nekromantik
25-05-2007, 10:45
*** ODIN SPHERE ***
http://www.everyeye.it/public/immagini/2102007/w_odinsphere_o_053714_4_big.jpg
Esattamente dieci anni orsono Atlus affascinava i possessori di Sega Saturn con Princess Crown, meraviglioso gioco di ruolo che prendeva in prestito la struttura di un picchiaduro a scorrimento mettendola al servizio di incantevoli sprite bidimensionali; una rara perla videoludica che purtroppo, così come l’omonimo remake uscito qualche tempo fa su PsP, non ha mai varcato le soglie del Giappone.
Quando furono rilasciate le prime notizie su Odin Sphere, molti pensarono ad un sequel, un degno erede delle avventure di Gradriel ma queste speranze furono presto infrante nel momento in cui venne reso noto che il progetto avrebbe ruotato intorno a nuovi personaggi.
Ad ogni modo, anche se non si tratta di un seguito ufficiale, questa produzione è a tutti gli effetti un ”successore spirituale” perché riproporrà in tutto e per tutto l’inconfondibile stile del classico Sega (non è certamente un caso che il direttore e designer del vecchio gioco, George Kamitami, curerà nuovamente direzione, ambientazioni e character design) dandone una chiave di lettura leggermente più moderna ma ugualmente epica. O almeno così sembra.
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/782/782698/odin-sphere-20070423114400479.jpg
Se siete abbastanza grandi da ricordarvi “La storia infinita” allora avete già un’idea di come sarà sviluppato lo storyline di Odin Sphere.
Analogamente a quanto accadeva nella suddetta pellicola, infatti, tutto avrà inizio con la lettura di un libro incantato che porterà la piccola Gwendolyn ed il suo gatto Socrates ad avventurarsi in una storia fantastica al di là di ogni immaginazione. Per uno strano scherzo del destino (che forse tanto strano non è) la ragazzina porta lo stesso nome della protagonista principale dell’avventura, una coraggiosa valchiria figlia di Odino che a sua volta assomiglia come una goccia d’acqua a Gradriel, eroina di Princess Crown.
Affinità un pò troppo evidenti per essere considerate semplici coincidenze e che sicuramente verranno svelate al momento opportuno: tutto quello che sappiamo per ora, è che l’enorme volume narrerà delle vicende del grande regno di Valentine, un tempo prospera nazione custode di uno strabiliante potere magico contenuto nel Cauldron. Grazie a questa potente reliquia Re Valentine ha soggiogato e tenuto sotto controllo tutti i paesi confinanti fino al giorno in cui una terribile ed inspiegabile catastrofe ha spazzato via il suo impero.
A seguito di questa tragedia, i reami di Ringford e Ragnival hanno dato inizio ad una sanguinosa guerra per rivendicare il possesso del prezioso Cauldron e di tutte le terre che una volta appartenevano a Valentine. Nel frattempo, Re Edmund, sovrano di Titania è divenuto un burattino nelle mani dello stregone di corte, Uruzur, che tenta di realizzare un’antica profezia che annuncia la fine del mondo; un infausto presagio secondo il quale l’universo verrà distrutto da cinque grandi disastri che lasceranno in vita solo pochi eletti che regneranno su ciò che rimarrà.
Interprete principale di queste drammatiche vicende sarà appunto Gwendolyn, che cercherà in ogni modo di fermare il cruento conflitto tra fate e umani e vendicare la morte di sua sorella maggiore, assassinata in battaglia da Oswald, spietato guerriero che combatte a fianco degli elfi nonostante appartenga alla razza degli uomini. Alla sorte di questi due personaggi, saranno legate anche le gesta di Mercedes, giovanissima regina delle fate costretta a regnare a seguito dell’improvvisa morte di sua madre, Velvet, principessa di Valentine caduta in disgrazia dopo la caduta del suo regno e del suo amato Cornelius, principe di Titania trasformato in bestia da un sortilegio.
http://www.consolenetwork.com/public/immagini/4232007/odinsphere_8.jpg
Proprio come se si trattasse di un libro, questo titolo sarà frazionato in capitoli, ulteriormente suddivisi in atti, stages e rounds.
Questi ultimi costituiranno gli effettivi campi di battaglia all’interno dei quali si svolgeranno gli scontri con i nemici, il che significa che per poter proseguire nell’avventura sarà necessario completare ogni round per accedere al successivo; caratteristica piuttosto comune nei picchiaduro a scorrimento e che conferma il fortissimo legame con questo genere ludico anche in virtù del fatto che il bonus guadagnato a fine livello dipenderà dal tempo che impiegherete a completarlo.
