View Full Version : Pasqua fuori dal carcere per Pietro Maso
IpseDixit
15-04-2007, 12:12
ROMA - Pietro Maso, che nel 1991 a 19 anni uccise il padre e la madre con altri complici per impossessarsi dei loro risparmi, è uscito dal carcere di Opera a Pasqua grazie a un permesso premio. Lo rivela "Tempi Moderni", il programma televisivo di Giorgio Mulé condotto da Irene Pivetti, in onda stasera alle 23:40 su Retequattro. Maso, che sconta una condanna a 30 anni di reclusione, ha ottenuto il permesso concesso dal magistrato di sorveglianza di Milano: ha lasciato il carcere la mattina di sabato 7 aprile ed é rientrato la sera di lunedì 9. Tempi Moderni, che dedica l' intera puntata quasi interamente alla vicenda, ha ripreso i due momenti e ha parlato con Maso, che - dice una nota di Mediaset - ha trascorso il suo permesso in una comunità nei pressi di Milano.
Nel provvedimento del magistrato di sorveglianza, tra l'altro, "si dà conto di una visione opposta rispetto all'opportunità di concedere il permesso tra i diversi periti che si sono occupati di Maso. Alcuni di loro, infatti, ritengono ancora alta la possibile pericolosità sociale di Maso". I giornalisti del settimanale hanno parlato con la zia di Maso, Rosina, nel suo paese di Montecchia di Crosara, nei pressi di Verona. "L' ho perdonato subito - dice la donna. Se tornasse non gli chiederei niente, io lo abbraccerei e basta...".
NEL '91 UCCISE I GENITORI,MASSACRO PER EREDITA'
Montecchia di Crosara (Verona), 16 aprile 1991: Pietro Maso, all'epoca 19 anni, uccide i genitori con l'aiuto di tre amici. Il duplice omicidio venne denunciato da Pietro, che aveva sostenuto di aver fatto la scoperta al ritorno a casa dalla discoteca, trovando i corpi dei genitori distesi in una pozza di sangue vicino ad una scala interna della casa. I coniugi Maso, Antonio e Rosa, erano stati uccisi con bastonate alla testa, e in un primo tempo si era pensato al tragico esito di una rapina. Ma i carabinieri erano stati insospettiti dallo strano atteggiamento del figlio, cosi' pronto a collaborare con gli investigatori, ma cosi' freddo e distaccato rispetto alla tragedia avvenuta in casa. Dopo tre giorni di interrogatori, Pietro e i suoi tre amici, Giorgio Carbonin, Paolo Cavazza, con il diciasettenne B.D., avevano ceduto e confessato. Il delitto era stato architettato appunto perche' Maso potesse ottenere l'eredita', cosi' da mantenere quello stile di vita e di consumi che lo aveva fatto emergere tra gli amici del paese. Dalle indagini era emerso che Pietro aveva pensato anche ad eliminare le sue due sorelle, per essere l'erede di tutte le sostanze paterne.
Scalpore fece la perizia affidata dall'accusa al prof. Vittorino Andreoli, che oltre a escludere che i tre fossero incapaci di intendere e volere, punto' il dito contro la societa' in cui il duplice delitto si inseriva. ''Una societa' - scrisse - improntata all' apparenza, incapace di risolvere nuovi problemi, che tende solo a negare o nascondere'' e ''una societa' che e' stata riempita di denaro, che e' diventato il vero dio di questi luoghi e dove la scuola e' diventata una perdita di tempo''. Maso fu condannato dai giudici di Verona, il 29 febbraio 1992, a 30 anni di reclusione; 26 anni a Carbognin e Cavazza. Tredici anni, invece, al minore. In appello, Maso produrra' una lettera di pentimento, l'inizio di un ravvedimento che sarebbe proseguito in silenzio in carcere, dove avrebbe tenuto un comportamento ineccepibile (impegnandosi anche come attore in un musical, con altri detenuti). Proprio in virtu' della sua condotta, ormai da diversi anni Maso ha cominciato a chiedere permessi per uscire dal carcere, sempre negati. Fino, secondo quanto si e' appreso oggi, allo scorso ottobre.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_2138865121.html
Giustizia italiana? :Puke:
Chevelle
15-04-2007, 12:18
Ricordo la vicenda e mi vengono ancora i brividi. Permesso decisamente fuori luogo, a mio avviso.
