View Full Version : Instabilità emotiva perenne
Murakami
14-05-2007, 09:31
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
gh.. sei in gamba http://frankie.netsons.org/onion_head/jpg/41e2dae9.jpg
Murakami
14-05-2007, 09:38
gh.. sei in gamba http://frankie.netsons.org/onion_head/jpg/41e2dae9.jpg
Eh? :mbe:
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
fai sport. parlo per me. ma ho scoperto che andare a correre o in piscina mi stanca fisicamente e rilassa mentalmente.
Murakami
14-05-2007, 09:50
fai sport. parlo per me. ma ho scoperto che andare a correre o in piscina mi stanca fisicamente e rilassa mentalmente.
Tutta la vita che faccio palestra: ho cominciato perchè volevo diventare Dorian Yates, poi mi sono accorto di essere una mezza tacca, così ho continuato per sentirmi un pò più a mio agio in intimità con l'altro sesso... infine, è diventata l'ennesima esternazione di un'altra mania di perfezionismo e controllo... :stordita:
Forse dovrei provare con qualche sport di squadra, magari aiuta la mia scarsa propensione alla socialità: però squat e stacchi da terra hanno negli anni logorato la mia schiena, non mi viene in mente nulla che potrei fare con una bella ernia L5-S1... :mc:
Ziosilvio
14-05-2007, 09:53
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace.
CUT
Mi sa che devi, semplicemente, crescere ancora un po'. (Come me, del resto.)
Il consiglio di curare l'alimentazione e fare attività sportiva non intensa ma regolare funziona abbastanza bene, almeno nel mio caso: da quando ho iniziato a mangiare più verdura, sostituire la carne con il pesce e non abbinarla ai formaggi, e andare in giro in bicicletta mi sento molto meglio. Adesso dovrei cominciare ad andare in piscina.
Ah: lascia perdere le palestre; corsa (o bicicletta) e nuoto vanno già più che bene.
Tutta la vita che faccio palestra: ho cominciato perchè volevo diventare Dorian Yates, poi mi sono accorto di essere una mezza tacca, così ho continuato per sentirmi un pò più a mio agio in intimità con l'altro sesso... infine, è diventata l'ennesima esternazione di un'altra mania di perfezionismo e controllo... :stordita:
Forse dovrei provare con qualche sport di squadra, magari aiuta la mia scarsa propensione alla socialità: però squat e stacchi da terra hanno negli anni logorato la mia schiena, non mi viene in mente nulla che potrei fare con una bella ernia L5-S1... :mc:
vedo che la forza di volontà non ti manca. :asd:
Flegias85
14-05-2007, 09:59
Lo sport è una buona idea, anche solo per distrarsi...
Cmq se hai la ragazza e dei buoni amici, esci il più possibile con loro..(dici di trovarti bene no?)
Tanto alla fine è questione di abitudine, se inizi a stare a casa ogni sera, ci starai per sempre... Se inizi a uscire ogni sera ( come faccio io) la casa nn la cachi neanche di striscio...
Nn è il massimo neanche come faccio io visto che nn dormo una mazza e ne va a scapito la qualità della mia vita, ma nn sono depresso!
prova ti può far bene!
Murakami
14-05-2007, 10:13
Mi sa che devi, semplicemente, crescere ancora un po'. (Come me, del resto.)
Probabile, ma tra poco vado fuori tempo massimo: ho quasi gli anni di Cristo... :doh:
Potresti provare a fare del volontariato, io ho fatto alcune esperienze in questo ambito e ti assiucuro che ti cambiano profondamente in meglio, e ti danno una nuova prospettiva attraverso cui guardare quello che sei e che hai.;)
Murakami
14-05-2007, 10:19
Potresti provare a fare del volontariato, io ho fatto alcune esperienze in questo ambito e ti assiucuro che ti cambiano profondamente in meglio, e ti danno una nuova prospettiva attraverso cui guardare quello che sei e che hai.;)
E' un'altra ottima idea: in passato ne ho fatto (assistevo dei bambini orfani) e mi sentivo molto bene... oggi, però, avrei molta paura a confrontarmi in tal senso, ma dovrei farmi coraggio... :fagiano:
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
ti rendi conto spero che ti stai creando problemi che altrimenti non avresti.....:doh:
e pensare che al mondo ci sono persone che I PROBLEMI li ha veramente e non ha tempo di deprimersi perchè deve pensare pìù semplicemete a SOPRAVVIVERE!!!!!!!!!
persone a cui sono successe disgrazie tipo la perdita di parenti (o anche di figli più o meno grandi) bambini (e ripeto BAMBINI!!!) che sanno di avere pochi anni di vita causa malattie degenerativa (ovviamente passati tra cure e dottori, mica al parco con gli amichetti).
non voglio dire che la depressione non sia una brutta bestia (ho perso 20 kg i 3 settimane,non parlo per sentito dire ;) ) ma che i veri problemi sono ben altri e noi che abbiamo un lavoro (e direi che tu sei messo anche bene....) una famiglia, persone intorno a noi che ci vogliono bene e tanta fortuna da poter pensare anche al nostro personale divertimento (in ogni sua forma) ci creiamo questi problemi.....................:rolleyes:
sarebbe interessante vedere se davanti ad un bambino di 4 o 5 anni malato di leucemia o ad ragazzino rimasto mutilato da una mina anti-uomo riuscissi a dire quello che hai appena detto a noi......
tu come tutti noi (chi più e chi meno ovviamente) non ci rendiamo bene conto della fortuna che abbiamo avuto a fare la nostra vita!!!!
se proprio non riesci a convincerti a parole,prova ad andare a fare il volontario in qualche paese mooooooooooooolto meno fortunato del nostro,vai a toccare con mano chi si alza la mattina e veramente non sa come farà ad arrivare a fine giornata!
p.s.spero che nessuno si sia offeso! scusate lo sfogo!
juninho85
14-05-2007, 10:24
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )
probabilmente è proprio questo il problema
Murakami
14-05-2007, 10:27
C'è poco da adirarsi, caro Londo83: la logica mi porta nella tua direzione, ma la mente non è fatta solo di logica; in caso contrario, la depressione (così come altri disagi mentali) semplicemente non esisterebbe, mentre la realtà è che ne soffrono tante persone. Se avessi il problema di sopravvivere sicuramente non sarei depresso, perchè l'istinto di sopravvivenza prenderebbe il sopravvento su qualsiasi altra cosa: per mia fortuna non devo preoccuparmi di mangiare, così la mente ha tempo e spazio per le proprie elucubrazioni, che sto cercando di contrastare... ma quando ti svegli la mattina e ti trovi a piangere, senza capirne il perchè, intervenire non è ne semplice ne frutto di un processo logico come quello che tu, un pò semplicisticamente, delinei.
Murakami
14-05-2007, 10:28
probabilmente è proprio questo il problema
Va beh, e che devo fare? Spogliarmi di tutti gli averi come Francesco d'Assisi? :fagiano:
marcowheelie
14-05-2007, 10:32
Va beh, e che devo fare? Spogliarmi di tutti gli averi come Francesco d'Assisi? :fagiano:
mi offro volontario:O
juninho85
14-05-2007, 10:33
Va beh, e che devo fare? Spogliarmi di tutti gli averi come Francesco d'Assisi? :fagiano:
no,devi fare in modo di avere sempre degli obiettivi nella vita.
sicuramente stare in casa a dormire e/o giocare alle consolle non ti aiuta ;)
C'è poco da adirarsi, caro Londo83: la logica mi porta nella tua direzione, ma la mente non è fatta solo di logica; in caso contrario, la depressione (così come altri disagi mentali) semplicemente non esisterebbe, mentre la realtà è che ne soffrono tante persone. Se avessi il problema di sopravvivere sicuramente non sarei depresso, perchè l'istinto di sopravvivenza prenderebbe il sopravvento su qualsiasi altra cosa: per mia fortuna non devo preoccuparmi di mangiare, così la mente ha tempo e spazio per le proprie elucubrazioni, che sto cercando di contrastare... ma quando ti svegli la mattina e ti trovi a piangere, senza capirne il perchè, intervenire non è ne semplice ne frutto di un processo logico come quello che tu, un pò semplicisticamente, delinei.
è proprio la mancanza di logica che non mi fa comprendere la depressione... io sono convinto, forse sbagliando, che con la forza di volontà si riesca a superare qualsiasi cosa... probabilmente perchè non ci sono mai passato. fortunatamente.
Flegias85
14-05-2007, 10:35
ti rendi conto spero che ti stai creando problemi che altrimenti non avresti.....:doh:
e pensare che al mondo ci sono persone che I PROBLEMI li ha veramente e non ha tempo di deprimersi perchè deve pensare pìù semplicemete a SOPRAVVIVERE!!!!!!!!!
persone a cui sono successe disgrazie tipo la perdita di parenti (o anche di figli più o meno grandi) bambini (e ripeto BAMBINI!!!) che sanno di avere pochi anni di vita causa malattie degenerativa (ovviamente passati tra cure e dottori, mica al parco con gli amichetti).
non voglio dire che la depressione non sia una brutta bestia (ho perso 20 kg i 3 settimane,non parlo per sentito dire ;) ) ma che i veri problemi sono ben altri e noi che abbiamo un lavoro (e direi che tu sei messo anche bene....) una famiglia, persone intorno a noi che ci vogliono bene e tanta fortuna da poter pensare anche al nostro personale divertimento (in ogni sua forma) ci creiamo questi problemi.....................:rolleyes:
sarebbe interessante vedere se davanti ad un bambino di 4 o 5 anni malato di leucemia o ad ragazzino rimasto mutilato da una mina anti-uomo riuscissi a dire quello che hai appena detto a noi......
tu come tutti noi (chi più e chi meno ovviamente) non ci rendiamo bene conto della fortuna che abbiamo avuto a fare la nostra vita!!!!
se proprio non riesci a convincerti a parole,prova ad andare a fare il volontario in qualche paese mooooooooooooolto meno fortunato del nostro,vai a toccare con mano chi si alza la mattina e veramente non sa come farà ad arrivare a fine giornata!
p.s.spero che nessuno si sia offeso! scusate lo sfogo!
nn è così semplice come sembra.. anch'io conosco una persona con tendenze alla depressione... eppure nn c'è un motivo particolare, nn deve per forza lasciarti una persona cara o succederti qualche disgrazia!
Succede e basta, sono cose che nn si possono motivare, è una questione di cervello, che nn si può controllare! difficile trovare una soluzione ma ci si può provare! esci con gli amici, fidati!
Murakami
14-05-2007, 10:35
no,devi fare in modo di avere sempre degli obiettivi nella vita.
sicuramente stare in casa a dormire e/o giocare alle consolle non ti aiuta ;)
Hai ragione, ma come? Devo inventarmeli? Se avessi qualche spiccata propensione per qualcosa sarebbe più facile indirizzare le mie (scarse) energie... :muro:
Murakami
14-05-2007, 10:36
mi offro volontario:O
Per le console si è già prenotata mia cugina: a sua detta non durerò a lungo... :O
Murakami
14-05-2007, 10:39
è proprio la mancanza di logica che non mi fa comprendere la depressione... io sono convinto, forse sbagliando, che con la forza di volontà si riesca a superare qualsiasi cosa... probabilmente perchè non ci sono mai passato. fortunatamente.
