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View Full Version : Verso il PD: i congressi di Ds e Margherita


Koji
19-04-2007, 16:15
Apro questo 3d per seguire gli ultimi (a quanto sembra) congressi dei DS e Margherita che porteranno alla fase costituente del Partito Democratico.

Si comincia col 4° Congresso dei DS e la relazione di Fassino:

La relazione di Fassino che apre il quarto congresso della Quercia
«Il Pd, partito nuovo che serve al Paese»
Appello alla sinistra di Mussi: «Separarsi non risolve i problemi». E alla Margherita: «Insieme nel Pse. Rutelli ha cambiato idea»


FIRENZE - Alto, dinoccolato, il volto compresso dalla tensione, è il solito Piero Fassino quello fa il suo ingresso sul palco del PalaMandela mentre in sottofondo risuonano le note di Over the Rainbow. Canzone adatta per indicare al partito, che celebra il suo scioglimento, la rotta. Fassino inizia a proporla alle 16.12, ora d'inizio della sua relazione che apre il IV congresso (e ultimo) della Quercia. Un'ora e mezza di intervento chiuso con il groppo alla gola e uno slogan: «Compagne, compagni ce la faremo».

FORTE SOSTEGNO A PRODI - Si parte dal tributo al presidente Napolitano ma anche agli ex inquilini del Colle Scalfaro e Ciampi «presidio» della democrazia. Segue un grazie ai presidenti di Camera e Senato che siedono in platea, Bertinotti e Marini, con i quali «ci lega un'amicizia antica». Un pensiero ai futuri compagni di strada della Margherita, per l' «appassionante sfida del Pd». Un grazie ai leader dell'opposizione per «l'attenzione che sappiamo non essere formale». Un saluto «affettuoso» a Prodi, al quale assicura il «forte e leale sostegno dei Ds». Ma anche il «sostegno a Segolene Royal», la candidata socialista alle elezioni presidenziali francesi «impegnata in una sfida decisiva per l'intera Europa».

«GOVERNO NON PROVVISORIO» - «Questo governo non è un esecutivo provvisorio nella attesa che accada qualcosa» dice in un altro passaggio della sua relazione Fassino dedicato al presente, ossia all'attuale maggioranza.

«DIALOGO SUI DICO» - Nella relazione c'è anche l'invito all' «ascolto, dialogo e confronto senza contrapposizioni ideologiche» sui temi eticamente sensibili ma anche sulle unioni civili. «Con questo spirito di ricerca di intese ci siamo ispirati - sottolinea Fassino - ai Dico e siamo aperti al confronto in Parlamento, senza pregiudizi».

«PD, PARTITO NUOVO NEL PENSIERO» - Poi si proietta sul Pd, il cuore del suo intervento, «non un partito in più ma un partito nuovo, nuovo nel pensiero per un secolo nuovo». Un partito che «serve al Paese». Un «partito dei diritti». Un partito laico «aperto al dialogo». L'identikit del soggetto unitario è indicato con precisione: «non sarà un partito moderato o centrista», ma «progressista, riformista e riformatore». Il Pd «non è un'esigenza dei Ds o della Margherita o di un ceto politico, ma una necessità del Paese, cioè serve all'Italia». Parlare di nascita del partito democratico come «fusione fredda» «è una caricatura ingenerosa».

«SOGGETTO LAICO, ABBATTENDO STECCATI» - Tra i punti fermi del nuovo schieramento viene affermata la laicità. «Vogliamo un partito laico - chiarisce Fassino - capace di riconoscere ed ascoltare ogni cultura e pensiero, attento al contributo di tutte le fedi religiose». Il Family day? «Non guardiamo con ostilità». Poi cala l'asso emotivo: «Sì, certo perché il Partito Democratico non lo facciamo certo per noi o per le generazioni precedenti. Il Partito Democratico lo pensiamo - sottolinea Fassino - per chi nel 2010 avrà vent'anni». Insomma, con il congresso che scioglierà i Ds e aprirà le porte del Partito democratico alla Quercia «inizia una nuova storia. Il futuro è adesso».

LEGGE ELETTORALE - È impietosa la fotografia che Fassino scatta dell'attuale legge elettorale, un sistema - dice - che «consente di vincere le elezioni, ma non di governare». E dunque «mettere mano a una riforma elettorale che restituisca a questo paese stabilità e governabilità- avverte il segretario Ds- è una assoluta priorità». Una riforma, ribadisce, che sia «frutto di un'intesa tra maggioranza e opposizione e sia sostenuta da un ampio consenso parlamentare». Il segretario è quindi convinto che si potrebbe sospendere la raccolta delle firme per il referendum in caso si manifestassero e concretizzassero «proposte ed intese credibili».

«MUSSI, DIVIDERSI NON RISOLVE NULLA» - Non manca un messaggio alla sinistra interna, che ha annunciato la scissione. «Separarsi non risolve i problemi» dice rivolto a Mussi e agli altri del Correntone con un piede ormai fuori dalla Quercia. Riguardo alla terza mozione Angius Fassino si mostra ancora più aperto. Le proposte di correzioni e integrazioni, dice, sono «in buona parte condivisibili e intendiamo raccoglierle». Parole che riscuotono gli applausi più lunghi e appassionati della platea.

APERTURA AI SOCIALISTI - L'approdo del Partito democratico non è la fine della storia dei Ds. «Quei valori per cui la sinistra è nata, è vissuta e vive, sono più attuali che mai, più necessari che mai. Socialismo e sinistra sono parole di cui il mondo ha ancora bisogno. Parole che noi intendiamo a continuare a pronunciare». «No, non arrotoliamo le nostre bandiere. Quelle bandiere insieme alla nostra storia - garantisce Fassino - le portiamo nel Partito democratico». Poi torna a rivolgere a Enrico Boselli e ai dirigenti dello Sdi un appello perché il Pd è anche «la casa anche dei socialisti».

AI DL: «INSIEME NEL PSE» - A proposito della collocazione europea del futuro Pd, Fassino spiega che «è necessario un rapporto forte e strutturato con il Pse». E «di ciò sono consapevoli gli amici della Margherita», cioè che «l'obiettivo di realizzare un campo riformista più ampio va perseguito insieme al Pse». Il segretario Ds confida nel fatto che la Margherita arrivi a condividere questa impostazione, visto che già rispetto a un anni fa, il partito di Rutelli ha ammorbidito la sua posizione in merito al rapporto con il Pse. Per questo occorre continuare il «confronto» con i Dl su questo punto: «Proseguiamo il confronto tra noi e con gli stessi socialisti europei per individuare le forme concrete e praticabili di questo impegno comune».

«PRODI ALLA GUIDA, D'ALEMA AL MIO FIANCO» - «Fin da domani, il processo di costruzione del Partito democratico dovrà decollare, con la costituzione del comitato promotore nazionale presieduto da Romano Prodi» aggiunge Fassino. Che in vista dei passaggi cruciali verso la costituzione del partito democratico, costituente e congresso nel 2008, chiede a Massimo D'Alema di «essere ancor più al mio fianco per esercitare insieme e al meglio l’attività dirigente». Un invito che arriva dopo le voci circolate nel partito sulla ipotesi che D'Alema non volesse essere rieletto presidente del partito.

PRIMARIE E LIMITE DEI MANDATI - «Per innovare la politica - afferma il leader della Quercia - proporremo nello Statuto del Pd norme che prevedano il ricorso alle primarie per la scelta di candidati ad incarichi elettivi; che anche nel Pd si introduca il limite nel numero dei mandati a incarichi dirigente; che tutti gli incarichi dirigenti siano a voto segreto, che si applichi la parità di rappresentanza di genere e si apra con coraggio l'accesso di nuove leve a funzioni dirigenti».

Corriere.it

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:17
PD sta per Porco Di@?


no perchè è quello che ho urlato quando ho sentito fassino rivalutare craxi.


Spero atterri un TIr con testata nucleare trasportante agenti battereologici sul convegno dei DS.

T3d
19-04-2007, 16:19
..............


no perchè è quello che ho urlato quando ho sentito fassino rivalutare craxi.


Spero atterri un TIr con testata nucleare trasportante agenti battereologici sul convegno dei DS.
ma che diavolo dici? mi sembra che ne abbia parlato discutendo sul pantheon del pd...

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:23
ma che diavolo dici? mi sembra che ne abbia parlato discutendo sul pantheon del pd...

dico che voglio la binetti in croce in mezzo al parlamento.

Cosi capiscono che non vogliamo piu TeoDem, TeoCon, Dc, Craxi, D'Alema Fassino e Rutelli, ....

T3d
19-04-2007, 16:24
dico che voglio la binetti in croce in mezzo al parlamento.

Cosi capiscono che non vogliamo piu TeoDem, TeoCon, Dc, Craxi, D'Alema Fassino e Rutelli, ....

i teodem nella margherita rappresentano l'1%

in un futuro pd rappresenterebbero solo lo 0,5% del partito.
non contano e non conteranno mai nulla in un partito riformista e progressista!

D.O.S.
19-04-2007, 16:30
i teodem nella margherita rappresentano l'1%

in un futuro pd rappresenterebbero solo lo 0,5% del partito.
non contano e non conteranno mai nulla in un partito riformista e progressista!
non ne sono così sicuro ...

T3d
19-04-2007, 16:33
non ne sono così sicuro ...

ti ripeto che i teodem nella margherita hanno una base ridicola. leggiti i risultati dei congressi ;)

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:34
i teodem nella margherita rappresentano l'1%


eppur tengono in SCACCO un'intera coalzione.


Sono riusciti a far ritirare un decreto sulla droga, a fermare tre leggi: Coppie, ricerca e droga e a far cancellare la riforma sull'ICI.


Io ho votato Sinistra, non chiesa cattolica.

D.O.S.
19-04-2007, 16:34
ti ripeto che i teodem nella margherita hanno una base ridicola. leggiti i risultati dei congressi ;)

eppure con una base così ridicola riescono a bloccare leggi .... forse al base è piccola ma il gruppo che le va dietro è cospicuo .

T3d
19-04-2007, 16:37
eppur tengono in SCACCO un'intera coalzione.


Sono riusciti a far ritirare un decreto sulla droga, a fermare tre leggi: Coppie, ricerca e droga e a far cancellare la riforma sull'ICI.


Io ho votato Sinistra, non chiesa cattolica.

che hanno bloccato? ti confondi con l'udeur
la riforma dell'ici invece si sta per fare :boh:

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:43
che hanno bloccato? ti confondi con l'udeur
la riforma dell'ici invece si sta per fare :boh:

http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15718

Sui Dico e Pacs si è detto cosi tanto che mi sembra inutile perdere ancora tempo...

E quando parlo di ICI intendo quello rivolto alla chiesa cattolica...

T3d
19-04-2007, 16:45
http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15718

Sui Dico e Pacs si è detto cosi tanto che mi sembra inutile perdere ancora tempo...

E quando parlo di ICI intendo quello rivolto alla chiesa cattolica...

in questi casi però la binetti aveva anche un appoggio nella maggioranza.

i teodem ripeto, da soli non contano niente!

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:48
in questi casi però la binetti aveva anche un appoggio nella maggioranza.

i teodem ripeto, da soli non contano niente!

mi permetto di citare




E' passato con i voti dell'Ulivo e della Cdl in commissione Sanita' a Palazzo Madama, salvo l'astensione del presidente Ignazio Marino, un odg contro il provvedimento presentato dal ministro della Sanita' Livia Turco sulla droga.
L'ordine del giorno e' stato presentato dalle due senatrici della Margherita Paola Binetti e Emanuela Baio, Giuseppe Caforio dell'Idv e Daniele Bosone del gruppo per le Autonomie.

Koji
19-04-2007, 16:51
Berlusconi: se nasce Pd, unione anche in Cdl
Il capo dell'opposizione attorniato da decine di persone al suo arrivo al PalaMandela raggiunge a fatica il suo posto in platea


FIRENZE - Circondato da telecamere e giornalisti - tenuti però a debita distanza da un insolito drappello di body guard costituito dai portuali di Livorno, responsabili del servizio d'ordine, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha raggiunto il PalaMandela dove si svolge il congresso dei Ds. L'accoglienza è stata buona. Il leader di Forza Italia non ha ricevuto nessun fiscio. Anzi. E' stato circondato da decine di persone al punto da aver fatto fatica a raggiungere il posto a lui riservato nella platea del palazzetto. «E' pazzesco...» ha commentato Gianni Letta, consigliere del Cavaliere e suo accompagnatore per l'occasione, «è stato ricevuto come una star». Prima dell'inizio dei lavori, Berlusconi è stato avvicinato da Piero Fassino che, dopo avere salutato i presidenti di Camera e Senato, Bertinotti e Marini, si intrattenuto qualche istante con l'ex premier stringendogli a lungo la mano.

«DEMOCRAZIA MODERNA» - «Siamo venuti ad ascoltare la relazione del segretario - ha spiegato Berlusconi ai cronisti - in un momento di transizione verso, spero, una democrazia più moderna e più avanzata, in cui ci siano dei partiti che si confrontino tra di loro senza volersi eliminare a vicenda, ma magari rispettandosi». «Se il Partito Democratico andrà avanti - ha aggiunto - , credo che sia ineluttabile che anche nel blocco liberale si vada nella stessa direzione, come io auguro».

