Redazione di Hardware Upg
24-10-2001, 09:29
Link alla notizia : <a href="http://news.hwupgrade.it/4854.html">http://news.hwupgrade.it/4854.html</a>
Tom's Hardware, a <a href=http://www.tomshardware.com/storage/01q4/011023/index.html>questo indirizzo, </a> ha pubblicato un articolo riguardante 3 controllers RAID ATA100 di casa AMI, HighPoint e Promise. <BR><BR>
Questo tipo di controller, disponibili sul mercato da relativamente poco tempo, hanno aperto nuove potenzialità nel campo server, in cui è ormai possibile utilizzare dischi di tipo EIDE in ragione delle prestazioni raggiute da questi dispositivi. Ecco alcune configurazioni disponibili:<BR><BR>
<font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 0</strong>: nota
anche come striping, è quella modalità che permette di &quot;legare&quot;
tra di loro differenti dischi, facendoli vedere dal sistema come un'unica
unità anche se fisicamente composta da due o più dischi. Si tratta del
processo inverso rispetto al partizionare in modo multiplo un'unità: mentre
in quel caso si hanno differenti partizioni, quindi unità magnetiche,
utilizzando una sola unità fisica, con lo striping si ottiene un'unica unità
magnetica (anche se è sempre possibile crearne più di una, partizionando)
congiungendo differenti unità fisiche. Il vantaggio del RAID 0 è quello di
permettere un aumento delle capacità di memorizzazione, continuando a
vedere i dispositivi di memorizzazione come un'unica unità magnetica (cosa
impossibile da ottenersi affiancando due hard disk non in configurazione
RAID).</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small>Utilizzando lo striping la
capacità dei dischi utilizzati è sempre pari a quella del più piccolo;
se, ad esempio, si connettessero in striping RAID 0 tre hard disk,
rispettivamente da 4, 5 e 7 Gbytes, si otterrebbe un'unica unità di capacità
pari a 12 Gbytes (3x4 Gbytes), perdendo pertando 4 Gbytes di spazio;
vantaggio di questa configurazione è però nel fatto che i trasferimenti in
lettura sequenziale (sustained data transfers) sono effettuati in modo più
performante rispetto alla configurazione non RAID.<br>
Secondo tipo di configurazione RAID 0 è quella spanning, con la quale viene
utilizzata tutta la capacità dei dischi collegati (nell'esempio precedente
si ottiene un'unità di 16 Gbytes) ma perdendo i vantaggi prestazionali nei
trasferimenti in lettura sequenziale di dati propri della modalità striping.</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 1</strong>: noto
anche come mirroring, in questa modalità i dati vengono scritti su entrambi
i dischi, così che uno sia copia speculare dell'altro; qualora dovesse
esserci qualche problema e/o errore di scrittura-lettura, oppure ancora
perdita di dati, il sistema andrà a ricuperare le informazioni sull'altro
hard disk, così da garantire la continuità delle operazioni. Questa
modalità massimizza la sicurezza dei dati ma porta quali inconvenienti
prestazioni ridotte (sono pari a quelle di un singolo disco connesso al
controller) e spreco di spazio (se sono configurati in mirroring due hard
disk da 10 Gbytes ciascuno, il sistema vedrà il tutto come un'unica unità
magnetica da 10 Gbytes).</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 0+1</strong>: tale
modalità unisce i vantaggi del mirroring con quelli dello striping; due
hard disk sono connessi tra di loro in modalità striping, mentre altri due
dischi ne formano il mirror. Questa soluzione permette di ottenere le
elevate prestazioni proprie dello striping unitamente alla sicurezza per i
dati propria della modalità mirroring.</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 5</strong>: in
questa configurazione due hard disk contengono i dati, mentre il controller
calcola attraverso una specifica espressione matematica quella che è
chiamata la copia di parity; quest'ultima contiene quelle informazioni
necesarie a riscrivere le informazioni su uno dei due dischi qualora, per un
qualsiasi motivo, dovessero essere danneggiate e/o perse. La copia di array
viene distribuita su tutti i dischi che compongono la catena RAID.</small></font><BR><BR>
AMI / LSI Logic MegaRAID IDE 100, Highpoint HPT370A e Promise FastTrak100 TX2 sono i modelli precisi recensiti.
I risultati ottenuti hanno permesso di concludere che non esistono differenze rilevanti fra un modello e l'altro: si consiglia quindi di acquistare dei buoni dischi, senza dar troppo peso al controller (se la scelta deve ricadere fra i modelli oggetto della prova).
