View Full Version : Legge di Riforma della RAI
Ominobianco
17-05-2007, 20:49
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma della Rai.
Il ruolo di azionista non sarà più esercitato dal Governo per il tramite del Ministero dell’economia e delle finanze ma da una Fondazione, costituita ex novo con compiti di indirizzo e di impulso, quindi né di natura gestionale né operativa, nei confronti della RAI SpA.
Compito di dirigere questa fondazione sarà dato Consiglio della Fondazione il quale sarà formato da 11 consiglieri nominati:
-4 dalla Commissione parlamentare di vigilanza con una maggioranza qualificata di due terzi.
-2 dalla Conferenza delle Regioni.
-1 dai dipendenti della Rai.
-1 dal Cnel.
-1 dal Consiglio nazionale utenti e consumatori.
-1 dall'Accademia dei Lincei.
-1 dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Gli undici consiglieri inoltre resteranno in carica 6 anni e una parte verrà rinnovata dopo il primo triennio dall'insediamento per favorire un criterio di rinnovo non contemporaneo tra le diverse componenti.
Questa Fondazione controllerà quindi Rai Spa e ne nominerà il suo Consiglio di Amministrazione formato da 5 persone e un amministratore delegato nominato dal consiglio di amministrazione stesso
La riorganizzazione sarà decisa dalla Fondazione ispirandosi a tre principi:
-La unitarietà sotto il controllo pubblico
-la separazione tra ciò che viene finanziato dal canone e ciò che viene finanziato dalla pubblicità
-la separazione tra la rete e il fornitore dei contenuti.
Per quanto riguarda il canone si stabilisce che il suo ammontare sia stabilito dalla Carta del servizio pubblico abbia la durata di sei anni in modo da dare certezze di risorse alla Rai.
FastFreddy
17-05-2007, 20:50
E vai con la lottizzazione, si torna ai bei tempi. :p
Ominobianco
17-05-2007, 20:53
La lottizzazione non c'azzecca nulla.
Anzi la riforma è indirizzata proprio nel senso opposto sottraendo il controllo della Rai al governo che attualmente ne detiene il controllo tramite il ministero dell'Economia.
FastFreddy
17-05-2007, 20:54
La lottizzazione non c'azzecca nulla.
Io noto che è aumentato il numero di galli a cantare...
Compito di dirigere questa fondazione sarà dato Consiglio della Fondazione il quale sarà formato da 11 consiglieri nominati:
-4 dalla Commissione parlamentare di vigilanza con una maggioranza qualificata di due terzi.
-2 dalla Conferenza delle Regioni.
La Conferenza Stato-Regioni è formata dai Presidenti delle Regioni e presieduta dal Capo del Governo, quindi 6 consiglieri su 11 saranno di nomina politica. Sarà un passo in avanti ma non si potrà affatto parlare di una Rai indipendente dai politici. Naturalmente trovo positivo l'ingresso dei rappresentanti delle altre categorie ma non è sufficiente per avere un servizio pubblico davvero libero.
Ominobianco
17-05-2007, 21:09
Beh la situazione è molto migliorata rispetto a prima.
Prima cosa perchè non ci saranno consiglieri nominati direttamente dal governo come avviene ora.
Secondo anche quelli di nomina politica(che cmq sono nominati non dal Parlamento ma dalla Commissione parlamentare di vigilanza)sono eletti con i 2/3 di maggioranza questo vuol dire che non sono alla fine rappresentativi di una maggioranza politica ma devono uscire da un accordo tra maggioranza e opposizone perchè nessuno ha i 2/3.
Poi la commissione stato regioni non ha un colore politico è un organo strutturato.
Inoltre aumentano invece i consiglieri non di nomina politica perchè i restanti 5 non sono di nomina politica.
Per finire questa Fondazione cmq non controllerà direttamente Rai Spa ma cmq nominerà il Consiglio di Amministrazione.
FastFreddy
17-05-2007, 21:13
eh la situazione è molto migliorata rispetto a prima.
Prima cosa perchè non ci saranno consiglieri nominati direttamente dal governo come avviene ora.
Secondo anche quelli di nomina politica(che cmq sono nominati non dal Parlamento ma dalla Commissione parlamentare di vigilanza)sono eletti con i 2/3 di maggioranza questo vuol dire che non sono alla fine rappresentativi di una maggioranza politica ma devono uscire da un accordo tra maggioranza e opposizone perchè nessuno ha i 2/3.
Poi la commissione stato regioni non ha un colore politico è un organo strutturato.
Inoltre aumentano invece i consiglieri non di nomina politica perchè i restanti 5 non sono di nomina politica.