GLI APPLAUSI A FASSINO - Berlusconi ha poi seguito con attenzione l'intervento di Piero Fassino e ha applaudito quando il capo dei Ds ha affrontato il tema delle riforme, indicate come la via per un riavvicinamento tra i cittadini e la politica. Il Cav aveva annuito anche al passaggio in cui il segretario della Quercia ha ricordato che «in politica non ci sono nemici, semmai avversari»

Corriere.it


Insomma il PD ha più sostenitori a destra che a sinistra. :mbe:

indelebile
19-04-2007, 16:52
La binetti è una senatrice, bobba è un senatore ecc ecc i teoden in teoria bloccano le leggi perchè purtroppo sono determinati al senato, quando ho visto i risultato delle elezioni sapevo che finiva così :(
Bisogna sperare che alle prossime elezioni ci sia una legge elettorale diversa e se per caso si vincono le elezioni...che questa gente non sia più determinante

T3d
19-04-2007, 16:52
mi permetto di citare

mi permetto di ripetere che l'odg è stato votato anche dall'ulivo

da soli i teodem non contano niente!

T3d
19-04-2007, 16:53
La binetti è una senatrice, bobba è un senatore ecc ecc in teoria bloccano le leggi perchè purtroppo sono determinati al senato, purtroppo quando ho visto i risultato delle elezioni sapevo che finiva così
Bisogna sperare che alle prossime elezioni ci sia una legge elettorale diversa e se per caso si vincono le elezioni...che questa gente non sia più determinante

la causa è proprio la legge elettorale con le lista bloccate ;)

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:55
mi permetto di ripetere che l'odg è stato votato anche dall'ulivo

da soli i teodem non contano niente!

e l'ulivo che cos'è?

Centrodestra?


ah si è vero. Mi ero dimenticato che tutta la politica si è spostata a destra.

T3d
19-04-2007, 16:56
e l'ulivo che cos'è?

Centrodestra?


ah si è vero. Mi ero dimenticato che tutta la politica si è spostata a destra.

aahahhahahaahahahaha

ti ripeto che in un immediato futuro questi teodem non conteranno nulla. ora come ora stanno al senato, quindi anche una scorreggia (metafora per esprimere il loro potere politico) può far cadere il governo

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:57
Insomma il PD ha più sostenitori a destra che a sinistra. :mbe:

io ho imparato che quando son tutti d'accordo allora si che c'è da preoccuparsi...

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 16:57
aahahhahahaahahahaha

perchè ridi?

T3d
19-04-2007, 16:59
aahahhahahaahahahaha

ti ripeto che in un immediato futuro questi teodem non conteranno nulla. ora come ora stanno al senato, quindi anche una scorreggia (metafora per esprimere il loro potere politico) può far cadere il governo
ho editato, leggi bene

per informazione hai votato rc?

Pancho Villa
19-04-2007, 17:07
Bene, finalmente anche in Italia un partito di Sinistra Moderna. Mi piace anche il discorso di Diaco, un piccolo imprenditore. Potrebbe significare che finalmente la Sinistra Italiana abbandona il marxismo e riconosce una volta per tutte il Mercato. Era ora.

T3d
19-04-2007, 17:12
Bene, finalmente anche in Italia un partito di Sinistra Moderna. Mi piace anche il discorso di Diaco, un piccolo imprenditore. Potrebbe significare che finalmente la Sinistra Italiana abbandona il marxismo e riconosce una volta per tutte il Mercato. Era ora.

:eek:

ma che fino ad adesso non lo riconoscevano il mercato?

Koji
19-04-2007, 17:16
Bene, finalmente anche in Italia un partito di Sinistra Moderna. Mi piace anche il discorso di Diaco, un piccolo imprenditore. Potrebbe significare che finalmente la Sinistra Italiana abbandona il marxismo e riconosce una volta per tutte il Mercato. Era ora.

Quello che mi chiedo è questo: fondersi con un partito cattolico è sinonimo di Sinistra moderna? Mi fate degli esempi dove socialisti (o comunque ex comunisti) stanno insieme ai cattolici in un partito di sinistra (o centro-sinistra)?

No perchè in Francia, Germania,Spagna e Inghilterra sono ben distinti, quindi quale esempio abbiamo?

T3d
19-04-2007, 17:18
tu devi pensare che sei in italia, con la sua realtà politica.

questo porta per forza di cose a fare i conti con i cattolici democratici, ecco la bella differenza con l'europa.

altrimenti fai una bella coalizione senza frange cattoliche e starai all'opposizione per i prossimi 2000anni.

quindi meglio cogliere l'occasione

fsdfdsddijsdfsdfo
19-04-2007, 17:20
ho editato, leggi bene

per informazione hai votato rc?

no.

Dream_River
19-04-2007, 17:21
Ma se e per questo all'estero non esiste nemmeno un esempio di Socialismo, mi sembra ridicolo voler paragonare i vari socialismi che si sono attuati in Europa. eppure tutti hanno dato grandissimi risultati

Io ripongo grande fiducia nel PD, e spero che finalmente ne nasca un partito concreto in grado di cambiare le cose, e che sia il primo passo verso la costruzione di un bipolarismo perfetto, per permettere la creazione di un parlamento STABILE e VERAMENTE DEMOCRATICO

T3d
19-04-2007, 17:21
no.

lo so che il voto è segreto, ma non mi spiego tutta questa reticenza :)
che hai votato?

marash
19-04-2007, 17:45
Qualcuno ha scritto che se Grillo fa l’economista e Strada il negoziatore significa che i politici sono scomparsi. Che, se sono loro a occuparsi di Telecom e di Afghanistan, allora in Parlamento non c’è più nessuno. La politica è scomparsa. E’ un dato di fatto. E’ successo come per le mezze stagioni. Non so dirvi quando, ma so per certo che non c’è più. Si è trasformata in un gran ballo di congressi, nuovipartitidemocratici, vecchiecasedellalibertà, riesumazionidicadaverisocialisti. Di cose vere, di fatti, non si occupa più nessuno. I politici sono troppo intenti al loro ombelico. Lo guardano e, soddisfatti, lo mostrano ai cortigiani televisivi e lo esibiscono agli impiegati a tempo indeterminato dei giornali.
E’ un mondo a parte, un mondo di fantasmi con lo stipendio e il numero di pregiudicati più alti d’Europa. Ci sarà forse un collegamento?
Telecom è solo la punta di un iceberg, la prova provata della mancanza di riferimenti, di un c...o di qualcuno alla guida di questo Paese abbandonato a sé stesso come un cane sull’autostrada. Un cane che deve anche pagare il pedaggio.
Qui chiunque può dire quello che vuole, fare quello che vuole. L’importante è che faccia parte del giro. L’occupazione di tutti gli spazi di comunicazione da parte di un manipolo di cialtroni può essere definibile con una sola parola: dittatura. E non chiamiamola morbida perchè non lo è, ha i suoi morti ammazzati sul lavoro, i precari, la mancanza di una luce sul domani. Una lampadina, accendete almeno una lampadina.
La politica che ignora i cittadini ha due sole strade davanti a sé. Essere rimossa o muovere le forze armate. I media oggi stanno legittimando una palese situazione antidemocratica. L’ordine dei giornalisti va abolito. Istituiamo quello dei leccaculo. La coda per iscriversi è già chilometrica.

da www.beppegrillo.it

Lucrezio
19-04-2007, 17:59
PD sta per Porco Di@?


no perchè è quello che ho urlato quando ho sentito fassino rivalutare craxi.


Spero atterri un TIr con testata nucleare trasportante agenti battereologici sul convegno dei DS.

Come l'altra volta... una settimana di sospensione.
Riapro, ma state bravi :D

T3d
19-04-2007, 18:00
Come l'altra volta... una settimana di sospensione.
Riapro, ma state bravi :D

ciao lucrezio

mi l'ero letteralmente fatta sotto, perché l'avevo quotato senza condividerne naturalmente il contenuto :doh:

scusate! edito

Lucrezio
19-04-2007, 18:03
ciao lucrezio

mi l'ero letteralmente fatta sotto, perché l'avevo quotato senza condividerne naturalmente il contenuto :doh:

scusate! edito

Buona idea!
E studia chimica invece di quotare :O
:D

T3d
19-04-2007, 18:04
Buona idea!
E studia chimica invece di quotare :O
:D

uaz l'ho fatto proprio stamattina :Perfido:

generals
19-04-2007, 18:31
Quello che mi chiedo è questo: fondersi con un partito cattolico è sinonimo di Sinistra moderna? Mi fate degli esempi dove socialisti (o comunque ex comunisti) stanno insieme ai cattolici in un partito di sinistra (o centro-sinistra)?

No perchè in Francia, Germania,Spagna e Inghilterra sono ben distinti, quindi quale esempio abbiamo?

io non riesco a capire il senso di questo PD, soprattutto non credo tenga conto dei bisogni e delle esigenze della società e anzi si allontani ancora di più di quanto abbiano fatto (dopo le promesse elettorali) Ds e Margherita...Io da votante ds non rivoterò il pd ma aspetto con ansia e speranza una nuova formazione di sinistra, coerente con le aspettative della società che risolva i problemi sociali, dalla precarietà alla equità retributiva e alla lotta all'evasione, che non sia ai comandi delle lobbies (tra cui includo anche la chiesa). In questo anno ho visto operare anche i singoli parlamentari e rispetto al programma che li ha portati al voto ho visto , e lo dico da osservatore obiettivo, molta più coerenza ma soprattutto impegno pratico nella sinistra cosiddetta radicale, quindi secondo me il PD segue una strada opposta a quella che avrebbe dovuto seguire per recuperare il consenso del popolo di csx :rolleyes:
Sul piano dell'informazione condivido quanto detto da Marash. Il 30 marzo io e altri 40.000 manifestanti abbiamo scioperato a Roma con il sindacato di base contro la precarietà, avete sentito la notizia per caso in qualche TG? anche solo per motivi di traffico, ma niente. Un vero regime se si pensa che ogni scorreggia dei sindacati confederali è sistematicamente riportata dai Tg, bene se sono convinti che questa è la strada giusta facciano pure ....

T3d
19-04-2007, 18:36
io non riesco a capire il senso di questo PD, soprattutto non credo tenga conto dei bisogni e delle esigenze della società e anzi si allontani ancora di più di quanto abbiano fatto (dopo le promesse elettorali) Ds e Margherita...Io da votante ds non rivoterò il pd ma aspetto con ansia e speranza una nuova formazione di sinistra, coerente con le aspettative della società che risolva i problemi sociali, dalla precarietà alla equità retributiva e alla lotta all'evasione, che non sia ai comandi delle lobbies (tra cui includo anche la chiesa). In questo anno ho visto operare anche i singoli parlamentari e rispetto al programma che li ha portati al voto ho visto , e lo dico da osservatore obiettivo, molta più coerenza ma soprattutto impegno pratico nella sinistra cosiddetta radicale, quindi secondo me il PD segue una strada opposta a quella che avrebbe dovuto seguire per recuperare il consenso del popolo di csx :rolleyes:

tu credi veramente che il pd futuro sarà ai comandi del vaticano?
la margherita lo è?
i ds lo sono?

Koji
19-04-2007, 18:37
Allora torniamo in topic con la speranza che non ci siano più motivi per far chiudere il 3d. :rolleyes:



Sempre dal Corriere:

Berlusconi: «POTREI ISCRIVERMI» - Ma il leader della Cdl si è spinto anche oltre: «Se questo è il Partito democratico - ha detto parlando dei temi toccati dal segretario della Quercia - al 95 per cento sarei pronto ad iscrivermi anche io». «Ho sentito un’impostazione socialdemocratica che in alcuni punti è addirittura liberale - ha sottolineato Berlusconi - . Sono anche d’accordo con la politica sociale di cui ha parlato il segretario dei Ds»


:eekk: :eekk: :eekk: :eekk:

T3d
19-04-2007, 18:39
mmmmmmmmmmmm :rolleyes:

e bravo silvio, l'hai detta giusta giusta per mettere in difficoltà il partito vero?
perché allora non ti sei alleato all'ulivo nel 2006? prima erano tutti comunisti e adesso sono liberali?

generals
19-04-2007, 18:41
tu credi veramente che il pd futuro sarà ai comandi del vaticano?
la margherita lo è?
i ds lo sono?

tra i tre confederali e la chiesa c'è l'imbarazzo della scelta, saranno loro le colonne portanti del PD ;)

generals
19-04-2007, 18:42
Un commento che condivido da parte dei lettori del corriere:

IL PD e i Giovani
Non voterò mai per il PD. Non potrei mai dare il mio voto a chi scenderà in piazza per le famiglie "normali" , nel prossimo maggio a Roma. C'è un forte bisogno di un partito moderno , laico e riformista. Il PD è tutto, tranne questo ! Voglio le idee , non i contenitori. Dove siete Leader ? Ho 27 anni, sono precario e costretto a spostarmi dal Sud al Nord. cosa farete ora per tutti quelli come me ?
MARCO - SARDEGNA (15:34:39)

:O

T3d
19-04-2007, 18:45
tra i tre confederali e la chiesa c'è l'imbarazzo della scelta, saranno loro le colonne portanti del PD ;)

quindi i dico fanno parte di un sogno di massa?

