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View Full Version : Sudan, nuovo avvertimento statunitense


easyand
20-04-2007, 14:58
Per voce dello stesso presidente americano George W. Bush, il 18 aprile gli Stati Uniti hanno lanciato un nuovo avvertimento al Sudan circa le sanzioni che verranno imposte al Paese se venisse ancora negata l’autorizzazione allo schieramento di truppe Onu in territorio sudanese. Pretendendo una risposta entro breve tempo, il presidente americano vuole imprimere un’accelerazione al processo di intervento dei Caschi Blu in Darfur, dando comunque un’ultima opportunità al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per trovare una soluzione diplomatica con Khartoum.
All’inizio della settimana, il governo sudanese si era espresso favorevolmente circa il rischieramento di non più di tremila soldati dell’Onu in supporto alla missione di peace-keeping Amis dell’Unione Africana, già presente nel Paese con settemila uomini. Un numero decisamente inferiore ai 20mila militari previsti dal Consiglio di Sicurezza che per il Darfur ha disegnato un piano in tre fasi: finanziamento dell’Amis, invio di una missione Onu con compiti di supporto logistico e implementazione di una forza ibrida sotto il comando congiunto di Nazioni Unite e Unione Africana. A favore di un rapido e massiccio intervento si è espresso anche il Ciad, preoccupato non solo per la disastrosa situazione dei profughi provenienti dalla regione occidentale del Sudan ma anche per i continui scontri di frontiera con le truppe di Khartoum e le milizie janjaweed che appoggiano i ribelli del Ciad orientale.

Il monito americano arriva il giorno dopo le rivelazioni del New York Times (“Sudan Flying Arms to Darfur, Panel Reports”, 18 aprile)che ha pubblicato la sintesi di un presunto rapporto della Nazioni Unite nel quale si parlerebbe di aperta violazione alla no-fly zone e all’embargo sulle armi imposto dal Consiglio di Sicurezza. L’articolo parla infatti di aerei dell’aviazione sudanese, dipinti con i colori dell’Unione Africana o dell’Onu, utilizzati per trasportare armi ed effettuare missioni di ricognizione e bombardamenti sul Darfur. Il rapporto, che riporta inoltre violazioni fatte dai gruppi ribelli, conterrebbe documentazioni fotografiche che confermerebbero quanto affermato da una commissione di esperti incaricati di monitorare l’applicazione della risoluzione. (ERV)