Beh, che con la forza di volontà si possa superare qualsiasi cosa è semplicemente falso: ci sono dei problemi insolubili in questa vita. Che si possa superare questa cosa... beh, non lo so: sono orientato a credere che chi è dotato di grande forza di volontà, semplicemente non è portato a deprimersi. Si può sviluppare la forza di volontà? Se si, mi piacerebbe sapere come allenarla: con i bicipiti è più facile... :stordita:
C'è poco da adirarsi, caro Londo83: la logica mi porta nella tua direzione, ma la mente non è fatta solo di logica; in caso contrario, la depressione (così come altri disagi mentali) semplicemente non esisterebbe, mentre la realtà è che ne soffrono tante persone. Se avessi il problema di sopravvivere sicuramente non sarei depresso, perchè l'istinto di sopravvivenza prenderebbe il sopravvento su qualsiasi altra cosa: per mia fortuna non devo preoccuparmi di mangiare, così la mente ha tempo e spazio per le proprie elucubrazioni, che sto cercando di contrastare... ma quando ti svegli la mattina e ti trovi a piangere, senza capirne il perchè, intervenire non è ne semplice ne frutto di un processo logico come quello che tu, un pò semplicisticamente, delinei.
credi veramente che chi ha la necessità di sopravvivere non abbia "tempo" di essere depresso pensando a come la vita non sia stata equa nei suoi confronti?
io non sono adirato,dico solo (sarà una mia idea che non pretendo sia condivisa) che,secondo me, siamo noi a crearci questo genere di problemi in mancanza di altri ben più seri!
scusa se nel post di prima ho esagerato un po! :fagiano:
juninho85
14-05-2007, 10:40
Hai ragione, ma come? Devo inventarmeli? Se avessi qualche spiccata propensione per qualcosa sarebbe più facile indirizzare le mie (scarse) energie... :muro:
non devi inventarteli,devi soltanto avere la volontà di uscire da questa situazione....avrai pure uno sport che ti piace anche solo seguire,ti piaceranno gli animali....non puoi essere completente vuoto
Beh, che con la forza di volontà si possa superare qualsiasi cosa è semplicemente falso: ci sono dei problemi insolubili in questa vita. Che si possa superare questa cosa... beh, non lo so: sono orientato a credere che chi è dotato di grande forza di volontà, semplicemente non è portato a deprimersi. Si può sviluppare la forza di volontà? Se si, mi piacerebbe sapere come allenarla: con i bicipiti è più facile... :stordita:
bè ma la prima parte della tua frase è un pò in contrasto con l'ultima.
piacerebbe anche a me sapere come svilupparla. :stordita:
posso dire che oggi come oggi secondo me è piu facile fare i depressi che cercare di dare un significato alla propria vita ???
tutti pronti a piangersi addosso per nulla , tutti ipocondriaci e mammoni,
il benessere ha prodotto mammolette e pigroni mentali e fisici.
lnessuno
14-05-2007, 10:49
no,devi fare in modo di avere sempre degli obiettivi nella vita.
sicuramente stare in casa a dormire e/o giocare alle consolle non ti aiuta ;)
quoto, vendi le consolle :p
non scherzo mica, quando sono passato da windows a linux (è un esempio del cazzo ma tant'è :D) ho diminuito notevolmente le ore passate a giocare (su linux i giochi sono pochi, purtroppo/per fortuna)... e la mia vita sociale ne ha giovato mica poco :D
Murakami
14-05-2007, 10:50
...secondo me, siamo noi a crearci questo genere di problemi in mancanza di altri ben più seri!
E' senz'altro così: ma credo che la mente sia fatta così, non può sopravvivere senza problemi... poi però devo anche riuscire a risolverli, sennò sono ca@@i acidi... :p
Flegias85
14-05-2007, 10:52
;17112928']posso dire che oggi come oggi secondo me è piu facile fare i depressi che cercare di dare un significato alla propria vita ???
tutti pronti a piangersi addosso per nulla , tutti ipocondriaci e mammoni,
il benessere ha prodotto mammolette e pigroni mentali e fisici.
e chi ti può dar torto???
Nn siamo tutti uguali... quindi ognuno risponde a modo suo a questa società, emotivamente parlando...
Murakami
14-05-2007, 10:55
;17112928']posso dire che oggi come oggi secondo me è piu facile fare i depressi che cercare di dare un significato alla propria vita ???
tutti pronti a piangersi addosso per nulla , tutti ipocondriaci e mammoni,
il benessere ha prodotto mammolette e pigroni mentali e fisici.
Puoi anche dirlo se lo pensi, ma non è di aiuto alla discussione: credo sarebbe più saggio postare commenti costruttivi, consigli anzichè (troppo) facili critiche al nostro stile di vita e alla nostra società... :)
e chi ti può dar torto???
Nn siamo tutti uguali... quindi ognuno risponde a modo suo a questa società, emotivamente parlando...
già...il fatto è che non sembra ma ci vogliono le palle ...
quando si dovrebbe cambiare lavoro , quando si deve fare un esame , quando non si ha il coraggio di lasciare la ragazza ecc .
Personalmente penso che ci siano un sacco di spunti per poter dare una svolta alla propria vita...che sia appassionarsi ad uno sport , ad un hobby , ad un'attivita sociale/politica.... l'importante è tenersi impegnati e indaffarati.... nei periodi più "vuoti" io muoio!
Murakami
14-05-2007, 10:57
quoto, vendi le consolle :p
non scherzo mica, quando sono passato da windows a linux (è un esempio del cazzo ma tant'è :D) ho diminuito notevolmente le ore passate a giocare (su linux i giochi sono pochi, purtroppo/per fortuna)... e la mia vita sociale ne ha giovato mica poco :D
Mi piange il cuore, ma forse dovrei farlo davvero: comunque io gioco relativamente poco, la mia è più un'ossessione tecnologica, un altro settore dove esercito il mio potere di controllo sulle cose... :D
Murakami
14-05-2007, 10:59
non devi inventarteli,devi soltanto avere la volontà di uscire da questa situazione....avrai pure uno sport che ti piace anche solo seguire,ti piaceranno gli animali....non puoi essere completente vuoto
Gli animali, per loro si darei la vita: avrei fatto il veterinario, ma avrei anche fatto la fame con la cronica allergia al pelo di gatto che mi ritrovo... :(
Murakami
14-05-2007, 11:00
bè ma la prima parte della tua frase è un pò in contrasto con l'ultima.
piacerebbe anche a me sapere come svilupparla. :stordita:
Dove vedi una contraddizione? :)
Puoi anche dirlo se lo pensi, ma non è di aiuto alla discussione: credo sarebbe più saggio postare commenti costruttivi, consigli anzichè (troppo) facili critiche al nostro stile di vita e alla nostra società... :)
non è di aiuto alla discussione ??? vedi...è tutto lì il punto :D
NOn c'è più sordo di chi non vuol sentire !
quello che devi fare ti è stato già detto da tante persone ma l'hai completamente ignorato e tu non lo farai perche da come racconti sei PIGRO e senza voglia di fare. Tu lo definisci depressione.
se invece hai aperto un topic per raccogliere compassione fai pure ! la vita è la tua !
scusa se sono duro ma se è come la racconti te bisogna darsi una svegliata
Ci tengo a scrivere qualcosa, ora non posso perchè sono al lavoro, ma non appena ho tempo lo farò, presumibilmente in serata.
Ciao
Murakami
14-05-2007, 11:04
;17113071']l'importante è tenersi impegnati e indaffarati.... nei periodi più "vuoti" io muoio!
Con tutto il rispetto, ma tenersi impegnati non è la soluzione ad ogni cosa, anche perchè non lo si può fare in ogni momento, per tutta la durata della vita: sarebbe giusto e ragionevole sentirsi in pace anche quando la vita non ti incalza e ti puoi godere la tranquillità. Mio padre si è tenuto sù lavorando come un pazzo per tutta la vita, anche con passione ed abnegazione, ma quando non ha più potuto impegnarsi così a fondo (l'età avanza per tutti) ha preso la macchina e si è buttato in fiume.
Murakami
14-05-2007, 11:10
;17113135']non è di aiuto alla discussione ??? vedi...è tutto lì il punto :D
NOn c'è più sordo di chi non vuol sentire !
quello che devi fare ti è stato già detto da tante persone ma l'hai completamente ignorato e tu non lo farai perche da come racconti sei PIGRO e senza voglia di fare. Tu lo definisci depressione.
se invece hai aperto un topic per raccogliere compassione fai pure ! la vita è la tua !
scusa se sono duro ma se è come la racconti te bisogna darsi una svegliata
Ti sbagli: ho raccolto con piacere consigli e pareri (e lo puoi constatare leggendo i miei quote), ma la soluzione non è così semplice ed immediata. Se pensi che basti dirsi: "sai cosa devi fare: fallo" sei semplicemente fuori strada e/o non capisci la tematica... o questo, o milioni di persone non hanno capito niente di come funziona il nostro cervello. Non ho nulla da farmi compatire, sono una persona fortunata che sta cercando di capire come vivere senza sprecare questa fortuna: evidentemente, le tue soluzioni sbrigative fino ad ora non hanno sortito gli effetti sperati, quindi ne sto cercando altre... o non vorrai farmi credere che la tua è l'unica, che sei l'unico depositario della verità... :p
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
Premetto che se hai parlato con diversi psicologi dubito di poterti dare consigli migliori di quelli che ti sono già stati dati, però siamo qua per discutere quindi ti dico la mia...
Non conosco la patologia ma suppongo sia legata ad un fattore chimico oltre che psicologica se è effettivamente così pesante. Se è così effettivamente lo sport ti può aiutare a ristabilizzare la situazione, fare uno sport moderatamente intenso come la corsa o meglio se soffri di problemi causati dalla palestra la piscina potrebbe aiutarti visto che lo sport praticato regolarmente stimola proprio tramite la produzione di alcuni ormoni il buon umore.
La seconda cosa è allenare il cervello a pensar bene anche se è una cosa molto difficile, la tua parte razionale si rende conto di essere in una situazione invidiabile per quanto riguarda amicizie, lavoro ecc. ma la felicità non è data da queste cose, la felicità viene da dentro ed è indipendente da tutto quello che c'è intorno io che non ho niente di tutto questo e sono in una fase diciamo vuota della mia vita sono comunque molto felice anche se mi ritrovo spesso a non far niente ed a non aver niente da fare, soprattutto per come mi pare che la gente veda le cose non ho assolutamente uno scopo e si potrebbe dire che la mia vita ora come ora non ha proprio senso. Diciamo che se controlli il cervello con le sue emozioni e la sua razionalità incanalando il pensiero in una direzione positiva sei già a buon punto ed i problemi si allontanano in fretta, io questa cosa l'ho imparata leggendo libri però ovviamente avevo interesse nel farlo, se il tuo problema è l'energia per poter iniziare e godere nel fare qualcosa sinceramente non saprei nemmeno io da dove partire, comunque non disperarti che una soluzione c'è sempre basta saperla trovare.
Non è che magari proprio perchè sei convinto di avere una buona situazione non ti rendi conto che le cose per te non vanno come vorresti?
Non tutti sognano un lavoro, una ragazza e le cose che mediamente si pensa che si debbano ricercare nella vita...
Ziosilvio
14-05-2007, 11:12
ho quasi gli anni di Cristo
Io pure... beh, no, ne ho ancora 31, sono quasi un giovincello :stordita:
è proprio la mancanza di logica che non mi fa comprendere la depressione... io sono convinto, forse sbagliando, che con la forza di volontà si riesca a superare qualsiasi cosa... probabilmente perchè non ci sono mai passato. fortunatamente.
Il guaio è che la depressione compromette proprio la volontà, per cui è veramente molto difficile uscirne senza aiuto.
;17112928']posso dire che oggi come oggi secondo me è piu facile fare i depressi che cercare di dare un significato alla propria vita ???
tutti pronti a piangersi addosso per nulla , tutti ipocondriaci e mammoni,
il benessere ha prodotto mammolette e pigroni mentali e fisici.
Da pigrone fisico e mentale, non posso che darti ragione.
Beh, che con la forza di volontà si possa superare qualsiasi cosa è semplicemente falso: ci sono dei problemi insolubili in questa vita. Che si possa superare questa cosa... beh, non lo so: sono orientato a credere che chi è dotato di grande forza di volontà, semplicemente non è portato a deprimersi. Si può sviluppare la forza di volontà? Se si, mi piacerebbe sapere come allenarla: con i bicipiti è più facile... :stordita:
Dove vedi una contraddizione? :)
in grassetto :)
se uno che ha forza di volontà non è portato a deprimersi credo che se sviluppa questa capacità possa anche superarla.
