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Telecom: aperta assemblea azionisti
Piccolo show di Grillo: Tronchetti non c'e' neppure stavolta
(ANSA) - ROZZANO, 16 APR - Carlo Buora, il vicepresidente esecutivo di Telecom Italia, ha dichiarato aperta ai lavori l'assemblea del gruppo. I presenti sono 284, affluenza decisamente superiore alla media, in rappresentanza di 832 soci, pari al 36,06% del capitale. Piccolo show di Beppe Grillo prima dell'avvio: 'Tronchetti non e' venuto neanche questa volta, la prima fu 2 anni fa a Siena in cui doveva parlare di etica dell'informazione con Andreotti!'. C'e' anche Sergio Cusani, consulente Cgil.
Beppe Grillo invita tutti gli azionisti a partecipare alla prossima assemblea di Telecom Italia. Dopo aver lanciato la shareaction per far tornare Telecom nelle mani dei veri proprietari, cioè i cittadini che hanno pagato la rete attraverso tasse e canoni quando la Telecom era statale, il 16 aprile Beppe Grillo sarà a Rozzano per partecipare all’assemblea Telecom e chiama a raccolta tutti gli azionisti Telecom dando le istruzioni su come partecipare e raggiungere la sede. Si preannuncia una assemblea calda, oltre al rinnovo del CDA e al passaggio di proprietà di Telecom, ormai imminente, si avrà la mina vagante Beppe Grillo, che potrebbe porre alcune domande a cui molti vorrebbero avere risposta: come fa Tronchetti Provera a controllare la Telecom con lo 0,8 per cento, come hanno fatto i consiglieri che sono contemporaneamente nei CDA di Telecom e Pirelli a fare gli interessi di entrambe le società nel caso della cessione degli immobili Telecom a Pirelli, come mai 10 milioni di italiani non sono raggiunti dalla banda larga, come mai abbiamo tariffe adsl molto alte a fronte di servizi pessimi, perchè solo ora si parla di scorporo della rete Telecom? La cosa scandalosa è che la CONSOB da quando Grillo ha lanciato la shareaction si è interessata assiduamente all’attività del comico genovese, ed ha richiamato e ricordato a Grillo che per sollecitare deleghe bisogna detenere almeno lo 0,1 per cento del capitale, una normativa assurda che come al solito va a favorire i grandi azionisti e sfavorire i piccoli. Antonio di Pietro, che ha aderito all’iniziativa di Beppe Grillo, presenterà un disegno di legge per rivedere la normativa Draghi e dare maggior peso agli azionisti di minoranza, magari attraverso le public company. Il ministro presenterà anche una proposta per lo scorporo della rete Telecom che mira a difendere l’interesse generale da quello particolare dei furbetti del quartierino in un mercato dove regna l’anarchia e la legge del più forte-furbo.
Pare strano che la CONSOB si sia così interessata a Grillo mentre ha ignorato e continua ad ignorare quello che avviene in borsa, con scatole cinesi, stock option, ecc, per non parlare degli scandali finanziari Parmalat, Cirio, bond argentini.
http://blog.antidigitaldivide.org
Pare strano che la CONSOB si sia così interessata a Grillo mentre ha ignorato e continua ad ignorare quello che avviene in borsa, con scatole cinesi, stock option, ecc, per non parlare degli scandali finanziari Parmalat, Cirio, bond argentini.
Forte con i deboli e debole con i forti , come sempre , la CONSOB è un altro di quegli organismi inutili , il solito controllore che fa comunella col controllato , tipico prodotto italiano .
Beppe Grillo che parla all' assemblea degli azionisti!
da vedere :asd:
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Italia&filtro=Tutti&pagina=1&passo=5&uuid=79d055a8-ec11-11db-8631-0003ba99c53b&navName=1
Da Repubblica.it
AT&T dà l'addio a Telecom
il gigante americano si ritira
NEW YORK - AT&T ha deciso di ritirarsi dall'offerta per rilevare con la messicana America Movil, il 66% di Olimpia, la società che ha in portafoglio il 18% di Telecom. La notizia, confermata da fonti vicine all'operazione, era stata annunciata dalla versione online del Wall Street Journal. In borsa giù i titoli della galassia di Tronchetti Provera, mentre a Wall Street AT&T guadagna terreno.
Il quotidiano economico, sottolinea che l'interessamento dell'azienda Usa, annunciato ufficialmente da Pirelli il primo aprile, "aveva sollevato proteste, in Italia, in merito alla possibilità che una società straniera potesse acquisire il controllo" della compagnia telefonica. Secondo "una persona vicina all'operazione", non citata dal quotidiano newyorchese, AT&T "ha notificato nella mattinata a Pirelli" la propria decisione. Non sono ufficialmente note, per ora, le ragioni della decisione. E' atteso un comunicato di Olimpia in serata.
America Movil. Bocche cucite dal quartier generale di America Movil. Un portavoce dell'azienda messicana ha detto all'agenzia Agi di non "essere informato di quest'eventualità" e pertanto di non "voler rilasciare alcun commento".
L'assemblea. A Rozzano, dove è in corso l'assemblea del gruppo di tlc, è stato il vicepresidente esecutivo di Telecom Italia, Carlo Buora, ad annunciare all'assemblea la notizia di un probabile ritiro di AT&T dalla 'corsa' per il controllo dell'azienda. Lo ha fatto leggendo un'agenzia di stampa. Qualche applauso è salito dalla platea.
La Borsa. L'annuncio del ritiro dell'offerta, ha trascinato al ribasso i titoli riconducibili a Marco Tronchetti Provera nelle contrattazioni after hours. Poco dopo le 19.30, Pirelli e Telecom Italia, dalle fasi iniziali vicine al pareggio, perdono rispettivamente il 2,62 e l'1,99 per cento. A Wall Street, invece, AT&T sta facendo segnare un +1,16% dopo la decisione di ritirarsi dalla corsa per Telecom Italia.
Colaninno. E il presidente di Immsi, Roberto Colaninno, oggi a New York durante il road show della Borsa italiana, ha definito l'investimento in Telecom "un'opportunità importante, a certe condizioni, ma molto lontana. La guardiamo, ma ce ne sono anche molte altre". Colaninno, rispondendo ad una domanda su un suo eventuale coinvolgimento nell'acquisto della società telefonica, ha definito Telecom "una società interessante - ha detto -, ma non so se possa essere gestita con le caratteristiche industriali che vogliamo noi".
Da Repubblica.it
ah beh,bene,ora saranno contenti i nostri politicanti,ora questo "orgoglio" nazionale è sulla buona strada per fallire :rolleyes:
Hanno già messo in agenda quando e quanti aiuti daranno?
naitsirhC
16-04-2007, 19:38
ah beh,bene,ora saranno contenti i nostri politicanti,ora questo "orgoglio" nazionale è sulla buona strada per fallire :rolleyes:
Hanno già messo in agenda quando e quanti aiuti daranno?
Dovrebbero "ringraziare" i graaaandi imprenditori italiani di questi ultimi anni che hanno avuto le redini di Telecom, Olimpia, ecc...
ps: faccio i miei complimenti a Beppe Grillo per l'intervento in assemblea.
damacorp
16-04-2007, 19:51
Non è del tutto sbagliata l'affermazione di Di Pietro:
Telecom: Di Pietro, "AT&T serviva da parafulmine per speculazione finanziaria"
ROMA - "Quello che pensavo io e' vero e cioe' che il vero interessato a quel pacchetto (di azioni) fosse il messicano strano-strano con tutti i suoi contatti politici strani-strani e quindi gli americani dovevano servire da parafulmine per una operazione di speculazione finanziaria". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, commenta la notizia del ritiro di AT&T dalle trattative per la quota Olimpia in Telecom e il fatto che America Movil resti invece in corsa. Di Pietro ha poi detto di augurarsi che "gli imprenditori e la finanza italiana tirino fuori i polmoni perche' le reti italiane possano avere dei riferimenti di credibilita' e professionalita' di cui l'Italia ha bisogno". (Agr)
fonte: corriere.it
Fradetti
17-04-2007, 06:02
ma a Grillo la scorta gliel'hanno già data????
già me lo immagino stile nei film che va a far footing e viene seguito e ucciso da un SUV con vetri oscurati. :O
Assemblea Telecom Italia 16 aprile 2007
Intervento di Beppe Grillo.
Una semplice analisi dei bilanci di questi anni dimostra che la privatizzazione di Telecom Italia ha spogliato la società di miliardi di euro di ricavi, di decine di migliaia di posti di lavoro e ha trasferito nelle scatole cinesi gran parte dei suoi profitti attraverso i dividendi. E’ facile farla, questa analisi, basta un ragioniere, non c’è bisogno della Consob o del Governo o delle società di revisione. Presunti manager con le pezze al culo hanno indebitato l’azienda con l’aiuto delle banche e nella totale assenza della Consob e dello Stato per fare esclusivamente i loro interessi. La Rete è in condizioni spaventose, servono almeno dieci miliardi di euro per i primi investimenti.
Oggi però non voglio parlare di numeri, ma di altro: dello spionaggio industriale, della Consob, delle scatole cinesi e della Borsa, la Chicago degli anni ’20 di Guido Rossi. Indovinate chi è Al Capone?
Decine di migliaia di persone sono state spiate, tra questi giornalisti economici come Massimo Mucchetti per le sue analisi sulla gestione Telecom, consiglieri di amministrazione della Telecom, amministratori di aziende, come Colao di RCS prima di essere licenziato, semplici cittadini per lettere di protesta per il malfuzionamento della rete inviate a Tronchetti e anche un comico, il sottoscritto, con un dossier “B.Grillo”. Il Tribunale del Riesame di Milano ha scritto nello scorso mese di febbraio: “La Security di Telecom-Pirelli ha avuto modo di avere a propria disposizione una risorsa tale da consentire facilmente l’acquisizione di notizie privilegiate nell’interesse del gruppo, inteso sia come ente giuridico sia come gruppo dirigente” e ha rilevato che: “la vastità dell’intrusione indebita nei segreti della vita altrui si è manifestata in una davvero allarmante trama di acquisizione di informazioni riservate da utilizzare contro importanti personaggi dell’imprenditoria, del giornalismo e della politica italiana, prima di incontri che l’alta dirigenza aveva in programma con questi personaggi”.
Gli ex responsabili della sicurezza Telecom: Tavaroli, Ghioni e altri sono in carcere. Un loro collega, Adamo Bove si è apparentemente suicidato e suo padre, Vincenzo Bove, ne attribuisce la morte alle calunnie create ad arte in Telecom.
L’alta dirigenza Telecom è qui, si chiama Carlo Orazio Buora, Marco Tronchetti Provera, Riccardo Ruggiero. A loro chiedo: “A chi rispondeva la Security? All’usciere della Pirelli? Voi dove eravate?”
Supponiamo che la dirigenza non ne sapesse nulla. Tutto può essere. Però, dopo una prova di incapacità manageriale di questo livello, il gruppo dirigente doveva essere cacciato, o dimettersi, come si usava una volta, e non farsi più vedere. Ma è ancora qui, perchè è ancora qui? Forse ci sono dei dossier sparsi per il mondo sui nostri politici? O forse perchè il deus ex machina Tronchetti era sia presidente, sia azionista di controllo della stessa società e non poteva licenziare sé stesso? Un personaggio che dispone della più grande azienda del Paese con lo 0,11 per cento delle azioni.
Io ho pensato allora che con lo 0,12 potevo impadronirmi di Telecom, licenziare il consiglio di amministrazione e poi riconsegnare ai legittimi azionisti, che rappresentano l’82% delle azioni, la società. Ho lanciato una richiesta di interesse per verificare la volontà di delegarmi da parte dei piccoli azionisti. La Consob è subito intervenuta inviandomi una serie di lettere per spiegarmi il processo da seguire e intimarmi di non fare errori. Ho ricevuto migliaia di adesioni, ma l’iter è così burocratico e complesso che non sono riuscito a rappresentarli in questa assemblea. Voglio rassicurare però la Consob che ci riuscirò per la prossima, che a lei piaccia o meno. Cos’è la Consob? Dov’era la Consob in questi anni? Parmalat, Cirio, Banca Popolare di Lodi e i conflitti di interessi palesi tra società con gli stessi consiglieri di amministrazione che comprano e vendono da sé stessi come è successo tra Telecom Italia e Pirelli Real Estate con la cessione di immobili. Lamberto Cardia, presidente della Consob, esisti davvero? Dove sei oltre che nelle lettere che invii a me e a Antonio Di Pietro. Molti piccoli azionisti vorrebbero conoscerti di persona, farti qualche domanda.
