View Full Version : TGM Speciale: sesso e videogiochi
Fradetti
17-05-2007, 20:41
Sul forum di Tgm ne è nata una discussione gigantesca, potremmo parlarne (con calma) pure qua.
Mie considerazioni (non l'ho letto):
1- Magna Cum Laude è un giocone: risate dall'inizio alla fine.
2- La copertina è quanto di più trash ci possa essere in edicola (anche se la tipa con il visore e la pistola strappa una risata)
3- Trovo triste che per vendere un giornale di videogiochi ci si debba abbassare a certi livelli... una volta ci si esaltava per la grafica o per la trama di un gioco.
Sul forum di Tgm ne è nata una discussione gigantesca, potremmo parlarne (con calma) pure qua.
Mie considerazioni (non l'ho letto):
1- Magna Cum Laude è un giocone: risate dall'inizio alla fine.
2- La copertina è quanto di più trash ci possa essere in edicola (anche se la tipa con il visore e la pistola strappa una risata)
3- Trovo triste che per vendere un giornale di videogiochi ci si debba abbassare a certi livelli... una volta ci si esaltava per la grafica o per la trama di un gioco.
1- Confermo :D
2- Vero :)
3- è solo uno speciale isolato... e comunque quelli di TGM vendono anche senza parlare di sesso (al massimo danno un piccolo impulso positivo alle vendite :oink: )
Darkless
17-05-2007, 21:37
La copertina e' un artwork di double agent se non ricordo male.
Dreammaker21
17-05-2007, 23:11
Tgm è da parecchi anni che non lo compro perchè come rivista sui videogame preferisco Gmc, anche se a volte pare che venga pagata per dare certi voti.
Per quanto riguarda il sesso nei videogame, a dir la verità, non me ne è mai importata una cippa e quindi non comprerò lo speciale, piuttosto se devo spendere dei soldi per il sesso, compro i preservativi.
Codename87
17-05-2007, 23:23
Io da quando ho l'ADSL non compro più un giornale sul mondo dei computer :D
Io da quando ho l'ADSL non compro più un giornale sul mondo dei computer :D
Esatto: giochi allegati a parte, se hai un adsl non servono piu' a nulla.
Ora parlare di pagamenti sottobanco per affibiare voti mi pare un poco eccessivo, avete qualche prova o parlate tanto per sentito dire?
Bah, sinceramente mi sarei anche rotto di leggere sempre commenti puerili su redattori delle due maggiori riviste del settore videoludico italiano che prendono soldi sottobanco da chissachì e chissacome.
Ci sono due riviste con gente che ci lavora.
Non vi piaciono i loro giudizi, il loro modo di scrivere o quant'altro?
Semplice, smettete di leggerle e comprarle, chi ve lo fa fare?
Ma ogni volta attaccare co sta storia delle mazzette...
Andre106
20-05-2007, 08:08
Confermo. Non solo GMC ma pure TGM prendono soldi sottobanco per dare volti alti a certi giochi.
Per questo e anche per altro io non compro riviste. Se voglio sapere info su un gioco uso internet e i forum che di sicuro sono + attendibili
Questa è grossa.....mi aspetto l'intervento di qualche rappresentante della carta stampata che scrive qui...occhio a sparare certe cose, alla lunga potrebbero, giustamente, incavolarsi non poco :)
PS: se le notizie sui forum sono attendibili come le tue stiamo freschi
Io da quando ho l'ADSL non compro più un giornale sul mondo dei computer :D
E quando vai al bagno come fai? :D
Darkless
20-05-2007, 19:23
Confermo. Non solo GMC ma pure TGM prendono soldi sottobanco per dare volti alti a certi giochi.
Certo certo, e i soldi li consegna la marmotta che confeziona la cioccolata :asd:
Darkless
20-05-2007, 19:24
Ora parlare di pagamenti sottobanco per affibiare voti mi pare un poco eccessivo
direi passabile di denuncia + che "eccessivo"
aflexxx1980
20-05-2007, 19:36
Sul forum di Tgm ne è nata una discussione gigantesca, potremmo parlarne (con calma) pure qua.
Mie considerazioni (non l'ho letto):
1- Magna Cum Laude è un giocone: risate dall'inizio alla fine.
2- La copertina è quanto di più trash ci possa essere in edicola (anche se la tipa con il visore e la pistola strappa una risata)
3- Trovo triste che per vendere un giornale di videogiochi ci si debba abbassare a certi livelli... una volta ci si esaltava per la grafica o per la trama di un gioco.
1 - Confermo dato che l'ho finito e c'è da sbellicarsi :D
2 - In edicola di cose + trash ce ne sono a pacchi...non vedo tutto questo scandalo :mbe:
3 - Lo stesso gioco l'ho visto in edicola come si vedono quelli della FX...niente di che...ripeto che non vedo tutto questo scandalo nel proporre quello che altro non è che...per l'appunto... un videogioco...
Nessuno si è posto il problema "pudico" sul fatto che magari sullo stesso scaffale di fianco a TGM ci fosse un pornazzo in dvd? :rolleyes: ...forse è peggio quello che un videogioco con qualche allusione...ma niente d+ :stordita:
Fradetti
20-05-2007, 19:41
1 - Confermo dato che l'ho finito e c'è da sbellicarsi :D
2 - In edicola di cose + trash ce ne sono a pacchi...non vedo tutto questo scandalo :mbe:
3 - Lo stesso gioco l'ho visto in edicola come si vedono quelli della FX...niente di che...ripeto che non vedo tutto questo scandalo nel proporre quello che altro non è che...per l'appunto... un videogioco...
Nessuno si è posto il problema "pudico" sul fatto che magari sullo stesso scaffale di fianco a TGM ci fosse un pornazzo in dvd? :rolleyes: ...forse è peggio quello che un videogioco con qualche allusione...ma niente d+ :stordita:
ma la mia non era una questione di pudore... il fatto è che consideravo il TGM un giornale di videogiochi "serio". Il ridursi a fare "TGM speciale figa" ha abbassato la stima che avevo nel giornale.
Dreammaker21
20-05-2007, 20:02
Al di là del fatto che scrivere "anche se a volte pare che venga pagata..." non è una dichiarazione nè una certificazione di realtà semmai è una mia personale riflessione.