Flegias85
14-05-2007, 11:17
Con tutto il rispetto, ma tenersi impegnati non è la soluzione ad ogni cosa, anche perchè non lo si può fare in ogni momento, per tutta la durata della vita: sarebbe giusto e ragionevole sentirsi in pace anche quando la vita non ti incalza e ti puoi godere la tranquillità. Mio padre si è tenuto sù lavorando come un pazzo per tutta la vita, anche con passione ed abnegazione, ma quando non ha più potuto impegnarsi così a fondo (l'età avanza per tutti) ha preso la macchina e si è buttato in fiume.
:(
Mi spiace....
Di certo tenersi impegnati nn sarà la soluzione a tutto, ma serve! cmq prova a cercare se hai dei problemi concreti ( il cervello ci metterà del suo ma nn saranno mica tutti li :p ) e dopo averli analizzati vedi se si può fare qlc!
Murakami
14-05-2007, 11:17
La seconda cosa è allenare il cervello a pensar bene anche se è una cosa molto difficile, la tua parte razionale si rende conto di essere in una situazione invidiabile per quanto riguarda amicizie, lavoro ecc. ma la felicità non è data da queste cose, la felicità viene da dentro ed è indipendente da tutto quello che c'è intorno io che non ho niente di tutto questo e sono in una fase diciamo vuota della mia vita sono comunque molto felice anche se mi ritrovo spesso a non far niente ed a non aver niente da fare, soprattutto per come mi pare che la gente veda le cose non ho assolutamente uno scopo e si potrebbe dire che la mia vita ora come ora non ha proprio senso. Diciamo che se controlli il cervello con le sue emozioni e la sua razionalità incanalando il pensiero in una direzione positiva sei già a buon punto ed i problemi si allontanano in fretta, io questa cosa l'ho imparata leggendo libri però ovviamente avevo interesse nel farlo, se il tuo problema è l'energia per poter iniziare e godere nel fare qualcosa sinceramente non saprei nemmeno io da dove partire, comunque non disperarti che una soluzione c'è sempre basta saperla trovare.
Non è che magari proprio perchè sei convinto di avere una buona situazione non ti rendi conto che le cose per te non vanno come vorresti?
Non tutti sognano un lavoro, una ragazza e le cose che mediamente si pensa che si debbano ricercare nella vita...
Il tuo discorso è molto interessante: quoto questa parte perchè mi pare significativa. Effettivamente, potrei volere qualcosa di diverso da quanto lo standard ti insegna dovrebbe fare per te: capissi cosa, sarei già a metà dell'opera... l'altra metà sarebbe realizzarla... :stordita:
Incanalare il pensiero? Come? ProgrammazioneNeuroLinguistica? Sono un pò scettico, ma forse dovrei provare... :fagiano:
Con tutto il rispetto, ma tenersi impegnati non è la soluzione ad ogni cosa, anche perchè non lo si può fare in ogni momento, per tutta la durata della vita: sarebbe giusto e ragionevole sentirsi in pace anche quando la vita non ti incalza e ti puoi godere la tranquillità. Mio padre si è tenuto sù lavorando come un pazzo per tutta la vita, anche con passione ed abnegazione, ma quando non ha più potuto impegnarsi così a fondo (l'età avanza per tutti) ha preso la macchina e si è buttato in fiume.
No tenersi impegnati non è assolutamente una buona cosa, funziona fino a che puoi tenerti impegnato ma molto più importante che lavorare è saper stare con sè stessi in pace come dici tu. Comunque in questo intervento citi una cosa molto importante, probabilmente hai perso fiducia nella vita per causa di un trauma che non riesci a superare, e qui non sp chi possa darti effettivamente un buon cosiglio, forse solo tu in effetti puoi renderti conto che la tua vita è solo tua ed indipendente da chi hai intorno per quanto vicino possa essere.
Murakami
14-05-2007, 11:20
in grassetto :)
se uno che ha forza di volontà non è portato a deprimersi credo che se sviluppa questa capacità possa anche superarla.
Perdonami, ma continuo a non vedere la contraddizione: sarò un pò tonto, oltre che depresso (o malato immaginario)... :stordita:
In ogni caso, per "problemi insolubili" intendevo quelli che prescindono dalla volontà (es. una brutta malattia).
Perdonami, ma continuo a non vedere la contraddizione: sarò un pò tonto, oltre che depresso (o malato immaginario)... :stordita:
In ogni caso, per "problemi insolubili" intendevo quelli che prescindono dalla volontà (es. una brutta malattia).
ah.. ok.. io invece con "qualsiasi" intendevo solo nel contesto dei problemi mentali. :)
ti piace la musica?
hai mai provato a suonare o ad imparare a suonare qualche strumento?
quando sono un po' "giù" per me è un'ottima valvola di sfogo e di relax...
ciao!
Murakami
14-05-2007, 11:25
No tenersi impegnati non è assolutamente una buona cosa, funziona fino a che puoi tenerti impegnato ma molto più importante che lavorare è saper stare con sè stessi in pace come dici tu. Comunque in questo intervento citi una cosa molto importante, probabilmente hai perso fiducia nella vita per causa di un trauma che non riesci a superare, e qui non sp chi possa darti effettivamente un buon cosiglio, forse solo tu in effetti puoi renderti conto che la tua vita è solo tua ed indipendente da chi hai intorno per quanto vicino possa essere.
Ma no, non credo: io non sono traumatizzato (anche perchè il babbo non è morto, lo hanno tirato fuori dal fiume, così come dalla casa piena di gas e dalla overdose di sonniferi... :p ), è che ho paura di finire allo stesso modo e avverto una qualche similarità nel nostro modo di fare introspezione, spesso negativa e con connotati tragici. Ma io non sono lui e la mia vita avrà il decorso che decido io: devo solo decidere che strada prendere, dato che fortunatamente ne ho le possibilità... per ora, vago un pò nel buio e intanto annaspo... :mbe:
Murakami
14-05-2007, 11:28
ti piace la musica?
hai mai provato a suonare o ad imparare a suonare qualche strumento?
quando sono un po' "giù" per me è un'ottima valvola di sfogo e di relax...
ciao!
Mi spiace, ma oltre ai Backstreet Boys non riesco ad andare... :boh:
Il tuo discorso è molto interessante: quoto questa parte perchè mi pare significativa. Effettivamente, potrei volere qualcosa di diverso da quanto lo stabdard ti insegna dovrebbe fare per te: capissi cosa, sarei già a metà dell'opera... l'altra metà sarebbe realizzarla... :stordita:
Incanalare il pensiero? Come? ProgrammazioneNeuroLinguistica? Sono un pò scettico, ma forse dovrei provare... :fagiano:
Non ne so niente di programmazione neuro linguistica, forse la chiamerei più religione.
Non lo so spiegare sinceramente però penso che la base sia essere felici di quello che si ha e di qualsiasi cosa accada, anche io sono una persona credo un po' pigra, diciamo che la cosa che mi piace di più fare è starmene nel letto a non fare una pippa però non mi dispiace come cosa, non ci vedo niente di male e non vedo perchè dovrei fare altro se quello che voglio fare è stare nel letto, ovvio che non posso farlo tutti i giorni perchè devo studiare, devo lavorare, devo fare altre cose però non mi abbatto per il fatto di non avere energie per fare le cose, semplicemente non le faccio se non me la sento. Siamo abituati a pensare di dover correre ed essere produttivi ma l'unica cosa che produciamo è la nostra infelicità, se abbiamo bisogno di stare fermi a pensare o stare un po' con noi stessi quella è la cosa più produttiva che possiamo fare.
Il primo passo per passo per superare qualsiasi problema penso che sia conoscerlo ed accettarlo, anche io ho qualche problema (penso sia un po' di ansia in certe situazioni) che forse non è paragonabile al tuo ed ancora non sono riuscito a risolverlo però l'ho accetato, lo osservo e mentre prima mi provocava rabbia adesso ogni tanto mi fa fare solo qualche risata.
Alla fine è solo un modo di pensare un po' più positivo che ti permette di vivere bene fino a che non riesci a risolvere i tuoi problemi, ma prima di risolverli devi capire quale ne è la causa e qui devi impegnartici tu.
(anche perchè il babbo non è morto, lo hanno tirato fuori dal fiume, così come dalla casa piena di gas e dalla overdose di sonniferi... :p )
:asd:
scusa la mancanza di rispetto.. ma questa frase è da film tragi-comico :asd:
juninho85
14-05-2007, 11:30
Mi spiace, ma oltre ai Backstreet Boys non riesco ad andare... :boh:
allora sei veramente irrecuperabile :O
Kharonte85
14-05-2007, 11:31
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
Hai fatto male!
Purtroppo molti non capiscono come sia possibile essere depressi senza avere reali problemi, nel tuo caso sono molto probabili delle origini genetiche...l'unico consiglio è quello di riprendere la terapia.
E' difficile perche' le tue situazioni sono anche quelle che in un certo senso si alimentano da sole, c'è una specie di esigenza nello stare male, quasi un volere stare male a livello inconscio, semplicemente perche' questa condizione è conosciuta e rassicurante.
E contemporaneamente la razionalita' non aiuta poiche' anche se ti accorgi che tutti i gesti compulsivi (tipico il lavarsi le mani fino all'inverosimile, sistemare le cose, ossessione per la sporcizia ecc..) a livello razionale non hanno senso se non quello di una temporanea pausa dalla sensazione costante di ansia.
Interessi culturali?
Ma no, non credo: io non sono traumatizzato (anche perchè il babbo non è morto, lo hanno tirato fuori dal fiume, così come dalla casa piena di gas e dalla overdose di sonniferi... :p ), è che ho paura di finire allo stesso modo e avverto una qualche similarità nel nostro modo di fare introspezione, spesso negativa e con connotati tragici. Ma io non sono lui e la mia vita avrà il decorso che decido io: devo solo decidere che strada prendere, dato che fortunatamente ne ho le possibilità... per ora, vago un pò nel buio e intanto annaspo... :mbe:
La paura di finire allo stesso modo è già un bel blocco conscio, se poi ce ne aggiungi qualche altro che magari hai rimosso la cosa si spiega un po' meglio, non penso che tutto quello che ti è successo ti abbia lasciato indifferente. Io ho dei traumi per cose molto minori, poi dipende un po' dalla persona ma tutto quello che ci succede ci lascia un bel segno dentro soprattutto se avviene prima che il carattere della persona sia formato.
Cerca di capire da dove viene il problema magari ripensando anche alle sedute dallo psichiatra e ripensa quello che ha voluto tirare fuori.
Murakami
14-05-2007, 11:41
Non ne so niente di programmazione neuro linguistica, forse la chiamerei più religione.
Non lo so spiegare sinceramente però penso che la base sia essere felici di quello che si ha e di qualsiasi cosa accada, anche io sono una persona credo un po' pigra, diciamo che la cosa che mi piace di più fare è starmene nel letto a non fare una pippa però non mi dispiace come cosa, non ci vedo niente di male e non vedo perchè dovrei fare altro se quello che voglio fare è stare nel letto, ovvio che non posso farlo tutti i giorni perchè devo studiare, devo lavorare, devo fare altre cose però non mi abbatto per il fatto di non avere energie per fare le cose, semplicemente non le faccio se non me la sento. Siamo abituati a pensare di dover correre ed essere produttivi ma l'unica cosa che produciamo è la nostra infelicità, se abbiamo bisogno di stare fermi a pensare o stare un po' con noi stessi quella è la cosa più produttiva che possiamo fare.