La Borsa italiana è un luogo in cui si può investire tutto quello che si può perdere. Non un euro di più. Si invoca il mercato in questi giorni, ma cos’è in Italia il mercato? Un club di personaggi che vivono nei consigli di amministrazione e che decidono tutto, alcuni presenti in 5,6,7 consigli. Personaggi che hanno il controllo di grandi aziende con percentuali da prefisso telefonico. Chiedo ancora alla Consob perchè esiste Olimpia, una scatola vuota posseduta all’80% da Pirelli? Olimpia controlla Telecom Italia. Non dovrebbe essere consolidata con tutti i suoi debiti in Pirelli? Lo spieghi a me, a un semplice ragioniere che fa il comico, caro presidente Cardia, perchè non è avvenuto? Dov’è la famosa public company con cui si sono riempiti le bocca i politici? I piccoli azionisti non hanno una reale capacità di rappresentanza. Cosa intende fare il Governo a proposito? Quali leggi vuole adottare? E le associazioni di difesa dei consumatori dove sono? Sotto il tavolo ovale?
Telecom, in quanto azienda di servizi, la gestisca chi ha capitali e idee. Nessun imprenditore italiano ha insieme queste due qualità. Ma l’infrastruttura di rete è dello Stato, figlia di generazioni di italiani che hanno pagato le tasse e i canoni. Tronchetti vuole farsi pagare il premio di controllo da America Movil e da A&T e passare la mano incassando tre euro per le azioni di Olimpia quando il valore del titolo è solo di 2,3 euro. Lui incassa, i piccoli azionisti stanno a guardare.
Lo Stato dovrebbe porre dei paletti prima che avvenga questa cessione e non mi si parli ancora della sacralità del mercato. Di quale mercato? Quello del pesce è molto più rispettabile di Piazza Affari con le regole attuali. La rete va scorporata dai servizi e resa accessibile a tutti. Chi compra il 66% di Olimpia avrà il 12% delle azioni e deve contare solo il 12%. Non un decimale in più. Le scatole cinesi vanno abolite o rese fiscalmente non redditizie.
Vorrei chiudere questo intervento con un appello alla dignità della direzione di Telecom Italia: si dimetta, è il miglior servizio che può fare all’azienda e al Paese.
http://www.beppegrillo.it/
Sul sito c' è il filmato completo :O
già me lo immagino stile nei film che va a far footing e viene seguito e ucciso da un SUV con vetri oscurati. :O
Qua da noi, e visto l'argomento, al massimo da questa... :O
http://farm1.static.flickr.com/62/165610867_d6d6217057_m.jpg
Feric Jaggar
17-04-2007, 08:31
GRILLO ASSUNTO DA AL QAEDA
Al Zarkawi: "E' l'unico nella storia, che con le sue dichiarazioni sia riuscito a far scappare gli Americani a gambe levate!"
:D
Sara' per questo che si sono ritirati?
Sono trascorsi 40 anni dalla morte del principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Ho ripreso una sua celebre lettera per scrivere a Carlos Slim Helù. L’uomo più ricco del Sudamerica, il secondo più ricco del mondo con 53 miliardi di dollari, padrone di America Movil che vuole comprare Olimpia.
I tre euro che vuole dare al tronchetto per azione sembrano una follia. In Borsa l’azione è quotata 2,3 euro. Ma se attraverso il 33% del 18% e la compiacenza di AT&T riuscirà a scorporare Tim Brasil l’affare l’avranno fatto lui e il tronchetto. E Telecom Italia rimarrà senza una presenza internazionale dopo aver venduto di tutto negli ultimi cinque anni. La famosa riduzione del perimetro proporzionale all’apertura di foro dei piccoli azionisti.
“Estimado Señor Carlos Slim,
quiero llamar su atenciòn con esta mia para decirle una palabra... Disculpe si son pocos... ma tres euros por cada acciòn, punto y coma, a nosotros nos impresiona mucho porque en este mismo año hubo una gran mortandad de bueyes como usted bien sabe. Punto! Dos puntos! Esta moneda sirve a usted a confortar la pena que tendrà el "tronquito"... coma, punto y coma... porquè tendrà que dejar las "stock options" que pagamos nosotros mismos de persona... que son los que escriben esta carta porquè el "tronquito" es "manager" que se aplica... que se tiene que coger un premio de mayorìa... que debe tener una de las orejas en el lugar de siempre, es decir en la Seguridad. Punto, punto y coma. Punto, otro punto y coma! Salutando atentamente los pequeños accionistas de Telecom Italia. Que somos nosotros..."
Testo italiano:
“Egregio signor Carlos Slim,
vengo a lei con questa mia addirvi una parola... Scusate se sono pochi... ma tre euro per azione, punto e virgola, noi ci fanno specie che questanno c’è stata una grande moria del parco buoi... come voi ben sapete. Punto! Due punti! Questa moneta serve a voi che consolate dal dispiacere il tronchetto che avrà... virgola, punto e virgola... perchè dovrà lasciare le stock options che paghiamo noi medesimo di persona... che vi scrivono questo perchè il tronchetto è manager che si applica... che si deve prendere un premio di maggioranza... che deve tenere l’orecchio al solito posto, cioè sulla Security. Punto, punto e virgola. Punto e un punto e virgola! Salutandovi indistintamente i piccoli azionisti di Telecom Italia. Che siamo noi...”
beppegrillo.it :D
Questa gente ha portato l' azienda Telecom in debiti mostruosi, quando invece andava anche bene. Speriamo solo che si scorpori la rete e "adios".
-kurgan-
17-04-2007, 09:30
faccio i miei complimenti a Beppe Grillo per l'intervento in assemblea.
pure io.
provo però tristezza infinita nell'osservare ancora come in italia la realtà dei fatti può solo essere detta da dei "comici", per non prenderla troppo sul serio.. fanno la loro sparata e la cosa muore lì. Grillo come striscia la notizia, o le iene. Queste cose dovrebbero dirle i giornalisti sui loro giornali, in questo caso mi viene da chiedere come mai il sole 24 ore non ha mai detto "beh" su una virgola di quanto successo in telecom (ma pure in parmalat, senza andare troppo indietro negli anni).
jpjcssource
17-04-2007, 09:33
Adesso va a finire che il prode Colaninno che finalmente aveva fatto una cosa buona con il risanamento della Piaggio, vende tutta la baracca e torna a fare le solite cagate in telecom come ai vecchi tempi :rolleyes:
Feric Jaggar
17-04-2007, 09:35
Sul resto taccio perchè se ci pensassi la mia civiltà vacillerebbe
Per vacillare, aspetta questa estate quando tutti attaccheranno simultaneamente i loro condizionatori cinesi classe Z e ci sarà il primo black-out della serie... :doh:
pure io.
provo però tristezza infinita nell'osservare ancora come in italia la realtà dei fatti può solo essere detta da dei "comici", per non prenderla troppo sul serio.. fanno la loro sparata e la cosa muore lì. Grillo come striscia la notizia, o le iene. Queste cose dovrebbero dirle i giornalisti sui loro giornali, in questo caso mi viene da chiedere come mai il sole 24 ore non ha mai detto "beh" su una virgola di quanto successo in telecom (ma pure in parmalat, senza andare troppo indietro negli anni).
Io non sottovaluterei l'intervento di Grillo, come stanno facendo i media, cercando di dire che è solo un comico, per sminuire l'impatto dell'intervento stesso(addirittura per un giornale un pagliaccio).
Sanno bene tutti che la verità è che telecom ha 45 miliardi di euro di debiti.E che i consiglieri di amministrazione delle società quotate in borsa sono presenti in molti consigli di amministrazione in pieno conflitto di interessi, etc etc
Milioni di persone si sono rese conto che non era solo l'intervento di un comico ma c'era rappresentata virtualmente anche una parte della società italiana(che io reputo la più sana)che ne ha le scatole piene.:mad:
E questo i "potenti" l'hanno percepito
La prossima assemblea (se è ancora vivo) se ne vedranno delle belle... A meno che non venga fatta nel frattempo una legge per evitarlo o la consob scovi altri millemila cavilli...
Curiosamente l'intervento di Grillo è assai sensato e finanziariamente più che logico, assai più logico degli interventi dei cosidetti, ritenuti tali da non so chi ne perchè, manager, io li considero solo braccia rubate a vanga e piccone, che "lavorano" in questo paese, che si sono rivelati solo dei monumentali incapaci arrivati a certe cariche perchè ammanicati e burattini dei politici che sono, a loro volta, burattini di poteri sovranazionali. Paradossalmente si avversa Berlusconi perchè è il meno burattino in quanto rapprersenta, più che altro, se stesso con relativi interessi e non potetntati extranazionali o banche nascoste dietro le quinte.
Di questo dubito assai, se fosse vero le cose prenderebbero una piega assai pericolosa per loro e, guardati il film "V for Vendetta" con calma e riflettendo sulle implicazioni di ogni dialogo od evento in esso mostrato se vuoi capirne il messaggio dell'autore, certe realtà, risolveremmo in men che non si dica il problema del, in gran parte inesistente, debito pubblico del paese ma non accadrà, il fmi interverrà a salvaguardia del sistema perchè se cadesse anche un solo mattone l'intero edificio finanziario mondiale avrebbe i minuti contati per l'effetto domino che ciò provocherebbe.
Ma guarda che i manager non sono incompetenti! Fanno solo i loro interessi (e/o di chi li ha messi li) e lo fanno bene! Stai certo che se quello che fanno non fosse voluto non starebbero li dove sono... ;)
pure io.
provo però tristezza infinita nell'osservare ancora come in italia la realtà dei fatti può solo essere detta da dei "comici", per non prenderla troppo sul serio.. fanno la loro sparata e la cosa muore lì. Grillo come striscia la notizia, o le iene. Queste cose dovrebbero dirle i giornalisti sui loro giornali, in questo caso mi viene da chiedere come mai il sole 24 ore non ha mai detto "beh" su una virgola di quanto successo in telecom (ma pure in parmalat, senza andare troppo indietro negli anni).
ti sei forse dimenticato che siamo tra gli ultimi stati per la liberta' d'informazione :asd:
-kurgan-
17-04-2007, 10:32
ti sei forse dimenticato che siamo tra gli ultimi stati per la liberta' d'informazione :asd:
nono.. lo so bene :D
il giornalismo d'inchiesta in italia non esiste.. lo fanno solo a report, perchè son tacciati per faziosi e non hanno credibilità.. e lo fanno i comici, perchè dopo la sparata la cosa muore lì. Sono come i giullari di corte che dicevano quello che volevano ai sovrani, tanto le cose dette non avevano il minimo seguito.
dopo che gli americani di AT&T si sono tolti dalla corsa per la trattativa Telecom, Tronchetti ha tuonato:
"L'Italia è davvero un bel Paese, un singolare mercato, complimenti...Li hanno fatti scappare".
mmm...complimenti!
non so se :D o se :cry:
Vai tranquillo che incompetenti lo sono, se fossero competenti sarebbero in grado di fare gli interessi dei loro tirafili in modo assai più raffinato.
P.S. Una persona capace ed intelligente non accetta quasi mai di essere un burattino i cui fili vengono tirati altrove. Anche solo per questo quei personaggi sono da assegnare al mondo delle mezze tacche messe in certe poltrone proprio perchè tali ed incapaci di autonomia che in un vero mercato dove contano le capacità vere sarebbero stati solo addetti alle pulizie e forse neppure.
Sono d'accordo con te.Gente che si accontenta di vivere alla giornata non può essere un grande manager.Neanche di se stesso.Sono semplicemente (come giustamente li ha definiti Grillo)pedine e neanche di molto valore.
Sul fatto che i potenti non vadano a finire in galera non sono invece d'accordo.Pagheranno ,per poco tempo, ma pagheranno.
Non bisogna dimenticare Tanzi e un certo politico in corso di rivalutazione;e
non bisogna dimenticare che in italia gli assassini confessi fanno solo qualche anno e poi escono.Uno che in fondo ha rubato qualche miliardo di euro già se fa qualche mese in carcere non è da disprezzare.
In Italia:eek:
GRILLO ASSUNTO DA AL QAEDA
Al Zarkawi: "E' l'unico nella storia, che con le sue dichiarazioni sia riuscito a far scappare gli Americani a gambe levate!"
:D
io credo che gli americani siano scappati perchè... hanno ancora ben viva la memoria di quanto accaduto alla Enron... da allora le leggi USA si sono inasprite parecchio, accollarsi una azienda come Telecom con 50 MILIARDI DI DOLLARI DI DEBITO non sarebbe stato molto "salutare" per AT&T e i "giochetti" che si potevano fare sarebbero stati troppo rischiosi...
in parele povere: non ne valeva la pena...
per quanto riguarda i motivi dell'interessamento iniziale... beh, un dubbio ti viene quando scopri che "tutto il mondo è paese" :
Privacy controversy
In 2006, the Electronic Frontier Foundation lodged a class action lawsuit (Hepting vs. AT&T) which alleged that AT&T had allowed agents of the National Security Agency (NSA) to monitor phone and Internet communications of AT&T customers without warrants. If true, this would violate the Foreign Intelligence Surveillance Act of 1978 and the First and Fourth Amendments of the U.S. Constitution. AT&T has yet to confirm or deny that monitoring by the NSA is occurring. In April 2006 a retired former AT&T technician, Mark Klein, lodged an affidavit supporting this allegation [7]. The Department of Justice has stated they will intervene in this lawsuit by means of State Secrets Privilege [8].