I materiali così ottenuti, potranno essere utilizzati per creare oggetti ed imparare incantesimi attraverso i sistemi di cucina e alchimia, due importanti componenti del gameplay purtroppo non ancora ben definiti. Pare inoltre che tutti gli item, gestiti da un card system, asserviranno ad un duplice scopo: ne sono un esempio gli oggetti curativi che consentono di ripristinare l’energia perduta e nel contempo incrementare con l’esperienza la barra di salute del personaggio oppure certi tipi di semi, utilissimi come protezione se utilizzati prima degli scontri ed ugualmente efficaci una volta “piantati” nel terreno di gioco.
Oltre a rivestire un ruolo particolarmente importante nello sviluppo degli eventi, ognuno dei cinque characters precedentemente menzionati sarà giocabile in tre diversi livelli di difficoltà; cinque storie parallele contenute in altrettanti libri che, una volta portate a termine, sbloccheranno dei succulenti extra che riveleranno punti oscuri della trama principale.
Questa volta, però, nonostante il battle system sia rimasto pressoché identico al suo “predecessore”, le classiche battaglie uno contro uno verranno rimpiazzate dai più esaltanti scontri multipli che renderanno le situazioni di gioco molto più pepate e, perché no, ingarbugliate. Non sappiamo ancora se questa caratteristica costituirà un pregio o un difetto ma, a giudicare dai video, l’azione appare varia e frenetica senza tuttavia scadere nel caos: brevi fasi di esplorazione si trasformano in colossali lotte in cui mirabolanti attacchi magici si susseguono a spettacolari combo in grado di annientare tutti i nemici presenti sullo schermo.
L’aspetto più interessante del sistema di battaglia, comunque, è da ricercarsi nelle armi dei personaggi, vero punto cardine dell’economia di gioco. In ognuna di esse, che siano balestre, spade, catene o lance, risiede uno speciale materiale chiamato Psypher che assorbe le anime degli avversari caduti, trasferendo la loro energia in due indicatori separati: il primo permetterà di potenziare l’arma stessa, che sarà sempre più efficace sia negli attacchi semplici che nelle combo, mentre nel secondo confluirà il potere magico, condizione irrinunciabile al quale sarà subordinato l’utilizzo degli incantesimi.
Durante le 40 ore di gioco promesse da Atlus, il giocatore rimarrà senza dubbio incantato dalle suggestive ambientazioni in 2D cariche di colore ed atmosfere esoteriche. Più che un videogame, Odin Sphere appare come un sontuoso dipinto interattivo; un artwork sconfinato in cui personaggi e mostri di ogni specie e natura (molti dei quali veramente enormi) si mostrano con una quantità di dettaglio eccezionale nonostante vengano resi da una grafica ormai fuori moda. La possibilità di scegliere tra due lingue, giapponese e inglese, purtroppo, non anticipa nulla su quella che sarà l’effettiva qualità audio di questo titolo tranne forse la presenza di un solido doppiaggio che accompagnerà i dialoghi rendendoli più appassionanti. L’unica anticipazione riguardo al sonoro è costituita dal main theme “The fate you have accepted” (potete ascoltarlo dal sito ufficiale del gioco andando qui), un brano molto intenso con il quale il compositore Hitoshi Sakimoto “ha cercato di catturare i sentimenti di personaggi che lottano per la verità e per determinare il loro futuro”.
http://www.consolenetwork.com/public/immagini/4232007/odinsphere_11.jpg
Atlus ha una lunga carriera di rpg alle spalle (Persona 1&2, Shin Megami Tensei, Magna Charta: Tears of Blood, Steambot Chronicles, Disgaea 1&2 ecc.) e questa sua esperienza nel campo infonde la quasi totale sicurezza che Odin Sphere sarà un titolo da non lasciarsi scappare. Sono comunque diversi i fattori che giocano a suo favore: gameplay originale, storia classica, superba grafica vecchio stile e begli effetti speciali. Il fatto che sia uscito dai confini del mercato asiatico, a differenza di Princess Crown, aggiunge quel pizzico di certezza in più che ci induce a pensare a questo titolo come una delle ultime perle che vedremo su Playstation 2.
http://www.everyeye.it/ps2/articolo.asp?id=5792
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/782/782698/odin-sphere-20070423114358682.jpg
http://www.everyeye.it/public/immagini/2102007/w_odinsphere_o_053714_5_big.jpg
Video: http://www.youtube.com/results?search_query=odin+sphere&search=Search
IGN gli ha appena dato 8.8 nella sua recensione:
http://ps2.ign.com/articles/791/791756p1.html
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/773/773357/odin-sphere-20070316005723176.jpg
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/773/773357/odin-sphere-20070316005720098.jpg
Galleria di foto: http://media.ps2.ign.com/media/884/884204/imgs_1.html
http://www.everyeye.it/public/immagini/2102007/w_odinsphere_o_053714_4_big.jpg
Esattamente dieci anni orsono Atlus affascinava i possessori di Sega Saturn con Princess Crown, meraviglioso gioco di ruolo che prendeva in prestito la struttura di un picchiaduro a scorrimento mettendola al servizio di incantevoli sprite bidimensionali; una rara perla videoludica che purtroppo, così come l’omonimo remake uscito qualche tempo fa su PsP, non ha mai varcato le soglie del Giappone.
