View Full Version : Il Programma politico di Luca Cordero di Montezemolo
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/assemblea-confindustria/via-assemblea/via-assemblea.html
Il presidente degli industriali apre l'Assemblea annuale di Confindustria
"Serve una riforma dello Stato e abbattere i costi della politica"
Montezemolo processa la politica
E rivendica: "La ripresa è merito nostro"
"Bertinotti sbaglia quando definisce il capitalismo italiano impresentabile"
di ROSARIA AMATO
ROMA - Un attacco durissimo alla classe politica, la richiesta di un cambiamento radicale e importante del sistema Paese, che permetta finalmente di crescere, di competere, in Europa e nel mondo. L'intervento di apertura dell'Assemblea Annuale di Confindustria del presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato definito da diversi esponenti del governo e dell'opposizione "un manifesto politico", una sorta di "discesa in campo". Chi governa non può limitarsi a scelte di convenienza e di portata limitata, ha accusato Montezemolo, rivolgendosi alla platea di imprenditori, ma anche di politici, tra i quali 14 ministri: "Occorre ritrovare il coraggio e la lungimiranza di scelte impegnative e di grandi sfide, come fu la decisione per l'euro".
"Noi vogliamo un'Italia diversa, un Paese in grado di incoraggiare chi vuole crescere". Superando le eterne secche della politica: "Una parte importante della classe politica italiana teme il cambiamento - accusa il presidente di Confindustria - perché pensa che questo alienerà i voti di quanti dovranno rinunciare a vecchie sicurezze, a rendite o privilegi grandi e piccoli che si sono accumulati nel tempo. Così si tende sempre a galleggiare in attesa della consultazione elettorale successivo". Problema cronico che potrebbe essere superato per Montezemolo estendendo le prerogative del presidente del Consiglio: "Aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico".
Il cambiamento non può essere rinviato. Si tratta di scelte che non possono più essere rimandate: "E' forte nell'opinione pubblica l'esigenza di un cambiamento che faccia sentire protagonista l'Italia reale. Una società civile ricca di talenti e le stanze della politica non possono continuare ad essere così distanti", è l'appello del presidente di Confindustria.
"Fare oggi scelte coraggiose, i cui risultati si vedranno tra otto o dieci anni, significa avere senso dello Stato".
La ripresa è fragile. Non agire, significa perdere quello che di buono c'è stato negli ultimi mesi: "La ripresa non è ancora consolidata, è fragile - ha osservato Montezemolo - e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli, se non saranno rimosse le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena. E' una ripresa di cui non ci possiamo accontentare. Nel primo trimestre del 2007 l'area dell'euro è cresciuta a un tasso triplo rispetto a quello italiano".
Le rivendicazioni degli imprenditori. Confindustria rivendica con orgoglio il contributo dato a questa ripresa, in polemica aperta con chi, come ha fatto recentemente il presidente della Camera Fausto Bertinotti, definisce il capitalismo italiano "impresentabile". "Noi abbiamo rifiutato la logica del declino. Noi ci siamo rimboccati le maniche, è a noi in primo luogo che si deve l'aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero". "E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri. Senza alterigia, ma con la consapevolezza di aver saputo svolgere bene il compito che ci siamo dati quando abbiamo scelto questo mestiere".
"Abbiamo bisogno di più tifo". Meriti che non sono stati riconosciuti, lamenta Montezemolo: "Non possiamo accettare questa sorta di processo alle imprese che si registra solo nel nostro Paese. Questa idea che agli imprenditori sia già stato dato chissà cosa e quindi gli altri vadano risarciti non sta né in cielo né in terra. Nessuno parla di ricchezza prodotta, occupazione creata, formazione fatta, redditi distribuiti, innovazione realizzata. Senza contare il sempre più alto contributo in termini di imposte che le aziende danno allo Stato e quindi alla collettività. Serve un clima diverso: abbiamo bisogno di sentire più tifo intorno a noi".
Esorbitanti i costi della politica. E' altrove, e precisamente al mondo della politica, sottolinea senza mezzi termini il presidente di Confindustria, che bisogna guardare per rilevare sprechi, inefficienze, cattiva gestione: "La politica è la prima azienda italiana con quasi 180.000 eletti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia è pari a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna messi insieme. Il solo sistema dei partiti costa al contribuente 200 milioni di euro l'anno, contro i 73 milioni della Francia. E mi riferisco ai contributi diretti. Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino ai 4 miliardi di euro".
A fronte dei costi, pochi risultati. Ma a fronte di questi costi esorbitanti, continua Montezemolo, il ritorno per la collettività è minimo: lo Stato, dice Confindustria, "è un'auto vecchia e pesante", e al momento "neanche il miglior pilota del mondo sarà in grado di portarla alla vittoria". "Un conto è rispettare la politica e i suoi costi, altro è far finta di niente rispetto alla duplicazione delle strutture, degli incarichi, delle prebende in carico alla collettività, a tutta una serie di privilegi che molti politici si autoassegnano. Tutto questo fa emergere un drammatico problema di rapporto tra costi e risultati. Non ci spaventa dover sopportare il costo anche alto di qualcosa che funziona bene, ci imbarazza il costo altissimo di un sistema che ha perso efficacia e stenta a produrre risultati".
L'Italia Paese dei veti. "L'Italia non può continuare a essere il Paese dei veti - dai rifiuti alla TAV, dai rigassificatori alle autostrade - ma deve diventare il Paese delle decisioni". Lo Stato non può più essere, per Confindustria, uno Stato "assente" o uno Stato "invadente". "Non possiamo andare avanti con un Paese dove la metà è ai remi e spinge in avanti la barca e un'altra metà è a poppa, a godersi il sole o a litigare".
Un progetto che arrivi al 2015. L'Italia che Confindustria chiede è un'Italia che si dia un progetto di medio termine: Montezemolo indica una data simbolica, il 2015: "Un futuro vicino, che non può aspettare i tempi e i rituali della partitocrazia". Entro questa data, Confindustria indica una serie di riforme come indispensabili. Quella fiscale, innanzitutto: "Da gennaio, quando in Germania entrerà in vigore la riforma che riduce di nove punti l'aliquota fiscale sui profitti, le aziende italiane saranno le più tassate d'Europa. Non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione, rispetto alle rendite e ai consumi".
Ridurre la pressione fiscale. Questa in particolare la strada suggerita da Montezemolo per ridurre la pressione fiscale: "Dobbiamo allinearci all'aliquota media europea che è più bassa di ben otto punti. Siamo disponibili a scambiare qualunque incentivo in cambio di minore pressione fiscale sulle imprese e su questo vogliamo confrontarci con il governo prima della Finanziaria".
Far pagare le tasse a tutti. Ma "per ridurre stabilmente la pressione fiscale la strada è abbattere il debito pubblico, tagliare la spesa improduttiva - su cui si è fatto pochissimo per non dire nulla - spingere la crescita dell'economia. E poi, come ripetiamo da anni, far pagare le tasse a tutti".
Contrastare il sommerso, aiutare il Sud. Ancora, "il contrasto al sommerso è fondamentale anche per combattere gli infortuni e soprattutto i morti sul lavoro. Questa è una battaglia che ci vede e ci vedrà sempre a fianco dei lavoratori". Altro intervento decisamente non rimandabile per Confindustria è quello a favore del Sud, "di cui ci si ricorda solo durante le campagne elettorali, e dove non può esserci rilancio senza un ripristino della legalità. Il Sud è un interesse nazionale e serve un impegno straordinario di maggioranza e opposizione sul quale possano ritorvarsi tutti gli attori pubblici e privati".
"La PA deve aprirsi al merito". Per quello che riguarda lo Stato, secondo Confindustria "la pubblica amministrazione deve aprirsi alla concorrenza e al merito, premiando e pagando meglio chi lavora e chi non è capace, ma facendo a meno dei cosiddetti fannulloni". Per pubblico e privato, poi, occorre "ampliare gli spazi di flessibilità, ridurre il costo contributivo e fiscale degli straordinari, incentivare gli aumenti salariali ai risultati aziendali e alla produttività".
La riforma elettorale. La politica deve poi aprirsi alla concorrenza, a cominciare dalla riforma della legge elettorale: "Non sta a noi indicare quale sistema rappresenti la scelta migliore per il Paese - dice Montezemolo - da cittadini diciamo che occorre fare presto e che serve un sistema che consenta ai migliori di emergere e di governare, e dia agli elettori la possibilità di scegliere senza liste prefabbricate".
Cambiare la Costituzione. Confindustria chiede anche modifiche costituzionali: "La riforma del sistema elettorale da sola non basta. Occorre accelerare sulle riforme istituzionali, affrontando i problemi di fondo dello Stato. A partire dalla Carta Costituzionale, che mostra i segni del tempo e in molti casi non permette al Paese di adeguarsi alla modernità. Occorre integrare la Costituzione, rafforzare il governo, competare il federalismo".
Aumentare i poteri del premier. Introducendo, chiede Montezemolo, il principio "di economia di mercato e di libera concorrenza". Mentre per rafforzare il governo "occorre estendere le prerogative del presidente del Consiglio, dandogli un vero potere di nomina e revoca dei ministri. Aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico".
(24 maggio 2007)
**********************************************************
ma ha detto delle cose di una novità e di una genialità che non ci aveva pensato mai nessuno.
adesso lo prenderei e lo sbatterei al governo. dice che ha bisogno di tempo fino al 2015? ebbene glielo si da e si aspetta che realizzi tutti i punti. se ne fallisce solo uno lo spediamo sulla luna. che ne dite?
Pancho Villa
24-05-2007, 14:24
Era ora che Montezemolo scendesse in campo!
Montezemolo 4 president!
**********************************************************
ma ha detto delle cose di una novità e di una genialità che non ci aveva pensato mai nessuno.
adesso lo prenderei e lo sbatterei al governo. dice che ha bisogno di tempo fino al 2015? ebbene glielo si da e si aspetta che realizzi tutti i punti. se ne fallisce solo uno lo spediamo sulla luna. che ne dite?
mmm chissà che c'è dietro
ormai sono in troppi a dire che siamo come nel '92....
allora furono i giudici a dare una ramazzata, stavolta?
certo che montezemolo come campione del "nuovo" fa un po' ridere
mmm chissà che c'è dietro
ormai sono in troppi a dire che siamo come nel '92....
allora furono i giudici a dare una ramazzata, stavolta?
certo che montezemolo come campione del "nuovo" fa un po' ridere
anche se comunque a 60 anni può essere considerato un giovincello, considerati i cadaveri che girano...
anche se comunque a 60 anni può essere considerato un giovincello, considerati i cadaveri che girano...
comunque le cose imbarazzanti sono due:
-tutte (quasi) le forze politiche han commentato con "anch'io anch'io anch'io" per dimostrare che montezemolo era uno dei loro:mc:
-Prodi ha fatto un commento imbarazzante, ma su un altro piano http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/24/Prodi_replica_Montezemolo.shtml
segno che non sa che pesci pigliare....