In May 2006, USA Today reported that all international and domestic calling records had been handed over to the National Security Agency by AT&T, Verizon, SBC, and BellSouth for the purpose of creating a massive calling database.[9] The portions of the new AT&T that had been part of SBC Communications before November 18, 2005 were not mentioned.
On June 21, 2006, the San Francisco Chronicle reported that AT&T had rewritten rules on their privacy policy. The policy, to take effect June 23, 2006, says that "AT&T — not customers — owns customers' confidential info and can use it 'to protect its legitimate business interests, safeguard others, or respond to legal process.'"
http://en.wikipedia.org/wiki/At%26t#Privacy_controversy
;)
-kurgan-
17-04-2007, 11:13
per quanto riguarda i motivi dell'interessamento iniziale... beh, un dubbio ti viene quando scopri che "tutto il mondo è paese" :
non so te, io scommetto che quel dirigente di at&t ha investito parte del suo patrimonio in telecom in quei giorni.. e una volta salito il titolo l'ha rivenduto.. e magicamente l'interesse di at&t per l'acquisto è scomparso :D
magari era pure d'accordo con qualcuno sul giochino, non mi stupirei.
Vai tranquillo che incompetenti lo sono, se fossero competenti sarebbero in grado di fare gli interessi dei loro tirafili in modo assai più raffinato.
P.S. Una persona capace ed intelligente non accetta quasi mai di essere un burattino i cui fili vengono tirati altrove. Anche solo per questo quei personaggi sono da assegnare al mondo delle mezze tacche messe in certe poltrone proprio perchè tali ed incapaci di autonomia che in un vero mercato dove contano le capacità vere sarebbero stati solo addetti alle pulizie e forse neppure.
Mmmmhhh... Mi hai convinto... Però una qualche inteligenza per eseguire gli ordini impartiti la devono avere... :sofico:
generals
17-04-2007, 13:17
Dopo l'annuncio del ritiro di AT&T. E su Pistorio: «Ha giuste competenze»
Tronchetti: lascio Olimpia ma a prezzo giusto
«Altri contatti con America Movil. Farli scappare per giocare al ribasso non funziona. Soluzione italiana? Guardare fuori cortile»
Marco Tronchetti Provera (Emblema)
MILANO - «Pirelli sta valutando di cedere la propria partecipazione in Olimpia, ma come detto più volte venderà solo al giusto prezzo». Lo ha dichiarato Marco Tronchetti Provera in un convegno all'università Bocconi dopo l'annuncio di At&T di ritirarsi dalle trattative per l'acquisto. «Farli scappare uno alla volta per giocare al ribasso non funziona. I contatti andranno avanti con America Movil. Pirelli è solida e può aspettare altre offerte».
«HO I MIEI MERITI» - Telecom «in molti dicono oggi che è sana e ha grandi potenzialità. L'ho gestita per più di cinque anni e qualche merito credo di averlo», ha aggiunto Tronchetti Provera. «Quando Pirelli annunciò di essere in contatto con la società spagnola per una quota di minoranza di Olimpia, si alzarono immediatamente le barricate dell'italianità. Prendiamo atto e continuiamo a lavorare», ha aggiunto.
«IL CORTILE ITALIANO» - A chi gli chiedeva se non fosse auspicabile una soluzione italiana, Tronchetti Provera ha risposto che «bisogna uscire dal cortile. Bisogna guardare ciò che abbiamo intorno a noi e bisogna cercare attraverso le alleanze, a cui possono partecipare anche soggetti italiani». «Vanno cercate delle alleanze - ha poi aggiunto - . E quelle che abbiamo portato noi all'attenzione sono di qualità e capaci di creare valore».
«PISTORIO? HA COMPETENZE» - Il numero uno della compagnia telefonica ha poi espresso un giudizio su Pasquale Pistorio, secondo molti presidente in pectore di Telecom Italia: «E' una persona che io stimo e in grado di presiedere un così grande gruppo italiano» ha commentato, sottolineando però che si tratta di «un parere personale». Nel pomeriggio il consiglio di amministrazione di Telecom, eletto nella notte, si riunirà per distribuire le deleghe ed è attesa la nomina del presidente. «Sarà il Cda questa sera - ha detto Tronchetti - a valutare chi potrà essere il nuovo presidente: è chiaro che avendo un uomo dalle qualità di Pistorio in consiglio, con competenze industriali che sono indispensabili...» lasciando intendere, con il discorso in sospeso, l'adeguatezza di Pistorio a ricoprire la carica di presidente.
17 aprile 2007
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Che faccia da cu.....di bronzo :stordita:
Chissà perchè Tronchetti non ha il coraggio di andare all' assemblea degli azionisti , c' è un sacco di gente che lo aspetta ...
http://www.cosgan.de/images/smilie/frech/o050.gif
Tronchetti: lascio Olimpia ma a prezzo giusto
Il prezzo giusto ? Quanti soldi dà indietro agli italiani ?
grillo è l'unica traccia di democrazia presente in italia
Feric Jaggar
17-04-2007, 15:41
In giro per la Rete ho letto una valanga di commenti sull'intervento di Beppe Grillo all'assemblea Telecom.
Molti commenti di incondizionata approvazione, quasi altrettanti di critica; non alla dirigenza Telecom, ma a Beppe Grillo.
Che viene accusato di essere come sempre demagogico, arruffone, sbrodolone, teatrale, di aggrapparsi a cifre e prospettive palesemente false (come quando ha detto che se avesse raccolto lo 0,12% delle deleghe, avrebbe potuto mandare a casa il CdA; mostrando di ignorare, o non considerare, che lo 0,11% di Tronchetti Provera con cui si confronta, non rappresenta azioni Telecom, ma semplicemente la percentuale in valore del capitale Telecom mosso da Tronchetti all'inizio del sistema di scatole cinesi con cui controlla la società).
Ci si domanda, in giro appunto, se Beppe Grillo sia in malafede, se punti solo a popolarità guadagnata in maniera demagogica per poi magari spenderla fondando l'ennesimo partitino politico, o se non sia semplicemente ignorante.
E ci si dice che attraverso queste sparate non passa nessun reale rinnovamento, nessuna critica fondante e fondata.
Io non sono stato mai tenero con Beppe Grillo; dai tempi in cui i suoi avvocati incautamente misero nei guai un ragazzo che vendeva i DVD copiati dei suoi spettacoli su Ebay per quattro soldi. Chi era con me in quel thread, ricorda come instaurammo un battibecco a distanza con Grillo, il quale ad un certo punto perse le staffe e chiese "insomma che c.... volete da me?". Se poi si va a visitare il blog di Grillo, si vede che il Nostro è un po' una sorta di Blondet (depurato della fissa demopippoplutogiudaicomassonica), uno che passa di palo in frasca facendo il saputo su tutto, svelando complotti alle nostre spalle senza mai dare prove (come nella storia delle microsfere di metallo nel cibo). O perdendosi dietro a fascinazioni di "grande fronte antagonista" insieme a Fo, che è tutt'altra parrocchia.
Il forum del blog, poi, è una sorta di discarica indifferenziata, ingestito ed ingestibile, che trabocca di spam; la sezione delle "cellule" "spontaneee" locali, un lebbrosario dei delusi di tutte le fedi. Un uso del web che, mi si consenta di dire, non è assolutamente all'altezza dei propositi di Grillo.
Nondimeno.... e qui restituisco, con una mano, quello che ho finora tolto con l'altra, Grillo ha una sua funzione e una sua efficacia.
Se non siamo così stolti da pensare che nascerà qualcuno che metterà tutto a posto sopra la nostra testa e prescindendo dal nostro consenso, dobbiamo ammettere che quello che fa Grillo comunque ha un senso. Ed è comunque un punto di partenza.
Grillo fa sparate demagogiche, ma pensiamo un attimo a qual è il messaggio abituale che tracima dalla TV e che noi riusciamo a capire. Non noi "eletti" dei forum, ma la massaia di Battipaglia, o Tradate, che comunque va a votare e il cui voto vale nell'urna come il nostro.
Se qualcosa deve cambiare, dovrà cambiare attraverso il consenso. Come comunque anche qualsiasi dittatura si regge sul consenso, consenso o acquiescenza ma comunque alla fine volontà di tanti. Noi non possiamo cambiare le cose, neppure Beppe Grillo da solo, ma Beppe Grillo si fa capire dalla gente, e allora dobbiamo forzatamente accettare che dica una barca di cazzate, se quelle cazzate sono l'unico linguaggio che la gente, intesa come massa che va a votare e non come spocchiosa elite da forum o da bar che alla fine non conta niente, capisce e ne viene indotta a riflettere. Beppe Grillo riesce a far scucire decine di euro a cranio a centinaia di migliaia di persone che vanno a vedere i suoi spettacoli; e il suo blog, per quanto mal gestito, è un top gun di contatti a livello mondiale.
Ogni cambiamento passa per i numeri, non per l'azione di "avanguardie rivoluzionarie" solitarie dietro le quali non c'è nulla. E' nella zucca di chi non capisce niente, che bisogna instillare qualche nozione; magari cominciando con la cazzata dell'auto ad idrogeno, per poi dirgli, quando sarà cresciuto culturalmente, che l'unica auto ecologica è... fare senza auto.
Beppe Grillo non è sicuramente quello che ci vorrebbe, ma c'è; e, comunque, è in linea con la nostra media nazionale. Considerando la testa e la cultura che hanno i nostri rappresentanti parlamentari di ogni sponda. Non siamo tedeschi o svedesi, con tutto quello che ne consegue. Ogni cosa che noi facciamo, ogni organismo non-governativo (sindacati, ecologisti, associazioni dei consumatori, etc.) è secondo la declinazione caratteriale nazionale. Non ci possiamo fare niente.
L'importante, è che dietro Grillo finalmente cominci a muoversi della gente che capisce, che ha voglia di fare, e che sostituisca nel tempo la demagogia con i contenuti e con le proposte fattibili. E qui non sono molto ottimista...:(
Beh Grillo non sarà un stinco di santo ma ci volgliono persone come lui che pur facendo il comico faccia svegliare la gente che ormai è narcotizzata da molte cavolate che ci sono in giro. Certo è che la richiesta di dimissioni è rimasta nel verbale :D
Feric Jaggar
17-04-2007, 16:04
Adesso Grillo è entrato nel mito, predicendo prima la Caduta di Parmalat e poi il collasso di Telecom; vediamo nel suo spettacolo in tour qual è secondo le sue profezie il prossimo cadavere che cammina... deve fare una serata dalle mie parti, si parla già di tutto esaurito.
in effetti sara demagogo quanto volete ma ha ragione da vendere, hanno ridotto a mezzo rottame antiquato la telecozz e ora al solito siamo indietro rispetto agli altri stati europei, quando saremmo potuti essere quanto meno alla pari. Ora assisteremo alla pagliacciata di una cordata mediocre italiana che col tempo si rivelerà la solita pagliacciata colaninno style
franklar
17-04-2007, 16:11
io credo che gli americani siano scappati perchè... hanno ancora ben viva la memoria di quanto accaduto alla Enron... da allora le leggi USA si sono inasprite parecchio, accollarsi una azienda come Telecom con 50 MILIARDI DI DOLLARI DI DEBITO non sarebbe stato molto "salutare" per AT&T e i "giochetti" che si potevano fare sarebbero stati troppo rischiosi...
in parele povere: non ne valeva la pena...
;)
50 miliardi di dollari di debito, ma anche un'azienda che nel suo campo nel nostro paese fa il bello e il cattivo tempo, praticamente un monopolio privato. Mettici insieme anche le succulente entrate fisse e garantite del canone, dal quale soltanto una minima parte dell'utenza ha potuto liberarsi, con buona pace di Totti e Gattuso che staccavano la spina ( e l'hanno dovuta riattaccare presto con tante scuse ! )
:read:
ma è anche un monopolio in declino libero tiscali fastweb si stanno creando piano piano le loro reti
franklar
17-04-2007, 16:35
ma è anche un monopolio in declino libero tiscali fastweb si stanno creando piano piano le loro reti
Si, certo :asd:
Casualmente ho aperto proprio oggi questo thread in un altro forum... :muro:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=179376
Parola di utente Tiscali in perenne attesa di essere raggiunto dall'ormai leggendaria rete proprietaria in ULL :rolleyes:
beh di certo non seguo l'evoluzione delle linee telefoniche dei ogni italiano :asd:
Gli americani sono scappati perchè in questo paese non esistono regole certe, un paese ove un qualsiasi "imprenditore" puo, purchè sia ben ammanicato politicamente, controllare aziende immense con percentuali risibili, partendo dagli agnelli che controllavano telecom con il 2% del capitale e poi i vari colaninno&Co con poco più si è giunti al tronchetto che dice la sua con meno dell'1%, e spogliarle del capitale indebitandole per coprire le sue spese imponendone il pagamento anche agli altri azionisti.