Consiglio di vedere il film "I Pavoni" di Luciano Manuzzi. Diciamo che è costruito sulla falsa riga dell' omicidio dei coniugi Maso.
bene così, ma tanto siamo democratici noi. uno così altrove la pasqua non l'avrebbe più festeggiata. :rolleyes:
dantes76
15-04-2007, 12:26
maso, scanno' i suoi genitori, per questioni di soldi, e come se nulla fosse ando in discoteca......
IpseDixit
15-04-2007, 12:29
maso, scanno' i suoi genitori, per questioni di soldi, e come se nulla fosse ando in discoteca......
E aveva intenzione di uccidere le sorelle
DevilMalak
15-04-2007, 13:02
che schifo.
Dream_River
15-04-2007, 13:03
Si può sapere come si è comportato in questi 15 anni in carcere?
Se il suo comportamento e stato giudicato socialmente integrabile, non vedo perchè non lasciargli festeggiare la pasqua
Ma per certa gente, i carcerati non si meriterebbero nemmeno i regali di natale :rolleyes: :mad:
dantes76
15-04-2007, 13:06
Si può sapere come si è comportato in questi 15 anni in carcere?
avra accumulato con i buoni pasto, 5000 punti, la mamma e data a 3000 punti e il papa pure a 3000 punti, un altro annetto e sarebbe arrivato ai 6000 punti per avere una mamma e un papa'' resuscitato..
Dream_River
15-04-2007, 13:08
avra accumulato con i buoni pasto, 5000 punti, la mamma e data a 3000 punti e il papa pure a 3000 punti, un altro annetto e sarebbe arrivato ai 6000 punti per avere una mamma e un papa'' resuscitato..
Mi dispiace ma non l'ho capita :stordita:
dantes76
15-04-2007, 13:11
Mi dispiace ma non l'ho capita :stordita:
chi commette un reato deve pagare il propio debito, chi commette un reato fa un debito con chi sta accanto, e come tale deve sanare il propio debito, con la vita? no, con la liberta'? si, deve restare in caercere 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno..per 30 anni, come si e' comportato in questi anni, E' irrelevanti, non e' una raccolta punti al supermercato, che arrivi a un tot punti e hai il premio, anche perche due persone sono morte, e nel catalogo non ci stanno
dantes76
15-04-2007, 13:13
Il 17 aprile 1991 Pietro Maso, assieme con tre amici (Paolo Cavazza, 18 anni, Giorgio Carbognin, 18, e Damiano Burato, 17), con sul volto maschere di demoni e draghi, tende loro una vera e propria imboscata al loro rientro da una funzione religiosa. Sono passate da poco le 23.30. I coniugi Maso vengono ripetutamente colpiti con un bloccasterzo e una mazza di ferro. Il padre, mentre ancora rantola, è soffocato con una coperta schiacciata sul volto con un piede da Cavazza, mentre la madre, che tenta di divincolarsi, viene finita con un colpo alla testa dal figlio.
Dopo l'orrenda aggressione mortale, i giovani simulano una rapina e poi, tranquillamente, vanno in discoteca. Al suo ritorno a casa Pietro finge di scoprire l'accaduto ed è lui a dare l’allarme.
http://www.misteriditalia.com/altri-misteri/maso/
.
Ma per certa gente, i carcerati non si meriterebbero nemmeno i regali di natale :rolleyes: :mad:
infatti costui merita solo sofferenze, altro che festeggiamenti
Fides Brasier
15-04-2007, 13:29
Un articolo simile a questo anche sulla Stampa di oggi, non ancora on line.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=171063 Maso in permesso premio: libero per 3 giorni incontra le sorelle
di Nino Materi - domenica 15 aprile 2007, 08:19
Un sibilo meccanico e la luce arancione sul cancello che inizia a lampeggiare. Il portone del carcere di Opera si apre lento. Secondi che si perdono nell’attesa, come può perdersi nell’attesa il sogno di libertà di un carcerato. Quante volte Pietro Maso aveva immaginato quella scena. Quasi un miraggio per uno come lui condannato a 30 anni per aver ucciso padre e madre; l’ergastolo gli fu risparmiato solo grazie al riconoscimento della seminfermità mentale: un caso che nel 1991 - come dicono i neristi - «fece scalpore». Un ragazzo di 19 anni che nella sua casa di Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, massacra nella notte i genitori per impadronirsi dell’eredità di famiglia e fare la «bella vita» tra auto di lusso e vestiti alla moda.