Un pensiero che mi sorge quando leggo le recensioni di giochi come Gothic 3 o Splinter Cell Double Agent dove non si fa il minimo accenno alla esistenza di bug che minano alla radice la possibilità di giocare.
Pur essendo un loro affezionato lettore, trovo che l'omettere simili informazioni sia scorretto per chi un prodotto lo compra con soldi "buoni" e non rifila soldi falsi o soggetti a loro volta a difetti.
La mia riflessione è quindi quella di chi nota uno scarto tra la professionalità di una importante rivista e il risultato ultimo dei loro sforzi, davvero strano che una rivista nata per recensire videogame per i loro lettori, si dimentichi in ultima analisi proprio di loro.
Se mai qualcuno che lavora all'interno delle redazioni dovesse riprendermi o addirittura denunciarmi per calunnie, non farò altro che far leggere alcuni passi dei libri di Matteo Bittanti dove chiaramnete indica nella maggioranza delle riviste di videogiochi null'altro che una forma di promozione pagata dalla software house o dai distributori.
Ovviamnete però sarà puerile anche lui.
Saluti
Alberto Falchi
20-05-2007, 20:17
Semmai qualcuno che lavora all'interno delle redazioni dovesse riprendermi o addirittura denunciarmi per calunnie, non farò altro che far leggere alcuni passi dei libri di Matteo Bittanti dove chiaramnete indica nella maggioranza delle riviste di videogiochi null'altro che una forma di promozione pagata dalla software house.
Ovviamnete però sarà puerile anche lui.
Dipende dai bug che si presentano, a mio avviso. Il lavoro di un redattore è ovviamente quello di segnalare tali problematiche, ma non sempre è possibile. Ti faccio un esempio: esce un gioco X che tende a crashare spesso, o ha tempi di caricamento geologici. Il redattore dovrebbe citare questi problemi: è il suo mestiere. Facciamone un altro: esce il gioco Y che sulle schede video Z mostra bug, o che sul 30% delle configurazioni non funziona. Che deve fare un redattore? Provarlo con tutto l'hardware disponibile sul mercato?
Prendiamo StarForce. Perché la stampa, italiana o straniera che sia, ci ha messo parecchio tempo prima di sottolineare il problema? Forse perché le menate colpiscono solamente il 10/20% (sparo a caso, eh) delle configurazioni? Che, mi rendo conto, è tantissimo come diffusione del problema, ma a meno di casi rari, è difficilmente riscontrabile da una redazione, a meno di provarlo su decine e decine di PC.
Passando a Bittanti, mi sa che hai problemi a capire quello che dice. E mi rendo conto che il suo linguaggio spesso criptico non aiuta la comprensione ^_^. In ogni caso, non dice ciò che affermi tu, ma che le riviste non svolgono la critica così come lui la intende. Un punto sul quale mi trovo anche d'accordo col buon Matteo, che però ragiona solo col metro del semiotico, poco con quello di chi la rivista la deve vendere. Come lui, adoro Edge e la ritengo la migliore rivista di VG esistente. I dati di vendita di Edge, in inglese e distribuita in tutto il mondo, sono miseri, anche se confrontati con realtà solo italiane come TGM e GMC, che la superano di una buona misura, dal punto di vista delle copie distribuite.
Sempre facendo esempi, parliamo di riviste di cinema, tanto per non tirare in ballo colleghi o concorrenti. In Italia c'è Ciak che vende tanto (e che è quella "commerciale"), e Duellanti, che vende una cippa ma non se la fila nessuno, nonostante la sua indiscussa qualità.
Ci abbiamo provato anche in Italia a fare una rivista differente, più critica su certi aspetti, e in grado di analizzare i giochi più dal punto di vista artistico che altro. Si chiama Videogiochi, e pur tradotta in parte da Edge, vantava parecchie pagine (la maggior parte) fatte in casa, da noi. Purtroppo, le vendite non sono mai state esaltanti. Come dire: se la critica è fatta in un certo modo, è perché il pubblico cerca questo. E dire che ci abbiamo provato a investire in alternative. Personalmente, sono ancora scottato da Maximum PC, che voleva avere un approccio molto diverso all'hardware, differenziarsi dalla marea di riviste tutte uguali e spesso poco critiche. Eppure, anche quella non ha funzionato, nonostante i (pochi) lettori la trovassero molto interessante.
Pape
aflexxx1980
20-05-2007, 20:22
ma la mia non era una questione di pudore... il fatto è che consideravo il TGM un giornale di videogiochi "serio". Il ridursi a fare "TGM speciale figa" ha abbassato la stima che avevo nel giornale.
Ho letto alla veloce il forum...e sono dell'opinione che è uno speciale come un altro...scommetto che se avessero fatto "Violenza e sparatorie" nessuno avrebbe detto niente...perché è il tema principale del 99% dei VG...
Questo si distacca dal "solito" propinato dalla rivista e allora ci si indigna...ingiustamente secondo me... ;)
Dreammaker21
20-05-2007, 21:07
Dipende dai bug che si presentano, a mio avviso. Il lavoro di un redattore è ovviamente quello di segnalare tali
Passando a Bittanti, mi sa che hai problemi a capire quello che dice. E mi rendo conto che il suo linguaggio spesso criptico non aiuta la comprensione ^_^. In ogni caso, non dice ciò che affermi tu, ma che le riviste non svolgono la critica così come lui la intende. Un punto sul quale mi trovo anche d'accordo col buon Matteo, che però ragiona solo col metro del semiotico, poco con quello di chi la rivista la deve vendere. Come lui, adoro Edge e la ritengo la migliore rivista di VG esistente. I dati di vendita di Edge, in inglese e distribuita in tutto il mondo, sono miseri, anche se confrontati con realtà solo italiane come TGM e GMC, che la superano di una buona misura, dal punto di vista delle copie distribuite.
Pape
Nel caso tu fossi Alberto Falchi:
Devo ammettere che sono veramente molto onorato, e un po'imbarazzato, di ricevere una risposta da un professionista che lavora proprio in una delle più importanti redazioni italiane.