Mi sembra una scusa di comodo: prima cercano il controllo di Telecom proprio sfruttando il sistema delle scatole cinesi e poi lo invocano come scusa per ritirarsi?
Se volevano regole certe bastava che lanciassero una normale OPA su Telecom (come in teoria dovrebbe essere sempre fatto).
Deve finire la solfa del poter controllare aziende per mezzo del giochino delle matrioska o delle scatole cinesi, uno stato serio deve porre dri paletti a questo
Su questo non posso che quotarti.
roverello
17-04-2007, 17:11
[QUOTE=baolian;16779631]Mi sembra una scusa di comodo: prima cercano il controllo di Telecom proprio sfruttando il sistema delle scatole cinesi e poi lo invocano come scusa per ritirarsi?
Se volevano regole certe bastava che lanciassero una normale OPA su Telecom (come in teoria dovrebbe essere sempre fatto).
Straquoto.
L'ultimo che pensava che per controllare un'azienda occorreva essere il proprietario del 50,1% si chiamava Raul Gardini, e ricordo già allora articoli di stampa che lo definivano matto in qaunto con alcuni escamatoge per controllare un'azienda serviva molto meno.
I risultati si son visti e si vedono...
roverello
17-04-2007, 17:13
Forte con i deboli e debole con i forti , come sempre , la CONSOB è un altro di quegli organismi inutili , il solito controllore che fa comunella col controllato , tipico prodotto italiano .
Ho visto Report sul caso ENRON. Anche in USA non è che la commistione manchi, anzi!
roverello
17-04-2007, 17:19
Per vacillare, aspetta questa estate quando tutti attaccheranno simultaneamente i loro condizionatori cinesi classe Z e ci sarà il primo black-out della serie... :doh:
Se continua con questo caldo basta anche primavera avanzata.
I climatizzatori, frigoriferi, ecc classe Z, uniti all'autoproduzione diffusa che rende ingovernabile la rete, alla carenza d'acqua che limita la potenza erogabile dalle centrali faranno il resto prima di qaunto molti pensino.
jpjcssource
17-04-2007, 17:57
Si, certo :asd:
Casualmente ho aperto proprio oggi questo thread in un altro forum... :muro:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=179376
Parola di utente Tiscali in perenne attesa di essere raggiunto dall'ormai leggendaria rete proprietaria in ULL :rolleyes:
Beh però Fastweb ha dato una bella spinta alle infrastrutture broadband italiane nonostante le proprie risorse limitate, ora che è stata acquistata dagli svizzeri la costruzione delle loro reti dovrebbe accelerare di parecchio grazie all'arrivo di soldi freschi da investire.
dantes76
17-04-2007, 18:01
vogliono comprare 40mld di debito, per 4.5mld di euro? un affare
Ho visto Report sul caso ENRON. Anche in USA non è che la commistione manchi, anzi!
Non ho visto la puntata. Però dopo il caso Enron in Usa hanno promulgato una buona legge a tutela dei risparmiatori, in Italia abbiamo fatto il contrario.
In USA la separazione strutturale delle reti di telecomunicazioni è stata effettuata da tempo, la stessa AT&T è stata "spezzettata" già dal 1984 (sulla data non sono certo ma non ho voglia di controllare).
Diciamo che noi riusciamo sempre a fare del nostro peggio!
dantes76
17-04-2007, 18:01
Ho visto Report sul caso ENRON. Anche in USA non è che la commistione manchi, anzi!
si ma li smazzano... qui tanzi&co...
ah dimenticavo...ma all'assemblea ci stava cusani?
http://cronologia.meglio.it/img/eventi/04000/04173_1.jpg
fa piacere vedere specialisti dell'economia italiani...
In giro per la Rete ho letto una valanga di commenti sull'intervento di Beppe Grillo all'assemblea Telecom.
Molti commenti di incondizionata approvazione, quasi altrettanti di critica; non alla dirigenza Telecom, ma a Beppe Grillo.
Che viene accusato di essere come sempre demagogico, arruffone, sbrodolone, teatrale, di aggrapparsi a cifre e prospettive palesemente false (come quando ha detto che se avesse raccolto lo 0,12% delle deleghe, avrebbe potuto mandare a casa il CdA; mostrando di ignorare, o non considerare, che lo 0,11% di Tronchetti Provera con cui si confronta, non rappresenta azioni Telecom, ma semplicemente la percentuale in valore del capitale Telecom mosso da Tronchetti all'inizio del sistema di scatole cinesi con cui controlla la società).
Ci si domanda, in giro appunto, se Beppe Grillo sia in malafede, se punti solo a popolarità guadagnata in maniera demagogica per poi magari spenderla fondando l'ennesimo partitino politico, o se non sia semplicemente ignorante.
E ci si dice che attraverso queste sparate non passa nessun reale rinnovamento, nessuna critica fondante e fondata.
Io non sono stato mai tenero con Beppe Grillo; dai tempi in cui i suoi avvocati incautamente misero nei guai un ragazzo che vendeva i DVD copiati dei suoi spettacoli su Ebay per quattro soldi. Chi era con me in quel thread, ricorda come instaurammo un battibecco a distanza con Grillo, il quale ad un certo punto perse le staffe e chiese "insomma che c.... volete da me?". Se poi si va a visitare il blog di Grillo, si vede che il Nostro è un po' una sorta di Blondet (depurato della fissa demopippoplutogiudaicomassonica), uno che passa di palo in frasca facendo il saputo su tutto, svelando complotti alle nostre spalle senza mai dare prove (come nella storia delle microsfere di metallo nel cibo). O perdendosi dietro a fascinazioni di "grande fronte antagonista" insieme a Fo, che è tutt'altra parrocchia.
Il forum del blog, poi, è una sorta di discarica indifferenziata, ingestito ed ingestibile, che trabocca di spam; la sezione delle "cellule" "spontaneee" locali, un lebbrosario dei delusi di tutte le fedi. Un uso del web che, mi si consenta di dire, non è assolutamente all'altezza dei propositi di Grillo.
Nondimeno.... e qui restituisco, con una mano, quello che ho finora tolto con l'altra, Grillo ha una sua funzione e una sua efficacia.
Se non siamo così stolti da pensare che nascerà qualcuno che metterà tutto a posto sopra la nostra testa e prescindendo dal nostro consenso, dobbiamo ammettere che quello che fa Grillo comunque ha un senso. Ed è comunque un punto di partenza.
Grillo fa sparate demagogiche, ma pensiamo un attimo a qual è il messaggio abituale che tracima dalla TV e che noi riusciamo a capire. Non noi "eletti" dei forum, ma la massaia di Battipaglia, o Tradate, che comunque va a votare e il cui voto vale nell'urna come il nostro.
Se qualcosa deve cambiare, dovrà cambiare attraverso il consenso. Come comunque anche qualsiasi dittatura si regge sul consenso, consenso o acquiescenza ma comunque alla fine volontà di tanti. Noi non possiamo cambiare le cose, neppure Beppe Grillo da solo, ma Beppe Grillo si fa capire dalla gente, e allora dobbiamo forzatamente accettare che dica una barca di cazzate, se quelle cazzate sono l'unico linguaggio che la gente, intesa come massa che va a votare e non come spocchiosa elite da forum o da bar che alla fine non conta niente, capisce e ne viene indotta a riflettere. Beppe Grillo riesce a far scucire decine di euro a cranio a centinaia di migliaia di persone che vanno a vedere i suoi spettacoli; e il suo blog, per quanto mal gestito, è un top gun di contatti a livello mondiale.
Ogni cambiamento passa per i numeri, non per l'azione di "avanguardie rivoluzionarie" solitarie dietro le quali non c'è nulla. E' nella zucca di chi non capisce niente, che bisogna instillare qualche nozione; magari cominciando con la cazzata dell'auto ad idrogeno, per poi dirgli, quando sarà cresciuto culturalmente, che l'unica auto ecologica è... fare senza auto.
Beppe Grillo non è sicuramente quello che ci vorrebbe, ma c'è; e, comunque, è in linea con la nostra media nazionale. Considerando la testa e la cultura che hanno i nostri rappresentanti parlamentari di ogni sponda. Non siamo tedeschi o svedesi, con tutto quello che ne consegue. Ogni cosa che noi facciamo, ogni organismo non-governativo (sindacati, ecologisti, associazioni dei consumatori, etc.) è secondo la declinazione caratteriale nazionale. Non ci possiamo fare niente.
L'importante, è che dietro Grillo finalmente cominci a muoversi della gente che capisce, che ha voglia di fare, e che sostituisca nel tempo la demagogia con i contenuti e con le proposte fattibili. E qui non sono molto ottimista...:(
Se fosse un mentitore ,come tu sostieni,sarebbe stato querelato e avrebbe da pagare un bel po' di danni.
Gente che siede a più consigli di amministrazione di società quotate in borsa e in concorrenza tra loro molte volte è o non è un fatto?Che la consob si interessi più di un comico che di vigilare sulle società è o non è un fatto?
Che telecozz abbia 45 miliardi di euro di debito è o non è un fatto?E siccome Tronky siede lì da 5 anni come mai gli è andato tutto storto?Sfortuna?Incapacità?Come mai da grande industriale non è riuscito a "risanare" la telecom?
Vuoi vedere che la colpa è di Grillo?:rolleyes:
Ragà, Berlusconi si compra pure Tlecom !!!
Piano piano l' Italia sta ritornando una monarchia !
jpjcssource
17-04-2007, 20:17
Ragà, Berlusconi si compra pure Tlecom !!!
Piano piano l' Italia sta ritornando una monarchia !
Beh se non altro lo zio Silvio è uno dei pochi in italia che, in caso di bisogno, ha sempre il portafoglio gonfio in mano :asd:
Ragà, Berlusconi si compra pure Tlecom !!!
Piano piano l' Italia sta ritornando una monarchia !
magari con l'aiutino di d'alema...
dr-omega
17-04-2007, 22:43
Si trova già in rete tutto l'intervento di Grillo?
Io l'ho visto un po' in tele, un po' su YouTube ed infine su Skylife (http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/articolo/Aprile%202007/070416-grillo-intervento-telecom-ai-dirigenti-dimettetevi.html), ma mi sarebbe piaciuto averlo in blocco da rivedere off-line.
Per il resto, anche io credo che Grillo spari troppe cazzate e mi spiace che si circondi di certa gentaglia alla ricerca della visibilià grazie alla di lui luce riflessa.
Però porcaputtana stavolta ha ragione da vendere!
Sarebbe proprio bella se riuscisse a portare un rappresentante dei piccoli (le mucche da mungere)alla prossima riunione del c.d.a. e quindi al centro dell'economia italiana.
Chissà se il Tronchetto dell'Infelicità questa volta si farà vedere...(Già il fatto che dia buca fa capire lo spessore del personaggio).
magari con l'aiutino di d'alema...
Si...
Ormai l' unico onesto in Italia è rimasto il semianalfabeta Di Pietro...
pero' diciamo anche Grillo e' uno dei pochi che mette d'accordo sx e dx, il centro non lo so :asd:
Feric Jaggar
18-04-2007, 09:15
Se fosse un mentitore ,come tu sostieni,sarebbe stato querelato e avrebbe da pagare un bel po' di danni.
Gente che siede a più consigli di amministrazione di società quotate in borsa e in concorrenza tra loro molte volte è o non è un fatto?Che la consob si interessi più di un comico che di vigilare sulle società è o non è un fatto?
Che telecozz abbia 45 miliardi di euro di debito è o non è un fatto?E siccome Tronky siede lì da 5 anni come mai gli è andato tutto storto?Sfortuna?Incapacità?Come mai da grande industriale non è riuscito a "risanare" la telecom?
Vuoi vedere che la colpa è di Grillo?:rolleyes:
No, non è un mentitore; non ho detto questo. Per favore, non cerchiamo a tutti i costi il flame; pensavo di aver detto molto chiaramente che con una mano toglievo, e con l'altra restituivo. Cosa devo fare, di più?
Ho detto che Grillo è in un certo senso un antagonista all'amatriciana. Uno che alla biada mischia un bel po' di paglia. Uno che alle verità mischia volentieri le palle. Se sia per il fatto che non è competente su tutte materie di cui si occupa, o perchè il suo pubblico, cioè noi, è anch'esso all'amatriciana, e non è in grado di digerire la biada schietta, non lo so.
