ci siano indagini sulla nostra squadra e non ce ne sarebbe motivo - aggiunge ancora il team - La Quick Step si rammarica per le informazioni poco precise che sono state diffuse oggi forse per compromettere inutilmente la reputazione della nostra squadra e non solo nel nostro Paese".
Ciclismo: Quick Step, sequestrati prodotti dopanti
Indice Ultim'ora
COURTRAI (Belgio) - Prodotti vietati con effetto dopante sono stati sequestrati nel corso di alcune perquisizioni eseguite nelle Fiandre e in Vallonia dalla polizia belga presso una decina tra corridori e massaggiatori della squadra ciclistica della Quick Step. Lo si e' appreso dal tribunale di Courtrai. (Agr)
Da gazzetta.it, ore 11.15
letta questa sono andato a vedermi l'ordine d'arrivo di quel tour per vedere
a quale "degno" vincitore assegneranno la vittoria..
2° ULLRICH 3° VIRENQUE
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :tapiro:
ehm...dal troppo ridere ho sbagliato a quotare...la notizia a cui mi riferivo era la revoca del tour'96 a Riis...:fagiano:
Super Vegetto
08-06-2007, 11:04
letta questa sono andato a vedermi l'ordine d'arrivo di quel tour per vedere
a quale "degno" vincitore assegneranno la vittoria..
2° ULLRICH 3° VIRENQUE
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :tapiro:
:p :p :p
(:cry: )
Super Vegetto
17-06-2007, 22:19
Up!:D
Leggete qui:
http://www.sportpro.it/doping/news/2007/intercettazioni2007.htm
Intercettazioni e riflessioni sull' "Oil for Drugs", c'è da ridere (vedi l' "incesto di doping" tra Mazzoleni e Basso, qualcosa di meraviglioso:p )
Jollyroger87
17-06-2007, 23:30
Quello che si dopa per riuscire a rimanere in gruppo è eclatante...
Super Vegetto
18-06-2007, 08:37
Quello che si dopa per riuscire a rimanere in gruppo è eclatante...
Il grandissimo campione della "Formaggi Pinzolo Fiavè":D :D :sofico:
Super Vegetto
18-06-2007, 13:27
Atletica: "Oil for drug", Gibilisco convocato dal Coni
Indice Ultim'ora
ROMA - L'Ufficio della Procura Antidoping del Coni ha convocato l'atleta azzurro Giuseppe Gibilisco per martedi' 26 giugno alle 12.30 in relazione ai fatti relativi all'inchiesta penale denominata "Oil for drug". Lo ha reso noto il Coni. "All'atleta che sara' sentito presso gli uffici della Procura allo Stadio Olimpico di Roma (curva Sud) - informa la nota del Coni - e' stata contestata la violazione dell'articolo 2.2 del Codice Wada (uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito) recepito nelle Norme Sportive Antidoping del Coni". (Agr)
Fonte: Gazzetta.it
Jollyroger87
18-06-2007, 13:57
Il grandissimo campione della "Formaggi Pinzolo Fiavè":D :D :sofico:
:D
Mamma mia che tristezza comunque...
Mi piace che Di Luca ad un Brogesso alla Dabba aveva detto che lui e Mazzoleni erano tranquilli perchè tanto l'indagine era di due anni fa :asd:
Se fossero rese pubbliche seriamente queste intercettazioni, sarebbero praticamente sputtanati.
Intercettazioni e riflessioni sull' "Oil for Drugs", c'è da ridere (vedi l' "incesto di doping" tra Mazzoleni e Basso, qualcosa di meraviglioso )
http://www.pezcyclingnews.com/photos/babes/babes05/tdf05-basso.jpg
Ma la sorella di Basso procurava i farmaci solo a Mazzoleni e non al fratello? :mbe:
Super Vegetto
18-06-2007, 14:13
:D
Se fossero rese pubbliche seriamente queste intercettazioni, sarebbero praticamente sputtanati.
Ma il problema è che sono pubbliche, ma i mass media non le pubblicizzano perchè sono "scomode", si è sempre fatto così; balzano fuori solo quando ormai il caso è troppo grande e non si può più ignorare, e a quel punto si punta dritto l'indice sul dopato-terrorista-bastardo di turno, che dopo qualche mese passa nello status di vittima del sistema e perseguitato, si evolve in angioletto e resuscita come "esempio per tutti" alla fine della squalifica. E' l'evoluzione naturale di questa nuova specie!:D :D :D
Ma la sorella di Basso procurava i farmaci solo a Mazzoleni e non al fratello? :mbe:
ESATTO!:D :D :D
E Basso frequenta Fuentes da anni, sono stati ricostruiti i movimenti bancari con cui lo pagava e si è fatto prelevare sacche di sangue dal buon Emiliano, ma ha solo tentato di doparsi!:O
P.S.
Il coinvolgimento della sorella di Basso (bella ragazza, tra l'altro) è in conseguenza alle intercettazioni dell'inchiesta di cui in oggetto, lungi da noi voler coinvolgere familiari e/o persone estranee (fino a prova contraria) dai fatti, il rispetto per le persone non deve mai venire a mancare;)
:D
http://www.pezcyclingnews.com/photos/babes/babes05/tdf05-basso.jpg
Ma la sorella di Basso procurava i farmaci solo a Mazzoleni e non al fratello? :mbe:
secodno me a Mazzoleni dava qualcos'altro oltre alle bumbe...:oink: :oink: :oink:
Super Vegetto
18-06-2007, 14:24
secodno me a Mazzoleni dava qualcos'altro oltre alle bumbe...:oink: :oink: :oink:
Manteniamo un profilo "soft", please;)
Comunque vero, è una bella ragazza.
Jollyroger87
18-06-2007, 14:44
Ma il problema è che sono pubbliche, ma i mass media non le pubblicizzano perchè sono "scomode", si è sempre fatto così; balzano fuori solo quando ormai il caso è troppo grande e non si può più ignorare, e a quel punto si punta dritto l'indice sul dopato-terrorista-bastardo di turno, che dopo qualche mese passa nello status di vittima del sistema e perseguitato, si evolve in angioletto e resuscita come "esempio per tutti" alla fine della squalifica. E' l'evoluzione naturale di questa nuova specie!:D :D :D
Eh eh, come sempre. :D Io piu' che i ciclisti, crocifiggerei i medici piu' le organizzazioni criminali che gestiscono il giro di doping. Ma fino a quando i ciclisti non parlano, o se parlano dicono il 10% di quello che sanno, questo sport rimarrà sempre sporco :doh:
ESATTO!:D :D :D
E Basso frequenta Fuentes da anni, sono stati ricostruiti i movimenti bancari con cui lo pagava e si è fatto prelevare sacche di sangue dal buon Emiliano, ma ha solo tentato di doparsi!:O
P.S.
Il coinvolgimento della sorella di Basso (bella ragazza, tra l'altro) è in conseguenza alle intercettazioni dell'inchiesta di cui in oggetto, lungi da noi voler coinvolgere familiari e/o persone estranee (fino a prova contraria) dai fatti, il rispetto per le persone non deve mai venire a mancare;)
Questa di Ivan Basso che frequentava Fuentes da anni non la sapevo. :muro: Pensavo rguardasse solo gli ultimi 2 - 3 anni :muro:
Riguardo la sorella di Basso ( son d'accordo sul fatto che sia assai bella e che Mazzoleni sia un uomo fortunato :D ), concordo con quel che dici, per ora il coinvolgimento si vede solo nelle intercettazioni. Vedremo a fatti quanto sarà coinvolta.
Certo che tutto ciò, come già detto, lascia l'amaro in bocca, oltre a confermare purtroppo che nel ciclismo non si salva nessuno ....
Se penso alle dichiarazioni di Di Luca, Mazzoleni, di Pinotti che si scaglia contro quel poco che ha fatto trapelare Basso....Come sem cunscià :doh: :doh:
Super Vegetto
18-06-2007, 15:14
Come sem cunscià :doh: :doh:
Qui ho capito che sei anche tu varesino!:D
Eh eh, come sempre. :D Io piu' che i ciclisti, crocifiggerei i medici piu' le organizzazioni criminali che gestiscono il giro di doping. Ma fino a quando i ciclisti non parlano, o se parlano dicono il 10% di quello che sanno, questo sport rimarrà sempre sporco :doh:
Quoto, i ciclisti sono obbligati a farlo. Però non mi fermerei ai soli e soliti ciclisti, si dopano anche nel salto dal trampolino con gli sci, figuriamoci...:(
Però andando a fondo nella ricerca di informazioni sono arrivato a capire che il doping (e il conseguente antidoping) è lo strumento con cui gli organizzatori delle varie manifestazioni ciclistiche (fermiamoci un attimo al ciclismo, ma si può estendere a tanti altri "sport") tengono il potere. Fanno fare ai corridori e alle squadre quello che vogliono, ma con sempre la consapevolezza che chi vuole uscire dal sistema è finito, dato che se si vuole beccare uno positivo lo si può fare più o meno quando si vuole; la storiella che le tecniche di antidoping sono anni luce indietro al doping è una vera balla (non si può beccare tutto, ma con tutto quello che prendono li si becca di sicuro se si vuole). Forse lo stesso Pantani fu visto come scomodo; stava esagerando, vinceva al Giro e al Tour, offuscava gli altri team e gli altri sponsor, e probabilmente è stato "tappato" per questo, non aveva capito che il ciclismo era una torta da spartirsi...
Certo che tutto ciò, come già detto, lascia l'amaro in bocca, oltre a confermare purtroppo che nel ciclismo non si salva nessuno ....
Se penso alle dichiarazioni di Di Luca, Mazzoleni, di Pinotti che si scaglia contro quel poco che ha fatto trapelare Basso....Come sem cunscià :doh: :doh:
E il buon Armstrong con Simeoni te lo ricordi?:p
Ecco, Armstrong: faceva solo una cosa, il Tour de France, il resto lo lasciava agli altri. Il suo sponsor aveva un ritorno enorme, le battaglie con Ullrich (e in parte Pantani) hanno riempito 7 anni di Tour con gran soddisfazione degli organizzatori, le tv andavano a gonfie vele (con ritorni di sponsor anche per tutte le altre squadre) e in tutti gli altri appuntamenti della stagione (giri e classiche) c' era spazio per mangiare per tutti gli altri. Perchè mai sarebbe dovuto risultare positivo?
Super Vegetto
18-06-2007, 16:26
Ciclismo: doping, il 25 giugno processo a Museeuw
Indice Ultim'ora
BRUXELLES (Belgio) - Un tribunale belga ha fissato per il 25 giugno la data del processo agli ex ciclisti Johan Museeuw, Mario De Clercq, Jo Planckaert e Chris Peers, coinvolti nel 'Caso Landuyt', dal nome del veterinario accusato di aver fornito sostanze dopanti a vari ciclisti. Museeuw, ex campione del mondo, e' inoltre accusato di dentenzione di darbepoietina alfa - forma sintetica dell'eritropoietina - Epo e dexamethasone. (Agr)
Fonte: gazzetta.it
Jollyroger87
18-06-2007, 21:25
Qui ho capito che sei anche tu varesino!:D
Certamente fratello Insubre! :D :D
Quoto, i ciclisti sono obbligati a farlo. Però non mi fermerei ai soli e soliti ciclisti, si dopano anche nel salto dal trampolino con gli sci, figuriamoci...:(
Però andando a fondo nella ricerca di informazioni sono arrivato a capire che il doping (e il conseguente antidoping) è lo strumento con cui gli organizzatori delle varie manifestazioni ciclistiche (fermiamoci un attimo al ciclismo, ma si può estendere a tanti altri "sport") tengono il potere. Fanno fare ai corridori e alle squadre quello che vogliono, ma con sempre la consapevolezza che chi vuole uscire dal sistema è finito, dato che se si vuole beccare uno positivo lo si può fare più o meno quando si vuole; la storiella che le tecniche di antidoping sono anni luce indietro al doping è una vera balla (non si può beccare tutto, ma con tutto quello che prendono li si becca di sicuro se si vuole). Forse lo stesso Pantani fu visto come scomodo; stava esagerando, vinceva al Giro e al Tour, offuscava gli altri team e gli altri sponsor, e probabilmente è stato "tappato" per questo, non aveva capito che il ciclismo era una torta da spartirsi...
E il buon Armstrong con Simeoni te lo ricordi?:p
Ecco, Armstrong: faceva solo una cosa, il Tour de France, il resto lo lasciava agli altri. Il suo sponsor aveva un ritorno enorme, le battaglie con Ullrich (e in parte Pantani) hanno riempito 7 anni di Tour con gran soddisfazione degli organizzatori, le tv andavano a gonfie vele (con ritorni di sponsor anche per tutte le altre squadre) e in tutti gli altri appuntamenti della stagione (giri e classiche) c' era spazio per mangiare per tutti gli altri. Perchè mai sarebbe dovuto risultare positivo?
Il ragionamento non fa una grinza. ;)
Super Vegetto
20-06-2007, 10:27
Un po' di aggiornamenti sugli sviluppi dell'inchiesta.
18 giugno - QUANDO GIBILISCO ERA "CLIENTE" DI SANTUCCIONE; SALBUTAMOLO, SOPRA 1.000 NG/ML PER LA WADA E' POSITIVITA'
ROMA - «E´ nutrito il parterre di atleti famosi che passano dal suo studio: i ciclisti Mazzoleni, Di Luca, Sacchi, Spezialetti, Muraglia, Marzoli, ma anche atleti di altre discipline quali il campione del mondo del salto con l´asta Gibilisco, il pattinatore Lombardi, il ciclista olimpico disabile (ha una sola gamba) Fabrizio Macchi, con cui il medico è in rapporto confidenziale...». Il rapporto dei Nas squarcia il velo sul "giro" impressionante di "clienti" che gravitava (gravita ancora?) attorno al famigerato dottor Santuccione, uno dei principali inquisiti dell´operazione del Nas "Oil for drug" (è stato anche agli arresti), attualmente all´esame della Procura antidoping del Coni. I militari ne parleranno ancora in questi giorni con Ettore Torri, capo dell´ufficio indagini del Foro Italico. E per l´astista azzurro non si annunciano tempi sereni, stando alle carte. Durante un interrogatorio dei Carabinieri, il siciliano di Siracusa, dopo aver ammesso l´incontro con Di Luca nello studio di Santuccione dove secondo lui "...si trovava forse per massaggi...", confessa che il medico, «... proprio in occasione della visita del 10 di maggio 2004, mi consigliò di assumere il Gh (ormone della crescita, vietato, n.d.r.)... in un´altra occasione mi aveva detto che da studi americani la somministrazione a basse dosi di Gh e testosterone anche a persone normali non praticanti sport, provoca effetti benefici sull´organismo...». Gibilisco di fronte ai Nas nega di aver usato il Gh: «... vi rispondo di non averne mai fatto uso...», ma come finanziere aveva l´obbligo di segnalare che si sarebbe appoggiato ad un medico esterno alla struttura militare (i suoi superiori non si sono accorti di nulla?) e poi il dovere di denunciare l´accaduto sia all´autorità giudiziaria che a quella sportiva. Intanto non si placano le polemiche sulle due cosiddette "non negatività" al Giro. In realtà, per il regolamento della Wada, si tratta di vera e propria positività ("adverse analytical finding"), quando la concentrazione del salbutamolo supera i 1.000 ng/ml e per Piepoli e Petacchi sono state trovate concentrazioni tra 1.400 e 1.800 ng/ml. E, siccome il doping da noi è reato, la positività dovrebbe far scattare automaticamente i rigori della legge 376/2000. Spetta adesso agli atleti dimostrare in base alla legge 91/81 (obbligo della scheda sanitaria) l´effettiva necessità terapeutica e non solo attraverso la certificazione dell´Uci. Nonché provare scientificamente come sia possibile raggiungere quelle quantità attraverso la sola assunzione orale. La posologia indicata sui prodotti antiasma suggerisce 2 inalazioni ogni sei ore, quantità con cui è impossibile arrivare alle concentrazioni individuate dal laboratorio romano. Ogni altra prescrizione diventa automaticamente "off label", cioè fuorilegge, come si può facilmente evincere dall´esito del processo alla Juventus e dalla relativa sentenza di Cassazione. Infine attende ancora la parola fine la vicenda dei test in più (Di Luca, Simoni, Riccò e Mazzoleni, n. d. r.) fatti su mandato di Torri la sera della tappa dello Zoncolan, al Giro. «Torri dovrebbe intervenire ancora. Possibile mai che non emerga nulla? - dice Ivano Fanini, il patron di Amore&Vita, da tempo sul fronte della lotta al doping - dopo tanti dubbi sarebbe il caso di avere finalmente qualche certezza».
Fonte: sportpro.it
Super Vegetto
20-06-2007, 10:28
18 giugno - GIBILISCO CONVOCATO DALLA PROCURA CONI; L'ACCUSA: USO O TENTATO USO DI DOPING
ROMA - «Uso o tentativo di uso di sostanze proibite o di metodi vietati». La Procura del Coni ha convocato l´astista azzurro Giuseppe Gibilisco, iridato nel 2003 a Parigi e bronzo olimpico ad Atene 2004, per contestargli la frequentazione del medico abruzzese Santuccione, coinvolto pesantemente nella inchiesta dei Nas "Oil for drug". Il siracusano è accusato di aver violato l´articolo 2.2 del regolamento della Wada, l´agenzia mondiale antidoping, e rischia la stessa sanzione di Ivan Basso: due anni di sospensione. Sarà sentito dalla Procura il 26 prossimo. «So che deve partire per un meeting - spiega l´avvocato Lorenzo Condemi, che lo difende - ci vedremo la settimana prossima; in ogni caso siamo tranquilli, perché per quella vicenda il procedimento aperto dalla Procura di Latina è stato archiviato all´inizio del 2005. Non è emerso alcun coinvolgimento dell´atleta». Di parere ovviamente contrario, vista la convocazione e l´accusa, la Procura Coni. Un dato certo, emerso dalle indagini dei Nas, che gli inquirenti del Foro Italico stanno analizzando, è che tra la fine del 2002, il 2003 e il 2004, Gibilisco ha frequentato lo studio di Cepagatti. Nel ritiro di Formia l´azzurro si lamenta con un compagno occasionale, un ex ciclista, di non essere seguito adeguatamente dal punto di vista medico. Fatto davvero singolare, vista la qualità delle strutture che le Fiamme Gialle mettono a disposizione dei propri atleti. E poi all´epoca, Santuccione era già stato condannato per doping (5 anni dalla Federciclismo) e la sua fama di medico dopatore era nota perfino agli amatori. Tuttavia, il siciliano si fa dare il telefono e fissa il primo appuntamento. Di lì inizia una frequentazione costante: almeno cinque appuntamenti nel 2003, fra cui uno prima dei mondiali. Altri nel 2004, anche prima dei Giochi. Secondo Gibilisco il medico, che ha grande familiarità con testosterone, ormoni e prodotti dopanti vari, gli prescrive solo bioarginina (una sostanza che stimola la produzione endogena del Gh, non vietata), vitamine, aminoacidi e integratori e non vuole denaro per le sue consulenze (tranne la prima seduta). In ogni caso, l´astista aveva il dovere di avvisare i suoi superiori. Secondo le Fiamme Gialle, nel riempire il modulo delle comunicazioni annuali, l´atleta ha taciuto i consulti da Santuccione, e per questo sarebbe stato addirittura punito. Ma di fronte al suggerimento di assumere il Gh, l´ormone della crescita, avrebbe dovuto denunciare il medico alla giustizia sportiva e ordinaria. E sembra proprio non lo abbia fatto.
Fonte: sportpro.it
Super Vegetto
20-06-2007, 10:28
19 giugno - MURAGLIA ALLA PROCURA NEGA OGNI ACCUSA
ROMA - Negare l´evidenza. Contestare la validità delle prove acquisite dalla magistratura. Rifiutare ogni collaborazione. La linea di difesa di Giuseppe Muraglia, coinvolto nell´inchiesta dei Nas «Oil for drug» per la sua frequentazione di Carlo Santuccione, il medico più chiacchierato d´Italia per questioni di doping, ha portato allo scontro diretto con l´ufficio della Procura antidoping del Coni. La strategia è semplice: invalidare le intercettazioni. Troppo chiare e compromettenti le frasi e le immagini. Quindi negare. Perfino la positività alla gonadotropina corionica (un ormone femminile, vietatissimo) rilevata il 14 marzo scorso alla «Classica di Almeria», sarebbe per il 28enne di Andria frutto di un errore di laboratorio. Muraglia si è valso di una perizia fatta da un tecnico ex carabiniere del Ris di Parma (dott. Caldora). Muraglia contesta che al laboratorio di Madrid non abbiano voluto stilare un verbale conclusivo; che sia stato usato un kit adatto per i campioni di sangue e non per quelli di urina; che fra il campione A e quello B ci sia uno scarto di valori di almeno il 25%. Ma Torri non si è piegato e il corridore che nel 2004 frequentava Santuccione ai tempi della Formaggi Pinzolo (lo frequenta ancora?) rischia una grossa squalifica, almeno quattro anni. La Procura del Coni ha poi chiesto la radiazione per Alessandro Kalc, dirigente sportivo di una formazione dilettantistica di mtb, che nella vicenda «Operacion Puerto» è indicato come il corriere delle sacche di sangue. Intanto, l´Uci vara l´ennesima iniziativa per arginare gli scandali montanti. L´ultima è la richiesta ai corridori Pro Tour di firmare un accordo per cui, alla prima violazione del regolamento antidoping, accettino di essere multati per l´equivalente dello stipendio di un anno. Ma, spiegano, non ci saranno sanzioni legali per chi si rifiuta. Sarà difficile ottenere le 600 firme richieste. Ovvero, ecco l´ennesimo orpello inutile.
Fonte: sportpro.it
Super Vegetto
20-06-2007, 10:30
L'ultima news ricorda molto da vicino il caso Landis, e cioè uno beccato con le mani nella marmellata che si aggrappa a tutto quello che può per confutare la legittimità delle accuse.
Ci hanno fatto anche uno smile, chiamato il "Floyd Landis' smile":
:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
:D
redegaet
20-06-2007, 10:56
Quoto, i ciclisti sono obbligati a farlo. Però non mi fermerei ai soli e soliti ciclisti, si dopano anche nel salto dal trampolino con gli sci, figuriamoci...:(
Però andando a fondo nella ricerca di informazioni sono arrivato a capire che il doping (e il conseguente antidoping) è lo strumento con cui gli organizzatori delle varie manifestazioni ciclistiche (fermiamoci un attimo al ciclismo, ma si può estendere a tanti altri "sport") tengono il potere. Fanno fare ai corridori e alle squadre quello che vogliono, ma con sempre la consapevolezza che chi vuole uscire dal sistema è finito, dato che se si vuole beccare uno positivo lo si può fare più o meno quando si vuole; la storiella che le tecniche di antidoping sono anni luce indietro al doping è una vera balla (non si può beccare tutto, ma con tutto quello che prendono li si becca di sicuro se si vuole). Forse lo stesso Pantani fu visto come scomodo; stava esagerando, vinceva al Giro e al Tour, offuscava gli altri team e gli altri sponsor, e probabilmente è stato "tappato" per questo, non aveva capito che il ciclismo era una torta da spartirsi...