In tribunale aveva detto proprio così: «I soldi mi servivano per fare la bella vita». Parole pronunciate senza emozione, anzi con una faccia strafottente su cui spiccava un elegante foulard stretto in gola. Oggi Pietro Maso ha 35 anni, ed è rinchiuso in carcere da 16 anni. Una richiesta di permesso premio avanzata nel 2000: bocciata. Un’altra nel 2002: bocciata. L’ultima nel 2007: accolta.
Uno sguardo rapido al calendario e uno impaziente all’orologio: è il 7 aprile e le lancette segnano le 9 in punto. Per Pietro il giorno del permesso premio cade proprio alla vigilia di Pasqua. Per descriverla con un’immagine banale: una gran bella sorpresa. Pietro si materializza davanti alle telecamere di Tempi Moderni, il programma di Retequattro che ieri sera ha mandato in onda le immagini dell’uscita dal carcere e, tre giorni dopo, del suo rientro.
Maso non parla: il magistrato gli ha imposto il silenzio e lui lo rispetta. Pietro si infila nell’auto del presidente della comunità «Il Bivacco» di Melegnano e si allontana. I giornalisti non li perdono di vista e quando i due si fermano a un distributore di benzina rispuntano telecamere e microfoni: Pietro indossa una canottiera bianca dalla quale spunta un crocifisso di legno, simbolo del «percorso religioso» seguito da Maso. Preghiera e palestra, palestra e preghiera. Tanto che oggi Pietro ha muscoli d’acciaio e una fede altrettanto solida.
Tre giorni trascorsi in comunità dove Maso ha potuto incontrare le sue sorelle, poi il rientro nel carcere di Opera. Ad attenderlo, davanti all’ingresso, le domande dell’inviata Mediaset, Ilaria Cavo: «Pietro, come stai, com’è andata?». Ma Pietro ha la bocca cucita, anzi tenta addirittura di negare la sua identità: «Io mi chiamo Stefano...».
Ma probabilmente oggi Pietro è davvero un’altra persona. E per averne la prova basta mettere a confronto le ordinanze dei giudici di sorveglianza. Le prime due che hanno detto «no» alle precedenti richieste di permesso premio: «Nel soggetto sussiste il disturbo narcisistico di personalità che potrebbe ancora portarlo ad agiti antisociali in caso di libertà...». E la terza che invece ha detto «sì» al tanto agognato permesso premio: «Il soggetto è ormai cresciuto e strutturato con progetti e aspettative. L’attuale uomo di 35 anni ha ormai rielaborato il senso di colpa relativo al delitto dei genitori ed è oggi consapevole dei propri limiti; la sindrome di onnipotenza che lo caratterizzava è ormai lontana...». Insomma, a giudizio di giudici e periti il «vuoto psicologico» che, 16 anni fa, spinse Pietro Maso a uccidere i genitori, adesso è stato «riempito» da una «presa di coscienza» maturata «attraverso studio, lavoro, preghiera e attività fisica». Pietro infatti è iscritto al terzo anno di Ragioneria, è impegnato in un laboratorio teatrale, frequenta regolarmente la palestra del carcere e recita ogni giorno il Rosario.
Sua zia Rosina, da Montecchia di Crosara, gli manda un messaggio d’affetto: «L’ho perdonato. Se tornasse non gli chiederei niente. Lo abbraccerei e basta...».
Fabiaccio
15-04-2007, 13:33
ma Pasqua non era settimana scorsa? :stordita:
un pò tardino per incazzarsi :rolleyes:
Al di là di tutto dei geni... :mad:
FastFreddy
15-04-2007, 13:35
ma Pasqua non era settimana scorsa? :stordita:
un pò tardino per incazzarsi :rolleyes:
Forse non lo hanno detto prima per evitare che qualcuno "lo aspettasse fuori"
chissà perchè in italia abbiamo una legislazione così penosa
majin mixxi
15-04-2007, 13:45
ma gli daranno anche i soldi dei genitori?