Suppongo, un po' per la prima e molto per la seconda. Le palle di Grillo sono evidenti, quindi non sono catalogabili come menzogna, altrettanto evidenti sono le sue verità. Tempo fa ricordo che qui fu linkato un sito che altro non è che un database degli intrecci di cariche nelle aziende italiane (hostato alle Isole del Lupo Disgraziato, a riprova di quanta paura ci sia in Italia a dire anche verità conclamate; del resto, se basta - come è stato accertato - chiamare il 187 per dire "LA MIA ADSL NON VA UN C....", per ritrovarsi intercettati, beh, questa paura non mi sembra poi tanto paranoica!)
Del resto - e qui aggiungo un altro po' di punti al Nostro - a parte Grillo, un personaggio che riesce a restare all'attenzione del grande pubblico senza passaggi televisivi, senza ospitate, recensioni sdraiate, sponsorizzazioni politiche, chi c'è? NESSUNO. Un Paolo Rossi, un Daniele Luttazzi, tutti quei "comici" che si piccano - o lasciano credere - di essere impegnati, si occupano forse di economia? Di ambiente? No. Non gliene può fregare di meno. Per cui quello che fa Grillo comunque ha un valore ontologico: c'è.
Sul fatto di poter o meno dire tutta la verità al pubblico, schietta com'è, voglio aggiungere qualcosa che non è lampante al grande pubblico. Pasquale Pistorio, consigliere di amministrazione di Telecom Italia e nuovo Presidente di Telecom Italia, significa ST Microelectronics.
Il nome ST Microelectronics, per un appartenente a quel "parco buoi" che si affolla intorno a Grillo, significa qualcosa che appartiene più alla fede che alla ragione. Significa gente che si siede davanti a te, operatore di Borsa, con gli occhi lucidi come dopo mezzo litro di quello buono. Significa gente alla quale non puoi dire niente, perchè cerca di tirarti fuori a tutti i costi consigli per la speculazione, e allora ogni tuo "mah...", "forse...", "sarebbe", nella testa di questa gente MALATA diventa un "compra!", "vendi!". C'è gente che ha affidato a ST come ad un Messia quello che restava della liquidazione. Dopo essersela mangiata con SEAT Pagine Gialle, con Bipop Carire, con Tiscali, con Beghelli, con Lazio, con CdB Web Tech, con E-Biscom (ve le ricordate o no???)
E allora, rivolgendosi con ampio gesto al banco del cda Telecom, Grillo può ben dire "questa gente trasforma in m.... tutto quello che tocca"; ma deve ben guardarsi dal dire che in mezzo a questa gente siede il padre-padrone di ST Microelectronics. Ecco perchè perdono volentieri a Grillo le palle. Ecco perchè al primo posto della piattaforma programmatica di ogni dittatore, c'è il postulato "la gente non è matura per sapere tutta la verità": perchè è vero.
franklar
18-04-2007, 10:34
P.S. Grillo non è un vate, prevedere il destino di un'azienda è assai facile se si dispone dei dati necessari ricavabili da un qualsiasi bilancio.
Appunto, è curioso che nessun'altro abbia fatto certe previsioni prima di lui, tutto qui :)
Non potrebbero essersi resi conto dell'assurdità di tale situazione ed aver immaginato che un governo almeno degno di tale definizione avrebbe cambiato tali regole al più presto vanificando il loro investimento ?.
Se vuoi giocare con certe regole devi esser certo che tutti vi debbano sottostare, non ha senso spendere un sacco di soldi per rastrellare azioni e poi vedersi bloccare da una società di comodo perchè ha blindato il consiglio utilizzando metodi semitruffaldini concessi dall'attuale regolamentazione in proposito. Forse non sei ben a conoscenza di come "funzionano" certe cose, altrimenti non avresti scritto ciò che hai scritto e se tu avessi ascoltato attentamente il discorso di Grillo qualcosa potevi ricavarlo perchè, pur sfiorandolo solamente, lo ha menzionato in modo inequivocabile.
Tu semplifichi una situazione assai complessa omettendo di prendere in considerazione il problema nel suo complesso, così non ci si capirà mai nulla e nel frattempo il paese sprofonda.
Non presupporre che se qualcuno non concorda con la tua opinione non sia a conoscenza di come "funzionino" certe cose: molto semplicemente, trovo difficile credere che AT&T se ne sia resa conto solo ora (se veramente all'inizio non fosse stata a conoscenza di come "funzionano" le cose avrebbe tentato un'OPA).
I conti non tornano, del resto già ai primi di aprile l'Economist poneva dubbi sull'operazione:
"Mr Tronchetti Provera's motivation is clear. But what is in it for AT&T and America Movil? They are offering a premium over the market price, and even if Pirelli sold out completely they would still not have a controlling interest.
[cut]
AT&T says it is not interesteted in control....
[cut]
Some insiders think the proposed deal is a ploy to force an Italian bid for Olimpia at a higher price."
Altra interpretazione possibile, a voler pensar male fino in fondo, è che il ritiro sia stato fatto per far abbassare il prezzo a favore di America Movil (il cui interesse, è lecito pensarlo, è rivolto a TIM Brasil).
P.S. Grillo non è un vate, prevedere il destino di un'azienda è assai facile se si dispone dei dati necessari ricavabili da un qualsiasi bilancio.
Anche lui lo dice , "qualsiasi coglione lo avrebbe capito se avesse guardato i bilanci" , ma il fatto è che in Italia se uno guarda i fatti invece di ascoltare le chiacchiere viene insultato e additato come "partigiano" , "criminoso" , "pericoloso" ...
In TV invece sono molto apprezzati coloro che riescono a parlare del nulla per ore ed ore , e possibilmente che lascino mentire spudoratamente politici e finanzieri senza tirar fuori un solo dato e annuendo di continuo con la testa ( qualsiasi riferimento a Bruno Vespa non è casuale )
Appunto, è curioso che nessun'altro abbia fatto certe previsioni prima di lui, tutto qui :)
Io credo che le Banche sapessero tutto.
Per tornare al Grillo che propone sul suo blog le cose più disparate,devo dire che sicuramente lui ha dei collaboratori:anche molto efficienti e bravi.Quando parla di nano particelle che ci si infilano tranquillamente nei polmoni (alla faccia di quelle da 10 micron,i famosi PM 10),lui dice solo il vero.Se contesta lo strapotere delle banche dice il vero.Se contesta (sempre con dati alla mano)le assicurazioni,le aziende telefoniche,la borsa e lo fa prendendo per i fondelli i diretti responsabili,questo mi allarga il cuore.Perchè penso che quando mi incazzo per queste stesse cose quando vado in banca o all'assicurazione non sono un malato di mente.Perchè abbiamo taciuto per troppo tempo
jpjcssource
18-04-2007, 11:56
Beh, mi venne proposto, a suo tempo, un investimento in obbligazioni parmalat ma rifiutai dopo aver esaminato lo stato dell'azienda in quanto la trovai indebitata a tal punto da sorprendermi non fosse già fallita da tempo.
Come me altri hanno rifiutato perchè vedevano un'azienda senza futuro ma ne io ne gli altri siamo personaggi pubblici e/o famosi e le nostre deduzioni sono finite nel limbo della non esistenza perchè "loro sono loro e noi non siamo un cazzo".
Bellissima la citazione :D
http://www.antithesi.info/public/upload/files/pf150901.jpg
franklar
18-04-2007, 11:59
Io credo che le Banche sapessero tutto.
Guarda, se non lo sapevano loro... :D
E' strano invece che nessun giornalista economico, ma nemmeno uno, sia riuscito a farsi coraggio e dire le cose come stavano. Ancora più strano che, già nell'era di internet, la voce non si sia diffusa tra i risparmiatori, perchè qualcuno tra i meno sprovveduti ha sicuramente notato qualcosa ! :eek:
Basta saper leggere un semplice bilancio per capire che ne stavano succedendo di grosse, e vi dico che i bilanci Parmalat erano così clamorosi che poi sono diventati un caso di studio nelle università ( il mio prof di Economia ci fece tutta una lezione sopra :asd: )
Feric Jaggar
18-04-2007, 12:04
Anche lui lo dice , "qualsiasi coglione lo avrebbe capito se avesse guardato i bilanci" , ma il fatto è che in Italia se uno guarda i fatti invece di ascoltare le chiacchiere viene insultato e additato come "partigiano" , "criminoso" , "pericoloso" ...
E già! Beppe Grillo ha semplicemente usato il buon senso di Renzo Tramaglino, che coi capponi in mano pensava "ma non è mica che l'avvocato mi sta pigliando pel c...?"
Poi ci sono invece quelli del Parco Buoi, con le svastiche agli occhi e la bava alla bocca, la scritta "PROFITTO! PROFITTO!" lampeggiante sulla fronte, quelli che compravano le Tiscali a 1.800 euro l'una, così che Tiscali capitalizzava in Borsa più di Fiat avendo steso a malapena la fibra tra Nuoro ed Orgosolo. Vaglielo a spiegare, che la loro Gallina dalle Uova d'Oro è buona solo da fare il brodo!
Poi ci sono i figli di buona donna di analisti che mandavano le e-mail agli uffici titoli delle banche, "ma siete ciechi? ma non vedete quanto rendono queste Parmalat?""(TESTUALI PAROLE) solo un mese prima del default. Io un giorno quello lo vado a trovare. Io, che mi sono preso la responsabilità di non far vendere le Giacomelli ai miei. Perchè in ufficio abbiamo letto tutti il prospetto informativo (ma lo fa mai nessuno?), ci siamo guardati negli occhi e ci siam detti: "è m....".
La parte che ho grassettato è quella che più si avvicina alle mie sensazioni, infatti un certo proprietario della compagnia messicana sembra essere assai intortato con AT&T ecredo che uno "scambio di favori" sia assai ipotizzabile.
La parte precedente mi lascia estremamente indifferente in quanto sappiamo bene che l'italia è un paese nel quale non convliene investire, speculare però lo è proprio a causa delle peculiarità presenti nella nostra economia che soffre una presenza eccessiva della politica e soffre una mancanza totale di regole certe nonchè di chi ne imponga il rispetto a tutti senza eccezioni.
Le due ipotesi, sia quella da te grassettata, sia quella al termine dell'articolo dell'Economist, non erano da me state esposte propendendo per l'una piuttosto che per l'altra, ma solo per dire che secondo me AT&T non si è ritirata perchè improvvisamente resasi conto delle enormi storture che esistono nell'economia italiana (cosa che gli era già ben chiara come si evince dall'articolo stesso), bensì credo che tutta l'operazione fosse già stata abbondantemente preordinata.
Per il resto credo anch'io che i rapporti che legano Slim con AT&T siano non molto trasparenti.
P.S. Uno stato non deve fare imprenditoria, deve fissare regole a cui tutti si dovranno adeguare e sorvegliare che ciò avvenga senza eccezioni ne debolezze applicative. Interferenze politiche, come accade regolarmente in questo paese, causano danni mostruosi e sopratutto compromettono in modo irreversibile la credibilità dell'intero sistema paese.
Sono tendenzialmente in accordo con quanto dici (anche se con alcuni distinguo che non è utile affrontare in questa sede); ma il problema, secondo me, è che quelli che fanno imprenditoria sono gli stessi che fanno le regole e che vigilano sul loro rispetto.
P.S: Se qualcuno se lo stesse chiedendo, non mi riferisco ad una sola persona! Il sistema, anche se costituito più che altro dai soliti noti, è chiaramente trasversale agli scheramenti politici.
Feric Jaggar
18-04-2007, 12:11
Io credo che le Banche sapessero tutto.
SI. Ma solo ai piani alti.
Beh, mi venne proposto, a suo tempo, un investimento in obbligazioni parmalat ma rifiutai dopo aver esaminato lo stato dell'azienda in quanto la trovai indebitata a tal punto da sorprendermi non fosse già fallita da tempo.
Già, ma non tutti hanno adeguate conoscenze economiche.
Quanti sono in grado di leggere un bilancio?
E tra questi quanti sono anche in grado di capire cosa si nasconde dietro i numeri?
Faccio un esempio proprio con l'ultimo bilancio Telecom: ufficialmente viene presentato un tasso di crescita che arriva quasi al 5%; leggendo tra le righe ci si accorge che i ricavi iscritti a bilancio sono i ricavi AL LORDO delle quote che spettano agli altri operatori (quindi ci sono anche ricavi non suoi). Se avessero iscritto a bilancio, invece, solo i ricavi propri si sarebbe visto il reale tasso di crescita (se non ricordo male) pari all'1,86%.
Già i bilanci "regolari" non sono di facile interpretazione, figuriamoci quelli "taroccati".
Come me altri hanno rifiutato perchè vedevano un'azienda senza futuro ma ne io ne gli altri siamo personaggi pubblici e/o famosi e le nostre deduzioni sono finite nel limbo della non esistenza perchè "loro sono loro e noi non siamo un cazzo".