Hai centrato il punto.
Qui ancora non si è capito che i ciclisti sono vittime, due volte vittime.
1) Perchè si rompono i maroni solo a loro e non ai fighetti del calcio, giusto per fare un esempio.
2)Perchè chi conduce il gioco sono i medici, le società e l'antidoping figlio del sistema. La cosa emblematica è proprio che uno pulito non ci metotno niente a trovarlo positivo se volgiono e uno dopato, non ci mettono niente a farlo passare per pulito sempre se vogliono.
Se questo è l'anno di Di Luca è l'anno di Di Luca. PUNTO.
Non so se avete notato che hanno fermato Basso quando si apprestava a fare doppietta proprio come Pantani...
Qui c'è qualcosa di politica dello sport e di ritorni economici, che non hanno niente a che vedere con il doping. E finchè non si metteranno in luce questi aspetti, non sarà crocifiggendo gli atleti che si risolverà il problema del doping.
Ciao, Alex
Super Vegetto
20-06-2007, 11:15
Non so se avete notato che hanno fermato Basso quando si apprestava a fare doppietta proprio come Pantani...
Analogia curiosa che avevo già notato, ma forse per Basso è stata più una coincidenza, dato che è stato travolto dall' operacion puerto, un' operazione giudiziaria esterna al mondo sportivo (e quindi forse per questo ha avuto un seguito) che lo ha travolto; Basso non è stato "beccato" da un controllo antidoping, e ora che abbiamo inquadrato il "tipo" possiamo anche immaginare che si sarebbe ben guardato dal fare l'intruso nel sistema. Per esempio, ricordate il Tour in cui stava incollato ad Armstrong ma non lo attaccava mai? E tutti a dire "ma perchè non attacca, che si vede che ne ha di più?" Ecco, lì aveva già capito che non doveva rompere le balle a Lance, e che facendo il "bravo" il futuro sarebbe stato suo. Poi gli è andata male, ma per altri motivi.
Qui c'è qualcosa di politica dello sport e di ritorni economici, che non hanno niente a che vedere con il doping. E finchè non si metteranno in luce questi aspetti, non sarà crocifiggendo gli atleti che si risolverà il problema del doping.
Ciao, Alex
Beh, ma se chi dovrebbe combattere il doping e colui che ha costuito questo sistema, come si può pensare ad un cambiamento (l'atavico dilemma del "chi controlla i controllori...")? L'unica speranza è il proliferare di inchieste giudiziare esterne ed intercettazioni ambientali, come anche la nostra "Oil for drugs" che sta operando molto bene, ma un cambiamento delle regole dello sport mondiale obiettivamente lo vedo proprio impossibile.
Almeno a quelli che hanno rinunciato a far carriera pur di non doparsi rimane la piccola consolazione di vederne qualcuno nella mXXXa, più di così mi sa che non sia proprio possibile...:(
Super Vegetto
23-06-2007, 23:05
21 giugno - TOUR OMBRE E SOSPETTI DI DOPING;PER L'UCI '6-7 PROTAGONISTI NON NEGATIVI'
AIGLE - Il Tour si avvicina e con lui l'ombra perenne del doping. Mentre Petacchi e Piepoli si sono incontrati con Mario Zorzoli, responsabile dell'antidoping dell'Uci, per chiarire il caso di positività al salbutamolo al Giro d'Italia, dalla stessa federazione ciclistica internazionale arriva la notizia che sei-sette corridori, alcuni dei quali giudicati fra i favoriti per il prossimo Tour de France, sono stati sottoposti ad una serie di controlli a sorpresa e i risultati dei test sarebbero "anormali". Lo ha reso noto, Anne Gripper, direttrice del comitato antidoping dell'UCI, che ha divulgato l'informazione ma ha evitato di fare i nomi dei corridori coinvolti. "Sei o sette corridori, stimati ad alto rischio di irregolarità a causa di un comportamento sospetto - ha detto sono stati sottoposti ad analisi, risultando tutti non negativi".
Tre o quattro controlli a sorpresa sono ben oltre l'unico test fuori delle competizioni previste per ciascun ciclista del Protour per il programma antidoping 2007 del Cio, già considerato uno dei più ambiziosi. Ora è probabile che prima della partenza del Tour ci saranno in tutto 160 controlli a sorpresa, cioè il totale di tutto il 2006. L'Uci ha concentrato l'attenzione delle sue investigazioni sui sei-sette corridori, appartenenti a squadre diverse, che si distinguono per brillanti risultati ottenuti nel mese di luglio.
"Abbiamo avuto informazioni - ha aggiunto Anne Gripper - che si allenano in posti diversi dal solito". Tre di questi corridori sospettati vengono soprannominati 'uomini in nero'. Due di questi, ha aggiunto, sono recentemente partiti per allenarsi in luoghi non abituali dove l'Uci ha effettuato test a sorpresa. Ora c'è bisogno di tempo per avere i risultati. "Il procedimento richiederà tempo - ha puntualizzato la Gripper - poiché sarà necessario rispettare il protocollo, con l'analisi del campione B, prima di poter dare annunci ufficiali".
Tuttavia, la Gripper prevede di poter avere risultati certi prima della partenza della Grande Boucle, in programma il 7 luglio a Londra.
Fonte: sportpro.it
Jollyroger87
23-06-2007, 23:12
"Abbiamo avuto informazioni - ha aggiunto Anne Gripper - che si allenano in posti diversi dal solito". Tre di questi corridori sospettati vengono soprannominati 'uomini in nero'. Due di questi, ha aggiunto, sono recentemente partiti per allenarsi in luoghi non abituali dove l'Uci ha effettuato test a sorpresa.
Fonte: sportpro.it
Wow,i MEN IN BLACK!
http://www.independentcritics.com/images/men%20in%20black%20SPLASH.jpg
:asd:
Comunque....
Parte bene il tour eh?! :asd:
Super Vegetto
23-06-2007, 23:25
Wow,i MEN IN BLACK!
http://www.independentcritics.com/images/men%20in%20black%20SPLASH.jpg
:asd:
Comunque....
Parte bene il tour eh?! :asd:
:yeah: :yeah: :yeah:
Perchè, parte il Tour?:asd:
Jollyroger87
23-06-2007, 23:46
:yeah: :yeah: :yeah:
Perchè, parte il Tour?:asd:
Beh caspita, tra 2 settimane comincia e ci sono già 7 nominati :asd:
fdA40-99
24-06-2007, 21:03
Io sto ancora aspettando i nomi di quei calciatori che dovevano uscire dall'inchiesta spagnola. Non si salva nessuno sport: il ciclismo no, il calcio no, il volley no, il baseball no, il cricket no, il bowling no, il tressette no... spunta pure la questione ossigeno nell'alpinismo.
Beh caspita, tra 2 settimane comincia e ci sono già 7 nominati :asd:
And the winner is... :cry:
cicquetto
24-06-2007, 21:10
http://www.pezcyclingnews.com/photos/babes/babes05/tdf05-basso.jpg
:eek:
questa me l'ero persa, ma avrà dimenticato qualche pezzo?
tornando in topic mi sorprende come sia passata nel silenzio la notizia delle non negatività di parecchi ciclisti di classifica in questo giro.
Super Vegetto
25-06-2007, 08:58
Io sto ancora aspettando i nomi di quei calciatori che dovevano uscire dall'inchiesta spagnola. Non si salva nessuno sport: il ciclismo no, il calcio no, il volley no, il baseball no, il cricket no, il bowling no, il tressette no... spunta pure la questione ossigeno nell'alpinismo.
Si parlava di una seconda "ondata" della operacion puerto, ma ancora nulla; penso però che sarebbero ancora per lo più ciclisti, gli altri non si toccano!:O (...:( ...)
Super Vegetto
25-06-2007, 09:03
:eek:
tornando in topic mi sorprende come sia passata nel silenzio la notizia delle non negatività di parecchi ciclisti di classifica in questo giro.
Normale. Tu sapevi, ad esempio, che alle Olimpiadi di Torino 2006 ci sono stati 68 (!) casi di non negatività all'antidoping? Poi forse ne hanno squalificato uno o due, gli altri avevano tutti dei permessi speciali perchè avevano delle "carenze naturali" da curare. Qui è la stessa storia, e io sto ancora aspettando gli esiti del controllo a Di Luca, Simoni, Riccò e Mazzoleni sullo Zoncolan.
redegaet
25-06-2007, 10:29
La cosa che fa incaxxare è che saltano fuori solo i nomi dei ciclisti. Se da un medico "stregone" trovano 50 cartelle cliniche di cui 10 di ciclisti, gli unici nomi che saltano fuori sono i loro. Ma gli atleti, i nuotatori vanno a pane e acqua? I CALCIATORI? O chi fa sci di fondo (altra disciplina massacrante)? Andate a vedere le voci su Manuela Di Centa e che ruolo istituzionale le hanno assegnato una volta che si è ritirata....
Questo è un sistema marcissimo, e non ci sto a puntare il dito solo contro ai ciclisti. Loro fanno quello che fanno tutti: poi mi si viene a parlare di carica agonistica di Gattuso in Champions....
Super Vegetto
25-06-2007, 10:48
La cosa che fa incaxxare è che saltano fuori solo i nomi dei ciclisti. Se da un medico "stregone" trovano 50 cartelle cliniche di cui 10 di ciclisti, gli unici nomi che saltano fuori sono i loro. Ma gli atleti, i nuotatori vanno a pane e acqua? I CALCIATORI? O chi fa sci di fondo (altra disciplina massacrante)? Andate a vedere le voci su Manuela Di Centa e che ruolo istituzionale le hanno assegnato una volta che si è ritirata....
Questo è un sistema marcissimo, e non ci sto a puntare il dito solo contro ai ciclisti. Loro fanno quello che fanno tutti: poi mi si viene a parlare di carica agonistica di Gattuso in Champions....
Non fa una grinza. Tra l'altro riproponi due dei miei "cavalli di battaglia" sul doping, cioè il Gattuso tutto-cuore (:sofico: ) e la Manuela Di Centa, che è un po' l' emblema del potere del doping.
W Stefania Belmondo:)
redegaet
25-06-2007, 12:40
Non fa una grinza. Tra l'altro riproponi due dei miei "cavalli di battaglia" sul doping, cioè il Gattuso tutto-cuore (:sofico: ) e la Manuela Di Centa, che è un po' l' emblema del potere del doping.
W Stefania Belmondo:)
E la tristezza è che purtroppo Gattuso sarebbe lo stesso il campione che è, se tutti corressero la metà, compreso lui.
Cioè appena uno fa affermazioni come la mia, sembra che ce l'abbia con Gattuso, o sia anti-milanista... e la serietà del discorso finisce a donnine.
Perchè Gattuso si rifiutò di fare le analisi a fine partita due anni fa? Addusse come motivo che c'erano condizioni sanitarie e non solo, che non lo tutelavano. E tutto si risolse in una bolla di sapone con la battuta sul suo doping che è il peperoncino. Perchè non si è mai detto e dato il giusto peso al fatto che a Madonna di Campiglio il prelievo del sangue di Pantani non fu regolare, che non venne presa la provetta per le controanalisi? Perchè ai ciclisti prendono sanque e urine e agli altri no?
Purtroppo la vedo davvero brutta, prima che potremo ammirare degli sport puliti.
Super Vegetto
26-06-2007, 08:55
cvd...:D
Ciclismo: Giro, alcuni controlli sospetti
Indice Ultim'ora
MILANO - Tra i controlli a sorpresa effettuati il 30 maggio, durante lo scorso giro d'Italia, dopo la tappa del Monte Zoncolan, ve ne sono alcuni che presentano valori sospetti. Al momento non e' possibile parlare di positivita', ma il Coni ha informato delle anomalie l'Uci (Unione ciclistica internazionale) e la Wada (Agenzia mondiale antidoping) chiedendo un parere sulla vicenda, prima di prendere provvedimenti. Tra i corridori coinvolti figurano uomini di alta classifica. (Agr)
Fonte: gazzetta.it
L'avevo scritto qualche post addietro!:read:
Ora parte il toto-doping: chi hanno beccato? Le nomination sono Di Luca, Simoni, Riccò e Mazzoleni. Io sono indeciso: o vogliono beccare in fragrante Di Luca e Mazzoleni, coinvolti nell'inchiesta Oil for Drugs di cui parliamo, e allora li hanno beccati qui per metterli spalle al muro, o hanno beccato Riccò, dato che è un abituè dei valori di ematocrito "naturalmente elevati" (non so quante volte l'han già beccato da dilettante, fate una ricerchina in giro e avrete conferme:p ). Gibo lo vedo troppo esperto per farsi beccare così ingenuamente.
Super Vegetto
01-07-2007, 21:26
30 giugno - IL TEDESCO JAKSCHE VUOTA IL SACCO: HO COMINCIATO A FARE EPO NEL GIUNGO DEL '97 CON LA POLTI DI STANGA
BERLINO - "Ho cominciato a fare l'epo nel giugno del 1997 ero passato professionista con la Polti, una squadra italiana e poi ho continuato. Nel 1998 (l'anno del famoso scandalo Festina, l'ammiraglia di Willy Voet fermata alla frontiera franco-belga carica di prodotti dopanti, n.d.r.) durante il Tour de France qualcuno ebbe l'idea di nascondere l'epo in un aspirapolvere portatile a doppio fondo, che avevamo con noi nel nostro camion. Alla fin fine il nostro sponsor, Polti, fabbricava piccoli elettrodomestici, no?. Lì dentro furono nascoste qualcosa come 10.000 fiale di epo. Tutti sapevano tutto. Il patron della squadra, Gianluigi Stanga, sapeva tutto. Era al corrente delle pratiche. Voleva vedere cosa andasse bene per me".
Jorge Jaksche, 31enne di Furth, una modesta carriera da professionista con varie formazioni dalla Polti, alla Telekom, alla Once, Liberty Seguros (con la quale è approdato al sistema di doping ematico governato da Eufemiano Fuentes), alla Csc, alla Tinkov con cui avrebbe dovuto fare il prossimo Tour, è il primo corridore a squarciare completamente il velo sul doping sistematico nel ciclismo degli ultimi anni.
In una lunga confessione al settimanale tedesco "Der Spiegel", ripresa dall'agenzia AFP, racconta tutti i particolari del suo doping, ma anche tutto ciò che riguarda l'entourage: sopratutto l'ambiente dei medici, massaggiatori e direttori sportivi. E ad essere tirato pesantemente in ballo è anche Gianluigi Stanga, l'attuale manager della Milram, alle prese con il caso salbutamolo dello sprinter spezzino Alessandro Petacchi, che lunedì prossimo sarà sentito dal capo della procura Coni Ettore Torri. Ma l'ex magistrato romano non potrà non tener conto anche di quanto affermato da Jaksche nell'intervista ed è molto probabile che quanto prima apra un procedimento anche su Stanga. Che al momento etichettato ler affermazioni di Jaksche come "assurde". Come dire che piove sul bagnato. Ma Jaskche non si è fermato alla prima stazione come gli altri. Ha raccontato del doping sistematico di cui non potevano essere all'oscuro anche gli altri suoi ex direttori sportivi: da Goodefrot nella Telekom, al danese Riis nella Csc.
Jaksche, due sole vittorie di prestigio, la Parigi-Nizza del 2004 e la Tirreno-Adriatico del 2006, ha confessato di essersi dopato per tutta la sua carriera: epo, ormone della crescita, anabolizzanti; tutto l'armamentario "tradizionale" del corridore "moderno" e furbetto. Ed è sempre tranquillamente passato attraverso i controlli, il che la dice lunga su come questi sono stati condotti per anni. Solo adesso con la famigerata Operacion Puerto della Guardia Civil spagnola il suo nome è stato tirato in ballo nello scandalo. "E' vero - ha amesso - "Bella" (lo pseudonimo adoperato da Fuentes per nascondere la sua identità, n.d.r.) sono io. E sono io anche il numero 20 che compare in alcuni documenti". Si tratta dei registri in cui il medico spagnolo raccoglieva le notizie dei pagamenti, carte sequestrate nell'appartamento di via Caidos de la division Azul a Madrid. Ma sono sue anche le tre sacche di sangue rinvenute nell’appartamento di via Alonso Cano 53 e etichettate come "20 bella 14/05/06 sib”; “20 bella ½ 14/05/06” e “20 14/05/06” oltre ad una sacca di emazie congelate sequestrata anch'essa nell’appartamento di Caidos de la Division Azul n. 20 ed etichettato “20 14/05/06”. Quel giorno il tedesco si incontrò con Fuentes, probabilmente per un prelievo, nella camera 605 dell'Albergo Puerta di Madrid. "Sono stato cliente di Fuentes nel 2005 e nel 2006. Fuentes - spiega il tedesco a "Der Spiegel" - era maestro nel dissimulare. Nessuno dei suoi clienti conosceva gli altri, anche nella nostra squadra non si sapeva chi si appoggiava alle sue cure e chi no". Aggiunge che nella lista dei clienti di Fuentesres "Mancano alcuni nomi. C'è stata una selezione". E parla di un doping sistematico e organizzato, quello degli anni d'oro dell'epo, quando per individuare questo ormone, non esisteva un test che facesse almeno da spauracchio. "Nella Telekom dal 1998 al 2000 la direzione della squadra sapeva tutto. Era un sistema ben organizzato. Ci si dopava fino al 50% e ogni giorno veniva controllato l'ematocrito, chi era al di sopra veniva escluso da quella corsa". Un metodo per evitare grane con i controlli quando fu posto il limite dalla federazione internazionale, al 50% appunto. "Il problema non era quello di evitare che un corridore si dopasse, ma che lo facesse maldestramente e si facesse scoprire".
Stessa musica e organizzazione ancora più capillare in seno alla spagnola Once, presso la quale ha corso nelle stagioni 2001-2002-2003. "Ero completamente nelle mani dei medici e non so neppure dire cosa ci facessero esattamente. Io offrivo semplicemente il mio braccio e lasciavo fare. E' possibile che mi abbiano somministrato il programma completo. Non lo sapevo e non lo volevo sapere". E, quando nel 2003 approda alla Csc di Biarne Riis ovviamente la situazione non cambia. Secondo Jaksche anche l'ex vincitore del Tour 1996 "era al corrente di tutto". "Sarà perverso, ma il ciclismo può essere giusto solo se nessuno si dopa".
Intanto scoppia anche un caso Vinokourov. Il favorito numero uno del Tour 2007 spiega al quotidiano francese L'Equipe come e perchè si appoggi a Michele Ferrari, il medico già coinvolto in numerose vicende doping, processato, condannato in prima istanza e poi assolto per prescrizione in Italia, nonchè radiato dalla federazione medici sportivi e messo all'indice dal Coni. "E' il mio preparatore fisico, non il mio medico. Non mi ha mai proposto farmaci", ha detto il leader dell'Astana che vanta anche altri due corridori alle prese con seri problemi da doping: l'italiano Mazzoleni, coinvolto nell'indagine del Nas Oil for drug e il tedesco Kessler, positivo al testosterone nell'aprile scorso. Ora bisognerà vedere se gli organizzatori del Tour gli crederanno, vista la sbandierata "tolleranza zero". Del resto, se hanno per anni chiuso gli occhi sul sulfureo medico nostrano che ha supportato molte delle vittorie dell'americano Lance Armstrong alla "grande boucle", sarà difficile che facciano diversamente adesso.
Fonte: Sportpro.it
E' affascinante 'sta storia, ogni due-tre giorni una nuova puntata:cool:
bah nel calcio rispetto al ciclismo o allo sci di fondo il fenomeno del doping è molto limitato... non penso ad esempio che un kaka abbia bisogno di doparsi... magari i giocatori alla gattus potrebbere anche doparsi... ma non è detto... ho giocat diversi anni a calcio e ho visto gente correre come gattuso per 90 pur non prendendo niente... cmq l ultima cosa che volgio fare è difendere il sistema-calcio che è marcio fino al midollo però ogni volta che si parla di doping non si puo tirare in ballo il calcio... insomma una cosa è fare una/due partite alla settimana un altra è fare 3500km in 3 settimane a una media di 40all ora...
redegaet
02-07-2007, 06:20
bah nel calcio rispetto al ciclismo o allo sci di fondo il fenomeno del doping è molto limitato... non penso ad esempio che un kaka abbia bisogno di doparsi... magari i giocatori alla gattus potrebbere anche doparsi... ma non è detto... ho giocat diversi anni a calcio e ho visto gente correre come gattuso per 90 pur non prendendo niente... cmq l ultima cosa che volgio fare è difendere il sistema-calcio che è marcio fino al midollo però ogni volta che si parla di doping non si puo tirare in ballo il calcio... insomma una cosa è fare una/due partite alla settimana un altra è fare 3500km in 3 settimane a una media di 40all ora...
Se lo dici tu....
Basta vedere in Champions come si gioca in casa o fuori casa....... ma si sa, quando ci sono le motivazioni....:rolleyes:
Super Vegetto
02-07-2007, 08:40
bah nel calcio rispetto al ciclismo o allo sci di fondo il fenomeno del doping è molto limitato... non penso ad esempio che un kaka abbia bisogno di doparsi... magari i giocatori alla gattus potrebbere anche doparsi... ma non è detto... ho giocat diversi anni a calcio e ho visto gente correre come gattuso per 90 pur non prendendo niente... cmq l ultima cosa che volgio fare è difendere il sistema-calcio che è marcio fino al midollo però ogni volta che si parla di doping non si puo tirare in ballo il calcio... insomma una cosa è fare una/due partite alla settimana un altra è fare 3500km in 3 settimane a una media di 40all ora...
Penso che tu ti stia sbagliando di grosso. E' un argomento su cui si è discusso spesso, mi spiacerebbe "inquinare" questo post con considerazioni troppo lontane dall' Oil for Drugs", ma prova a leggere le documentazioni sul caso-Juventus sul sito Sportpro.it che spesso cito, troverai un mondo molto squallido. Ti ricordo ad es. che Fuentes seguiva molti giocatori del Real Madrid, tanto per fare un esempio; per farne un altro sempre Fuentes ha seguito per un anno il Real Sociedad, che quell'anno è quasi andato in Champions, poi l'anno dopo non lo ha più seguito (costava troppo, a detta della società) e il Real Sociedad è quasi retrocesso. Kakà al 90° fa degli scatti di 40 metri che neanche Frankie Fredericks dei tempi d' oro faceva; Kakà è il mio giocatore preferito (e sono juventino...), ma non si può far finta di non vedere.
Super Vegetto
04-07-2007, 10:06
Un po' lungo, ma molto interessante, soprattutto la seconda parte sulla "politica" nel ciclismo e sul deprecabile comportamento degli spagnoli.