Quando furono rilasciate le prime notizie su Odin Sphere, molti pensarono ad un sequel, un degno erede delle avventure di Gradriel ma queste speranze furono presto infrante nel momento in cui venne reso noto che il progetto avrebbe ruotato intorno a nuovi personaggi.
Ad ogni modo, anche se non si tratta di un seguito ufficiale, questa produzione è a tutti gli effetti un ”successore spirituale” perché riproporrà in tutto e per tutto l’inconfondibile stile del classico Sega (non è certamente un caso che il direttore e designer del vecchio gioco, George Kamitami, curerà nuovamente direzione, ambientazioni e character design) dandone una chiave di lettura leggermente più moderna ma ugualmente epica. O almeno così sembra.
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/782/782698/odin-sphere-20070423114400479.jpg
Se siete abbastanza grandi da ricordarvi “La storia infinita” allora avete già un’idea di come sarà sviluppato lo storyline di Odin Sphere.
Analogamente a quanto accadeva nella suddetta pellicola, infatti, tutto avrà inizio con la lettura di un libro incantato che porterà la piccola Gwendolyn ed il suo gatto Socrates ad avventurarsi in una storia fantastica al di là di ogni immaginazione. Per uno strano scherzo del destino (che forse tanto strano non è) la ragazzina porta lo stesso nome della protagonista principale dell’avventura, una coraggiosa valchiria figlia di Odino che a sua volta assomiglia come una goccia d’acqua a Gradriel, eroina di Princess Crown.
Affinità un pò troppo evidenti per essere considerate semplici coincidenze e che sicuramente verranno svelate al momento opportuno: tutto quello che sappiamo per ora, è che l’enorme volume narrerà delle vicende del grande regno di Valentine, un tempo prospera nazione custode di uno strabiliante potere magico contenuto nel Cauldron. Grazie a questa potente reliquia Re Valentine ha soggiogato e tenuto sotto controllo tutti i paesi confinanti fino al giorno in cui una terribile ed inspiegabile catastrofe ha spazzato via il suo impero.
A seguito di questa tragedia, i reami di Ringford e Ragnival hanno dato inizio ad una sanguinosa guerra per rivendicare il possesso del prezioso Cauldron e di tutte le terre che una volta appartenevano a Valentine. Nel frattempo, Re Edmund, sovrano di Titania è divenuto un burattino nelle mani dello stregone di corte, Uruzur, che tenta di realizzare un’antica profezia che annuncia la fine del mondo; un infausto presagio secondo il quale l’universo verrà distrutto da cinque grandi disastri che lasceranno in vita solo pochi eletti che regneranno su ciò che rimarrà.
Interprete principale di queste drammatiche vicende sarà appunto Gwendolyn, che cercherà in ogni modo di fermare il cruento conflitto tra fate e umani e vendicare la morte di sua sorella maggiore, assassinata in battaglia da Oswald, spietato guerriero che combatte a fianco degli elfi nonostante appartenga alla razza degli uomini. Alla sorte di questi due personaggi, saranno legate anche le gesta di Mercedes, giovanissima regina delle fate costretta a regnare a seguito dell’improvvisa morte di sua madre, Velvet, principessa di Valentine caduta in disgrazia dopo la caduta del suo regno e del suo amato Cornelius, principe di Titania trasformato in bestia da un sortilegio.
http://www.consolenetwork.com/public/immagini/4232007/odinsphere_8.jpg
Proprio come se si trattasse di un libro, questo titolo sarà frazionato in capitoli, ulteriormente suddivisi in atti, stages e rounds.
Questi ultimi costituiranno gli effettivi campi di battaglia all’interno dei quali si svolgeranno gli scontri con i nemici, il che significa che per poter proseguire nell’avventura sarà necessario completare ogni round per accedere al successivo; caratteristica piuttosto comune nei picchiaduro a scorrimento e che conferma il fortissimo legame con questo genere ludico anche in virtù del fatto che il bonus guadagnato a fine livello dipenderà dal tempo che impiegherete a completarlo.
