strat09
17-05-2007, 07:23
da repubblica.it
Agenti speciali, campi nomadi sotto vigilanza, guerra a spaccio
e prostituzione: ci comincia con la capitale e il capoluogo lombardo
Telecamere e più poteri ai prefetti
Roma e Milano, ecco il piano Amato
di ALBERTO CUSTODERO e GIUSEPPINA PIANO
Telecamere e più poteri ai prefettiRoma e Milano, ecco il piano Amato
Il ministro dell'Interno Giuliano Amato
ROMA - Poteri straordinari al prefetto di Roma per individuare nuove zone dove ospitare i campi nomadi la cui vigilanza sarà affidata a un reparto speciale del Viminale di 100 uomini. Telecamere per controllare gli accessi di Milano dove sarà inviato un reparto speciale di 100 agenti per combattere lo spaccio di droga in città e altri 100 per la lotta alla prostituzione minorile e all'abusivismo commerciale. Sono, questi, i punti di forza dei "patti di sicurezza" di Roma e Milano che saranno firmati domani.
Nella capitale il "piano" sarà siglato fra il ministro dell'Interno Giuliano Amato e il primo cittadino Walter Veltroni. Contemporaneamente, nella metropoli lombarda l'accordo sarà concluso fra il sindaco Letizia Moratti e il viceministro Marco Minniti. Martedì prossimo toccherà a Torino, entro la prima settimana di giugno a tutte le aree metropolitane italiane.
I "patti" di Roma, Milano e Torino che stanno per essere firmati prevedono, in particolare, la sperimentazione della nuova mission del poliziotto o carabiniere di quartiere, che verrà inserito in un pacchetto sicurezza più complesso rispetto a quello fin qui sperimentato dal dicembre 2002 in 103 capoluoghi di provincia e che ha portato al una significativa contrazione dei reati predatori. L'accordo fra aree metropolitane e Viminale contempla, fra le novità, l'utilizzazione di volta in volta, a seconda delle necessità dei territori, della Fir (Forza intervento rapido), la struttura che, dopo la positiva esperienza di Napoli, è stata portata ad un organico di 600 uomini tra polizia e carabinieri e che, in tempi brevi, diventerà una forza di mille uomini.
Il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità diffusa, messo a punto fra Viminale e enti locali, sarà finanziato con fondi speciali stanziati da Comuni, Province e Regioni. E gestiti dai prefetti, in modo da rendere più flessibili le misure di sicurezza.
Il "patto" di Roma prevede fra le priorità la revisione del sistema dei campi nomadi, che sarà gestita dalle varie istituzioni interessata sotto la vigilanza del prefetto che avrà poteri straordinari. È il Viminale ad impegnarsi, poi, alla vigilanza esterna con l'impiego di un centinaio di agenti specializzati.
Anche a Milano il "patto" Minniti-Moratti prevede soluzioni all'emergenza stranieri. Fra queste, la "delocalizzazione" di Chinatown, magazzini e negozi che fanno import export dall'Asia, ma che oggi si concentrano in quelle poche vie del centro, creando non pochi problemi alla viabilità e alla vivibilità nel quartiere. Dove traslocare le attività commerciali cinesi ancora non è stato deciso, anche se si sta valutando la fattibilità di un trasferimento ad Arese, nella vasta area dell'Alfa Romeo in attesa di riconversione. Nel capoluogo ambrosiano al prefetto saranno attribuiti poteri straordinari per superare le grandi baraccopoli abusive abitate dai nomadi oggi concentrate tutte a Milano.
Il "piano sicurezza" prevede la realizzazione di piccoli campi rom regolari distribuiti non solo in città, ma anche nell'hinterland. Caratteristica tutta milanese è l'emergenza dovuta all'accesso alla metropoli. Il "patto" con il Viminale prevede per questo una misura particolare: l'installazione di telecamere agli ingressi autostradali che filmeranno tutte le targhe delle auto.
Un potente software gestirà i dati, incrociandoli con quelli del Dipartimento di sicurezza della polizia al fine di monitorare i flussi criminali da e verso la città. Più in dettaglio, alla Moratti il Viminale invierà 50 agenti del Rips (il Gruppo di intervento della polizia stradale istituito due anni fa), 50 carabinieri in rinforzo alla sicurezza della cintura, 30 finanzieri per la lotta alla contraffazione e altri 100 agenti per combattere prostituzione (per lo più minorile) e spaccio di cocaina, due fenomeni criminali strettamente legati, a Milano, uno all'altro.
(17 maggio 2007)
cosa ne pensate? sarà sufficiente a cambiare qualcosa? se no, cosa fareste?
