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View Full Version : Le api si perdono, colpa del telefonino


Fil9998
17-04-2007, 22:00
Le api si perdono, colpa del telefonino?
Le ricerche di alcuni scienziati mettono sotto accusa i cellulari quale possibile causa del progressivo abbandono degli alveari da parte dei più celebri insetti volanti



Roma - Le api patiscono le chiamate al cellulare. Non tanto perché nella quiete di un campo di fiori ogni suoneria sembra un abuso, ma piuttosto per le emissioni dei gingilli hi-tech. Lo sostengono - senza peraltro far squillare troppo le trombe - un gruppo di ricercatori della Landau University.

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Il dottor Jochen Kuhn, coordinatore del progetto di ricerca, ha confermato che potrebbero esservi delle correlazioni fra l'abbandono degli alveari e la presenza di terminali mobili. Da tempo è risaputo che le linee di corrente influiscono sul comportamento delle api. A parte rendere l'ambiente "elettrizzante", la presenza di campi magnetici anomali e quant'altro, secondo numerosi studi provocherebbe effetti negativi sulla fauna. Ma da qui a ritenere il gadget più amato dall'uomo un pericolo per l'apicoltura, però, ne passa. George Carlo, il più noto scienziato statunitense che si è occupato negli anni '90 di dirimere i timori sulla pericolosità della telefonia, ha dichiarato solo che "la possibilità è reale". La tecnologia mobile potrebbe, insomma, far perdere l'orientamento alle api non permettendone un ritorno sicuro nell'alveare.

l'impollinazioneMa che cosa sta succedendo alle colonie di api? Lo scorso autunno, negli Stati Uniti, è stata registrata la scomparsa di quasi la metà della loro popolazione, alimentando la preoccupazione di molti. I ricercatori chiamano il fenomeno Colony Collapse Disorder (CCD): l'alveare viene abbandonato, e rimangono solo le Regine, le uova e qualche piccola ape operaia. I desaparecido sembrerebbero scomparire nel nulla, probabilmente destinati a morire lontano dalla propria casa.

Come riporta l'Indipendent, però, la CCD avrebbe già dato i primi sintomi anche in Europa. Italia, Germania, Svizzera, Spagna e Grecia sarebbero cadute nella morsa. "23 dei 40 alveari che possiedo sono stati abbandonati", ha dichiarato John Chapple, uno dei più grandi allevatori londinesi. Eppure il Department of the Environment, Food and Rural Affairs britannico ha confermato per l'ennesima volta che non vi sono prove di questo fenomeno.

Il problema, secondo gli esperti, è che potrebbero volerci degli anni per riuscire a dimostrare con precisione una qualche relazione fra la moria di alveari e la tecnologia mobile. E se qualcuno suggerisce di spegnere il cellulare in campagna per la salute delle api, altri la pensano diversamente: come Glenn Reynolds, guru dell'IT, che sul suo blog ha deciso di smontare pezzo per pezzo le teorie sulla "mobile CCD".

xenom
17-04-2007, 22:09
le linee di corrente influenzano le api? le linee di corrente? :asd:

:doh:
l'ambiente elettrizzante :asd:

più che della notizia io parlerei del giornalismo, non ho mai visto un articolo scientifico decente... dovrebbero assumere giornalisti scientifici per gli articoli scientifici ecc. ecc.

Fil9998
17-04-2007, 22:10
NEWS
17/4/2007
Il giallo delle api sparite
Primi indiziati i cellulari

Una ricerca tedesca
CARLO GRANDE
Che fossero laboriose e organizzatissime lo si sapeva, e anche che rappresentassero un indicatore ambientale straordinariamente sensibile. Le api non apprezzano ad esempio i campi Ogm, li evitano accuratamente e a quanto pare trasmettono messaggi di allarme anche alle loro compagne che non hanno ancora sorvolato coltivazioni transgeniche. Ma che fossero gravemente minacciate anche dalle onde elettromagnetiche dei nostri cellulari è una spiacevole novità, annunciata da alcuni studiosi tedeschi dell'Università di Landau: gli insetti, secondo le loro ricerche, rifiutano di rientrare negli alveari se nei paraggi vengono piazzati ripetitori o congegni elettromagnetici. Il loro sistema di «navigazione» ne verrebbe sconvolto, al punto che non riuscirebbero più a ritrovare la strada per le arnie.