Il primo passo per passo per superare qualsiasi problema penso che sia conoscerlo ed accettarlo, anche io ho qualche problema (penso sia un po' di ansia in certe situazioni) che forse non è paragonabile al tuo ed ancora non sono riuscito a risolverlo però l'ho accetato, lo osservo e mentre prima mi provocava rabbia adesso ogni tanto mi fa fare solo qualche risata.
Alla fine è solo un modo di pensare un po' più positivo che ti permette di vivere bene fino a che non riesci a risolvere i tuoi problemi, ma prima di risolverli devi capire quale ne è la causa e qui devi impegnartici tu.
Trovo della saggezza in quanto dici, specie in ciò che ho evidenziato.
Non ho mai aperto una discussione in OT, l'ho fatto questa volta (pur sapendo che mi sarei attirato anche delle critiche) proprio per raccogliere pareri che mi consentissero di trovare uno spunto o anche soltanto la voglia di smuovermi e fare qualcosa, pensare qualcosa, cambiare qualcosa: ora devo scegliere tra il flauto, la bicicletta e l'alimentazione a base di pesce... :mbe:
Si scherza eh: apprezzo molto i consigli sinceri di ognuno di voi, anche quelli di Londo83 (almeno mi fanno incazzare e mi fanno sentire vivo)... :mano:
Kharonte85
14-05-2007, 11:46
La paura di finire allo stesso modo è già un bel blocco conscio, se poi ce ne aggiungi qualche altro che magari hai rimosso la cosa si spiega un po' meglio, non penso che tutto quello che ti è successo ti abbia lasciato indifferente. Io ho dei traumi per cose molto minori, poi dipende un po' dalla persona ma tutto quello che ci succede ci lascia un bel segno dentro soprattutto se avviene prima che il carattere della persona sia formato.
Cerca di capire da dove viene il problema magari ripensando anche alle sedute dallo psichiatra e ripensa quello che ha voluto tirare fuori.
Quoto in pieno, riprendi la Psicoterapia ;)
Murakami
14-05-2007, 11:49
Hai fatto male!
Purtroppo molti non capiscono come sia possibile essere depressi senza avere reali problemi, nel tuo caso sono molto probabili delle origini genetiche...l'unico consiglio è quello di riprendere la terapia.
E' difficile perche' le tue situazioni sono anche quelle che in un certo senso si alimentano da sole, c'è una specie di esigenza nello stare male, quasi un volere stare male a livello inconscio, semplicemente perche' questa condizione è conosciuta e rassicurante.
E contemporaneamente la razionalita' non aiuta poiche' anche se ti accorgi che tutti i gesti compulsivi (tipico il lavarsi le mani fino all'inverosimile, sistemare le cose, ossessione per la sporcizia ecc..) a livello razionale non hanno senso se non quello di una temporanea pausa dalla sensazione costante di ansia.
Interessi culturali?
La terapia è, in questo momento, un mio grosso dilemma: l'ho portata avanti per tanti anni, poi ho interrotto per assenza di stimoli, poi ho ripreso ma a breve ho smesso definitivamente, dato che non avvertivo più alcun progresso. Che fare? Cambiare psicologo? Provato anche quello, ma dopo un paio di sedute mi sono sentito dire "meglio che torni dalla collega, la situazione mi pare ingarbugliata e senz'altro lei ha già sviscerato molto con quest'altra persona, meglio riprendere con lei il filo del discorso, qui ci vorrebbero mesi solo per ricostruire la storia etc"... della serie "non ci capisco nulla, meglio sbolognarla a qualcun altro"... :p Oltretutto, non me la passo male ma non navigo neppure nell'oro: e le sedute costano un occhio della testa... :eek: ... va beh che i soldi spesi spesi per la salute sono sempre spesi bene, ma in questo caso il dubbio verte proprio sull'utilità in relazione alla salute.
Mi farebbe davvero piacere che qualcuno mi dicesse: "lei non ha nulla, deve solo farsi forza ed affrontare i problemi della vita come fà chiunque altro"... almeno avrei una certezza, ma onestamente ci credo poco.
Chi non ha mai provato psicofarmaci probabilmente non può capire: le modificazioni (in positivo, ma anche in negativo) indotte nel modo di relazionarsi alle questioni sono talmente vistose che si fatica a pensare che il precedente approccio fosse quello "giusto"... di contro, dopo un pò si perde la percezione di chi siamo esattamente in condizioni, per così dire, "normali", ovverosia non artificiali, e questo comporta una certa tendenza alla spersonalizzazione.
Murakami
14-05-2007, 11:54
allora sei veramente irrecuperabile :O
Se mi sforzo, a Britney Spears ci arrivo eh... :O
juninho85
14-05-2007, 11:55
Se mi sforzo, a Britney Spears ci arrivo eh... :O
..non avevi ancora toccato il fondo :D
Ziosilvio
14-05-2007, 11:58
Mi spiace, ma oltre ai Backstreet Boys non riesco ad andare... :boh:
Se mi sforzo, a Britney Spears ci arrivo eh... :O
Prova:
- Beatallica
- Gli Atroci
- Massacration
- Nanowar
e vediamo se ti senti ancora giù...
Kharonte85
14-05-2007, 11:59
La terapia è, in questo momento, un mio grosso dilemma: l'ho portata avanti per tanti anni, poi ho interrotto per assenza di stimoli, poi ho ripreso ma a breve ho smesso definitivamente, dato che non avvertivo più alcun progresso. Che fare? Cambiare psicologo? Provato anche quello, ma dopo un paio di sedute mi sono sentito dire "meglio che torni dalla collega, la situazione mi pare ingarbugliata e senz'altro lei ha già sviscerato molto con quest'altra persona, meglio riprendere con lei il filo del discorso, qui ci vorrebbero mesi solo per ricostruire la storia etc"... della serie "non ci capisco nulla, meglio sbolognarla a qualcun altro"... :p Oltretutto, non me la passo male ma non navigo neppure nell'oro: e le sedute costano un occhio della testa... :eek: ... va beh che i soldi spesi spesi per la salute sono sempre spesi bene, ma in questo caso il dubbio verte proprio sull'utilità in relazione alla salute.
Mi farebbe davvero piacere che qualcuno mi dicesse: "lei non ha nulla, deve solo farsi forza ed affrontare i problemi della vita come fà chiunque altro"... almeno avrei una certezza, ma onestamente ci credo poco.
Chi non ha mai provato psicofarmaci probabilmente non può capire: le modificazioni (in positivo, ma anche in negativo) indotte nel modo di relazionarsi alle questioni sono talmente vistose che si fatica a pensare che il precedente approccio fosse quello "giusto"... di contro, dopo un pò si perde la percezione di chi siamo esattamente in condizioni, per così dire, "normali", ovverosia non artificiali, e questo comporta una certa tendenza alla spersonalizzazione.
Casomai depersonalizzazione :D
Personalmente non sono del tutto concorde sull'utilizzo di farmaci (bloccano il problema ma non lo risolvono), anche se mi rendo conto che in alcuni casi son necessari, Cmq fossi in te mi cercherei qualcuno che ti ispiri profonda fiducia, quindi si', cambiare psicologo (a me sembra assurdo che parta dal lavoro fatto da un'altro :mbe: ) con un diverso metodo ;)
La terapia è, in questo momento, un mio grosso dilemma: l'ho portata avanti per tanti anni, poi ho interrotto per assenza di stimoli, poi ho ripreso ma a breve ho smesso definitivamente, dato che non avvertivo più alcun progresso. Che fare? Cambiare psicologo? Provato anche quello, ma dopo un paio di sedute mi sono sentito dire "meglio che torni dalla collega, la situazione mi pare ingarbugliata e senz'altro lei ha già sviscerato molto con quest'altra persona, meglio riprendere con lei il filo del discorso, qui ci vorrebbero mesi solo per ricostruire la storia etc"... della serie "non ci capisco nulla, meglio sbolognarla a qualcun altro"... :p
Mi farebbe davvero piacere che qualcuno mi dicesse: "lei non ha nulla, deve solo farsi forza ed affrontare i problemi della vita come fà chiunque altro"... almeno avrei una certezza, ma onestamente ci credo poco.
Chi non ha mai provato psicofarmaci probabilmente non può capire: le modificazioni (in positivo, ma anche in negativo) indotte nel modo di relazionarsi alle questioni sono talmente vistose che si fatica a pensare che il precedente approccio fosse quello "giusto"... di contro, dopo un pò si perde la percezione di chi siamo esattamente in condizioni, per così dire, "normali", ovverosia non artificiali, e questo comporta una certa tendenza alla spersonalizzazione.
Il discorso che ti dicano che è meglio se continui dal vecchio psicologo penso dipenda dal fatto che per curare alcuni problemi che hanno magari una radice molto lontana e da ricercare possa richiedere anche molti anni, così andare da uno psicologo che già conosce la situazione ti può risparmiare degli anni di terapia. Può anche darsi che un altro psicologo in qualche mese ti curi perchè magari più competente per il tuo problema. Se non credi che il tuo psicologo sia all'altezza puoi provare a cambiarlo mettendo in chiaro la situazione con il nuovo.
Il fatto che non hai niente non te lo dirà mai nessuno, specie uno psicologo, la mente è una cosa complessa, specie nella società di oggi i problemi mentali sono tantissimi ma vengono considerati solo nel momento in cui si intromettono nella vita sociale ed impediscono appunto le funzioni sociali.
Dunque tu un problema ce l'hai, come ne abbiamo tutti, il tuo lo vedi molto grande così come ognuno vede i suoi molto grandi, in questo senso tu sei perfettamente normale o, meglio, esattamente come tutte le persone.
Per quanto riguarda gli psicofarmaci non mi posso pronunciare perchè non so come funzionano e non ne conosco gli effetti ma mi rendo conto che possano creare anche dei problemi oltre ad aiutare nella terapia.
Murakami
14-05-2007, 12:01
Casomai depersonalizzazione :D
Sono sinonimi (dubito che scrivano sgrammaticature nel foglietto illustrativo dei medicinali)... ;)
Trovo della saggezza in quanto dici, specie in ciò che ho evidenziato.
Non ho mai aperto una discussione in OT, l'ho fatto questa volta (pur sapendo che mi sarei attirato anche delle critiche) proprio per raccogliere pareri che mi consentissero di trovare uno spunto o anche soltanto la voglia di smuovermi e fare qualcosa, pensare qualcosa, cambiare qualcosa: ora devo scegliere tra il flauto, la bicicletta e l'alimentazione a base di pesce... :mbe:
Si scherza eh: apprezzo molto i consigli sinceri di ognuno di voi, anche quelli di Londo83 (almeno mi fanno incazzare e mi fanno sentire vivo)... :mano:
:yeah:
quando vuoi..... eh eh!!!!
cmq sono stato polemico di proposuito......ho toccato con mano la depressione (anche non in prima persona) ed è per questo che so che l'unico che può aiutarti sei te stesso! devi farti coraggio.
credo che nessuno pensi che la vita sia una passeggiata,anzi; ma (per quanto mi riguarda) ci sono momenti nella vita che valgono più di quanto immaginiamo!!!
devi crederci con tutte le tue forze! convincitene!
apprezza le piccole cose della vita!!!! :sofico:
spero di esserti stato d'aiuto! (a mio modo ovviamente...... ;) )
:mano:
Murakami
14-05-2007, 12:06
Se non credi che il tuo psicologo sia all'altezza puoi provare a cambiarlo mettendo in chiaro la situazione con il nuovo.
Beh, onestamente non lo so: mi ha aiutato molto all'inizio, poi mi pare si sia un pò "seduta"... :mbe: Forse l'ho fatto anche io, ho provato a scuotermi/la/ci ma non è servito (insomma, sarebbe anche il suo mestiere, no?)... o forse più in là non riesce ad andare... di sicuro è molto bella, quindi lasciarla è stato molto doloroso... :O
Pensare di ricominciare da capo con un altro/a è un pensiero tremendo: forse un approccio più semplice, più pragmatico, senza bisogno di scavare nel passato e nei meandri della psiche... mah... :fagiano:
@Crikkkk-19
14-05-2007, 12:06
Guarda chi non soffre di questi problemi non ti capirà mai e ti dirà che ci sono persone che muoiono di fame, persone in carrozzina e tante altre cose..