In quest'ottica ben vengano personaggi come Grillo se riescono a mantenere desta l'attenzione sul problema.
dantes76
18-04-2007, 12:53
Già, ma non tutti hanno adeguate conoscenze economiche.
Quanti sono in grado di leggere un bilancio?
E tra questi quanti sono anche in grado di capire cosa si nasconde dietro i numeri?
Faccio un esempio proprio con l'ultimo bilancio Telecom: ufficialmente viene presentato un tasso di crescita che arriva quasi al 5%; leggendo tra le righe ci si accorge che i ricavi iscritti a bilancio sono i ricavi AL LORDO delle quote che spettano agli altri operatori (quindi ci sono anche ricavi non suoi). Se avessero iscritto a bilancio, invece, solo i ricavi propri si sarebbe visto il reale tasso di crescita (se non ricordo male) pari all'1,86%.
Già i bilanci "regolari" non sono di facile interpretazione, figuriamoci quelli "taroccati".
In quest'ottica ben vengano personaggi come Grillo se riescono a mantenere desta l'attenzione sul problema.
quante aziende in italia sono in grado di fornire un bilancio pulito?
il caso parmalat fu evidente quando la parmalat, chiese un emissioni di titoli pari a 10mld di euro, cioe' un azienda che ha un fatturato( in regola dai bilanci) mette/chiede un emissione di titoli per il valore di 10mld di euro?
telecom e' un baraccone, una societa' che vive con 5 volti i dipendenti che servirebbero nella realta'
un baraccone che ha un debito 4 volte quello di parmalat, e che negli ultimi 7 anni anni e' diminuito in maniera minima : da circa 48 a 40...
dantes76
18-04-2007, 12:55
.
P.S. Uno stato non deve fare imprenditoria, deve fissare regole a cui tutti si dovranno adeguare e sorvegliare che ciò avvenga senza eccezioni ne debolezze applicative. Interferenze politiche, come accade regolarmente in questo paese, causano danni mostruosi e sopratutto compromettono in modo irreversibile la credibilità dell'intero sistema paese.
ripeto' come la battiglia per i dazi? qui non si tratta solo di una soc di telefonia, qui parliamo di struttura
cmq il compromettere la credibilita' per causa di interferenze da parte del governo, e' solo paraculismo... visto che gia' ci pensano da soli gli imprenditori
e le banche..qualcuno ricorda le vicende delle banche italiane?
"loro sono loro e noi non siamo un cazzo".
:asd: ( :mad: )
Io credo che le Banche sapessero tutto.
E' quello il nocciolo della questione , quello per cui molti risparmiatori hanno fatto causa .
Le banche sapevano , e non lo dico io , lo dice il fatto che le banche abbiano venduto gran parte dei loro titoli Parmalat prima del fattaccio , titoli che sono stati piazzati ai clienti in maniera assai poco trasparente , da una parte rifilandoli a quelli che chiedevano un consiglio su come investire i propri risparmi , dall' altra piazzandoli nei fondi .
15 miliardi di euro di buco e nessuna banca ci ha perso un cazzo ... fatalità ... :rolleyes:
-kurgan-
18-04-2007, 13:12
telecom è indebitata perchè pirelli ha trasferito i debiti per il suo acquisto sulla società stessa, la società PRIMA era sanissima.
e per quanto riguarda parmalat, c'era poco da leggere i bilanci se le garanzie date alla bank of america erano falsificate..
-kurgan-
18-04-2007, 14:49
Sbagli, anche i prodi Colaninno e soci hanno scaricato sull'azienda il loro indebitamento per acquisirne il controllo facendolo pagare, non posso accettare che ciò sia stato consentito, anche agli altri soci. Quello che hanno scaricato loro sommato a quello opera del tronchetto ha portato l'azienda al punto che tutti conosciamo, se questo fosse un paese lontano parente di un paese serio i vari potentati che hanno tenuto in mano telecom indebitandola sarebbero giò stati incarcerati ed i loro averi confiscati impiegandoli per ripianare le loro malefatte.
non sbaglio, semmai ometto.. si, anche colanninno ha fatto lo stesso.. solo che a lui il giochino è riuscito, ha trovato un altro pollo a cui rifilare la patata bollente (tronchetti) ed è scappato in tempo. Ladro ma furbo.
-kurgan-
18-04-2007, 14:59
Se fossi stato io il controllore non percorreva un millimetro, l'unica direzione nella quale si sarebbe diretto portava ad una cella. E' stato, come tu dici, furbo perchè gli è stato consentito e ribadisco che in un paese serio sarebbero tutti, questi personaggi, a scavar sassi.
concordo, per questo rimpiango at&t.. un colosso americano non finirebbe invischiato con i furbetti italiani, sarebbe un'altra forza in gioco che avrebbe il suo spazio.
un pò come è successo per vodafone, è stato solo un bene il suo arrivo.
concordo, per questo rimpiango at&t.. un colosso americano non finirebbe invischiato con i furbetti italiani, sarebbe un'altra forza in gioco che avrebbe il suo spazio.
un pò come è successo per vodafone, è stato solo un bene il suo arrivo.
Parli di Vodafone o di Omnitel?
concordo, per questo rimpiango at&t.. un colosso americano non finirebbe invischiato con i furbetti italiani, sarebbe un'altra forza in gioco che avrebbe il suo spazio.
Sarebbe un'altra forza in gioco se venisse in Italia come "AT&T Italia", operatore alternativo a Telecom Italia e con una dettagliata strategia industriale di medio e lungo periodo. Se viene con un (finto) tentativo di controllo dell'operatore pseudo-monopolista sta facendo solo strategia finanziaria di brevissimo periodo. E non ci serve proprio a nulla!
Omnitel è stata assorbita da Vodafone.
Lo so bene, ma mi riferivo a questa frase:
un pò come è successo per vodafone, è stato solo un bene il suo arrivo.
Volevo sapere se si riferiva a quando è arrivata Omnitel oppure a quando Vodafone ha assorbito Omnitel.
-kurgan-
18-04-2007, 15:39
Lo so bene, ma mi riferivo a questa frase:
Volevo sapere se si riferiva a quando è arrivata Omnitel oppure a quando Vodafone ha assorbito Omnitel.
quando vodafone ha assorbito omnitel.. è una multinazionale che rende poca roba i "poteri forti" nazionali delle banchette locali, i relativi giochini politici e scambi di poltrone ;)
quando vodafone ha assorbito omnitel.. è una multinazionale che rende poca roba i "poteri forti" nazionali delle banchette locali, i relativi giochini politici e scambi di poltrone ;)
Io sinceramente non ho visto tutto questo bene dall'arrivo di Vodafone, anche se sicuramente il suo arrivo è servito a non peggiorare.
La vera svolta io l'ho vista quando è "arrivata" Omnitel (ho virgolettato perchè Omnitel era dell'italiana Olivetti): Omnitel aveva una solida strategia industriale di lungo periodo ed ha investito massicciamente nel GSM quando la telefonia mobile era ancora su rete TACS, creando la prima alternativa reale a TIM. L'arrivo di Vodafone (che comunque giudico positivamente) è servito sicuramente a mantenere questa alternativa, visto che a seguito dell'acquisizione di Telecom Italia, Olivetti dovette cedere, per rispettare le norme sulla concorrenza, la sua partecipazione in Omnitel.
In entrambi i casi il paragone con quanto ha fatto AT&T non lo trovo giusto. Come ho già detto secondo me in questo caso si tratta esclusivamente di speculazioni finanziarie e non di manovre industriali.
roverello
18-04-2007, 17:30
Sarebbe un'altra forza in gioco se venisse in Italia come "AT&T Italia", operatore alternativo a Telecom Italia e con una dettagliata strategia industriale di medio e lungo periodo. Se viene con un (finto) tentativo di controllo dell'operatore pseudo-monopolista sta facendo solo strategia finanziaria di brevissimo periodo. E non ci serve proprio a nulla!
Esatto.
Volevano venire in quanto investendo meno dell1% del loro fatturato avrebbero preso il controllo di una società che fattura meno del 50% del loro fatturato, ma è sempre un bel bocconcino.
Possono sempre fare un'OPA come ha fatto ENEL con ENDESA.
Non capisco perchè se si impedisce agli italiani di acquistare il gas francese (l'ultimo caso) va tutto bene, quando accade il contrario (da dimostrare) il governo interferisce e siamo dei protezionisti.
Qualcuno dimentica che per comprare + del 25% di una società strategica USA il governo deve dare il permesso se non si è americani, e non lo concede.
Bello il liberismo, soprattutto a casa degli altri. Se poi costa poco, ancora meglio.
Vero mr. Spogli?
roverello
18-04-2007, 17:32
concordo, per questo rimpiango at&t.. un colosso americano non finirebbe invischiato con i furbetti italiani, sarebbe un'altra forza in gioco che avrebbe il suo spazio.
un pò come è successo per vodafone, è stato solo un bene il suo arrivo.
Non ne sono convinto, venendo da furbetti.
Se erano veramente interessati potevano fare un'OPA.
Il solito mercato al cui confronto un Souk marocchino è una roba seria.
dantes76
18-04-2007, 17:58
Cosa ci azzecchino i dazi, hanno altre funzioni e se ben utilizzati costituiscono una barriera per salvaguardare il lavoro ove i costi sono più elevati ed uno stimolo per le località ove il lavoro costa, per note ragioni, molto poco nell'evolversi raggiungere un sostanziale equilibrio di maggior giustizia sociale, con telecom lo puoi sapere solamente tu.:confused: :confused: :confused:
hai ragione i dazi hanno la finalita' di salvaguardare solo gli interessi dei non competenti, quelli che prima o poi verranno eliminati per selezione naturale, i dazi fanno parte della nuova evoluzione economica: la soppravivenza degli incapaci[Cit.WS]
invece quando parliamo di telecom, oltre che parlare di una compagnia telefoniaca, parliamo di infrastrutture[per una nazione che non sia una colonia]
ripeto, si deve salvaguardare una massa di incapaci, e non una struttura stragetica per una nazione?
dantes76
18-04-2007, 18:00
Non voglio farmi inerprete del pensieri di Kurgan ma credo sia logico dedurre che si riferisce all'ingresso di Vodafone nel mercato italiano e ciò ha coinciso con l'acquisto di Omnitel.
si ma in quel caso si trattava solamente di una soc che offriva servizi, limitati a una tot struttura..un competitor come gli altri
telecom italia e' diverso...
ripeto, telecom italia non e'0 solo servizi, ma infrastruttura,
vogliono vendere? perfetto vendano la soc di servizi..
dantes76
18-04-2007, 21:07
Bruxelles pronta a intervenire se ddl su telefonia non rispetta i Trattati
Telecom: Ue, in Italia c'è protezionismo
Lettera a Barroso del commissario Reding: l'Eurogoverno deve rimanere vigile, in Italia rimangono pressioni protezionistiche
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BRUXELLES (BELGIO) - La Commissione europea deve «rimanere vigile» sulla vicenda Telecom Italia perchè questa dimostra che nel Paese permangono «pressioni protezionistiche» nel settore delle telecomunicazioni. È quanto chiede il Commissario europeo alla Società dell'informazione e dei media Viviane Reding in una lettera inviata a tre commissari Ue (Kroes, McCreevy e Piebalgs) e al presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, dopo la sua conversazione telefonica della settimana scorsa con il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.
PRONTI A INTERVENIRE - La Reding si è detta pronta a intervenire nei confronti dell'Italia se le attese proposte legislative nel settore delle Telecomunicazioni non saranno conformi ai Trattati costitutivi dell'Unione europea. La Reding ha infatti proposto di mantenere «contatti molto stretti nei prossimi giorni» con i colleghi alla Concorrenza (Neelie Kroes), al Mercato interno (Charlie McCreevy) e all'Energia (Andris Piebalgs) sulla vicenda Telecom proprio per preparare una risposta «chiara e tempestiva» dell'Eurogoverno all'Italia «se sarà necessario».