Un pezzo a me, un pezzo te, un altro a me, un altro a te... :D
Scusa se son pessimista. :p
Ominobianco
17-05-2007, 21:19
Di fatto però l'accordo garantirà il pluralismo e farà in modo che quei 4 consiglieri non siano rappresentazione di un solo colore politico che in quel momento governa ma servendo i 2/3 per nominarli dovranno venire fuori da un accordo pluralista tra le forze politiche.
Poi oltre a quelli ci saranno cmq consiglieri senza nomina politica ma indipendenti nominati appunto da organi esterni rispetto alla politica.
Beh la situazione è molto migliorata rispetto a prima.
Questo come ho già scritto lo penso anch'io ma non si può parlare di indipendenza dalla politica.
Prima cosa perchè non ci saranno consiglieri nominati direttamente dal governo come avviene ora.
Secondo anche quelli di nomina politica(che cmq sono nominati non dal Parlamento ma dalla Commissione parlamentare di vigilanza)sono eletti con i 2/3 di maggioranza questo vuol dire che non sono alla fine rappresentativi di una maggioranza politica ma devono uscire da un accordo tra maggioranza e opposizone perchè nessuno ha i 2/3.
Sono sempre 4 consiglieri POLITICI e non è affatto difficile il formarsi di convergenze tra gli schieramenti su consiglieri rai più attenti a censurare più che a garantire la libera informazione
Poi la commissione stato regioni non ha un colore politico è un organo strutturato.
Non ci prendiamo in giro. La Conferenza Stato-Regioni è un organo consultivo ma è composta dai presidenti delle Regioni e presieduta dal Presidente del Consiglio. In questo momento, data la prevalenza di Presidenti regionali di sinistra, i due consiglieri nominati dalla Conferenza verrebbero scelti inevitabilmente tra soggetti graditi alla sinistra. I consiglieri di nomina politica diventano quindi 6 e non 4 su 11.
http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/index.html
Inoltre aumentano invece i consiglieri non di nomina politica perchè i restanti 5 non sono di nomina politica.
Questo, ripeto, lo trovo anch'io positivo, ma non basta. Si poteva dare un consigliere in più ai dipendenti rai in modo da rendere in minoranza i politici.
Per finire questa Fondazione cmq non controllerà direttamente Rai Spa ma cmq nominerà il Consiglio di Amministrazione.
E secondo te nominare il Cda Rai non equivale a controllarla, anche se indirettamente?
Ominobianco
17-05-2007, 22:54
Questo come ho già scritto lo penso anch'io ma non si può parlare di indipendenza dalla politica.
Nel momento in cui la Rai è pubblica non si può mai parlare di indipendenza totale dalla politica.
Anche la BBC che è un'ottima tv pubblica ma in quanto pubblica ha un legame anch'essa con la politica infatti è gestita da un consiglio nominato dalla Regina su consulenza dei ministri del governo britannico.
Il punto è cercare di rendere quanto minore possibile questa dipendenza.
Sono sempre 4 consiglieri POLITICI e non è affatto difficile il formarsi di convergenze tra gli schieramenti su consiglieri rai più attenti a censurare più che a garantire la libera informazione
Ma dal moment che c'è una maggiroanza dei 2/3 non possono essere eletti se maggioranza ed opposizione non si mettono d'accordo e per mettersi d'accordo dovranno trovare figure super partes che vadano bene sia a una parte che all'altra o cmq non faziose che non avvantaggino una parte politica come invece avviene oggi con nomina diretta di consiglieri dal governo tramite il ministero dell'economia.
Non ci prendiamo in giro. La Conferenza Stato-Regioni è un organo consultivo ma è composta dai presidenti delle Regioni e presieduta dal Presidente del Consiglio. In questo momento, data la prevalenza di Presidenti regionali di sinistra, i due consiglieri nominati dalla Conferenza verrebbero scelti inevitabilmente tra soggetti graditi alla sinistra. I consiglieri di nomina politica diventano quindi 6 e non 4 su 11.
http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/index.html
Sì ma non necessariamente rappresenta la parte politica al governo.
Questo, ripeto, lo trovo anch'io positivo, ma non basta. Si poteva dare un consigliere in più ai dipendenti rai in modo da rendere in minoranza i politici.
Logico che magari si poteva fare anche di più ma io lo trov già un grande passaggio avanti.
Anche perchè tieni conto che qui si sta chiedendo alla politica di autolimitarsi è un po' come chiedere al tacchino di entrare da solo nel forno.
Quindi già questi mi sembrano passi rilevanti dal punto di vista dell'indipendenza.
Poi prima c'era la dipendenza dal governo ora la dipendenza dal governo non c'è più c'è ancora un certo tasso di dipendenza dalla politica in generale questo sì ma è cmq un passo avanti.