"3 luglio - PUGNO DURO DELLA PROCURA CONI: DUE ANNI A CARUSO E 4 A MURAGLIA; MCQUAID: TUTTE BUGIE QUELLE DI JAKSCHE"
"ROMA – La Procura Coni picchia duro. Due anni di squalifica per Giampaolo Caruso e addirittura quattro per Giuseppe Muraglia. Decisivo, per il primo, 27 anni ad agosto, attualmente in forze alla Lampre Fondital di Giuseppe Saronni il rapporto della Guardia Civil nell’Operacion Puerto. La Procura non ha tenuto conto delle sue tesi e della disponibilità a sottoporsi al test del dna; ha ritenuto invece veritiero il documento d’indagine spagnolo in cui il corridore italiano compare in un calendario di pianificazione delle sostanze e delle pratiche dopanti da fare nell’arco della stagione, durante la sua permanenza nella iberica Liberty Seguros di Manolo Saiz, il manager che è stato anche posto agli arresti nelle more dell’inchiesta. Un documento in cui per il primo mese si fa riferimento al “trattamento” di un altro atleta che prevedeva l’assunzione di epo. Il resto lo ha fatto la mancanza di collaborazione e al difesa a spada tratta di Saiz.
Per Muraglia, coinvolto nell’inchiesta dei Nas Oil for drug, in cui compare come frequentatore assiduo del medico abruzzese Carlo Santuccione c’era anche un altro addebito: la positività alla gonadotropina corionica in una recente gara, la "Clasica de Almeria" (controllo UCI) del 4 marzo 2007. Slittano invece a venerdì 13 e a sabato 14 le audizioni di Eddy Mazzoleni e di Danilo Di Luca. Anche per loro il filone è unico, il coinvolgimento dell’inchiesta Oil for drug e la frequentazione di Santuccione, un medico la cui fama era nota da tempo, essendo stato squalificato per fatti di doping fin dal 1995.
La Procura Coni ha sentito anche Giuliana Salce, l’ex marciatrice azzurra pluridetentrice di record e successivamente avviata al ciclismo amatoriale da Maurizio Camerini, un consigliere federale delle federciclismo (gestione precedente, presidente Ceruti). La Salce, che a suo tempo ha confessato di essere stata dopata proprio dallo stesso consigliere, ha fornito importanti riscontri ottenuti da Torri & C sopratutto per quanto riguarda la vicenda degli amatori coinvolti (Nocera, Asci, ecc.) . Con la condanna di Ivan Basso (2 anni) e la richiesta di 18 mesi per Michele Scarponi la cui posizione era stata archiviata in un primo tempo dalla federazione spagnola (la Disciplinare si riunirà il 13 per discuterne), tutti i ciclisti italiani comparsi fino a questo momento nell’Operacion Puerto hanno subito una sanzione. Non altrettanto si può dire per la folta schiera di corridori spagnoli.
Davvero significativo in tutta la vicenda è il fatto che quello che è sufficiente per la Procura Coni e l’Italia per arrivare ad una condanna anche dura, non ha smosso di un millimetro la federazione internazionale (Uci) e tantomeno alcune federazioni nazionali, come quella iberica che continuano a fare orecchie da mercante di fronte alla ormai evidente disparità di trattamento. Una situazione di gravissima ingiustizia.
Basti pensare a corridori come Oscar Sevilla, allontanato dal Tour 2006 e licenziato dalla T-Mobile, dopo aver ottenuto un contratto con la Relax GAM, in barba ad ogni codice etico e nonostante sia sotto indagine in Germania per frode e violazione della legge sulle medicine, corre e vince (ha fatto sua la Route du sud , il 25 giugno scorso). L’elenco degli altri corridori che fino a questo momento non hanno subito la benché minima sanzione è inquietante.
Koldo Gil (Spa), scartato dalla Saunier-Duval per la Vuelta 2006 perchè il suo nome figurava nella lista dei sospettati è stato reintegrato nel 2007. Ruben Plaza (Spa), ex atleta della Comunidad Valenciana (coinvolta nelle vicende dell'Operacion Puerto) corre nel 2007 con la Caisse d'Epargne come Costantino Zaballa (Spa), che si è visto rinnovare il contratto dalla stessa squadra nonostante il suo nome compaia nell'inchiesta doping iberica. Carlos Zarate (Spa), ha mantenuto il proprio posto alla Saunier Duval.
Francisco Mancebo (Spa). Licenziato dalla formazione francese AG2R è stato ingaggiato dalla Relax GAM. Isidro Nozal (Spa) e Marcos Antonio Serrano (Spa), ex Astana Wurth sono con la Karpin Galizia. Santiago Perez (Spa) aveva appena terminato di scontare una sospensione di 2 anni per emotrasfusione quando è scoppiato l'affare spagnolo. Nel 2007 è con la Relax GAM.Agel Vicioso (Spa). Licenziato dall'Astana Wurth, ingaggiato dalla Relax GAM. Jorge Jaksche (Ger) ex Astana Wurth era alla Tinkoff fino a ieri quando i dirigenti della squadra hanno accettato le sue dimissioni. Tyler Hamilton (Usa). Ha scontato una sospensione di due anni per emostrafusione. Secondo la Guardia Civil il suo nome compare più volte fra i clienti di Fuentes. Ha trovato posto nella Tinkoff. Santiago Botero (Col). Scartato dalla Phonak per il Tour 2006; positivo al testosterone nel 1999, sotto contratto con l'Orbitel nel 2007. Di fronte a queste palesi ingiustizie cosa fa la federazione internazionale? Non trova di meglio che stigmatizzare la confessione del tedesco Jaksche per bocca del presidente McQuaid: "Jaksche è un corridore che si avvia alla fine della sua carriera. Prima di chiudere, voleva guadagnare qualcosa", ha detto, alludendo al compenso che il corridore avrebbe preso dal settimanale "Der Spiegel" in cambio delle rivelazioni. Jaksche, che ha ammesso un uso sistematico di sostanze illecite dal 1997, ha fatto riferimento alla connivenza tra squadre e Uci nella gestione lacunosa dei controlli antidoping. "E' tutto completamente falso", dice McQuaid in un'intervista che trasmessa dall'emittente tedesca ZDF nel programma 'Frontal21'. La spiegazione di tale atteggiamento del numero uno del ciclismo mondiale è semplice: Jaksche, non ha confessato solo il SUO doping, ma ha messo in crisi TUTTO il sistema-ciclismo, per anni incapace di affrontare il problema in modo men che dignitoso. E questo, ovviamente non lo si può accettare. "
Fonte: sportpro.it
Questa e' vecchia (forse 2004) e molto lunga se non l'avete letta pero' vi consiglio di farlo
Le rivelazioni di Manzano
Ecco il racconto pubblicato da AS
Il ciclismo spagnolo (e non solo) è da giorni scosso dalle rivelazioni di Jesus Manzano, 25enne ormai ex ciclista professionista, che ha reso al quotidiano AS una sconvolgente confessione, nella quale racconta la sua esperienza col doping. Manzano parla delle sue disavventure (usiamo un eufemismo: ha rischiato di morire), e lascia intendere che si tratta di episodi quasi normali nel mondo del ciclismo. La Kelme, vecchia squadra di Manzano, è già stata esclusa dal Tour; il Giro sta valutando la posizione del team; tutti i ciclisti chiedono che si difenda la loro onorabilità. Che, a quanto pare, vale più della loro salute.
"Per due volte ho creduto di morire" - Capitolo I
"Il treno non sarebbe partito se io non fossi sceso. Come stava quel taxista che mi chiese a quale ospedale fossi diretto! C'era un signore lì davanti che diceva: 'Questo ragazzo non regge, muore prima di arrivare a Madrid'. Allora venne il medico a prendermi e mi tirò fuori dal vagone in spalla".
Questo è solo un estratto della testimonianza di Jesus Manzano sulla sua convivenza con il doping. Accadde alla fine di luglio del 2003. In seguito riprodurremo la versione integrale.
Il giro delle Asturie: "Credi al medico e risulti positivo?"
Già durante il Giro delle Asturie avevamo avuto qualche problema, perché il responsabile medico diceva che si poteva utilizzare una certa sostanza e un altro medico diceva di no, e alla fine il direttore sportivo diede retta al medico della squadra. Successivamente si scoprì che quel trattamento non si poteva utilizzare.
Allora noi corridori facemmo una riunione, però il direttore sportivo continuò ad appoggiare il medico del team. Stavamo tra il muro e la spada. A chi credere? A un medico o all'altro? Credi a un medico e non risulti positivo o credi a un altro e risulti tale? Io ero d'accordo col secondo medico perché non sono mai risultato positivo. Avevo delle fiale e tutto l'occorrente necessario per seguire questo trattamento, però decisi di lasciarlo.
Campionati nazionali: l'Actovegin
Durante i Campionati di Spagna avemmo un altro problema, però non per il doping. In quelle occasioni, ormai, si usano prodotti che non ti fanno risultare positivo. Sono prodotti frazionati, diciamo così, di cui se assumi una fiala intera risulti positivo, però se la suddividi in 5 parti non risulti tale. I controlli non sono molto efficaci perché esistono prodotti che non vengono scoperti, o meglio vengono scoperti a partire da una quantità che non potresti mai assumere.
Il campionato a cronometro era di venerdì alla Casa del Campo e sulla M-30 era l'ora di punta. La mia bici era nella macchina davanti mentre nella macchina in cui viaggiavo io c'era la bici di un altro compagno. Dovetti tirar giù la bici dalla macchina e discutere con la polizia perché mi lasciasse passare. Portai la bici al mio compagno sulla rampa di una salita e mi diressi verso il bus della squadra per fare i preparativi per la crono: caffeina iniettata, acido lattico, e anche Actovegin che, in gergo, si chiama gas-bus. Non so se fossero fiale da 10 ml, o da 500... In genere sono da 10 o da 5.
Preparazione del Tour: "Sacche di sangue da mezzo litro"
Quella stessa notte di domenica partiamo per Valencia per il prelievo di due sacche di sangue in un laboratorio. Di queste se ne utilizza una per il Tour e l'altra quando termina la gara. Si preleva un litro di sangue da dividere in due sacche da mezzo litro. Una cosa che non mi parve normale fu il fatto che le sacche venivano lasciate alla rinfusa su un vassoio di plastica senza segnare nulla, nonostante il prelievo del sangue venisse fatto a molte persone. La prima cosa da fare dovrebbe essere identificarle e riporle nella banca del sangue, perché vengano conservate: noi non siamo cani, siamo persone e abbiamo il diritto di essere trattati come tali. Non mi parve normale. Non si può lasciare una sacca di sangue in un posto in cui fa molto caldo. E poi... anche la forma, il fatto che la si lasci così.
Ho saputo che si fanno controlli intrecciati quando vai a prelevare, per vedere se è il tuo sangue. E’ come se il mio sangue andasse a finire in quello di Pepito Flores perché io non so dove è stato conservato.
Bene, ciò accadde il martedì perché il lunedì il medico non venne. Dunque, dopo avermi prelevato due sacche di sangue, lo stesso mercoledì del viaggio mi fecero la trasfusione di una sacca. Questo non ha alcun senso. Invece di prelevarmi solo mezzo litro, me ne prelevarono un un litro per equivoco o non so cosa. Bene, l'altro mezzo litro lo conservarono per il Tour de France perché a metà del Tour, quando hai un calo, te lo iniettano.
Inizialmente usavamo pochi prodotti perché si suppone che tu arrivi già con dei trattamenti che devono durare per una settimana, o per una settimana e qualcosa. Così arrivò la settima tappa, quella in cui persi conoscenza. Vi racconto perché. Era la prima tappa di montagna e la mattina assunsi una sostanza che non avevo mai provato. Questa sostanza si assume proporzionalmente al peso. Si inietta in vena e l'unico risultato che ottieni è quello di avere l'ematocrito basso ma l'emoglobina alta.
Ah! Una cosa che mi ero dimenticato. All'inizio del Tour tutti noi corridori dobbiamo versare una certa quantità di denaro per la conservazione dei farmaci. Io versai 3000 € e suppongo che tanto versarono anche gli altri, anche se non lo posso confermare. Quasi sicuramente, tutti hanno versato qualcosa, sebbene alcuni stipendi siano una miseria.
Tour de France: "Un sacco di denaro per il 'piccione'"
Questo barattolo serve per la conservazione dei farmaci.
La legge francese non è come quella spagnola. L'assunzione di una scatola di vitamine B12 che in Spagna è legale, lì è illegale. C'è gente che si occupa della conservazione di questi farmaci, purché tu non li tenga addosso. I farmaci per il recupero si possono comprare lì, però altri non se ne possono usare perchè sono DH, cioè di uso ospedaliero.
Non so se arrivò in auto o in aereo ma, per quel che ho capito, arrivò nella macchina di qualcuno che sta nell'ambiente della squadra. In gergo, la persona che possiede il farmaco si chiama "piccione viaggiatore", sebbene un piccione non potrebbe mai tollerare un tale carico. Questo è un reato, è un traffico di droga che va contro la salute pubblica.
Il denaro messo all'inizio non si recupera, se ti ritiri. Ricordo che il direttore sportivo girava per le stanze e io fui l'ultimo a darlo. Il "signore" andava dicendo che gli davamo elemosina... Alla fine del Tour, abbiamo guadagnato solo 811 euro di premio, praticamente siamo andati in perdita.
Allora, torniamo a quello che stavo raccontando prima, quando mi fecero provare quella sostanza che non avevo mai provato prima.
La mattina mi diedero 50 ml di questo prodotto. Prima di partire stavo nel Villaggio e parlai per telefono con la mia ragazza, Marina e le dissi: 'Preparati, perché, da quello che ho capito, oggi dovrei andar bene!'
A metà della tappa ci fu una fuga, prima di arrivare alla salita posta al km 50. Tutti nella squadra tiravamo perché questa fuga non prendesse tempo. E il direttore sportivo gridava: 'Accidenti, questo Manzano non ha ossa'. Io tirai ma alla fine vinse Richard Virenque che non mi diede alcun cambio perché aveva davanti Paolo Bettini che correva per la sua stessa squadra.
Parlai con due compagni e dissi loro che mi sentivo strano, che avevo una sensazione di indebolimento, di nausea, come quando fai 200 km, che pedali solo per inerzia e hai le braccia senza forza. Ripeto, mi sentivo strano.
Pedalavo a mezzo chilometro dalla cima e, quasi, non potevo neanche cambiare le marce per la sensazione di addormentamento che avevo nelle mani. Già dopo i primi 3 km cominciai ad avere una sensazione di nausea, con molto caldo e sudori molto freddi; avevo sbalzi di caldo e freddo ma soprattutto di freddo.
Nonostante il caldo di luglio, cominciai a sentire un tremito ed altre sensazioni strane. Virenque mi guardò e si allontanò. Proseguii per mezzo chilometro e c'era una curva. Faceva talmente tanto caldo che perfino il catrame dell'asfalto era sciolto. Qualcuno dice che mi buttai giù. Neanche se avessi fatto la naja nella squadra dei paracadutisti. Ricordo solo che mi sentii frastornato e non ricordo più se caddi, se mi portarono sulla destra, o dove mi portarono...
Notai come una sensazione di nausea e come se stessi perdendo la vista. Poi notai la maglia strappata nell'ambulanza e notai anche che mi stavano facendo un'iniezione, un elettrocardiogramma e altro. Mi sentivo strano, avevo la lingua gonfia, avevo la sensazione che non arrivasse aria ai polmoni. Se mi avessero fatto un buco nella gola lo avrei preferito.
Mi portarono in ospedale con l'ambulanza mi fecero delle analisi cliniche. Poi dalla mattina fino alle 11 di sera, quando arrivai all'hotel di Morzine, non potei orinare. Avevo il ventre gonfio, sembravo un panciuto. Arrivai all'hotel. Il medico non mi ha mai spiegato che significavano quelle analisi cliniche, perché questo valore era basso, quello più alto. Però stavo così a causa di quel prodotto. Praticamente ebbi questi problemi per il cattivo stato di conservazione di quei prodotti. Non credo di aver avuto nessun altro problema per il quale ritirarmi.
Insomma, fino alle 12 o l'1 di notte non potei orinare. Il medico del Tour mi diede delle pastiglie con le quali cominciai a orinare lentamente, però per tutta la notte ebbi l'intestino debilitato. Logicamente, avendo abbandonato la gara, non utilizzai la seconda sacca di sangue. Dovetti tornare in Spagna autonomamente. Certamente questo implicò dei costi che non mi furono rimborsati.
Ebbi paura per la mia salute. Tu immagina una persona che sta bene e all'improvviso si sente male, non credo che piaccia a nessuno. Ho avuto paura due volte per la mia vita: una è stata questa durante il Tour e l'altra a Valencia quando mi tirarono fuori dal treno distrutto. Dopo il Tour pensai di abbandonare il ciclismo perché ebbi paura, mi resi conto che si trattava del mio corpo e stavo guadagnando 8 milioni di pesetas, e invece preferisco guadagnare 150mila pesetas mettendo mattoni. Posso cadere da un'impalcatura ma, per lo meno, non è qualcun altro a provocare la mia morte.
Tornai dal Tour e stetti per qualche giorno rinchiuso in casa. Provavo strane sensazioni ed ero depresso. Sprechi tempo per spianarti la strada in questo mondo e credi che andrà tutto bene, e invece...
Quella sera mangiai poco perché non avevo fame e bevvi ancor di meno perché mi stavo gonfiando come un orso. E il direttore sportivo mi disse che dovevo andare a fare il Giro del Portogallo, questo e quell'altro. Io gli dissi: "Ascolta quello che ti dico, non so a se correrò ancora!". E lui mi disse: "Se non corri quest'anno, non correrai neanche l'anno prossimo".
A quattro giorni dalla fine del Tour mi chiamç il medico dirigente e mi disse che dovevo andare a Valencia per la sacca di sangue che rimaneva. Ci andai perché se non lo fai ti dicono che sei un indisciplinato perché non segui ciò che ti dice il medico di squadra, che ha un grande potere. E’ come se il direttore sportivo fosse il Re di Spagna e lui il Capo del Governo.
Era il 25 luglio, credo. Andai a Valencia. I membri della squadra mi avevano già detto che c'era stato un problema durante il Tour che riguardava tutta la squadra; si trattava del caso di un positivo che a me non riguarda per niente. Non devo giudicare nessuno. A Valencia, nell'hotel in cui alloggiavo (e che pagavo personalmente), venne un signore, che si suppone fosse l'assistente medico, con una borsetta tra le gambe. Mi venne davanti e mi disse: "Guarda, questa è la tua sacca di sangue; però lì non c'era il nome Manzano da nessuna parte, né analisi incrociati, né prove di niente. Poteva essere il sangue di Pepito Flores.
Mi misero su una barella, la mia ragazza era in sala d'attesa; sto parlando di luglio a Valencia, di quanto facesse caldo. Cominciarono a iniettarmi il sangue contenuto in queste sacche e dopo che me ne iniettarono 125 ml cominciai a sentirmi molto male. Con brividi, tremiti, mi coprivano con coperte e io avevo più freddo di quello che avrei provato se fossi stato al Polo Nord.
E se dopo 125 ml mi sentivo così, cosa mi sarebbe successo se mi avessero iniettato l'intera sacca? Per quel che ho capito questa sacca era stata mal conservata durante il Tour e il medico disse alla mia ragazza che era stato un po' distratto. Renditi conto, distratto, e stiamo parlando della vita di una persona. Io stavo malissimo, sentivo molto freddo. Mi trattavano come se fossi un cane, mi iniettarono Urbason, un farmaco per problemi allergici, infiammazioni e intossicazioni, e non una sola fiala, ma ben due scatole. Io parlai con la mia famiglia.
Parlai con mia madre e le spiegai tutto. Stavo davvero male ma il medico, in quel momento, non mi lasciava andare in un ospedale.
Un dramma nel treno: "Questo ragazzo muore", disse un signore
Sto molto male, me ne vado, salgo su un taxi per andare alla stazione di Valencia e... come mi guardava quel taxista che mi chiese a che ospedale fossi diretto! Mia madre chiamò il direttore sportivo per sapere cosa stava succedendo. Quello che stavo passando era la conseguenza di negligenze tecniche, di avarie quotidiane. Non sono né insubordinazioni, né errori gravi, è chiaro. Mi trovavo nella stazione di Valencia coperto come potevo perché sentivo freddo. Allora supplicai la gente affinché mi lasciasse passare perché c'era la fila alla biglietteria. Salii sul treno, ero in prima classe, lì sentii molto caldo. Venne la mia ragazza chiedendo se poteva spegnere l'aria condizionata e le chiesero se potevo reggere fino a Madrid.
Il controllore del treno decise di spegnere l'aria condizionata. Nonostante ciò chiesi un'altra coperta ma non ne avevano. C'era un signore davanti che diceva: "Questo ragazzo non regge, questo ragazzo muore". Il treno non sarebbe partito se io non fossi sceso. Mi tirò fuori dal treno sulle spalle e mi portarono un'altra volta in clinica. E cominciarono a iniettarmi altro Urbason.
Poi il medico se ne andò da Valencia perché doveva andare in un centro di analisi in Francia. La cosa normale sarebbe stata che mi avessero avvisato di questo problema; lo avrei risolto con un compagno. Mi trovai di nuovo nello stesso hotel e stetti tutta la notte male, male, male... Non riuscivo a dormire con l'ansia, il malessere e il sonno. Stavo talmente male che mia madre voleva venire da me.
Dalla clinica ero uscito per la prima volta intorno alle 16.30 e fino alle 21.30, più o meno, non riuscivo neanche a parlare. Ricordo che mi muovevo e cadevo, non riuscivo neanche ad alzarmi. Il giorno seguente rimasi lì e il medico mi disse che avevo l'influenza. Avevo avuto altre influenze ma non ero mai stato tanto male. Mi chiamò il dottore e mi disse di non raccontare niente a nessuno dei membri della squadra. Come mai non dovevo raccontare niente a nessuno della squadra? Perché? Perché? Perché? Perché accadesse la stessa cosa a qualcun altro?
Capitolo II
L'ormone della crescita si utilizza moltissimo, tanto nelle competizioni quanto nei periodi di allenamento, e ciò non è rilevabile dai controlli. Jesus Manzano spiega così l'uso di questa sostanza che, tuttavia, rimane invisibile per le analisi anti-doping. Prima di entrare in questo argomento, il madrileno di Zarzalejo spiega perché nessun membro della squadra Kelme terminò il Giro di Portogallo dell'anno scorso. Nel suo caso fu principalmente dovuto a una cattiva reazione a una dose di ormoni, in particolare di Genotonorm.
Giro di Portogallo: "Si ritirarono per paura di un positivo"
A pochi giorni da quando uscii mezzo morto da quel treno di Valencia iniziò il Giro del Portogallo dell'anno scorso. Mi convocarono e io corsi, naturalmente. E' ormai noto il disastro che subii in quella gara, quando nessun corridore della squadra giunse alla fine.