LA LETTERA - Nella lettera la Reding spiega di aver subito chiamato il ministro Gentiloni sulla base di «allusioni» secondo cui «la proposta modifica legislativa era motivata da tendenze protezionistiche». La Reding, infatti, voleva «ricordare» al ministro della «necessità di assicurarsi che qualsiasi obbligo legale doveva essere pienamente in linea con la legislazione europea». La Commissaria spiega poi ai colleghi di avere «attirato l'attenzione del ministro Gentiloni sul fatto che un rimedio nelle telecomunicazioni come la separazione funzionale... poteva essere imposto solo dal regolatore nazionale Agcom sulla base di una robusta analisi di mercato che identificasse un problema di concorrenza di rilievo». La Reding riferisce poi ai suoi colleghi: «il ministro Gentiloni mi ha spiegato la situazione politica, ma mi ha riassicurato che la legislazione attualmente prevista in Italia sarebbe pienamente in linea con la legislazione Ue e che, contrariamente ad alcune indiscrezioni dei media, ciò che il ministro prevedeva non era un'azione unilaterale da parte del Governo, ma di dare al regolatore nazionale il potere di chiedere a Telecom Italia, se necessario, di separare la sua rete di accesso dalle sue attività nei servizi». La Reding «spera che la questione sia adesso sufficientemente chiara per le autorità italiane», ma i timori restano. «Tuttavia - prosegue infatti la missiva -, alla luce di esperienze passate, sono convinta che sia necessario rimanere vigili». Infatti, sottolinea riferendosi all'Italia, «questo episodio dimostra che ci sono ancora pressioni protezionistiche negli stati membri che incidono sul settore delle telecomunicazioni così come su altri settori strategici». Questo, osserva, «potrebbe avere effetti dannosi sul mercato interno». Un discorso, questo, che vale anche per altri settori. Ed è per questo che la missiva è indirizzata non solo alla Kroes e McCreevy, ma anche al responsabile dell'Energia, Piebalgs. Proprio la Kroes, infatti, ha di recente denunciato comportamenti protezionistici nel settore. Da parte sua, la Reding propone di mantenere «contatti molto stretti nei prossimi giorni» con i tre colleghi sulla vicenda Telecom. Una sorta di «telefono rosso», commentano fonti vicine al dossier , per gestire il caso. «Attraverso uno stretto contatto - conclude la lettera -, saremo in grado di essere pronti per il momento in cui le proposte legislative in Italia diventeranno più concrete, e saremo capaci di rispondere con una posizione chiara e tempestiva della Commissione se sarà necessario. Soprattutto, dobbiamo assicurarci che questa forma di normativa non sia influenzata da tendenze protezionistiche».
18 aprile 2007
corriere.it
Protezionismo
Protezionismo doganale:
con l'applicazione di dazi protettivi ai prodotti importati, che aumentano automaticamente di prezzo rispetto ai prodotti nazionali che quindi vengono favoriti per il consumo sul mercato interno rispetto alle merci straniere
Sembra che l'ipotesi Telefonica riprenda corpo e che AT&T non si sia ancora tirata del tutto indietro:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/04/sfida-telecom-at_e_t.shtml?uuid=f55b184a-ee3f-11db-9587-00000e251029
Sfida su Telecom tra Telefonica e AT&T
di Michele Calcaterra
MADRID. Dal nostro corrispondente
Telefonica torna in campo su Telecom Italia. E AT&T, che si era chiamata fuori dalla partita, detta ora le condizioni per riesaminare il dossier: «Se la politica deciderà di fare un passo indietro - ha detto ieri sera a Boston Randall Stephenson, direttore operativo del colosso americano delle tlc - potremmo tornare a valutare l’operazione: le resistenze politiche hanno bloccato l’accordo e oggi c’è troppa incertezza per investire in Italia. Telecom è una buona società con ottimi asset e grande capacità nel wireless: se le interferenze politiche cesseranno e se ci sarà un’altra opportunità per trattare, lo faremo».
Il caso Telecom Italia continua dunque a riservare colpi di scena. E i prossimi giorni non saranno da meno. Al tavolo negoziale di Pirelli (i cui soci si riuniranno lunedì in assemblea) potrebbe infatti tornare a sedersi non solo AT&T, ma anche Telefonica, che proprio con la Bicocca aveva siglato un memorandum of understanding a fine gennaio. L’accordo con gli spagnoli naufragò per l’opposizione dell’allora presidente di Telecom Italia Guido Rossi. Ora lo scenario è cambiato, in Telecom c’è un nuovo consiglio d’amministrazione e un nuovo presidente e gli spagnoli sembrano intenzionati a tornare all’attacco.
Secondo il quotidiano madrileno «el Economista», infatti, Telefonica è sul punto di formalizzare un’offerta per il 66% di Olimpia — la stessa quota cui puntavano AT&T e America Mòvil — che valuterebbe Telecom Italia attorno ai 3 euro per azione contro i 2,92 proposti dalla cordata «Tex-Mex». L’offerta sarebbe ancora al vaglio dei vertici del gruppo spagnolo e delle banche coinvolte nella vicenda e una decisione potrebbe essere presa nel giro di pochi giorni. Tra l’altro, secondo fonti interpellate da Il Sole 24 Ore, Telefonica avrebbe preso anche in considerazione la possibilità di un’Opa su Telecom Italia, operazione estremamente costosa — e forse improbabile — ma che avrebbe un miglior impatto di immagine sul mercato (e sul Governo italiano) e soprattutto sugli azionisti di minoranza, che nel caso di un’offerta sulle sole quote di Olimpia sarebbero invece tagliati fuori.
Per saperne di più bisognerà dunque aspettare. E in ogni caso, gli ostacoli a un accordo sono molti. Sempre secondo il quotidiano madrileno, Telefonica avrebbe infatti posto paletti e cioè che le attività di Telecom Italia in Argentina e in Brasile non vadano a Carlos Slim, l’imprenditore messicano proprietario di America Mòvil e anch’egli interessato al gruppo italiano. In cambio, Telefonica sarebbe intenzionata a lasciare in mano italiana la gestione della società, diventando il solo partner industriale. Telefonica non ha commentato le indiscrezioni. Fonti vicine al gruppo hanno però sottolineato che i negoziati stanno avanzando e che da parte di Telefonica esiste un concreto interesse a concludere positivamente l’operazione.
Difficile comunque dire a che punto stiano le cose. Se Telefonica sembra intenzionata a non lasciarsi scappare la ghiotta occasione, Pirelli starebbe valutando la situazione e le differenti opzioni sul tappeto: da quella messicana (ieri il gruppo di Slim ha risposto con un «no comment» alle indiscrezioni su un possibile ritiro dell’offerta) a quella tedesca e francese. Senza contare il fatto che per dipanare la complicata matassa è necessario che si pronuncino anche altri importanti attori, a cominciare da Mediobanca. Inoltre, si attendono notizie sul futuro della rete e quindi di un asset che non è certo secondario quando si valuta un’azienda tlc. Le schiarite su questi fronti potrebbero comunque giungere in tempi brevi.
Di certo, per ora, c’è solo il nuovo quadro di riferimento. Il fatto che il vertice di Telecom Italia sia stato rinnovato con l’arrivo di Pasquale Pistorio, denota la volontà del principale socio del gruppo di arrivare a un esito positivo della vicenda. Pistorio è un manager di cultura internazionale, abile nelle trattative, che ha guidato con successo e portato ai vertici mondiali Stmicroelectronics: conosce i valori in campo e sa qual è il miglior futuro per Telecom Italia.
Per quanto riguarda infine Telefonica, va ricordato che il gruppo guidato da Cesar Alierta, nonostante l’indebitamento di oltre 50 miliardi di euro è un’azienda sana, con ottimi risultati e senza alcun problema nel reperire i mezzi per l’investimento in Italia. Tenuto conto anche del fatto che in vendita c’è il 75% della controllata Endemol ed eventualmente la partecipazione del 10% in Portugal Telecom. Per un totale di circa 4 miliardi di euro.
si potrebbe operare dividendo la rete dai servizi fondando due aziende differenti una delle quali, chiamiamola "reti spa" ad esempio gestisce la rete affittandola ai fornitori di servizi
Questa è senz'altro la soluzione ideale: l'integrazione verticale tra fonia e rete, oltre ad essere assolutamente anacronistica (oggi il servizio è il trasporto di bit, quand'anche di "bit-voce"), è anche un ostacolo insormontabile alla concorrenza. A meno di non voler assurdamente ipotizzare un'economicamente insostenibile duplicazione delle reti per ogni singolo operatore.
Tuttavia, va prima risolto il problema, che non riguarda solo Telecom, delle scatole cinesi.
Senza voler scomodare regole e principi di economia, è facilmente comprensibile che se chi controlla un'azienda ne è anche il proprietario, od almeno ne possiede una bella fetta, avrà tutto l'interesse che quest'azienda prosperi e sviluppi. Se invece si ha il controllo di un'azienda che non si possiede, è molto più redditizio spostare i capitali di quest'azienda nelle proprie tasche.
Mi spiegate, ad esempio, perchè Telecom paga a Pirelli (ma non facevano pneumatici?) contratti di consulenza per la gestione degli immobili?
Ovviamente qualcuno è entrato in telecom col passamontagna!
Sembra che l'ipotesi Telefonica riprenda corpo
Sulla carta sembrerebbe essere un'ipotesi più auspicabile di quella AT&T, soprattutto per questo:
secondo fonti interpellate da Il Sole 24 Ore, Telefonica avrebbe preso anche in considerazione la possibilità di un’Opa su Telecom Italia......
[cut]
.....Telefonica avrebbe posto paletti e cioè che le attività di Telecom Italia in Argentina e in Brasile non vadano a Carlos Slim, l’imprenditore messicano proprietario di America Mòvil e anch’egli interessato al gruppo italiano. In cambio, Telefonica sarebbe intenzionata a lasciare in mano italiana la gestione della società, diventando il solo partner industriale.
Se fosse vero (ma ormai nutro la più profonda diffidenza, ed anche un po' disprezzo, verso buona parte della categotria dei giornalisti) si potrebbe anche pensare che Telefonica voglia venire in Italia per fare impresa con una strategia industriale e non per fare cassa con una strategia finanziaria.
dantes76
19-04-2007, 12:20
Ancora una volta eccedi, è chiaro il tuo intento di attacco ad una certa area politica.
la politica e' schizzofrenica, quando dovrebbe tutelare gli interessi di una nazione, e non i C/C dei singoli, non lo fa e viceversa, non vorrei ricordare , il famoso, pacchetto, sulla salvaguardia del made in italy....
Ps: scusa, la privatizzazione di telecom, l'ha fatta un governo di csx.. non una certa area politica, ma un certa incompetenza generalizzata
separare i servizi dalla rete fisica è la soluzione più auspicabile in quanto la rete divenendo un soggetto che consente ai fornitori di servizi di portare quei servizi al cittadino in cambio di un canone di passaggio, provocherebbe l'apertura del mercato ad una molteplicità di operatori con conseguente, questa volta reale, vantaggio per i fruitori dei servizi, i quali troverebbero, finalmente dico io, un mercato concorrenziale liberalizzato,
Aggiungerei anche una cosa: è necessaria la neutralità della rete.
Il soggetto che possiede la rete deve semplicemente vendere il trasporto di bit, un tot a bit, senza differenziare il prezzo in base al contenuto che questi bit veicolano.
Anche per questo non vedo di buon occhio AT&T, che è una delle aziende che più si batte per infrangere questo principio.
jpjcssource
19-04-2007, 13:09
Questa è senz'altro la soluzione ideale: l'integrazione verticale tra fonia e rete, oltre ad essere assolutamente anacronistica (oggi il servizio è il trasporto di bit, quand'anche di "bit-voce"), è anche un ostacolo insormontabile alla concorrenza. A meno di non voler assurdamente ipotizzare un'economicamente insostenibile duplicazione delle reti per ogni singolo operatore.
Tuttavia, va prima risolto il problema, che non riguarda solo Telecom, delle scatole cinesi.
Senza voler scomodare regole e principi di economia, è facilmente comprensibile che se chi controlla un'azienda ne è anche il proprietario, od almeno ne possiede una bella fetta, avrà tutto l'interesse che quest'azienda prosperi e sviluppi. Se invece si ha il controllo di un'azienda che non si possiede, è molto più redditizio spostare i capitali di quest'azienda nelle proprie tasche.
Mi spiegate, ad esempio, perchè Telecom paga a Pirelli (ma non facevano pneumatici?) contratti di consulenza per la gestione degli immobili?
Ovviamente qualcuno è entrato in telecom col passamontagna!
Sulla carta sembrerebbe essere un'ipotesi più auspicabile di quella AT&T, soprattutto per questo:
Se fosse vero (ma ormai nutro la più profonda diffidenza, ed anche un po' disprezzo, verso buona parte della categotria dei giornalisti) si potrebbe anche pensare che Telefonica voglia venire in Italia per fare impresa con una strategia industriale e non per fare cassa con una strategia finanziaria.
Lo spero, ma non ne sarei sicuro al 100% visto che il più grande rivale di America Movil in sudamerica è proprio Telefonica quindi quest'ultima potrebbe intervenire solo per battere Slim in casa e bloccare l'arrivo sul mercato europeo di un potente concorrente.
Non vorrei che anche Telefonica sia interessata solo per questo motivo e poi non faccia anche il bene delle infrastrutture italiane.
Lo spero, ma non ne sarei sicuro al 100% visto che il più grande rivale di America Movil in sudamerica è proprio Telefonica quindi quest'ultima potrebbe intervenire solo per battere Slim in casa e bloccare l'arrivo sul mercato europeo di un potente concorrente.
Non vorrei che anche Telefonica sia interessata solo per questo motivo e poi non faccia anche il bene delle infrastrutture italiane.