Leggo sempre con molto interesse le tue recensioni sia livello hardware che quelle sui videogiochi e dall'ultimo numero mi sembra di aver capito che sei propio un amante delle simulazioni di guida.
Dico questo anche per sgombrare il campo dopo quelle che sono state le mie riflessioni abbatanza dure, che però voglio ricordare non volevano essere nè offensive nè lesive.
Ho molto rispetto della vostra rivista e ovviamente dei professionisti che ci lavorano.
Tuttavia io mi chiedevo a cosa siano da imputare certe dimenticanze in fase di stesura dell'articolo, come l'omettere la presenza di certi bug.
In parte la rispsota l'abbiamo già data: lo scopo delle riviste attuali nel panorama editoriale italiano è prevalentemete quello di carattere commerciale e quindi il suo scopo ultimo è la promozione e non la critica.
Come giustamente osservavi la differenza è quella che passa tra Ciak e i Duellanti, ognuna è costruita per uno scopo preciso.
Detto questo io compro Gmc perchè capisco la passione di chi la fa e di come in parte la rivista si affranchi da uno logica esclusivamente commerciale, ospitando per esempio i contributi di Bittanti, gli ultimi editoriali di Beretta e molto altro.
Per quanto riguarda la mia capacità di "capire" ammetto che ogni tanto posso prendere degli abbagli tuttavia se tu prendi il libro "Per una cultura dei videogame" a cura di Matteo Bittanti, edizione unicopoli, 2002.
Nell'introduzione ci troverai la seguente considerazione:
"L'informazione specializzata, infatti, continua a trattare, giudicare e soppesare il videogioco alla stregua di semplice merce, forma di intrattenimento, passatempo per ragazzini.
Le riviste che affollanbo le edicole, in massima parte, non sono che "magalog", cataloghi ufficiali, brouchure promozionali e guide all'acquisto, interamnete finanziate dalle stesse aziende, i cui prodotti dovrebbereo in qualche modo giudicare in modo imparziale"
Detto questo non ho accusato nessuno di fare un pessimo lavoro bensì riflettevo della natura prevalentemente promozionale di certe recensioni.
Tuttavia ammetto che questo mese avete dato a Halo2 il voto che giustamente si meritava, sanzionando non il gioco ma le modalità con cui veniva proposto ai consumatori.
Bene ho finito il mio papiro,
Buon lavoro a te e alla redazione e quando ci sono i bug fortemente limitanti scriveteli chiaro e tondo.
Ovviamente sono d'accordo che una rivista fatta come la vuole Bittanti sia invendibile.
Nel caso tu fossi un omonimo salta pure tutto il testo, forse però questo avviso dovevo metterlo prima:Prrr: :Prrr:
Alberto Falchi
20-05-2007, 22:38
Nel caso tu fossi Alberto Falchi:
Sono io ^_^
Tuttavia io mi chiedevo a cosa siano da imputare certe dimenticanze in fase di stesura dell'articolo, come l'omettere la presenza di certi bug.
In parte la rispsota l'abbiamo già data: lo scopo delle riviste attuali nel panorama editoriale italiano è prevalentemete quello di carattere commerciale e quindi il suo scopo ultimo è la promozione e non la critica.
Attenzione: la risposta l'ho data dicendo che non sempre si notano, i bug. Non c'è la volontà di nasconderli, credimi. E dire che la rivista è commerciale, cioé che lo scopo è far soldi, non vuol dire mentire ai lettori facendo marchette o promuovendo. Il 5 a Scarface, come il 7.5 a Stalker e Halo 2 (parlo solo di quanto ho testato io, ma ci sono altri esempi), credo che dimostrino il fatto che non guardiamo in faccia nessuno: se qualcosa non piace, lo diciamo. Se non notiamo un bug, è perché sulla nostra configurazione non si presentavano, o non in maniera così fastidiosa. Possiamo sbagliare, ma fidati, la promozione la lasciamo al reparto marketing: fortunatamente, abbiamo la piena libertà di criticare, e se lo riteniamo necessario, ci andiamo giù duri. Anche a costo di passare giornate al telefono a discutere coi PR "arrabbiati" ^_^
Per quanto riguarda la mia capacità di "capire" ammetto che ogni tanto posso prendere degli abbagli tuttavia se tu prendi il libro "Per una cultura dei videogame" a cura di Matteo Bittanti, edizione unicopoli, 2002.
Nell'introduzione ci troverai la seguente considerazione:
"[I]L'informazione specializzata, infatti, continua a trattare, giudicare e soppesare il videogioco alla stregua di semplice merce, forma di intrattenimento, passatempo per ragazzini.
Giusto, ma attenzione a non tradurlo con "promuoviamo i prodotti". è merce, e la trattiamo come tale perché i lettori preferiscono una sorta di guida all'acquisto che un'analisi approfondita. Del resto, a chi interesserebbe una trattazione semiotica o cmq "culturale" del fenomeno in una rivista di questo tipo? Mi fa piacere che citi proprio i libri del Bittanti, perché ho anche collaborato con lui, scrivendo un saggio in "Logiche, estetiche (V)ideologie", prendendo Deus Ex e seguito e analizzandoli non nell'ottica della qualità del gameplay, ma approfondendone l'aspetto geopolitico del mondo simulato. Una cosa che non avrei potuto fare su GMC, ma che fortunatamente ho potuto trattare su quel volume. E le vendite, non sono state quelle di un numero a caso di GMC, ma molto inferiori ^_^
Buon lavoro a te e alla redazione e quando ci sono i bug fortemente limitanti scriveteli chiaro e tondo.
Ovviamente sono d'accordo che una rivista fatta come la vuole Bittanti sia invendibile.
Grazie ^_^
E stai tranquillo che se li troviamo, lo indichiamo di sicuro ^_^. Leggiti la mia recensione del nuovo Colin, se ti interessa: ho addirittura sottolineato i bug riscontrati nella versione di prova, che mi hanno assicurato che verranno levati. Mi fido di Codemasters, ovviamente, ma intanto ho evidenziato quali beghe affliggevano la versione nelle mie mani, sperando di fare servizio gradito ai lettori.
Pape
Per quanto riguarda la mia capacità di "capire" ammetto che ogni tanto posso prendere degli abbagli tuttavia se tu prendi il libro "Per una cultura dei videogame" a cura di Matteo Bittanti, edizione unicopoli, 2002.