E secondo te nominare il Cda Rai non equivale a controllarla, anche se indirettamente?
Ogni volta che fai un passaggio annacqui il controllo.
Poi con la riforma il parlamento nominerebbe il consiglio di vigilanza che a sua volta nominerebbe 4 rappresentati politici della fondazione che nel suo insieme a sua volta nominerà il cda rai.
In tutti i passaggi il controllo della politica si allenta.
Nel momento in cui la Rai è pubblica non si può mai parlare di indipendenza totale dalla politica.
Anche la BBC che è un'ottima tv pubblica ma in quanto pubblica ha un legame anch'essa con la politica infatti è gestita da un consiglio nominato dalla Regina su consulenza dei ministri del governo britannico.
Il punto è cercare di rendere quanto minore possibile questa dipendenza.
E chi lo ha detto che non ci possa essere una società pubblica senza il controllo dei politici? Zapatero lo ha fatto. Il Consiglio d'amministrazione della RTVE ha 8 membri eletti in parti uguali tra Camera, Senato, sindacati e Consiglio audiovisivo ed elegge con maggioranza di 2/3 il direttore generale. I consiglieri politici come vedi non sono in maggioranza.
http://it.wikipedia.org/wiki/RTVE
Ma dal moment che c'è una maggiroanza dei 2/3 non possono essere eletti se maggioranza ed opposizione non si mettono d'accordo e per mettersi d'accordo dovranno trovare figure super partes che vadano bene sia a una parte che all'altra o cmq non faziose che non avvantaggino una parte politica come invece avviene oggi con nomina diretta di consiglieri dal governo tramite il ministero dell'economia.
Faziose no ma sicuramente attente a tutelare gli interessi della nostra casta politica con la nomina di consiglieri più inclini alla censura che al pluralismo. A me non interessa una rai con consiglieri che vanno bene sia alla destra che alla sinistra ma che siano scelti tra le persone più capaci nel campo a prescindere dagli orientamenti politici e che garantiscano la libera informazione. Su questo dubito fortemente che i nostri politici possano essere d'accordo.
Sì ma non necessariamente rappresenta la parte politica al governo.
Sempre POLITICA ne è la nomina.
Logico che magari si poteva fare anche di più ma io lo trov già un grande passaggio avanti.
Anche perchè tieni conto che qui si sta chiedendo alla politica di autolimitarsi è un po' come chiedere al tacchino di entrare da solo nel forno.
Quindi già questi mi sembrano passi rilevanti dal punto di vista dell'indipendenza.
Poi prima c'era la dipendenza dal governo ora la dipendenza dal governo non c'è più c'è ancora un certo tasso di dipendenza dalla politica in generale questo sì ma è cmq un passo avanti.
Su questo, ripeto, siamo d'accordo
Ogni votoa che fai un passaggio annacqui il controllo.
Poi con la riforma il parlamento nominerebbe il consiglio di vigilanza che a sua volta nominerebbe 4 rappresentati politici della fondazione che nel suo insieme a sua volta nominerà il cda rai.
In tutti i passaggi il controllo della politica si allenta.
Perchè dovrebbe allentarsi il controllo politico? La commissione di vigilanza rai è composta da 20 deputati e 20 senatori nominati dai Presidenti delle due Camere tra tutti i gruppi parlamentari. Nominare 4 + 2 membri su 11 del cda della fondazione che provvederà alle nomine rai conferisce ai politici il controllo. Potrebbero prevedere norme che impediscano la nomina dei consiglieri rai con i soli voti dei 6 membri di nomina politica ma dubito che lo faranno.
Ominobianco
18-05-2007, 00:33
E chi lo ha detto che non ci possa essere una società pubblica senza il controllo dei politici? Zapatero lo ha fatto. Il Consiglio d'amministrazione della RTVE ha 8 membri eletti in parti uguali tra Camera, Senato, sindacati e Consiglio audiovisivo ed elegge con maggioranza di 2/3 il direttore generale. I consiglieri politici come vedi non sono in maggioranza.
http://it.wikipedia.org/wiki/RTVE
Non ho detto che non ci può essere il controllo dei politici ma ho detto che non si potrà cma mai parlare di indipendenza totale dalla politica.
Poi anche in Spagna se sono eletti in parti uguali vuol dire che la politca non è in minoranza ma alla pari perchè ne elegge 4 su 8, per quanto riguarda il Consiglio audiovisivo non sò cosa sia perchè non conosco la Spagna per quanto ne sò potrebbe anche essere di nomina governativa o politica e anche i sindacati se quelli spagnoli sono politiczzati come i nostri non è che cmabi molto.