Sarebbe questa - benché ancora controversa - la spiegazione della recente moria di sciami in molte parti del mondo, imputata finora alla presenza di parassiti o alla carenza di polline. I telefonini provocherebbero quello che in termini scientifici viene definito «Colony collapse disorder», ovvero la morte degli insetti lontano da casa. Il fenomeno, registrato dallo scorso autunno negli Usa, è stato segnalato anche in Europa, dapprima in Spagna, ora anche in Germania e Inghilterra. La misteriosa malattia sta decimando le api americane, mettendo a repentaglio l’impollinazione di molte colture e provocando danni per centinaia di migliaia di dollari. Negli ultimi tempi gli apicoltori di una ventina di Stati americani hanno registrato perdite fino all’80 per cento della popolazione di api. Un fenomeno inconsueto per diffusione e gravità.

Le api sono una risorsa economica, enorme e «a libro paga» della natura. Un alveare contiene fino a 50.000 insetti, in Europa ci sono miliardi di api e ogni volta che una esce dall’alveare impollina un centinaio di fiori, «lavoro» che produce, solo nell’Unione Europea, miliardi di euro. L'importanza dell’impollinazione è incommensurabile per l’ecosistema: senza api centinaia di piante scomparirebbero. Eppure i miracolosi insetti scompaiono dai campi a ritmo serrato. Gli apicoltori ne trovano sempre di più morte sotto gli alveari e la produzione di miele cala in tutto il mondo. Colpa della chimica in agricoltura, certamente, e anche dei cambiamenti climatici. Secondo un rapporto del World Watch Institute un terzo degli alveari di ape domestica è già scomparso e la stessa sorte tocca alle specie selvatiche. Al danno naturale si aggiunge quello economico perché il valore dell’impollinazione delle piante è stimabile intorno ai 10 miliardi di euro l’anno nel mondo.

Ulteriori dubbi, dunque, si addensano su ripetitori e cellulari: che siano dannosi lo si sospetta da tempo, e molte ricerche, anche se contrastate da studi di segno opposto, lo affermano. Un’indagine finlandese di qualche anno, per esempio, affermava che l’uso eccessivo e decennale del telefono cellulare può aumentare del 40 per cento il rischio di sviluppare un tumore al cervello. Una ricerca svedese dice invece che le onde elettromagnetiche sono in grado di distruggere le cellule cerebrali. L’allarme nei confronti dei più giovani, comunque, sia bambini che adolescenti, è diffusamente accettato.

Gli studi proseguono e una risposta definitiva la potremo avere soltanto con analisi che prendano in esame «trend» di lungo termine. Nel frattempo, comunque, sarebbe in ogni caso saggio applicare di più il «principio di precauzione».

Tornando alle api, qualunque sia la spiegazione di uno degli eventi ecologicamente più misteriosi degli ultimi anni, speriamo di non essere in procinto di vedere il finale di una specie di film dell'orrore: «Se le api scompariranno - aveva scritto Einstein - all'uomo resteranno solo quattro anni di vita».

+ Sono i telefonini a uccidere le api?

zuper
17-04-2007, 22:17
che palle...ma i cellulari non potrebbero far sparire le zanzare invece delle api? :sofico:

Fil9998
17-04-2007, 22:28
stanno fcendo sparire dei primati senzienti,

bhè,
semi senzienti.

Fil9998
17-04-2007, 22:58
:rolleyes:

Dr Nick Riviera
18-04-2007, 00:50
Dello studio delle api e degli ogm ne ho sentito parlare diverso tempo fa.. l'articolo si dovrebbe riferire a uno studio canadese del british columbia.. la notizia è stata messa su diversi siti.. ma presentata che agli occhi di uno che non ha competenze in materia sembra spaventosa ma a quelli di uno che conosce il settore tralasxia molte omissioni a solo scopo di propagandare in negativo gli ogm senza oggettive basi.

Incollo qua la risposta, che detti sul mio sito, alla notiza che un utente postò..