Eh beh, cambio di rotta direi...
Prima te ne esci con:
Gmc, anche se a volte pare che venga pagata per dare certi voti
Ma poi questo fantomatico Bittanti porta delle prove a carico della sua tesi in quel libro o no?
Se si dovresti riportarle.
Visto che abbiamo qui uno di GMC mi premetto di chiedergli se sotto la nuova casa editrice si trovano bene e se il passaggio da un gruppo editoriale come la Future a uno dalle dimensioni ridicole al confronto ne risentiremo noi utenti finali in fatto di contenuti, esclusive in primis... in fondo penso che valga anche per l'altro giornale visto che stanno sotto la stessa ala.
Andre106
20-05-2007, 22:54
Io volevo chiedere al sempre disponibile Alberto se può darmi qualche info sulla prossima uscita che prende il posto di "Videogiochi" (sigh, già mi manca :( ).
E se sono confermate le voci di totale traduzione di Edge o se avrà cmq contenuti "adattati"....ed è infine vero che sarà mensile??
Grazie :)
ps: solo per l'impatto grafico, senza scendere in discorsi sulla guidabilità ecc (devo ancora prendere GMC), è più NextGen Dirt o FM2 (mi sa che so già la risposta, ma vorrei un parere illuminato :D )
Alberto Falchi
20-05-2007, 23:00
Visto che abbiamo qui uno di GMC mi premetto di chiedergli se sotto la nuova casa editrice si trovano bene e se il passaggio da un gruppo editoriale come la Future a uno dalle dimensioni ridicole al confronto ne risentiremo noi utenti finali in fatto di contenuti, esclusive in primis... in fondo penso che valga anche per l'altro giornale visto che stanno sotto la stessa ala.
Mah... diciamo che a oggi, nessuno ci ha cambiato il metodo di lavoro, né ha avanzato pretese su come dovrebbe essere fatta la rivista. Ci è stato detto qualcosa del tipo: "noi siamo editori, ma i videogiochi li capite voi. Fate le riviste come volete, noi non vogliamo metterci le mani sopra".
Dal punto di vista dei contenuti, insomma, è esattamente come prima: siamo noi i responsabili di quanto facciamo, e nessuno ci ha dato imposizioni di alcun tipo.
Pape
Alberto Falchi
20-05-2007, 23:02
Io volevo chiedere al sempre disponibile Alberto se può darmi qualche info sulla prossima uscita che prende il posto di "Videogiochi" (sigh, già mi manca :( ).
E se sono confermate le voci di totale traduzione di Edge o se avrà cmq contenuti "adattati"....ed è infine vero che sarà mensile??
Non so molto a riguardo. A quanto ne so (ma non prenderle come certezze assolute) sarà mensile, tradotta in buona parte ma con qualche contenuto fatto in Italia. E cambierà nome ^_^
ps: solo per l'impatto grafico, senza scendere in discorsi sulla guidabilità ecc (devo ancora prendere GMC), è più NextGen Dirt o FM2 (mi sa che so già la risposta, ma vorrei un parere illuminato :D )
Ho visto poco Forza, ma Colin mi sembra avere una marcia in più, tecnicamente parlando. Forza appare un filino più simulativo, dal punto di vista del gameplay, ma l'ho giocato troppo poco per poter dare un giudizio certo ^_^
Pape
Andre106
20-05-2007, 23:03
grazie!
Dreammaker21
20-05-2007, 23:24
Sono io ^_^
Grazie ^_^
E stai tranquillo che se li troviamo, lo indichiamo di sicuro ^_^. Leggiti la mia recensione del nuovo Colin, se ti interessa: ho addirittura sottolineato i bug riscontrati nella versione di prova, che mi hanno assicurato che verranno levati. Mi fido di Codemasters, ovviamente, ma intanto ho evidenziato quali beghe affliggevano la versione nelle mie mani, sperando di fare servizio gradito ai lettori.
Pape
Devo dire che ho molto aprezzato il tuo intervento, mi ha in parte rassicurato sulle meccaniche editoriali che vi portano a scrivere le recensioni.
Come ho sottolineato precedentemente pure io: il fatto di aver messo quel voto ad Halo2 rappresenta la vostra onesta.
Io ribadisco avevo solo "fatto delle riflessioni personali" colpito da certi fatti, che non volevo assolutamente bandire contro nessuno.
Semplicemete mi ponevo delle domande e a cui stasera ho trovato risposte.
Per quanto riguarda il videogioco come elemento culturale e commerciale, io non trovo spiacevole nessuna delle due inclinazioni.
Il videogioco è entrambe le cose, ci sono quelli che fa per esempio Eddo Stern che sono un prodotto d'autore e in cui la componete commerciale è ininfluente e altri fatti solo per far cassa.
L'importante non è prendere una piega verso uno o l'altro aspetto ma quello di non ridursi a fare markette ai danni dei consumatori che spendono i loro soldi in base anche ai vostri giudizi riponendo quindi una fiducia nelle vostre professionalità.Ho letto anche il tuo saggio che da un ulteriiore prova dello spessore culturale dei videogames e pure io condivido l'idea che si potrebbe applicare anche all'hardware simili metodologie di approccio.
Hai mai letto "il linguaggio dei nuovi media" di Lev Manovich?
Nel caso non lo avessi ancora fatto, credo lo troverai interessante.
Quindi concludo semplicemente rinnovando i miei complimenti a te allo staff ma con una piccola domanda, Gmc batte Tgm nella vendita delle copie?
Dreammaker21
20-05-2007, 23:43
Eh beh, cambio di rotta direi...
Ma poi questo fantomatico Bittanti porta delle prove a carico della sua tesi in quel libro o no?
Se si dovresti riportarle.
Visto che abbiamo qui uno di GMC mi premetto di chiedergli se sotto la nuova casa editrice si trovano bene e se il passaggio da un gruppo editoriale come la Future a uno dalle dimensioni ridicole al confronto ne risentiremo noi utenti finali in fatto di contenuti, esclusive in primis... in fondo penso che valga anche per l'altro giornale visto che stanno sotto la stessa ala.