Faziose no ma sicuramente attente a tutelare gli interessi della nostra casta politica con la nomina di consiglieri più inclini alla censura che al pluralismo. A me non interessa una rai con consiglieri che vanno bene sia alla destra che alla sinistra ma che siano scelti tra le persone più capaci nel campo a prescindere dagli orientamenti politici e che garantiscano la libera informazione. Su questo dubito fortemente che i nostri politici possano essere d'accordo.
Ma penso che se devono scegliere una persona che non sia nè di destra nè di sinistra vuol dire che sarà una persona superpartes lontana dalla politica quidni più incline al pluralismo e a garantire spazi per tutti.
Sempre POLITICA ne è la nomina.
sì però non del governo per la democraticità di un paese è importante cmq in particolare slegare la nomina dal governo certo anche dalla politica ma in particolare dal governo per impedire che chi sta al governo possa cotnrollare tutti i media tagliando fuori le opposizioni.
Perchè dovrebbe allentarsi il controllo politico? La commissione di vigilanza rai è composta da 20 deputati e 20 senatori nominati dai Presidenti delle due Camere tra tutti i gruppi parlamentari. Nominare 4 + 2 membri su 11 del cda della fondazione che provvederà alle nomine rai conferisce ai politici il controllo. Potrebbero prevedere norme che impediscano la nomina dei consiglieri rai con i soli voti dei 6 membri di nomina politica ma dubito che lo faranno.
Ma no perchè il primo passaggio sono persone fortemente politicizzate poi man mano che proedi si allenta la presa.
Perchè menre in consiglio di vigilanza c'è una maggioranza che è quella parlamentare quindi governativa nel nominare i 4 membri della rappresentanza politca servendo i 2/3 dovraà esserci l'accordo con il centrodestra quindi ne usciranno dei consiglieri politici ma non di maggioranza probabilmente superpartes e cmq saranno solo 4+altri 2 di non si sà quale parte politica e altri 5 invece indipendenti così ad goni decisione non c'è una gestione da parte del governo nè dalla politca perchè quelli governativi poichè nominate superpartes non da una maggiroanza non risponderanno a un partito o a una maggiroanza e non penseranno tutti allo stesso modo.
Inoltre nomineranno in un ulteriore passaggio un altro consiglio di amministrazione che sarà ancora più lontano dalla politica perchè nominata da una fondazione che già a sua volta è solo più quasi per metà politica.
giannola
18-05-2007, 06:53
che bello sto canone nn lo leveranno mai, anche se è contro le regole sulla concorrenza.....e a guadagnarci sono sempre i cittadini.:D
blamecanada
18-05-2007, 13:59
che bello sto canone nn lo leveranno mai, anche se è contro le regole sulla concorrenza.....e a guadagnarci sono sempre i cittadini.:D
Il canone c'è in tutti i Paesi europei (anzi, lí è molto piú alto) ed è giusto che ci sia, purché finanzi programmi di utilità pubblica.
Non si tratta di concorrenza: la televisione pubblica non deve guardare solo gli ascolti (come la televisione commerciale) ma anche alla qualità del servizio, promuovendo programmi di approfondimento culturale.
Ovviamente un'alternativa al canone può essere un altro tipo di finanziamento pubblico.
Proprio una Rai uguale alla BBC, si si.
sono d'accordo con ominobianco
se passa così com'è questa legge è un ottimo passo avanti, ma ho paura che il mastellame vario riesca a modificarla mettendo più membri di nomina politica e chissà cos'altro :muro: :muro: :muro: :muro:
giannola
18-05-2007, 15:51
Il canone c'è in tutti i Paesi europei (anzi, lí è molto piú alto) ed è giusto che ci sia, purché finanzi programmi di utilità pubblica.
Non si tratta di concorrenza: la televisione pubblica non deve guardare solo gli ascolti (come la televisione commerciale) ma anche alla qualità del servizio, promuovendo programmi di approfondimento culturale.
Ovviamente un'alternativa al canone può essere un altro tipo di finanziamento pubblico.
il canone che finanzia la tv pubblica mi potrebbe andar bene laddove la televisione fosse come dici un servizio pubblico serio.
Ma dove il canone serve per sostenere una tv che fa pubblicità pure nel televideo (prendendo esempio da mediaset) e che fa le gare per gli ascolti.
Allora questa è sleale concorrenza e il canone dovrebbe finanziare TUTTE le emitenti.
Ominobianco
18-05-2007, 15:59
Infatti nella riforma Rai il ministro ha previsto la ''la separazione tra ciò che viene finanziato dal canone e ciò che viene finanziato dalla pubblicità''.
Questo appunto per separare i programmi che saranno finanziati interamente dal canone e potranno così essere maggiormente di servizio pubblico,dai programmi di tipo commerciale che saranno invece integralmente finanziati dalla pubblicità.
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