View Full Version : Bosnia:dopo 12 anni la finisce missione italiana
La cerimonia di saluto si svolgera' il 26 aprile
(ANSA)- ROMA, 19 APR- Si chiude dopo 12 anni la missione italiana a Mostar,capitale dell'Erzegovina e simbolo della guerra che porto' alla fine della Jugoslavia. La cerimonia che sancira' la conclusione ufficiale dell'impegno dei militari italiani nella citta' si terra' il 26 aprile con il comandante di Eufor (forza multinazionale Ue),l'ammiraglio tedesco Witthauer. Ringraziera' i soldati il comandante Biagini, ultimo ufficiale italiano a guidare la task force nata nel 2004 all'interno dell'operazione 'Althea'
“Il consiglio europeo ha preso la decisione di approvare la proposta del comandante dell’ operazione Althea finalizzata a ristrutturare EUFOR (forza europea) nel corso del 2007 favorendo un ridimensionamento della componente militare. La task force multinazionale sud est, meglio nota come task force ‘Salamandra’, ha completato con successo la sua missione ed ha trasferito in modo efficace i suoi ultimi compiti operativi ad una nuova struttura di EUFOR. Per quanto detto, dichiaro terminate tutte le attività operative della task force che oggi finisce la sua missione”
Con queste parole il comandante di EUFOR (Forze Europee), il Rear Admiral Hans Jochen Witthauer (Marina tedesca), ha sancito ieri mattina alle 11,30 in Mostar la chiusura definitiva della task force multinazionale sud est.
Il consiglio Europeo ha deciso la chiusura della componente multinazionale in seguito al miglioramento della situazione relativa alla sicurezza in Bosnia Erzegovina, riconfigurando l’impegno delle forze militari all’interno della nazione.
Ciò verrà attuato mediante la presenza accentrata in Sarajevo di un’unita’ velocemente impiegabile su tutto il territorio e attraverso la presenza diversi team operativi in tutta la nazione (LOT) che saranno quotidianamente in contatto con la popolazione.
(fonte: Stato Maggiore Difesa)
che tristezza che mi ha fatto la Bosnia...:(
un paese distrutto, un popolo trucidato, le case con i segni delle mitragliatrici, le aiuole di Sarajevo e il parco olimpico che trabordano di lapidi...
chissà come può rinascere una nazione che non sa dove seppellire i propri morti
vabè, un grazie sentito ai militari che hanno operato in quelle zone
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