Koji
19-04-2007, 18:46
mmmmmmmmmmmm :rolleyes:

e bravo silvio, l'hai detta giusta giusta per mettere in difficoltà il partito vero?
perché allora non ti sei alleato all'ulivo nel 2006? prima erano tutti comunisti e adesso sono liberali?

La formazione del Pd può servire ad arrivare al suo obiettivo dall'altra parte, quello di avere un'unico partito sotto la sua guida.

Koji
19-04-2007, 19:05
tu devi pensare che sei in italia, con la sua realtà politica.

questo porta per forza di cose a fare i conti con i cattolici democratici, ecco la bella differenza con l'europa.

altrimenti fai una bella coalizione senza frange cattoliche e starai all'opposizione per i prossimi 2000anni.

quindi meglio cogliere l'occasione

Appunto, la coalizione tra laici e cattolici ci sta, ma cercare di far stare due culture così diverse in una sola scarpa mi sembra un attimo azzardato.

T3d
19-04-2007, 19:08
Appunto, la coalizione tra laici e cattolici ci sta, ma cercare di far stare due culture così diverse in una sola scarpa mi sembra un attimo azzardato.
una coalizione non ha la forza e la disciplina di un partito!
se il pd nasce laico anche la sua azione politica dovrà rispetterare questo valore.

è una scommessa per il futuro. capisco i dubbi... ma bisogna guardare avanti!

Koji
19-04-2007, 19:19
una coalizione non ha la forza e la disciplina di un partito!
se il pd nasce laico anche la sua azione politica dovrà rispetterare questo valore.

è una scommessa per il futuro. capisco i dubbi... ma bisogna guardare avanti!

Ma allora perchè sinistra Ds e socialisti hanno già detto nisba?

T3d
19-04-2007, 19:21
Ma allora perchè sinistra Ds e socialisti hanno già detto nisba?

chiedilo a loro :D

non è stata ancora avviata nessuna costituente, non è stato ancora deciso nulla sul come, ma loro a priori non vi aderiscono.

secondo me è una logica sbagliata.

bianconero
19-04-2007, 20:53
per fortuna c'è mussi che ha ben capito che sto partito democratico è una stronzata

come si possono unire due partiti che di fatto 30 anni fa erano il PCI e la DC?

ma siamo matti?

Gramsci, Togliatti, Berlinguer, come anche Moro, De Gasperi etc si staranno rivoltando nella tomba poveracci

ormai l'unica speranza sarebbe una fusione sinistra ds, verdi, comunisti italiani e rifondazione per creare un vero partito di sinistra visto che ormai anche i ds sono tutt'altro che di sinistra

Lorekon
19-04-2007, 21:09
chiedilo a loro :D

non è stata ancora avviata nessuna costituente, non è stato ancora deciso nulla sul come, ma loro a priori non vi aderiscono.

secondo me è una logica sbagliata.

perchè già si sa che è una costituente "finta".

il manifesto del partito è stato scritto (da mesi) da dei "saggi" nominati da DS e Margherita, non si capisce a cosa serva la costituente.

Non ci sono state nè ci saranno primarie per eleggere nessuno, saranno i notabili dei due partiti a prendersi i posti.

è un partito che nasce vecchio già nella concezione ancor prima che nella prassi e nelle persone.

il tema fondante della laicità è stato accantonato, come tributo per l'ala centrista.
l'attenzione per il cosiddetto "sociale" è irrilevante.
la questione morale viene ridicolizzata.

la parola d'ordine è "riformismo", ma no si capisce bene a che titolo visto che nel bene e nel male i veri riformisti in Italia sono Radicali e SDI, che non aderiscono al PD.

Quanto al riferimento a Craxi... oltre a tutto il resto (l'ambizione, le ruberie, la spesa pubblica, l'inflazione), è l'uomo del Concordato (1984) - questo anche Boselli ogni tanto finge di dimenticarselo.

che me ne faccio di un partito così? tenetevelo.

Dream_River
19-04-2007, 21:12
per fortuna c'è mussi che ha ben capito che sto partito democratico è una stronzata

come si possono unire due partiti che di fatto 30 anni fa erano il PCI e la DC?

ma siamo matti?

Gramsci, Togliatti, Berlinguer, come anche Moro, De Gasperi etc si staranno rivoltando nella tomba poveracci

ormai l'unica speranza sarebbe una fusione sinistra ds, verdi, comunisti italiani e rifondazione per creare un vero partito di sinistra visto che ormai anche i ds sono tutt'altro che di sinistra

Ma per favore, non cadiamo nei soliti luoghi comuni da comunisti
La margherita non ha niente più a che vedere con la DC e allo stesso modo i DS non hanno niente più a che vedere con PC
La margherita e un serio partito di sinistra e i ds allo stesso modo (quest'ultimo molto più di certi sognatori dell'estrema sinistra)
I DS sono l'unico vero partito di sinistra che ha la possibilità di cambiare il paese, i comunisti non avranno mai abbastanza favore per farlo, rifondazione e giusto l'unico partito degno di unirsi in una coalizione, ma verdi e comunisti italiani sono solo 2 partitini che minano la stabilità e la democrazia dello stato
è ridicolo guardare con paura il PD per quel pugno di estremisti cattolici che sono presenti nella margherità, se si formasse il PD avrebbero pochissima voce in capitolo, rispetto a tutti i moderati che verrebbero dai DS e margherità

Lorekon
19-04-2007, 21:16
chiedilo a loro :D

non è stata ancora avviata nessuna costituente, non è stato ancora deciso nulla sul come, ma loro a priori non vi aderiscono.

secondo me è una logica sbagliata.

il problema son oproprio i moderati di DS e Margherita.
Potrei ancora votare DS, pensando al correntone e per amor di patria, ma non voterò mai (M-A-I) un PD democratico con dentro o soliti noti.

E' una grande operazione mediatica, nulla di più.

non ha un'investitura popolare se non quella degli iscritti ai DS e alla Margherita, il che mi pare un pò poco per candidarsi a governare il paese.

Non hanno fatto le primarie perchè temevano un risultato sbilanciato a sinistra.

Leron
19-04-2007, 21:18
bah, non avranno di certo il mio voto

Dream_River
19-04-2007, 21:34
i veri riformisti in Italia sono Radicali e SDI, che non aderiscono al PD.

.

Loro i veri riformismi? Ma cosa pensano di poter fare? Non riformeranno mai niente perchè non rappresentano che un infima parte degli italiani

E per fortuna che non aderisco al PD, altrimenti si che si perderebbe l'identità di sinistra del PD

Leron
19-04-2007, 21:36
Loro i veri riformismi? Ma cosa pensano di poter fare? Non riformeranno mai niente perchè non rappresentano che un infima parte degli italiani

E per fortuna che non aderisco al PD, altrimenti si che si perderebbe l'identità di sinistra del PD

perchè, il PD ora come ora ha un'identità di sinistra secondo te?

ma se a momenti stanno più al centro di un perizoma in mezzo... ok lasciamo stare :D

Lorekon
19-04-2007, 21:41
Loro i veri riformismi? Ma cosa pensano di poter fare? Non riformeranno mai niente perchè non rappresentano che un infima parte degli italiani

E per fortuna che non aderisco al PD, altrimenti si che si perderebbe l'identità di sinistra del PD

Rutelli è di sinistra?
Marini?


così, per capire...

Dream_River
19-04-2007, 21:45
Cribbio, ma allora è proprio un vizio ripetere sempre i soliti nomi, cioè, magari se dicevate anche MASTELLA giusto per dirne uno in più

In primi, Rutelli e sicuramente più a sinistra di quegli opportunisti dei radicali

Inoltre, in fatto che un partito sia realista, concreto e di consequenza meno a sinistra di rifondazione, non significa che sia di centro

Sapete, i partiti non sono fatti unicamente dai loro leader

Lorekon
19-04-2007, 21:51
Loro i veri riformismi? Ma cosa pensano di poter fare? Non riformeranno mai niente perchè non rappresentano che un infima parte degli italiani

E per fortuna che non aderisco al PD, altrimenti si che si perderebbe l'identità di sinistra del PD

Leggi il programma del PD, poi leggi quello della Rosa nel Pugno.
poi mi dici chi è più riformista.

Dando per scontato che la parola chiave per il futuro sia "riformismo", il che non è per niente scontato, anzi.
A me sembra sopratuttto una foglia di fico per mascherare uno spostamento al centro.
Un partito moderno e autenticamente socialdemocratico è distante anni luce da quello che sembra essere per ora il PD.


La vera sfida è coniugare in modo credibile le riforme (quelle vere), il progressismo (parola passata di moda pare) cioè lo smantellamento del corporativismo italiano, una meritocrazia compiuta, le liberalizzazioni, l'apertura decisa al mercato (ma quello VERO, non il finto mercato da parco buoi del capitalismo familiare italiano per cui si controllano i colossi con lo 0.5 % e tremila scatole cinesi, ma sempre strizzando l'occhi al palazzo) con le radici migliori della sinistra, l'attenzione ai ceti deboli, le ultime annacquate propaggini di quel che fu a suo tempo l'egualitarismo, e le cose che ho già detto prima, la questione morale, la laicità dello Stato.

Finora in Italia l'unica cosa che hanno liberalizzato, i "riformisti", è il mercato del lavoro, condannando un'intera generazione dai 35 anni in giù all'incertezza o, nella migliore dele ipotesi, alla dipendenza da una famiglia agiata.

Lorekon
19-04-2007, 21:53
Cribbio, ma allora è proprio un vizio ripetere sempre i soliti nomi, cioè, magari se dicevate anche MASTELLA giusto per dirne uno in più

In primi, Rutelli e sicuramente più a sinistra di quegli opportunisti dei radicali

Inoltre, in fatto che un partito sia realista, concreto e di consequenza meno a sinistra di rifondazione, non significa che sia di centro

Sapete, i partiti non sono fatti unicamente dai loro leader

ma i Radicali non hanno mai preteso di essere "di sinistra".

inoltre, Rutelli NON è il leader del PD.
il PD è una creatura nata per dare un partito a Prodi e al suo successore, che molti sperano sia Veltroni.

Un partito, quindi, costruito dall'alto, non dal basso.
E' tutta qui la uestione, ci danno un pacco preconfezionato come fa comodo a loro.
L'unica cosa che dobbiamo metterci sono i voti, bhè, il mio lo metto da un'altra parte.

generals
19-04-2007, 22:37
Ma poi è talmente "sgamato" dalle origini questo PD come è stato evidenziato da Lorekon e altri che non c'è neanche bisogno di aspettare cosa farà per capire che è una bufala e secondo me appena ci sarà un nuovo soggetto di sinistra quel 23% che gli danno i sondaggi diventerà rapidamente un 6/7% alle prossime elezioni se sono fortunati :O

T3d
20-04-2007, 00:29
ma i Radicali non hanno mai preteso di essere "di sinistra".

inoltre, Rutelli NON è il leader del PD.
il PD è una creatura nata per dare un partito a Prodi e al suo successore, che molti sperano sia Veltroni.

Un partito, quindi, costruito dall'alto, non dal basso.
E' tutta qui la uestione, ci danno un pacco preconfezionato come fa comodo a loro.
L'unica cosa che dobbiamo metterci sono i voti, bhè, il mio lo metto da un'altra parte.
certo... costruito dall'alto.

ma i congressi dei ds in tutte le sezioni d'italia ce li dimentichiamo?
ricordo che la mozione di fassino ha il "consenso dal basso" di ben il 75% dei tesserati

ti sembra non avere il consenso dal basso? al massimo non ha il "tuo" consenso, ma generalizzarlo in questa maniera mi pare un esercizio abbastanza inutile.

Lucrezio
20-04-2007, 00:41
bah, non avranno di certo il mio voto

.
Se si presenta una destra decente (con Padoa Schioppa o Monti fra le file) torno finalmente a votare destra, altrimenti non vado nemmeno a votare.
Mi sono stufato.

Ominobianco
20-04-2007, 00:59
Attualmente il PD sconta il fatto di essere ancora in fase di costruzione.
Quindi momentaneamente è carente sia di un leader che di contenuti programmatici.
Probabilmente quando si nominerà il leader e si cominceranno a delineare i contenuti del partito si risolleverà un po'.

Il PD nasce dall'esigenza di unire i riformisti italiani sotto un unica casa cercando di unificare sia quelli che vengono da una tradizione e cultura social-democratica sia quelli che vengono da una tradizione cattolico-liberale.
Di fonderanno così DS,Margherita e Repubblicani Europei anche se non è da escludere anche la partecipazione dell'Italia dei Valori di Di Pietro perchè un eventuale legge elttorale con uno sbarramento al 4% probabilmente lo eliminerebbe dalla partita se decidesse di correre da solo.