Che il capo di confindustria, che tra l'altro è al vertice di una quantità abnorme di organizzazioni (da fiat alla rcs) si ponga come cavaliere dell'antipolitica, lascia un po' sconcertati
comunque ho sentito debenedetti, e secondo me ha ragione, quando ha detto "Se la politica è assente, qualcuno occupa quel vuoto"... Lo han fatto un po' tutti (a partire dai preti, che quelli in fatto di potere han sempre l'olfatto sopraffino) ed oggi ci prova montezemolo
comunque le cose imbarazzanti sono due:
-tutte (quasi) le forze politiche han commentato con "anch'io anch'io anch'io" per dimostrare che montezemolo era uno dei loro:mc:
-Prodi ha fatto un commento imbarazzante, ma su un altro piano http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/24/Prodi_replica_Montezemolo.shtml
segno che non sa che pesci pigliare....
Che il capo di confindustria, che tra l'altro è al vertice di una quantità abnorme di organizzazioni (da fiat alla rcs) si ponga come cavaliere dell'antipolitica, lascia un po' sconcertati
comunque ho sentito debenedetti, e secondo me ha ragione, quando ha detto "Se la politica è assente, qualcuno occupa quel vuoto"... Lo han fatto un po' tutti (a partire dai preti, che quelli in fatto di potere han sempre l'olfatto sopraffino) ed oggi ci prova montezemolo
vabbè, lo ha capito anche la mia cagnetta che ha stilato il suo programma di governo, pronto per la discesa in campo. che cosa doveva dire prodi? alla fine la sua minima e impantanata azione di governo sta creando un terreno un pò più favorevole rispetto a quello trovato...e chi si impianterà su quel terreno?:wtf:
semplicemente il suo intervento si commenta da solo, la variabile era il momento in cui lo avrebbe emesso.
certo che pazienza Luca Cordero di Montezemolo (sennò non si gira:Prrr: ) non ne ha avuta con Prodi quanta ne ha avuta con Berlusconi. anche se (ammessa la pochezza del provvedimento) è stato Prodi a ridurre il cuneo, e quello mica lo ha ridotto a me e a te, lo ha ridotto a Monti&Co.
C'è un'aria strana comunque, e nulla segue una consecutio logica. almeno basandosi sugli elementi che abbiamo noi...:rolleyes:
FastFreddy
24-05-2007, 14:49
Pensasse a farci vincere i prossimi 5 mondiali di F1, poi facesse quel che gli pare... :O
....
C'è un'aria strana comunque, e nulla segue una consecutio logica. almeno basandosi sugli elementi che abbiamo noi...:rolleyes:
è la mia stessa sensazione
*sasha ITALIA*
24-05-2007, 14:55
lo dico da sempre, prima o poi diverrà presidente della Repubblica
Pensasse a farci vincere i prossimi 5 mondiali di F1, poi facesse quel che gli pare... :O
quoto :D
:.Blizzard.:
24-05-2007, 15:14
si é dimenticato di parlare della pace nel mondo ...
molte cose che dice sono giuste.
detto questio non lo posso sopprortare, è il rappresentante di quella classe imprenditoriale italiana da barzelletta che conosce solo la parola "costi", di quelli che ti dicono di rimboccarti le maniche a costo zero e si incamerano gli utili dicendo che non c'è trippa per gatti
ergo, se mai scendesse in politica, non si beccherà il mio voto
ergo, se mai scendesse in politica, non si beccherà il mio voto
anche perchè ora come ora è più vicino al PD che ad altro :asd:
giusto ieri sera diceva:
Montezemolo ha infatti incassato dal governo Prodi il taglio del cuneo fiscale. "E' un segnale importante per la competitività del paese - ha detto - devo dare atto al presidente Prodi che fin dal primo giorno si era sempre espresso in tale senso".
e stamattina reciproche smancerie con Bersani e Padoa-Schioppa
confindustria è vicina a chi caccia il valsente, che sia pd an lega fi o anche rc
Mi spiegasse prima come fa la ferrari a dichiarare utili ridicoli e quindi a pagare tasse e contribuire all'economia italiana in modo ridicolo...
tutte le grosse aziende italiane dichiarano perdite se non utili ridicoli, semplicemete son bravi a fare i bilanci in modo che gli utili figurino all'estero (dove son meno tassati) e costi in italia. PER NON PAGARE LE TASSE. IN COMPENSO SPESSO BECCANO CONTRIBUTI STATALI e possono mettere in cassa integrazione SEMPRE A SPESE DI TUTTI NOI quando sbagliano i calcoli di investimento sulla produzione.
non so se mi fa più piangere lui o la classe politica attuale.
l'esperimento azienda-nazione mi pare sia già stato esperito.
quello di famiglia-nazione durato 50 anni abbiamo visto ceh c'ha messo nell apalude dell'immobilismo;
quello attuale "dell'ideologiachenonc'è" si commenta da solo nei fatti (che non si fanno) ...
diciamo che c'è bisogno di qualcosa di mOLTO MOLTO MOLTO più nuovo di queste cariatidi che pure son decisamente lontane anche solo da sembrare verginelle esenti da "vizi palesi o occulti".
FastFreddy
24-05-2007, 15:31
Mi spiegasse prima come fa la ferrari a dichiarare utili ridicoli e quindi a pagare tasse e contribuire all'economia italiana in modo ridicolo...
La Ferrari, sebbene produca auto di lusso, è una piccola industria, non la puoi certo paragonare alle altre case automobilistiche generaliste.
14:47 Urso (An): "un manifesto politico di destra"
"Un manifesto politico, un programma di destra chiaro e condivisibile". Adolfo Urso (An), commenta così la relazione di Montezemolo all' assemblea di Confindustria. "Perché di destra è la sicurezza, di destra è il merito, di destra sono la responsabilità e l'occidente, la riduzione delle tasse e la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Di destra - prosegue Urso - è la rivendicazione orgogliosa del ruolo e della libertà di impresa contro la rinascente cultura statalista e dirigista".
già pronti con la lingua bella unta....
ma, domanda...
MA DAL 2001 AL 2006 (5 (CINQUE) ANNI) NON HA GOVERNATO LA DESTRA???
si é dimenticato di parlare della pace nel mondo ...
è chiaro che la pace non produce ricchezza.
la guerra invece si: costa produrre armi; costano gli ospedali per i feriti; costa spaccare un paesse; costa molto di più ricostruirlo.
e tutto questo crea lavoro. ricordate?? fare le buche e poi riempirle ??
la pace è antieconomica
LA GuERRA CREA BUSINNESS.
Pancho Villa
24-05-2007, 15:37
Mi spiegasse prima come fa la ferrari a dichiarare utili ridicoli e quindi a pagare tasse e contribuire all'economia italiana in modo ridicolo...
tutte le grosse aziende italiane dichiarano perdite se non utili ridicoli, semplicemete son bravi a fare i bilanci in modo che gli utili figurino all'estero (dove son meno tassati) e costi in italia. PER NON PAGARE LE TASSE. IN COMPENSO SPESSO BECCANO CONTRIBUTI STATALI e possono mettere in cassa integrazione SEMPRE A SPESE DI TUTTI NOI quando sbagliano i calcoli di investimento sulla produzione.
CUT...Il fatto che dichiarino gli utili all'estero per pagare meno tasse fa riflettere. Se fossero più basse le pagherebbero allo Stato Italiano.
E poi vorrei vedere come l'economia di un qualunque Paese potrebbe sostenersi senza le tasse delle attività private. Un dipendente pubblico non rende nulla allo stato, perché al netto gli rappresenta soltanto una spesa. Dal privato invece lo Stato ci guadagna e così può mandare avanti la baracca.
13:24 Fassino: "Montezemolo nel Pd? No comment"
"No comment". Risponde così, Piero Fassino, a chi gli chiede, al termine della relazione di Luca Cordero di Montezemolo, se vedrebbe bene il leader di Confindustria nel Partito democratico.
ecco cos'era la stranezza Fritz!...
comuqneu i malesseri di silvio e i tanti pretendenti al trono che si fanno avanti dicono solo una cosa:
l'ex premier non camperà a lungo ancora.
14:47 Urso (An): "un manifesto politico di destra"
"Un manifesto politico, un programma di destra chiaro e condivisibile". Adolfo Urso (An), commenta così la relazione di Montezemolo all' assemblea di Confindustria. "Perché di destra è la sicurezza, di destra è il merito, di destra sono la responsabilità e l'occidente, la riduzione delle tasse e la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Di destra - prosegue Urso - è la rivendicazione orgogliosa del ruolo e della libertà di impresa contro la rinascente cultura statalista e dirigista".
già pronti con la lingua bella unta....
ma, domanda...
MA DAL 2001 AL 2006 (5 (CINQUE) ANNI) NON HA GOVERNATO LA DESTRA???
LOL
:D :D :D :D :D :D :D
http://files.splinder.com/4c441bf23bfd27ea54877905be31f901.jpeg
Il Un dipendente pubblico non rende nulla allo stato, perché al netto gli rappresenta soltanto una spesa. Dal privato invece lo Stato ci guadagna e così può mandare avanti la baracca.
quando lavora non PREDE PANE A UFO un dipendente pubblico, ma crea servizi che sono tranquillamete valutabili in modo economico.
è come se invece che spendere per comperare una sedia io me la costruisco da me.
ne ho sempre un beneficio quantificabile.
13:24 Fassino: "Montezemolo nel Pd? No comment"
"No comment". Risponde così, Piero Fassino, a chi gli chiede, al termine della relazione di Luca Cordero di Montezemolo, se vedrebbe bene il leader di Confindustria nel Partito democratico.
ecco cos'era la stranezza Fritz!...
Dopo che ci sono entrati follini e la binetti, c'è posto per tutti... venghino signori si accomodino
Dopo che ci sono entrati follini e la binetti, c'è posto per tutti... venghino signori si accomodino
serve fare numero...
quando lavora non PREDE PANE A UFO un dipendente pubblico, ma crea servizi che sono tranquillamete valutabili in modo economico.
quando lavora, hai detto bene :asd:
dantes76
24-05-2007, 15:50
il merito degli industriali? qualcuno ha a portata di mano..mmm vediamo... i dati relativi alla cassa integrazione pagata dallo stato, degli ultimi 25 anni?
dantes76
24-05-2007, 15:51
14:47 Urso (An): "un manifesto politico di destra"
urso: sempre accanto a benzinai e tazzisti
blamecanada
24-05-2007, 16:07
E poi vorrei vedere come l'economia di un qualunque Paese potrebbe sostenersi senza le tasse delle attività private. Un dipendente pubblico non rende nulla allo stato, perché al netto gli rappresenta soltanto una spesa. Dal privato invece lo Stato ci guadagna e così può mandare avanti la baracca.
