FabioGreggio
07-05-2007, 12:36
http://www.wwu.edu/depts/skywise/img/blackhole_44.gif
Il Centrismo.
Il Tumore della Politica
da:
http://www.++++.it/forum/viewtopic.php?t=1179
In Francia ha vinto la destra moderata, in altre parole una sorta di Centro rassicurante, pragmatico.
Ancora una volta la gauche perde in Oltralpe, perché Ségolène Royal ha rivolto lo sguardo compiacente a quella che in Italia sarebbe definita Sinistra Radicale.
Così, con le dovute lievi differenze, la Francia presenta un’evoluzione politica simile a quella dell’Italia, ovvero la maggioranza silenziosa costretta a scegliere tra una Sinistra massimalista e ancorata al ‘900 e una destra xenofoba, razzista, nazionalista ed esageratamente capitalista.
Nessuna delle due fazioni ha convinto. Come in Italia.
Come in Germania e forse come in Gran Bretagna dove Blair rappresenta, in effetti, più un Centro moderato che una Sinistra Laburista.
E così avanza il Centro, un po’ ovunque in Europa e non solo.
Segno che né le Destre cattofasciste ed iperliberiste, né le Sinistre confuse fra Teodem e veterocomunisti hanno saputo dar vita a quel movimento riformatore per rilanciare nel nuovo millennio soggetti politici capaci di interpretare le nuove esigenze della gente, le grandi aspettative di rinnovamento sociale, le risposte ai problemi d’immigrazione, giovani, lavoro, welfare.
E’ il Centrismo la nuova fregola Occidentale, la nuova frontiera riparatrice sulle incapacità di destra e sinistra.
Il Centro è rassicurante, morbido e ha i confini sfumati.
In realtà, politicamente parlando, il Centro non esiste. E’ un’entità amorfa e modulare.
E’ il tutto e il nulla, il laico e il sacro, il “né di qui, né di la”.
Il Centro è un gran contenitore eterogeneo, rifugio di indecisi e bisognosi di punti fermi.
La Destra in Occidente ha proposto liberismi che premiano solo pochi ricchi impoverendo il ceto medio, dall’America Latina agli USA, dall’Europa all’Africa.
Una Destra perdente nell’etica e incapace di uscire dal duopolio con il Comunismo.
La Sinistra ha proposto invece modelli di Socialismo edulcorato, dopo la batosta del muro di Berlino, perdendo identità consolidate e scontentando tutti, per primi i suoi fedeli elettori.
Il Centro della Merkel, di Nicolas Sarkozy, del nuovo PD italiano votato ad un NeoCentrismo obbligato assomigliano ai governi italiani degli anni 60-70: politicamente centristi con l’opzione di spostarsi ora leggermente a destra ora a sinistra spalmando sulle società una melassa informe, una pappa preriscaldata, un disegno politico modulare in grado di soddisfare l’immobilismo delle società capitaliste che esigono stabilità assoluta, sicurezze dei mercati, rassicurazioni sui moti di piazza, sugli scioperi, sulle proteste dei reietti.
La politica è una sfera divisa in emisferi, con i loro spicchi solidi che rappresentano le gradazioni fondamentaliste.
Ma gli emisferi sono solo due. Il Centro coincide con il nucleo, cioè il nulla dove convergono tutti i vertici.
Forse il centro è un buco, un buco nero che risucchia tutto.
O forse è l’orifizio della politica.
Dovendo fare un clistere alla sfera politica, si dovrebbe sicuramente infilare la cannuccia proprio nel Centro.
IL Centro è un’entità metaforica, ma anche metafisica alla politica.
Io invece penso che ne sia il tumore.
Quando l’organismo non funziona più, la metastasi è l’epilogo più classico.
Fabio Greggio
Il Centrismo.
Il Tumore della Politica
da:
http://www.++++.it/forum/viewtopic.php?t=1179
In Francia ha vinto la destra moderata, in altre parole una sorta di Centro rassicurante, pragmatico.
Ancora una volta la gauche perde in Oltralpe, perché Ségolène Royal ha rivolto lo sguardo compiacente a quella che in Italia sarebbe definita Sinistra Radicale.
Così, con le dovute lievi differenze, la Francia presenta un’evoluzione politica simile a quella dell’Italia, ovvero la maggioranza silenziosa costretta a scegliere tra una Sinistra massimalista e ancorata al ‘900 e una destra xenofoba, razzista, nazionalista ed esageratamente capitalista.
Nessuna delle due fazioni ha convinto. Come in Italia.
Come in Germania e forse come in Gran Bretagna dove Blair rappresenta, in effetti, più un Centro moderato che una Sinistra Laburista.
E così avanza il Centro, un po’ ovunque in Europa e non solo.
Segno che né le Destre cattofasciste ed iperliberiste, né le Sinistre confuse fra Teodem e veterocomunisti hanno saputo dar vita a quel movimento riformatore per rilanciare nel nuovo millennio soggetti politici capaci di interpretare le nuove esigenze della gente, le grandi aspettative di rinnovamento sociale, le risposte ai problemi d’immigrazione, giovani, lavoro, welfare.
E’ il Centrismo la nuova fregola Occidentale, la nuova frontiera riparatrice sulle incapacità di destra e sinistra.
Il Centro è rassicurante, morbido e ha i confini sfumati.
In realtà, politicamente parlando, il Centro non esiste. E’ un’entità amorfa e modulare.
E’ il tutto e il nulla, il laico e il sacro, il “né di qui, né di la”.
Il Centro è un gran contenitore eterogeneo, rifugio di indecisi e bisognosi di punti fermi.
La Destra in Occidente ha proposto liberismi che premiano solo pochi ricchi impoverendo il ceto medio, dall’America Latina agli USA, dall’Europa all’Africa.
Una Destra perdente nell’etica e incapace di uscire dal duopolio con il Comunismo.
La Sinistra ha proposto invece modelli di Socialismo edulcorato, dopo la batosta del muro di Berlino, perdendo identità consolidate e scontentando tutti, per primi i suoi fedeli elettori.
Il Centro della Merkel, di Nicolas Sarkozy, del nuovo PD italiano votato ad un NeoCentrismo obbligato assomigliano ai governi italiani degli anni 60-70: politicamente centristi con l’opzione di spostarsi ora leggermente a destra ora a sinistra spalmando sulle società una melassa informe, una pappa preriscaldata, un disegno politico modulare in grado di soddisfare l’immobilismo delle società capitaliste che esigono stabilità assoluta, sicurezze dei mercati, rassicurazioni sui moti di piazza, sugli scioperi, sulle proteste dei reietti.
La politica è una sfera divisa in emisferi, con i loro spicchi solidi che rappresentano le gradazioni fondamentaliste.
Ma gli emisferi sono solo due. Il Centro coincide con il nucleo, cioè il nulla dove convergono tutti i vertici.
Forse il centro è un buco, un buco nero che risucchia tutto.
O forse è l’orifizio della politica.
Dovendo fare un clistere alla sfera politica, si dovrebbe sicuramente infilare la cannuccia proprio nel Centro.
IL Centro è un’entità metaforica, ma anche metafisica alla politica.
Io invece penso che ne sia il tumore.
Quando l’organismo non funziona più, la metastasi è l’epilogo più classico.
Fabio Greggio