Allora esattamente dove avrei cambiato rotta?
Prima di tutto se ti leggi i miei post noterai che non sono uno che gioca a spararla grossa, nè uno che si diverte a gettare fango su nessuno.
Fatta questa premessa io ho scritto:"anche se a volte pare che venga pagata"
Dove nella frase la parola "pare" è utilizzata nel senso "ho il sospetto di" oppure "appare che".
Ho anche spiegato il perchè "mi pare" che ci possano essere delle dinamcihe che portano la rivista ad essere più una vetrina promozionale che una rivista.
Pape ci ha assicurato che dove lavora lui queste cose non si fanno, o comunque il giudizio viene espresso a prescindere dai rapporti con i publisher.
Il che dovrebbe essere anche una cosa normale.
Dopo quando pape mi ha mmonito di non aver capito le parole di Matteo Bittanti, mi è sembrato giusto riportare la fonte e dimostrare che non è stato un mio abbaglio.
Nella mia risposta quindi ho citato una fonte corretta che sosteneva il mio sopsetto precedente espsosto ma sopratutto chiariva la mia buonafede nel rimanere nel solco di un dibattito costruttivo e non dove ci si inventavano i fatti per darsi un supporto.
Spero di essere stato chiaro.
Dreammaker21
20-05-2007, 23:48
Un ultima cosa ancora questo "fantomatico" Matteo Bittanti non è un pirlozzo che scrive in giro.
E' uno dei massimi teorici sui videogiochi che abbiamo in Italia, ha conseguito due dottorati, uno allo Iulm e uno In California.
Ha lavorato per Gmc prima come redattore e ora tiene due rubriche sulla rivista, entrambe molto belle.
Ora insegna all'università di Stanford in california ed è autore di una moltitudine di libri sul mondo dei videogame e della cultura digitale.
Insomma c'è da esserene fieri anche se per me i semiotici andrebbero soffocati da piccoli.
Alberto Falchi
21-05-2007, 09:48
Devo dire che ho molto aprezzato il tuo intervento, mi ha in parte rassicurato sulle meccaniche editoriali che vi portano a scrivere le recensioni.
Come ho sottolineato precedentemente pure io: il fatto di aver messo quel voto ad Halo2 rappresenta la vostra onesta.
Io ribadisco avevo solo "fatto delle riflessioni personali" colpito da certi fatti, che non volevo assolutamente bandire contro nessuno.
^___^
Ho letto anche il tuo saggio che da un ulteriiore prova dello spessore culturale dei videogames e pure io condivido l'idea che si potrebbe applicare anche all'hardware simili metodologie di approccio.
Hai mai letto "il linguaggio dei nuovi media" di Lev Manovich?
Nel caso non lo avessi ancora fatto, credo lo troverai interessante.
No, ma andrò a cercarlo in libreria al più presto.
Per quanto riguarda l'hardware, non so se può essere trattato in tale maniera. Personalmente, lo vedo solo come strumento, e soprattutto troppo legato ai tempi. Altri tipi di "hardware" si prestano a un simile approccio, per esemio le macchine sportive, così come i giradischi, soprattutto vintage, di qualità, come Thorens ed EMT. Si tratta di macchine che, indipendentemente dal periodo di produzione, mantengono fascino e possono tuttora offrire grandi emozioni. Una Ferrari degli anni 40 rimane comunque un gioiello come meccanica e qualità della costruzione, così come un ETM 950. Una scheda video è un prodotto di massa, privo delle finezze che contraddistinguono questi altri esempi, e soprattutto destinate a diventare qualcosa di inutile e superato entro brevissimo tempo. Se tuttora puoi godere il fascino di computer del passato, che continuano ad affascinare per le scelte costruttive particolari (come il C64 e il suo eccellente SID, o il Paula dell'Amiga, ma posso anche citare lo Spectrum e la sua potentissima CPU Z80), difficilmente potrai esaltarti per una VGA attuale, che alla fine di innovativo ha ben poco, e che si "limita" a eseguire più o meno velocemente le DirectX. Avranno forse un interesse storico, ma secondo me gli manca la bellezza della costruzione certosina ed elegante di un orologio, un sinth analogico o un fonorivelatore di alto rango.
Quindi concludo semplicemente rinnovando i miei complimenti a te allo staff ma con una piccola domanda, Gmc batte Tgm nella vendita delle copie?
Come indica la scritta in copertina di GMC, sì, siamo attualmente i primi come venduto ^_^.
Pape
Dreammaker21
21-05-2007, 11:39
^___^
No, ma andrò a cercarlo in libreria al più presto.
Per quanto riguarda l'hardware, non so se può essere trattato in tale maniera.
Pape
Devo dire che con il tuo intervento in parte però hai già compiuto un passo verso tale ottica.
L'aver comparato diversi standard temporali e tecnologici è già, a mio avviso, indice di uno spessore culturale oltre che ingenieristico.
Basti solo pensare come influisce sul fenomeno dei demoscene l'hardware utilizzato, andando a riflettere per esempio da cosa sono partiti, la cosidettà età degli 8-bit.
Quindi credo una volta di più che una trattazione "storica, culturale e ingenieristica" applicata all'hardware non stonerebbe affatto accanto ai videogiochi.
Inparte lo scrivevi anche tu, pape, nel numero di natale scorso, chiedendoti se era meglio rivolgersi a ingegneri o programmatori per capire le novità hardware.
Piacerebbe anche a me studiare i "i.plan" di carmack, anche se probabilmete non ci capirei una mazza visto il contenuto prevalentemente tecnico.
Propio in tale direzione va Manovich con il suo libro "il linguaggio di media" uscito nel 2001.
Essendo sia un programmatore che uno teorico, Manovich passa in rassegna il mondi digitale andando a studiare e analizzare il linguaggio in cui si presenta.
Troveremo capitoli dove analizza elemeti strutturali come menù, filtri plug-in e li avvicina ad altre costanti culturali tipiche dei media tradizionali.
Così come in maniera molto affascinante spiega la traettoria che ha portato il database ad essere una dimensione propria del Postmodeno, corrente che certo ha a che fare più con la letteratura che con un pc.
Però ormai siamo andati troppo fuori topic e un intervento dei mod non sarebbe inaspettato nè ingiustificato.
