gpc
13-04-2007, 08:56
LA STORIA
"Guadagno 35 euro al giorno
Ma quella busta l’ho restituita"
La testimonianza di Emmanuel, extracomunitario nigeriano che venerdì scorso ha trovato 1000 euro nel parcheggio di San Gugliemo e li ha consegnati alla polizia: "Non ho mai pensato di tenerli per me"
Ferrara, 11 aprile 2007 - Trovare mille euro per terra e restituirli non è un gesto di tutti i giorni. Ancora meno se il protagonista è un extracomunitario, purtroppo spesso noto alle cronache per ben altri episodi. E se per Emmanuele è già la seconda volta, appena qualche giorno fa il protagonista di un gesto analogo per certi versi è stato sempre uno straniero. Un ragazzo pachistano che aveva ritrovato anni fa, fuori dalla nostra regione, quelli che allora erano ottocentomila lire. "Avevo bisogno di quei soldi" dirà poi il ragazzo il quale, intascate le lire, invierà al legittimo proprietario il portafoglio. Passa il tempo, il giovane trova un lavoro ed ecco il grande gesto: quel debito andava pagato. Oggi quindi è alla ricerca di colui che perse soldi e portafoglio per rimandargli gli ottocentomila lire con tanto di interessi. Tornando alla vicenda di Emmanuele, lo stesso al Carlino ieri ha raccontato di non essersi sentito mai così felice di quando ha incontrato il possessore dei mille euro il quale lo ha voluto ringraziare ed omaggiare con una piccola ricompensa. "Sono molto contento — chiude l’africano — e se dovessi trovare altri soldi rifarei sempre la stessa cosa". Complimenti, davvero.
Settecento e passa euro, più un assegno con altri duecento euro trovati per terra nel bel mezzo del parcheggio di San Gugliemo. Incustoditi. Duemilioni delle vecchie lire, praticamente uno stipendio, che compare tutto d’un tratto. Restituirlo? Bè, la maggior parte ci penserebbe un po’ sù. Cosa che invece non ha fatto Emmanuel Ikechukwu Mbadugha, 33 anni che compirà il prossimo 15 luglio, nigeriano. Professione? Vende fazzoletti e oggettistica varia in giro per la città. Tutti i santi giorni. Pioggia compresa. Emmanuel, con un gesto straordinario, ha consegnato quella somma nelle mani dei poliziotti della questura che, in poco tempo, sono riusciti a risalire al legittimo proprietario il quale ha voluto ricompensare il nigeriano donandogli 150 euro.
Emmanuel è arrivato in Italia, direttamente a Ferrara, due anni e quattro mesi fa. Ha due fratelli, uno in Nigeria, uno vive a Santa Maria Maddalena. "Mia madre è ancora in Africa — racconta dalla sua casa di via Cairoli —, mentre mio padre è scomparso qualche anno fa". L’italiano non lo parla benissimo, ma si fa capire in ogni caso. Accanto a lui il fedele amico Remijins, nigeriano pure lui, "un fratello per me", e anche lui con un cuore immenso. Qualche tempo fa anche 'Rem' trovò un bel gruzzoletto di soldi per terra e li restituì immediatamente.
"Venerdì — riprende Emmanuel — stavo lavorando come sempre. Erano le 14.40 quando per terra al parcheggio ho visto qualcosa che luccicava. Mi sono avvicinato e ho visto quella busta". L’uomo si china per prenderla e la grande curiosità lo porterà ad aprirla. "Non ci credevo — dice —, tutti quei soldi". In pratica sei pezzi da 100, tre da 50, due banconote da 10 e una da cinque. Più un assegno da 250 euro allegato ad un foglietto con i dati del legittimo proprietario. Cosa fare allora? Tenerli con sè o cercare chi li ha persi? In tanti, italiani e non, forse non ci avrebbero pensato tanto sù: in tasca i soldi, magari il foglio spedito alla questura. Invece Emmanuel opta per la prima soluzione. "Non ho mai pensato di tenerli per me — spiega con grande sincerità —, nemmeno un secondo". Ed ecco allora la decisione di recarsi a palazzo Camerini per consegnare tutto alla polizia.
Il piccolo problema... è che l’uomo in Italia non è in regola. Già in passato Emmanuel ha avuto un espulsione, poi il ricorso al giudice di pace è stato accolto e quel decreto è stato annullato. Ma se oggi lo dovessero fermare ancora una volta scatterebbe inevitabilmente una seconda espulsione con l’obbligo di lasciare il nostro Paese entro cinque giorni. "In Italia e soprattutto a Ferrara — riprende il nigeriano — sto molto bene, ho tanti amici, tutti mi hanno sempre trattato con dignità. Vado tutti i giorni a lavorare al parcheggio dalle 9 e fino a mezzogiorno, poi torno a casa per mangiare e ritorno alle 15 fino a sera". La paga giornaliera è molto varia: "Qualche volta può essere di 35 euro, altri di 30, altre volte cinque. Quando va male torniamo con neanche un soldo". In via Cairoli vive da solo, apre l’armadio, mostra i suoi vestiti e le scarpe con grande orgoglio. Dice di non aver mai avuto problema di soldi, la sua paura è ben altra: di essere mandato via. "Qui da voi non ho mai creato problemi, ho sempre fatto di tutto per lavorare e guadagnarmi da vivere. A mio fratello ho sempre detto di comportarsi bene in Italia e di non fare cose brutte".