Questo è valido per i "servizi" dello Stato (comunque se i servizi non li desse lo Stato bisognerebbe comprarli dai privati), ma non per le attività produttive dello Stato.
Adesso sono state quasi tutte privatizzate, ma ce ne sono ancora.
Ad esempio fincantieri è un'azienda statale funziona bene e fa utili.
detto questio non lo posso sopprortare, è il rappresentante di quella classe imprenditoriale italiana da barzelletta che conosce solo la parola "costi", di quelli che ti dicono di rimboccarti le maniche a costo zero e si incamerano gli utili dicendo che non c'è trippa per gatti
tutte le grosse aziende italiane dichiarano perdite se non utili ridicoli, semplicemete son bravi a fare i bilanci in modo che gli utili figurino all'estero (dove son meno tassati) e costi in italia. PER NON PAGARE LE TASSE. IN COMPENSO SPESSO BECCANO CONTRIBUTI STATALI e possono mettere in cassa integrazione SEMPRE A SPESE DI TUTTI NOI quando sbagliano i calcoli di investimento sulla produzione.
il merito degli industriali? qualcuno ha a portata di mano..mmm vediamo... i dati relativi alla cassa integrazione pagata dallo stato, degli ultimi 25 anni?
Multiquoto e sottoscrivo.
Aggiungo solo che un eventuale Montezemolo in politica farebbe impallidire il babau Silvio in quanto a conflitti di interessi, e che Bertinotti ha tremendamente ragione quando dice che il capitalismo italiano è impresentabile: innovazione zero al cubo, investimenti zero al cubo, solo incamerare e tagliare.
Con tutto il mio odio per la sinistra italiana, ritengo molto peggio Montezemolo con incarichi di governo che uno qualsiasi degli incompetenti che ci sono adesso.
io non sarei cosi drastico su montezemolo
rispetto ad altri ha il merito di rappresentare il superamento della figura antistorica dell'imprenditore (che ormai resiste, dominante, solo piu in italia), figura che assoma il ruolo di proprietà e management
Poi non ha alle spalle clamorosi crack (e non è poco per l'italia) anche se sicuramente ripresenta altri vizi tipici del capitalismo nostrano, la tendenza familista (il figliolo di 28 anni AD delle poltrone frau... ovvviamente solo per meriti personali:mc: ) e la tendenza, un po' ridicola, di tutta la classe dirigente italiana a voler essere, o apparire, una sorta di principi rinascimentali, che si occupano di economia, arte, sport, media, e - ciliegina sulla torta- politica
majin mixxi
24-05-2007, 20:38
a Montezemolo non darei in gestione neanche lo sciaquone del miol cesso
giannola
25-05-2007, 07:31
la cosa impressionante sono state le reazioni di gran fastidio dei politici.
Da prodi "si commenta da se.....vuole salire" a berlusconi "il nuovo sono io" (a 70 anni :rolleyes: )
Più che politici mi sembrano gli aristocratici francesi del 1789, che nn vogliono cedere in alcun modo il loro potere a nessuno.
Ma se lo ricordano che nn lo hanno per diritto divino, ma perchè sono stati eletti dal popolo ?:D
Multiquoto e sottoscrivo.
Aggiungo solo che un eventuale Montezemolo in politica farebbe impallidire il babau Silvio in quanto a conflitti di interessi, e che Bertinotti ha tremendamente ragione quando dice che il capitalismo italiano è impresentabile: innovazione zero al cubo, investimenti zero al cubo, solo incamerare e tagliare.
Con tutto il mio odio per la sinistra italiana, ritengo molto peggio Montezemolo con incarichi di governo che uno qualsiasi degli incompetenti che ci sono adesso.
E della politica Italiana che dice Bertinotti?
la cosa impressionante sono state le reazioni di gran fastidio dei politici.
Da prodi "si commenta da se.....vuole salire" a berlusconi "il nuovo sono io" (a 70 anni :rolleyes: )
Più che politici mi sembrano gli aristocratici francesi del 1789, che nn vogliono cedere in alcun modo il loro potere a nessuno.
Ma se lo ricordano che nn lo hanno per diritto divino, ma perchè sono stati eletti dal popolo ?:D
Infatti, l'unica parte DEGNA DI NOTA ma che tutti i politici glissano con nonchalanche, è quella che riguarda direttamente LORO, L'Italia non può più permettersi di pagare la politica come la sta pagando ora, volenti o nolenti i primi a tirarsi da parte e guardare più in là del proprio orticello dovrebbero essere proprio i politici, ma si sa, la colpa è sempre di qualcun'altro.....
giannola
25-05-2007, 09:31
Infatti, l'unica parte DEGNA DI NOTA ma che tutti i politici glissano con nonchalanche, è quella che riguarda direttamente LORO, L'Italia non può più permettersi di pagare la politica come la sta pagando ora, volenti o nolenti i primi a tirarsi da parte e guardare più in là del proprio orticello dovrebbero essere proprio i politici, ma si sa, la colpa è sempre di qualcun'altro.....
e naturalmente loro (i politici) si sono guardati bene dal concordare con Montezemolo sul fatto che è vergognoso (nemmeno da terzo mondo) che un paese europeo abbia trasformato una regione (la campania) in una discarica a cielo aperto.
Penso che la prossima estate andando all'estero appena sentiranno che sono italiano diranno "italia, puzza".:rolleyes:
e naturalmente loro (i politici) si sono guardati bene dal concordare con Montezemolo sul fatto che è vergognoso (nemmeno da terzo mondo) che un paese europeo abbia trasformato una regione (la campania) in una discarica a cielo aperto.
Penso che la prossima estate andando all'estero appena sentiranno che sono italiano diranno "italia, puzza".:rolleyes:
Già, ma ora i problemi impellenti sono
1) Il Partito Democratico
2) I DiCo
Soprattutto il secondo con la contrapposizione col Vaticano, serve a spaccare l'opinione pubblica......
Poi però se è vero che come ha detto Montezemolo spendiamo più noi per la politica di Spagna Germania e (non ricordo quale altro paese, ma erano 3) messi assieme, se l'Italia va male è perchè un gelataio non fa lo scontrino per un gelato da 1,50 Euro......
ciuketto
25-05-2007, 09:47
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/assemblea-confindustria/via-assemblea/via-assemblea.html
Il presidente degli industriali apre l'Assemblea annuale di Confindustria
"Serve una riforma dello Stato e abbattere i costi della politica"
Montezemolo processa la politica
E rivendica: "La ripresa è merito nostro"
"Bertinotti sbaglia quando definisce il capitalismo italiano impresentabile"
di ROSARIA AMATO
ROMA - Un attacco durissimo alla classe politica, la richiesta di un cambiamento radicale e importante del sistema Paese, che permetta finalmente di crescere, di competere, in Europa e nel mondo. L'intervento di apertura dell'Assemblea Annuale di Confindustria del presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato definito da diversi esponenti del governo e dell'opposizione "un manifesto politico", una sorta di "discesa in campo". Chi governa non può limitarsi a scelte di convenienza e di portata limitata, ha accusato Montezemolo, rivolgendosi alla platea di imprenditori, ma anche di politici, tra i quali 14 ministri: "Occorre ritrovare il coraggio e la lungimiranza di scelte impegnative e di grandi sfide, come fu la decisione per l'euro".
"Noi vogliamo un'Italia diversa, un Paese in grado di incoraggiare chi vuole crescere". Superando le eterne secche della politica: "Una parte importante della classe politica italiana teme il cambiamento - accusa il presidente di Confindustria - perché pensa che questo alienerà i voti di quanti dovranno rinunciare a vecchie sicurezze, a rendite o privilegi grandi e piccoli che si sono accumulati nel tempo. Così si tende sempre a galleggiare in attesa della consultazione elettorale successivo". Problema cronico che potrebbe essere superato per Montezemolo estendendo le prerogative del presidente del Consiglio: "Aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico".
Il cambiamento non può essere rinviato. Si tratta di scelte che non possono più essere rimandate: "E' forte nell'opinione pubblica l'esigenza di un cambiamento che faccia sentire protagonista l'Italia reale. Una società civile ricca di talenti e le stanze della politica non possono continuare ad essere così distanti", è l'appello del presidente di Confindustria.
"Fare oggi scelte coraggiose, i cui risultati si vedranno tra otto o dieci anni, significa avere senso dello Stato".
La ripresa è fragile. Non agire, significa perdere quello che di buono c'è stato negli ultimi mesi: "La ripresa non è ancora consolidata, è fragile - ha osservato Montezemolo - e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli, se non saranno rimosse le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena. E' una ripresa di cui non ci possiamo accontentare. Nel primo trimestre del 2007 l'area dell'euro è cresciuta a un tasso triplo rispetto a quello italiano".
Le rivendicazioni degli imprenditori. Confindustria rivendica con orgoglio il contributo dato a questa ripresa, in polemica aperta con chi, come ha fatto recentemente il presidente della Camera Fausto Bertinotti, definisce il capitalismo italiano "impresentabile". "Noi abbiamo rifiutato la logica del declino. Noi ci siamo rimboccati le maniche, è a noi in primo luogo che si deve l'aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero". "E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri. Senza alterigia, ma con la consapevolezza di aver saputo svolgere bene il compito che ci siamo dati quando abbiamo scelto questo mestiere".
"Abbiamo bisogno di più tifo". Meriti che non sono stati riconosciuti, lamenta Montezemolo: "Non possiamo accettare questa sorta di processo alle imprese che si registra solo nel nostro Paese. Questa idea che agli imprenditori sia già stato dato chissà cosa e quindi gli altri vadano risarciti non sta né in cielo né in terra. Nessuno parla di ricchezza prodotta, occupazione creata, formazione fatta, redditi distribuiti, innovazione realizzata. Senza contare il sempre più alto contributo in termini di imposte che le aziende danno allo Stato e quindi alla collettività. Serve un clima diverso: abbiamo bisogno di sentire più tifo intorno a noi".
Esorbitanti i costi della politica. E' altrove, e precisamente al mondo della politica, sottolinea senza mezzi termini il presidente di Confindustria, che bisogna guardare per rilevare sprechi, inefficienze, cattiva gestione: "La politica è la prima azienda italiana con quasi 180.000 eletti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia è pari a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna messi insieme. Il solo sistema dei partiti costa al contribuente 200 milioni di euro l'anno, contro i 73 milioni della Francia. E mi riferisco ai contributi diretti. Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino ai 4 miliardi di euro".