Agenti speciali, campi nomadi sotto vigilanza, guerra a spaccio
e prostituzione: ci comincia con la capitale e il capoluogo lombardo
Telecamere e più poteri ai prefetti
Roma e Milano, ecco il piano Amato
di ALBERTO CUSTODERO e GIUSEPPINA PIANO
Telecamere e più poteri ai prefettiRoma e Milano, ecco il piano Amato
Il ministro dell'Interno Giuliano Amato
ROMA - Poteri straordinari al prefetto di Roma per individuare nuove zone dove ospitare i campi nomadi la cui vigilanza sarà affidata a un reparto speciale del Viminale di 100 uomini. Telecamere per controllare gli accessi di Milano dove sarà inviato un reparto speciale di 100 agenti per combattere lo spaccio di droga in città e altri 100 per la lotta alla prostituzione minorile e all'abusivismo commerciale. Sono, questi, i punti di forza dei "patti di sicurezza" di Roma e Milano che saranno firmati domani.
Nella capitale il "piano" sarà siglato fra il ministro dell'Interno Giuliano Amato e il primo cittadino Walter Veltroni. Contemporaneamente, nella metropoli lombarda l'accordo sarà concluso fra il sindaco Letizia Moratti e il viceministro Marco Minniti. Martedì prossimo toccherà a Torino, entro la prima settimana di giugno a tutte le aree metropolitane italiane.
I "patti" di Roma, Milano e Torino che stanno per essere firmati prevedono, in particolare, la sperimentazione della nuova mission del poliziotto o carabiniere di quartiere, che verrà inserito in un pacchetto sicurezza più complesso rispetto a quello fin qui sperimentato dal dicembre 2002 in 103 capoluoghi di provincia e che ha portato al una significativa contrazione dei reati predatori. L'accordo fra aree metropolitane e Viminale contempla, fra le novità, l'utilizzazione di volta in volta, a seconda delle necessità dei territori, della Fir (Forza intervento rapido), la struttura che, dopo la positiva esperienza di Napoli, è stata portata ad un organico di 600 uomini tra polizia e carabinieri e che, in tempi brevi, diventerà una forza di mille uomini.
Il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità diffusa, messo a punto fra Viminale e enti locali, sarà finanziato con fondi speciali stanziati da Comuni, Province e Regioni. E gestiti dai prefetti, in modo da rendere più flessibili le misure di sicurezza.
Il "patto" di Roma prevede fra le priorità la revisione del sistema dei campi nomadi, che sarà gestita dalle varie istituzioni interessata sotto la vigilanza del prefetto che avrà poteri straordinari. È il Viminale ad impegnarsi, poi, alla vigilanza esterna con l'impiego di un centinaio di agenti specializzati.
Anche a Milano il "patto" Minniti-Moratti prevede soluzioni all'emergenza stranieri. Fra queste, la "delocalizzazione" di Chinatown, magazzini e negozi che fanno import export dall'Asia, ma che oggi si concentrano in quelle poche vie del centro, creando non pochi problemi alla viabilità e alla vivibilità nel quartiere. Dove traslocare le attività commerciali cinesi ancora non è stato deciso, anche se si sta valutando la fattibilità di un trasferimento ad Arese, nella vasta area dell'Alfa Romeo in attesa di riconversione. Nel capoluogo ambrosiano al prefetto saranno attribuiti poteri straordinari per superare le grandi baraccopoli abusive abitate dai nomadi oggi concentrate tutte a Milano.
Il "piano sicurezza" prevede la realizzazione di piccoli campi rom regolari distribuiti non solo in città, ma anche nell'hinterland. Caratteristica tutta milanese è l'emergenza dovuta all'accesso alla metropoli. Il "patto" con il Viminale prevede per questo una misura particolare: l'installazione di telecamere agli ingressi autostradali che filmeranno tutte le targhe delle auto.
Un potente software gestirà i dati, incrociandoli con quelli del Dipartimento di sicurezza della polizia al fine di monitorare i flussi criminali da e verso la città. Più in dettaglio, alla Moratti il Viminale invierà 50 agenti del Rips (il Gruppo di intervento della polizia stradale istituito due anni fa), 50 carabinieri in rinforzo alla sicurezza della cintura, 30 finanzieri per la lotta alla contraffazione e altri 100 agenti per combattere prostituzione (per lo più minorile) e spaccio di cocaina, due fenomeni criminali strettamente legati, a Milano, uno all'altro.
(17 maggio 2007)
cosa ne pensate? sarà sufficiente a cambiare qualcosa? se no, cosa fareste?