Purtroppo loro non sanno che quando la testa sta bene tutto può essere affrontato con serenità e decisione, quando è la tua testa per prima a rifiutare tutto ed a condizionarti nel patetico ed ossesivo mondo della ossessione, perfezione, controllo della realtà e delle azioni fatte solo e soltanto per cercare un paranoico controllo della realtà, tutto diventa impossibile...
Loro non sanno a volte, cosa significa avere una macchina bellissima, un figa come ragazza e una giornata di sole... e trovarsi a piangere dal primo secondo del mattino con attacchi di ansia e con la distorzione più totale della realtà!
Kharonte85
14-05-2007, 12:08
Sono sinonimi (dubito che scrivano sgrammaticature nel foglietto illustrativo dei medicinali)... ;)
Non si sa mai :sofico:
In ambito psicologico ho sentito solo depersonalizzazione, ma magari spersonalizzazione è una distinzione piu' sottile...:)
paditora
14-05-2007, 12:09
Ma la depressione per cosa ti viene?
Voglio dire ci sarà un motivo no?
Cosa ti manca che vorresti?
Kharonte85
14-05-2007, 12:10
Beh, onestamente non lo so: mi ha aiutato molto all'inizio, poi mi pare si sia un pò "seduta"... :mbe: Forse l'ho fatto anche io, ho provato a scuotermi/la/ci ma non è servito (insomma, sarebbe anche il suo mestiere, no?)... o forse più in là non riesce ad andare... di sicuro è molto bella, quindi lasciarla è stato molto doloroso... :O
Pensare di ricominciare da capo con un altro/a è un pensiero tremendo: forse un approccio più semplice, più pragmatico, senza bisogno di scavare nel passato e nei meandri della psiche... mah... :fagiano:
Tipo elettroshock? :stordita:
Ovviamente si scherza, ma pretendere di capire senza scavare a fondo è troppo.
Anche i pirati vorrebbero che il tesoro salisse sulla loro barca invece devono scendere loro a cercarlo ;)
francoisk
14-05-2007, 12:12
Ma la depressione per cosa ti viene?
Voglio dire ci sarà un motivo no?
Cosa ti manca che vorresti?
c'è gente senza lavoro,con vari problemi etc che è depressa,e c'è gente con lavoro,affetti e quant altro,che è lo stesso depressa:read:
Guarda chi non soffre di questi problemi non ti capirà mai e ti dirà che ci sono persone che muoiono di fame, persone in carrozzina e tante altre cose..
Purtroppo loro non sanno che quando la testa sta bene tutto può essere affrontato con serenità e decisione, quando è la tua testa per prima a rifiutare tutto ed a condizionarti nel patetico ed ossesivo mondo della ossessione, perfezione, controllo della realtà e delle azioni fatte solo e soltanto per cercare un paranoico controllo della realtà, tutto diventa impossibile...
Loro non sanno a volte, cosa significa avere una macchina bellissima, un figa come ragazza e una giornata di sole... e trovarsi a piangere dal primo secondo del mattino con attacchi di ansia e con la distorzione più totale della realtà!
Veramente nessuno sta facendo questo, è vero che non possiamo sapere esattamente cosa si prova ma si cerca di dare dei consigli in generale.
In generale credo che il dolore mentale sia peggiore di quello fisico perchè porta al distacco della realtà ed è difficile uscirne. In questo senso mi pare che nessuno abbia dato dei consigli sbagliati o comunque abbia intenzionalmente sottovalutato il problema.
paditora
14-05-2007, 12:14
Gli animali, per loro si darei la vita: avrei fatto il veterinario, ma avrei anche fatto la fame con la cronica allergia al pelo di gatto che mi ritrovo... :(
Comprati un cane o qualche altro animale domestico se ami gli animali. :)
paditora
14-05-2007, 12:18
c'è gente senza lavoro,con vari problemi etc che è depressa,e c'è gente con lavoro,affetti e quant altro,che è lo stesso depressa:read:
Ho capito.
Ma di solito la depressione nasce quando ci manca qualcosa che non abbiamo.
Se uno ha tanto o poco ed è felice di quello che ha non credo che gli venga la depressione.
Kharonte85
14-05-2007, 12:19
Urge una distinzione (che rende l'idea ;) ):
Infelice: Persona a cui manca un partner.
Depresso: Vive in un Harem ma è infelice.
La differenza è che se l'infelice avesse un harem sarebbe felice (dipende soprattutto da fattori esterni) (Credo sia il mio caso :D )
Mentre per il depresso la condizione è molto piu' difficile da affrontare poiche' dipende soprattutto da fattori interni ;)
Murakami
14-05-2007, 13:05
Ma la depressione per cosa ti viene?
Voglio dire ci sarà un motivo no?
Cosa ti manca che vorresti?
Onestamente, nulla: ma sono perennemente insoddisfatto, frustrato, senza un fine da perseguire... e, ultimamente, si è aggiunta una irrequietezza in ambito sessuale che, onestamente, mi spaventa. Faccio strani sogni, morbosi, anche ad occhi aperti, desidero sperimentare di continuo, cambiare continuamente partner, pur sapendo che la successiva mi appagherà per il solo spazio di un momento. Questo è grave per me, perchè ho sempre sognato un bel rapporto stabile basata sulla fiducia, ma in queste condizioni è impossibile. C'è da dire che la coincidenza di questa mutata situazione con il cambiamento dei farmaci è abbastanza singolare, direi sintomatica... :muro:
Murakami
14-05-2007, 13:05
Comprati un cane o qualche altro animale domestico se ami gli animali. :)
Ce l'ho, è una delle poche autentiche gioie della mia vita: purtroppo ha la sua età e penso sempre più spesso a quando morirà e a quanto male starò.
Murakami
14-05-2007, 13:07
Tipo elettroshock? :stordita:
Ovviamente si scherza, ma pretendere di capire senza scavare a fondo è troppo.
Anche i pirati vorrebbero che il tesoro salisse sulla loro barca invece devono scendere loro a cercarlo ;)
Ci sono delle pseudo-terapie che non pretendono di capire, ma di agire unicamente sul comportamento con dei "trucchi" per instradarlo secondo le nostre esigenze (indirizzano il pensiero, in qualche modo): quanto possano essere efficaci, non sono in grado di dirlo.
Ci sono delle pseudo-terapie che non pretendono di capire, ma di agire unicamente sul comportamento con dei "trucchi" per instradarlo secondo le nostre esigenze (indirizzano il pensiero, in qualche modo): quanto possano essere efficaci, non sono in grado di dirlo.
Sinceramente credo che modificare un comportamento errato con un altro più comodo ma comunque errato non sia una buona terapia se ho capito di cosa parli.
Comunque intanto che ho fatto da mangiare mi sono dato una letta in giro sul web alla DOC tanto per non parlare troppo a vanvera visto che non sono uno psicologo, mi pare che potrebbe essere una buona cosa se tu scindessi la depressione dai comportamenti ossessivo compulsivi e ti concentrassi su questi ultimi per riuscire a limitarli o magari a rimuoverli, gestisci un piccolo problema alla volta e cerca di eliminarlo senza perdere la testa in una situazione più complessa di quella che una persona da sola possa gestire. Riuscire ad eliminare anche solo uno dei comportamenti che ti danno fastidio potrebbe essere un modo di riprendere fiducia.
Questo è quello che tenterei di fare io ovviamente poi non conoscendo bene la tua situazione vedi tu se vuoi farlo o meno.
Ho letto solo il tuo primo posto e rispondo per come la vedo io.
Per me è proprio questa normalità,il tutto perfetto o quasi che ti rende così,prova a cambiare un pò le carte in tavola,cerca di non pensare troppo a (non fregartene) quelle cose che per te sembrano importanti,commetti degli errori,cerca di guardare la vita sotto un altra ottica,dovresti trovare nuovi stimoli.
Murakami
14-05-2007, 13:44
Sinceramente credo che modificare un comportamento errato con un altro più comodo ma comunque errato non sia una buona terapia se ho capito di cosa parli.
Comunque intanto che ho fatto da mangiare mi sono dato una letta in giro sul web alla DOC tanto per non parlare troppo a vanvera visto che non sono uno psicologo, mi pare che potrebbe essere una buona cosa se tu scindessi la depressione dai comportamenti ossessivo compulsivi e ti concentrassi su questi ultimi per riuscire a limitarli o magari a rimuoverli, gestisci un piccolo problema alla volta e cerca di eliminarlo senza perdere la testa in una situazione più complessa di quella che una persona da sola possa gestire. Riuscire ad eliminare anche solo uno dei comportamenti che ti danno fastidio potrebbe essere un modo di riprendere fiducia.
Questo è quello che tenterei di fare io ovviamente poi non conoscendo bene la tua situazione vedi tu se vuoi farlo o meno.
Beh, i farmaci che prendo sono specifici per depressione e DOC simultaneamente: in effetti, i sintomi da ossessione ripetitiva si sono grandemente ridotti (es. prima avevo la mania di formattare il PC anche 2 o 3 volte al giorno, adesso saranno 2 mesi che non lo tocco più), mentre la depressione in genere è ancora presente, specialmente in questa stagione primaverile.
Murakami
14-05-2007, 13:45
Ho letto solo il tuo primo posto e rispondo per come la vedo io.
Per me è proprio questa normalità,il tutto perfetto o quasi che ti rende così,prova a cambiare un pò le carte in tavola,cerca di non pensare troppo a (non fregartene) quelle cose che per te sembrano importanti,commetti degli errori,cerca di guardare la vita sotto un altra ottica,dovresti trovare nuovi stimoli.
Interessante punto di vista: qualche idea nello specifico (che non sia irrimediabilmente rovinosa? :D )?
Chevelle
14-05-2007, 14:26
Ah: lascia perdere le palestre; corsa (o bicicletta) e nuoto vanno già più che bene.
Cos' ha di male l' attività fisica in palestra? Una persona che si è danneggiata la schiena con squat e stacchi è una conseguenza della disinformazione dei cari istruttori ISEF da 1/100 di squat da 1000 ripetizioni che non sono mai stati in grado di insegnare l' esecuzione, di questi esercizi, nel modo corretto. Squat, stacchi e gli esercizi olimpionici sono ottimi per essere in buona salute, per correre più veloce, per saltare più in alto e per essere più coordinati nel gioco di squadra.
Il nuoto logora la cuffia dei rotatori e la corsa logora le cartilagini se proprio vogliamo mettere i puntini sulle "i". Idem il ciclismo. Ogni sport ha le sue "conseguenze"...
Murakami
14-05-2007, 15:19
Cos' ha di male l' attività fisica in palestra? Una persona che si è danneggiata la schiena con squat e stacchi è una conseguenza della disinformazione dei cari istruttori ISEF da 1/100 di squat da 1000 ripetizioni che non sono mai stati in grado di insegnare l' esecuzione, di questi esercizi, nel modo corretto. Squat, stacchi e gli esercizi olimpionici sono ottimi per essere in buona salute, per correre più veloce, per saltare più in alto e per essere più coordinati nel gioco di squadra.
Il nuoto logora la cuffia dei rotatori e la corsa logora le cartilagini se proprio vogliamo mettere i puntini sulle "i". Idem il ciclismo. Ogni sport ha le sue "conseguenze"...