Questo partito però personalmente considerando i temi della laicità molto cari lo trovo un progetto scqualificante dal mio punto di vista.
Infatti il partito probabilmente non si collocherà a livello europeo nel Pse e non avrà posizioni all'avanguardia in tema di laicità ma sempre posizioni di compromesso accogliendo anche degli estremisti cattolici come i teodem Binetti/Bobba ecc..
Certo è cmq apprezzabile un grande partito di sinistra che possa garantire maggiore stabilità governabilità e che riduca il frazionamento partitico.

Guardando a sinistra è tempo di riformulazioni,infatti ci sono altre 2 costituenti in cantiere.

Una Costituente Socialista:
-SDI di Boselli
-Nuovo PSI di De Michelis
-I Socialisti di Bobo Craxi
-Il PSDI(Partito Socialista Democratico Italiano)
-L'Associazione Rosa nel Pugno di Lanfranco Turci
-I transfughi DS come Valdo Spini e Caldarola.

Una Costituente della Sinistra Unitaria:
-Rifondazione
-Comunisti Italiani
-Verdi

Io difficilmente mi riesco a identificare sia in un partito democratico(cristiano) di cui non si capiscono i contenuti e troppo influenzato dall'anima clericale ma nemmeno mi riconosco in una sinistra massimalista comunista rifondarola.
Quindi il progetto di una costituente socialista che porti ad un partito riformista laico e socialista la trovo interessante e apprezzabile più del PD.
Per altro ogni paese europeo a sinistra ha un grande partito socialista o socialdemocratico quindi sarebbe stato folle disperdere in Italia quella cultura politica.

Ominobianco
20-04-2007, 01:04
Se si parla di Partito Democratico cmq è anche interessante citare il Manifesto del Partito Democratico elaborato e presentato poco tempo fa dai cosidetti 12 saggi.

I punti salienti sono questi:

-Primarie:
«Ci impegnamo a costruire un partito che, sin dalla sua fase fondativa, sia aperto alla partecipazione di una larga platea di cittadini, ed affidi al loro voto, diretto e segreto, la scelta della leadership».
«capace di parlare al paese con una voce autorevole, che proponga il suo leader alla guida del governo della nazione, un partito che affidi al metodo delle primarie la scelta delle candidature alle massime cariche di governo nelle Regioni e negli enti locali».

-Riformismo(non ''nel'' Pse ma ''con'' il Pse):
«Vogliamo contribuire a rinnovare la politica europea, dando vita, con il Pse e le altre componenti riformiste, ad un nuovo vasto campo di forze, che colmi la carenza di indirizzo politico sulla scena continentale».
«Intendiamo concorrere a costruire nel mondo una nuova alleanza tra tutti quelli che vogliono fare della globalizzazione una opportunità per molti piuttosto che l'occasione per rafforzare il potere e la ricchezza di pochi».

-Valori:
«Ci riconosciamo nei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà, pace, dignità della persona che ispirano la Costituzione repubblicana e nell'impegno a farli vivere in Europa e nel mondo».
«Hanno le loro radici più profonde nel cristianesimo, nell'illuminismo e nel loro complesso e sofferto rapporto».

-Laicità:
«Abbiamo ben chiari i limiti della politica, non crediamo nella onnipotenza dello Stato, difendiamo la sua laicità, abbiamo a cuore la difesa dei diritti civili e lottiamo contro tutte le discriminazioni. Secondo noi la politica e la legge devono intervenire con cautela sui temi che hanno a che fare con la scienza e la tecnica in riferimento alla vita umana, al suo inizio, alla sua fine e alla sua riproduzione. Si tratta di questioni che vanno acquisendo una rilevanza centrale nel dibattito pubblico, perchè sollevano inediti e radicali interrogativi di natura etica, che sfidano l'intelligenza e la coscienza».
«Noi riteniamo che solo il dialogo tra diverse visioni religiose, etiche e culturali può portare a soluzioni normative ragionevoli e condivise, rispettose del criterio irrinunciabile della dignità della persona umana e capaci di far incontrare il valore della libertà di ricerca e di scelta col principio per cui non tutto ciò che è tecnicamente possibile è moralmente lecito».
«la laicità dello Stato, così come sancita dalla Costituzione, è garanzia che ogni persona sia rispettata nelle sue convinzioni più profonde e al tempo stesso si possa pienamente integrare nella comunità nazionale.In questo quadro riteniamo che i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica siano stati validamente definiti dalla Costituzione e che ogni sviluppo di quei rapporti debba muoversi nel solco fissato dalla stessa Carta costituzionale».
«Noi concepiamo la laicità non come un'ideologia antireligiosa e neppure come il luogo di una presunta e illusoria neutralità, ma come rispetto e valorizzazione del pluralismo degli orientamenti culturali e dei convincimenti morali, come riconoscimento della piena cittadinanza - dunque della rilevanza nella sfera pubblica, non solo privata - delle religioni».

-Donne:
«Il Partito democratico fa propria la norma antidiscriminatoria sulla rappresentanza minima del 40% per ciascuno dei due generi».

-Partito Democratico nel 2008:
«Sottoscrivendo questo manifesto ci impegniamo a lavorare con piena convinzione, determinazione e lealtà per fare, a tutti gli effetti, entro la fine del 2008, dell`Ulivo il Partito dei democratici, il nostro partito».

T3d
20-04-2007, 01:08
la laicità mi sembra un tema fondamentale del partito democratico...

Fritz!
20-04-2007, 08:35
-Valori:
«Ci riconosciamo nei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà, pace, dignità della persona che ispirano la Costituzione repubblicana e nell'impegno a farli vivere in Europa e nel mondo».
«Hanno le loro radici più profonde nel cristianesimo, nell'illuminismo e nel loro complesso e sofferto rapporto».



Su questo ha detto bene Mussi

A fondere Cristianesimo e illuminismo ci provò fallendo Kant.

Ora si cimentano Fassino e Rutelli:D :D :D :D :D

Fritz!
20-04-2007, 08:38
Comunque il PD è creatura Prodiana, che ben rispetta la visione politica di Prodi

Un incontro di sinistra e centro cattolico su un compromesso al ribasso, tendenzialmente conservatore e ben poco liberale.... Incapace di esprimere un progetto di società che vada oltre il "fidatevi di noi"

strat09
20-04-2007, 09:37
-Donne:
«Il Partito democratico fa propria la norma antidiscriminatoria sulla rappresentanza minima del 40% per ciascuno dei due generi».

il restante 20% è per il terzo genere? androidi? transessuali? altro?

la laicità mi sembra un tema fondamentale del partito democratico...

ha ottime probabilità di essere il primo morto ammazzato

A fondere Cristianesimo e illuminismo ci provò fallendo Kant.

Ora si cimentano Fassino e Rutelli:D :D :D :D :D

ma fondere cosa? l'ex comunista e l'ex radicale si sono schierati apertamente da anni. peggio Fassino, secondo me: i gesuiti, Welby e no all'eutanasia, il suo rapporto con la fede... ma chissenefrega! questi non hanno capito che al popolo di sx vanno date ben altre risposte, e invece no, giù a contendere i voti all'UDC. ma tanto i risultati si son visti, ha trasformato i ds in un partitello da 17%, ed ha pure il coraggio di ricandidarsi a leader del PD

generals
20-04-2007, 10:06
Se si parla di Partito Democratico cmq è anche interessante citare il Manifesto del Partito Democratico elaborato e presentato poco tempo fa dai cosidetti 12 saggi.

I punti salienti sono questi:

-Riformismo(non ''nel'' Pse ma ''con'' il Pse):
«Vogliamo contribuire a rinnovare la politica europea, dando vita, con il Pse e le altre componenti riformiste, ad un nuovo vasto campo di forze, che colmi la carenza di indirizzo politico sulla scena continentale».
«Intendiamo concorrere a costruire nel mondo una nuova alleanza tra tutti quelli che vogliono fare della globalizzazione una opportunità per molti piuttosto che l'occasione per rafforzare il potere e la ricchezza di pochi».

-

Veniamo al riformismo tanto sbandierato. E' una parola priva di significato se non è specificato il contenuto delle riforme! :read: Sono riforme alla Nicola rossi? ossia più mercato ad ogni costo con i risultati alla telecom? (rossi era consigliere economico di d'alema all'epoca delle privatizzazioni); riforma delle pensioni con passaggio per i giovani dal 45% dello stipendio al 15%? ampliamento e mantenimento dell'attuale precarietà del lavoro definita flessibilità? :eek: Ma mi facciano il piacere.......E perchè dovrei votare un tale partito e non FI? Ci credo che il Berl ha dichiarato che al 95% farebbe parte del nuovo partito...:rolleyes:

weather65
20-04-2007, 10:41
...che porteranno alla fase costituente del Partito Democratico.




...wow....e' in arrivo un altro partito...! :cool:

...se ne sentiva la mancanza...! :nono: :muro:

Leron
20-04-2007, 10:42
...wow....e' in arrivo un altro partito...! :cool:

...se ne sentiva la mancanza...! :nono: :muro:

veramente non è un altro, ma la fusione di più partiti


quindi alla fine ne avremo di meno

weather65
20-04-2007, 10:43
veramente non è un altro, ma la fusione di più partiti


quindi alla fine ne avremo di meno



...gia' va meglio allora... :cool:

Koji
20-04-2007, 11:01
Comunque bella gatta da pelare la collocazione in europa. I Ds vogliono assolutamente che il Pd rimanga nel Pse, Rutelli e la Margherita hanno risposto che non se ne parla.

Se sono divisi su questo mi chiedo cosa succederà sui temi importanti della politica nazionale. :rolleyes:

Pancho Villa
20-04-2007, 11:35
Mamma mia a leggere i commenti qui e da altre parti questo partito democratico sembra spacciato prima ancora di nascere. Quanto potrà prendere alle prossime elezioni? Quello che non capisco è che la mozione di Fassino nelle sezioni dei DS ha avuto percentuali bulgare :boh:.
Quanto al laicismo vorrei sapere cosa c'è da perdere; ossia se questo PD non fosse capace di imporsi sul Vaticano cosa ci perderemmo oltre ai DICO?

zerothehero
20-04-2007, 13:02
Mamma mia a leggere i commenti qui e da altre parti questo partito democratico sembra spacciato prima ancora di nascere. Quanto potrà prendere alle prossime elezioni? Quello che non capisco è che la mozione di Fassino nelle sezioni dei DS ha avuto percentuali bulgare :boh:.
Quanto al laicismo vorrei sapere cosa c'è da perdere; ossia se questo PD non fosse capace di imporsi sul Vaticano cosa ci perderemmo oltre ai DICO?

Sono troppo pessimisti. :) ..tanto francamente, peggio di così, l'arco politico non può essere..qualsiasi cambiamento è di per sè un fatto positivo. :asd:

FastFreddy
20-04-2007, 13:04
veramente non è un altro, ma la fusione di più partiti


quindi alla fine ne avremo di meno

Sicuro? Mussi mi sa che non è d'accordo... :p

zerothehero
20-04-2007, 13:05
E perchè dovrei votare un tale partito e non FI? Ci credo che il Berl ha dichiarato che al 95% farebbe parte del nuovo partito...:rolleyes:

A Berlusconi il PD conviene per un motivo semplice: morte del sogno neocentrista casiniano...recupererebbe la leadership del centrodestra.

E poi quella dichiarazione in parte è una stilettata..una cattiveria. :D

wanblee
20-04-2007, 13:16
La cosa interessante è che i più contenti del nuovo PD sono a destra (Maroni e Berlusconi si sono dilungati in complimentoni mai visti prima...e questo fa capire molte cose) mentre a sinistra ne prendono le distanze (vedi Mussi che se n'è andato...). Poveri noi... :(

johannes
20-04-2007, 13:38
sono perplesso. cambia il nome ma non la sostanza. il PD avrebbe dovuto unire la sinistra, invece ad esso appartengono solo DS, Ulivo e Margherita e tutti gli altri fuori.
non so proprio quanto possa servire....

8310
20-04-2007, 13:58
Una Costituente della Sinistra Unitaria:
-Rifondazione
-Comunisti Italiani
-Verdi

Chi è che diceva che Verdi e comunisti fossero fatti di due paste diverse? :read: :ahahah: :asd:

Dream_River
20-04-2007, 14:01
sono perplesso. cambia il nome ma non la sostanza. il PD avrebbe dovuto unire la sinistra, invece ad esso appartengono solo DS, Ulivo e Margherita e tutti gli altri fuori.
non so proprio quanto possa servire....