A fronte dei costi, pochi risultati. Ma a fronte di questi costi esorbitanti, continua Montezemolo, il ritorno per la collettività è minimo: lo Stato, dice Confindustria, "è un'auto vecchia e pesante", e al momento "neanche il miglior pilota del mondo sarà in grado di portarla alla vittoria". "Un conto è rispettare la politica e i suoi costi, altro è far finta di niente rispetto alla duplicazione delle strutture, degli incarichi, delle prebende in carico alla collettività, a tutta una serie di privilegi che molti politici si autoassegnano. Tutto questo fa emergere un drammatico problema di rapporto tra costi e risultati. Non ci spaventa dover sopportare il costo anche alto di qualcosa che funziona bene, ci imbarazza il costo altissimo di un sistema che ha perso efficacia e stenta a produrre risultati".
L'Italia Paese dei veti. "L'Italia non può continuare a essere il Paese dei veti - dai rifiuti alla TAV, dai rigassificatori alle autostrade - ma deve diventare il Paese delle decisioni". Lo Stato non può più essere, per Confindustria, uno Stato "assente" o uno Stato "invadente". "Non possiamo andare avanti con un Paese dove la metà è ai remi e spinge in avanti la barca e un'altra metà è a poppa, a godersi il sole o a litigare".
Un progetto che arrivi al 2015. L'Italia che Confindustria chiede è un'Italia che si dia un progetto di medio termine: Montezemolo indica una data simbolica, il 2015: "Un futuro vicino, che non può aspettare i tempi e i rituali della partitocrazia". Entro questa data, Confindustria indica una serie di riforme come indispensabili. Quella fiscale, innanzitutto: "Da gennaio, quando in Germania entrerà in vigore la riforma che riduce di nove punti l'aliquota fiscale sui profitti, le aziende italiane saranno le più tassate d'Europa. Non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione, rispetto alle rendite e ai consumi".
Ridurre la pressione fiscale. Questa in particolare la strada suggerita da Montezemolo per ridurre la pressione fiscale: "Dobbiamo allinearci all'aliquota media europea che è più bassa di ben otto punti. Siamo disponibili a scambiare qualunque incentivo in cambio di minore pressione fiscale sulle imprese e su questo vogliamo confrontarci con il governo prima della Finanziaria".
Far pagare le tasse a tutti. Ma "per ridurre stabilmente la pressione fiscale la strada è abbattere il debito pubblico, tagliare la spesa improduttiva - su cui si è fatto pochissimo per non dire nulla - spingere la crescita dell'economia. E poi, come ripetiamo da anni, far pagare le tasse a tutti".
Contrastare il sommerso, aiutare il Sud. Ancora, "il contrasto al sommerso è fondamentale anche per combattere gli infortuni e soprattutto i morti sul lavoro. Questa è una battaglia che ci vede e ci vedrà sempre a fianco dei lavoratori". Altro intervento decisamente non rimandabile per Confindustria è quello a favore del Sud, "di cui ci si ricorda solo durante le campagne elettorali, e dove non può esserci rilancio senza un ripristino della legalità. Il Sud è un interesse nazionale e serve un impegno straordinario di maggioranza e opposizione sul quale possano ritorvarsi tutti gli attori pubblici e privati".
"La PA deve aprirsi al merito". Per quello che riguarda lo Stato, secondo Confindustria "la pubblica amministrazione deve aprirsi alla concorrenza e al merito, premiando e pagando meglio chi lavora e chi non è capace, ma facendo a meno dei cosiddetti fannulloni". Per pubblico e privato, poi, occorre "ampliare gli spazi di flessibilità, ridurre il costo contributivo e fiscale degli straordinari, incentivare gli aumenti salariali ai risultati aziendali e alla produttività".
La riforma elettorale. La politica deve poi aprirsi alla concorrenza, a cominciare dalla riforma della legge elettorale: "Non sta a noi indicare quale sistema rappresenti la scelta migliore per il Paese - dice Montezemolo - da cittadini diciamo che occorre fare presto e che serve un sistema che consenta ai migliori di emergere e di governare, e dia agli elettori la possibilità di scegliere senza liste prefabbricate".
Cambiare la Costituzione. Confindustria chiede anche modifiche costituzionali: "La riforma del sistema elettorale da sola non basta. Occorre accelerare sulle riforme istituzionali, affrontando i problemi di fondo dello Stato. A partire dalla Carta Costituzionale, che mostra i segni del tempo e in molti casi non permette al Paese di adeguarsi alla modernità. Occorre integrare la Costituzione, rafforzare il governo, competare il federalismo".
Aumentare i poteri del premier. Introducendo, chiede Montezemolo, il principio "di economia di mercato e di libera concorrenza". Mentre per rafforzare il governo "occorre estendere le prerogative del presidente del Consiglio, dandogli un vero potere di nomina e revoca dei ministri. Aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico".
(24 maggio 2007)
**********************************************************
ma ha detto delle cose di una novità e di una genialità che non ci aveva pensato mai nessuno.
adesso lo prenderei e lo sbatterei al governo. dice che ha bisogno di tempo fino al 2015? ebbene glielo si da e si aspetta che realizzi tutti i punti. se ne fallisce solo uno lo spediamo sulla luna. che ne dite?
Ridicolo.
Gli imprenditori facessero gli imprenditori,che fare il politico è tutt'altra cosa che guidare un azienda.
Inutile stare a far notare tutti i punti in cui è chiaro come per lui la politica è uguale a guidare un azienda,notate solo come parla solo di liberismo,commercio ed economia..
Come se i problemi dell'Italia fossero solo quelli.
La realtà è che per lui i problemi sono solo quelli.E allora come sempre in Italia chi ha un po di soldi,un'azienda,e un po di problemi,vuole entrare in politica per risolvere i suoi cazzi.
Dio me ne scampi da quest'uomo.
Sono rgoglioso di essre italiano, ma i nomi di alcuni "illustri" concittadini mi fanno vergognare di esserlo.
-Prodi
-Belusconi
-Romiti
-Scalfaro
I primi 3, considerati grandi leader, hanno sempre fatto i loro porci interessi, i loro e quelli degli amici e amici degli amici).
Fare il politico ormai in Italia e' fare i propri interessi, non quelli della gente.
Montezemolo, e' sicuramente un bravo imprenditore, come senz'altro lo e' Berlusconi(e non mi e' sembrato un buon politico). Ma e' un uomo che ha profondi interessi nell'economia e, finora, non ha dimostrato interessi nel condfronti degli italiani; perche' dovrebbe averne ora?
generals
25-05-2007, 10:27
Una cosa è certa: tagliare per gli altri (stipendi, pensioni, ecc.) ma aumentare i trasferimenti alle imprese. Cosa c'è di nuovo? dove sono gli interessi generali di un Paese? Va bene che lui i suoi 7/8 milioni di euro all'anno li prende ma gli altri che hanno stipendi in Lire e i costi (affitto, casa, abbigliamento, ecc.) radoppiati perchè in euro?
Senza contare che lui non rappresenta certo la parte sana delle imprese (piccole e medie) ma soprattutto quei capitalisti che pesano sui contribuenti italiani da anni (vedi fiat con prepensionamenti e cassa integrazione) che fanno milioni di euro in plusvalenze in barba alle regole del mercato e senza cacciare un euro (vedi tronchetti Provera con telecom) senza contare le intercettazioni legali della Telecom. Lui rappresenta i vari Colaninno (padre e figlio), De Benedetti, Tronchetti Provera, ecc. :Puke: Per me è patetico questo Montezemolo :O
ciuketto
25-05-2007, 11:04
Una cosa è certa: tagliare per gli altri (stipendi, pensioni, ecc.) ma aumentare i trasferimenti alle imprese. Cosa c'è di nuovo? dove sono gli interessi generali di un Paese? Va bene che lui i suoi 7/8 milioni di euro all'anno li prende ma gli altri che hanno stipendi in Lire e i costi (affitto, casa, abbigliamento, ecc.) radoppiati perchè in euro?
Senza contare che lui non rappresenta certo la parte sana delle imprese (piccole e medie) ma soprattutto quei capitalisti che pesano sui contribuenti italiani da anni (vedi fiat con prepensionamenti e cassa integrazione) che fanno milioni di euro in plusvalenze in barba alle regole del mercato e senza cacciare un euro (vedi tronchetti Provera con telecom) senza contare le intercettazioni legali della Telecom. Lui rappresenta i vari Colaninno (padre e figlio), De Benedetti, Tronchetti Provera, ecc. :Puke: Per me è patetico questo Montezemolo :O
*
Una cosa è certa: tagliare per gli altri (stipendi, pensioni, ecc.) ma aumentare i trasferimenti alle imprese.---cut---
beh certo, tanto siamo sopra la media europea come salari :sofico:
willywilly77
25-05-2007, 11:25
Mi sembra di rivedere la disciesa in campo di Berlusconi.
Finchè faceva solo soldi nessuno gli diceva niente, poi improvvisamnete è diventato concussore, ladro, evasore, dittatore mediatico.
Ora il caro Cordero, è impelagato direttamente in tre grosse aziende italiane, Charme Investements in lussemburgo; appena prova a mettere piede nella stanza dei poteri, state a vedere quante pulci gli fanno.
Manca solo che sciende in campo De benedetti e siamo a posto :doh:
ho visto che montezemolo non sta simpatico alla sinistra radicale quindi se scendera in politica avra il mio voto:O
ciuketto
25-05-2007, 11:31
2007-05-25 11:48
SONDAGGIO IPR, 36% VORREBBE MONTEZEMOLO PREMIER
ROMA - La fiducia in Luca Cordero di Montezemolo come imprenditore è molto alta, 63 per cento, ma quella come ipotetico premier è al 36, anche se il 60 per cento lo vede pronto alla discesa in campo. Lo rivela un sondaggio IPR Marketing commissionato da Repubblica.it dopo il discorso del Presidente degli industriali all'Assemblea annuale di Confindustria. Nel sondaggio, un campione di 500 persone rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente in Italia, interrogato sui diversi punti del discorso, esprime una condivisione molto elevata (tre italiani su quattro) sull'ipotesi di premiare i dipendenti pubblici, facendo però a meno dei 'fannulloni'. Condivisa anche l'ipotesi di riforma del sistema elettorale che non preveda le liste bloccate (61 per cento).
La maggioranza degli intervistati non pensa che la ripresa economica in atto sia principalmente merito degli imprenditori (46 per cento), opinione condivisa pienamente solo dal 24 per cento. Solo il 18 per cento ritiene inoltre fondamentale il completamento del federalismo. In ogni caso si evidenzia come marcate siano le differenze tra gli elettori dei due schieramenti politici, soprattutto per quanto riguarda il giudizio su Luca di Montezemolo e l'ipotesi di un suo diretto impegno politico. Il 24 per cento degli italiani che votano il centrosinistra ha fiducia in lui come ipotetico presidente del Consiglio mentre convince il 59 per cento degli elettori del centro destra.
Fonte:Ansa.it
E si inizia a vedere il potere sui media di uno come Montezemolo.