Credo che il suo riferimento fosse al fatto che, per certi individui, la palestra accentua la tendenza all'isolamento, all'introspezione elucubrante e alla ricerca della perfezione; non esattamente la cura migliore per chi soffre di depressione.
juninho85
14-05-2007, 15:23
Credo che il suo riferimento fosse al fatto che, per certi individui, la palestra accentua la tendenza all'isolamento, all'introspezione elucubrante e alla ricerca della perfezione; non esattamente la cura migliore per chi soffre di depressione.
potresti anche fare nuove conoscenze e migliorare la tua autostima ;)
potresti anche fare nuove conoscenze e migliorare la tua autostima ;)
si.. e vedere il tuo nuovo amichetto che solleva 150 kg e tu 20. :D
juninho85
14-05-2007, 15:27
si.. e vedere il tuo nuovo amichetto che solleva 150 kg e tu 20. :D
si ma che due palle se la vedete con l'occhio dell'inferiorità hai migliaia di motivi per cui potresti sentirti superiore/inferiore rispetto a qualcuno/qualcosa...casa,lavoro,macchina,figa,soldi,pellicano ;)
si ma che due palle se la vedete con l'occhio dell'inferiorità hai migliaia di motivi per cui potresti sentirti superiore/inferiore rispetto a qualcuno/qualcosa...casa,lavoro,macchina,figa,soldi,pellicano ;)
in una parola: depressione.
juninho85
14-05-2007, 15:35
in una parola: depressione.
non sempre per fortuna:bassa stima di se stessi ;)
non sempre per fortuna:bassa stima di se stessi ;)
si si certo.. non sempre.. se nonessuno andrebbe in palestra... ma in questo contesto si.
juninho85
14-05-2007, 15:41
si si certo.. non sempre.. se nonessuno andrebbe in palestra... ma in questo contesto si.
non conoscendolo non potrei essere obiettivo
Murakami
14-05-2007, 15:42
In palestra ho imparato ad accontentarmi, non invidio più i colossi, e poi in fin dei conti mi alleno per il gusto della sensazione che dà: certo che non è qualcosa che invita alla socialità, almeno non per me (mai conosciuto nessuno/a in questo modo, io penso ad allenarmi non a fare conversazione).
non conoscendolo non potrei essere obiettivo
non sto parlando della singola persona... ma della depressione in generale.
juninho85
14-05-2007, 15:47
In palestra ho imparato ad accontentarmi, non invidio più i colossi, e poi in fin dei conti mi alleno per il gusto della sensazione che dà: certo che non è qualcosa che invita alla socialità, almeno non per me (mai conosciuto nessuno/a in questo modo, io penso ad allenarmi non a fare conversazione).
forse perchè non è uno sport di squadra,ma se in una palestra dove supponiamo che mediamente si trovino 50 persone in sala non riesci a scambiare due chiacchere il problema sei te non certo le situazioni che la palestra non favorisce ;)
nemmeno io rimango a perdere tempo chiaccherando,anche perchè ci vado dopo lavoro dunque non posso dilungarmi troppo,questo non vuol dire che non riesca comunque a scambiare due chiacchere e conoscere qualcuno
Murakami
14-05-2007, 15:50
forse perchè non è uno sport di squadra,ma se in una palestra dove supponiamo che mediamente si trovino 50 persone in sala non riesci a scambiare due chiacchere il problema sei te non certo le situazioni che la palestra non favorisce ;)
nemmeno io rimango a perdere tempo chiaccherando,anche perchè ci vado dopo lavoro dunque non posso dilungarmi troppo,questo non vuol dire che non riesca comunque a scambiare due chiacchere e conoscere qualcuno
Forse non mi sono spiegato bene: non è che non riesco, semplicemente non mi interessa, non vado in palestra per scambiare due chiacchiere, ma per allenarmi... :)
Ziosilvio
14-05-2007, 16:09
Credo che il suo riferimento fosse al fatto che, per certi individui, la palestra accentua la tendenza all'isolamento, all'introspezione elucubrante e alla ricerca della perfezione; non esattamente la cura migliore per chi soffre di depressione.
No, è che (a mio modesto avviso) costa troppo per quello che offre.
Murakami
14-05-2007, 16:12
No, è che (a mio modesto avviso) costa troppo per quello che offre.
Costa? In termini monetari? Non mi sembra uno sport molto caro... :confused:
Ho capito.
Ma di solito la depressione nasce quando ci manca qualcosa che non abbiamo.
Se uno ha tanto o poco ed è felice di quello che ha non credo che gli venga la depressione.
Esatto. Il desiderio porta alla "depressione", per come la penso io.
---
Comunque io concordo pienamente con ciò che ha scritto -Ivan-.
So che pochi riescono a capirmi pienamente. Io meno cose faccio e meno desiderî ho, meglio sto. La vita è intrinsecamente angoscia primordiale, quindi per essere felice, non mi serve altro che l'accettazione profonda, totale, della stessa.
Accetto i miei istinti e vivo egoisticamente (n.b. non associare la comune connotazione negativa a questa parola, in questo caso) nel puro edonismo (inteso come assenza di turbamento, passioni profonde e desiderî, non come smania di raggiungere una felicità vana).
Ovviamente non è tutto perfetto, quindi quando accade qualcosa di negativo, reagisco a volte istintivamente come tutte le persone, ma dopo, l'avvenimento mi scivola addosso.
Sì, faccio in modo che tutto scivoli addosso. Niente utopie, niente speranze, niente certezze sul futuro. Cerco di cogliere l'attimo.
Murakami
14-05-2007, 17:57
Esatto. Il desiderio porta alla "depressione", per come la penso io.
---
Comunque io concordo pienamente con ciò che ha scritto -Ivan-.
So che pochi riescono a capirmi pienamente. Io meno cose faccio e meno desiderî ho, meglio sto. La vita è intrinsecamente angoscia primordiale, quindi per essere felice, non mi serve altro che l'accettazione profonda, totale, della stessa.
Accetto i miei istinti e vivo egoisticamente (n.b. non associare la comune connotazione negativa a questa parola, in questo caso) nel puro edonismo (inteso come assenza di turbamento, passioni profonde e desiderî, non come smania di raggiungere una felicità vana).
Ovviamente non è tutto perfetto, quindi quando accade qualcosa di negativo, reagisco a volte istintivamente come tutte le persone, ma dopo, l'avvenimento mi scivola addosso.
Sì, faccio in modo che tutto scivoli addosso. Niente utopie, niente speranze, niente certezze sul futuro. Cerco di cogliere l'attimo.
La pensi più o meno come Terzani: leggendo uno dei suoi ultimi libri, "Un altro giro di giostra", sono stato portato anche io ad avvicinarmi a questa visione, ma poi ho concluso che non fà per me... soprattutto perchè, in momenti come questo, non desidero pressochè nulla, quindi non saprei di cosa privarmi... eppure, sono ugualmente infelice... :p
Premetto che io non ci capisco nulla di depressione e delle sue cause "chimiche".
Prescindendo da queste, a me sembra che tutto il problema sia riconducibile ad una cosa sola: la ricerca di un senso nella vita.
L'ambiente nel quale cresciamo e viviamo ci dà dei modelli, ci insegna come trovare un lavoro, una casa, creare una famiglia.
Noi seguiamo questi insegnamenti, facciamo ciò che ci viene richiesto, più o meno bene, con risultati più o meno buoni visto che non tutti sono uguali.
Svolgiamo il compitino che ci viene affidato.
Può però capitare ad un dato momento (e 35 anni possono essere un'età critica) che abbiamo fatto praticamente tutto quello che ci veniva chiesto di fare, o che ci eravamo prefissi di fare per soddisfare le aspettative degli altri.
E può capitare che in un'angolino nascosto del cranio, nel quale abbiamo cercato di relegarlo per i suoi effetti potenzialmente devastanti, cominci a farsi strada un "perchè tutto questo?"
C'è uno scrittore, Franz Kafka, che ha cercato di raccontare quanto possa essere devastante il "perchè", un pò in tutte le opere ma in articolare nel racconto "La metamorfosi".
La trasformazione del protagonista in uno scarafaggio può essere letta come un "risveglio" dallo stato di sospensione del giudizio nel quale il mondo che ci circonda tende a farci stare. Le conseguenze del risveglio, purtroppo, possono essere distruttive.
Alcuni vedono la risposta a questa domanda in una esistenza dopo la morte, quindi bypassano di netto il problema.
Molti altri vanno avanti senza porsi dubbi e domande, per loro la vita "é" il compitino, quindi si danno nuovi obiettivi, casa più grande, auto più potente, stato fisico migliore, viaggi etc.
Queste sono solo "cose".
Musica, palestre, animali, viaggi e chi più ne ha più ne metta, sono cose.
Se pensiamo che queste "cose" possano "essere" il senso dell'esistenza, con molta probabilità andremo incontro a una serie di delusioni una peggiore dell'altra.
A questo punto, che cosa ci resta da fare?
A mio avviso, cercare una "legge", un fine ultimo dell'esistenza, è sbagliato in partenza. Non c'è.
Cosa ci rimane allora? La vita stessa. Essa "è".
E' un'opportunità, da non dare per scontata, di esserci. Per un periodo di tempo finito.
E di condividere questa "cosa" con altri che, nello stesso casuale intervallo temporale, ci sono anche loro. Vivi e senzienti.
La pensi più o meno come Terzani: leggendo uno dei suoi ultimi libri, "Un altro giro di giostra", sono stato portato anche io ad avvicinarmi a questa visione, ma poi ho concluso che non fà per me... soprattutto perchè, in momenti come questo, non desidero pressochè nulla, quindi non saprei di cosa privarmi... eppure, sono ugualmente infelice... :p
Il discorso per quanto io lo condivida penso sia un po' distante dalla tua situazione. Il punto non è tanto privarsi di qualcosa di materiale quanto del desiderio di qualcosa di diverso da ciò che si ha.
Comunque penso che il tuo problema non sia direttamente legato ad una visione errata della vita. I problemi psicologici hanno radici profonde e non credo dipendano da questo, ci sono migliaia di persone che non hanno capito un piffero della vita che pure non hanno problemi psicologici rilevanti, questo è un discorso a parte anche se molto importante.
La pensi più o meno come Terzani: leggendo uno dei suoi ultimi libri, "Un altro giro di giostra", sono stato portato anche io ad avvicinarmi a questa visione, ma poi ho concluso che non fà per me... soprattutto perchè, in momenti come questo, non desidero pressochè nulla, quindi non saprei di cosa privarmi... eppure, sono ugualmente infelice... :p
Non ho mai letto questo libro, però ho appena letto due frammenti del libro nel suo sito ufficiale.
Quando parla del suo distaccamento mentre gli fu annunciata la malattia, sembra la descrizione di me stesso. È la mia attitudine verso la vita.
Secondo me la tua infelicità è determinata dall'alienazione causata dalla tua situazione, apparentemente senza problemi.
Cosa ti dovrebbe dare felicità? La consapevolezza di "non avere problemi", oppure l'accettare che vivere di per sé è triste e problematico per gli uomini, e che quindi in qualche modo la felicità è una forma di disumanizzazione che porta all'essere un qualcosa che va oltre l'uomo?
Il desiderio, anche quello dello "star bene" è insito nell'uomo, e porta all'infelicità.
L'accettazione totale della condizione umana, invece, almeno nel mio caso, porta all'assenza di angoscia, o meglio, a far sì che i sentimenti forti non siano duraturi.
Di conseguenza sono profondamente tranquillo, quindi "felice".
È una questione di attitudine alla vita, secondo me.
Non ho mai letto questo libro, però ho appena letto due frammenti del libro nel suo sito ufficiale.
Quando parla del suo distaccamento mentre gli fu annunciata la malattia, sembra la descrizione di me stesso. È la mia attitudine verso la vita.
Secondo me la tua infelicità è determinata dall'alienazione causata dalla tua situazione, apparentemente senza problemi.
Cosa ti dovrebbe dare felicità? La consapevolezza di "non avere problemi", oppure l'accettare che vivere di per sé è triste e problematico per gli uomini, e che quindi in qualche modo la felicità è una forma di disumanizzazione che porta all'essere un qualcosa che va oltre l'uomo?
Il desiderio, anche quello dello "star bene" è insito nell'uomo, e porta all'infelicità.