DevilMalak
15-04-2007, 13:48
ma il carcere poi dovrebbe avere anche uno scopo punitivo, mica soltanto una sorta di riabilitazione mentale:rolleyes:
Si può sapere come si è comportato in questi 15 anni in carcere?
Se il suo comportamento e stato giudicato socialmente integrabile, non vedo perchè non lasciargli festeggiare la pasqua
Esticazzi! Certo che la può festeggiare... in carcere!
Se è stato condannato a 30 anni per aver uccisio i genitori (HA UCCISO I GENITORI PER DENARO!!!) si deve fare TUTTI i 30 anni di carcere 365 giorni all'anno, 24h su 24 dietro le sbarre!!! Punto!
Fides Brasier
15-04-2007, 15:08
Esticazzi! Certo che la può festeggiare... in carcere!
Se è stato condannato a 30 anni per aver uccisio i genitori (HA UCCISO I GENITORI PER DENARO!!!) si deve fare TUTTI i 30 anni di carcere 365 giorni all'anno, 24h su 24 dietro le sbarre!!! Punto!E infatti la sua fine pena e' ad agosto 2015. Si fara' tutti i suoi anni in carcere.
Ma se il nostro ordinamento giudiziario prevede dei permessi dietro precise condizioni, non comprendo tutto questo accanimento nei suoi confronti: le condizioni ha mostrato di averle rispettate.
O forse era meglio ammazzarlo una volta per tutte, cosi' ci lavavamo la coscienza?
E infatti la sua fine pena e' ad agosto 2015. Si fara' tutti i suoi anni in carcere.
Io non ci scommetteri un nichelino...
O forse era meglio ammazzarlo una volta per tutte, cosi' ci lavavamo la coscienza?
Ho detto questo?! :rolleyes: Ho detto che si deve fare 30 anni in carcere... tutti... né più né meno... sono solo convinto che questo "permesso premio" sia però solo l'inizio di una lunga serie che culminerà con qualche bello sconticino... ;)
Dream_River
15-04-2007, 15:20
Mio dio, quanto è decadente leggere certi post
Ad un condannato non si può permettere nemmeno 3 giorni di aria, nemmeno se magari gente più adatta di noi, l'ha reclutato meritevole di questo premio
Perchè lo scopo principale rimane sempre la VENDETTA, le preoccupazione non è mai se il criminale è riammissibile nella società, l'unica importanza e farlo soffrire più che si può, perchè ci piace vederlo come se non fosse un essere umano, ci piace masturbarci mentalmente vedendolo come un mostro da far soffrire e reprimere, ci piace godere del senso di coesione che ci da innalzarci in massa come paladini vendicatori e spararle di più grosse possibile contro quel uomo del quale non si guarderà il pentimento o i miglioramenti nel processo rieducativo, ma solo quanto libertà e parte della sua vità riusciremo a strappargli
Gli Omicidi, secondo la filosofia moderna, vanno puniti con la tortura
Infondo perchè preoccuparsi se un problema è risolto o meno QUANDO SI PUò REPRIMERE
chissà perchè in italia abbiamo una legislazione così penosa
tu la conosci la legge 354 del 1975? non mi pare.....vai a leggertela e vedrai che così schifo non fa! (molte istituti "innovativi" introdotti con quella legge li abbiamo recepiti dagli usa che tanto è preso a modello per la durezza delle sue pene).
La legge 354 del 75 subordina la concessione dei permessi premio (ma non solo) a precise valuazioni del soggetto condannato. Quasi sempre queste valutazioni mancano o sono del tutto superficiali; sai perchè? perchè mancano i soldi....
Sempre più spesso si è costretti a fare riferimento a elementi scarsamente valutativi (la semplice buona condotta del detenuto) che nulla hanno a che fare con un reale ravvedimento o una "rieducazione". Questa situazione è doppiamente negativa: da un lato facilita la vita ai criminali di navigata esperienza (che sanno come funzionano le cose e quindi si limitano a non mandare a quel paese gli agenti di polizia penitenziaria o a non scontrarsi con altri detenuti ma in reltà nulla cambiano nei loro proprositi), dall'altro penalizza il detenuto che realmente si ravvede ma che magari una volta si comporta male dal punto di vista disciplinare.
Se realmente fossero investite le risors necessarie magari certi fatti non si verificherebbero....