Mi piacerebbe avere però un topic in cui si ananlizzano le dimensioni culturali, estetiche e storiche dell'universo digitale sia esso a livello software che hardware.
in questo forum ci sono parecchi utenti come Heimdall, Lowerenz e Xilema che sono piuttosto attenti e interessati a questa ottica.
Spero inaffti che loro, data la maggiore anzianità, vogliano\possano aprire un topic adatto anche per noi che non ci tiriamo indietro a dissertare su queste cose.
L'importante è che non si naufraghi verso una costante masturbazione mentale, tipica di semiotici e filosofi, che è parecchio fastidiosa.
Un saluto e per tornare in topic:
"Cosa serve per far vendere di più un film?"
"una buona sceneggiatura?"
"le tette..le tette, amico mio!"
Dipende dai bug che si presentano, a mio avviso. Il lavoro di un redattore è ovviamente quello di segnalare tali problematiche, ma non sempre è possibile. Ti faccio un esempio: esce un gioco X che tende a crashare spesso, o ha tempi di caricamento geologici. Il redattore dovrebbe citare questi problemi: è il suo mestiere. Facciamone un altro: esce il gioco Y che sulle schede video Z mostra bug, o che sul 30% delle configurazioni non funziona. Che deve fare un redattore? Provarlo con tutto l'hardware disponibile sul mercato?
Prendiamo StarForce. Perché la stampa, italiana o straniera che sia, ci ha messo parecchio tempo prima di sottolineare il problema? Forse perché le menate colpiscono solamente il 10/20% (sparo a caso, eh) delle configurazioni? Che, mi rendo conto, è tantissimo come diffusione del problema, ma a meno di casi rari, è difficilmente riscontrabile da una redazione, a meno di provarlo su decine e decine di PC.
Passando a Bittanti, mi sa che hai problemi a capire quello che dice. E mi rendo conto che il suo linguaggio spesso criptico non aiuta la comprensione ^_^. In ogni caso, non dice ciò che affermi tu, ma che le riviste non svolgono la critica così come lui la intende. Un punto sul quale mi trovo anche d'accordo col buon Matteo, che però ragiona solo col metro del semiotico, poco con quello di chi la rivista la deve vendere. Come lui, adoro Edge e la ritengo la migliore rivista di VG esistente. I dati di vendita di Edge, in inglese e distribuita in tutto il mondo, sono miseri, anche se confrontati con realtà solo italiane come TGM e GMC, che la superano di una buona misura, dal punto di vista delle copie distribuite.
Sempre facendo esempi, parliamo di riviste di cinema, tanto per non tirare in ballo colleghi o concorrenti. In Italia c'è Ciak che vende tanto (e che è quella "commerciale"), e Duellanti, che vende una cippa ma non se la fila nessuno, nonostante la sua indiscussa qualità.
Ci abbiamo provato anche in Italia a fare una rivista differente, più critica su certi aspetti, e in grado di analizzare i giochi più dal punto di vista artistico che altro. Si chiama Videogiochi, e pur tradotta in parte da Edge, vantava parecchie pagine (la maggior parte) fatte in casa, da noi. Purtroppo, le vendite non sono mai state esaltanti. Come dire: se la critica è fatta in un certo modo, è perché il pubblico cerca questo. E dire che ci abbiamo provato a investire in alternative. Personalmente, sono ancora scottato da Maximum PC, che voleva avere un approccio molto diverso all'hardware, differenziarsi dalla marea di riviste tutte uguali e spesso poco critiche. Eppure, anche quella non ha funzionato, nonostante i (pochi) lettori la trovassero molto interessante.
Pape
Mi scuso se sono stato molto duro nelle parole facendo certe accuse, ma l'intento era di far smuovere le acque, in quanto mi piacerebbe avere una critica maggiore da parte della rivista e non mi spiego certe politiche redazionali.
Ho letto la tua risposta e posso capire che per un editoriale bisogna usare il metodo commerciale altrimenti non si vende. Come esempio, oltre a ciack e a duellanti, hai portato la rivista "Videogiochi"; la quale, a livello di critica, e' come piace a me. Pero', io mi trovo d'accordo con Matteo e mi piacerebbe molto avere una critica come lui intende. Dal mio punti di vista il gioco e' un arte e per essere dei veri artisti bisogna lavorare col cuore e con la passione prima di tutto e poi pensare pure ad avere il giusto compeso. Ultimamente vedo che prima viene messo il guadagno personale e poi la qualita' del prodotto. Per questo vorrei avere un metodo critico maggiore; il quale, dal mio punto di vista, e' un indice di tutela verso l'arte dei videogiochi e verso noi utenti finali (dato che i soldi con cui compriamo i giochi non ci vengono regalati). Devo dire che sono rimasto un po' perplesso su certe recensioni e relativi voti di alcuni giochi da parte dei cosidetti "BIG" del settore.
Ad esempio prendo Neverwinter Nights 2. Gioco da ma molto atteso e che mi ha deluso molto. La trama e' bella e finalmente e' stato inserito il party. Ottima l'idea della gestione della fortezza.Pero' il gioco soffre di molti bugs e anche gravi, il motore grafico e' pesante e mal ottimizzato considerando anche che la grafica e' un po' datata. Le musiche le ho trovate normali nulla di eccezionale. Francamente sarei stato + critico e avrei messo un voto + basso.
Sinceramente spero di poter vedere una maggiore critica nel settore dei videogiochi.
Sauti, Joshwa.
P.S.: Ho cancellato il replay precedente.
Un ultima cosa ancora questo "fantomatico" Matteo Bittanti non è un pirlozzo che scrive in giro.
E' uno dei massimi teorici sui videogiochi che abbiamo in Italia, ha conseguito due dottorati, uno allo Iulm e uno In California.
Ha lavorato per Gmc prima come redattore e ora tiene due rubriche sulla rivista, entrambe molto belle.
Ora insegna all'università di Stanford in california ed è autore di una moltitudine di libri sul mondo dei videogame e della cultura digitale.
Ebbè, allora dillo subito.
Siamo di fronte ad uno che ha lavorato in gmc e sul suo libro fa dichiarazioni di un certo tipo, la cosa assume tutt'altra rilevanza.