In effetti il rischio c'è però sembrerebbe che Telefonica stia considerando anche una vera e propria OPA(magari! :) ) ... e questo mi sembra in contrasto con la tua ipotesi.
E poi America Movil mi ispira davvero poca fiducia .... IMHO farebbe ancor più danni di Tronchetti e Colaninno... :rolleyes:
Se si vendono aziende a finanzieri ,come il Tronco, il risultato non potrà che essere quello visto.Questi spolperanno l'azienda fino all'ultimo euro e lo lasceranno quando sarà ridotto a uno zombie.In Italia sono pochi i veri industriali.Tanti i finanzieri d'assalto.
Pensandoci bene: perchè altre "aziende" vogliono comprare la telecoz se essa è piena di fantastiliardi di debiti?
Voi comprereste una azienza fallita o con debiti enormi?
Forse c'è ancora da succhiare...
A quanto pare sono ancora tutti in corsa:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200704articoli/20680girata.asp
Telecom, interviene Berlusconi:
"Sono pronto a difendere l'italianità"
«Siamo disponibili a fare la nostra parte per difendere l’italianità, non vogliamo comandare». È quanto ha sottolineato il leader di Forza Italia e patron di Mediaset Silvio Berlusconi giugendo al congresso dei Ds e rispondendo alle domande dei cronisti sul caso Telecom.
FASSINO: ITALIA E' UN PAESE APERTO
Mentre continua «sotterraneo» il lavoro delle banche per trovare una soluzione finanziaria ed industriale al «caso» Telecom, con gli spagnoli di Telefonica pronti a lanciare la loro offerta, sotto i riflettori resta il dibattito politico scatenatosi sul’italianità dell’azienda e sulla proprità della rete di trasmissione. «L’Italia - afferma il segretario Ds, Piero Fassino, al Corriere della Sera - è un Paese aperto agli investitori stranieri e deve restarlo. Ma è opportuno separare gli operatori dei servizi da chi controlla la rete: la rete deve essere neutrale»
................................................
E direi che anche la separazione della rete è ormai decisa (oramai lo dicono tutti) : ora bisogna vedere se verrà fatta in maniera tale che la società che gestirà la rete sarà davvero neutrale....
A quanto pare sono ancora tutti in corsa:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200704articoli/20680girata.asp
Ma è opportuno separare gli operatori dei servizi da chi controlla la rete: la rete deve essere neutrale»
................................................
E direi che anche la separazione della rete è ormai decisa (oramai lo dicono tutti) : ora bisogna vedere se verrà fatta in maniera tale che la società che gestirà la rete sarà davvero neutrale....
Speriamo separino la rete. Anche perchè chi avrà la rete, dovrebbe avere anche l'interesse a sviluppare i servizi a banda larga.
-kurgan-
19-04-2007, 15:13
Telecom, interviene Berlusconi:
"Sono pronto a difendere l'italianità"
sarà invidioso delle intercettazioni che fa moratti? :D
nothinghr
19-04-2007, 15:29
Speriamo separino la rete. Anche perchè chi avrà la rete, dovrebbe avere anche l'interesse a sviluppare i servizi a banda larga.
Si, basta che la rete non cada in mani pubbliche, altrimenti finiamo tutti a navigare col 56k nel giro di 2 anni, non scherziamo
Si, basta che la rete non cada in mani pubbliche, altrimenti finiamo tutti a navigare col 56k nel giro di 2 anni, non scherziamo
e come mai la pensi così? :)
Speriamo separino la rete. Anche perchè chi avrà la rete, dovrebbe avere anche l'interesse a sviluppare i servizi a banda larga.
Se è per questo c'è ancora da portare l'adsl a TUTTA l'italia :incazzed: :incazzed:
nothinghr
19-04-2007, 15:39
Se è per questo c'è ancora da portare l'adsl a TUTTA l'italia :incazzed: :incazzed:
Per quello spero prenda piede il Wimax, onestamente portare l'adsl a casa di tutti è oneroso e non conveniente, dopotutto un'azienda telefonica deve fare profitto, non carità. E' per discorsi come questo che non puo' finire sotto il controllo dello stato, farebbe la fine delle ferrovie, che per garantire comunicazioni fra due comuni con 3 abitanti sperperano i soldi che servirebbero per l'ammodernamento della rete. ma questo è anche normale, è proprio la filosofia che c'è dietro che è diversa.
Per quello spero prenda piede il Wimax, onestamente portare l'adsl a casa di tutti è oneroso e non conveniente, dopotutto un'azienda telefonica deve fare profitto, non carità. E' per discorsi come questo che non puo' finire sotto il controllo dello stato, farebbe la fine delle ferrovie, che per garantire comunicazioni fra due comuni con 3 abitanti sperperano i soldi che servirebbero per l'ammodernamento della rete. ma questo è anche normale, è proprio la filosofia che c'è dietro che è diversa.
Appunto, lo stato non dovrebbe far discriminazioni in base al ritorno economico e fornire il servizio a tutti i cittadini.
Perchè un cittadino di milano avrebbe il diritto di aver luce, acqua corrente, adsl e uno di un paesino di montagna no?
A quanto pare sono ancora tutti in corsa:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200704articoli/20680girata.asp
Telecom, interviene Berlusconi:
"Sono pronto a difendere l'italianità"
Vade retro. :O
Per quello spero prenda piede il Wimax, onestamente portare l'adsl a casa di tutti è oneroso e non conveniente, dopotutto un'azienda telefonica deve fare profitto, non carità. E' per discorsi come questo che non puo' finire sotto il controllo dello stato, farebbe la fine delle ferrovie, che per garantire comunicazioni fra due comuni con 3 abitanti sperperano i soldi che servirebbero per l'ammodernamento della rete. ma questo è anche normale, è proprio la filosofia che c'è dietro che è diversa.
In parte hai ragione ma così si discriminano gli utenti, e soprattutto la maggior parte delle persone che reclama l'adsl non è che abita su qualche monte sperduto.... posso capire che per certe zone non sia il caso ma qui si tratta di ben più di qualche comune isolato (per analogia anche la copertura della telefonia mobile non è completa ma si può dire che ormai il servizio è offerto a tutti)
Per il Wi-max indubbiamente sarà l'ancora di salvezza per molti e porterà molta più concorrenza anche nei confronti delle reti fisse, ma ci vorrà tempo prima che ciò accada, imho almeno 2 anni.
Vade retro. :O
Questa poi non la capisco: ci hanno riempito la testa con la storia del conflitto di interessi e ora favoriamo il suo acquisto della Telecom??
Mi piace poco poco poco questa cosa, soprattutto dopo lo scandalo delle intercettazioni
nothinghr
19-04-2007, 16:24
Appunto, lo stato non dovrebbe far discriminazioni in base al ritorno economico e fornire il servizio a tutti i cittadini.
Perchè un cittadino di milano avrebbe il diritto di aver luce, acqua corrente, adsl e uno di un paesino di montagna no?
ovvio che è cosi', ma l'estensione capillare della copertura va a discapito sicuramente di altri interventi, come ad esempio lo sviluppo della banda larga nei grandi centri e se poi ci aggiungi il fatto che in Italia pubblico fa rima con fallimento e furberie di vario genere, direi che non lo auguro proprio al mio paese... E non gli auguro nemmeno che ci sia un altr osettore che finisce in mano alle banche che già controllano tutti i centri di potere del paese, benvengano gli americani per come la vedo io
Questa poi non la capisco: ci hanno riempito la testa con la storia del conflitto di interessi e ora favoriamo il suo acquisto della Telecom??
Mi piace poco poco poco questa cosa, soprattutto dopo lo scandalo delle intercettazioni
Ovvero: non solo non fanno alcun legge sul conflitto d'interessi, ma lo invitano a prendersi anche Telecom pur di tenerla italiana.
A sto punto c'è da augurarsi che finisca in mani straniere più serie. :rolleyes:
Per quello spero prenda piede il Wimax, onestamente portare l'adsl a casa di tutti è oneroso e non conveniente, dopotutto un'azienda telefonica deve fare profitto, non carità.
"La soglia dei 1.000 pre-contratti ADSL limita drasticamente la copertura. Degli 8100 comuni italiani, 5.800 (più della metà) hanno una popolazione (censita) con meno di 5.000 abitanti. Solo l'8% di questi è coperto da ADSL che dunque esclude non pochi dei 57 milioni di italiani.
Telecom dichiara che le centrali telefoniche, meglio dette stadio di linea coperte sono 3.000 delle 10.500 totali. Ogni comune è servito da una centrale telefonica (10.500 centraline per 8.100 comuni, in tutta Italia)."
per me devono vendere e dare il ricavato alla popolazione
Ultime news:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/04/fari-puntati-su-telefonica.shtml?uuid=0dfe6b6a-ef0b-11db-99ab-00000e251029
Fari puntati su Telefonica
di Simone Filippetti
Si apre un fine settimana di fuoco per Telefonica. La compagnia prepara l'affondo sul gruppo di Marco Tronchetti Provera, a cui è pronto a offrire 3 euro per azione, come riferito ieri da Sole 24 Ore ed El Economista, per rilevare il 66% di Olimpia messo in vendita dalla Pirelli: ieri il gruppo spagnolo ha incassato 3 miliardi di euro portando a 7 miliardi la potenza di fuoco da mettere in campo. Ce n'è abbastanza per comprarsi la maggioranza di Olimpia, che a 3 euro per azione varrebbe circa 4,8 miliardi (debiti compresi). Il fine settimana, secondo quanto si apprende, sarà impiegato dagli spagnoli per studiare la struttura dell'offerta. Dopo lo stop di inizio anno, quando preliminari contatti tra Pirelli e Telefonica naufragarono per l'opposizione del presidente Guido Rossi, ora il clima è molto più favorevole: Rossi non c'è più, dopo polemiche dimissioni, i rapporti ItaliaSpagna sono buoni e gli altri possibili concorrenti esteri, a partire da Carlos Slim, non sembrano essere altrettanto ben posizionati.
Per ora di ufficiale non c'è nulla: ieri, su richiesta di Consob, Pirelli ha fatto sapere che «allo stato non sono pervenute alla società ulteriori offerte» e comunque la Bicocca le «prenderà in considerazione alla luce del già dichiarato intento di assicurare la migliore valorizzazione strategica di Olimpia»: un'offerta di 3 euro sicuramente soddisfa tutti questi requisiti visto che è più alta dei 2,82 euro messi sul piatto da At&TAmerica Movil.Da Madrid, invece,nessuna smentita alle indiscrezioni: il gruppo si è limitato a dire che «non commenta rumors si di mercato».
Ieri un influente banchiere d'affari caldeggiava l'ipotesi Telefonica, in calo alla Borsa di Madrid dopo i rumors (0,53% a 16,7 euro)mentre Telecom Italia è salita dello 0,21% a 2,35 euro, notando che il gruppo iberico «da anni accarezza il progetto di entrare in Italia». Ora Alierta può contare anche sull'asse Roma—Madrid: dopo l'operazione EnelEndesa, l'Italia potrebbe ricambiare la disponibilità mostrata da Madrid sull'energia. Tanto che il Governo spagnolo avrebbe informato Roma dell'interesse di Telefonica. Ieri, intanto, il gruppo spagnolo ha ceduto Airwave O2, catena britannica di radio, all'australiana Macquarie. Tre miliardi che si aggiungono agli altri 4 che Telefonicasta per incamerare dalla vendita di Endemol ( valutata intorno ai 2,5 3 miliardi)e del 10% di Portugal Telecom. Per questo, nonostante i 50 miliardi di debiti, notavano ieri gli analisti di Caja Madrid, «Telefonica può fare un'offerta senza compromettere la promesse di ridurre il suo indebitamento».
Allo stesso tempo perdono smalto le altre cordate scese più o meno ufficialmente in campo: le trattative, non più in esclusiva, con Slim sono ancora in piedi ma l'ipotesi messicana piace meno perché è sempre più chiaro che ad America Movil interessa per lo più il SudAmerica, mentre sull'Europa il gruppo avrebbe poco da offrire. Si sta anche ridimensionandoil clamore per un possibile ritorno in campo di At& T, ritiratasi accusando indebite pressioni dal Governo, una circostanza che gli americani hanno ipotizzato qualora cambino le condizioni di incertezza politica e regolamentare, anche se c'è chi giura che ilfilotra At&T e Pirelli non si è mai spezzato. E la politica, anche se per diversi motivi, è anche l'elemento che sta facendo tramontare le ipotesi Deutsche Telekom e France Telecom.
Il progetto francese deve fare i conti con il clima preelettorale in cui il Paese d'Oltralpe sta entrando e un'operazione impegnativa come Telecom Italia non può essere condotta in una fase d'interregno all'Eliseo. C'è un ostacolo simile per il progetto, pur ben visto dai Governi, di Deutsche Telekom, ma il fatto che Dt è ancora in mano pubblica ne fa una questione troppo politica.
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