O forse era meglio ammazzarlo una volta per tutte, cosi' ci lavavamo la coscienza?
la mia mica è sporca :D
che me la devo lavare a fare se giustamente fosse stato messo a morte?
naitsirhC
15-04-2007, 15:43
tu la conosci la legge 354 del 1975? non mi pare.....vai a leggertela e vedrai che così schifo non fa! (molte istituti "innovativi" introdotti con quella legge li abbiamo recepiti dagli usa che tanto è preso a modello per la durezza delle sue pene).
La legge 354 del 75 subordina la concessione dei permessi premio (ma non solo) a precise valuazioni del soggetto condannato. Quasi sempre queste valutazioni mancano o sono del tutto superficiali; sai perchè? perchè mancano i soldi....
Sempre più spesso si è costretti a fare riferimento a elementi scarsamente valutativi (la semplice buona condotta del detenuto) che nulla hanno a che fare con un reale ravvedimento o una "rieducazione". Questa situazione è doppiamente negativa: da un lato facilita la vita ai criminali di navigata esperienza (che sanno come funzionano le cose e quindi si limitano a non mandare a quel paese gli agenti di polizia penitenziaria o a non scontrarsi con altri detenuti ma in reltà nulla cambiano nei loro proprositi), dall'altro penalizza il detenuto che realmente si ravvede ma che magari una volta si comporta male dal punto di vista disciplinare.
Se realmente fossero investite le risors necessarie magari certi fatti non si verificherebbero....
Sappiamo bene che certi "permessi premio" vengono conessi senza che ci sia un veritiero pentimento o una rieducazione che non va oltre all'apparenza...
:Puke:
Fides Brasier
15-04-2007, 17:59
Io non ci scommetteri un nichelino...
Ho detto questo?! :rolleyes: Ho detto che si deve fare 30 anni in carcere... tutti... né più né meno... sono solo convinto che questo "permesso premio" sia però solo l'inizio di una lunga serie che culminerà con qualche bello sconticino... ;)Certo che non hai detto quello: e infatti l'ho usato solo come estremo.
I permessi premi, cosi' come gli sconti di pena, sono previsti e si applicano se ci sono le condizioni. Ogni giorno ci sono detenuti che escono in permesso, e che in qualche modo tentano (devono tentare) di reinserisi gradualmente nella societa'.
Perche' e' a questo che si deve tendere, non dimentichiamolo.
Fides Brasier
15-04-2007, 18:01
la mia mica è sporca :D
che me la devo lavare a fare se giustamente fosse stato messo a morte?Non ho il minimo dubbio :O
Ma il senso di colpa ce l'abbiamo tutti :read: e per qualcuno e' di estrema soddisfazione poterlo scaricare sugli altri.
Non c'e' nulla di piu' catartico della vendetta ;)
chi commette un reato deve pagare il propio debito, chi commette un reato fa un debito con chi sta accanto, e come tale deve sanare il propio debito, con la vita? no, con la liberta'? si, deve restare in caercere 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno..per 30 anni, come si e' comportato in questi anni, E' irrelevanti, non e' una raccolta punti al supermercato, che arrivi a un tot punti e hai il premio, anche perche due persone sono morte, e nel catalogo non ci stanno
Perchè prendersela con Pietro Maso che ha già fatto 15 anni di galera , cioè metà della pena , e si è preso solo 3 giorni di permesso , Previti ha fatto 2 giorni di carcere per i 6 anni di galera della sua condanna , e non parliamo poi di Annamaria Franzoni ...
In Italia la popolazione residente si divide in due parti. Una impunita, l’altra normale. L’impunità è uno status symbol. Il motivo principale dell’attrazione che esercita il nostro Paese sulle masse di extracomunitari. Una condizione ambita. Chi la raggiunge si trova al più alto livello della scala sociale. Vale più della ricchezza. I ricchi possono finire in galera, gli impuniti mai. Le leggi non li sfiorano, gli avvocati o gli amici degli amici sistemano tutto.
L’impunità ha diversi livelli, una struttura a piramide. Al vertice ci sono il salotto buono, poi i politici e quindi i loro servi. Più in basso, a strati sovrapposti, qualche milione di persone.