L'accettazione totale della condizione umana, invece, almeno nel mio caso, porta all'assenza di angoscia, o meglio, a far sì che i sentimenti forti non siano duraturi.
Di conseguenza sono profondamente tranquillo, quindi "felice".
È una questione di attitudine alla vita, secondo me.
Scusami in anticipo, ma... non è che hai deciso di non vivere le situazioni nella loro pienezza per la paura di soffrire quando poi finiscono? Leggendoti il dubbio viene ;)
L'arte non insegna niente, tranne il senso della vita
Henry Miller
Scusami in anticipo, ma... non è che hai deciso di non vivere le situazioni nella loro pienezza per la paura di soffrire quando poi finiscono? Leggendoti il dubbio viene ;)
Dubbio lecito :)
Io penso di vivere le situazioni in questo modo perché alla fin fine nulla ha valore per me. Inoltre perché dovrei preoccuparmi di lasciarmi trasportare da emozioni, le quali se positive sono vane, quindi alla loro fine sarei triste, e se negative mi porterebbero in una spirale di insoddisfazione?
Se mi immergo nelle emozioni, naturalmente soffro in seguito.
Quindi perché non sfruttare la mia pigrizia cronica positivamente? :)
Dubbio lecito :)
Io penso di vivere le situazioni in questo modo perché alla fin fine nulla ha valore per me. Inoltre perché dovrei preoccuparmi di lasciarmi trasportare da emozioni, le quali se positive sono vane, quindi alla loro fine sarei triste, e se negative mi porterebbero in una spirale di insoddisfazione?
Se mi immergo nelle emozioni, naturalmente soffro in seguito.
Quindi perché non sfruttare la mia pigrizia cronica positivamente? :)
Ma sei felice? Sei soddisfatto?
Murakami
14-05-2007, 19:03
Non ho mai letto questo libro, però ho appena letto due frammenti del libro nel suo sito ufficiale.
Quando parla del suo distaccamento mentre gli fu annunciata la malattia, sembra la descrizione di me stesso. È la mia attitudine verso la vita.
Secondo me la tua infelicità è determinata dall'alienazione causata dalla tua situazione, apparentemente senza problemi.
Cosa ti dovrebbe dare felicità? La consapevolezza di "non avere problemi", oppure l'accettare che vivere di per sé è triste e problematico per gli uomini, e che quindi in qualche modo la felicità è una forma di disumanizzazione che porta all'essere un qualcosa che va oltre l'uomo?
Il desiderio, anche quello dello "star bene" è insito nell'uomo, e porta all'infelicità.
L'accettazione totale della condizione umana, invece, almeno nel mio caso, porta all'assenza di angoscia, o meglio, a far sì che i sentimenti forti non siano duraturi.
Di conseguenza sono profondamente tranquillo, quindi "felice".
È una questione di attitudine alla vita, secondo me.
C'è del vero in quanto dici, ma non mi sento pronto per abbandonare anche l'ultimo desiderio: quello di essere felici, e se non felici almeno sereni.
Dubbio lecito :)
Io penso di vivere le situazioni in questo modo perché alla fin fine nulla ha valore per me. Inoltre perché dovrei preoccuparmi di lasciarmi trasportare da emozioni, le quali se positive sono vane, quindi alla loro fine sarei triste, e se negative mi porterebbero in una spirale di insoddisfazione?
Se mi immergo nelle emozioni, naturalmente soffro in seguito.
Quindi perché non sfruttare la mia pigrizia cronica positivamente? :)
Tipico approccio depressivo.. Non si vuole fare una cosa perchè si sa che finirà, o che finirà male..
Ho avuto anch'io problemi di depressione, spero di averli superati anche se questo modo di approcciarmi alla realtà ritorna spesso (inconsciamente) Cerco di contrastarlo con il pensiero che la vita valga di essere vissuta per quei pochi momenti di felicità... anche se subito dopo ci sarà dolore...
Murakami
14-05-2007, 19:06
Dipende, Fabryce: anche io tendo a non farmi coinvolgere troppo, ma solo per paura di soffrire, non in virtù della constatazione che le emozioni sono passeggere...se Occasus ha trovato così il suo equilibrio e pace interiore, dubito che possa essere definito "depresso".
Tipico approccio depressivo.. Non si vuole fare una cosa perchè si sa che finirà, o che finirà male..
Ho avuto anch'io problemi di depressione, spero di averli superati anche se questo modo di approcciarmi alla realtà ritorna spesso (inconsciamente) Cerco di contrastarlo con il pensiero che la vita valga di essere vissuta per quei pochi momenti di felicità... anche se subito dopo ci sarà dolore...
Il dolore è causato dal modo sbagliato di vedere le cose.
Le emozioni vanno certamente vissute con pienezza ma senza illusioni, e soprattutto è necessario distinguere tra emozioni positive e negative e gestirle di conseguenza.
L'amore è una emozione positiva, forse la più positiva che esista e va vissuta in pienezza, l'innamoramento è il suo contrario, è la controparte negativa cioè la brama di possesso di un'altra persona tanto per fare un esempio.
Così come per l'amore anche per il divertimento e per tutto ciò che è legato alle emozioni esistono modi di viverli positivi e negativi.
E' necessario godersi le emozioni positive e limitare con la ragione quelle negative. Ho detto è necessario godersi le emozioni positive ma devo aggiungere senza desiderarle troppo ardentemente.
Un esempio può essere il seguente:
1) che io mi diverto e mi godo il mio divertimento a pieno è una cosa positiva
2) che io desidero divertirmi e faccio di tutto per cercare di divertirmi è una cosa negativa perchè mi porta a ricercare il divertimento ed a desiderarlo continuamente ed il divertirsi non è una costante della vita dunque va goduta quando si presenta, il desiderarlo con troppa veemenza porta solo a soffrire quando non c'è.
Le emozioni vanno vissute ma capite, non si deve dipendere da esse.
La felicità non dipende da nient altro che da noi e se siamo felici siamo felici quando siamo amati come quando siamo odiati, quando stiamo bene e quando stiamo male, la felicità non è un sentimento quindi non è passeggera ed è prodotta da un giusto modo di vedere le cose.
C'è del vero in quanto dici, ma non mi sento pronto per abbandonare anche l'ultimo desiderio: quello di essere felici, e se non felici almeno sereni.
Non devi abbandonare nessun desiderio di felicità, devi semplicemente abbracciare la realtà e godertela. E' un modo di pensare molto vicino a quello buddista per quanto poco io ne sappia in merito ed è condiviso anche da molti pensatori occidentali anche se con qualche limitazione.
Per essere felici non servono le emozioni, serve solo la pace interiore, cioè l'assenza di angoscia e l'angoscia è causata dal desiderio di ciò che non si ha e che non si può avere.
Ma sei felice? Sei soddisfatto?
Per quanto strano possa sembrare, sicuramente e completamente sì :fagiano:
C'è del vero in quanto dici, ma non mi sento pronto per abbandonare anche l'ultimo desiderio: quello di essere felici, e se non felici almeno sereni.
Ma guarda, io sono sereno, quindi felice. Analizzando le cause delle mie precedenti insoddisfazione e noia cronica, sicuramente meno forti delle tue, ho provato ad eliminarle e conseguentemente mi sono reso conto della bellezza di questa condizione.
Insomma, una specie di Buddha dei poveri del XXI secolo :asd: (n.b. non mi ritengo buddista, sebbene condivida diversi punti della sua dottrina. È giusto un esempio.)
Tipico approccio depressivo.. Non si vuole fare una cosa perchè si sa che finirà, o che finirà male..
Può anche essere un approccio depressivo (non sei l'unico a definire "triste"/"depressivo" il mio modo di interpretare la vita), ma lo sfrutto molto positivamente, tanto da essere profondamente felice.
Non mi lascio abbandonare allo sconforto, ma al contrario cerco di accettare tutto e di andare avanti.
Ho avuto anch'io problemi di depressione, spero di averli superati anche se questo modo di approcciarmi alla realtà ritorna spesso (inconsciamente) Cerco di contrastarlo con il pensiero che la vita valga di essere vissuta per quei pochi momenti di felicità... anche se subito dopo ci sarà dolore...
Allora semplicemente incanaliamo questa attitudine in modi differenti.
A te è stata distruttiva, a me fa stare felice.
Io cerco di vivere nella maniera opposta: né felicità intensa, ma vana, né dolore, ma profonda serenità, con la conseguente felicità duratura, intervallata da momenti di noia/lieve dolore assolutamente passeggeri. Infatti, non essendo il mio modello di vita un'utopia, ma un'esperienza reale, è naturale che ceda, seppure in maniera limitata, alla parte più irrazionale e istintiva di me.
Non devi abbandonare nessun desiderio di felicità, devi semplicemente abbracciare la realtà e godertela. E' un modo di pensare molto vicino a quello buddista per quanto poco io ne sappia in merito ed è condiviso anche da molti pensatori occidentali anche se con qualche limitazione.
Per essere felici non servono le emozioni, serve solo la pace interiore, cioè l'assenza di angoscia e l'angoscia è causata dal desiderio di ciò che non si ha e che non si può avere.
Un altro frequentatore del Giardino? :D
Il buddismo cui avete accennato è il buddismo tibetano, quello del "nirvana", per intenderci. Ma c'è anche un altro buddismo, che io seguo (pur non essendo del tutto praticante): quello giapponese (della Soka Gakkai), la cui filosofia è più vicina al "carpe diem" del film "L'attimo fuggente".
Il primo buddismo insegna la felicità attraverso l'allontanarsi dalla vita, il secondo la insegna attraverso l'immergersi del tutto in essa con spirito sereno ed animo costante.
A voi la scelta dell'atteggiamento migliore per voi :D
(ho perso 20 kg i 3 settimane,non parlo per sentito dire ;) !
20Kg in 3 settimane???????? :sofico: :sofico:
mi sa che c'è qualche cosa che non torna nella frase
Ciao per tentare di tirarti su il morale non so davvero da dove iniziare .... cambia o almeno prova a variare il tuo modo di pensare già da quando apri gli occhi perchè la vita la tua vita è la cosa più preziosa che hai e sappi soprattutto ci sono cose che diamo per scontato ma sono dati reali ad esempio :
- se non hai mai provato il pericolo di una battaglia o la solitudine di un imprigionamento, l'agonia della tortura o i morsi della fame sei più avanti di 500 milioni di abitanti di questo mondo
-se puoi andare in chiesa senza la paura di essere minacciato , arrestato , torturato o ucciso sei più fortunato di 3 miliardi di persone di questo mondo
-se hai cibo nel frigorifero , vestiti addosso ed un tetto sopra la testa e un posto per dormire sei più ricco del 75% degli abitanti del mondo
- se hai soldi in banca, nel tuo portafoglio e degli spiccioli da qualche parte in una ciotola sei tra l 8% delle persone più benestanti nel mondo
-se hai letto ciò che ti ho scritto hai appena ricevuto una doppia benedizione la prima perchè ho pensato a te e la seconda è perchè non sei tra i due miliardi di persone che non sanno leggere ....
Lavora come se non avessi bisogno di soldi
Ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire
Balla come se nessuno ti stesse guardando
Canta come se nessuno ti stesse sentendo
Vivi come se il paradiso fosse sulla Terra
tutto ciò che ti ho scritto può sembrarti banale ma da un senso a cose scontate , non ti aggrappare mai alla cose materiali per uscire da questo tunnel nessuna console e nessuno videogioco ti porterà fuori da questa crisi , ma sappi invece che ci sono bambini che sanno di morire ed hanno fame ma nascono e muoiono col sorrisso sulle labbra ed i loro occhi hanno sempre una luce particolare bellissima.....
Il buddismo cui avete accennato è il buddismo tibetano, quello del "nirvana", per intenderci. Ma c'è anche un altro buddismo, che io seguo (pur non essendo del tutto praticante): quello giapponese (della Soka Gakkai), la cui filosofia è più vicina al "carpe diem" del film "L'attimo fuggente".