In quel momento non stavo seguendo nessun trattamento; quasi tutti i miei compagni dovettero abbandonare, rimanemmo solo in tre. Credo che ci fu un patto tra alcuni corridori perché, dopo quello che era accaduto al Tour (c'era stato un positivo), non so se qualcuno dei miei compagni aveva paura. Sicuramente io non fui informato di quel positivo fino a Valencia e anche lì il fatto continuava ad essermi tenuto nascosto.
Allora mi mandarono due vasetti di somatropina all'hotel e io continuai a correre, però questo trattamento non veniva dalla dottoressa che stava lì, bensì da un altro medico. Dopo quello che avevo passato, comunque continuavo; per lui non ero tanto grave. Allora si fece una riunione e tutti si ritirarono. Noi chiamammo il medico della squadra e non riuscivamo a trovarlo, anche se alla fine ci riuscimmo. Ci fu gente che decise di ritirarsi spontaneamente, non so se per paura o cosa. Io, poiché non avevo niente da nascondere, continuai.
La somatropina ricombinante è l'ormone della crescita che si utilizza in grandi quantità e non viene scoperto nei controlli.
Può essere Humatrope o Norditropin, che è simile, però viene dalla Danimarca. Poi ci sono il Genotonorm e tantissime altre sostanze. Si utilizzano anche ormoni che, a volte, vengono mescolati con l'insulina, come nel caso della IGF1, che si usa per gli animali e per tante altre cose. Sono tutti ormoni della crescita, ce ne sono un sacco perché ogni laboratorio ha le proprie marche. Il Genetonorm, per esempio, nel gergo ciclistico si chiama "rotulador".
Io seguii le istruzioni e utilizzai questi ormoni, in particolare il Genetonorm (che si assume dopo cena), una volta che eravamo rimasti solo in tre. Il giorno dopo, di mattina, già non mi sentivo bene, e cominciai a sentire molto caldo. Avevo vomiti, diarrea e orticaria. Durante la notte non avevo avuto niente, il malessere cominciò la mattina. E, a metà della tappa - faceva abbastanza caldo - mi ritirai e vomitai.
Quando giungemmo a destinazione, facemmo una riunione nella quale fu deciso che la squadra sarebbe ritornata in Spagna. Dopo aver oltrepassato la frontiera, mi chiamò il direttore sportivo e mi disse che aveva parlato col patron e che mi avevano aumentato l'ingaggio. Sicuramente la cifra era aumentata: guadagnavo 6 milioni di pesetas e, dopo la Vuelta del 2002, la cifra salì di 2 milioni. Allora seguii le regole del medico, visto che non mi automedicavo come qualcuno, molto confuso, dice: perché avrei dovuto assumere farmaci di mia volontà? Per spendere soldi? Questi prodotti sono molto cari. Una scatola di Humatrope costa 60000 pesetas; una di Norditropin ne vale 50000, una di IGF 90000.
Il direttore mi rimproverò e io gli dissi che, se aveva qualche problema, lo potevamo risolvere. Disse di apprezzarmi e io gli risposi che se mi avesse apprezzato non mi avrebbe parlato così.
Ormoni della crescita: "Si usano a bizzeffe e non vengono scoperti"
In gergo ciclistico, l'ormone della crescita si chiama "rotulador" e l'EPO la denominiamo Pelas. L'ormone si applica a giorni alterni, a seconda delle unità e della quantità. Non si può assumere tutti i giorni, perché non è come le noccioline. Ti gonfia e ti blocca. Devi assumere le dosi prescritte quando comincia a mancarti la forza. In genere si assume un giorno sì e l'altro no, però in dosi molto piccole e durante i periodi di competizione o di allenamento molto duro. Si utilizza prima delle tappe di montagna o lunghe, però molto poco. Rimane in corpo, non se ne va da un giorno all'altro. Prima di cominciare una corsa lunga si fa un trattamento di giorni alterni di 10 o 15 vasetti. Su alcune persone ha un buon effetto, su altre no. Quando si termina il trattamento si comincia a sudare... E continui a prenderne, però ti blocca, non riesci a pedalare con agilità. Poi, quando cominci a perdere le forze, cominci ad assumere durante la gara piccole dosi di 0.4 milligrammi.
Poi ci sono i "rotuladores" di 1.4 ml di Genotonorm; di 1.33 di Humatrope... Il Norditropin è un contenitore con cilindri di cristallo nel quale ci sono 45 unità e si devono mettere in una piccola siringa di insulina da 2 a 3 linee. Cambia in ogni persona. In genere si usano tutte le marche, a seconda del mercato, perché non so dove lo comprano. In genere l'ormone lo conserva il medico dirigente e si applica gratuitamente, solo che a uno ne dai di più, a un altro ne dai di meno.
Si tratta di prodotti ospedalieri. Se vai in 10 farmacie, per esempio, sono sicuro che non li troverai in nessuna di esse. E' necessaria una ricetta speciale. Non so se se li procurano al mercato nero o con delle ricette false, nonostante sia molto difficile perché poi la Sanità, durante le sue ispezioni, le richiede alle farmacie. Non è la stessa cosa che una farmacia venda aspirine o ormoni della crescita.
Questo non accade qui, sto parlando dei prodotti d'importazione.
Per esempio, la IGF proviene dall'Australia. E' un barattolo talmente piccolo che sembra che ti stiano prendendo in giro perché si tratta di microparticelle. Non si possono agitare perché si rompono le microparticelle. O si va a comprarle in Australia o te le procuri al mercato nero.
Prezzo degli ormoni: "Arrivano a costare 540 euro"
Non so a quanto arrivi il prezzo nel mercato nero, però la IGF, che sono 1000 microgrammi, ho sentito che vale 540 euro. Una scatola di Humatrope, di 72 unità, ne costa 360; il Norditropin costa intorno ai 300 euro; il Genotorm, composto da 6 rotuladores di 0.4 milligrammi, vale quasi 300 euro, e se è da 14, sale a circa 400 euro.
I "rotuladores" del Giro del Portogallo avevano un colore strano e non, come di norma, nitido. Ricordo questo colore opaco, giallastro. Sebbene non sia chissà chi, se ne assumo uno e mi sento male, non sono tanto stupido da prenderne un altro. Questo va attorcigliato, ha liquido da una parte e polvere dall'altra, e c'è anche una gomma per separarli e quando si ammassa, fa pressione sul liquido perché si mescoli con la polvere.
Prima della Vuelta dell'anno scorso ci radunammo in un paese chiamato Alcalà de la Selva. Ci allenammo abbastanza, ero molto concentrato, come al solito. Durante la Vuelta, però, fu un'altra cosa... Stavamo sopra i 1000 metri di altitudine e si dice che l'ematocrito in tali condizioni sale.
Però se hai l'ematocrito al 46%, non sale al 50% perché stai in altura. Lo si dice per dissimulare. La gente ha sempre avuto una paura, un panico per i controlli a sorpresa in casa. Meglio essere in viaggio.
Se un corridore si sta preparando per una gara importante assume EPO, ormoni, altre cose, e ha paura dei controlli. Se risulti positivo ti mandano per due anni in mezzo a una strada. Si parlò, a suo tempo, di un tipo di EPO che non ti faceva risultare positivo, però nessuno l'ha vista, non la conosco.
Io conosco l'Eprex, il Neorecormon, l'Epocrin che è EPO russa. C'è anche quella spagnola, e poi una messicana che si chiama Epomax. Per arrivare alle gare ti prepari con queste sostanze. L'EPO si utilizza in certi periodi, a seconda della forma fisica. Non puoi stare al top per tutto l'anno. Io terminai di assumerla 15 giorni prima di una gara, non ne usai più per non sprecarla.
Si assume di 4000 in 4000. Se vuoi che il trattamento abbia subito effetto si inietta in vena, il che ti spara alto l'ematocrito; però se vuoi che ti duri di più, si inietta sottopelle. Nel sangue fa effetto prima. L'EPO stimola il midollo osseo e moltiplica i globuli rossi. Dipende da ogni singolo corridore. Ora non mi alleno da un po' di tempo, posso avere l'ematocrito al 46%. Però se mi allenassi per 100 km ogni giorno, scenderebbe al 42%.
Per questo non è la stessa cosa che una persona abbia, per sua natura, l'ematocrito al 48% perché in quel caso potrebbe solo aumentare di due punti mentre a me potrebbe aumentare di 8, fino al 50%. Ci sono molte categorie, molte unità. Da 2000 a 10000 e anche di uso ospedaliero che arriva ad avere 40000 unità per ml, cioè una fiala.
Per esempio, io ero solito assumerne 4000, però se non hai tempo assumi 8000 unità in un giorno, sebbene non puoi farlo tutto in un colpo, perché potrebbe avere gravi conseguenze. E allora ne assumi 4000 la mattina e altrettante la sera.
Diversi tipi di EPO: "Noi ciclisti siamo molto stupidi"
Quando ti stai preparando per una gara importante sei solito iniettarti EPO quasi tutti i giorni. Con l'EPO russa occorre assumere un sacco di fiale perché l'ematocrito salga di 2 punti. La Epoetina Alfa che si commercializza come Eprex è un prodotto ospedaliero, non si può comprare in farmacia. Per questo ti dicono: "Assumi 4000 pelas", che sarebbe una fiala di 4000 unità.
La Darbepoetina Alfa è una variante della Epo, è un'EPO di lunga durata. Ormai non si usa perché ti fa risultare positivo però ci sono alcuni corridori, privi di senno, che continuarono a utilizzarla. Io non l'ho usata e non la conosco. Noi ciclisti siamo stati molto stupidi perché abbiamo sbattuto non due volte, bensì otto, la testa contro lo stesso muro.
Per le trasfusioni: "Sono arrivato a un massimo del 56%"
L'EPO deve essere conservata tra i due e gli otto gradi centigradi, nel frigorifero e protetta dalla luce. Devi tenerla nella sua scatola o protetta in carta d'alluminio.
Si utilizza per la stanchezza, ti crea meno affaticamento, ossigena il sangue... Migliora la qualità degli allenamenti e il corpo regge di più. Questo non è un trattamento di oggi per domani, ma è lungo e dura anche di più. Quando arrivi alla gara hai l'ematocrito al 50%. Se non si utilizzasse questo trattamento, dopo la sfacchinata a cui siamo soggetti, ti troveresti mezzo morto con l'ematocrito a 37%.
Poi ci sono le trasfusioni. Per farti prelevare il sangue devi avere un valore superiore a quello che permette il regolamento antidoping dell'UCI: il 54, 55, o 56%. Automaticamente te ne fai prelevare un litro. Una sacca di sangue ti può abbassare l'ematocrito di due punti e mezzo o tre. Il più alto valore che sono arrivato ad avere è del 56% e, in quel momento, mi sono spaventato. Ero fuori di me, avevo un telefono e ogni due ore davo l'allarme, presi un sacco di aspirine che, dicono, diluiscono il sangue.
Una scatola da sei siringhe da 10000 unità, che saranno in tutto 60000 unità, costa intorno ai 590 euro. Una di 4000 unità per sei, 24000 unità in totale, sono 300 euro. Una di 12000 costa intorno ai 180 euro. Una fiala di 40000 unità starà intorno ai 450 euro.
Se non fosse per tutto questo, non credo che nelle gare lunghe si riuscirebbe a raggiungere una media di 41 km/h. Ciò si nota di più nelle gare lunghe, perché in un giro di 5 giorni se ne potrebbe fare a meno. Per questo, a volte, si cambia di molto la pianificazione della stagione, perché devi finire di assumerlo 15 giorni prima della competizione... Varia molto, il corridore moderno non può seguire un calendario rigoroso.
Beffarsi dei "vampiri": "Si fa con siero e albumina"
Attualmente non è difficile beffare i vampiri dell'UCI. Hai un tempo morto di mezz'ora dal momento in cui gli ispettori medici ti avvisano, perché vanno a farsi i controlli prima i corridori che sanno di avere i valori più bassi. E' una pratica per guadagnare tempo. I medici sono sempre preparati. Automaticamente il resto dei ciclisti, quelli che hanno i valori più alti, assumono albumina umana, siero con glucosio e vanno a farsi i controlli per ultimi.
L'albumina è una specie d siero che diluisce il sangue. E' anche un prodotto caro che vale 120 euro. C'è al 15, al 20, al 30%.
C'è anche il siero Hemoce, dei laboratori Aventis. Questo siero è più caro e non ti lascia gonfio perché ti ha messo molto liquido nel corpo. In un controllo, prendendo aspirine, albumina e siero si può abbassare l'indice dell'ematocrito di 4 punti. Se stai a 50 (il limite permesso) puoi scendere a 45. Per fare questo hai a disposizione la mezz'ora di cui parlavo prima.
Si infila una siringa da un lato e il siero dall'altro e si tratta di siringhe grosse, di quelle che usano i veterinari. Si prende una farfalla da 19 che si pone in vena e si riempiono e si svuotano le siringhe. Sono necessarie molte persone per quest'operazione. Poi si espelle col sudore quel liquido che il corpo accumula, però il giorno in cui arrivano i vampiri è un giorno nero, perché immaginate cosa significa andare in giro con un litro di liquido iniettato.
Se vengono durante una tappa di montagna, potrebbero esserci molti problemi.
Come il giorno della Vuelta in cui partimmo da Valencia e arrivammo a Cuenca. Non era una tappa pericolosa, però se è di montagna, occhio a chi attacca, perché possono accadere cose molto gravi, per questo l'UCI non agisce bene in questi casi. Se invece di venire di mattina lo facessero alle sette di sera e invece di mezz'ora concedessero 5 minuti, cadrebbero tutti con le analisi delle urine o di altro.
L'ormone maschile: "Si usa per non abusare di cortisone"
Poi ci sono anche sostanze come l'HMG, che è uno stimolante. E' un ormone maschile e vale 11000 pesetas. Sono due fiale e si mescolano. Una si divide in 5 parti e il resto si congela per non sprecarlo.
Diciamo così, un millilitro si divide in 5 parti e si assume durante la gare. Quello che facciamo è combinarlo con altri prodotti perché, se ti viene a mancare la forza, non puoi stare tutto il giorno a iniettarti il cortisone, perché il cortisone deve essere segnato nella cartella sanitaria su prescrizione medica, come trattamento per qualche allergia, per qualche lesione...
Un'anticipazione sul cortisone: "Ti allevia il dolore e ti dà forza"
Del cortisone parleremo più estesamente nel prossimo capitolo però posso anticiparvi che ci sono vari prodotti, come il Trigon, il Celestine, il Nuvacten... Il cortisone nel gergo ciclistico si chiama "stuzzichino verde". Poi c'è anche il Synachtene, che è un cortisone francese di corteccia cerebrale. Si combinano varie cose.
Il cortisone ti allevia il dolore delle gambe, la fatica e ti dà molta forza. Poi ha anche alcune controindicazioni a cui bisogna stare attenti, perché con molto cortisone l'ematocrito non si abbassa.
Si può assumere anche il Geref, che è un cofattore, uno stimolante. E' qualcosa come un ormone della crescita, però in derivato. Potremmo anche parlare del Neofertinon, un altro cofattore che utilizzano le donne quando desiderano rimanere gravide.
Poi c'è anche il testosterone; il nandrolone per l'inverno, l'emoglobina sintetica, l'Actovegin... Ci sono molte cose da spiegare, però lo faremo nei prossimi giorni.
"Mi diedero emoglobina per animali" - Capitolo III
L'avvilente racconto di Jesus Manzano raggiunge livelli orripilanti quando spiega di aver usato prodotti veterinari per animali anemici, come certe emoglobine sintetiche. Poi ci sono altri farmaci come l'Actovegin, composto da plasma di vitello. Il mondo animale nel ciclismo.
L'emoglobina ha varie marche: Oxiglobin, dei laboratori Biopure, è per animali e c'è un altro laboratorio che è l'Hempoure, che ha emoglobina per persone, nonostante non sappia come si chiama. Conosco solo la Oxiglobin, che è quella per animali. Credo che sia un prodotto che non si commercializza in Spagna, che è straniero.
Negli USA, e credo anche in Francia, si vende nelle farmacie, però dovrei confermarlo con delle ricerche su Internet. Si mette in una sacca di 120 mg, si divide in dosi di 60 e 60, è color sangue, molto scura e si assume in relazione al peso.
Oxiglobin: "Si usa per cani anemici"
Ciò che accade con questo prodotto è che ti puoi sentire bene o male, perché stiamo parlando di un prodotto per animali. Non puoi far assumere a una persona l'intera sacca, devi calcolare la dose in relazione al peso. Si usa per cani anemici e cose del genere.
Ho assunto questo prodotto due volte, entrambe nella stagione 2003. Una volta fu nel Campionato di Spagna a cronometro di Madrid e l'altra nel Tour, quel giorno in cui persi conoscenza e mi ritirai. Fu di mattina, lo presi due o tre ore prima che facesse effetto. Se anche hai l'ematocrito molto basso, l'emoglobina rimane molto alta. Il limite dell'UCI è di 17.
L'emoglobina alta prima veniva scoperta, adesso no. Che vengano o meno i vampiri di giorno, te lo fanno assumere dopo e l'effetto si ha durante la gara. Appena finisci, si è già consumato perché non è un prodotto di lunga durata. Quando monti in bici e stai al massimo, si consuma. Immaginiamo, per esempio, una gara di 180 km. Il battito va al massimo.
Tutte queste emoglobine sono sintetiche. Stanno in una sacca come gli amminoacidi, sono argentate, con il loro nome. Non so se si comprino o meno in farmacia, però deve essere un prodotto molto caro.
Tra i registri di Sanremo del Giro d'Italia del 2001 si parlò di un prodotto di nome Hemassit, che però non conosco. Sicuramente avrà più emoglobina.
Io non ne voglio sapere nulla. Dio voglia che quel ciclista abbia una buona stagione perché è un buon corridore. Io l'hemassit non lo conosco. Però so, per esempio, che l'Hemopoure è francese o statunitense.
Actovegin: "E' plasma di vitello giovane"
Poi ho utilizzato l'Actovegin, che è plasma di vitello giovane. E' un prodotto tedesco e molto caro, però non ne conosco il prezzo. Nel gergo ciclistico si chiama gasbus. E' un prodotto che ossigena di più il sangue ed è introvabile. Il suo effetto dura un giorno. Si usa per una tappa difficile. Per esempio per una crono. In una tappa difficile, il corpo ossigena di più.
E' come una moto di 500 cavalli, la trucchi, le metti un carburatore e avrà più gas. Sono delle fiale di cristallo che non si assumono interamente. Se è una siringa da 20, metti 10 di Actovegin e 10 di siero. Si inietta in vena.
Nelle crono corte si assume la mattina e nelle tappe difficili si inietta il giorno prima. In concreto per una crono si combinano gasbus, bicarbonato, acido lattico, Cafein, una marca di caffeina che si inietta nel sedere e che, per certo, fa molto male. La gente dice che se non è caffeina, non fa male.
Metodi per mascherare: "Granuli per deteriorare l'urina"
Un'altra cosa che pare venga usata sono delle polveri o dei granuli che deteriorano l'urina, però io non ho visto e non so neanche come si utilizzano.
Poi ci sono altre cose che ho sentito. Io ho usato quello che mi hanno dato. Hanno detto che mi sono automedicato, però non sono mai risultato positivo, questo è chiaro. Qui ci sono controlli della Federazione Spagnola e, se hanno campioni conservati, che li guardino.
Nandrolone: "Si usa in inverno in palestra"
Il nandrolone si commercializza come Deca Durabolin, che è un prodotto argentino e Decadurabolin normale, che viene dalla Grecia. Sono fiale di 200 milligrammi, sono iniettabili, sebbene si possano prendere anche in pasticche. Inoltre, molte di queste pasticche si producono in laboratori clandestini... Possono essere gialle, bianche e rosse.
Si dice che il nandrolone si assume nelle competizioni, durante la stagione, però, in realtà, si utilizza d'inverno. Serve per la pianificazione della palestra. Mentre ti alleni in palestra ti forniscono nandrolone.
Si applica nel sedere in inverno perché si suppone che il ciclista in questo periodo sia più grasso. Allora si inietta e, se non arriva direttamente al muscolo, o punge la pelle o il grasso, si ferma lì. Poi, quando dimagrisci, la sacca che si è formata nella capsula cresce. E' in questo momento che risulti positivo, perché il nandrolone rimane nel tessuto e non va direttamente al muscolo.
Iniettato, il nandrolone vale molto di più. Perché se lo prendi in pastiglie ha effetto al 25%, iniettato al 50% e in alcuni casi anche al 100%.
Il nandrolone si può anche iniziare a prendere a ottobre, però non si prende eccessivamente per montare in bici, perché ti blocca. Ti abbassa la forza dello sviluppo. Si usa di più in palestra. Il corpo non è preparato. Si usa per la muscolatura e per un sacco di altre cose.
Prima di dicembre si smette di prenderlo. Però questo dipende dal momento in cui inizia la tua stagione. Se devi correre il Tour cominci a prenderlo durante il Giro d'Italia, quando non corri, perché il nandrolone in pastiglie dopo dieci giorni non ti fa risultare positivo.
Non ho idea di quanto costi un trattamento. So solo che un barattolo di nandrolone viene a costarti 4000-5000 pesetas, da 50-80 pastiglie. Non è caro. In pastiglie non ha lo stesso effetto che iniettato.
Negli ultimi tempi ci sono stati positivi nel calcio con il nandrolone. Io non lo so, può essere che ci siano casi in cui lo sportivo sia grasso, il nandrolone non arriva al muscolo, si pone una capsula nella pelle e risulta positivo per questo.
Nel ciclismo, in inverno si ingrassa. Io venivo chiamato faccia di pane. Sono arrivato a prendere 15 chili, però non per il nandrolone. Ti piace mangiare ed è normale quando sei inattivo. Io posso parlare di me, non di calciatori o di altri ciclisti. Puoi avere l'11% di grasso e poi, quando dimagrisci, abbassarlo a 8, un valore molto buono.
Poi c'è l'Androgel che è il famoso testosterone, che usano gli uomini quando sono impotenti. E' una membrana che si mette in 2 ore mentre tu devi massaggiarla. Si toglie la protezione adesiva e rimane la membrana. Però puoi tenerla applicata soltanto per 2 ore, perché se la tieni per più tempo puoi risultare positivo.
E il ciclista non è stupido, non si dimentica di toglierla.
Testosterone: "Ci sono delle supposte clandestine"
Il testosterone non si usa negli allenamenti, nei quali si usa un'altra cosa che si chiama Andriol. Non è nandrolone. E' un Decanato di testosterone, sta in uno scatola di 40 capsule e di 40 mg per compressa, proveniente dal Portogallo.
Ci sono altre sostanze come il Rastandol, che viene dall'Olanda, però non si vende in tutti i paesi. Qui in Spagna c'è il Testoviron. Con quest'ultimo si fa un trattamento per allenarsi. Costa 12.50 euro e si fa per via intramuscolare, e fa molto male. Con l'è Entato di testosterone risulti positivo per diverso tempo. Ci sono vari nomi... Ho già ricordato l'Andriol e il Rastandol, ma ce ne sono molti altri. Poi si usano anche trattamenti di Troxandolona.