Ma il centro-sinistra e l'estrema sinistra non potranno mai unirsi per fortuna, i DS sono troppo concreti e realisti per unirsi con altra gente, come rifondazione, che personalmente apprezzo per le ideologie ma che non riusciranno mai ad avere un riscontro pratico, escludendo la loro passione di far cadere i governi

Che i radicali a livello di teoria sono più riformisti del PD e innegabile, ma vogliamo vedere all'atto pratico quante speranze hanno i radicali di fare qualsiasi cosa :D

Che poi ci siano più sostenitori del PD a destra che a sinistra e solo un boiata nata dai soliti luoghi comuni da falsi intellettuali, il PD a una grandissima fetta di sostenitori soprattutto a sinistra, che poi si stiano valutanto le possibilità di entrare o no nel PSE, non significa che il progetto non sia sostenuto, anzi

johannes
20-04-2007, 14:25
Ma il centro-sinistra e l'estrema sinistra non potranno mai unirsi per fortuna, i DS sono troppo concreti e realisti per unirsi con altra gente, come rifondazione, che personalmente apprezzo per le ideologie ma che non riusciranno mai ad avere un riscontro pratico, escludendo la loro passione di far cadere i governi

Che i radicali a livello di teoria sono più riformisti del PD e innegabile, ma vogliamo vedere all'atto pratico quante speranze hanno i radicali di fare qualsiasi cosa :D

Che poi ci siano più sostenitori del PD a destra che a sinistra e solo un boiata nata dai soliti luoghi comuni da falsi intellettuali, il PD a una grandissima fetta di sostenitori soprattutto a sinistra, che poi si stiano valutanto le possibilità di entrare o no nel PSE, non significa che il progetto non sia sostenuto, anzi

eh, lo so, ma mi chiedo, qual è la differenza tra il correntone e il PD?
cioè, mi sembra una cosa un pò inutile, tenendo conto di quello che dici tu, cioè che la sinistra radicale e quella riformista non potranno mai unirsi...
cioè, vedo poca discontinuità rispetto al correntone....
P.S. hai una bellissima firma!!:) ;)

Leron
20-04-2007, 14:35
Sicuro? Mussi mi sa che non è d'accordo... :p

i partitini satellite è ovvio che si creino, non tutti saranno daccordo

Dream_River
20-04-2007, 14:49
eh, lo so, ma mi chiedo, qual è la differenza tra il correntone e il PD?
cioè, mi sembra una cosa un pò inutile, tenendo conto di quello che dici tu, cioè che la sinistra radicale e quella riformista non potranno mai unirsi...
cioè, vedo poca discontinuità rispetto al correntone....
P.S. hai una bellissima firma!!:) ;)

Ti risponderei volentieri, ma non so cosa intendi te per "Correntone"

Cmq, grazie del complimento :)

johannes
20-04-2007, 14:57
Ti risponderei volentieri, ma non so cosa intendi te per "Correntone"

Cmq, grazie del complimento :)

se non erro sono i DS uniti alla parte più moderata della sinistra, forse Ulivo e Margherita.
se qualcuno ne sa di più, se mi può aiutare....:)

Lorekon
20-04-2007, 15:11
con "correntone" si usa definire la parte meno centrista dei DS, la parte (minoritaria) del partito contraria al PD, i più "a sinistra" dei DS diciamo.
Sono stati rappresentati congressualmente da Mussi.

johannes
20-04-2007, 15:15
con "correntone" si usa definire la parte meno centrista dei DS, la parte (minoritaria) del partito contraria al PD, i più "a sinistra" dei DS diciamo.
Sono stati rappresentati congressualmente da Mussi.

grazie mille!:)
se è più a sinistra, col PD questo correntone rimane. c'è ancora più frammentazione secondo me...

Lorekon
20-04-2007, 15:16
il correntone si scinde e non entra nel PD.

johannes
20-04-2007, 15:18
il correntone si scinde e non entra nel PD.

lo so. ma allora a che pro 'sto PD?

Lorekon
20-04-2007, 15:21
chiedilo a Fassino :D

sander4
20-04-2007, 16:08
ne parlano tutti del PD
se ne sente parlare ovunque
dicono tutti che è una gran cosa, un grande traguardo (:sofico:)
lo lodano in molti, perchè è il PD, ma non si è capito esattamente cosa sarà :asd: :asd:

spero che le sinistre, quelle vere, si uniscano in un partitone alternativo, e il mio voto andrà lì ... ai socialisti credo mai perchè sul tema giustizia e legalità non sarei PER NIENTE tranquillo ...

johannes
20-04-2007, 16:17
chiedilo a Fassino :D

eh, lo so....
strano che Baffino rinunci all'incarico...:D

blamecanada
20-04-2007, 16:24
lo so. ma allora a che pro 'sto PD?
Serve perché la vecchia dirigenza del PCI possa dire "ora siamo democristiani, possiamo anche noi derub... governare il Paese".

johannes
20-04-2007, 16:25
Serve perché la vecchia dirigenza del PCI possa dire "ora siamo democristiani, possiamo anche noi derub... governare il Paese".

o mamma mia....:asd:

strat09
20-04-2007, 17:57
eh, lo so....
strano che Baffino rinunci all'incarico...:D

Baffino punta più in alto: la presidenza della Repubblica. o, magari, un'America's Cup

Dream_River
20-04-2007, 17:59
Ma per favore, Il PD cambierà radicalmente la politica italiana, sarà il primo passo verso la formazione di un bipolarismo perfetto e metta fine a tutti quei partitini minori che minano la stabilità dei governi e ne distruggono la democrazia
Proprio per questo Mussi e tutti suoi seguaci sarà meglio che si rivedano delle loro posizioni, non si rendono conto che apporsi al PD significa opporsi a un evoluzione benefica della politica italiana, significa schiacciare la democrazia di un paese solo per il proprio egoismo morale

johannes
20-04-2007, 18:02
Baffino punta più in alto: la presidenza della Repubblica. o, magari, un'America's Cup

Vai Baffy!!:asd: :asd:

johannes
20-04-2007, 18:03
Ma per favore, Il PD cambierà radicalmente la politica italiana, sarà il primo passo verso la formazione di un bipolarismo perfetto e metta fine a tutti quei partitini minori che minano la stabilità dei governi e ne distruggono la democrazia
Proprio per questo Mussi e tutti suoi seguaci sarà meglio che si rivedano delle loro posizioni, non si rendono conto che apporsi al PD significa opporsi a un evoluzione benefica della politica italiana, significa schiacciare la democrazia di un paese solo per il proprio egoismo morale

sarebbe bello e ordinato se fosse così, purtroppo ci sono troppe persone che vogliono comandare e né le ali radicali né i centristi ci stanno.
come si può fare?

strat09
20-04-2007, 18:11
Ma per favore, Il PD cambierà radicalmente la politica italiana, sarà il primo passo verso la formazione di un bipolarismo perfetto e metta fine a tutti quei partitini minori che minano la stabilità dei governi e ne distruggono la democrazia
Proprio per questo Mussi e tutti suoi seguaci sarà meglio che si rivedano delle loro posizioni, non si rendono conto che apporsi al PD significa opporsi a un evoluzione benefica della politica italiana, significa schiacciare la democrazia di un paese solo per il proprio egoismo morale

magari fosse solo egoismo morale. Mussi è un politico accorto ed intelligente, e mai si farà sfuggire quella che potrebbe essere la sua ultima occasione di potere. fondendosi nel PD la sua corrente (che già ora è minoritaria nei DS) sarebbe spazzata via, con conseguenze facilmente immaginabili: addio ministeri, sottosegretari, consiglieri, assessori... insomma addio potere e soldi.

questa è, purtroppo, la politica

indelebile
20-04-2007, 18:56
Di per se non mi ha convinto del tutto neanche l'intervento di mussi

L'intervento di Fabio Mussi al Congresso


Care compagne, cari compagni,

Giorni fa il Presidente del Partito, Massimo D’Alema ha detto: “spero che Mussi ci risparmi i commiati drammatici”. Seguirò il suo consiglio. Ma credo – dopo 40 anni dedicati a questo partito, avendo attraversato, credo con coraggio, tutte le sue profonde trasformazioni – di avere diritto di parola. Anzi, il dovere di parlare, prima di tutto a voi.

I delegati della Mozione “A Sinistra. Per il Socialismo Europeo”, 242, si sono riuniti, hanno discusso, hanno votato. Un voto quasi unanime, con una astensione. Le cose che dirò, rappresentano anche loro.

Il mio, il nostro dissenso data dal 2001, dal congresso di Pesaro quando candidammo Giovanni Berlinguer alla segreteria del Partito. E io voglio tornare a ringraziarlo, per la forza, la passione, il rigore con cui continua a combattere la sua battaglia delle idee.

Abbiamo espresso il dissenso senza mai provocare rotture, dando sempre un contributo leale alle comuni battaglie. Senza mai disperdere non solo il senso di una solidarietà politica, ma anche il sentimento di amicizia verso Piero Fassino e tutti gli altri compagni ai quali siamo legati da una lunga comune militanza nella sinistra e dalla coscienza di un dovere verso l’Italia.

A Pesaro non condividemmo la risposta alla sconfitta elettorale del 2001, una ispirazione “riformista” vicina alla terza via di Blair e di Giddens (una “terza via” che si è persa nell’avventura della guerra irachena). Ora se ne propone una quarta: la fine, nel nostro Paese, unico in Europa, della presenza di una autonoma forza di sinistra di ispirazione socialista. E non è vero che siamo di fronte ad una pura trasformazione delle forme, ad un’altra metamorfosi della sinistra: con il Partito Democratico, l’asse del centrosinistra, e dunque della politica italiana, sarà inesorabilmente più spostato al centro.

I DS si sciolgono. Quando sollevammo il dubbio, all’ultimo recente Congresso di Roma:” Ma questa storia, finisce in un “partito unico”? Ci si rispose che era un malevole processo alle intenzioni. Ecco, invece ci siamo.

Non metto in discussione il valore della politica unitaria. Questa è essenziale per governare il Paese. Noi siamo stati, tutti, e dovremo essere sempre, l’anima della coalizione democratica. Metto però in discussione la natura ed caratteri dei partiti politici, che si muovono su tempi più lunghi di quelli di una legislatura. Sono i partiti che fanno i governi, non i governi che fanno i partiti. E i partiti vivono anche nelle sconfitte, non sono fatti solo per la vittoria. E sono soggetti identitari, non solo programmatici. Quando qualcuno ti chiede: “chi siete?”, non basta rispondere :”siamo tanti”.

Sono stato tra i protagonisti della svolta dell’89, quando ricollocammo storicamente il più grande partito della sinistra italiana. Eravamo un gruppo di giovani, segretario Achille Occhetto, che si prese la responsabilità di sciogliere il PCI, allora al 27% dei voti e 800.000 iscritti, perché pensammo che fosse un dovere – politico, intellettuale, morale – fare i conti con la caduta del movimento comunista internazionale, di cui pure il PCI era stato una straordinaria variante nazionale, partito eretico a forte vocazione democratica e socialista.

Questa svolta, non è in continuità con quella. Guardiamoci dal cattivo storicismo, quel modo di pensare provvidenzialistico, per cui ciò che viene dopo è tutto contenuto in ciò che viene prima. Al contrario, penso che questa svolta sia figlia di un fallimento, fallimento che sento anche mio. Penso che essa rappresenti il tentativo, sbagliato, di rispondere al problema che fra gli altri ha posto chiaramente un nostro amico, Eugenio Scalfari, quando giorni fa ha scritto che anche il nostro partito “è arrivato al capolinea, ha perso ruolo e rappresentanza. Con una dimensione quantitativa inadeguata alla società di massa, una dimensione qualitativa e culturale povera”.

Non mi si dica che, se si cerca il legame tra passato e presente, si parla di cose incomprensibili a chi avrà 20 anni nel 2010. I giovani ci portano mondi nuovi, e noi dobbiamo sempre esortarli alla storia: a ricostruire incessantemente la memoria collettiva, conoscere le radici, comprendere i risultati dei processi storici, e i “sentieri interrotti”, le cose che avrebbero potuto essere e non sono state. Cancellare le tracce, è diseducativo. Quando il Moderno si presenta come “il nuovo” assoluto, in verità è già decrepito.

Ora il nostro primo dovere è governare. Corrispondere alle aspettative di chi ci ha votato, non solo per liberarsi da Berlusconi, ma perché vuole un’Italia più pulita, più giusta, più colta, più efficiente. Un’Italia consapevole della propria missione verso l’Europa e verso il resto del mondo. Non è facile, sul filo del rasoio di un soffio di seggi al Senato, e di un soffio di voti di elettori alla Camera. Insomma, dato il risicatissimo risultato delle elezioni politiche 2006, un “sostanziale pareggio”, come ha detto giustamente il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Il Governo sta risanando i conti pubblici, un obiettivo ineludibile. E sta avviando un piano di riforme. Sentiamo tutti che occorre dare più forza al Governo, ricaricare di energia il nostro progetto per l’Italia.

L’Italia ha enormi possibilità, ed è un Paese dove è bello vivere. E’ anche un Paese dove sono esplose le diseguaglianze. Un Paese ricco, ma che vede i salari più bassi d’Europa, dove si lavora in pochi, e poche sono in particolare le donne che lavorano; dove la condizione fondamentale dei giovani è la precarietà, non figlia della tecnica, ma di un ritorno di condizioni servili nella società contemporanea; dove si muore di lavoro; dove proprietà e ricchezza si sono sempre più concentrate nelle mani di una minoranza; dove la “questione morale” torna a dilagare in ogni campo della vita civile, economica e politica (e non esiste nuova buona politica che non abbia la “questione morale” come sua stella polare: forse conviene tenersi stretto questo pensiero di Enrico Berlinguer, piuttosto che giocare a metterlo e toglierlo dal Pantheon).