Il primo buddismo insegna la felicità attraverso l'allontanarsi dalla vita, il secondo la insegna attraverso l'immergersi del tutto in essa con spirito sereno ed animo costante.
A voi la scelta dell'atteggiamento migliore per voi :D
Sinceramente non so a che tipo di buddismo sono più vicino.
Il mio pensiero è un unione tra esperienza personale, buddismo, stoicismo, epicureismo, edonismo e chissa quale altra filosofia.
Mi chiedo se riuscirò mai a trovare pace. Da tanti anni sono in cura da psichiatra e psicologa, per depressione e D.O.C. (sindrome ossessivo compulsiva). I farmaci aiutano (non senza qualche effetto collaterale) ma non posso certo sperare nella pillola miracolosa, mentre la psicoterapia ha sortito i suoi effetti nel breve-medio periodo, ma ultimamente l'ho abbandonata per inedia.
Mi sveglio la mattina e mi viene da piangere al pensiero di affrontare la giornata; mi sento svuotato di ogni energia ed entusiasmo, poi la situazione migliora un pò mano a mano che passa il tempo e mi metto in movimento. La mia vita è costellata di tante manie di perfezionismo, piccole e grandi, così come dal desiderio (ovviamente frustrato) di controllare ogni cosa.
L'aspetto più grave, almeno in questo periodo, è l'instabilità, sia di obiettivi che umorale: non trovo uno scopo che mi spinga verso qualcosa, non trovo interesse continuo per la mia attività lavorativa e nella sfera sentimentale, oltre a continui sbalzi d'umore senza apparente motivo.
Eppure, non mi manca nulla: ho una bella casetta, una bellissima cagnetta, un lavoro tranquillo e discretamente remunerato (a breve, pare, anche a tempo indeterminato, senza che la cosa mi rende particolarmente felice), niente problemi di soldi, una ragazza in gamba, genitori comprensivi, buoni amici ed amiche, 2 console next gen ( :stordita: )... eppure, pur di non uscire la sera in compagnia farei carte false; desidero solo restare in casa e dormire, oppure rimbambirmi di videogames per non pensare al futuro, che avverto come privo di speranze ed aspirazioni. L'unica cosa che mi attrae morbosamente sono le storie di morte, malattia e sofferenza... :mbe:
Mi chiedo cosa mi resti da provare per migliorare un pò la situazione: mi chiedo anche se non possa essere considerato "normale" essere semplicemente disinteressati verso ciò che ci circonda... non tutti hanno la fortuna di avere grandi passioni, vi pare? C'è da dire che la mia famiglia si porta dietro una lunga storia di depressione: sembra, quindi, che una certa predisposizione genetica sia ereditaria.
Boh, tiro avanti... :fagiano:
Tutti hanno questi periodi nell'arco della vita!
C'è chi erroneamente se li incassa emotivamente provocando reazioni da prime pagine e c'è chi ,saggiamente ,capisce che questi stati sorgono per far capire la strada da prendere!
Sei Arjuna nel campo di battaglia!
La vita è tutta una battaglia, una “guerra” per trasmutare il male della natura umana. Non odiare il male, perché in esso non si cela nessun Principio maligno.
Se ti piace leggere butta un occhio alla Baghavad Gita. ;)
Murakami
14-05-2007, 20:19
tutto ciò che ti ho scritto può sembrarti banale ma da un senso a cose scontate , non ti aggrappare mai alla cose materiali per uscire da questo tunnel nessuna console e nessuno videogioco ti porterà fuori da questa crisi , ma sappi invece che ci sono bambini che sanno di morire ed hanno fame ma nascono e muoiono col sorrisso sulle labbra ed i loro occhi hanno sempre una luce particolare bellissima.....
Eh già, questa cosa è sacrosanta: nulla di materiale può farci trovare la felicità... noi e la nostra mania di "accumulare" cose per riempire le nostre carenze... :cry:
Murakami
14-05-2007, 20:22
Se ti piace leggere butta un occhio alla Baghavad Gita. ;)
Cercherò: non so nemmeno cos'è... :mc:
Cercherò: non so nemmeno cos'è... :mc:
http://www.viviamoinpositivo.org/spirito/pages/bg_com.htm
Giusto per cominciare ;)
Murakami
15-05-2007, 08:29
http://www.viviamoinpositivo.org/spirito/pages/bg_com.htm
Giusto per cominciare ;)
Ah si: ora ricordo: lo stesso Terzani ne era appassionato seguace... :)
Non ho mai letto questo libro, però ho appena letto due frammenti del libro nel suo sito ufficiale.
Quando parla del suo distaccamento mentre gli fu annunciata la malattia, sembra la descrizione di me stesso. È la mia attitudine verso la vita.
Secondo me la tua infelicità è determinata dall'alienazione causata dalla tua situazione, apparentemente senza problemi.
Cosa ti dovrebbe dare felicità? La consapevolezza di "non avere problemi", oppure l'accettare che vivere di per sé è triste e problematico per gli uomini, e che quindi in qualche modo la felicità è una forma di disumanizzazione che porta all'essere un qualcosa che va oltre l'uomo?
Il desiderio, anche quello dello "star bene" è insito nell'uomo, e porta all'infelicità.
L'accettazione totale della condizione umana, invece, almeno nel mio caso, porta all'assenza di angoscia, o meglio, a far sì che i sentimenti forti non siano duraturi.
Di conseguenza sono profondamente tranquillo, quindi "felice".
È una questione di attitudine alla vita, secondo me.
il tuo punto di vista sulla vita è molto interessante, rispecchia piu o meno me stessto qualche tempo fa... poi mi sono evoluto, accettando tutto quello che mi capita ogni giorno... sia nella felicità sia nel dolore... non mi privo di alcuna emozione nè attaccamento... semplicemente affronto tutto con serenità e senza alcun distacco. :)
prosegue da qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17126571&postcount=70) ...dovresti analizzare cosa ti inedia nel tuo quadretto. magari è quello il problema. :stordita:
Murakami
15-05-2007, 09:31
prosegue da qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17126571&postcount=70) ...dovresti analizzare cosa ti inedia nel tuo quadretto. magari è quello il problema. :stordita:
E che posso dire? Ho un lavoro d'ufficio (dopo averlo desiderato per anni, passati correndo tra una banca e l'altra a sistemare reti e computer in tutto il Veneto), noioso finchè si vuole ma comunque non spiacevole, ad un certo livello, con colleghi simpatici, ben remunerato e che mi lascia del tempo libero... ma per fare cosa? Cosa fai se non trovi interessi, passioni, hobbies? Te lo dico io: ti dedichi alla ricerca della donna perfetta, attraverso uno strumento virtuale che viene incontro alla tua timidezza nell'approccio... e che ti lascia fantasticare che tutto ciò sia possibile. Poi, dopo le prime esperienze, quando ti accorgi che tutto ciò ha poco senso e che non puoi raggiungere un obiettivo irrealizzabile, sei ormai preso dal giro e non riesci più a fermarti e, senza quasi rendertene conto, hai trasformato la tua nobile ricerca dell'amore sempiterno in un palliativo a base di incontri al buio e sesso, piccole e grandi bugie, illusioni che durano lo spazio di un attimo... o di una notte.
Sarò anche depresso ma sono un poeta eh... :O
Ziosilvio
15-05-2007, 09:37
ti dedichi alla ricerca della donna perfetta
La donna perfetta è una bugia inventata da cattivi poeti per vendere brutti libri.
Trovare una donna che si è disposti ad amare nonostante i suoi difetti: quello, sì, è non solo possibile ma anche, forse, doveroso.
Northern Antarctica
15-05-2007, 09:39
La donna perfetta è una bugia inventata da cattivi poeti per vendere brutti libri.
Trovare una donna che si è disposti ad amare nonostante i suoi difetti: quello, sì, è non solo possibile ma anche, forse, doveroso.
quoto, qualche difettuccio deve avercelo, sennò sai che palle :sofico:
Murakami
15-05-2007, 09:39
La donna perfetta è una bugia inventata da cattivi poeti per vendere brutti libri.
Trovare una donna che si è disposti ad amare nonostante i suoi difetti: quello, sì, è non solo possibile ma anche, forse, doveroso.
Ma certo, ci siamo capiti: diciamo piuttosto che il mio "senso del dovere" nel merito si è spinto un pò troppo oltre, arrivando a sentirsi obbligati a proseguire in una ricerca che ha perso di vista la sua finalità iniziale... :)
Chevelle
15-05-2007, 10:38
Per essere felici bisogna avere uno "scopo" nella vita, trovare un modo per equilibrare la nostra parte fisica, mentale, emotiva e spirituale.
In questo momento non sono felice, ma ci sto riuscendo. Ho dei buoni amici, un lavoro che mi dà da vivere, pratico un' attività fisica interessante con discreti risultati e coltivo alcuni hobby. Mi manca la compagna...ma lì sono esigente perchè ho già le mie rogne (come tutti) e non mi andrebbe di condividere le mie giornate con una avente le sue cose 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. :muro:
naitsirhC
15-05-2007, 13:01
E che posso dire? Ho un lavoro d'ufficio (dopo averlo desiderato per anni, passati correndo tra una banca e l'altra a sistemare reti e computer in tutto il Veneto), noioso finchè si vuole ma comunque non spiacevole, ad un certo livello, con colleghi simpatici, ben remunerato e che mi lascia del tempo libero... ma per fare cosa? Cosa fai se non trovi interessi, passioni, hobbies? Te lo dico io: ti dedichi alla ricerca della donna perfetta, attraverso uno strumento virtuale che viene incontro alla tua timidezza nell'approccio... e che ti lascia fantasticare che tutto ciò sia possibile. Poi, dopo le prime esperienze, quando ti accorgi che tutto ciò ha poco senso e che non puoi raggiungere un obiettivo irrealizzabile, sei ormai preso dal giro e non riesci più a fermarti e, senza quasi rendertene conto, hai trasformato la tua nobile ricerca dell'amore sempiterno in un palliativo a base di incontri al buio e sesso, piccole e grandi bugie, illusioni che durano lo spazio di un attimo... o di una notte.
Sarò anche depresso ma sono un poeta eh... :O
Puoi darmi la definizione di "problema"?
Io pensavo che nella vita i problemi vossero ben altri... che lo struggersi nella consapevolezza acquisita con il tempo che la donna perfetta non esiste.
ps: se ci vai "agli incontri al buio e sesso", secondo me ti va bene così... non è che nessuno ti obbliga.
Murakami
15-05-2007, 13:12
Puoi darmi la definizione di "problema"?
Io pensavo che nella vita i problemi vossero ben altri... che lo struggersi nella consapevolezza acquisita con il tempo che la donna perfetta non esiste.
ps: se ci vai "agli incontri al buio e sesso", secondo me ti va bene così... non è che nessuno ti obbliga.
La definizione di "problema" è molteplice e non spetta a me darla: in ogni caso non ho mai detto che "lo struggersi nella consapevolezza acquisita con il tempo che la donna perfetta non esiste" rappresenti un problema... i miei problemi, come ampiamente illustrato, sono ben altri.
Organizzare incontri al buio a fini sessuali mi è andato bene a lungo, ora non è più così: da circa un anno che ho smesso di cercare soddisfazione in quel modo, più o meno da quando ho capito che il tutto è assai effimero e che non placava in alcun modo la mia frustrazione, anche perchè avevo ormai perso di vista la ricerca della persona "giusta" (termine sicuramente più adatto di "perfetta", usato a mò di iperbole) per accontentarmi dell'illusione di un momento... diciamo che ho deciso di farla finita quando mi sono accorto che non era più nemmeno l'illusione, ma che mi stavo proprio prendendo in giro, perchè sapevo di cercare solo avventure e mi raccontavo altro, forse per mettere a tacere la coscienza.
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