Mah... diciamo che a oggi, nessuno ci ha cambiato il metodo di lavoro, né ha avanzato pretese su come dovrebbe essere fatta la rivista. Ci è stato detto qualcosa del tipo: "noi siamo editori, ma i videogiochi li capite voi. Fate le riviste come volete, noi non vogliamo metterci le mani sopra".
Dal punto di vista dei contenuti, insomma, è esattamente come prima: siamo noi i responsabili di quanto facciamo, e nessuno ci ha dato imposizioni di alcun tipo.
Ho dato un occhio alla casa editrice ed in effeti pare che con i videogame non centrino una mazza.
Piuttosto la mia preoccupazione (e facevo notare la stessa cosa al Silvestri su TGM tempo fa) sta nelle esclusive.
Gmc ha sempre avuto rispetto a Tgm una certa via preferenziale.
La stessa via che hanno imboccato anche i secondi una volta inglobati sotto lo stesso gruppo editoriale.
Ora le cose stanno diversamente e in Italia non abbiamo una rivista di punta, le esclusive le vedremo sempre più tardi. :(
Altra cosa... diciamo senza peli sulla lingua che oggi il gioco allegato è uno dei traini principali (se non il principale) per la vendita di una rivista.
Purtroppo ho come l'impressione che anche questo tipo di esclusive prenderà una mazzata dall'abbandono di FMP.
Io invece penso che l'erotismo sia un elementro fin troppo raro nei videogiochi.
La violenza va bene, e il sesso no? :rolleyes:
Anche io ho smesso di comprare TGM da quando si trova tutto e prima Online...
GMC non so nemmeno come sia, mi rifiuto di comprare una rivista che si chiama "giochi per il mio computer", sa troppo di giornale per niubboni! :p
Io invece penso che l'erotismo sia un elementro fin troppo raro nei videogiochi.
La violenza va bene, e il sesso no? :rolleyes:
Anche io ho smesso di comprare TGM da quando si trova tutto e prima Online...
GMC non so nemmeno come sia, mi rifiuto di comprare una rivista che si chiama "giochi per il mio computer", sa troppo di giornale per niubboni! :p
Io ero acquirente fisso di TGM e ogni tanto andavo in edicola ed uscivo con entrambe le riviste. :D
Di Gmc ho sempre odiato l'interfaccia, sopratutto quelle foto ingrandite che rendevano malissimo, però parliamo di parecchio tempo fa, ora non so come siano le cose.
Oggi acquisto solo se mi interessa qualche recensione o per il gioco allegato.
Alberto Falchi
21-05-2007, 13:59
Ora le cose stanno diversamente e in Italia non abbiamo una rivista di punta, le esclusive le vedremo sempre più tardi. :(
Altra cosa... diciamo senza peli sulla lingua che oggi il gioco allegato è uno dei traini principali (se non il principale) per la vendita di una rivista.
Purtroppo ho come l'impressione che anche questo tipo di esclusive prenderà una mazzata dall'abbandono di FMP.
Non capisco il discorso. Al massimo, dopo l'acquisizione di TGM, ne abbiamo due di riviste di punta in Sprea. Ci sono anche dei concorrenti, agguerriti e che investono parecchio in pubblicità e licenze: non possiamo certo permetterci di sederci sugli allori.
Detto questo, io del gioco allegato mi disinteresso: sono pagato per la parte editoriale, e mi impegno a fare al meglio quella.
Pape
Io leggevo TGM e prima ancora ZZAP dal primo numero. :)
Ora praticamente lo leggo solo quando vado in bagno a casa di un'amico che lo compra tuttora. :p
Dreammaker21
21-05-2007, 19:02
Mi scuso se sono stato molto duro nelle parole facendo certe accuse, ma l'intento era di far smuovere le acque, in quanto mi piacerebbe avere una critica maggiore da parte della rivista e non mi spiego certe politiche redazionali.
Ho letto la tua risposta e posso capire che per un editoriale bisogna usare il metodo commerciale altrimenti non si vende. Come esempio, oltre a ciack e a duellanti, hai portato la rivista "Videogiochi"; la quale, a livello di critica, e' come piace a me. Pero', io mi trovo d'accordo con Matteo e mi piacerebbe molto avere una critica come lui intende. Dal mio punti di vista il gioco e' un arte e per essere dei veri artisti bisogna lavorare col cuore e con la passione prima di tutto e poi pensare pure ad avere il giusto compeso. Ultimamente vedo che prima viene messo il guadagno personale e poi la qualita' del prodotto. Per questo vorrei avere un metodo critico maggiore; il quale, dal mio punto di vista, e' un indice di tutela verso l'arte dei videogiochi e verso noi utenti finali (dato che i soldi con cui compriamo i giochi non ci vengono regalati). Devo dire che sono rimasto un po' perplesso su certe recensioni e relativi voti di alcuni giochi da parte dei cosidetti "BIG" del settore.
Ad esempio prendo Neverwinter Nights 2. Gioco da ma molto atteso e che mi ha deluso molto. La trama e' bella e finalmente e' stato inserito il party. Ottima l'idea della gestione della fortezza.Pero' il gioco soffre di molti bugs e anche gravi, il motore grafico e' pesante e mal ottimizzato considerando anche che la grafica e' un po' datata. Le musiche le ho trovate normali nulla di eccezionale. Francamente sarei stato + critico e avrei messo un voto + basso.
Sinceramente spero di poter vedere una maggiore critica nel settore dei videogiochi.
Sauti, Joshwa.
P.S.: Ho cancellato il replay precedente.
Trovo veramente molto poco puerile un utente che ha le "palle" di tornare in un topic dove a momenti lo crocefiggono, di chiedere scusa del suo tono, ribadire più che un concetto un ideale ed infine correggere il suo post.
Trovo veramente molto poco puerile un utente che ha le "palle" di tornare in un topic dove a momenti lo crocefiggono, di chiedere scusa del suo tono, ribadire più che un concetto un ideale ed infine correggere il suo post.
Sinceramente ne ho le scatole piene:
do atto a Joshwa di aver scritto un post sensato e intelligente dopo, ribadisco, la puerilità della sua precedente sterile affermazione.