I materiali così ottenuti, potranno essere utilizzati per creare oggetti ed imparare incantesimi attraverso i sistemi di cucina e alchimia, due importanti componenti del gameplay purtroppo non ancora ben definiti. Pare inoltre che tutti gli item, gestiti da un card system, asserviranno ad un duplice scopo: ne sono un esempio gli oggetti curativi che consentono di ripristinare l’energia perduta e nel contempo incrementare con l’esperienza la barra di salute del personaggio oppure certi tipi di semi, utilissimi come protezione se utilizzati prima degli scontri ed ugualmente efficaci una volta “piantati” nel terreno di gioco.
Oltre a rivestire un ruolo particolarmente importante nello sviluppo degli eventi, ognuno dei cinque characters precedentemente menzionati sarà giocabile in tre diversi livelli di difficoltà; cinque storie parallele contenute in altrettanti libri che, una volta portate a termine, sbloccheranno dei succulenti extra che riveleranno punti oscuri della trama principale.
Questa volta, però, nonostante il battle system sia rimasto pressoché identico al suo “predecessore”, le classiche battaglie uno contro uno verranno rimpiazzate dai più esaltanti scontri multipli che renderanno le situazioni di gioco molto più pepate e, perché no, ingarbugliate. Non sappiamo ancora se questa caratteristica costituirà un pregio o un difetto ma, a giudicare dai video, l’azione appare varia e frenetica senza tuttavia scadere nel caos: brevi fasi di esplorazione si trasformano in colossali lotte in cui mirabolanti attacchi magici si susseguono a spettacolari combo in grado di annientare tutti i nemici presenti sullo schermo.
L’aspetto più interessante del sistema di battaglia, comunque, è da ricercarsi nelle armi dei personaggi, vero punto cardine dell’economia di gioco. In ognuna di esse, che siano balestre, spade, catene o lance, risiede uno speciale materiale chiamato Psypher che assorbe le anime degli avversari caduti, trasferendo la loro energia in due indicatori separati: il primo permetterà di potenziare l’arma stessa, che sarà sempre più efficace sia negli attacchi semplici che nelle combo, mentre nel secondo confluirà il potere magico, condizione irrinunciabile al quale sarà subordinato l’utilizzo degli incantesimi.
Durante le 40 ore di gioco promesse da Atlus, il giocatore rimarrà senza dubbio incantato dalle suggestive ambientazioni in 2D cariche di colore ed atmosfere esoteriche. Più che un videogame, Odin Sphere appare come un sontuoso dipinto interattivo; un artwork sconfinato in cui personaggi e mostri di ogni specie e natura (molti dei quali veramente enormi) si mostrano con una quantità di dettaglio eccezionale nonostante vengano resi da una grafica ormai fuori moda. La possibilità di scegliere tra due lingue, giapponese e inglese, purtroppo, non anticipa nulla su quella che sarà l’effettiva qualità audio di questo titolo tranne forse la presenza di un solido doppiaggio che accompagnerà i dialoghi rendendoli più appassionanti. L’unica anticipazione riguardo al sonoro è costituita dal main theme “The fate you have accepted” (potete ascoltarlo dal sito ufficiale del gioco andando qui), un brano molto intenso con il quale il compositore Hitoshi Sakimoto “ha cercato di catturare i sentimenti di personaggi che lottano per la verità e per determinare il loro futuro”.
http://www.consolenetwork.com/public/immagini/4232007/odinsphere_11.jpg
Atlus ha una lunga carriera di rpg alle spalle (Persona 1&2, Shin Megami Tensei, Magna Charta: Tears of Blood, Steambot Chronicles, Disgaea 1&2 ecc.) e questa sua esperienza nel campo infonde la quasi totale sicurezza che Odin Sphere sarà un titolo da non lasciarsi scappare. Sono comunque diversi i fattori che giocano a suo favore: gameplay originale, storia classica, superba grafica vecchio stile e begli effetti speciali. Il fatto che sia uscito dai confini del mercato asiatico, a differenza di Princess Crown, aggiunge quel pizzico di certezza in più che ci induce a pensare a questo titolo come una delle ultime perle che vedremo su Playstation 2.
http://www.everyeye.it/ps2/articolo.asp?id=5792
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/782/782698/odin-sphere-20070423114358682.jpg
http://www.everyeye.it/public/immagini/2102007/w_odinsphere_o_053714_5_big.jpg
Video: http://www.youtube.com/results?search_query=odin+sphere&search=Search
IGN gli ha appena dato 8.8 nella sua recensione:
http://ps2.ign.com/articles/791/791756p1.html
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/773/773357/odin-sphere-20070316005723176.jpg
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/773/773357/odin-sphere-20070316005720098.jpg
Galleria di foto: http://media.ps2.ign.com/media/884/884204/imgs_1.html