Non ne bastava uno di berlusconi.:rolleyes: :rolleyes: :muro: :muro:
Notare che l'ipr è l'istituto di sondaggi che da circa 3 mesi sta tartassando il governo con un sondaggio al giorno,addirittura sui singoli ministri e ministeri,dai quale risulta un governo ormai allo sfascio.Stranamente sino a tre mesi fa i sondaggi di quest'istituto riguardavano tutt'altro..
Mah..Sarò io in malafede,ma qui c'è qualcosa che non mi torna.
manca anche briatore, poi c'è tutto
manca anche briatore, poi c'è tutto
No! anche lui vuole entrare in politca come presidente della Regione Sardegna.
(e se successe, da sardo come sono, mi vergognerei)
No! anche lui vuole entrare in politca come presidente della Regione Sardegna.
(e se successe, da sardo come sono, mi vergognerei)
purtroppo lo so, speriamo non tenti la scalata o chiederei asilo politico
purtroppo lo so, speriamo non tenti la scalata o chiederei asilo politico
L'unica cosa che ammiro in Briatore e' il buon gusto in fatto di donne :oink:
giannola
25-05-2007, 13:33
manca anche briatore, poi c'è tutto
se per questo c'è pure della valle, tronchetti provera, giovanni rana, lapo elkann, lo zio pino....:)
se per questo c'è pure della valle, tronchetti provera, giovanni rana, lapo elkann, lo zio pino....:)
almeno questi hanno il buongusto di starsene di parte. lapo poi... ma è vero che è stato interdetto dai borromeo per non infangare il buon nome della famiglia? :D
giannola
25-05-2007, 13:41
lapo poi... ma è vero che è stato interdetto dai borromeo per non infangare il buon nome della famiglia? :D
sarà mica colpa di berlusconi pure questo ? :D
sarà mica colpa di berlusconi pure questo ? :D
ovvio, ma che domande fai :rotfl:
generals
25-05-2007, 17:49
ho visto che montezemolo non sta simpatico alla sinistra radicale quindi se scendera in politica avra il mio voto:O
veramente non piace neanche al cdx poichè la sua candidatura è alternativa a Berlusconi e inoltre è stato critico sia del cdx che del csx ;) E' la solita zolfa per presentarsi come "il salvatore" senza macchia quando di questo sistema e di questa politica lui ci vive e ci fa i milioni di euro. Un pò come fece il Berl nonostante si fosse arricchito grazie all'amicizia con Craxi, e infatti poi si sono visti i risultati dopo anni di governo: non è cambiato nulla per i cittadini comuni mentre lo è stato per lui con le leggi ad personam :O
Infatti:
Berlusconi replica a Montezemolo
"Comanda il popolo, non Confindustria"
Ma, nel pomeriggio, Berlusconi rifila una velenosa battuta a Montezemolo. Ad Olbia per un0iniziativa elettorale rinuncia alla cravatta: "Abbiamo un grande dilemma: con cravatta o senza cravatta? Siamo in democrazia, non comanda la Confindustria, comanda il popolo e allora, senza cravatta".
Mi sembra di rivedere la disciesa in campo di Berlusconi.
Finchè faceva solo soldi nessuno gli diceva niente, poi improvvisamnete è diventato concussore, ladro, evasore, dittatore mediatico.
Ora il caro Cordero, è impelagato direttamente in tre grosse aziende italiane, Charme Investements in lussemburgo; appena prova a mettere piede nella stanza dei poteri, state a vedere quante pulci gli fanno.
Manca solo che sciende in campo De benedetti e siamo a posto :doh:
Rispetto a B. gli manca una cosa fondamentale: le televisioni..
Zortan69
25-05-2007, 21:45
Mi spiegasse prima come fa la ferrari a dichiarare utili ridicoli e quindi a pagare tasse e contribuire all'economia italiana in modo ridicolo...
te lo spiego io:
la ferrari in 10 anni si rifà di sana pianta:
Nuova meccanica
Nuovo centro sviluppo prodotto
Nuova verniciatura
Nuova revisione
Nuove linee di montaggio
Nuova mensa interna
eccetera eccetera.
Ha investito pressochè tutto. parlo di opere dal costo di centinaia di milioni di euro... micca pizza e fichi.
te lo spiego io:
la ferrari in 10 anni si rifà di sana pianta:
Nuova meccanica
Nuovo centro sviluppo prodotto
Nuova verniciatura
Nuova revisione
Nuove linee di montaggio
Nuova mensa interna
eccetera eccetera.
Ha investito pressochè tutto. parlo di opere dal costo di centinaia di milioni di euro... micca pizza e fichi.
la sola ges si mangia 300-400 milioni di euro,anche se li ci sono gli sponsor che danno una mano
dantes76
25-05-2007, 21:55
te lo spiego io:
la ferrari in 10 anni si rifà di sana pianta:
Nuova meccanica
Nuovo centro sviluppo prodotto
Nuova verniciatura
Nuova revisione
Nuove linee di montaggio
Nuova mensa interna
eccetera eccetera.
Ha investito pressochè tutto. parlo di opere dal costo di centinaia di milioni di euro... micca pizza e fichi.
si.. e allora? parliamo di un po di storia del gruppo fiat degli ultimi 50 anni??
vediamo quanti soldi statali ha preso, e non parlo di cassa integrazione, ma propio di finaziamenti statali/regionali, per mantere/sviluppare nuovi prodotti?
solo nel 2001/2 la regione lombardia/stato, sborso una cifra [che nonr icordo bene] circa 500mld di lire.. per convertire lo stabilimento di arese, per la produzione[entro 3o 4 anni] di veicoli a impatto zero... qualcuno li ha visti? o sono talmente a impatto zero, che manco si vedono?
lo zio pino....:)
cos'hai contro mio zio?:mad:
:sofico:
blamecanada
25-05-2007, 23:19
Mi sembra di rivedere la disciesa in campo di Berlusconi.
Finchè faceva solo soldi nessuno gli diceva niente, poi improvvisamnete è diventato concussore, ladro, evasore, dittatore mediatico.
Questo non è vero: Berlusconi ha avuto dei processi anche ben prima della sua entrata in campo.
È logico che se un imprenditore entra in politica si esponga di piú e tutti si interessino di quello che ha fatto.
Geniale. Tutte cose originalissime e mai sentite non c'è che dire :rolleyes: Montezemolo: il nuovo che avanza, fate spazio :muro:
E i sensazionalismi che non ha creato....:muro:
blamecanada
25-05-2007, 23:20
beh certo, tanto siamo sopra la media europea come salari :sofico:
Tutti hanno cinque cellulari... :muro:.
E della politica Italiana che dice Bertinotti?
A parte che di quello che dice Bertinotti, di solito me ne strafrego in quanto totalmente in contrasto con le mie idee :D ma cosa vuoi che dica un politico, del sistema che gli permette di arricchirsi trasformandosi in una specie di sacerdote, un intoccabile, membro di una casta che decide da sola chi mettere al potere?
Siamo quasi al nepotismo legalizzato ormai :rolleyes:
Ciò nonostante, Montezemolo non solo non rappresenta "il nuovo" (anzi, il solo pensiero fa sbellicare), ma non rappresenta nemmeno gli italiani. Urge ricordare che Montezemolo pensa che il prezzo giusto di una t-shirt sia cento euro, come da servizio di Striscia o le Iene di qualche tempo fa in cui gli chiedevano conto delle magliette della Ferrari... interamente prodotte in Cina a costo bassissimo, ma smerciate in Italia come "made in Italy" ed a prezzi oltraggiosi?
Cosa volete che ne sappia lui di come vive l'italiano medio? Non è rappresentativo nemmeno dell'imprenditore medio, dato che lui vive di rendite draconiche auto elargite in virtù di cariche praticamente ormai solo onorifiche, mentre l'imprenditore medio - per quanto l'imprenditore medio italiano sia ormai solo un incapace figlio di papà - almeno almeno un giorno a settimana si fa vedere in azienda.
Anche la maggior parte di Confindustria (perlomeno, quella più operosa e che non vive di plusvalenze o trucchi di finanza, ma lavora) non lo può vedere... vi ricordate le contestazioni dell'anno scorso? Quando lo subissarono di fischi ed insulti, accusandolo di rappresentare solo 2/3 grosse aziende contro agli interessi di tutti gli altri? Figuriamoci cosa farebbe in politica, uno così...
Anche la maggior parte di Confindustria (perlomeno, quella più operosa e che non vive di plusvalenze o trucchi di finanza, ma lavora) non lo può vedere... vi ricordate le contestazioni dell'anno scorso? Quando lo subissarono di fischi ed insulti, accusandolo di rappresentare solo 2/3 grosse aziende contro agli interessi di tutti gli altri? Figuriamoci cosa farebbe in politica, uno così...
Oddio si può dire di tutto di Montezemolo, ma come manager non è un pirla, alla ferrari ha portato risulati senza nessun artificio contabile o finanziamenti a pioggia....
E la gestione recente della fiat di marchionne (scelto da montezemolo) non ha avuto finanziamenti statali (a parte la cassa integrazione che però hanno tutti ed è giuto ricordare vine finanziata da un contributo delle imprese)
Per quanto riguarda vicenza, per la verità li spaccatura è stata netta tra grande impresa e piccola impresa....
Ma la qualità dei piccoli imprenditori è spesso piu simile a quella dei padroni del vapore ottocenteschi che non a manager moderni.
Oddio si può dire di tutto di Montezemolo, ma come manager non è un pirla, alla ferrari ha portato risulati senza nessun artificio contabile o finanziamenti a pioggia....
Eh, questo è quello che dice a te. Uno come Montezemolo ci campa, sugli artifici contabili e finanziamenti, e visto che divide il suo tempo fra tre (3 - come minimo) posizioni manageriali in 3 organizzazioni/aziende diverse, i casi sono tre: o è un fottutissimo genio che manco Leonardo sotto doping con in più il dono dell'ubiquità, oppure non è farina del suo sacco, o ancora fa largo uso proprio di artefici contabili e "spintarelle ed agevolazioni" da parte dello Stato (tanto paga Pantalone, cioè io e te)...
E la gestione recente della fiat di marchionne (scelto da montezemolo) non ha avuto finanziamenti statali (a parte la cassa integrazione che però hanno tutti ed è giuto ricordare vine finanziata da un contributo delle imprese)
Guarda che la cassa integrazione NORMALE non la contesta nessuno, ma la cassa integrazione "modello Fiat" non è esattamente NORMALE... qualcuno mi rinfreschi la memoria, ma sbaglio o giusto l'anno scorso i "manager" Fiat hanno avuto, per l'ennesima volta, l'immane faccia tosta di chiedere allo Stato una cassa integrazione agevolata e ad hoc millantando situazioni critiche, per poi un paio di mesi dopo presentare bilanci floridissimi e dividendi stratosferici?
Per forza, basta accollare i debiti allo Stato e tenersi gli utili... lo faccio anch'io il top manager così, era la formula del famoso avvocato.
Per quanto riguarda vicenza, per la verità li spaccatura è stata netta tra grande impresa e piccola impresa....