Il nostro è un Paese dove la qualità dei sistemi (servizi, formazione, ricerca, tecnologia), perde terreno. E non c’è futuro, con uno sviluppo senza ricerca e innovazione. Per questo servono risorse e riforme. Risorse, molte di più di quelle che siamo stati in grado di mettere quest’anno in finanziaria per la scuola, l’Università, la scienza, se non si vuole restare ultimi in Europa. Il prossimo anno non si può fare il bis. E riforme, orientate alla qualità e al merito. Al merito. Il valore dello studio e della serietà l’ho imparato nella mia casa di operai: il merito non è l’invenzione dei ricchi per escludere i poveri, è la carta che hanno in mano i poveri per non essere esclusi. E’ una frase a cui sono affezionato, e mi ha fatto piacere ritrovarla nella relazione di Fassino. Ho tentato, in questi mesi, di non dimenticarlo. Il responsabile per l’Università della Margherita mi ha accusato di “demagogia della serietà”. Che cosa vuol dire? Forse vuol dire che esagero con la serietà. Bene, lo prendo come un complimento.

C’è da fare tanto. Il Governo è quello di Romano Prodi. Lo spazio politico della maggioranza è l’Unione. Penso che sia essenziale, qualunque cosa accada sul terreno più propriamente politico, garantire tenuta della maggioranza di centrosinistra e stabilità del Governo. Tra di noi deve esserci comunque questo patto di ferro.

Governiamo uno dei Paesi più importanti del mondo. Pensavo che ci fosse abbastanza da fare, senza gettarci in imprese azzardate come quella di sciogliere partiti e farne di nuovi a pochi mesi dalla formazione dell’esecutivo, nell’illusione di pescare la soluzione magica, la nuova indiscussa guida, il timone, la “cabina di regia” della coalizione e del Governo. La formazione del partito democratico in verità complica il quadro, non lo semplifica – anche solo a voler tenere il livello delle dottrine politologiche e funzionalistiche da cui ha preso le mosse.

Governiamo uno dei Paesi più importanti del mondo. E il mondo cambia velocemente. Quante profezie durate una breve stagione! La profezia della fine della storia, della fine del lavoro, del trionfo del mercato senza vincoli, senza regole, senza frontiere.

La globalizzazione ha subìto nell’ultimo quarto di secolo una bruciante accelerazione. Gli effetti sono misurabili. Sono misurabili i progressi, e le contraddizioni, e le nuove diseguaglianze. Sono misurabili le “promesse infrante”, a partire da quella della pace, se i nuovi venti di violenza e di guerra scuotono tanto drammaticamente l’umanità, alle soglie del nuovo millennio.

Le ricette pragmatiche sono acqua fresca.

Bisogna fare uno sforzo di andare più al fondo delle cose.

Le classi medie sono certamente cresciute, ma mai come ora nella storia dell’umanità si era presentato tanto esteso il lavoro dipendente e salariato e il lavoro intellettuale venduto e comprato ai prezzi di quello salariato. Il lavoro è stato svalorizzato su scala globale. Mai come ora dunque è stato strategico il bisogno di rappresentare, sindacalmente e politicamente, il lavoro, in tutte le sue forme e in tutti i continenti.

Mai l’umanità ha dovuto fronteggiare gli effetti potenzialmente catastrofici delle sue attività economiche. Crescono popolazione e consumi, e il ciclo dei rifiuti (in particolare i gas serra) non si chiude. Il Quarto Rapporto sui cambiamenti climatici ci restituisce un quadro sempre più allarmante. Il tempo di radicali cambiamenti – economici, sociali, tecnologici - stringe assolutamente. Altrimenti si rischia di veder degradato irreversibilmente l’ambiente e, con gli eserciti dell’ultima guerra per il petrolio, di combattere la prima guerra per l’acqua.

Non siamo certo in grado di pensare un’economia senza mercato. Ma il mercato da solo non risolverà i problemi dell’umanità. Non valorizzerà il lavoro, non farà le scelte tecnologiche appropriate, non si autoriformerà su principi ecologici. Per questo torna, torna in grande il tema delle scelte collettive consapevoli. Il tema del Governo e della politica. Il tema di un nuovo socialismo. La profezia della “fine del socialismo” si presenta come un’altra di quelle all’ultimo grido, ed è invece una cianfrusaglia ideologica.

Torna il tema di una nuova politica che dia una risposta non solo alle questioni pratiche, ma al bisogno inestinguibile di senso e di identità. Che viene sempre più affidato – quando non alla pura merce – all’etnia, alla nazione, alla religione. Non scaturisce da qui quella crisi dei partiti e della democrazia moderna, che ha allontanato così tanto le masse dalle istituzioni pubbliche? Sono questioni di fondo, di lungo periodo, che richiedono “pensieri lunghi”.

E noi, noi dove vogliamo portare la sinistra italiana? Qui, condividiamo tutti la necessità di una strategia unitaria. Non è questo che ci divide. L’Italia si governa con il centrosinistra, con una larga alleanza democratica. Quell’alleanza di cui l’Ulivo è stato il cuore, la scelta decisiva del riscatto democratico, dopo l’apparire dell’inedita destra populistico-plebiscitaria di Berlusconi (che sarebbe magari bene non allargasse ulteriormente la sua posizione di controllo nel campo dei media e delle telecomunicazioni, e la possibilità di farla fruttare politicamente: la lotta per affermare il principio di legalità, e una legge seria sul conflitto di interessi sono urgenti).

L’Ulivo raccolse nel ’96, nel maggioritario, il 44% dei voti: rappresentava quasi tutto il centrosinistra. Nel 2006 ha raccolto il 31% e, con l’ultima uscita, quella dello Sdi, che pure aveva partecipato alla “Federazione riformista”, comprendeva DS e Margherita. Così drasticamente ridotto, se ne vuol fare un partito.

L’ultima volta che ho votato una mozione di maggioranza, al congresso di Torino, si titolava : “Una grande sinistra in un grande Ulivo”. Sarà certamente un limite mio, ma io sono rimasto lì.

Con i congressi paralleli in corso, DS e Margherita cessano una loro autonoma vita. Diventano comitati promotori del Partito Democratico. Chi partecipa, i prossimi mesi non avrà altro da fare che questo. L’appuntamento, prima fissato al 2009, è stato anticipato di un anno. Si accelera. Sul Congresso della Margherita, leggo di giudizi severissimi di molti suoi esponenti di primo piano. Per quanto riguarda i DS, non discuto della legittimità della proposta di Fassino, che si presenta con il sostegno del 75% degli iscritti (anche se mi permetto di ricordare che dunque uno su quattro è contrario o fortemente critico). Penso che si stia commettendo, sia pure a larga maggioranza, un errore di vasta portata. Penso che si stia imboccando una strada che porta la sinistra non a rinnovarsi, come pure è radicalmente necessario, ma a perdersi. “Sinistra”, non è un bagaglio appresso che i dirigenti si portano dietro. Sono valori, programma fondamentale, identità. La retorica dell’”oltre” – oltre i partiti, oltre le tradizioni, oltre il socialismo – non dice nulla, se non è, chiaro dove si va.

Vedo che si chiede a noi, della minoranza: “dove andate?”. Io chiedo a voi, compagni della maggioranza: “dove andate, esattamente?”.

Si apre la Costituente del Partito Democratico. Al buio. La piattaforma è costituita da un Manifesto: debole, pasticciato, confuso. Non so se la “fusione” in corso sia calda o fredda: se il risultato è quel Manifesto, la fusione è al momento fallita. L’unica cosa chiara è il riferimento al Cristianesimo. Fondamentale componente della cultura universale, non c’è dubbio. Ma un principio religioso non può costituire il fondamento costituzionale né di uno Stato, né di un’Unione di Stati come l’Europa, né di un partito politico moderno.

Precipitiamo verso il Partito Democratico senza aver chiarito niente.

Non certo la collocazione internazionale. I nomi sono potenti. Questo nuovo partito si chiama come quello americano e, in Europa, come quello del centrista francese François Bayrou. Sarà, centrista e americano, “Con un rapporto forte e strutturato con il PSE” – ha detto Fassino – Una formula aperta a diversi esiti, salvo uno: è evidente che non potrà far parte del PSE. Lo capiscono tutti. Il sostegno opposto di DS e Margherita ai due candidati concorrenti alle presidenziali francesi (Royal e Bayrou) è solo un antipasto di ciò che ci aspetta. D’altronde Rutelli (che rispetto, e con cui collaboro volentieri nel Governo) è stato chiaro: nel Parlamento europeo, ognuno resta ai suoi posti fino al 2009, poi nascerà un nuovo raggruppamento politico nazional-democratico. Non stiamo parlando di diplomazia internazionale: stiamo parlando delle appartenenze alle grandi famiglie politiche che esistono in Europa e nel mondo. Stiamo parlando della nostra identità in Italia. Temo che con il Partito Democratico condanneremo di nuovo l’Italia a rappresentare in Europa un “caso”. Torna l’”eccezionalismo”, dal quale abbiamo faticosamente tentato di liberare il nostro Paese, che ne è afflitto fin dalla costituzione dello Stato nazionale.

Non abbiamo chiarito niente di ciò che è essenziale. I grandi temi – lavoro, sapere, ambiente, questione morale e riforma della politica – galleggiano con insostenibile leggerezza nel dibattito politico sul Partito Democratico. Sul sindacato non si dice parola, o si dicono parole sbagliate. Altri temi sono immersi nella più grande confusione. Per esempio il tema della laicità.

Il Governo ha proposto la legge sui “Diritti dei conviventi” – il minimo per chi abita in questa parte del mondo. C’è, tra i costruttori del PD, chi ha partecipato a manifestazioni di sostegno ai Dico, e chi parteciperà al “family day” : non ho l’impressione che siano la stessa cosa. Ci sono, nello spazio del PD, voci assolutamente dissonanti anche rispetto a fenomeni intollerabili come l’onda ritornante di fobia verso gli omosessuali.

Laicità è lo spazio della libertà di tutti. Non ce n’è una “sana” e una “insana”, come ritiene Papa Ratzinger. C’è semplicemente quella di uno Stato che garantisce che possano ben esserci nella società idee e modi di vita egemoni, proprio perché non esistono punti di vista che una qualche autorità impone come dominanti, e obbligatori per tutti.

Da questo dipende l’autodeterminazione degli individui, il libero movimento delle forme della vita civile, la libertà della cultura, dell’arte, della scienza (e bisogna tornare a difendere la scienza, se è vero che, non ancora concluso l’appello per il processo a Galilei, si apre quello a Darwin). La stessa libertà religiosa, che è uno dei pilastri della libertà senza aggettivi, è durevolmente garantita solo dal principio di laicità. L’unico antidoto alla barbarie dei conflitti di civiltà e alle guerre di religione. Per questo la laicità dello Stato è un principio non negoziabile, che sta al fondo della politica moderna. Le mezze soluzioni, sono soluzioni gravemente sbagliate.

Persino sulla legge elettorale, il campo del Partito Democratico è diviso in tre: quelli del proporzionale corretto, quelli del neomaggioritario di collegio, quelli del referendum – nonostante che il referendum come è noto sia una spada di Damocle appesa sulla testa del Governo.

Date queste condizioni politiche, non è sorprendente che via via l’attenzione si sia andata concentrando sulle questioni di leadership. Fino alle tensioni esasperate di questi giorni. Questa è la domanda che imperversa. Chi? Chi prenderà il comando? Chi guiderà il Partito Democratico? Chi deciderà?

Decideranno gli iscritti, o i cittadini delle primarie? Una “testa un voto”? Si vota nei gazebo? Ed ecco, come in una matrioska, che dalla discussione sulla legge elettorale per il Parlamento fa capolino quella per le primarie della Costituente del nuovo partito.

Mi permetto di ricordare che, centrale, nel pensiero democratico e socialista italiano, è il tema del rinnovamento delle classi dirigenti. Plurale. Sempre più spesso invece ho sentito in questi anni abusare del singolare: “la classe dirigente”. Si tratta di un’altra teoria, quella della “circolazione delle élites”: Pareto, non Gramsci. Una teoria non nuova, che si sposa felicemente con la più recente tendenza alla estrema personalizzazione della politica, sempre più innervata di potere, denaro e televisione.

Comunque, il fatto è che non riesco a rassegnarmi. Non riesco a rassegnarmi all’idea che il destino della sinistra italiana possa ridursi a questo: una rete di correnti superpersonalizzate dentro un partito che ammaina i simboli stessi della sinistra e del socialismo, e poi una galassia di partiti più piccoli, verdi, socialisti, comunisti, di sinistra cosiddetta “radicale”.

E’ una storia grande e drammatica, quella della sinistra italiana del Novecento. Molte delle conquiste sociali e civili si devono a lei. E ora si sono messi in moto due movimenti contraddittori: da un lato, per la prima volta, dai primissimi anni della Repubblica, tutta la sinistra è al governo insieme; dall’altro, nasce il Partito Democratico, che perpetua la separazione, sempre più artificiale, tra “riformisti” e “radicali”.