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Ne ho sentito parlare anche al TG, e sto leggendo qualche articolo su internet, e sinceramente vedo solo che questo fatto viene preso come leva dagli antibiotech per mettere ancora in evidenza le loro colture """naturali"""...
Questo studio Canadese nello stato del British Columbia però andrebbe letto, perchè da quanto sto leggendo in giro in articoletti da comunicazione spicciola non viene descritta una cosa fondamentale, perchè è facile dire che siccome le api distinguono le varietà GM da quelle ""tradizionali"" allora gli OGM fanno male.. ma con che cosa sono state trasformate quelle piante di colza? Il gene o i geni inseriti che cosa esprimono? Qual'è lo scopo della trasformazione di quelle varietà?
Cioè, se tali piante sono state trasformate con un gene che esprime un insetticida (per dirlo in parole povere) è ovvio che le api non le ritengano appetibili, perchè se ad una pianta non GM gli somministrassi esternamente quel tipo di insetticida, le api ne girerebbero ugualmente a largo..
Quindi c'è da vedere anche se lo scopo di quel campo di colza era ad esempio quello di far fare il miele alle api o magari quello di incrementare la produzione di olio cercando di avere un vantaggio ecologico per la pianta tenedo lontani insetti o erbe infestanti..
Sinceramente sarebbe da vedere a fondo questa storia, perchè ormai è appurato che gli antibiotech prendano la palla al balzo per colpire l'opinione pubblica quando i fatti sono incerti o omettendo dei dettagli fondamentali, e poi quando la cosa viene spiegata tutto tace... (e resta la paura diffusa prima)..

Se riuscite a reperire quel lavoro, o a sapere con cosa sono state trasformate le piante o lo scopo della trasformazione allora è possibile approfondire la faccenda, ma così si va solo per ipotesi e sinceramente, a vedere quello che scrivono in internet (tipo coldiretti) che prendono la palla al balzo senza dare troppe spiegazioni (tanto la gente è ignorante in materia, non fa troppe domande perchè non sa cosa chiedere ed è facile da condizionare con la paura) non sono così convinto che quel campo era destinato alle api.


Detto questo ricordatevi una cosa:

Dire che gli OGM fanno male NON vuol dire niente, un OGM è un organismo identico a quello di partenza con in più uno o più geni che gli danno una o più caratteristiche rispetto a quello di partenza; tutto dipende da cosa il gene esprime e per lo più sono caratteri semplici come le resistenze; nessuno vi darà mai da mangiare una pianta con un gene di una tossina, perchè sarebbe come dire che la barilla (solo per fare un esempio) mette il veleno nei pacchi di pasta e come ben sapete non avrebbe alcuno scopo a farlo ma volendo potrebbe, pertanto tutte le paure che sono state create sugli OGM sono alquanto infondate soprattutto per l'uomo, per l'ambiente ci sono tutte le precauzioni del caso per evitare contaminazioni.. che poi sinceramente.. contaminazioni?! Sono gli OGM che devono aver paura di essere contaminati dalle varietà che definite """naturali""".. e le virgolette non sono per caso.

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Fil9998
18-04-2007, 08:39
non vedo il nesso OGM con l'articolo che parla di inquinamento da radio frequenza ...
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


che poi le api letteralmente fuggano dalle coltivazioni ogm è negli stessi states dato come allarme ...






discutiamone pure...



probabile che prima che gli ogm possano scatenare in una decina di generazioni di umani che ci si nutrono qualche "colpo di coda" genetico,
se va avanti così in pochi anni

NESSUNA APE SARA' disponibile ad impollinre NESSUNA PIANTA...

potremmo vedercela molto peggio e MOLTO prima che non con gli OGM.




ah, per quanto riguarda le api c'è pure tutto un discorso di nuovi parassiti ed infezioni che le colpiscono ...




diciamo che fra una cosa e l'altra ci son serie possibilità che sti simpatici animaletti prima che noi scopriamo cosa li ammazza/disperde semplicemente non facciano più il loro lavoro...

e la vedo dura ad istittuire un bel tavolo rotondo con sindacati e confindustria per farle tornare a fare il loro lavoro...










e li son cazzi per tutti,
pro OGM e PRO radio frequenze o Contro.


discutiamone pure,

discutiamo discutiamo
è l'unca cosa che facciamo parlare e lasciare che i problemi aumentino ...

Banus
18-04-2007, 10:59
Link preso dalla notizia su PI, con ulteriri link esterni:
http://instapundit.com/archives2/004182.php

Pare che siano già accadute morie di api nei decenni passati; può darsi che questa non sia collegata con la presenza di segnali radio di cellulari.

8310
18-04-2007, 11:45
più che della notizia io parlerei del giornalismo, non ho mai visto un articolo scientifico decente... dovrebbero assumere giornalisti scientifici per gli articoli scientifici ecc. ecc.