Ma la qualità dei piccoli imprenditori è spesso piu simile a quella dei padroni del vapore ottocenteschi che non a manager moderni.
Il vero problema è che i manager moderni, come li intendi tu e come li intende Montezemolo, sono gente che specula in borsa e campa di plusvalenze, e non produce un cazzo, anzi, rovina tutte le aziende che tocca salvo andarsene con buonuscite multimilionarie. Guarda la fine di Olivetti, o il massacro di Alitalia, o i crack degli anni passati tipo Parmalat... questa è la figura di "manager moderno" che ha in mente Montezemolo. Magari legati mani e piedi a figure della politica, e che con quei legami ci mangiano (e truffano noi), come De Benedetti.
E' comunque verissimo che il piccolo imprenditore italiano odierno non è nè più nè meno che uno schiavista, con una cecità genetica per il futuro e gli investimenti, ma almeno qualcosa producono, bene o male.
Ho avuto la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di lavorare per una settimana accanto ad uno dei top manager dell'area del Nordest recentemente (ad un livello bassissimo :asd: ma ci vivevo e viaggiavo praticamente assieme) e per quanto stronzo, ignorante culturalmente e approfittatore - infatti sto ancora aspettando che mi paghi :mad: - quello lavorava, ma lavorava davvero, minimo 12 ore al giorno.
Montezemolo :rolleyes: è una cariatide che rappresenta soltanto alcuni suoi amici, manager coi soldi ed il lavoro degli altri. Occhio a non farsi abbindolare, soprattutto a sinistra, perchè dopo anni che la menate su Berlusconi ed i conflitti di interesse, sarebbe il colmo dei colmi sostenere questo qua.
ciuketto
26-05-2007, 08:30
A me pare ci sia abbastanza sintonia sia tra elettori di cdx che di csx contro montezemolo.
:D :D
JackTheReaper
26-05-2007, 08:43
ovviamente anche lui critica la nostra dispendiosissima macchina politica (4 miliardi di euro l'anno :eek: ) ma non è che appena anche lui entra nel carozzone questo punto sparisce improvvisamente dal programma? :stordita:
ma vediamo un pò che propone nel dettaglio sto uomo geniale
Il cambiamento non può essere rinviato. Si tratta di scelte che non possono più essere rimandate: "E' forte nell'opinione pubblica l'esigenza di un cambiamento che faccia sentire protagonista l'Italia reale. Una società civile ricca di talenti e le stanze della politica non possono continuare ad essere così distanti", è l'appello del presidente di Confindustria.
"Fare oggi scelte coraggiose, i cui risultati si vedranno tra otto o dieci anni, significa avere senso dello Stato".
stupefacente, una profondità e freschezza di contenuti che lascia a bocca aperta. te la passo come captatio benevolentiae, e mi scuserai se ti do del tu
La ripresa è fragile. Non agire, significa perdere quello che di buono c'è stato negli ultimi mesi: "La ripresa non è ancora consolidata, è fragile - ha osservato Montezemolo - e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli, se non saranno rimosse le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena. E' una ripresa di cui non ci possiamo accontentare. Nel primo trimestre del 2007 l'area dell'euro è cresciuta a un tasso triplo rispetto a quello italiano".
il braccio legato alla schiena siete voi stessi, visto che come classe imprenditoriale rispetto alla media europea fate ridere i polli. buoni solo a programmare per domani e a buttare giù i costi. un meotodo imprenditoriale da cantinari, da braccianti agricoli convertiti alla sedia in pelle. questo per il 95% di voi, quelli della PMI. per la grande impresa, managers stellari che passano da società in società prosciugandole come cavallette e bussano soldi allo stato.
Le rivendicazioni degli imprenditori. Confindustria rivendica con orgoglio il contributo dato a questa ripresa, in polemica aperta con chi, come ha fatto recentemente il presidente della Camera Fausto Bertinotti, definisce il capitalismo italiano "impresentabile". "Noi abbiamo rifiutato la logica del declino. Noi ci siamo rimboccati le maniche, è a noi in primo luogo che si deve l'aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero". "E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri. Senza alterigia, ma con la consapevolezza di aver saputo svolgere bene il compito che ci siamo dati quando abbiamo scelto questo mestiere".
bwahahahahahahaha ma cosa avete fatto voi? il capitalismo italiano è malato, per una volta mi tocca dare da ragione a bertinotti e ti ringrazio per avermi spinto a tanto. e che meriti avete? la delocalizzazione? il ricorso ormai comune ai contratti atipici? è questa la vostra idea di ripresa? aziende marce di questo tipo dovrebbero colare a picco, con comandante legato in poppa
"Abbiamo bisogno di più tifo". Meriti che non sono stati riconosciuti, lamenta Montezemolo: "Non possiamo accettare questa sorta di processo alle imprese che si registra solo nel nostro Paese. Questa idea che agli imprenditori sia già stato dato chissà cosa e quindi gli altri vadano risarciti non sta né in cielo né in terra. Nessuno parla di ricchezza prodotta, occupazione creata, formazione fatta, redditi distribuiti, innovazione realizzata. Senza contare il sempre più alto contributo in termini di imposte che le aziende danno allo Stato e quindi alla collettività. Serve un clima diverso: abbiamo bisogno di sentire più tifo intorno a noi".
ricchezza prodotta, occupazione creata, formazione fatta, redditi distribuiti, innovazione realizzata? ma chi cazzo pensi di prendere per il culo? il tifo? degli insulti sarebbero ben più consoni.
mi permetto di correggerti la frase: "ricchezza incamerata, occupazione distrutta a suon di precariato, formazione fuffa tanto per indorare la pillola, redditi distribuiti ai concessionari di macchine di lusso, l'innovazione costa e per noi è inutile"
Esorbitanti i costi della politica. E' altrove, e precisamente al mondo della politica, sottolinea senza mezzi termini il presidente di Confindustria, che bisogna guardare per rilevare sprechi, inefficienze, cattiva gestione: "La politica è la prima azienda italiana con quasi 180.000 eletti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia è pari a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna messi insieme. Il solo sistema dei partiti costa al contribuente 200 milioni di euro l'anno, contro i 73 milioni della Francia. E mi riferisco ai contributi diretti. Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino ai 4 miliardi di euro".
bravo, bene, bis! anche qua veramente delle nuove novità, ma cosa mi dici mai. infatti gli italiani ste cose le hanno notate solo grazie a te
A fronte dei costi, pochi risultati. Ma a fronte di questi costi esorbitanti, continua Montezemolo, il ritorno per la collettività è minimo: lo Stato, dice Confindustria, "è un'auto vecchia e pesante", e al momento "neanche il miglior pilota del mondo sarà in grado di portarla alla vittoria". "Un conto è rispettare la politica e i suoi costi, altro è far finta di niente rispetto alla duplicazione delle strutture, degli incarichi, delle prebende in carico alla collettività, a tutta una serie di privilegi che molti politici si autoassegnano. Tutto questo fa emergere un drammatico problema di rapporto tra costi e risultati. Non ci spaventa dover sopportare il costo anche alto di qualcosa che funziona bene, ci imbarazza il costo altissimo di un sistema che ha perso efficacia e stenta a produrre risultati".
vale quanto detto al punto precedente. sei un pò scontato caro mio
L'Italia Paese dei veti. "L'Italia non può continuare a essere il Paese dei veti - dai rifiuti alla TAV, dai rigassificatori alle autostrade - ma deve diventare il Paese delle decisioni". Lo Stato non può più essere, per Confindustria, uno Stato "assente" o uno Stato "invadente". "Non possiamo andare avanti con un Paese dove la metà è ai remi e spinge in avanti la barca e un'altra metà è a poppa, a godersi il sole o a litigare".
metà a poppa a godersi il sole e a litigare.... ma va interpretata in chiave leghista sta massima?
Un progetto che arrivi al 2015. L'Italia che Confindustria chiede è un'Italia che si dia un progetto di medio termine: Montezemolo indica una data simbolica, il 2015: "Un futuro vicino, che non può aspettare i tempi e i rituali della partitocrazia". Entro questa data, Confindustria indica una serie di riforme come indispensabili. Quella fiscale, innanzitutto: "Da gennaio, quando in Germania entrerà in vigore la riforma che riduce di nove punti l'aliquota fiscale sui profitti, le aziende italiane saranno le più tassate d'Europa. Non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione, rispetto alle rendite e ai consumi".
figuriamoci, la riforma deve essere concentrata a sgravare la produzione e non i consumi. detassiamo le imprese e portiamo l'IVA al 30%, in fondo per te che sei convinto che uno straccio made in china ed etichettato merda in italy debba costarci 100 € cosa può esserci di più giusto? imprenditori uber alles, e i lavoratori/consumatori si attaccano al cazzo
Ridurre la pressione fiscale. Questa in particolare la strada suggerita da Montezemolo per ridurre la pressione fiscale: "Dobbiamo allinearci all'aliquota media europea che è più bassa di ben otto punti. Siamo disponibili a scambiare qualunque incentivo in cambio di minore pressione fiscale sulle imprese e su questo vogliamo confrontarci con il governo prima della Finanziaria".
ciccio, a me delle tue imprese frega un cazzo, la pressione fiscale italiana sui cittadini è tra le prime in europa, te lo vuoi ficcare sotto la bionda chioma che se non levi la ganascia fiscale ai consumatori tutte le cretinate che producete voi classe eletta ve le tenete in magazzino? ah, le vuoi esportare forse? e allora dillo chiaro che il tuo è un programma per gli industriali e non per l'italia, almeno non perdo tempo. un italia a due classi: imprenditori da una parte e plebe dipendente dall'altra. l'europa però viaggia verso una direzione differente, noi sempre a distinguerci vero?
Far pagare le tasse a tutti. Ma "per ridurre stabilmente la pressione fiscale la strada è abbattere il debito pubblico, tagliare la spesa improduttiva - su cui si è fatto pochissimo per non dire nulla - spingere la crescita dell'economia. E poi, come ripetiamo da anni, far pagare le tasse a tutti".
sì, e anche più figa per tutti, pace nel mondo, cura contro il cancro e l'aids ed elisir di eterna gioventù.
Contrastare il sommerso, aiutare il Sud. Ancora, "il contrasto al sommerso è fondamentale anche per combattere gli infortuni e soprattutto i morti sul lavoro. Questa è una battaglia che ci vede e ci vedrà sempre a fianco dei lavoratori". Altro intervento decisamente non rimandabile per Confindustria è quello a favore del Sud, "di cui ci si ricorda solo durante le campagne elettorali, e dove non può esserci rilancio senza un ripristino della legalità. Il Sud è un interesse nazionale e serve un impegno straordinario di maggioranza e opposizione sul quale possano ritorvarsi tutti gli attori pubblici e privati".
passi il sommerso ma co sto sud avete rotto le balle, proprio voi che aprivate stabilimenti fantasma per incamerare i proventi e basta. io vivo al nord e ne ho piene le scatole di sentirmi dire che devo pensare al sud, quando la mattina impiego un'ora per fare 20 kilometri per carenza endemica di infrstrutture attribuibile a trasfusioni coatte di liquidi. perchè IO non ho l'elicottero.