Sicuramente ho utilizzato anche supposte di testosterone che, credo, si debbano produrre in laboratori clandestini, perché non hanno la marca sulla confezione. Si suppone che queste supposte non ti facciano risultare positivo.
Quando ti fanno un trattamento di estosterone e di queste supposte non risulti positivo in 4 giorni. Fai un trattamento quando devi gareggiare e, 4 giorni prima, lo abbandoni.
Poi c'è un'altra sostanza che si chiama Epitestosterone. Perché l'Uci non possa dire che hai il testosterone alto e l'epitestosterone basso, si fa un trattamento di HMG (ormone maschile), l'ANDRIOL, per eguagliare i due livelli.
Cortisone: "Non metto il sale nei testicoli"
Io sono moderatamente allergico. Ha colpito molto l'attenzione ciò che ha confessato recentemente un ciclista francese sul fatto che si metteva sale nei testicoli perché gli aumentassero i granuli e gli potessero prescrivere il cortisone. Io non l'ho mai fatto, non sarei tanto stupido.
L'altro giorno, per esempio, andai con la cartella clinica da una persona che sta in questo ambiente e che mi disse: "Tieni segnato soltanto questo?", perché i corticoidi non si posono utilizzare se non per prescrizione medica e lo devi annotare nella cartella. E io gli dissi: "Che vuole che annoti?". Lui mi rispose: "Ma lo sai utilizzare?", "Chiaro che lo so utilizzare". Certamente era una persona che sa come vanno le cose, è coinvolta nel ciclismo ed è presidente di qualcosa.
Questo è il nocciolo. In un Tour non puoi prendere cortisone però il cortisone, segnato sulla cartella, vale per un mese. Se firmi la cartella prima del Tour, con data precedente, renditi conto di quello che puoi fare. Hai il cortisone, risulti positivo, allora si possono fare le cose che ti racconto. Per esempio, hai la tendinite e il cortisone dà lo stesso effetto se te lo iniettano sul punto dolorante o nel sedere, perché ormai ce l'hai nel corpo e si usa per dar forza.
Il cortisone si scopre nei controlli antidoping, ma se ti è prescritto nella cartella clinica, la positività non vale.
Poi ci sono anche delle pomate. Sinachtene e Triancinolone, una pomata stimolante che fa risultare positivo. Dà lo stesso effetto di una pomata o di una siringa di Trigon. Il Triancinolone è il Trigon. Però questa pomata non migliora il rendimento, il Trigon è preferibile iniettarlo.
Differente legislazione: "In Francia risulti positivo e qui no"
Voglio anche raccontare quello che accade nel Tour con il cortisone. La legge che c'è in Francia non è la stessa legge che c'è in Spagna. Il cortisone in Francia è nasale. Se, quando c'è il controllo, hai nel sangue 0.9 mg di cortisone, col passare dei giorni questo valore dovrebbe diminuire a 0.6 o 0.7. Se non succede, già ti considerano positivo. Questo è quello che accade in Francia.
Ci fu un famoso caso di cortisone di uno spagnolo in Francia. Io non so se questo accadde, perché non voglio accusar nessuno, nè voglio che qualcuno risulti positivo, perché questo significa famiglie e persone rovinate.
Arrivi al Tour, passi il primo controllo e hai preso cortisone, sebbene hai fatto una scemata e puoi averne 0.5 mg nel sangue. Passa un altro controllo dopo 10 giorni e non puoi avere 0.10 sebbene il Trigon sia un prodotto di larga durata, quello che più si utilizza.
Allora la legge francese ti dice che sei positivo. In Spagna prendi mezzo Trigon, passi il controllo e non succede niente, però lì no. Lì devi avere una giustificazione.
Un prodotto molto conosciuto è il Ventolen. Occhio a quello che dico. Io credo, e sono sicuro, che nel gruppo c'è gente che è davvero asmatica. Questo è chiaro, come in qualunque professione.
Per questo, si segna nella cartella clinica e non c'è nessun problema. Non c'è motivo perché tu debba risultare positivo. In questo si differenzia la legge francese da quella spagnola.
Poi ci sono molte sostanze. Il Sinactene che è cortisone ed è francese. C'è da 0.25 e da 0.50. E' immediato e differente dagli altri cortisoni perché il Trigon, per esempio, non si può iniettare in vena. Al contrario, questo sì. Dicono che con questo non risulti positivo. E' fatto di corteccia cerebrale. E' un prodotto di laboratorio e per procurartelo devi avere una ricetta.
Ci sono diversi tipi di prodotti, molti dei quali contengono cortisone, però sono diversi tra loro e non si possono mischiare. Ci sono delle pastiglie in Francia che sono composte anche da cortisone, però sono derivate del Celestine, che vengono chiamate rosillas in gergo ciclistico. Credo che siano pastiglie francesi che si mettono sotto la lingua.
Per esempio, se utilizzo il Trigon, non posso usare le rosillas perché il Celestine e il Trigon hanno diversa composizione. Sono completamente diversi. Poi hanno fatto anche le pastiglie di Trigon che sono di colore bianco.
Nel gergo ciclistico ci sono altre pastiglie che chiamiamo Blanquillas però non dobbiamo fare confusione perché Blanquillas è chiamata. Tutti i prodotti di questo tipo vengono dai laboratori clandestini, che producono lotti di pastiglie. Queste caffeine non si vendono al mercato normale. Insomma, si può dire che ci sono talmente tanti tipi di cortisone che potremmo parlarne per sette giorni.
Ormone della crescita: "Se hai il cancro cresce prima"
Prima di terminare per oggi voglio fare alcune puntualizzazioni su un assunto che abbiamo già trattato. Esiste l'idea che se prendi ormoni della crescita hai le mani più grandi o porti l'apparecchio in bocca. Io credo che non sia così.
Non so fino a quando durerà questa vita e meno ancora lo so adesso, che ricevo minacce da gente a cui dà fastidio quello che è venuto fuori.
Io credo che siano bugie quelle che si dicono. In un vademecum si può vedere che quello che fa l'ormone maschile è stimolarti in caso di malattie future. Se hai un cancro, si sviluppa più rapidamente.
Io non posso parlarti di denti o di mani. Ho le mani grandi, però le ho da quand'ero bambino. Questa è la verità e le bugie hanno le gambe corte. Questo mi diceva sempre mio padre.
Cambiando argomento, vorrei fare un'altra precisazione. Quando, nel primo capitolo, ho parlato di un trattamento nel Giro delle Asturie che fece divergere l'opinione di due medici, non dissi di che prodotto si trattava. Si utilizzò un'EPO che si chiama Epocrin. Questa EPO è russa e ha una minore durata. Ripeto quello che dissi l'altro giorno. Tutte le EPO ti fanno risultare positivo e se un medico ti dice di prenderla e l'altro no, che fai? Se disobbedisci e non lo fai ti mandano in mezzo a una strada.
"Il cortisone mi distrusse il ginocchio" - Capitolo IV
Ebbi una lesione al ginocchio 5 anni fa e mi sottoposi ad un intervento. Soffrivo di una condropatia alla rotula e mi dovettero fare una pulizia del ginocchio sinistro; dopo l'intervento il ginocchio non mi diede più problemi. Di fatto, avevo una tendinite nella parte posteriore del ginocchio. Allora, nella Vuelta 2003, il primo giorno rimasi staccato dal gruppo. Ebbi anche uno scontro col direttore sportivo che mi disse che mi ero staccato perché non avevo voglia di pedalare e che stavo mancando di rispetto ai miei compagni. Fu nella cronosquadre di Gijon. Mi staccai in salita, a causa del ginocchio e di altri problemi che non sto qui a raccontarvi.
Vuelta 2003: "Quasi tutti i giorni mi fecero infiltrazioni"
Si utilizzò cortisone, cortisone, cortisone... per la lesione del mio ginocchio. Un giorno sì, un giorno no, un giorno sì, il giorno seguente anche, un giorno sì, un giorno no, quasi tutti giorni mi facevano prendere qualcosa.
Cominciai a prendere cortisone all’inizio della Vuelta perché avevo dei problemi. Arrivò un signore che non aveva niente a che vedere con la squadra e, anche lui, mi fece prendere cortisone. Era amico del direttore sportivo. E mi fece assumere cortisone fino al giorno dopo, in macchina, perché continuavo ad avere problemi.
La tappa partiva da Andorra e arrivava a Barcellona. Mi ricordo che durante la gara parlai con un corridore che doveva farsi visitare da un medico a Barcellona, perché anche lui aveva dei problemi al ginocchio. Mi dissero che non avevo bisogno di farmi visitare da quel medico. Allora arrivai all'hotel e continuarono a farmi prendere cortisone. Nella tappa del Cerro Muriano credevo che sarei morto per il dolore. Tuttavia mi dicevano che stavo mentendo. Credevo di non riuscire a superare quella salita della tappa di Cordoba.
Un corridore che sta bene non credo che abbia bisogno di prendere cortisone per tutta la Vuelta perché... guarda che cedimento che ho avuto in seguito al ginocchio. Dovrò farmi visitare da qualche medico. Mi tolsero anche la bicicletta, mi mandarono un fax e la dovetti restituire alla squadra. Ne ho dovuto chiedere una a un ex professionista, che ora dirige una squadra dilettante e che devo ringraziare per l'aiuto che mi ha dato.
Cominciai a pedalare e si vede anche adesso che ho una sacca di liquido nel ginocchio o che comunque l'articolazione è danneggiata, perché si è gonfiata; ho un ematoma che arriva fino al muscolo gemello. Credo che questi problemi siano dovuti al trattamento eccessivo di cortisone.
Credo che a uno sportivo di un certo livello, come accade ai calciatori che subiscono una lesione, non si possa iniettare in continuazione cortisone ma, piuttosto, gli si debba dire di fermarsi. Però, naturalmente, dato che avevo tutta la pressione che avevo, date le cose che avevo passato nell'ultimo anno e dati tutti i richiami ricevuti durante la stagione, accadde quel che accadde.
Qualcuno pensa che sia successo tutto con la mia approvazione. Come posso sapermi fare delle infiltrazioni in un ginocchio con tutti i tendini che ci sono! Questo è compito di un traumatologo o di una persona che sappia cosa mi deve bucare e in quale punto preciso. Come faccio a bucarmi un ginocchio da dietro? Devi stare molto rilassato.
La tendinite mi cominciò da dietro, e dopo tanti sforzi è arrivata avanti, guarda come si è ridotto adesso il ginocchio. Non mi ritirai perché mi fu detto che io non ho mai terminato nessuna gara a tappe importante, che io mancavo di rispetto ai miei compagni e tutto il resto. La stampa non conosce la pressione a cui è soggetto un corridore e non sa quanti richiami gli vengono fatti.
Cartella clinica: "Il medico prescrive il trattamento"
Questi trattamenti di cortisone non si possono fare se non sono prescritti nella cartella clinica. Ho parlato di questo nel terzo capitolo. Volevo spiegarvi una cosa che non sono riuscito a spiegare bene. L'altro giorno mi trovavo in un posto e una persona mi disse: "Tu, ragazzo, hai segnati nella cartella solo questi prodotti?". Si riferiva al fatto che sulla cartella erano segnate poche cose.
Il prodotto viene prescritto dal medico. Deve essere prescritto nella cartella clinica e firmato da un medico. Io gli risposi: "E' chiaro, che pretendi che sia scritto sulla cartella? E' segnato quello che mi hanno prescritto". Non ho preso niente di più di quello che mi hanno prescritto. Vorrei che questo fosse chiaro.
Trasfusione di sangue: "Mi proposero di usare la mia ragazza"
Le trasfusioni non si utilizzano per corse a tappe brevi. Funziona così. Tu tratti il tuo sangue con un farmaco che è la EPO. L'ematocrito sale fino a valori superiori al 50%. Io ebbi valori che arrivarono a un massimo di 56%. Poi, una volta salito l'ematocrito, occorre un certo periodo di tempo perché il sangue si ripulisca. Ci si allena di meno in modo che i valori non si abbassino.
Ci si ferma 15 giorni prima di un grande giro. Allora si estraggono due sacche di sangue da mezzo litro ognuna. Poi, prima della corsa ci si sottopone a un controllo, anche se nell'ultimo Tour non si fece così. Automaticamente, in quella prima notte, si inietta la prima sacca. Quella sacca ti abbassa il valore di tre punti. E la seconda sacca te lo abbassa di altri tre. In ogni modo, nei giorni precedenti alla corsa, ti danno albumina e siero per abbassare l'ematocrito e far sì che l'UCI non sospetti della squadra.
La seconda sacca, dicevamo, si usa durante la gara, quando hai un crollo e l'ematocrito passa da 48 o 50 a un valore di 44. Accade, in media, al nono o decimo giorno dall'inizio del giro. Quando ti mettono mezzo litro di sangue in più, senti pressione alla testa, dolori in varie parti del corpo, gonfiore, pesantezza, ti senti pesante come una palla... Però poi il ginocchio comincia a sudare, elimina l'acqua e rimangono le sostanze del sangue.
Le trasfusioni ben fatte devono essere fatte in centri specializzati. Deve esserci una certa temperatura. Per iniettare un litro di sangue si impiega più di mezz'ora, ma per toglierlo si impiega molto poco. Il giorno dopo la trasfusione non ti puoi allenare, non puoi fare sforzi, non ti puoi neanche muovere.
Ultimamente si è sentito parlare di utilizzare altre persone per le trasfusioni del sangue. Guarda, io non ho usato questo matodo, però nella vita bisogna essere sinceri e non bugiardi. A me lo hanno proposto, perché il corridore durante la gara non può sopportare prodotti come l'EPO. Il metodo funzionerebbe così: si dovrebbe arricchire il sangue di questa persona terza e poi estrarlo, dopo la prova dell'RH.
Mi hanno proposto di usare la mia ragazza, Marina. Mi chiesero se avevo qualche familiare con il mio stesso gruppo sanguigno. Che il giudice dia la giusta punizione a chi se la merita.
Sto mettendo la mia vita in serio pericolo. Con tutta la merda che c'è in giro, tutti gli ipocriti che si nascondono... Io non dirò mai se altri lo hanno fatto. Non faccio nomi, sto solo accusando me stesso, niente di più. Non accuso né sportivi, né ex compagni, né squadre. Che sia chiaro che io non accuso nessuno.
Devi renderti conto che devi avere un gran controllo. La squadra ha 4-5 apparecchi (centrifughe), perché non potresti andare tutti i giorni in farmacia. E che ti devono dire se quando vai in farmacia hai l'ematocrito a 50 e un altro giorno ce l'hai a 56?
Non posso passare tutti i giorni da un laboratorio a estrarre sangue. Si mettono in corpo 4000 unità di EPO, 4000 unità, 2000 unità, 2000 unità, e l'ematocrito sale, però devi controllarlo perché si sa che ci sono stati 14 morti.
EPO: "Fino a due volte quando ti alleni"
Insisto nel dire che non posso passare a controllarmi dal laboratorio! La gente che penserebbe se in laboratorio l'ematocrito sta a 45 e dopo a 56? Sale di 10 punti! E sicuramente non può essere salito perché ti sei fumato qualche pacchetto di sigarette!
Ci sono giorni in cui controlli l'ematocrito 4 volte! Una volta dopo esserti svegliato, un'altra dopo esserti allenato, un'altra a metà pomeriggio e un'altra ancora la sera. Se devi subire un trattamento più rapido, si iniettano in vena otto milligrammi al giorno in due dosi. Quattro li devi prendere dopo l'allenamento. Prima no, perché potresti avere nausea o altre cose del genere. E poi, prendi quattro altri milligrammi di sera, se vuoi che l'ematocrito salga prima e velocemente.
Per il momento, facciamo 4 punture con la centrifuga e 2 di EPO, 6 in totale. Poi devi prendere l'ormone della crescita, dopo gli allenamenti perché ti può dare nausea o ti può causare problemi. E siamo a sette iniezioni. Più l'acido folico, la vitamina B-12 e il Ferlisit, che è ferro. E' un trattamento di ferro e acido folico per assimilare. E chiaramente devi iniettartelo. E' quello che comporta un trattamento di EPO.
Siero, aspirine...: "Evitare un arresto cardiaco"
E poi devi prendere altro. Se hai i valori molto alti devi prendere il siero, alla sera. Poi si prendono aspirine o altro, perché una persona con 50 e più di ematocrito deve farlo, fidati...
In passato sono morti ciclisti olandesi per questo, ti può venire un arresto cardiaco. Perché le pulsazioni di una persona dopo un trattamento possono scendere anche a 36, 37, quando di sera stai rilassato sul letto. Quando hai assunto molte sostanze puoi anche rimanere steso per terra.
Allora, per abbassare i valori, si usa siero con glucosio, che in genere è Hemoce. Lo prendi e i valori si abbassano di 4-5 punti.
Ci può essere qualche giorno in cui devi prendere cortisone o HMG, che è un ormone maschile per compensare il testosterone oppure devi prendere qualche cofattore come il Geref, il Neofertin, cose del genere che sono trattamenti costosi di cui ho già parlato nei giorni passati.
Diciamo che in totale possono essere 12 o 13 iniezioni in un giorno. Poi ti prendi un rilassante muscolare o altre cose del genere.
Un buon trattamento si fa un mese e mezzo prima perchè, poi, devi abbandonarlo 15 giorni prima della competizione, sebbene qualche altro compagno abbia parlato recentemente di tre giorni. Comunque si deve abbandonare il trattamento 15 giorni prima altrimenti guarda che succede...
La prima iniezione: "Sudai come un pollo per la paura"
Ho il ricordo di un'infermiera che, da piccolo, mi tirò uno schiaffo perché non volevo che mi vaccinassero. E lo fece davanti a mia madre quando avevo solo 4 anni. Avevo paura delle siringhe.
All'inizio mi facevo iniettare la sostanza a casa da un persona che era la stessa che mi medicava nel mio paese, Zarzalejo. La persona era una dottoressa e mi diceva: "Chi ti ha prescritto questo farmaco? E questo? E l'altro?". In seguito, chiaramente, dovetti farmi le iniezioni da solo.
La prima volta che lo feci da solo mi misi in una camera di servizio per iniettarmi HMG perché ho la centrifuga dell'ematocrito solo da 2 anni. Guadagnando 200000 pesetas non me la potevo comprare. Come facevo a comprarmi una centrifuga che costa 300000 pesetas!
Ricordo che quel giorno mi misi nella camera di servizio e mi cadevano fiotti di sudore, al solo guardare la siringa. E chiusi gli occhi. Dicono che il sedere è formato da 4 parti e cominciai a contare dalla natica in basso. Mi bucai nel lato destro e, se devo essere sincero, sudavo come un pollo per la paura. Chiaramente in questi casi non ti puoi far fare le iniezioni da un medico di famiglia perché, automaticamente, ti farebbe troppe domande scomode: "Chi ti ha prescritto questo farmaco?", e risalirebbe a quella persona.
La mia compagna, Marina, mi disse che se avesse saputo che un ciclista deve farsi tante iniezioni, avrebbe preferito che non lo fossi mai diventato perché tutto questo è vergognoso.
Poi c'è il tema del recupero. Tutti i giorni il medico ha il tuo prodotto per il recupero pronto. In genere si tratta di Esafosfina, Tationil, S'Amet, però non lo sai mai di preciso perché il dottore non apre mai il prodotto davanti a te. Io so che è Esafosfina perché quando te la iniettano fa molto male. A volte fa talmente male che ti viene da dire: "Tiramela fuori".
Dove si fanno le iniezioni?: "Nei gomiti, nelle braccia, nelle gambe…"
Ti buchi in varie parti del corpo perché devi iniettarti varie sostanze durante i giorni di recupero. La carne del sedere è ormai logora. E lo stesso quella del ginocchio. Allora ti buchi i gomiti, le vene dei gomiti, le mani, le vene superiori delle mani e, alla fine, quando sei diventato troppo magro, anche le gambe. Ti fa male tutto. Non ci si può fidare al cento per cento di un medico, immagina di un ciclista. Io l'anno scorso mi iniettavo da solo le sostanze per il recupero. Quest'anno me le iniettano i medici.
Se uno fa attenzione, durante le gare si vedono le punture. A volte i corridori indossano le maniche lunghe per questo, anche se dopo se le tolgono. Se i giornalisti stessero più attenti, le noterebbero. Guarda i gomiti... Guarda la parte superiore delle mani... Si vedono, si vedono.
Insulina: "Si combina con altri prodotti"
Parlando di iniezioni, non ho ancora parlato dell'insulina. Non so quale sia la marca però la si può vedere facendo un esame calligrafico di questa ricetta medica. L'insulina si assume dopo gli allenamenti duri. Io non so perché si utilizza, è una sostanza che non ho mai preso prima. Io non sono diabetico. Un diabetico deve prendere insulina. Io ho una parente diabetica e deve prendere l'insulina.
In verità, non so che funzioni abbia in questo caso. Come puoi leggere nel programma medico, qui è scritto I3. Così come si legge anche HM, come si vedono asterischi, come si vedono simboli e molte altre cose.
L'insulina si usa quando si è in piena forma. Si prende per gli allenamenti duri.
Sta in un barattolo di colore simile a quello di un fondo di bottiglia. Il vetro è uguale, ha un tappo in alto e una gomma di caucciù. Non ricordo il nome, la gomma di caucciù puzza terribilmente.
La prendi quando finisci di allenarti. Diciamo che io arrivavo a casa, mi facevo la doccia e la prendevo, come mi diceva il medico. Questo non è un argomento che mi riguarda, riguarda un medico e se hanno coraggio che lo smentiscano. C'è un medico di cui non ho mai fatto nome, che ancora non si è rivelato. Se questo medico sente di aver colpa per questo...
"So che non arriverò a 50 anni" - Capitolo V
"Se qualcosa non mi piaceva, dicevano che me la facevo sotto
"Io non dico che nella squadra ti obblighino a doparti, però pian piano entri in un circolo vizioso da cui non puoi uscire. Io non accuso nessuno per avermi fatto dopare, però ti trovi in questa situazione senza rendertene conto. Una volta entrato non è che non puoi uscirne, però se qualcosa non mi piaceva venivo considerato come quello che se la fa sotto e come un pezzo di merda".
"Quando mi dopai per la prima volta?"
Dunque, da dilettante non seguivo questi trattamenti, non mi dopavo. Sì, ho preso caffeina e non lo nego, però quella è un'altra cosa.
Nella categoria dei dilettanti terminai un Campionato di Spagna. E se Dio lo volesse, se qualche persona che sta sotto terra alzasse la testa (si riferisce a "Chaba" Jimenez), quella persona potrebbe raccontare dove andai dopo la corsa. E lì passai un controllo. Se mi dovessi tagliare un braccio o una gamba per far tornare in vita quella persona, lo farei.
Dilettante: "Lì non provai né la EPO, né gli ormoni"
In quel Campionato di Spagna, a Cordoba, salendo al Cerro Muriano, arrivai secondo dopo un corridore basco. Quel giorno passai il controllo della Federazione e, dopo, mi portarono in un hotel dove c'era una squadra professionista, di cui non ti dico il nome. Non è la squadra per la quale ho corso io. Lì mi misurarono i valori del sangue. Avevo 40 di ematocrito e con quel valore arrivai secondo.
