Trabant
21-05-2007, 22:39
Basato sulla storia vera di Robert Hanssen, un agente dell'FBI che per 20 anni ha passato informazioni riservate al KGB.
L'ho visto ieri e lo consiglio, veramente uno dei migliori film americani degli ultimi tempi, segno che se ci si mettono riescono a fare bene anche qualcosa che non sia puramente di cassetta.
Niente inseguimenti, sparatorie e fuochi d'artificio, ma tutto giocato sulla psicologia dei personaggi e sull'incastro dei loro rapporti, cosa abbastanza difficile da trovare in un film hollywoodiano di oggi.
Ottime tutte le recitazioni, ma eccelle Chris Cooper nel ruolo della spia, reso veramente bene in tutte le sue fissazioni e frustrazioni lavorative. Anche gli altri attori se la cavano egregiamente, con un cameo di Bruce Davison (il senatore Kelly di X-man) nel ruolo del padre dell'agente, 3 minuti di vera bravura.
Magari non al livello di un altro film del genere, Le vite degli altri, che è una spanna sopra la maggior parte dei film recenti, ma una piacevole sorpresa e sicuramente da vedere.
Vi dò anche una mia chiave di lettura:
Secondo me Hanssen si era reso conto abbastanza presto che l'agente era stato messo lì per smascherarlo, però in qualche modo ha creato lui stesso le condizioni per il suo arresto.
In fondo, lui stava per andare in pensione e concludere in modo assolutamente anonimo la sua carriera di burocrate, gli avrebbero fatto una bella foto ricordo e dopo un pò se lo sarebbero dimenticato.
Invece, lui ci teneva a dimostrare di essere superiore a tutti quelli che avevano fatto carriera leccando a destra e a manca, a dimostrare di essere riuscito per 20 anni a farla franca ad un'organizzazione di burocrati incompetenti ed incapaci.
Se non l'avessero preso, nessuno avrebbe saputo chi era e cosa era stato capace di fare.
L'ho visto ieri e lo consiglio, veramente uno dei migliori film americani degli ultimi tempi, segno che se ci si mettono riescono a fare bene anche qualcosa che non sia puramente di cassetta.
Niente inseguimenti, sparatorie e fuochi d'artificio, ma tutto giocato sulla psicologia dei personaggi e sull'incastro dei loro rapporti, cosa abbastanza difficile da trovare in un film hollywoodiano di oggi.
Ottime tutte le recitazioni, ma eccelle Chris Cooper nel ruolo della spia, reso veramente bene in tutte le sue fissazioni e frustrazioni lavorative. Anche gli altri attori se la cavano egregiamente, con un cameo di Bruce Davison (il senatore Kelly di X-man) nel ruolo del padre dell'agente, 3 minuti di vera bravura.
Magari non al livello di un altro film del genere, Le vite degli altri, che è una spanna sopra la maggior parte dei film recenti, ma una piacevole sorpresa e sicuramente da vedere.
Vi dò anche una mia chiave di lettura:
Secondo me Hanssen si era reso conto abbastanza presto che l'agente era stato messo lì per smascherarlo, però in qualche modo ha creato lui stesso le condizioni per il suo arresto.
In fondo, lui stava per andare in pensione e concludere in modo assolutamente anonimo la sua carriera di burocrate, gli avrebbero fatto una bella foto ricordo e dopo un pò se lo sarebbero dimenticato.
Invece, lui ci teneva a dimostrare di essere superiore a tutti quelli che avevano fatto carriera leccando a destra e a manca, a dimostrare di essere riuscito per 20 anni a farla franca ad un'organizzazione di burocrati incompetenti ed incapaci.
Se non l'avessero preso, nessuno avrebbe saputo chi era e cosa era stato capace di fare.