"La PA deve aprirsi al merito". Per quello che riguarda lo Stato, secondo Confindustria "la pubblica amministrazione deve aprirsi alla concorrenza e al merito, premiando e pagando meglio chi lavora e chi non è capace, ma facendo a meno dei cosiddetti fannulloni". Per pubblico e privato, poi, occorre "ampliare gli spazi di flessibilità, ridurre il costo contributivo e fiscale degli straordinari, incentivare gli aumenti salariali ai risultati aziendali e alla produttività".
certo, vedi quanto detto al punto "più figa per tutti et alia"
La riforma elettorale. La politica deve poi aprirsi alla concorrenza, a cominciare dalla riforma della legge elettorale: "Non sta a noi indicare quale sistema rappresenti la scelta migliore per il Paese - dice Montezemolo - da cittadini diciamo che occorre fare presto e che serve un sistema che consenta ai migliori di emergere e di governare, e dia agli elettori la possibilità di scegliere senza liste prefabbricate".
e questa ci può stare, ma i migliori che emergono... dove stanno i migliori? dove sta il nuovo che avanza? a me pare sempre il solito liquame. ah sei te il nuovo che avanza?
Cambiare la Costituzione. Confindustria chiede anche modifiche costituzionali: "La riforma del sistema elettorale da sola non basta. Occorre accelerare sulle riforme istituzionali, affrontando i problemi di fondo dello Stato. A partire dalla Carta Costituzionale, che mostra i segni del tempo e in molti casi non permette al Paese di adeguarsi alla modernità. Occorre integrare la Costituzione, rafforzare il governo, competare il federalismo".
in effetti andrebbe corretta in "L'italia è una republica fondata sul precariato e sugli stages", su questo punto siamo d'accordo :)
ah, ma sto federalismo dove lo vedi? io vedo solo tasse locali aggiuntive, forse abbiamo un'idea differente di federalismo visto che parli di completamento quindi presupponi un inizio
Aumentare i poteri del premier. Introducendo, chiede Montezemolo, il principio "di economia di mercato e di libera concorrenza". Mentre per rafforzare il governo "occorre estendere le prerogative del presidente del Consiglio, dandogli un vero potere di nomina e revoca dei ministri. Aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico".
opinabile, ma ci può stare
ti ringrazio per la chiacchierata e per avermi convinto a richiedere asilo politico nel caso tu poggiassi in futuro le ossute chiappe su qualche scranno del parlamento. ossequi
sgrisol@verklok
26-05-2007, 12:21
Originariamente inviato da LucaLucca CoVdeVo
Cambiare la Costituzione. Confindustria chiede anche modifiche costituzionali: "La riforma del sistema elettorale da sola non basta. Occorre accelerare sulle riforme istituzionali, affrontando i problemi di fondo dello Stato. A partire dalla Carta Costituzionale, che mostra i segni del tempo e in molti casi non permette al Paese di adeguarsi alla modernità. Occorre integrare la Costituzione, rafforzare il governo, competare il federalismo".
in effetti andrebbe corretta in "L'italia è una republica fondata sul precariato e sugli stages", su questo punto siamo d'accordo
concordo col commento.
una competitività dell'italia non puo' basarsi sul risparmio del quale il precariato è solo un maledettissimo frutto, ma sulla ricerca l'esperienza le capacità.
chi non puo' dare lavoro deve togliersi dalle palle e fare altro, nessuno ha chiesto di fare l'imprenditore.
lo stato deve spendere di piu' e dare piu' soldi agli imprenditori per superare le contingenze sfavorevoli e non permettere che si precarizzi il lavoro.
a lungo andare( e anche a breve) non si fa solo il male dei lavoratori ma delle stesse imprese che semmai sopravvivono per poco ma alla fine cascano perchè davvero coi conti della serva si va fa le serve non le regine.
AtenaPartenos
26-05-2007, 12:26
...
Guarda che la cassa integrazione NORMALE non la contesta nessuno, ma la cassa integrazione "modello Fiat" non è esattamente NORMALE... qualcuno mi rinfreschi la memoria, ma sbaglio o giusto l'anno scorso i "manager" Fiat hanno avuto, per l'ennesima volta, l'immane faccia tosta di chiedere allo Stato una cassa integrazione agevolata e ad hoc millantando situazioni critiche, per poi un paio di mesi dopo presentare bilanci floridissimi e dividendi stratosferici?
Per forza, basta accollare i debiti allo Stato e tenersi gli utili... lo faccio anch'io il top manager così, era la formula del famoso avvocato.
Quanto ardore... Comunque non concordo. Marchionne ha fatto bene, e senza particolari aiuti dallo stato, ma con prodotti belli, competitivi.
Il vero problema è che i manager moderni, come li intendi tu e come li intende Montezemolo, sono gente che specula in borsa e campa di plusvalenze, e non produce un cazzo, anzi, rovina tutte le aziende che tocca salvo andarsene con buonuscite multimilionarie. Guarda la fine di Olivetti, o il massacro di Alitalia, o i crack degli anni passati tipo Parmalat... questa è la figura di "manager moderno" che ha in mente Montezemolo. Magari legati mani e piedi a figure della politica, e che con quei legami ci mangiano (e truffano noi), come De Benedetti.
E' comunque verissimo che il piccolo imprenditore italiano odierno non è nè più nè meno che uno schiavista, con una cecità genetica per il futuro e gli investimenti, ma almeno qualcosa producono, bene o male.
Ho avuto la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di lavorare per una settimana accanto ad uno dei top manager dell'area del Nordest recentemente (ad un livello bassissimo :asd: ma ci vivevo e viaggiavo praticamente assieme) e per quanto stronzo, ignorante culturalmente e approfittatore - infatti sto ancora aspettando che mi paghi :mad: - quello lavorava, ma lavorava davvero, minimo 12 ore al giorno.
Montezemolo :rolleyes: è una cariatide che rappresenta soltanto alcuni suoi amici, manager coi soldi ed il lavoro degli altri. Occhio a non farsi abbindolare, soprattutto a sinistra, perchè dopo anni che la menate su Berlusconi ed i conflitti di interesse, sarebbe il colmo dei colmi sostenere questo qua.
A me non piace chi critica da fuori la politica... Ma indubbiamente ha detto alcune cose interessanti.
johannes
26-05-2007, 12:30
non capisco quest uomo.
se si parla di ripresa allora perchè si lamenta contro il governo.
non mi risulta che durante il governo berlusconi ci fosse una grande ripresa.
forse l'unica cosa positiva del governo Prodi è di aver fatto di più per gli industriali.
JackTheReaper
26-05-2007, 12:39
Punto chiave e cardine di ogni ipotesi. Forse non sparirebbe ma quei costi verrebbero ridotti per "dare" ai soliti noti sotto forma di aiuti ed aiutini vari onde perpetrare l'usanza tutta italica introdotta dall'agnelli, noto avvocato che mai ha esercitato, del comunismo a singhiozzo con il collettivizzare le perdite e privatizzare i profitti nella quale è cresciuto ed ha "fatto carriera" invece di spingere una carriola.:D :D :D
è appunto quello che sospetto :D
Ho ripescato questo pezzo di Travaglio su Montezemolo
http://www.annozero.rai.it/Contents/files/2007/4/pp_04_19_2007.pdf
POSTA PRIORITARIA
19 / 04 / 2007
Gentile Luca Cordero di Montezemolo,
il presidente di Federmeccanica, che fa parte della Confindustria, dice che l’aumento di 100
euro all’anno chiesto dagli operai è “una proposta ridicola” perché ci metterebbe “fuori dal
mercato”. E lei ha dichiarato che la ripresa economica dell’Italia è “esclusivamente merito delle
imprese”. Eppure lei stesso ripete sempre che un’impresa non è fatta solo dagli imprenditori e
dai manager, ma anche dai lavoratori. Dunque tutti dovrebbero essere premiati per il loro
lavoro. Invece i manager in Italia guadagnano molto di più dei loro colleghi del resto d’Europa,
mentre i lavoratori molto di meno.
In Italia un operaio guadagna in media, al lordo, 21 mila euro, contro i 29 mila della Francia, i
32 della Svezia, i 35 del Belgio, i 37 dell’Olanda, i 39,7 della Gran Bretagna, i 41 della
Germania, i 42 della Danimarca.
Qualche anno fa, un tale disse: “se i nostri operai guadagnano poco, le macchine che gli
facciamo costruire chi se le compra?”
Tra il 2000 e il 2005, secondo l’Eurispes, in Europa gli stipendi sono aumentati del 20%, in
Italia del 13,7. Da noi gli stipendi dei lavoratori aumentano ogni anno del 2,7%, mentre quelli
dei manager del 17%, otto volte l’inflazione. Le stipendio medio dei primi cento top manager
italiani è di 3,4 milioni all’anno, 7 miliardi di lire: guadagnano 160 volte lo stipendio di un
operaio, prendono in due giorni quello che un operaio prende in un anno.
In ogni caso la Fiat, con le sue mani e con la cassa integrazione, s’è rimessa in sesto grazie a un
manager come Marchionne. Che dunque si merita tutti i 7 milioni di euro che guadagna
all’anno, poco meno di quelli che guadagna lei. Ma, se il mercato ha un senso, chi ottiene
risultati dovrebbe guadagnare molto e chi va male dovrebbe guadagnare poco, o farsi da parte.
Mi sa spiegare allora perché, visto come va la Telecom, il manager più pagato d’Italia è proprio
Carlo Buora della Telecom, con 18.860 milioni di euro nel 2006 tra stipendio e liquidazione
Pirelli? E perché Tronchetti Provera guadagna come Marchionne che ha risanato la Fiat? Poi
c’è Cimoli, che ha così ben ridotto l’Alitalia: guadagna 12 mila euro al giorno, quello che un
operaio guadagna in un anno. Il presidente di Air France guadagna un terzo: ma la compagnia
francese è in attivo, mentre la nostra perde un milione al giorno. Dopo 2 anni e mezzo
disastrosi, col buco Alitalia salito a 380 milioni, Cimoli per andarsene ha pure preso 5 milioni
di liquidazione. Alberto Lina è l’amministratore delegato dell’Impregilo, capo-gruppo della
ditta che smaltisce così bene i rifiuti in Campania: guadagna addirittura più di lei, 7,3 milioni.
Anche lui prende in un giorno quanto un suo operaio guadagna in un anno. Dov’è il mercato?
Dov’è la meritocrazia?
