radiovoice
16-05-2007, 09:15
MILANO - Anche la seconda corte d'Assise d'Appello di Milano condanna a vita le Bestie di Satana. Confermati i due ergastoli a Nicola Sapone e l'ergastolo con isolamento diurno per nove mesi Paolo Leoni. Pene inasprite per Marco Zampollo, condannato a 29 anni e tre mesi e per Eros Monterosso, condannato a 27 anni e tre mesi (in primo grado ai due erano stati inflitti rispettivamente a 24 e 26 anni di reclusione).
"Tutto sommato è stata una sentenza equilibrata", ha detto il sostituto procuratore generale, Paola Capobianco, dopo la lettura del dispositivo della sentenza. Il pg ha inoltre osservato che la Corte "ha accolto in gran parte le richieste dell'accusa, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dei due tentati omicidi". Il sostituto procuratore generale aveva chiesto la condanna all'ergastolo per tutti, ad eccezione della Elisabetta Ballarin, per la quale l'accusa ha ottenuto uno sconto di pena dai 24 anni e 3 mesi inflitti in primo grado a 23 anni.
Il verdetto della Corte d'Appello di Milano per gli altri due membri della setta era arrivato il 16 giugno dello scorso anno: vent'anni per Andrea Volpe e 12 anni e 8 mesi per Pietro Guerrieri. Anche loro erano accusati dell'omicidio di Chiara Marino e di Fabio Tollis.
L'accusa. I cinque, per i quali si è pronunciato oggi il tribunale, sono stati accusati dell'omicidio e dell'occultamento di cadavere di Mariangela Pezzotta, Fabio Tollis e Chiara Marino, nel gennaio del 1998, poi sepolti nel bosco di Somma Lombardi. E dell'induzione al suicidio di Andrea Bontade: il giovane anche lui del gruppo che il 21 settembre del '98 andò a schiantarsi contro un muro con la sua macchina lanciata ad alta velocità a Gallarate.
Le reazioni. "Provo soddisfazione come cittadino perché è stata fatta giustizia - ha spiegato Michele Tollis, padre di una delle vittime - Ma provo rabbia come padre di Fabio, perché queste persone, con i loro crimini, hanno gettato nella disperazione me, mia moglie e anche le loro famiglie".
"Giustizia vera. Giusto quello che hanno detto i giudici. Va bene così". Questo il commento dei genitori di Chiara Marino, anche lei vittima delle Bestie di Satana.
Il difensore. "Elisabetta è scoppiata in lacrime,
al momento della lettura della sentenza, ho paura per lei, della sua reazione, le sue erano lacrime di disperazione", ha raccontato Francesca Cramis, legale di Elisabetta Ballarin. "La corte ha abbracciato piattamente la tesi dell'accusa - ha detto il legale - Elisabetta ha una patologia mentale, come ha acclarato una perizia dell'accusa, ma i giudici hanno ignorato la possibilità di concederle le attenuanti". Ora, l'avvocato teme per il futuro della giovane: "Ha solo 21 anni, deve ritrovare uno scopo nella vita, ma oggi mi è parsa demotivata". Riguardo a Sapone il difensore ha detto che "è più razionale" rispetto a Elisabetta. Ora "aspetterà il giudizio della Cassazione come in questi giorni aspettava il giudizio d'appello".
La sentenza sarà pubblicata. Disposta anche la pubblicazione della sentenza di condanna tramite l'affissione nei Comuni di Busto Arsizio, Somma Lombardo e Corsico. I giudici della seconda corte d'assise d'appello hanno stabilito inoltre la pubblicazione una sola volta e per estratto sui quotidiani Prealpina, la Repubblica, Corriere della Sera.
corriere.it
E' giusto anche mettere in rilievo quando la giustizia è tale e quando il cittadino si sente giustamente tutelato nei proprio diritti.
Non credete?
"Tutto sommato è stata una sentenza equilibrata", ha detto il sostituto procuratore generale, Paola Capobianco, dopo la lettura del dispositivo della sentenza. Il pg ha inoltre osservato che la Corte "ha accolto in gran parte le richieste dell'accusa, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dei due tentati omicidi". Il sostituto procuratore generale aveva chiesto la condanna all'ergastolo per tutti, ad eccezione della Elisabetta Ballarin, per la quale l'accusa ha ottenuto uno sconto di pena dai 24 anni e 3 mesi inflitti in primo grado a 23 anni.
Il verdetto della Corte d'Appello di Milano per gli altri due membri della setta era arrivato il 16 giugno dello scorso anno: vent'anni per Andrea Volpe e 12 anni e 8 mesi per Pietro Guerrieri. Anche loro erano accusati dell'omicidio di Chiara Marino e di Fabio Tollis.
L'accusa. I cinque, per i quali si è pronunciato oggi il tribunale, sono stati accusati dell'omicidio e dell'occultamento di cadavere di Mariangela Pezzotta, Fabio Tollis e Chiara Marino, nel gennaio del 1998, poi sepolti nel bosco di Somma Lombardi. E dell'induzione al suicidio di Andrea Bontade: il giovane anche lui del gruppo che il 21 settembre del '98 andò a schiantarsi contro un muro con la sua macchina lanciata ad alta velocità a Gallarate.
Le reazioni. "Provo soddisfazione come cittadino perché è stata fatta giustizia - ha spiegato Michele Tollis, padre di una delle vittime - Ma provo rabbia come padre di Fabio, perché queste persone, con i loro crimini, hanno gettato nella disperazione me, mia moglie e anche le loro famiglie".
"Giustizia vera. Giusto quello che hanno detto i giudici. Va bene così". Questo il commento dei genitori di Chiara Marino, anche lei vittima delle Bestie di Satana.
Il difensore. "Elisabetta è scoppiata in lacrime,
al momento della lettura della sentenza, ho paura per lei, della sua reazione, le sue erano lacrime di disperazione", ha raccontato Francesca Cramis, legale di Elisabetta Ballarin. "La corte ha abbracciato piattamente la tesi dell'accusa - ha detto il legale - Elisabetta ha una patologia mentale, come ha acclarato una perizia dell'accusa, ma i giudici hanno ignorato la possibilità di concederle le attenuanti". Ora, l'avvocato teme per il futuro della giovane: "Ha solo 21 anni, deve ritrovare uno scopo nella vita, ma oggi mi è parsa demotivata". Riguardo a Sapone il difensore ha detto che "è più razionale" rispetto a Elisabetta. Ora "aspetterà il giudizio della Cassazione come in questi giorni aspettava il giudizio d'appello".
La sentenza sarà pubblicata. Disposta anche la pubblicazione della sentenza di condanna tramite l'affissione nei Comuni di Busto Arsizio, Somma Lombardo e Corsico. I giudici della seconda corte d'assise d'appello hanno stabilito inoltre la pubblicazione una sola volta e per estratto sui quotidiani Prealpina, la Repubblica, Corriere della Sera.
corriere.it
E' giusto anche mettere in rilievo quando la giustizia è tale e quando il cittadino si sente giustamente tutelato nei proprio diritti.
Non credete?