Non come nell'ultima Vuelta di Spagna, quando qualche ipocrita ha detto che avevo 50 di ematocrito. Non avevo neanche 48! Avevo 46 e mezzo e in un capillare 47. Non è la stessa cosa che una macchina ti costi 5 milioni o 9. Ci sono 4 milioni di differenza.
Da dilettante non provai l'EPO, né l'ormone della crescita. Mai, mai! Dicono che questa categoria ora sia corrotta, però io non lo so. Alla mia epoca, quando io ero dilettante, non lo era. Se devo parlare lo faccio sinceramente: prima di essere dilettante, nella mia vita non avevo mai fatto uso di nessuna sostanza. Nel campo dei dilettanti cominciai a prendere sostanze di recupero. Diciamo che con il siero, qualunque tipo di siero con glucosio, prendevo due siringhe da 20. Io non nascondo niente. Non sono un vigliacco. Se qualcuno si sente indignato che esca allo scoperto e parli.
Ultimamente mi sono messo a riflettere sugli effetti secondari del doping ed è chiaro che ho pensato di abbandonare il ciclismo. Io entrai in questo sport con la maggior illusione del mondo, perché mi ero posto un obiettivo e ho lavorato per guadagnare soldi e arrivare ad essere qualcuno. Io non credo di essere stato tanto male da dilettante, quando ho vinto il Giro di Extremadura, sono arrivato secondo in un Campionato di Spagna, terzo nel Giro di Siviglia. Gareggiai solo sei mesi in questa categoria.
Uno si pone un obiettivo che vuole raggiungere. Con illusione e ambizione si raggiunge qualsiasi cosa. Il primo anno fu tutto di colore rosa. Il secondo anno cominci a vedere le rose che, però, perdono i petali e nel terzo anno cominciano a sorgere i problemi.
Io ho cominciato a vedere che, chiaramente, tutto questo ha effetti secondari. Tutto ha effetti secondari. Anche il tabacco. Se ti fumi una sigaretta non succede niente, però se ti fumi due pacchetti al giorno, prima o poi succederà qualcosa.
Ultimamente ho pensato di morire prima dei 50 anni. Io lavoro per guadagnare denaro. Si suppone che uno lavora perché lo paghino e per cercare di guadagnare sempre più denaro. Di modo che, se muoio, per lo meno sta bene la mia famiglia.
Pressione professionale: "Se non vai finisci per strada"
Questo è un cane che si morde la coda. Se non vai finisci per strada, prendere o lasciare. Supposto che si possa correre senza far uso di doping, un ciclista non potrebbe fare, per esempio, Tour e Vuelta. Ci sarebbero cose che non si potrebbero fare, perché arriveresti al limite. Recupereresti poco a poco, ma se il ferro si è abbassato come fai a recuperare?
Si potrebbe correre, per esempio, se le tappe di 200 km venissero ridotte a 140 km. E i ciclisti darebbero più spettacolo. Però, dato che in questa vita tutto si muove per i soldi...
Perché non lo diciamo? Tu hai visto qualche ciclista che abbia una vita oltre il ciclismo? Quanti ce ne sono nel gruppo? Io ne conosco due o tre, molto pochi, perché la bici ti obbliga a impegnare molte ore.
Il suo futuro: "Il corpo risente del doping"
Io continuo a puntualizzare, e voglio che sia chiaro, che non accuso i miei compagni. Parlo di me. Però, come dissi già ieri, sai come si potrebbe porre fine a questo problema? Sanzionando anche il medico e il direttore sportivo.
E' chiaro che pensai di lasciare il ciclismo. Se devo mangiare invece di due braciole una, lo faccio. Perché? Per guadagnare 8 milioni di pesetas e non so neanche se arrivo a 50 anni? Non so se arriverò a 50 anni, perché credo che il corpo ne risenta. Un rene sta già accusando il colpo.
Stiamo parlando di recuperanti, protettori epatici, S'Amet, che vengono venduti in farmacia. E, un giorno sì e un giorno no li devi prendere. Ciò è permesso e serve per proteggerci, però... perché se fai il muratore non devi prenderti queste cose, che vengono considerate droghe? Non lo è solo la polvere bianca di cui qualcuno dice che io sia trafficante. Droghe ce ne sono tante.
Mi obbligano a doparmi? E' difficile rispondere a questa domanda. Però io non mi nascondo. Insisto nel dire che questo è il cane che si morde la coda. Tu passi al ciclismo professionistico con tutte le illusioni del mondo, credendo di costruirti un futuro e che quanto più lavori, tanto più guadagni. Viene il medico e ti dice: "Prendi questa sostanza". Se dici di no, butti via l'anno successivo.
La ACP: "Come mi difende la mia associazione?"
Perché la ACP (Associazione dei Ciclisti Professionisti) non fa niente? Non ho risposte a questa domanda. Io credo che l'ACP serva per aiutare il ciclista. A me è arrivato un messaggio nel quale si diceva che si stava organizzando un patto di silenzio. Non sono queste le parole esatte, ma comunque è qualcosa del genere. Poi si è visto che queste parole erano scritte in un comunicato firmato dalla squadra.
Il ciclismo è la gallina dalle uova d'oro però la questione si deve risolvere. Se devo rivolgermi a un tribunale lo farò; se devo andare da un pubblico ministero ci andrò. Io devo essere sanzionato perché non mi pagano, perché mi hanno fatto dopare, perché se non prendi quelle sostanze finisci per strada?
Nel mio primo anno da professionista non mi offrirono nulla; nel secondo, già cominciarono. Io pago per essere socio della ACP 600 euro all'anno, pago di tasca mia la licenza federativa,pago il 10% dei premi agli ausiliari della squadra, che se lo meritano perché è gente che lavora. Allora, come mi difende la mia associazione? Anche qui c'è da aprire un'inchiesta.
Il licenziamento: "Mi accusano di medicarmi da solo"
Il licenziamento arrivò nell'ultima tappa della scorsa Vuelta, quando dormimmo a Villalba. In tutte le tappe mi staccavo a causa di tutto il cortisone che avevo nel ginocchio. Allora si diceva: "Sembra che tu stia recuperando". Io rispondevo di no, perché avevo ancora dolori.
La sera di Villalba uscii a prendere una Coca Cola con un amico e un'altra persona. Mi chiamò un'amica e venne a trovarmi. Dopo cena misurai l'ematocrito e lo avevo a 46 e poi a 47. Quindi salii nella camera dell'hotel parlando con la mia amica. Bussano alla porta e dico alla mia amica: "Va' ad aprire". Lei non si è nascosta perché non stavo facendo nulla di male. Apro. "Possiamo parlare?". Era il direttore sportivo accompagnato dal team manager che mi dice: "Tu domani non parti, perché non mi sta piacendo il tuo comportamento. Come puoi avere 50 di ematocrito? E io risposi che 2 altre persone si erano misurate i valori con me. Loro pensavano che mi stessi medicando da solo e che per questo continuavo ad avere problemi fisici e valori sfasati.
Allora mi prende e mi sbatte fuori. Gli dico che dovrà pagarmi le spese. Mi risponde che non ha soldi. Gli rispondo: "Questo non è un mio problema". Il giorno seguente non partii. Alle tre del pomeriggio mi cacciarono dalla camera. Scesi e vidi il team manager. Io ho sopportato spese nel 2002 e all'inizio del 2003. Faccio una lista. Mi dice: "Ho un problema; mi ha dato appuntamento un tale e devo andarmene. Puoi firmare qui e domani a cena ti do la ricevuta?". Però il giorno seguente non mi diedero niente.
Alla fine mi diedero il denaro, però la carta bianca che avevo firmato fu usata come la mia carta di licenziamento fatta a mano. A partire da qui cominciano a pretendere tutte le spese, dall'inizio dell'anno. Me le detraggono dallo stipendio. Uno stipendio di 2900 euro è diventato di 800 euro. Ho qui la ricevuta.
Assuefazione: "Dal Prozac alle droghe il passo è breve"
Poi arrivò un fax dove era scritto che mi trattenevano lo stipendio di dicembre perché non avevo restituito le biciclette. Gliele mandai, le ricevettero ma lo stipendio non mi è stato pagato. Li ho denunciati. Sono in debito con me del mese di dicembre.
Io ho un contratto fino al 31 dicembre 2004 per 10 milioni di pesetas. Dunque, chiamo perché mi diano i documenti del licenziamento. E niente. Chiamo l'agenzia dirigente. Dicono che me li daranno. Vado da Avila ad Alicante con un amico a 220 all'ora in macchina. Arrivo e chiedo a una persona una copia del contratto originale e mi dà un foglio scritto a mano in cui si dice che lascio il ciclismo nel 2003. E il tizio mi dice: "Ma non l'hai scritto tu?". E io rispondo: "No no, questa è la mia firma ma questa cosa non l'ho scritta io". Quello fu il documento che mi diedero. E poi mi dissero che si trattava di un rescissione consensuale.
In seguito si è detto che avevo un giro di prostitute. Poi mi hanno accusato di narcotraffico. Non sono uno spacciatore di polvere bianca, come ha detto un direttore sportivo che mi ha chiamato a casa. E' un'accusa molto pesante. Se lo fossi avrei 7 macchine, 7 case e non vivrei in affitto. Non ho mai preso cocaina. Ho solo provato uno spinello alle superiori. Niente di più.
Una cosa sono le droghe e un'altra il doping. Con questo non voglio dire che un corridore è dipendente dalla cocaina a causa del ciclismo. Però diventi dipendente di altre sostanze come gli antidepressivi, il Prozac. E questi ti portano lì. Se prendi due pastiglie al giorno di antidepressivi sei finito.
Bastano due pasticche al giorno di Prozac per essere euforico. Ti crea assuefazione, non ti fa risultare positivo. Ho sentito che in qualche posto le chiamano le pastiglie della felicità. Non dormi, tanta pressione, tanto stress. La mattina colazione, autobus, corsa, doccia, massaggio, cena... sono troppe cose... Allora si ricorre al Prozac, alla Floxetina, che sono farmaci che danno dipendenza.
Io ho preso certe sostanze per le gare, e dopo il Tour stetti male, andai dal medico di famiglia perché mi ero perso d'animo. Mi prescrisse Prozac. Quando ero depresso lo prendevo sempre. Ho ancora le ricette, le ricevute del medico. Da lì il passo verso la droga è breve.
Ma non può venire una persona e accusarmi di essere uno spacciatore di cocaina. E' un'accusa troppo grave.
Traduzione di Laura Mangia
Super Vegetto
04-07-2007, 13:07
Si, avevo già letto queste dichiarazioni a suo tempo, mi sembra che poi in seguito ne abbia rilasciate altre. Si è discusso a lungo sulla veridicità o meno di tali parole, personalmente non credo che si sia voluto inventare tutto di sana pianta e le intercetteazioni nella nostra inchiesta "Oil for drugs" (per esempio...) sembrano avvalorare in pieno questa metodologia di "allenamento", non per Manzano nello specifico ma come l' allenamento-tipo del ciclista moderno, con le dovute differenze dei casi.
Il vedere cosa si faceva Manzano e come andava rispetto agli altri (pochino) dovrebbe fugare ogni dubbio a chi crede che non tutti siano dopati; ciò che colpisce è la profonda conoscenza dei vari tipi di sostanze, delle modalità di assunzione, dei tempi e dei vantaggi che esse comportano, ma la totale ignoranza delle conseguenze, sia immediate che a lungo termine, sul proprio fisico.
E pensare che tanti neanche vorrebbero farsele queste cose, ma devono.
Super Vegetto
04-07-2007, 13:07
Ciclismo: doping, Marzoli decide di non parlare
Indice Ultim'ora
ROMA - Il ciclista Ruggero Marzoli non ha voluto rispondere alle domande che gli sono state rivolte nel corso dell'interrogatorio che si e' svolto oggi negli uffici della procura antidoping del Coni nell'ambito dell'inchiesta penale denominata Oil for drug. ''Pur non disconoscendo le intercettazioni dei Nas, riteniamo che le risultanze delle registrazioni non siano affatto chiare e lineari - ha detto Nicolo Velati il legale del corridore gia' squalificato per quattro mesi per traffico di doping nel 1999 - In questo colloquio che definisco interlocutorio, Marzoli si e' avvalso della facolta' di non rispondere pur dimostrando un atteggiamento ampiamente collaborativo per il prosieguo". (Agr)
Fonte: Gazzetta.it
Super Vegetto
10-07-2007, 10:02
10 luglio - LA TV TEDESCA ARD: "DOPING PESANTE ALLA MAPEI NEGLI ANNI 2000"
ROMA - Doping organizzato con prodotti pesantissimi (epo, gh, testosterone, ormoni vari) negli anni attorno al 2000-2001. Questa l´accusa che la televisione tedesca Ard ha lanciato nei confronti della Mapei, la ex «corazzata» del ciclismo mondiale che all´epoca schierava campioni come il belga Museeuw, lo spagnolo Freire, Paolo Bettini e giovani promettenti come Rogers e Cancellara, l´attuale maglia gialla al Tour. Sul sito internet della tv compaiono i riferimenti a due documenti, un verbale dei Carabinieri del Nas di Firenze e un foglio a quadretti che indica la «programmazione» di trattamenti con sostanze dopanti come l´Andriol (testosterone), il Profasi (gonadotropina) e flebo varie. Si tratta di indizi molto pesanti, ancorché non definitivi. Il documento con le indicazioni dei prodotti dopanti è molto simile a quello sequestrato dai Nas a David Tani, il corridore che nel 2000 militava proprio nella Mapei (lo aveva voluto fortemente Michele Bartoli, il grande specialista di classiche, ritiratosi dall'attività poco dopo e all'epoca fedelissimo del medico Cecchini e sospettato di recente di aver frequentato il medico spagnolo Eufemiano Fuentes sotto lo pseudonimo di "Sansone", il nome del suo cane) e che ha tenuto un dettagliato diario quotidiano dei prodotti vietati usati durante tutto l'anno: centinaia di pasticche di anabolizzanti; migliaia e migliaia di unità di epo e gh; flebo e infusioni di ogni tipo, una vera farmaci ambulante. E, segreti dei regolamenti federali nostrani, il coinvolgimento in queste vicende (due clamorose inchieste doping dei Nas: "Cycling" e "Oil for drug") non ha impedito e non impedisce al suddetto ex professionista di correre le gran fondo e in qualche caso di vincerle e/o piazzarsi. Ma potrebbe trattarsi anche di altro: infatti nel 2001 durante le ormai famose perquisizioni al Giro d'Italia del 2001 a Sanremo in una delle stanze dei corridori Mapei fu trovata una siringa di insulina. Troppo poco in entrambi i casi per parlare di doping di squadra. "Mi sentirei di mettere quasi la mano sul fuoco per quel gruppo di atleti che nel 2002 faceva parte del gruppo giovani - dice Aldo Sassi, all'epoca dirigente della Mapei - all'epoca pensammo e realizzammo una struttura, quella di Castellanza che era destinata proprio a tenere sotto costante controllo gli atleti, specie quelli giovani". Ma all'epoca la Mapei sembrava avere due anime ben distinte. Sulla seconda, quella legata al "filone" dei belgi guidati dal discusso manager Patrick Lefevère, ci sono i dubbi sollevati dal giornale Het Laaste News che in una recente inchiesta ha raccontato come sotto l'ala del dirigente (oggi alla Quick Step di Bettini) si incoraggiasse l'uso di sostanze dopanti. Museeuw, inoltre, a fine carriera è stato coinvolto in un clamoroso caso di doping (accusato di detenzione di aranesp, epo e Dexomethasone, tre farmaci vietatissimi, nell'ambito dell'indagine sul veterinario Landuyt), per cui ha subito un processo anche dalla magistratura belga.
Fonte: sportpro.it
cicquetto
12-07-2007, 20:59
la mapei è sempre sembrata la squadra più pulita o almeno il suo propretario ha voluto sempre dare questa impressione. che peccato :(
Penso che tu ti stia sbagliando di grosso. E' un argomento su cui si è discusso spesso, mi spiacerebbe "inquinare" questo post con considerazioni troppo lontane dall' Oil for Drugs", ma prova a leggere le documentazioni sul caso-Juventus sul sito Sportpro.it che spesso cito, troverai un mondo molto squallido. Ti ricordo ad es. che Fuentes seguiva molti giocatori del Real Madrid, tanto per fare un esempio; per farne un altro sempre Fuentes ha seguito per un anno il Real Sociedad, che quell'anno è quasi andato in Champions, poi l'anno dopo non lo ha più seguito (costava troppo, a detta della società) e il Real Sociedad è quasi retrocesso. Kakà al 90° fa degli scatti di 40 metri che neanche Frankie Fredericks dei tempi d' oro faceva; Kakà è il mio giocatore preferito (e sono juventino...), ma non si può far finta di non vedere.
quoto tutto, parola per parola (e parlo anche io da juventino..agricola aveva una roba da aprire un ospedale ancora un po'..ed è finito tutto non dico nel nulla perkè una piccola pena da scontare c'è stata mi pare, però..)
c'è gente che governa il ciclismo che pur di darsi notorietà e spartirsi la torta (dindi da sponsor etc etc, [senza contare poi che l'uci sta costringendo i ciclisti a firmare una dichiarazione che se si è beccati con la mano nella marmellata oltre alla squalifica, devi rinunciare ad un anno del tuo stipendio che andrà all'uci stessa, cosa a mio avviso squallidissima]) è pronta a fare cavolate su cavolate. anche credendo che siano in buona fede, andrebbero cmq tolti dalle loro cariche, anche solo pensando al fatto che gli unici puniti sono i ciclisti, mentre i vari DS, medici, santoni etc sono ancora lì a far danni.
cmq a mio avviso le cose da rimarcare è appunto il fatto che solo il ciclismo è così martoriato (non so mi pare che nelle liste di fuentes ci siano centinaia di nomi e solo la parte che riguarda i ciclisti sia tirata in ballo). si parla appunto di calciatori e di tennisti (qualcuno ha tirato in ballo anche un certo nadal).
da qui si aggancia la seconda cosa da rimarcare, più e più volte: in spagna cosa diavolo stan facendo? in italia han fatto fuori pantani, basso, ora stan recitando il requeim per petacchi, di luca etc..in germania hanno fermato ullrich, qualcuno ha confessato....ma ci sono tanti di quei ciclisti spagnoli che sarebbero implicati nell'op, si sa qualcosa?? basso per il nome in codice "birillo" è stato subito accusato e ha dovuto saltare il tour (e poteva far doppietta con il giro..) per una illazione ke aimè s'è rivelata fondata. poi c'è un nome..VALV-PITI ... oh tò.. Alejandro Valverde, uno dei più forti ciclisti spagnoli e nn solo, ha un cane di nome PITI.. saltato fuori qualcosa? A me pare di no.
Inoltre Basso fermato dopo un giro dominato in lungo e in largo. Di luca vince la liegi, vince il giro (sarebbe forse il 3° atleta in attività ad aver vinto un grande giro più una classica monumento) e viene implicato in una vicenda doping vecchia di 3 anni, con annesse intercettazioni. insomma un po' di puzza di bruciato si potrebbe anche sentire, anche se in teoria non voglio crederci.
il risultato di gettar fango sul ciclismo è che alla lunga forse molte persone smettano di guardare e/o praticare quello che secondo me è uno degli sport più belli e ricchi di tradizione
Da SportPRO
19 luglio - L'AFFARE SINKEWITZ TRASCINA IL CICLISMO TEDESCO NELLA CRISI
BERLINO - Mentre l'Adidas uno degli sponsor della T-Mobile recentemente nella bufera doping per la positività al testosterone del proprio corridore Patrick Sinkewitz ha serie intenzioni di chiudere il contratto; mentre la stessa T-Mobile sta riflettendo sull'eventuale rinnovo, come altri sponsro tedeschi (Gerolsteiner) in Germania si infiamma la polemica. Se non ci saranno segnali adeguati anche il governo ha minacciato di ritirare i contributi per la federazione nazionale. Intanto la gente si interroga.
Tutti dopati nel ciclismo, nonostante i TANTO SBANDIERATI controlli?
Difficile dare una risposta anche se apparentemente un colpo di freno sembra ci sia stato. Ma le deduzioni e le circostanze spesso non aiutano. Chi avrebbe potuto immaginare che un giovane di 26, presentato come uno dei simboli della nuova generazione potesse finire nel novero degli imbroglioni e dei truffatori con un tasso di testosterone venti volte superiore al consentito? Eppure il tedesco era da tempo nel mirino dei controllori tedeschi della Nada, l'agenzia nazionale. Il testo dopo la vittoria al Gran Premio di Francoforte 2007 aveva sollevato i primi sospetti, spingendo la Nada a tenerlo sott'occhio e a controllarlo il prima possibile "a sorpresa", cosa puntualmente avvenuta l'8 giugno scorso. Non aiuta a chiarire meglio la situazione del corridore il quadro del suo passato, nel quale figura un forfait ai mondiali giovanili del 2000 che all'epoca sollevò molti dubbi. Poi c'è la militanza in squadre con tecnici chiacchierati e, sopratutto la frequentazione del famigerato dottor Ferrari.
Ma i famosi controlli della squadra a cosa sono serviti?
Anche il sistema di autocontrollo e di test messo in piedi dalla T-Mobile e considerato un esempio di lotta al doping dall'interno è stato ridicolizzato da quanto accaduto e perde di ogni credibilità. "Non possiamo controllare i corridori 24 ore su 24", ha dichiarato Christian Frommert, il responsabile della comunicazione della Deutsche Telekom, la casa madre della T-Mobile. E, di fatto il sistema di test ematici ha consentito di stanare un corridore già abbastanza discusso, l'ucraino Honchar prima sospeso e poi licenziato per valori ematici sospetti. "Ma il nostro sistema - spiega Walter Scmidt, il professore dellpUniversità di Bayreuth, incaricato del programma - non prevede la ricerca del tesosterone, ma solo il controllo delle manipolazioni eventuali del sangue".
Intanto gli sponsor minacciano il ritiro. La T-Mobile ha rinnovato il contratto con la formazione di Stapeton fino al 2010, ma "La questione sarà di nuovo discussa alla fine del Tour. Non bisogna escludere nulla", ha precisato Frommert. La Gerolsteiner deciderà a fine agosto se continuare o meno, mentre rifletteranno anche quelli della Milram dopo la confessione di Zabel.
Intanto in Germania il presidente della commissione parlamentare per lo sport Peter Danckert ha ipotizzato la sospensione delle sovvenzioni pubbliche versate alla Federazione di ciclismo tedesca (Bdr). "Se non si dovessero adottare misure severe nella lotta contro il doping, bisognerebbe porre fine al versamento di sussidi pubblici", ha detto Danckert all'emittente privata n-tv.