La prima regola del mercato è che tutti rischiano qualcosa, e chi sbaglia paga. Voi top manager,
invece, non rischiate mai nulla. Se avete successo, vi aumentate lo stipendio. Se fallite, ve lo
aumentate lo stesso. Se vi cacciano, ci guadagnate una fortuna con le superliquidazioni. Poi
passate a far danni da un’altra parte. E se non garantite la sicurezza o la salute dei vostri
dipendenti, loro pagano con la vita, per voi c’è l’indulto. Con la certezza di morire di morte
naturale, nel vostro letto. Gli operai invece muoiono al lavoro come le mosche, al ritmo di
quattro al giorno. Andare a lavorare, in Italia, è più pericoloso che andare in guerra. Ogni anno
muoiono 1250 lavoratori italiani, la metà delle vittime delle Torri gemelle, meno dei morti di
tutto il mondo per attentati terroristici. E un milione restano feriti.
Ora lei, dottor Montezemolo, è preoccupato che il tesoretto si disperda in mille rivoli. Giusto.
Ma perché non parlate mai del tesorone dell’evasione fiscale, 200 miliardi l’anno? E del
tesorone del lavoro nero e sommerso, il 27% del pil, cioè 400 miliardi? E del tesorone delle
mafie, 1000 miliardi di euro? La legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi e
finora confermata, in barba alle promesse elettorali, dal governo Prodi, consente a ogni impresa
di occultare dai bilanci fino al 5% dell’utile prima delle imposte, al 10% delle valutazioni e
all’1% del patrimonio netto. Centinaia di milioni di nero legalizzato per ogni grande gruppo.
Una sorta di modica quantità di falso in bilancio consentita, come per la droga, per uso
personale. Non vi vergognate di una situazione del genere, che vi rende tutti sospettabili? Il
“mercato” è anche 25 anni di galera per chi trucca i bilanci, come in America: o no? Perché
allora non avete detto una parola contro la depenalizzazione del falso in bilancio? Perché
Confindustria non fa una grande battaglia per importare in Italia la legge americana sui reati
finanziari?
Vedrà che, recuperando un po’ di evasione, si potranno garantire case, asili e pensioni al popolo
dei 1000 euro al mese, che con un giusto aumento di stipendio potrebbero fare un bel passettino
in avanti. Perchè, come diceva quel tale, “se gli operai guadagnano poco, le macchine che
costruiscono chi se le compra?”. A proposito: lo sa chi era quel tale? Non era Marx, e
nemmeno il subcomandante Marcos. Era l’avvocato Agnelli.
In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti
Marco Travaglio
è lunghino ma carino, ma ne ha per tutti (il solito ottimo Travaglio ;) )
Eh, questo è quello che dice a te. Uno come Montezemolo ci campa, sugli artifici contabili e finanziamenti, e visto che divide il suo tempo fra tre (3 - come minimo) posizioni manageriali in 3 organizzazioni/aziende diverse, i casi sono tre: o è un fottutissimo genio che manco Leonardo sotto doping con in più il dono dell'ubiquità, oppure non è farina del suo sacco, o ancora fa largo uso proprio di artefici contabili e "spintarelle ed agevolazioni" da parte dello Stato (tanto paga Pantalone, cioè io e te)...
A me montezemolo non ha mai parlato... se tu invece gli hai parlato e ti ha detto cose interessanti racconta....
Il bilancio della ferrari non è solamente contabile, ma anche tecnico, industriale e sportivo... e lì la finanza creativa non fa nulla....
Se tu hai qualche fonte o qualche ragione per parlare dei bilanci truccati della Ferrari, parliamone.. Se il tuo è solo un sommario "è tutto un magna magna", lasciamo stare.
Guarda che la cassa integrazione NORMALE non la contesta nessuno, ma la cassa integrazione "modello Fiat" non è esattamente NORMALE... qualcuno mi rinfreschi la memoria, ma sbaglio o giusto l'anno scorso i "manager" Fiat hanno avuto, per l'ennesima volta, l'immane faccia tosta di chiedere allo Stato una cassa integrazione agevolata e ad hoc millantando situazioni critiche, per poi un paio di mesi dopo presentare bilanci floridissimi e dividendi stratosferici?
Per forza, basta accollare i debiti allo Stato e tenersi gli utili... lo faccio anch'io il top manager così, era la formula del famoso avvocato.
Ripeto, un conto è la gestione manageriale dell fiat di umberto agnelli, un altro quella di marchionne... Ti faccio presente che pochi anni fa si valutava concretamente il progetto di chiudere gli impianti e (svendere) il marchio... LA Fiat ha cominciato a risalire la china e lo ha fatto sostanzialmente con le sue risorse concentrandosi sul core business...
La cassa integrazione è una questione delicata... una azienda che si ristruttura deve, per forza di cose, licenziare... Se al posto di licenziare, prepensiona mobilita, e fa cassaintegrazione... beh bisogna analizzare la storia, il sindacato e la politica per capire il perchè
Il vero problema è che i manager moderni, come li intendi tu e come li intende Montezemolo, sono gente che specula in borsa e campa di plusvalenze, e non produce un cazzo, anzi, rovina tutte le aziende che tocca salvo andarsene con buonuscite multimilionarie. Guarda la fine di Olivetti, o il massacro di Alitalia, o i crack degli anni passati tipo Parmalat... questa è la figura di "manager moderno" che ha in mente Montezemolo. Magari legati mani e piedi a figure della politica, e che con quei legami ci mangiano (e truffano noi), come De Benedetti.
Se permetti, la mia idea di manager moderno è agli antipodi di tanzi e il ragionier tonna
E' comunque verissimo che il piccolo imprenditore italiano odierno non è nè più nè meno che uno schiavista, con una cecità genetica per il futuro e gli investimenti, ma almeno qualcosa producono, bene o male.
Ho avuto la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di lavorare per una settimana accanto ad uno dei top manager dell'area del Nordest recentemente (ad un livello bassissimo :asd: ma ci vivevo e viaggiavo praticamente assieme) e per quanto stronzo, ignorante culturalmente e approfittatore - infatti sto ancora aspettando che mi paghi :mad: - quello lavorava, ma lavorava davvero, minimo 12 ore al giorno.
Guarda che a un certo livello i ritmi sono quelli, dappertutto
ma non basta lo stakanovismo a sopperire l'ignoranza... prima o poi le fabbrichette che si basano unicamente sul genio sregolato di un "imprenditore" factotum, crollano... La competizione globale è troppo forte per potersela cavare solo piu con questo
Montezemolo :rolleyes: è una cariatide che rappresenta soltanto alcuni suoi amici, manager coi soldi ed il lavoro degli altri. Occhio a non farsi abbindolare, soprattutto a sinistra, perchè dopo anni che la menate su Berlusconi ed i conflitti di interesse, sarebbe il colmo dei colmi sostenere questo qua.
Io non sostengo minimamente montezemolo... E trovo inquietante chi scrive montezemolo 4 president....
La politica e l'azienda sono cose diverse....
Sia per Fritz che per Atena: non è in discussione la Ferrari (la cui produzione di "beni e forza lavoro" è assai opinabile) ma la Fiat: fate il calcolo di quanto ha incassato la Fiat, anche solo negli ultimi dieci anni, dallo Stato (cioè noi tre) con casse integrazioni speciali, finanziamenti, contributi rottamazione e via dicendo, e quanto ha restituito - con la delocalizzazione, licenziamenti, blocco degli aumenti e via dicendo.
Il discorso non è certo "è tutto un magna magna" :rolleyes: ma è specificatamente puntato sulla Fiat e sulle ruberie in cui si è prodotta nel suo ciclo d'esistenza - e lo fa ancora oggi. L'unico, l'unico che abbia mandato a dar via il culo gli amministratori della Fiat che sono andati da lui a piangere miseria, è stato Maroni: tutti gli altri hanno sorriso ed elargito bonus, incentivi, agevolazioni e corbellerie varie.
Ed al momento di dividere gli utili fatti tramite questi regali, chi se li è presi? Indovina un po'... difendere il modus operandi con cui la Fiat si mantiene sul mercato è un ottimo esempio del perchè l'imprenditoria italiana non andrà mai da nessuna parte.
AtenaPartenos
26-05-2007, 17:33
Sia per Fritz che per Atena: non è in discussione la Ferrari (la cui produzione di "beni e forza lavoro" è assai opinabile) ma la Fiat: fate il calcolo di quanto ha incassato la Fiat, anche solo negli ultimi dieci anni, dallo Stato (cioè noi tre) con casse integrazioni speciali, finanziamenti, contributi rottamazione e via dicendo, e quanto ha restituito - con la delocalizzazione, licenziamenti, blocco degli aumenti e via dicendo.
Il discorso non è certo "è tutto un magna magna" :rolleyes: ma è specificatamente puntato sulla Fiat e sulle ruberie in cui si è prodotta nel suo ciclo d'esistenza - e lo fa ancora oggi. L'unico, l'unico che abbia mandato a dar via il culo gli amministratori della Fiat che sono andati da lui a piangere miseria, è stato Maroni: tutti gli altri hanno sorriso ed elargito bonus, incentivi, agevolazioni e corbellerie varie.
Ed al momento di dividere gli utili fatti tramite questi regali, chi se li è presi? Indovina un po'... difendere il modus operandi con cui la Fiat si mantiene sul mercato è un ottimo esempio del perchè l'imprenditoria italiana non andrà mai da nessuna parte.
Ora è indubbio che la Fiat produca prodotti di qualità. E su questo "DEVI" concordare. Di questo è responsabile Marchionne. E in questo non sarebbe riuscito chiunque, visto che, come già detto, solo 4 anni fa si parlava di chiusura, anzi in passato han fallito quasi tutti.
Iniziamo col concordare su questo.
:.Blizzard.:
31-05-2007, 11:02
Commissione antimafia: via da Confindustria imprenditori mafiosi
mercoledì, 30 maggio 2007 1.23
Versione per stampa
ROMA (Reuters) - Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione ha chiesto oggi al numero uno di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo di espellere tutti gli imprenditori che sono stati condannati per reati legati alla mafia, per rendere più credibile la lotta al racket e al "pizzo".
"Montezemolo deve espellere da Confindustria tutti gli imprenditori condannati per i reati legati alla mafia ... non si può chiedere ai propri imprenditori di denunciare il racket e il pizzo se non si è credibili", ha detto Forgione, deputato di Rifondazione comunista, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del rapporto Lav sulle zoomafie.
"Gli imprenditori che hanno già sentenze di primo grado per reati connessi all'associazione di tipo mafioso vengano espulsi dall'organizzazione, perché non possono convivere con altri imprenditori che coraggiosamente, e a rischio della vita, denunciano i racket", ha detto Forgione.
"Il sistema delle imprese ... e la Confindustria devono mandare un segnale di rottura", ha concluso il parlamentare aggiungendo che ci sono "centinaia di imprenditori condannati e sotto inchiesta".
Verba volant, Montezemolo ...
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.