Tom's Hardware, a <a href=http://www.tomshardware.com/storage/01q4/011023/index.html>questo indirizzo, </a> ha pubblicato un articolo riguardante 3 controllers RAID ATA100 di casa AMI, HighPoint e Promise. <BR><BR>
Questo tipo di controller, disponibili sul mercato da relativamente poco tempo, hanno aperto nuove potenzialità nel campo server, in cui è ormai possibile utilizzare dischi di tipo EIDE in ragione delle prestazioni raggiute da questi dispositivi. Ecco alcune configurazioni disponibili:<BR><BR>
<font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 0</strong>: nota
anche come striping, è quella modalità che permette di &quot;legare&quot;
tra di loro differenti dischi, facendoli vedere dal sistema come un'unica
unità anche se fisicamente composta da due o più dischi. Si tratta del
processo inverso rispetto al partizionare in modo multiplo un'unità: mentre
in quel caso si hanno differenti partizioni, quindi unità magnetiche,
utilizzando una sola unità fisica, con lo striping si ottiene un'unica unità
magnetica (anche se è sempre possibile crearne più di una, partizionando)
congiungendo differenti unità fisiche. Il vantaggio del RAID 0 è quello di
permettere un aumento delle capacità di memorizzazione, continuando a
vedere i dispositivi di memorizzazione come un'unica unità magnetica (cosa
impossibile da ottenersi affiancando due hard disk non in configurazione
RAID).</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small>Utilizzando lo striping la
capacità dei dischi utilizzati è sempre pari a quella del più piccolo;
se, ad esempio, si connettessero in striping RAID 0 tre hard disk,
rispettivamente da 4, 5 e 7 Gbytes, si otterrebbe un'unica unità di capacità
pari a 12 Gbytes (3x4 Gbytes), perdendo pertando 4 Gbytes di spazio;
vantaggio di questa configurazione è però nel fatto che i trasferimenti in
lettura sequenziale (sustained data transfers) sono effettuati in modo più
performante rispetto alla configurazione non RAID.<br>
Secondo tipo di configurazione RAID 0 è quella spanning, con la quale viene
utilizzata tutta la capacità dei dischi collegati (nell'esempio precedente
si ottiene un'unità di 16 Gbytes) ma perdendo i vantaggi prestazionali nei
trasferimenti in lettura sequenziale di dati propri della modalità striping.</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 1</strong>: noto
anche come mirroring, in questa modalità i dati vengono scritti su entrambi
i dischi, così che uno sia copia speculare dell'altro; qualora dovesse
esserci qualche problema e/o errore di scrittura-lettura, oppure ancora
perdita di dati, il sistema andrà a ricuperare le informazioni sull'altro
hard disk, così da garantire la continuità delle operazioni. Questa
modalità massimizza la sicurezza dei dati ma porta quali inconvenienti
prestazioni ridotte (sono pari a quelle di un singolo disco connesso al
controller) e spreco di spazio (se sono configurati in mirroring due hard
disk da 10 Gbytes ciascuno, il sistema vedrà il tutto come un'unica unità
magnetica da 10 Gbytes).</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 0+1</strong>: tale
modalità unisce i vantaggi del mirroring con quelli dello striping; due
hard disk sono connessi tra di loro in modalità striping, mentre altri due
dischi ne formano il mirror. Questa soluzione permette di ottenere le
elevate prestazioni proprie dello striping unitamente alla sicurezza per i
dati propria della modalità mirroring.</small></font>
<p><font color="#000000" face="Arial"><small><strong>RAID 5</strong>: in
questa configurazione due hard disk contengono i dati, mentre il controller
calcola attraverso una specifica espressione matematica quella che è
chiamata la copia di parity; quest'ultima contiene quelle informazioni
necesarie a riscrivere le informazioni su uno dei due dischi qualora, per un
qualsiasi motivo, dovessero essere danneggiate e/o perse. La copia di array
viene distribuita su tutti i dischi che compongono la catena RAID.</small></font><BR><BR>
AMI / LSI Logic MegaRAID IDE 100, Highpoint HPT370A e Promise FastTrak100 TX2 sono i modelli precisi recensiti.
I risultati ottenuti hanno permesso di concludere che non esistono differenze rilevanti fra un modello e l'altro: si consiglia quindi di acquistare dei buoni dischi, senza dar troppo peso al controller (se la scelta deve ricadere fra i modelli oggetto della prova).