"Non si può pensare che il parlamento, - che gestisce il denaro pubblico dei contribuenti - continui a sostenere uno sport che non fa il necessario per combattere il doping", ha aggiunto Peter Danckert, che ha salutato con soddisfazione la decisione dei canali televisivi pubblici Ard e Zdf di sospendere le trasmissioni in diretta del Tour. Dal canto suo il ministero dell'interno - in Germania competente per lo sport - ha espresso oggi preoccupazione per i prossimi mondiali di ciclismo in programma a Stoccarda dal 25 al 30 settembre prossimi.
"Noi osserviamo la cosa con molta attenzione e anche con una certa preoccupazione in vista dei mondiali", ha detto il portavoce del ministero Christian Sachs a Berlino. "Questo mondiale di ciclismo deve segnare un nuovo inizio. Non si può più andare avanti in questo modo", ha aggiunto il portavoce.
Pessimismo al riguardo ha tuttavia espresso Marcel Wust, ex ciclista professionista che è stato in passato commentatore e esperto di ciclismo sul primo canale Ard. A suo avviso, sia nel ciclismo che negli altri sport "il doping ci sarà sempre". "Allo stesso modo della politica e dell'economia dove si continuerà sempre a corrompere e a dare tangenti", ha detto Wust al canale televisivo privato N24. Un sondaggio diffuso oggi da parte dell'Istituto Allensbach ha rivelato che il 90% dei tedeschi è convinto che il doping è ancora molto diffuso nel ciclismo, mentre per il 42% il doping interessa anche in quasi tutte le altre discipline sportive.
Forse iniziare a togliere un po' di soldi se le cose non vengono fatte in maniera lecita e' l'unico modo che esiste per ripulire l'ambiente...tanto se non se ne vanno gli sponsor poi ci pensa la gente ad andarsene, io quest'anno non ho visto neanche una puntata del Tour e come me anche molti miei amici cicloamatori.
Rasmussen espulso dalla nazionale danese
"Ha eluso i controlli dell'antidoping"
Michael Rasmussen
COPENAGHEN - La Federazione danese del ciclismo (DCU) ha espulso dalla nazionale Michael Rasmussen, attualmente maglia gialla al Tour de France, per aver omesso in numerose occasioni di indicare il luogo dei suoi allenamenti alle autorità antidoping. Lo ha annunciato il presidente della squadra danese Jesper Worre.
Pertanto Rasmussen non potrà partecipare al Campionato del mondo a settembre a Stoccarda nè ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino, ha precisato alla televisione pubblica danese DR1 Worre.
La DCU, ha sottolineato Worre, "non dice che Michael è stato trovato positivo (ai controlli antidoping, ndr). Ma ci sono numerosi punti interrogativi sul suo comportamento e sul suo atteggiamento".
Punti interrogativi che getterebbero un'ombra sulla nazionale danese: "Abbiamo avuto delle informazioni da parte dell'Unione internazionale del ciclismo e da parte dell'Autorità antidoping danese - ha spiegato ancora il presidente della nazionale danese - secondo le quali egli ha ricevuto numerosi avvertimenti. Si tratta di informazioni confidenziali, ma la gente deve sapere che la DCU lotta per uno sport corretto".
(19 luglio 2007)
Questa me l'ero persa...dai che nanche quest'anno si assegna la maglia gialla :D (rido per non piangere)
mi dite come mai valverde continua a correre quando è coinvolto nell operacion puerto come basso? forse le diverse federazioni utilizzano metodi diversi? in spagna lasciano correre tutto?
Super Vegetto
20-07-2007, 22:40
mi dite come mai valverde continua a correre quando è coinvolto nell operacion puerto come basso? forse le diverse federazioni utilizzano metodi diversi? in spagna lasciano correre tutto?
In Spagna (fino a poco tempo fa, ma penso tutt'ora) a differenza di molti altri paesi europei non esiste una legge contro il doping (come invece in Italia, ad esempio); se vieni beccato in un controllo antidoping a livello sportivo vieni sanzionato (squalifica e cose varie), ma la "Operacion Puerto" è un'indagine autonoma della magistratura spagnola. In pratica nessuno degli sportivi coinvolti è stato squalificato per doping perchè nessuno è stato trovato dopato, dato che si non è stato fatto alcun controllo agli sportivi; quel che è emerso però sono le varie pratiche dopanti compiute da Fuentes & Co. che per la magistratura italiana sono punibili (essendoci la legge), mentre per quella spagnola no. Di conseguenza la magistratura italiana ha chiesto a quella spagnola i risultati delle indagini ed in base ai fatti emersi ha punito gli atleti italiani coinvolti (OT: tutti?:what: ) secondo le leggi italiane, mentre in Spagna nessuno è punibile per i fatti emersi dall'indagine stessa.
Super Vegetto
20-07-2007, 22:58
Inoltre Basso fermato dopo un giro dominato in lungo e in largo. Di luca vince la liegi, vince il giro (sarebbe forse il 3° atleta in attività ad aver vinto un grande giro più una classica monumento) e viene implicato in una vicenda doping vecchia di 3 anni, con annesse intercettazioni. insomma un po' di puzza di bruciato si potrebbe anche sentire, anche se in teoria non voglio crederci.
Ti quoto solo questo per fare una piccola riflessione.
Anch' io noto, da parte di chi vuole far saltare fuori questi fatti di doping, un certo "sensazionalismo". Mi spiego: penso che le varie vicende di doping a cui abbiamo assistito, fondamentalmente, siano vere, e che anche se esplose un po' a sorpresa erano vicende per lo più note o "covanti". Però mi fa pensare il fatto che queste vicende (che ripeto sono vere, non inventate come piacerebbe far credere ai coinvolti) vengano spesso fuori solo quando il ciclista in questione vince qualcosa, quando ottiene risultati importanti...Ecco, sembra quasi che nella cabina di regia di chi vuole far "saltare la baracca" non si aspetti altro che questi momenti (un altro esempio è Rasmussen, non ha mai vinto nulla e ora che ha la maglia gialla saltano fuori storie di 5 anni fa e fughe dai controlli antidoping) per ottenere il massimo risalto mediatico. Dubito che in cabina di regia ci sia sempre l' UCI con la sua politica di doping=controllo, perchè il ciclismo sta perdendo un sacco di soldi ed immagine, ma allora mi chiedo chi ha interesse a distruggere mediaticamente questo sport (che oggi dello sport ha veramente poco), dato che questa lotta al doping si potrebbe fare anche con tempistiche meno dirompenti per l'ambiente; ad esempio, perchè aspettare l'inizio del Tour de France per rendere pubblica la positività di Sinkevitz (o come si scrive:D ) che era nota dall' 8 Giugno?
Il ciclismo sarà già al fosso, ma qualcuno si sta divertendo a far scoppiare le bombe al momento giusto per rendere il tutto ancora più deprimente, e non riesco a capire chi e perchè abbia interesse in tutto ciò.:mbe:
Super Vegetto
20-07-2007, 23:06
Intanto rischiano di andarsene i seguenti sponsor:
T-Mobile, Gerolsteiner, Adidas, Audi, Milram, Discovery Channel, mente nel 2008 scadono i contratti di Cofidis, Francaise des Jeux, Credit Agricole, Buygues Telekom, di Lotto e Quick Step (Belgio), della danese Csc.
Fonte: Sportpro.it
A ciò aggiungiamo le televisioni tedesche che per quest'anno hanno abbandonato e le altre che vorranno ridiscutere i contratti in essere per gli anni futuri, dato che il Tour è passato da un 46% di share in Germania dai tempi di Ullrich e Armstrong all' 8% dei giorni nostri (fonte Bulbarelli ieri sera), e negli altri Paesi non so quanto sia diverso.
Ti quoto solo questo per fare una piccola riflessione.
Anch' io noto, da parte di chi vuole far saltare fuori questi fatti di doping, un certo "sensazionalismo". Mi spiego: penso che le varie vicende di doping a cui abbiamo assistito, fondamentalmente, siano vere, e che anche se esplose un po' a sorpresa erano vicende per lo più note o "covanti". Però mi fa pensare il fatto che queste vicende (che ripeto sono vere, non inventate come piacerebbe far credere ai coinvolti) vengano spesso fuori solo quando il ciclista in questione vince qualcosa, quando ottiene risultati importanti...Ecco, sembra quasi che nella cabina di regia di chi vuole far "saltare la baracca" non si aspetti altro che questi momenti (un altro esempio è Rasmussen, non ha mai vinto nulla e ora che ha la maglia gialla saltano fuori storie di 5 anni fa e fughe dai controlli antidoping) per ottenere il massimo risalto mediatico. Dubito che in cabina di regia ci sia sempre l' UCI con la sua politica di doping=controllo, perchè il ciclismo sta perdendo un sacco di soldi ed immagine, ma allora mi chiedo chi ha interesse a distruggere mediaticamente questo sport (che oggi dello sport ha veramente poco), dato che questa lotta al doping si potrebbe fare anche con tempistiche meno dirompenti per l'ambiente; ad esempio, perchè aspettare l'inizio del Tour de France per rendere pubblica la positività di Sinkevitz (o come si scrive:D ) che era nota dall' 8 Giugno?
Il ciclismo sarà già al fosso, ma qualcuno si sta divertendo a far scoppiare le bombe al momento giusto per rendere il tutto ancora più deprimente, e non riesco a capire chi e perchè abbia interesse in tutto ciò.:mbe:
Non sono del tutto d'accordo con te. Se Basso viene sospeso chiaramente fa notizia, tutti ne parlano e tutti vengono a sapere del fatto.
Se un semi-sconosciuto viene sospeso nessuno se lo fila e quindi non lo sa.
Un po' di "tempismo" ce lo vedo anche io. Forse in alcuni casi queste notizie le tengono nel cassetto come merce di scambio e poi quando non serve più si fa scoppiare il caso.
Però sinceramente non mi interessano queste cose. La notizia è che l'atleta è dopato, tempi e modi con cui ciò si sa passa in secondo piano. E' già un miracolo che di tanto in tanto qualcuno venga beccato :stordita:
Super Vegetto
21-07-2007, 18:13
Non sono del tutto d'accordo con te. Se Basso viene sospeso chiaramente fa notizia, tutti ne parlano e tutti vengono a sapere del fatto.
Se un semi-sconosciuto viene sospeso nessuno se lo fila e quindi non lo sa.
Un po' di "tempismo" ce lo vedo anche io. Forse in alcuni casi queste notizie le tengono nel cassetto come merce di scambio e poi quando non serve più si fa scoppiare il caso.
Però sinceramente non mi interessano queste cose. La notizia è che l'atleta è dopato, tempi e modi con cui ciò si sa passa in secondo piano. E' già un miracolo che di tanto in tanto qualcuno venga beccato :stordita:
Beh, SINKEWITZ non è uno sconosciuto ma neanche uno che aizza la folla, e allora perchè aspettare che inizi il Tour per annunciare la positività?
Secondo me è in atto una guerra politica tra i grandi capi del ciclismo mondiale, e cioè tra l' UCI e tra gli organizzatori delle grandi corse a tappe; una guerra non iniziata certo oggi ma "ufficializzata" con l' invenzione del Pro Tour, a cui sono susseguite polemiche e schermaglie di ogni tipo. E' cosa nota da anni, ma ora è sanguinosa, sta facendo morti e feriti da tutte le parti.
La notizia che "l'atleta è dopato" scusami ma è una non notizia, lo si sa già che sono dopati, e in quest' ottica tempi e modi con cui vengono "beccati" (e aggiungerei chi viene beccato e chi no) non passano in secondo piano, ma sono la notizia principale! Guarda che oggi, se si vuole, si becca qualsiasi ciclista come e quando si vuole, si sa benissimo cosa prendono, dove, come, i tempi di assunzione etc...Non ti far fregare dalla favoletta che "il doping è anni luce avanti all'antidoping", perchè su 10 cose che prendono 7-8 si trovano senza problemi, basta volerlo (e qui il discorso si allargherebbe a molti altri sport, ma è sempre il solito discorso...).
Super Vegetto
21-07-2007, 18:14
Aggiungo a quanto detto in precedenza, dato per rendere l'idea della situazione:
"Ciclismo, Prudhomme a McQuaid: "Vuoi uccidere il Tour?"
Indice Ultim'ora
ALBI (Francia) - A Pat McQuaid, presidente dell'Uci, proprio non e' piaciuta la telefonata ricevuta nella notte dal direttore del Tour de France, Christian Prudhomme. "Mi ha chiamato. Urlava e sbraitava - ha raccontato McQuaid ad Associated Press - non mi lasciava parlare ed insisteva. Poi mi ha detto: 'Stai provando ad uccidere il Tour de France?'. Io gli ho risposto: 'Chiamami quando sei piu' tranquillo', poi ho riattaccato". Argomento della discussione il caso Rasmussen, escluso dalla nazionale danese per i Mondiali e le Olimpiadi di Pechino nella serata di giovedi', ovvero quattro giorni dopo avere conquistato la maglia gialla di leader della corsa transalpina. Le infrazioni alle normative Wada erano note da settimane e secondo i responsabili del Tour de France il tempismo della federciclo danese e' esplicitamente sospetto. (Agr) "
Fonte: Gazzetta.it
Aggiungo a quanto detto in precedenza, dato per rendere l'idea della situazione:
"Ciclismo, Prudhomme a McQuaid: "Vuoi uccidere il Tour?"
Indice Ultim'ora
ALBI (Francia) - A Pat McQuaid, presidente dell'Uci, proprio non e' piaciuta la telefonata ricevuta nella notte dal direttore del Tour de France, Christian Prudhomme. "Mi ha chiamato. Urlava e sbraitava - ha raccontato McQuaid ad Associated Press - non mi lasciava parlare ed insisteva. Poi mi ha detto: 'Stai provando ad uccidere il Tour de France?'. Io gli ho risposto: 'Chiamami quando sei piu' tranquillo', poi ho riattaccato". Argomento della discussione il caso Rasmussen, escluso dalla nazionale danese per i Mondiali e le Olimpiadi di Pechino nella serata di giovedi', ovvero quattro giorni dopo avere conquistato la maglia gialla di leader della corsa transalpina. Le infrazioni alle normative Wada erano note da settimane e secondo i responsabili del Tour de France il tempismo della federciclo danese e' esplicitamente sospetto. (Agr) "
Fonte: Gazzetta.it
Beh, spero riescano a ucciderlo :D
Vedere gente come Valverde in corsa quando tanti altri vengono dichiarati "non graditi" è di un'ipocrisia assurda, ma alla fine è cosa comune a qualsiasi binomio sport-soldi.
In Spagna (fino a poco tempo fa, ma penso tutt'ora) a differenza di molti altri paesi europei non esiste una legge contro il doping (come invece in Italia, ad esempio); se vieni beccato in un controllo antidoping a livello sportivo vieni sanzionato (squalifica e cose varie), ma la "Operacion Puerto" è un'indagine autonoma della magistratura spagnola. In pratica nessuno degli sportivi coinvolti è stato squalificato per doping perchè nessuno è stato trovato dopato, dato che si non è stato fatto alcun controllo agli sportivi; quel che è emerso però sono le varie pratiche dopanti compiute da Fuentes & Co. che per la magistratura italiana sono punibili (essendoci la legge), mentre per quella spagnola no. Di conseguenza la magistratura italiana ha chiesto a quella spagnola i risultati delle indagini ed in base ai fatti emersi ha punito gli atleti italiani coinvolti (OT: tutti?:what: ) secondo le leggi italiane, mentre in Spagna nessuno è punibile per i fatti emersi dall'indagine stessa.
allora vorresti dire che basso se fosse spagnolo continuerebbe a correre allegramente? cmq valverde ha preso una bella mazzata ieri alla crono... cmq anche sto rasmussen puzza di bruciato :D beh allora tanto valeva far correre anche basso almeno avrebbe vinto un italiano in francia alla facciaccia dei francesi :D
allora vorresti dire che basso se fosse spagnolo continuerebbe a correre allegramente? cmq valverde ha preso una bella mazzata ieri alla crono... cmq anche sto rasmussen puzza di bruciato :D beh allora tanto valeva far correre anche basso almeno avrebbe vinto un italiano in francia alla facciaccia dei francesi :D
...rasmussen va forte perchè prima faceva mtb :O
...si bomba tanto quanto gli altri :asd:
Super Vegetto
23-07-2007, 09:31
allora vorresti dire che basso se fosse spagnolo continuerebbe a correre allegramente?
Esatto. La posizione di Basso e di Valverde è identica, solo che in Italia Basso è punibile perchè ci sono le leggi a riguardo, in Spagna invece no, quindi Valverde non può essere punito; e non si tratta di un "buco normativo", gli spagnoli non hanno una legge sul doping VOLUTAMENTE, ed è anni che va avanti questa storia:mad:
Comunque mi sembra chiaro che mo' che gli hanno arrestato Fuentes a Valverde manca un qualcosina...:ciapet:
Super Vegetto
23-07-2007, 09:33
OT per castexx:
Scrivi veramente da Suzuka o è solo un omaggio al tuo avatar?
Fine OT.
Anche Vinokurov positivo...
Super Vegetto
24-07-2007, 20:19
Nuovo giro, nuova corsa!:p
"Tour sotto choc
Vinokourov positivo
La Grande Boucle di nuovo nella bufera per un caso di doping: il kazako avrebbe effettuato un'eterotrasfusione prima della cronometro vinta sabato. L'Astana lascia la corsa in blocco, ma in serata arriva la Gendarmeria in hotel
http://www.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2007/07/24/0JLN5N6A--346x212.jpg
PARIGI (Fra), 24 luglio 2007 - Secondo quanto anticipato dal sito Internet dell'Equipe e confermato poi dal suo team, il kazako Alexandre Vinokourov, 33 anni, capitano dell'Astana, è risultato positivo sabato per eterotrasfusione a un controllo antidoping effettuato in occasione della cronometro del Tour de France da lui vinta sabato ad Albi. Poco dopo che la notizia era stata resa nota, l'Astana ha annunciato la decisione di abbandonare la corsa.
LABORATORIO - Il prelievo di sangue, effettuato all'arrivo, ha dimostrato dopo le analisi nel laboratorio di Châtenay-Malabry (periferia parigina), la presenza di due distinte popolazioni di globuli rossi nel campione A. Questo sarebbe indicativo di una trasfusione effettuata poco prima grazie a un donatore compatibile.
ETEROTRASFUSIONI - Vinokourov, che in passato aveva ammesso di essere stato seguito dal controverso dottor Michele Ferrari, è stato di nuovo controllato ieri dopo il successo nella 15ª tappa con arrivo a Loudenvielle e il campione prelevato è momentaneamente sotto analisi nello stesso laboratorio. Le eterotrasfusioni, a differenza dell'autoemotrasfusione, sono individuabili dal 2004 grazie a un sistema messo a punto nel laboratorio di Losanna. Lo statunitense Tyler Hamilton fu il primo ciclista a risultare positivo per tale pratica alla Vuelta 2004.
POLIZIA - Si conclude con una visita della Gendarmeria nell'albergo del Team Astana il giorno più lungo del Tour. Un testimone oculare ha raccontato che i poliziotti francesi hanno fatto visita alla residenza della squadra. Secondo l'agenzia Afp due veicoli della polizia sono davanti all'hotel che ospita la squadra del kazako, uscito dall'albergo per una porta secondaria verso le 16.30. Una ventina di agenti con delle borse sono entrati nell'edificio, senza parlare con nessuno. "
Fonte: gazzetta.it
Super Vegetto
24-07-2007, 20:26
A riconferma della lotta politica tra gli organizzatori dei grandi giri e l' UCI, ecco cosa ha dichiarato il patron del Tour de France:
"Ciclismo: doping, Preu d'Homme parla di fallimento del sistema
Indice Ultim'ora
PAU (Francia) - ''E' il fallimento totale del sistema. Un sistema che non protegge la corsa piu' importante del mondo non puo' durare''. Cosi' Christian Preu d'Homme, patron del Tour de France, ha commentato la notizia della positivita' di Alexandre Vinokourov, ennesimo colpo al cuore del ciclismo, del Tour e della sua credibilita'. Oggi, approfittando del giorno di riposo della Grande Boucle, i patron dei tre Grandi Giri (Giro, Tour e Vuelta) si sono visti a Pau con i rappresentanti delle federazioni da tempo in rotta di collisione con l'Uci. Rcs Sport era rappresentata da Angelo Zomegnan, mentre Victor Cordero era presente per Unipublic, che organizza la Vuelta. Dalle parole di Preu d'Homme emerge un chiaro attacco al sistema del Pro Tour, principale motivo del contendere nella contrapposizione con l'Unione ciclistica internazionale. (Agr)"
Fonte: gazzetta.it
Questo caso di Vinokourov è forse più ecclatante del caso-Landys, e tutti i più forti corridori degli ultimi anni sono o ritirati o invischiati col doping; io mi gioco 10 euro che nel giro di 2 mesi beccano anche Contador, ieri è stato imbarazzante e spudorato da quanto andava (gli teneva solo Rasmussen, penso non ci sia altro da aggiungere).
Personalmente sono sempre più sorpreso non dalla positività/fraudolenza di tutti questi campioni, che è scontata, ma con che piacere cadono proprio i pezzi da 90, cosa mai fatta in passato: la guerra è nel suo pieno svolgimento, vediamo se arriveranno ad un accordo economico/politico tra i due fronti o se davvero si riuscirà a migliorare la situazione sportiva.
io sono curioso di sentire cosa si inventeranno bulbarelli e cassani in telecronaca :asd:
Jollyroger87
24-07-2007, 22:12
Beh, dai, Vinokourov aveva dato quasi 2 minuti sul secondo sabato, dopo che nei giorni precedenti stava a malapena in bici :O E' chiaro che è un GoMBLoDDo! :O
:asd:
Super Vegetto
24-07-2007, 23:12
Per la cronaca:
"Ciclismo: doping, Vinokourov respinge accuse
Indice Ultim'ora
PAU (Francia) - Alexandre Vinokourov nega di aver fatto ricorso a una trasfusione di sangue per migliorare le proprie prestazioni al Tour de France e attribuisce la positivita' all'antidoping ad "anomalie presenti nel sangue a causa della grave caduta di cui e' rimasto vittima". Cosi' riferisce il team manager dell'Astana Marc Biver per conto del corridore, che e' stato immediatamente rimandato a casa e sospeso dalla sua squadra in attesa delle controanalisi. (Agr)"
Fonte: gazzetta.it
allora vorresti dire che basso se fosse spagnolo continuerebbe a correre allegramente? cmq valverde ha preso una bella mazzata ieri alla crono... cmq anche sto rasmussen puzza di bruciato :D beh allora tanto valeva far correre anche basso almeno avrebbe vinto un italiano in francia alla facciaccia dei francesi :D
forse non lo conoscete ma era già stato implicato in affari di doping :rolleyes:
OT per castexx:
Scrivi veramente da Suzuka o è solo un omaggio al tuo avatar?
Fine OT.
