PDA

View Full Version : BIAGI IN TV. IL RITORNO DEL GIORNALISMO LIBERO ED INDIPENDENTE


gretas
24-04-2007, 10:46
Ieri sera sugli schermi di RAITRE è tornato in video Enzo Biagi, nella sua nuova trasmissione «RT» (Rotocalco Televisivo), un programma che «si ispira ai fatti che accadono ogni giorno». Biagi ha cos' esordito: "Buonasera, scusate se sono un po' commosso e, magari, si vede. C'è stato qualche inconveniente tecnico e l'intervallo è durato cinque. Ci sono momenti in cui si ha il dovere di non piacere a qualcuno, e noi non siamo piaciuti" ha aggiunto il giornalista con un chiaro ed inequivocabile riferimento al "diktat" subito dall'ex-Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, a cui obbedirono Agostino Saccà e Fabrizio Del Noce (all'epoca dei fatti rispettivamente Direttore Generale della RAI, e Direttore di RAIUNO) .







"Dall'ultima volta che ci siamo visti, sono accadute molte cose. Per fortuna, qualcuna è anche finita. Personalmente sono convinto che quello che manca agli italiani è la speranza. Posso fare soltanto una promessa. Mia madre, terza elementare, mi diceva: "Mai dire bugie" Ho sempre cercato e cercherò di darle ancora retta" . Biagi per il suo ritorno, ha scelto una puntata speciale per un'occasione speciale: "Resistenza e resistenze" perchè ha spiegato che quella del 25 aprile per gli italiani è una data che è parte ormai essenziale della loro storia: hanno acquistato il diritto alla parola. "Mi permetto solo di dirvi che non è storia passata: anche oggi c'è sempre da resistere a qualcosa, a promesse, a tentazioni, a corse al potere. - ha aggiunto Biagi - La Resistenza non è mai finita: per tanti italiani il mese ha una settimana in più. Per alcuni, poi, di Italie ce ne sono due o tre, non solo il nord e il sud ma anche quella di chi è troppo ricco e di chi è troppo povero. Ma per noi di Italia ce n'è una sola: questa".



Biagi per il suo ritorno in televisione ha intervistato Roberto Saviano, l' autore di "Gomorra" il libro-inchiesta sulla camorra inizialmente stampato in 5.000 copie, ma che a seguito del suo successo, ne ha vendute più di 700.000, all'ex pm della procura della repubblica di Milano, Gherardo Colombo, ad un inedito Paolo Rossi nelle vesti del «signor Rossi», impegnato a discutere con l'amministratore di un condominio pieno di ingiustizie e di misteri che assomiglia tanto a suo dire al «Condominio Italia», a mons. Giancarlo Bregantini vescovo di Locri , a Tina Anselmi, a Vittorio Foa, agli operai di Bollate, che sono riusciti a rilevare la loro fabbrica dismessa e ai nuovi poveri che a Roma occupano le case per bisogno.

Non sono mancate nemmeno le storie di giornalisti morti sui tanti fronti delle guerre che volevano raccontare. Giornalisti che non meritavano di fare la fine che hanno fatto, e sopratutto di avere in tasca la stessa tessera di tanti markettari, pennivendoli, portaborse e faccendieri che inquinano la classe giornalistica italiana. Da oggi, l'appuntamento fisso con Enzo Biagi è quello del lunedì alle 23.15 su RAITRE. Noi ad ascoltarlo ci saremo. Sempre.





http://svanity.squarespace.com/svanitynews/

gretas
24-04-2007, 10:49
La mia Italia che non si arrende

Cercheremo di raccontare che cosa manca agli italiani e di che cosa ha bisogno la gente
Torno in tv dopo un intervallo durato cinque anni: insormontabili ragioni che chiamerò tecniche mi hanno impedito di continuare il mio programma. Sono contento, perché alla mia rispettabile età c’è ancora chi mi dà una testimonianza di fiducia e mi offre lavoro. Ma non voglio portar via il posto a nessuno: non debbo far carriera, e non ho lezioni da dare. Voglio solo concludere un discorso interrotto con i telespettatori, ripartire da dove c’eravamo lasciati e guardare avanti.
Quante cose succedono intorno a noi. Cercheremo di raccontare che cosa manca agli italiani e di che cosa ha bisogno la gente. Fra poco sarà il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
C’è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi. Il revisionismo a volte mi offende: in quei giorni ci sono state anche pagine poco onorevoli; e molti di noi, delle Brigate partigiane, erano raccogliticci. Ma nella Resistenza c’è il riconoscimento di una grande dignità.
Cosa sarebbe stata l’Italia agli occhi del mondo? Sono un vecchio cronista, testimone di tanti fatti. Alcuni anche terribili. E il mio pensiero va ai colleghi inviati speciali che non sono ritornati dal servizio, e a quelli che speciali non erano, ma rischiavano la vita per raccontare agli altri le pagine tristi della storia. I protagonisti per me sono ancora i fatti, quelli che hanno segnato una generazione: partiremo da uno di questi, e faremo un passo indietro per farne un altro, piccolo, avanti. Senza intenzione di commemorarci.

Enzo Biagi

nomeutente
24-04-2007, 10:51
Doppio, anzi triplo

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1457730