E’ facile identificare gli impuniti. Hanno un ghignetto che li contraddistingue. Quella particolare espressione dell’impunito, di persona indifferente alla legge. Interi gruppi sono impuniti. Gruppi finanziari, politici, etnici, criminali. Sono club di impuniti extra-legali. Se lo Stato, per errore o per casualità, cerca di imporre la legge, gli impuniti si inc.....o. Strillano alla prevaricazione. Se possono cambiano le leggi, altrimenti cambiano i connotati alle forze dell’ordine. Interi quartieri possono scendere in strada a supporto degli impuniti.
Un cittadino incensurato che paga le tasse e ha a cuore il bene pubblico non può intervenire contro le impunità. Passerebbe per razzista, oltranzista e un po’ fascista. Deve delegare le forze dell’ordine e alcuni impiegati di partito: i nostri dipendenti in Parlamento e al Governo. Cesare Beccaria sosteneva che la certezza della pena è necessaria in uno Stato di diritto. Noi siamo uno Stato di rovescio: abbiamo la certezza dell’impunità. C’è però la solita eccezione. Se infastidisci gli impuniti, allora sei punito a norma di legge. La punizione è certa e implacabile per chi denuncia il sistema. RESET!
http://www.beppegrillo.it/
Perchè prendersela con Pietro Maso che ha già fatto 15 anni di galera , cioè metà della pena , e si è preso solo 3 giorni di permesso , Previti ha fatto 2 giorni di carcere per i 6 anni di galera della sua condanna , e non parliamo poi di Annamaria Franzoni ...
Ma infatti sono del parere che dovrebbero stare in carcere pure loro, se condannati! ;)
Ma non è che se uno la "fa franca" allora per solidarietà faccio uscire tutti!... :D
Esticazzi! Certo che la può festeggiare... in carcere!
Se è stato condannato a 30 anni per aver uccisio i genitori (HA UCCISO I GENITORI PER DENARO!!!) si deve fare TUTTI i 30 anni di carcere 365 giorni all'anno, 24h su 24 dietro le sbarre!!! Punto!
Se è vero che aveva una personalità narcisistica con possibilità di comportamenti antisociali avrebbe ucciso il primo malcapitato, prima o poi, il denaro conta relativamente in quei casi.
Aveva precedenti che voi sappiate?
Ma infatti sono del parere che dovrebbero stare in carcere pure loro, se condannati! ;)
Ma non è che se uno la "fa franca" allora per solidarietà faccio uscire tutti!... :D
Non è che è stato scarcerato eh ...
Ha avuto un permesso di 3 giorni .
Dopo 15 anni di galera ci può anche stare , mi sembra una polemica inutile
Aveva precedenti che voi sappiate?
Nessun precedente
Non è che è stato scarcerato eh ...
Ha avuto un permesso di 3 giorni .
Dopo 15 anni di galera ci può anche stare , mi sembra una polemica inutile
Quoto, per favore non facciamo demagogia. Inoltre in questi 3 giorni è stato nella comunità di recupero per detenuti che gli servirà per reinserirsi una volta scaduta la pena.. è giusto che si abitui gradualmente a riprendere posto nella società.
posto nella società? ma nemmeno col binocolo, quello deve stare dentro a vita
posto nella società? ma nemmeno col binocolo, quello deve stare dentro a vita
non ha l'ergastolo, grazie ai soliti pisssicologi che han tanto a cuore i caini d'italia
posto nella società? ma nemmeno col binocolo, quello deve stare dentro a vita
... mi basta che sconti tutta la sua pena... ;) Poi è giusto che esca...
posto nella società? ma nemmeno col binocolo, quello deve stare dentro a vita
Sono passati 15 anni , all' epoca del fattaccio non aveva 20 anni , adesso ne ha 35 .
La gente cambia .
Che utilità può avere tenere uno così in galera ?
Il sistema carcerario ho come scopo la redenzione del reo , non la vendetta .
va bene la redenzione ma un duplice omicidio per me è da ergastolo
DevilMalak
16-04-2007, 14:58
ha come scopo la redenzione e la punizione che io sappia, o almeno dovrebbe averla, imho.
Dream_River
16-04-2007, 15:51
Non è che è stato scarcerato eh ...
Ha avuto un permesso di 3 giorni .
Dopo 15 anni di galera ci può anche stare , mi sembra una polemica inutile
Oh, questo e scrivere! quotone ;)
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