Che adesso però debba essere io a chiedere scusa perchè ho dato del puerile a delle affermazioni che lo erano, perchè trovo stupido sparate del genere, mi sembra un tantino fuori luogo.
Mi hanno insegnato, prima di scrivere o dire delle cose, di pensarci sopra 3 volte, e di aver perlomeno prove che avvalorino le mie idee.
Ogni volta leggo sempre le stesse storie: TGM venduta, GMC comprata, si vendono, si prostituiscono, pare che , sembra ma, forse sì, però, anche, bla bla bla.
Di certo non sono infallibili ed io per primo contesto loro molte cose -così come altre le apprezzo, altrimenti non le comprerei mensilmente-.
Mi sembra tremendamente banale e triste ogni volta, però, fare allusioni sulla loro etica e morale editoriale. Io sbaglio nella vita, tu anche, tutti, non farebbe piacere a me , a te , a nessuno ogni volta sentire fare certe allusioni.
Mi danno solo tremendamente fastidio i discorsi qualunquisti.
Detto questo, la discussione si è dimostrata molto interessante, anche se OT, quindi ben venga ogni tipo di intervento non puerile.
Non capisco il discorso.
Dopo l'acquisizione di TGM ci sono due riviste di videogiochi sotto la stessa casa editrice.
Questo è scontato, riflettevo sulla differenza che passa tra la Sprea e la Future Media Publishing.
Non credo di dire eresie se ipotizzo che le esclusive e i giochi allegati (dove prima Gmc aveva un canale preferenziale, lo stesso da diviso con Tgm per alcuni mesi) abbiano subito un bel colpo per ritrovarci ora senza testate italiane in prima fila, giusto?
Non metto in dubbio che l'impegno e la dedizione di voi redattori sia sempre quella, rifletto su una situazione che va oltre le vostre possibilità, tutto qui.
Insomma, dubito che avremo ancora recensioni in anteprima o che vi facciate chiudere nel bunker della ID a giocare DooM3... :(
Ho notato che la discussione per quanto interessante, si sia spostata dal tema principale del topic...
Secondo me non c'è nulla di male nel fare una edizione speciale sesso e videogiochi... Mi meraviglio quando leggo qui e nel forum di tgm di persone scandalizzate e spiego il perchè..
C'è chi dice che è squallido mettere un argomento del genere in una rivista...Beh basta andare in edicola e vedere che la maggiorparte dei settimanali e mensili periodicamente mette foto di nudo (dal gossip a panorama a focus a max all'espresso ecc..) per non parlare della tv e di internet (dove non c'è nessun filtro)...
C'è chi dice che è una squallida operazione commerciale...Beh in realtà tutte le riviste sono operazioni commerciali, nel senso che nessuno nessun editore ha come fine primario la qualità ma la vendita, e se punta sulla qualità, vuol dire che la sua strategia di vendita punta su di essa, ossia tutto è finalizzato sul profitto...Sono società, il cui obiettivo primario è la sopravvivenza in un mercato competitivo, generare utili è il fine di un azienda... Quindi non capisco il senso di queste accuse...Anche perchè se non vi interessa(come per me), non lo comprate, e se compravate tgm, beh il numero mensile c'è sempre, questo è uno speciale...
E poi vorrei sapere, ma l'avete comprato il giornale per esprimere opinioni e commenti così negativi? Voglio dire avendo letto in passato tgm, immagino che avranno affrontato l'argomento con un bel pizzico di ironia che non guasta... E poi come già detto il legame sesso e videogiochi è uno di quelli che non è mai quasi affrontato, quindi uno speciale credo che possa dire molto... Anzi io mi auguro che escano sempre più spesso speciali realizzati da tgm o gmc o wingiochi o altri ancora, del tipo " cinema e videogiochi", " letteratura e videogiochi", "fumetti e videogiochi" , " trama e videogiochi", "Alieni e videogiochi", eccc.... Credo che più del cinema e della letteratura il videogame abbia la capacità di appassionare e coinvolgere unendo i vantaggi delle altre arti alla propria....
Ciao
OT
Vorrei fare i complimenti a gmcpape per la sua serietà e onestà nelle risposte...E vorrei aggiungere che imho , dare giudizi su un gioco è molto soggettivo, nonostante si cerca di parametrizzare il tutto... Senza considerare le influenze e il background del recensore...A proposito vorrei porgere delle domande... Immagino che lei abbia iniziato da appassionato di videogames... Come è stato il passaggio da giocatore a recensore che deve valutare professionalmente il gioco? ha perso parte della sua passione? e per chi scrive le soluzioni è molto stressante, dover finire e sviscerare un gioco magari che faceva schifo?
Grazie e ancora ciao
Alberto Falchi
21-05-2007, 21:04
Dopo l'acquisizione di TGM ci sono due riviste di videogiochi sotto la stessa casa editrice.
Questo è scontato, riflettevo sulla differenza che passa tra la Sprea e la Future Media Publishing.
Non credo di dire eresie se ipotizzo che le esclusive e i giochi allegati (dove prima Gmc aveva un canale preferenziale, lo stesso da diviso con Tgm per alcuni mesi) abbiano subito un bel colpo per ritrovarci ora senza testate italiane in prima fila, giusto?
Non metto in dubbio che l'impegno e la dedizione di voi redattori sia sempre quella, rifletto su una situazione che va oltre le vostre possibilità, tutto qui.
Insomma, dubito che avremo ancora recensioni in anteprima o che vi facciate chiudere nel bunker della ID a giocare DooM3... :(
Future Media siamo noi, in Italia, tuttora. Eravamo noi, e siamo ancora noi, anche se il nome è diverso. Non so quanto la nuova gestione voglia investire in questo, ma le esclusive le hai ancora. Abbiamo avuto Colin e Halo, e spero ne avremo ancora. La nuova direzione deve ancora dimostrare di essere in grado di reggere la situazione. Lo deve dimostrare a noi che ci lavoriamo prima che a voi che ci leggete. Ci riuscirà? Non lo so. Posso solo dire che se non mi lascerà la fiducia e la libertà che ho avuto fino a ora, io sarò fra i primi a mollare il colpo. E non parlo certo degli allegati, ma dei contenuti.
Pape
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