Confermo qui – non con animo leggero – l’indisponibilità della minoranza che rappresento a partecipare alla Costituente del Partito Democratico. E’ vero che anche nei DS ci sono le correnti: a questo Congresso tre. Nel PD ce ne saranno trentatre: non si sentirà la nostra mancanza.

Noi ci fermiamo qui.

Non ci si formano idee sui sondaggi, certo. Tuttavia ho l’impressione che il Partito Democratico non recupererà tutto, o quasi tutto, lo spazio del centrosinistra. Ci sarà una parte grande della società italiana, che guarda a sinistra, che non si sentirà rappresentata. Una parte essenziale per fare, oggi e domani, maggioranza e governo. Molte forze si sono messe in cammino. La nostra intenzione è di costituire un movimento politico autonomo, che si propone di aprire un processo politico nuovo, più a sinistra del Partito Democratico. Non un altro piccolo partito. Ma un progetto volto a riunificare forze. A mantenere viva la prospettiva di una forza di sinistra di ispirazione socialista. Laica e di governo. Del lavoro, dei diritti, delle libertà femminili, dell’ambientalismo, aperta alle nuove culture e alle sfide di questo secolo. Alleata del Partito Democratico.

Lo so che è un’impresa difficile. Ma anche la vostra non sarà facile. Per quanto mi riguarda, abbiamo maturato, insieme ai compagni che hanno sostenuto la mozione “A sinistra. Per il socialismo europeo”, una convinzione profonda, e sentiamo il dovere di provarci. Si aprono due fasi costituenti. Sarebbe bello un doppio successo.

Buona fortuna, compagni.


Poi vedere Fede al congresso che era tutto uno stringere le mani e sorrisi, tutti i complimenti a berlusconi ecc mah
Non mi han convinto questo attegiamento mi sa tanto di mettersi sulla difensiva se non stendersi per far passare il padrone...

bluelake
20-04-2007, 19:19
Precipitiamo verso il Partito Democratico senza aver chiarito niente.

Non certo la collocazione internazionale. I nomi sono potenti. Questo nuovo partito si chiama come quello americano e, in Europa, come quello del centrista francese François Bayrou. Sarà, centrista e americano, “Con un rapporto forte e strutturato con il PSE” – ha detto Fassino – Una formula aperta a diversi esiti, salvo uno: è evidente che non potrà far parte del PSE. Lo capiscono tutti. Il sostegno opposto di DS e Margherita ai due candidati concorrenti alle presidenziali francesi (Royal e Bayrou) è solo un antipasto di ciò che ci aspetta. D’altronde Rutelli (che rispetto, e con cui collaboro volentieri nel Governo) è stato chiaro: nel Parlamento europeo, ognuno resta ai suoi posti fino al 2009, poi nascerà un nuovo raggruppamento politico nazional-democratico. Non stiamo parlando di diplomazia internazionale: stiamo parlando delle appartenenze alle grandi famiglie politiche che esistono in Europa e nel mondo. Stiamo parlando della nostra identità in Italia. Temo che con il Partito Democratico condanneremo di nuovo l’Italia a rappresentare in Europa un “caso”. Torna l’”eccezionalismo”, dal quale abbiamo faticosamente tentato di liberare il nostro Paese, che ne è afflitto fin dalla costituzione dello Stato nazionale.

Non abbiamo chiarito niente di ciò che è essenziale. I grandi temi – lavoro, sapere, ambiente, questione morale e riforma della politica – galleggiano con insostenibile leggerezza nel dibattito politico sul Partito Democratico. Sul sindacato non si dice parola, o si dicono parole sbagliate. Altri temi sono immersi nella più grande confusione. Per esempio il tema della laicità.

Il Governo ha proposto la legge sui “Diritti dei conviventi” – il minimo per chi abita in questa parte del mondo. C’è, tra i costruttori del PD, chi ha partecipato a manifestazioni di sostegno ai Dico, e chi parteciperà al “family day” : non ho l’impressione che siano la stessa cosa. Ci sono, nello spazio del PD, voci assolutamente dissonanti anche rispetto a fenomeni intollerabili come l’onda ritornante di fobia verso gli omosessuali.

Laicità è lo spazio della libertà di tutti. Non ce n’è una “sana” e una “insana”, come ritiene Papa Ratzinger. C’è semplicemente quella di uno Stato che garantisce che possano ben esserci nella società idee e modi di vita egemoni, proprio perché non esistono punti di vista che una qualche autorità impone come dominanti, e obbligatori per tutti.

Da questo dipende l’autodeterminazione degli individui, il libero movimento delle forme della vita civile, la libertà della cultura, dell’arte, della scienza (e bisogna tornare a difendere la scienza, se è vero che, non ancora concluso l’appello per il processo a Galilei, si apre quello a Darwin). La stessa libertà religiosa, che è uno dei pilastri della libertà senza aggettivi, è durevolmente garantita solo dal principio di laicità. L’unico antidoto alla barbarie dei conflitti di civiltà e alle guerre di religione. Per questo la laicità dello Stato è un principio non negoziabile, che sta al fondo della politica moderna. Le mezze soluzioni, sono soluzioni gravemente sbagliate.

Persino sulla legge elettorale, il campo del Partito Democratico è diviso in tre: quelli del proporzionale corretto, quelli del neomaggioritario di collegio, quelli del referendum – nonostante che il referendum come è noto sia una spada di Damocle appesa sulla testa del Governo.
questa è la parte dell'intervento di Mussi che personalmente condivido, e che mi fa dire che stando così le cose io non sarò tra quelli che plaudiranno o voteranno per il PD... se davvero l'obiettivo è il bipolarismo, che ruolo ha in un sistema bipolare destra-sinistra (non fascisti-comunisti, distinzione piccola ma basilare) come quello che dicono di voler creare i sostenitori del PD un partito di centro come sarà in effetti il PD?

Dream_River
20-04-2007, 19:22
un partito di centro come sarà in effetti il PD?

A bhe, questa mi mancava ancora tesoro!

Ma per favore, solo perchè non si sventola una falce e martello non significa non essere di sinistra

[A+R]MaVro
20-04-2007, 20:33
Una formazione del genere potrei anche prendere in considerazione di votarla.

I DS hanno fatto passi da gigante negli ultimi periodi lasciando al loro destino tutti i relitti risalenti al defunto PCI che sono assolutamente impresentabili ad un elettorato non fideistico: prima Folena, ora Mussi & co, una volta che anche il caro Angius avrà levato le tende xi sarà un soggetto politico presentabile anche agli elettori della parte opposta.

Inoltre questo progetto potrebbe spingere alla fusione di FI e AN per creare il contraltare sul fronte opposto; in questo modo il sistema politico italiano ne uscriebbe molto semplificato: 2 grandi partiti che si spartiscono le spoglie dell'UDC e di Mastella, una pletora di litigiosissimi partiti di estrema sinistra che non vanno oltre il 10% complessivo (non credo assolutamente in una unificazione di quell'area) e la Lega isolata. Ma questa però è fantapolitica :)

Dream_River
20-04-2007, 21:38
MaVro;16823178']Una formazione del genere potrei anche prendere in considerazione di votarla.

I DS hanno fatto passi da gigante negli ultimi periodi lasciando al loro destino tutti i relitti risalenti al defunto PCI che sono assolutamente impresentabili ad un elettorato non fideistico: prima Folena, ora Mussi & co, una volta che anche il caro Angius avrà levato le tende xi sarà un soggetto politico presentabile anche agli elettori della parte opposta.

Inoltre questo progetto potrebbe spingere alla fusione di FI e AN per creare il contraltare sul fronte opposto; in questo modo il sistema politico italiano ne uscriebbe molto semplificato: 2 grandi partiti che si spartiscono le spoglie dell'UDC e di Mastella, una pletora di litigiosissimi partiti di estrema sinistra che non vanno oltre il 10% complessivo (non credo assolutamente in una unificazione di quell'area) e la Lega isolata. Ma questa però è fantapolitica :)

Ma infatti l'ideale che si cerca di raggiungere, cioè il bipolarismo perfetto, prevede la formazione di 4 grandi partiti che raggruppino tutte le varie posizioni nella politica

Uno di Estrema Destra
Uno di Estrema Sinistra
Uno di Centro Destra
Uno di Centro Sinistra (Il Partito Democratico)

QUESTA sarebbe politica

generals
21-04-2007, 10:17
questa è la parte dell'intervento di Mussi che personalmente condivido, e che mi fa dire che stando così le cose io non sarò tra quelli che plaudiranno o voteranno per il PD... se davvero l'obiettivo è il bipolarismo, che ruolo ha in un sistema bipolare destra-sinistra (non fascisti-comunisti, distinzione piccola ma basilare) come quello che dicono di voler creare i sostenitori del PD un partito di centro come sarà in effetti il PD?


Originariamente inviato da Fabio Mussi
Non abbiamo chiarito niente di ciò che è essenziale. I grandi temi – lavoro, sapere, ambiente, questione morale e riforma della politica – galleggiano con insostenibile leggerezza nel dibattito politico sul Partito Democratico. Sul sindacato non si dice parola, o si dicono parole sbagliate. Altri temi sono immersi nella più grande confusione. Per esempio il tema della laicità.

Ha veramente centratto il nocciolo della questione :mano: E l'impressione è che proprio per non affrontare questi temi si sia creato il partito PD, il dibattito politico attuale tra ds e Ml a mio modo di vedere è tutta fuffa :rolleyes:

T3d
21-04-2007, 13:06
quindi ragazzi che voterete?

datemi una reale alternativa a questo partito democratico, che non sia un partitino del 2%!

io credo che le risorse umane dei ds si infonderanno nel pd, già solo questo mi mette sicurezza. se si è condiviso l'operato dell'ulivo fino ad adesso, che è il padre del partito democratico, non si può non condividere l'operato del pd in futuro. sono le stesse persone!

Dream_River
21-04-2007, 13:11
datemi una reale alternativa a questo partito democratico, che non sia un partitino del 2%!

io credo che le risorse umane dei ds si infonderanno nel pd, già solo questo mi mette sicurezza. se si è condiviso l'operato dell'ulivo fino ad adesso, che è il padre del partito democratico, non si può non condividere l'operato del pd in futuro. sono le stesse persone!

Oh, ma allora c'è qualcuno che si è accorto che con i partitini tanto carismatici e estremisti, ma che rappresentano se va bene il 12% non si va un bel niente :)

Concordo in pieno con tutto

strat09
21-04-2007, 13:24
quindi ragazzi che voterete?

datemi una reale alternativa a questo partito democratico, che non sia un partitino del 2%!

io credo che le risorse umane dei ds si infonderanno nel pd, già solo questo mi mette sicurezza. se si è condiviso l'operato dell'ulivo fino ad adesso, che è il padre del partito democratico, non si può non condividere l'operato del pd in futuro. sono le stesse persone!

l'alternativa non deve essere al partito democratico, ma alla stragrande maggioranza di questa classe dirigente.

io condivido pochissimo l'operato dell'ulivo, ed il fatto che le stesse persone che lo compongono ora si riclicleranno nel PD mi fa dubitare.
ed è un vero peccato, perchè sulla carta le idee ci sono tutte: partecipazione della società civile, legalità, riformismo, laicità... il guaio è che con rutelli & co. difficilmente saranno messe in pratica.

la mia unica speranza è che ci siano delle primarie (sia per il leader sia per i massimi dirigenti) serie e ad ampia partecipazione

Dream_River
21-04-2007, 13:26
l'alternativa non deve essere al partito democratico, ma alla stragrande maggioranza di questa classe dirigente.

io condivido pochissimo l'operato dell'ulivo, ed il fatto che le stesse persone che lo compongono ora si riclicleranno nel PD mi fa dubitare.
ed è un vero peccato, perchè sulla carta le idee ci sono tutte: partecipazione della società civile, legalità, riformismo, laicità... il guaio è che con rutelli & co. difficilmente saranno messe in pratica.

la mia unica speranza è che ci siano delle primarie (sia per il leader sia per i massimi dirigenti) serie e ad ampia partecipazione

Mi sa che ti conviene di più darti all'Anarchia :D

strat09
21-04-2007, 13:35
Mi sa che ti conviene di più darti all'Anarchia :D

nel caso in cui le primarie del PD saranno un fallimento sarò costretto a munirmi di giubbino in pelle con borchie, jeans strappati e mettere nell'ipod tutti gli album dei sex pistols e dei clash.

tra l'altro qualcosa dei clash ce l'ho, un piccolo passo già l'ho fatto :sofico:

generals
21-04-2007, 17:55
l'alternativa non deve essere al partito democratico, ma alla stragrande maggioranza di questa classe dirigente.

io condivido pochissimo l'operato dell'ulivo, ed il fatto che le stesse persone che lo compongono ora si riclicleranno nel PD mi fa dubitare.
ed è un vero peccato, perchè sulla carta le idee ci sono tutte: partecipazione della società civile, legalità, riformismo, laicità... il guaio è che con rutelli & co. difficilmente saranno messe in pratica.

la mia unica speranza è che ci siano delle primarie (sia per il leader sia per i massimi dirigenti) serie e ad ampia partecipazione

concordo, il problema è che proprio l'ulivo ha disatteso il programma elettorale e l'insoddisfazione del popolo di centro sinistra è dovuta a questa aspettative non soddisfatte, la nascita del pd è proprio la mossa contraria, per la serie: abbiamo fatto pochissimo sinora e con il pd faremo ancora meno....:O

gtrin
21-04-2007, 19:27
concordo, il problema è che proprio l'ulivo ha disatteso il programma elettorale e l'insoddisfazione del popolo di centro sinistra è dovuta a questa aspettative non soddisfatte, la nascita del pd è proprio la mossa contraria, per la serie: abbiamo fatto pochissimo sinora e con il pd faremo ancora meno....:O

bisogna fare i conti alla fine non all'inizio.
Vedremo a fine legislatura quanto hanno fatto e se le condizioni complessive del Paese sono migliori o peggiori di come lo hanno ereditato.
Il resto è fuffa.