...due settimane, quando avevo l'avatar di hayden, era laguna seca :asd:
...omaggio al mio idolo :cry:
Per la cronaca:
"Ciclismo: doping, Vinokourov respinge accuse
Indice Ultim'ora
PAU (Francia) - Alexandre Vinokourov nega di aver fatto ricorso a una trasfusione di sangue per migliorare le proprie prestazioni al Tour de France e attribuisce la positivita' all'antidoping ad "anomalie presenti nel sangue a causa della grave caduta di cui e' rimasto vittima". Cosi' riferisce il team manager dell'Astana Marc Biver per conto del corridore, che e' stato immediatamente rimandato a casa e sospeso dalla sua squadra in attesa delle controanalisi. (Agr)"
Fonte: gazzetta.it
ma almeno che si inventi una balla credibile se proprio la deve sparare :rolleyes:
Super Vegetto
25-07-2007, 13:50
Ciclismo: doping, un altro positivo al Tour de France
Indice Ultim'ora
PARIGI - Non c'e tregua al Tour del France. All'indomani del caso di Alexandre Vinokourov, l'Uci e' pronta ad annunciare il nome di un altro corridore trovato positivo al testosterone ad un controllo antidoping effettuato lo scorso 19 luglio, al termine dell'11.a tappa della corsa francese, Marsiglia-Montpellier. Lo rivela il sito internet del quotidiano L'Equipe. (Agr)
Fonte: Gazzetta.it
Toto-scommesse?
Io dico Cancellara.
Intanto prevedo brutti periodi in vista per Petacchi, l'assoluzione è stata ridicola e è già stato annunciato il ricorso: 3 "spruzzate" concesse dalla sua esenzione terapeutica, 8-10 "spruzzate" ammesse dallo stesso corridore, non c'è molto spazio per poter concedere un' assoluzione piena come invece è stato fatto.
Ciclismo: doping, un altro positivo al Tour de France
Indice Ultim'ora
PARIGI - Non c'e tregua al Tour del France. All'indomani del caso di Alexandre Vinokourov, l'Uci e' pronta ad annunciare il nome di un altro corridore trovato positivo al testosterone ad un controllo antidoping effettuato lo scorso 19 luglio, al termine dell'11.a tappa della corsa francese, Marsiglia-Montpellier. Lo rivela il sito internet del quotidiano L'Equipe. (Agr)
Fonte: Gazzetta.it
Toto-scommesse?
Io dico Cancellara.
Intanto prevedo brutti periodi in vista per Petacchi, l'assoluzione è stata ridicola e è già stato annunciato il ricorso: 3 "spruzzate" concesse dalla sua esenzione terapeutica, 8-10 "spruzzate" ammesse dallo stesso corridore, non c'è molto spazio per poter concedere un' assoluzione piena come invece è stato fatto.
PAU (Fra), 25 luglio 2007 - Parla di "persecuzione" e nega di essersi dopato. Alexandre Vinokourov tenta una difesa disperata dopo la positività rilevata dai controlli antidoping al Tour de France. Frattanto, dal Tour giungono voci di un nuovo caso di positività. Secondo L'Equipe nella sua edizione on line, un corridore non avrebbe passato i controlli antidoping effettuati al termine dell'11ª tappa, la Marsiglia-Montpellier del 19 luglio. In base ai test effettuati dal laboratorio di Chatenay-Malabry su campioni di urina, l'atleta sarebbe risultato positivo per testosterone esogeno. I 7 atleti controllati in quell'occasione furono la maglia gialla Michael Rasmussen (Rabobank), il vincitore di tappa Robert Hunter (S.Af Barloworld), il tedesco Erik Zabel (Milram), il llussemburghese Kim Kirchen (T-Mobile), il francese Lilian Jegou (Française des Jeux), lo spagnolo Patxi Vila (Lampre) e Cristian Moreni (Cofidis). Tra questi ci sarebbe il secondo caso di positività rilevato al Tour dopo quello del kazako Alexandre Vinokourov.
dai ormai è diventato una buffonata il ciclism; non riesco più ad appassionarmi come prima. l'anno prossimo possiamo andare tutti a fare il tour, tanto anche se ci droghiamo come dei cavalli ci rifiutiamo di fare il test antidoping e arriviamo in maglia gialla a parigi. per non parlare poi di quelli coinvolti come basso che stanno tranquillamente correndo il tour, solo con una piccola differenza, che qualcuno faceva notare qualche post piu in alto: da quando nn ce piu fuentes tanta gente va molto piu piano( vedi valverde )
PARIGI (Francia), 25 luglio 2007 - Un altro caso di doping colpisce il Tour de France e a cadere nelle maglie dei controlli è un atleta italiano: si tratta del 34enne Cristian Moreni, già maglia rosa al Giro d'Italia 2000 e campione italiano su strada nel 2004. L'atleta mantovano è risultato positivo per testosterone esogeno, ovvero non prodotto dall'organismo, dopo essere stato sorteggiato per un test al termine dell'11ª tappa, da Marsiglia a Montpellier. Moreni, fino a ieri era 52° nella classifica generale con oltre un'ora e mezzo di ritardo sulla maglia gialla, è in forza alla francese Cofidis che, ironia della sorte, è una delle otto squadre i cui atleti si erano resi protagonisti di un clamoroso sit-in di protesta alla partenza della frazione odierna da Orthez. In carriera Moreni, professionista dal 1998, ha vinto 8 gare, l'ultima nel 2005.
Super Vegetto
25-07-2007, 20:57
PARIGI (Francia), 25 luglio 2007 - Un altro caso di doping colpisce il Tour de France e a cadere nelle maglie dei controlli è un atleta italiano: si tratta del 34enne Cristian Moreni...CUT
Ho sbagliato il pronostico, pensavo ad un altro fuoco d'artificio!:D
Comunque Moreni ha già confessato alla squadra di essersi dopato ed ha chiesto scusa, rinunciando anche alle controanalisi. La Cofidis, come l'Astana ieri, si è ritirata dalla corsa e torna a casa.
In quanti arriveranno a Parigi?
Super Vegetto
25-07-2007, 23:25
Ah, però, lo sentivo io odore di povere da sparo...:D
"Choc al Tour: Rasmussen cacciato dalla sua squadra
Il danese, maglia gialla e vincitore dell'ultima tappa pirenaica, si è ritirato dalla corsa su richiesta dalla Rabobank per avere mentito sulla sua reperibilità nel mese di giugno. Stato di fermo per Moreni, interrogato dalla polizia di Pau
http://www.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2007/07/25/0JLOZBAF--346x212.jpg
GOURETTE (Francia), 25 luglio 2007 - Nuovo duro colpo al Tour de France. Questa volta ad assestarglielo è addirittura la maglia gialla Michael Rasmussen che è stato costretto a ritirarsi dalla corsa a tappe dopo avere vinto oggi l'ultima pirenaica con arrivo sul Col de l'Abisque, rafforzando il primato in classifica generale e ipotecando così la vittoria finale.
MENZOGNE - Secondo quanto riportato sul sito internet del quotidiano francese L'Equipe, sarebbe stata la Rabobank di far ritirare il danese per avere mentito sulla sua reperibilità nel mese di giugno. Il danese in quel periodo si sarebbe recato in Italia, mentre avrebbe affermato di essere andato ad allenarsi in Messico. "Rasmussen ha violato le regole della squadra - ha spiegato un portavoce della Rabobank -; non è sicuro che il team prosegua il Tour". La maglia gialla passa quindi allo spagnolo Alberto Contador, secondo in classifica generale a 3'10" da Rasmussen.
L'IRA DI PRUDHOMME - "Abbiamo fatto di tutto per cancellare i sospetti. Non si può lasciare che ci si prenda gioco del Tour de France. In questo modo almeno non ci sentiremo disonorati", ha commentato duramente Christian Prudhomme, direttore del Tour, dopo l'annuncio dell'abbandono di Rasmussen.
STATO DI FERMO PER MORENI - Il Tour si sgretola, quindi, dopo una giornata drammatica, che ha visto il ritiro, dopo quello di Alexandre Vinokourov, dell'italiano Cristian Moreni a cui è seguito il forfeit della Cofidis. Bastasse. Moreni, risultato positivo al testosterone esogeno al termine dell'undicesima tappa, si trova in stato di fermo a Pau. Lo ha comunicato il procuratore Erick Maurel, senza precisare le accuse che sono state mosse al corridore italiano."
Fonte: gazzetta.it
Caxxo che bordate quest' anno il Tour, non c'è freno all'immaginazione!:eek:
reptile9985
25-07-2007, 23:43
ragazzi si sta procedendo con 2 discussioni parallele
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1518828
ragazzi si sta procedendo con 2 discussioni parallele
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1518828
Gia' solo che questa e' aperta da inizio giugno...bisognerebbe chiedere al moderatore di unirle.
Super Vegetto
26-07-2007, 10:06
Gia' solo che questa e' aperta da inizio giugno...bisognerebbe chiedere al moderatore di unirle.
In realtà questa discussione parla dell' inchiesta dei nas "Oil for drugs", solo che ultimamente siamo andati un po' OT, in primo luogo perchè le vicende di questi giorni sono veramente scottanti, e poi perchè anche se noi ci concentriamo su un' inchiesta (ed altre inchieste come l' "operacion puerto") è indubbio che tutte queste vicende nel ciclismo siano intrecciate tra loro, e quindi anche questi ultimi fatti vanno considerati per non lasciare la discussione monca.
Gli altri topic aperti in questo periodo sono per lo più "indignazione popolare" causati dal caso-bomba di turno, e così nascendo diventano poi il classico topic di doping-polemica in cui si perde di vista l'argomento principale, mentre a me piacerebbe mantenere questo thread come una finestra sul mondo del doping (cilismo ma non solo) con qualche spunto di riflessione, partendo da notizie ed inchieste presenti e passate senza degenerare nei classici flames di "sapientoni" in materia.
Beh, SINKEWITZ non è uno sconosciuto ma neanche uno che aizza la folla, e allora perchè aspettare che inizi il Tour per annunciare la positività?
Secondo me è in atto una guerra politica tra i grandi capi del ciclismo mondiale, e cioè tra l' UCI e tra gli organizzatori delle grandi corse a tappe; una guerra non iniziata certo oggi ma "ufficializzata" con l' invenzione del Pro Tour, a cui sono susseguite polemiche e schermaglie di ogni tipo. E' cosa nota da anni, ma ora è sanguinosa, sta facendo morti e feriti da tutte le parti.
La notizia che "l'atleta è dopato" scusami ma è una non notizia, lo si sa già che sono dopati, e in quest' ottica tempi e modi con cui vengono "beccati" (e aggiungerei chi viene beccato e chi no) non passano in secondo piano, ma sono la notizia principale! Guarda che oggi, se si vuole, si becca qualsiasi ciclista come e quando si vuole, si sa benissimo cosa prendono, dove, come, i tempi di assunzione etc...Non ti far fregare dalla favoletta che "il doping è anni luce avanti all'antidoping", perchè su 10 cose che prendono 7-8 si trovano senza problemi, basta volerlo (e qui il discorso si allargherebbe a molti altri sport, ma è sempre il solito discorso...).
quoto tutto, parola per parola
Super Vegetto
27-07-2007, 20:37
Ciclismo, direttore Tour: "Mai piu' con l'Uci"
Indice Ultim'ora
PARIGI - E' frattura totale tra il Tour de France e l'Uci, l'unione ciclistica internazionale. E' netta la presa di posizione che il direttore della corsa francese, Christian Prudhomme, esprime in un'intervista che sara' pubblicata domani sul quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung. "Ancora una volta, come in ogni sport, anche nel ciclismo c'e' un'organizzazione internazionale e, malgrado tutto il rispetto che gli dobbiamo, non serve a nulla - ha detto Prudhomme - L'Uci non ha mai voluto che questo Tour fosse pulito, ma dall'anno prossimo potremo avere un Tour potenzialmente pulito". Alla domanda sulla rottura con l'Uci e il suo presidente Pat McQuaid, Prudhomme ha risposto: "Si', e' cosi', dall'anno prossimo lavoreremo con l'Agenzia mondiale antidoping e l'Agenzia francese antidoping. Come possiamo continuare a credere all'Uci?". (Agr)
Fonte: gazzetta.it
La guerra prosegue!
Super Vegetto
30-07-2007, 20:52
Qualche news:
"Tour de France - Anche Mayo positivo
Eurosport - lun, 30 lug 21:39:00 2007
Nuovo caso di doping nel mondo del ciclismo. Iban Mayo, corridore basco della Saunier Duval Prodir, è risultato positivo all'epo durante un controllo effettuato nel secondo giorno di riposo dell'ultimo Tour de France. L'annuncio arriva dalla stessa squadra spagnola "
http://d.yimg.com/eur.yimg.com//ng/sp/eurosport/20070730/19/32535370.jpg
Fonte: Eurosport.it
Magari pensava di averla fatta franca...:fuck:
Super Vegetto
30-07-2007, 20:58
Ciclismo: T-Mobile,presto decisione
'Con questo Tour abbiamo toccato il fondo"
30 luglio 2007
http://www.raisport.rai.it/RaiSport/pub/ansa/imglarge/2007/7/b64bf9e59bae4b0c99661bbc4f2ff91f.jpg
La T-Mobile, sponsor dell'omonima squadra di ciclismo, sta riflettendo sul futuro e solo tra 15 giorni decidera'se restare in questo sport. Nata nel '91 come Telekom e diventata T-Mobile nel 2004 la squadra avrebbe dovuto rimanere nel ciclismo almeno fino al 2010, ma la positivita' del suo corridore Sinkewitz e quanto accaduto al Tour stanno facendo riconsiderare i vertici aziendali sull'impegno in questo sport. "Con questo Tour - spiegano alla Deutsche Telekom - abbiamo toccato il fondo".
Fonte: raisport.it
Super Vegetto
31-07-2007, 13:47
Ciclismo: T-Mobile licenzia Sinkewitz
BERLINO - Immediatamente dopo il no di Patrik Sinkewitz alle controanalisi, la T-Mobile lo ha licenziato. Il manager della squadra tedesca, Rolf Aldag, ha fatto sapere che "dopo questo annuncio, abbiamo tratto le nostre decisioni. Anche se per noi questa notizia e' uno shock, mostra come il nostro sistema interno di controlli e quello dei controlli a sorpresa dell'agenzia tedesca antidoping sia efficace''. Sinkewitz era stato controllato a sorpresa l'8 giugno scorso, mentre preparava il Tour de France. Ed era stata riscontrata la presenza di testosterone. (Agr)
Fonte: gazzetta.it
Super Vegetto
10-08-2007, 16:23
"8 agosto - KASHECHKIN POSITIVO PER EMOTRASFUSIONE
PARIGI - Emotrasfusione omologa, cioè da donatore compatibile. Anche il kazako Andrey Kashechkin è stato trovato positivo ad un controllo ematico lo scorso 1 agosto, come già il compagno di squadra Vinokourov. Lo ha comunicato la sua squadra, la Astana,che ha immediatamente sospeso il corridore. La Astana si era ritirata dal Tour dopo la positività di Vinokourov . Secondo il sito della squadra kazaka il corridore sarebbe risultato positivo dopo un controllo interno. Il test antidoping è stato effettuato durante uno stage di allenamento a Belek in Turchia."
Fonte: sportpro.it
EVVAI!:sofico:
Super Vegetto
10-08-2007, 16:24
"9 agosto - MAGLIE NERE E PREPARAZIONE “IN ALTURA”
ROMA - Quante “lezioni”, quanti scandali dovranno ancora accadere perchè il ciclismo nostrano impari qualcosa? Dopo tutto il can-can emerso al Tour, le positività di Ascani ai tricolori crono e di Kaschekin, “gemello” di Vinokourov anche nella “terapia” dell’emotrasfusione, la tanto invocata inversione di tendenza sembra non dare segnali concreti. Certo, i corridori al Tour hanno messo per la prima volta il piede a terra per protestare contro i loro colleghi furbetti che continuano a provarci a imbrogliare e a attirare sul ciclismo strali e infamie di ogni genere. Ma che dire di quegli altri, di un club di primissima divisione e di una formazione di secondo piano che continuano nei vecchi riti? Quali sono questi vecchi riti? Semplice: il “ritiro” in altura, in località, fuori dal territorio italiano nei pressi di medici che definire chiacchierati è puro eufemismo.
Livigno è a due passi da Saint Morritz, nuovo domicilio del ben noto dottor Ferrari, uno di quelli messi all’indice della federazione medici sportivi (FMSI), certamente non per aver somministrato aspirine. Una scelta quanto meno inopportuna, pur se si vogliono escludere eventuali “frequentazioni”. In un momento in cui il ciclismo esibisce un’immagine ridotta a brandelli per gli scandali doping è opportuno andare ad allenarsi nei pressi del medico in assoluto più chiacchierato per fatti di doping (e che continua a tessere i suoi rapporti d’affari con ciclisti ed altri sportivi)? Possibile che nell’universo mondiale delle località dove compiere ritiri e test vari in vista delle gare non ci sia che quella? Non basta. Cosa fanno questi bravi e onesti corridori nel loro “buen ritiro”? Pur avendo ciascuno le insegne della propria squadra e dei propri sponsor vestono divise anonime. La più gettonata è quella nera, come il danese Rasmussen quando fu intercettato lontano da Messico, mentre svicolava dai controlli antidoping a sorpresa. Operazione tenuta nascosta alla squadra che gli è costata la cacciata dal Tour già vinto. Con l’abbigliamento anonimo vengono fatti scomparire anche tutti i segni identificativi, dalle marche della bici, agli altri particolari. Perché? Semplice vezzo? O paura di essere riconosciuti ad un eventuale controllo a sorpresa? Chissà. Ivano Fanini, a cui certe cose non sfuggono, la mette sul semiserio: “Forse portano in giro l’immagine a lutto che merita il ciclismo attuale. Ma questo comportamento non è una violazione degli obblighi previsti nei contratti con la propria squadra?”.
In anni lontani la nazionale della pista si recava per la preparazione alle gare a Selva D’Altino nei pressi di Cepagatti. Non c'era neppure l'alibi dell'allenamento in altura., ma secondo i tecnici di allora la zona era tranquilla e consentiva gli allenamenti del quartetto su strade sgombre e piane. Poi si è scoperto quale medico - oggi pesantemente coinvolto nell’inchiesta dei Nas “Oil for drug” e nella relativa indagine della Procura Coni - avesse dimora a Cepagatti. Eravamo alla vigilia delle Olimpiadi di Atlanta, nel 1996. Undici anni fa. Cosa è cambiato da allora? "
Fonte: sportpro.it
Super Vegetto
10-08-2007, 16:29
A questo link:
http://www.sportpro.it/doping/santuccione07.htm
si possono scaricare due interecettazioni ambientali, nell' ambito dell' inchiesta "Oil for Drugs", su due colloqui tra Santuccione e due ciclisti amatori.
Super Vegetto
10-08-2007, 16:34
"Discovery bye bye"
http://d.yimg.com/eur.yimg.com//ng/sp/eurosport/20070810/15/307820238.jpg
La squadra che fu di Lance Armstrong e, più recentemente, di Basso e Contador, ha deciso di fermarsi. Dal 2008, infatti, la Discovery Channel non esisterà più. Continuano il loro rapporto con il ciclismo le tedesche Milram e T-Mobile
La Discovery Channel chiude a fine anno. La squadra che fu di Ivan Basso ed è attualmente ancora quella di Alberto Contador ha deciso di mollare: lo ha spiegato la società texana Tailwind Sports, proprietaria del team. "Dopo dieci anni di successo nel ciclismo, prima con la Us Postal e poi con la Discovery Chanell chiudiamo qui".
Il manager del team vincitore del Tour d France Johan Bruynel ha poi spiegato alla tv belga: "Abbiamo contatti con tanti sponsor, ma con quello che è successo nel ciclismo, la situazione è davvero brutta, nessuno se la sente di entrare nel nostro sport".
Il tutto mentre le tedesche Milram e T-Mobile proseguono invece il loro rapporto con il ciclismo, nonostante gli scandali che si sono abbattuti sul mondo dei professionisti tedeschi.
"Restiamo impegnati nel ciclismo fino al 2010 - ha spiegato Frommert, direttore della comunicazione della T-Mobile - Abbiamo discusso molto dalla fine del Tour de France, abbiamo incontrato i responsabili delle federazioni e della televisione. E abbiamo concluso che lasciare il ciclismo sarebbe un cattivo segnale per la lotta inflessibile che sta conducendo in questo momento lo sport contro il doping".
Fonte: Eurosport.it
"Discovery bye bye"
La Discovery Channel chiude a fine anno. La squadra che fu di Ivan Basso ed è attualmente ancora quella di Alberto Contador ha deciso di mollare: lo ha spiegato la società texana Tailwind Sports, proprietaria del team. "Dopo dieci anni di successo nel ciclismo, prima con la Us Postal e poi con la Discovery Chanell chiudiamo qui".
Sa un po' di "ora che la barca affonda, noi ce la svignamo"
:D
:muro: :muro:
Super Vegetto
10-08-2007, 17:44
Sa un po' di "ora che la barca affonda, noi ce la svignamo"
:D
:muro: :muro:
La Discovery è già da prima del caso-Basso che aveva lanciato segnali di disimpegno, quindi forse avrebbe lasciato lo stesso, però il dubbio rimane
Ehm....
Non mi ricordo....ma Basso non correva per la CSC? Bjarne Riis?
:mbe:
Super Vegetto
10-08-2007, 17:57
Ehm....
Non mi ricordo....ma Basso non correva per la CSC? Bjarne Riis?
:mbe:
Quando scoppiò il caso-Fuentes, e la sua implicazione nell'affare, Basso era alla CSC, e dopo qualche settimana fu licenziato. La Discovery, dopo qualche tempo (sembrava che l'inchiesta si fosse arenata) lo ingaggiò (contratto pluri-milionario); Basso fece in tempo a fare qualche allenamento con la divisa americana (io stesso l'ho visto in giro vestito Discovery:O ) e un giro della California, poi è venuto alla luce il suo coinvolgimento pesante (e le sacche di sangue sue e che lui "non ha mai usato ma solo tentato!:O "...). A questo punto fu Basso stesso a presentare le proprie dimissioni dalla squadra.
Nel caso specifico, comunque, la Discovery già prima dell'ingaggio di Basso si interrogava sul proprio futuro nel ciclismo.
Super Vegetto
10-08-2007, 20:23
Ciclismo: Uci convoca Astana
Indice Ultim'ora
MILANO - L'Unione ciclistica internazionale (Uci) ha annunciato di avere convocato Marc Biver, il manager dell'Astana, "per avere delle spiegazioni" in merito ai diversi casi di doping che ultimamente hanno visto coinvolto il team kazako. "Spiegazioni rese necessarie da una situazione che appare preoccupante", si legge nel comunicato dell'Uci. Sono tre i corridori dell'Astana risultati recentemente positivi ai controlli antidoping: il tedesco Matthias Kessler (testosterone), e i kazaki Alexandre Vinokourov e Andrei Kashechkin (entrambi per emotrasfusione omologa). (Agr)
Fonte: gazzetta.it
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.