*

franklar
18-04-2007, 11:47
più che della notizia io parlerei del giornalismo, non ho mai visto un articolo scientifico decente... dovrebbero assumere giornalisti scientifici per gli articoli scientifici ecc. ecc.

Non ne parliamo poi quando parlano di informatica&internet... :eek: :asd:

8310
18-04-2007, 11:56
Non ne parliamo poi quando parlano di informatica&internet... :eek: :asd:

In quei campi quanto meno possono fare pochi danni (relativamente parlando)...quando parlano di scienza ficcano nella testa delle persone delle panzane e dei timori assolutamente assurdi e privi di fondamento.

Dr Nick Riviera
18-04-2007, 17:39
non vedo il nesso OGM con l'articolo che parla di inquinamento da radio frequenza ...
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


Il nesso lo trovi semplicemente nell'articolo che tu stessi hai postato:

"Che fossero laboriose e organizzatissime lo si sapeva, e anche che rappresentassero un indicatore ambientale straordinariamente sensibile. Le api non apprezzano ad esempio i campi Ogm, li evitano accuratamente e a quanto pare trasmettono messaggi di allarme anche alle loro compagne che non hanno ancora sorvolato coltivazioni transgeniche. Ma che fossero gravemente minacciate anche dalle onde elettromagnetiche dei nostri cellulari è una spiacevole novità, annunciata da alcuni studiosi tedeschi dell'Università di Landau: gli insetti, secondo le loro ricerche, rifiutano di rientrare negli alveari se nei paraggi vengono piazzati ripetitori o congegni elettromagnetici. Il loro sistema di «navigazione» ne verrebbe sconvolto, al punto che non riuscirebbero più a ritrovare la strada per le arnie."

...ti sarà sfuggito... :rolleyes:

che poi le api letteralmente fuggano dalle coltivazioni ogm è negli stessi states dato come allarme ...

discutiamone pure...

probabile che prima che gli ogm possano scatenare in una decina di generazioni di umani che ci si nutrono qualche "colpo di coda" genetico,
se va avanti così in pochi anni

NESSUNA APE SARA' disponibile ad impollinre NESSUNA PIANTA...

potremmo vedercela molto peggio e MOLTO prima che non con gli OGM.

ah, per quanto riguarda le api c'è pure tutto un discorso di nuovi parassiti ed infezioni che le colpiscono ...

diciamo che fra una cosa e l'altra ci son serie possibilità che sti simpatici animaletti prima che noi scopriamo cosa li ammazza/disperde semplicemente non facciano più il loro lavoro...

e la vedo dura ad istittuire un bel tavolo rotondo con sindacati e confindustria per farle tornare a fare il loro lavoro...

e li son cazzi per tutti,
pro OGM e PRO radio frequenze o Contro.

discutiamone pure,

discutiamo discutiamo
è l'unca cosa che facciamo parlare e lasciare che i problemi aumentino ...

Discutiamo pure.. ma da quello che hai scritto.. soprattutto il non molto chiaro discorso del "colpo di coda" mi fa pensare che non sei informatissimo su cosa sono gli ogm e su come si creano, su cosa sono le colture tradizionali e su come si creano...

gabi.2437
18-04-2007, 17:45
Che schifo di articolo, le linee di corrente mi sono nuove...bah

Poi tiran fuori le pericolose onde elettromagnetiche (tutte eh ovviamente....)

Insomma, chissà cos'han detto REALMENTE sti scienziati... :rolleyes:

xenom
18-04-2007, 20:25
In quei campi quanto meno possono fare pochi danni (relativamente parlando)...quando parlano di scienza ficcano nella testa delle persone delle panzane e dei timori assolutamente assurdi e privi di fondamento.

Esatto, è quello il problema :stordita:

LightIntoDarkness
19-04-2007, 11:06
http://petrolio.blogosfere.it/2007/04/grafico-api.html
Occhio a non sottovalutare questo grave problema.

-kurgan-
20-04-2007, 10:09
Strano, a quanto ho sempre letto le api si orientano col sole e pur non escludendo che i telefoni mobili possano infastidirle mi pare, sempre che non si siano scoperte loro nuove caratteristiche, poco probabile.

è quello che sapevo pure io.
non è che hanno fatto l'esperimento al chiuso di un laboratorio con le luci al neon? :D