[A+R]MaVro
21-04-2007, 22:06
quindi ragazzi che voterete?

datemi una reale alternativa a questo partito democratico, che non sia un partitino del 2%!

Cut
Esiste già: Forza Italia.

GRANDE_ERODE
21-04-2007, 23:48
Sveglia popolo ! :D

Stanno a rifare l'ennesimo rimpastone x gettare ancora una volta fumo
negli occhi degli elettori... :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico:

cambiano pelo ma non il vizio ... :D

indelebile
22-04-2007, 09:35
Secondo me il partito democratico nasce da riflessioni che sottovoce sono uscite dal dibattito tra i politici intelletuali ovvero che che:

- l'italia è un paese tendenzialmente di centro destra, la storia degli ultimi 50 anni lo dimostra
- il cattolicesimo è un fattore decisivo da cui non si può prescindere, 80% ...o 90% si dichiara cattolico

Da questo che si capisce che se si vuole governare non si più fare come zapatero ovvero si deve rincorrere o quantomeno stare sulla difensiva sulle questione cattoliche, dialogare con la chiesa , solo che la chiesa, le gerarchie ,in grande maggioranza, come hanno evidenziato gli ultimi mesi/anni, non vogliono dialogare su dei principi non negoziabili, e allora con chi si dialoga? Per ora sembra con poche associazioni, basta vedere le adesioni al famili day e comunque anche qui Fassino si è messo sulla difensiva annunciando che vuole dialogare anche con chi ci andrà.

Ricapitolando il nuovo PD sarà sulla difensiva sui temi eticamente sensibili cercando accordo anche e soprattutto al ribasso

E sarà più spostato al centro con un chiaro pensiero riformista , senza che venga contaminato dalla sinistra DS

In questo modo sperando che si formi un partito conservatore dall altra parte (FI + AN) si spera di poter intercettare voti dal centro (UDC UDEUR che sarebbero per ora gli sconfitti da questa nascita del nuovo partito) e proponendosi come novità intercettando anche da chi non vota

In più, cosa importante, si evita così che la margherita si associ al centro con UDC UDEUR ecc evitando la formazione di una nuova DC che avrebbe dominato il panorama politico dei prossimi anni, isolando i DS verso l’estrema sinistra e quindi condannando secondo loro (Fassino, D’alema ecc) ad una sicura sconfitta, dato che il centro vincitore non si sarebbe mai unito con estrema sinistra e condannando i DS ad un eterna opposizione


*PS.
Lo stare sulla difensiva sui temi eticamente sensibile dalla chiesa, nasce non solo dal aver recepito che la chiesa è bene o male importante per la stragrande maggioranza, ma anche da aver capito da vari sondagi/indagini e anche da come è andato a finire il referendum sulla P.A. che la gente non ritiene cosi importante queste questioni, che ha diverse priorità, che sono economia, immigrazione la salute il lavoro, il resto per ora è secondario

indelebile
22-04-2007, 14:41
I Teodem nel corso del congresso hanno presentato un ordine del giorno a sostegno del Family day al congresso della Margherita in cui si sollecita il governo a non trascurare gli impegni assunti con l'elettorato”. L'ordine del giorno, redatto da Luigi Bobba e Enzo Carra, ha raccolto circa 160 firme, e afferma che le politiche della famiglia rientrato rientrano tra gli “obiettivi strategici” del Pd.


Rutelli, la famiglia al centro della politica
"Tra gli ordini del gionro di questa assemblea ce ne sono due che mettono la famiglia al centro: quello dei giovani a favore dei diritti delle coppie di fatto e quello di illustri esponenti che chiedono di mettere al centro la famiglia e l'appoggio al Family day". Così Rutelli "annulla" due odg che sembrano contrapposti. E sintetizza: "Noi mettiamo la famiglia al centro della politica".


bisogna capire quanto rappresenta in % quei 160 delegati

Ominobianco
22-04-2007, 15:32
Nella Margherita mi pare che all'Assemblea Federale ci fossero:
-70 mebri ex-popolari.
-21 membri rutelliani.
-6 membri parisiani.
-3 membri diniani.
Sono appunto le 4 correnti attualmente presenti nella Margherita

Koji
22-04-2007, 18:40
quindi ragazzi che voterete?

datemi una reale alternativa a questo partito democratico, che non sia un partitino del 2%!

io credo che le risorse umane dei ds si infonderanno nel pd, già solo questo mi mette sicurezza. se si è condiviso l'operato dell'ulivo fino ad adesso, che è il padre del partito democratico, non si può non condividere l'operato del pd in futuro. sono le stesse persone!

E' presto per dire se lo voterò o no, intanto perchè ancora non è nato, quindi ancora non si conosce la struttura, il programma, le forze che vi confluiranno (non è detto che chi non è entrato adesso non lo faccia più avanti, o viceversa).

Poi voglio vedere le conseguenze che porta altrove. Si parla di costituente socialista, di sinistra unitaria.
Già se questo processo portasse a una diminuzione reale dei partiti sarebbe una cosa molto positiva, ma io che non mi fido dei nostri politici non ci credo finchè non vedo. :p

Koji
22-04-2007, 19:08
Concluso l'ultimo congresso Dl. Appuntamento all'assemblea costituente del Partito Democratico in autunno.

Rutelli a Fassino: "Siamo già lo stesso partito
Condividiamo parole, progetti e obiettivi"
Rutelli parla a braccio e dialoga con il segretario Ds in prima fila
Marini: "Il Pd è una svolta storica, abbiamo sconfitto lo scetticismo. Quanto tempo perso"



di CLAUDIA FUSANI

ROMA - Il braccio alzato di Rutelli che si incrocia con quello, più stanco, di Piero Fassino. Oppure Rutelli dal palco che guarda Fassino seduto in prima fila e gli dice: "Già adesso siamo lo stesso partito, parliamo lo stesso linguaggio, siamo accomunati dalle stesse priorità". O anche, perché no, sempre Rutelli che dice: "Da adesso dobbiamo dire noi".

Quando un giorno andranno a cercare il luogo, la data di nascita, il simbolo della nascita del nuovo Partito democratico, molto probabilmente sarà questa domenica 22 aprile, temperature estiva, giornata splendida, Studio 5, Cinecittà, Roma, in un orario che si colloca tra le 13 e 25 e le 13 e 55 e che corrisponde al discorso di chiusura dell'ultimo congresso della Margherita.

Francesco Rutelli parla a braccio, è sciolto, giacca blu, molto meno teso di tre giorni fa quando face la relazione introduttiva. Il congresso è andato bene, lui sarà riconfermato presidente federale, il Partito democratico è nato. Anche a Firenze, poi, la fine dei Ds è avvenuta con molto meno pathos e disperazione di quello che si poteva pensare alla vigilia. Ma, soprattutto, Rutelli ha capito in questi giorni ascoltando la bellezza di 120 interventi che si sono susseguiti dal palco dello Studio 5, che in giro c'è voglia di Partito democratico. "Ho ascoltato tutti - dice - ho capito che c'è un'unità vera e profonda e non è solo tattica. Se dovessi scegliere due parole per descrivere cosa sono stati questi due congressi, direi maturità e passione".

Certo le differenze ci sono, ma sono "arricchimenti". Abilmente Rutelli disinnesca dal palco una possibile trappola. I giovani della Margherita hanno approvato un ordine del giorno a favore dei Dico e un altro gruppo di molto peso dei Dl, teodem con inneschi di ambientalisti e moderati, hanno proposto un altro ordine del giorno, di segno opposto, che impegna l'assemblea ad appoggiare il Family day - organizzato il 12 maggio da vescovi e centro-destra - e tutte le politiche che mettono al centro la famiglia. Rutelli risolve così la questione laicismo: "Vedete, per tutti noi i diritti della famiglia e delle persone, degli individui, soprattutto i più deboli, sono al centro della nostra politica". Poi cita uno stralcio del documento votato a Firenze dai Ds che dice le stesse cose. E allora: "Caro Piero, siamo già lo stesso partito, usiamo le stesse parole, abbiamo le stesse priorità". Lui, Piero, seduto in prima fila, faccia stanchissima, occhiaie profonde, dice sì con la testa.

Tocca la questione collocazione europea del nuovo partito democratico ("cerchiamo un approdo più largo insieme con i riformisti europei") ribadendo non nel Pse ma possibili alleanze col Pse, un passaggio che piacerà molto a Fassino. E Rutelli affronta la questione della leadership del nuovo Partito democratico che "non sarà l'esito di una sfida tra capi ma saremo come una squadra che lavora insieme e dove si coalizzano tutte le energie senza personalismi. Saremo tutti protagonisti di questa impresa che dà al Paese una grande opportunità". Parole che sono musica per la platea dei quasi duemila delegati tutti molto preoccupati di perdere peso e identità. E parole che sono musica soprattutto per Fassino. Sul palco c'è solo Rutelli ma è come se fossero in due.

Prima dell'applauso finale col bagno di commozione, qualche lacrima e le promesse finali, Rutelli sgombra il campo dai dubbi e dice: "Questa svolta, il nuovo partito, darà più forza all'azione di questo governo". Per darte tempo alla nuova creatura politica di organizzarsi - il vero lavoro comincerà domani fino alla Costituente che è convocata entro il prosismo ottobre - è fondamentale che ci sia stabilità di governo.

Rutelli soddisfatto, dunque. Anche perché gli interventi di peso che lo hanno preceduto, dal capogruppo dell'Ulivo alla Camera Dario Franceschini al presidente del Senato Franco Marini, sono arrivate parole di fiducia, di promessa e di impegno. I cinici e gli scettici di questi mesi di vigilia sembrano essere stati sconfitti.

L'ex popolare Marini parla di "svolta storica dopo un cammino difficile e sofferto". Da domani, aggiunge, "accetto senza ironia la raccomandazione di Bordon e ci chiameremo tutti democratici e democratiche. Ci uniamo con i Ds perchè il comunismo è stato sconfitto dalla Storia e ci uniamo alla tradizione socialdemocratica". Certo, scherza, "se quando ero segretario della Cisl mi avessero detto che un gionro avrei militato in un partito con uno della Cigil, sarei andato a sbattere con la moto. Eppure sono sempre stato un buon pilota".

Ecco allora il rimpianto per il tempo perso in scontri e diffidenze: "Ora che il Rubicone è stato passato, mi resta il rimpianto per cosa avremmo potuto fare se avessimo tutti lavorato in senso positivo senza perdete tempo in mediazioni e discussioni". Cosa fare adesso? Tanto per cominciare, "le primarie, che sono una festa della democrazia e poi nessuna preclusione purchè chi entra nel Pd pratichi il gradualismo e il riformismo".

Per lo più rivolto al futuro è l'intervento di Dario Franceschini che segue gli altri, molto appaluditi, di Rosa Russo Jervolino e degli ospiti stranieri, Graham Watson, Howard Dean, presidente del partito democratico americano, e il messaggio del candidato centrista francese Francois Bayrou, grande amico di Rutelli. "Da domani - dice Franceschini - comincia la fase costituente e non ci devono più essere prudenze, paure e scetticismi". L'errore più grave di questi mesi è stato che "ognuno è rimasto seduto sulla propria sedia" mentre invece "d'ora in poi ognuno dovrà confessarsi i propri timori e risolvere con la sintesi anche i temi più difficili", come quelli etici. Nel Pd, insiste, "nulla potrà essere imposto con la conta dei numeri e tutto dovrà essere deciso dialogando perchè nessuno dovrà rinunciare alla propria stoia". Lui, ad esempio, non rinuncerà mai a "don Sturzo, don Milani e La Pira". Forse non se accorge, ma Franceschini conclude con una citazione di quello che una volta il popolo no global: "Un mondo migliore è possibile".

E come si chiameranno da domani i militanti del Partito democratico? Rutelli ci ha studiato su e offre la soluzione alla platea. "Potremmo chiamerci compagni e compagne". Ma non perchè lo diceva Marx. "E' una bella parola, significa cum panis e l'ho trovata almeno un centinaio di volte nelle Sacre scritture".

Repubblica.it