Prima dei saluti ricorda un fatto analogo in cui è stato ancora una volta protagonista: "Un anno fa ho trovato un portafoglio con 1.200 euro in contanti. Anche quella volta li ho restituiti ai carabinieri". Senza pensarci nemmeno un attimo.
di Nicola Bianchi
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/ferrara/2007/04/12/5040-guadagno_euro_giorno.shtml
Perchè qui e non in Attualità...
Beh presto detto, mi serve da spunto per una considerazione puramente lavorativa.
Emmanuel, 33 anni, nigeriano, vende fazzoletti in un parcheggio e guadagna (da titolo) 35€ al giorno. Poco, come giustamente viene sottolineato nell'articolo.
GPC, 27 anni, italiano, laureato, lavora(va) all'università e guadagna(va) 40€ al giorno.
Amico di GPC, 27 anni, laureato, è dottorando all'università e guadagna poco più di 26€ al giorno.
Io non dico altro.
Però una risposta a quest'articolo ora la scrivo... :muro:
"Guadagno 35 euro al giorno
Ma quella busta l’ho restituita"
La testimonianza di Emmanuel, extracomunitario nigeriano che venerdì scorso ha trovato 1000 euro nel parcheggio di San Gugliemo e li ha consegnati alla polizia: "Non ho mai pensato di tenerli per me"
Ferrara, 11 aprile 2007 - Trovare mille euro per terra e restituirli non è un gesto di tutti i giorni. Ancora meno se il protagonista è un extracomunitario, purtroppo spesso noto alle cronache per ben altri episodi. E se per Emmanuele è già la seconda volta, appena qualche giorno fa il protagonista di un gesto analogo per certi versi è stato sempre uno straniero. Un ragazzo pachistano che aveva ritrovato anni fa, fuori dalla nostra regione, quelli che allora erano ottocentomila lire. "Avevo bisogno di quei soldi" dirà poi il ragazzo il quale, intascate le lire, invierà al legittimo proprietario il portafoglio. Passa il tempo, il giovane trova un lavoro ed ecco il grande gesto: quel debito andava pagato. Oggi quindi è alla ricerca di colui che perse soldi e portafoglio per rimandargli gli ottocentomila lire con tanto di interessi. Tornando alla vicenda di Emmanuele, lo stesso al Carlino ieri ha raccontato di non essersi sentito mai così felice di quando ha incontrato il possessore dei mille euro il quale lo ha voluto ringraziare ed omaggiare con una piccola ricompensa. "Sono molto contento — chiude l’africano — e se dovessi trovare altri soldi rifarei sempre la stessa cosa". Complimenti, davvero.
Settecento e passa euro, più un assegno con altri duecento euro trovati per terra nel bel mezzo del parcheggio di San Gugliemo. Incustoditi. Duemilioni delle vecchie lire, praticamente uno stipendio, che compare tutto d’un tratto. Restituirlo? Bè, la maggior parte ci penserebbe un po’ sù. Cosa che invece non ha fatto Emmanuel Ikechukwu Mbadugha, 33 anni che compirà il prossimo 15 luglio, nigeriano. Professione? Vende fazzoletti e oggettistica varia in giro per la città. Tutti i santi giorni. Pioggia compresa. Emmanuel, con un gesto straordinario, ha consegnato quella somma nelle mani dei poliziotti della questura che, in poco tempo, sono riusciti a risalire al legittimo proprietario il quale ha voluto ricompensare il nigeriano donandogli 150 euro.
Emmanuel è arrivato in Italia, direttamente a Ferrara, due anni e quattro mesi fa. Ha due fratelli, uno in Nigeria, uno vive a Santa Maria Maddalena. "Mia madre è ancora in Africa — racconta dalla sua casa di via Cairoli —, mentre mio padre è scomparso qualche anno fa". L’italiano non lo parla benissimo, ma si fa capire in ogni caso. Accanto a lui il fedele amico Remijins, nigeriano pure lui, "un fratello per me", e anche lui con un cuore immenso. Qualche tempo fa anche 'Rem' trovò un bel gruzzoletto di soldi per terra e li restituì immediatamente.
"Venerdì — riprende Emmanuel — stavo lavorando come sempre. Erano le 14.40 quando per terra al parcheggio ho visto qualcosa che luccicava. Mi sono avvicinato e ho visto quella busta". L’uomo si china per prenderla e la grande curiosità lo porterà ad aprirla. "Non ci credevo — dice —, tutti quei soldi". In pratica sei pezzi da 100, tre da 50, due banconote da 10 e una da cinque. Più un assegno da 250 euro allegato ad un foglietto con i dati del legittimo proprietario. Cosa fare allora? Tenerli con sè o cercare chi li ha persi? In tanti, italiani e non, forse non ci avrebbero pensato tanto sù: in tasca i soldi, magari il foglio spedito alla questura. Invece Emmanuel opta per la prima soluzione. "Non ho mai pensato di tenerli per me — spiega con grande sincerità —, nemmeno un secondo". Ed ecco allora la decisione di recarsi a palazzo Camerini per consegnare tutto alla polizia.
Il piccolo problema... è che l’uomo in Italia non è in regola. Già in passato Emmanuel ha avuto un espulsione, poi il ricorso al giudice di pace è stato accolto e quel decreto è stato annullato. Ma se oggi lo dovessero fermare ancora una volta scatterebbe inevitabilmente una seconda espulsione con l’obbligo di lasciare il nostro Paese entro cinque giorni. "In Italia e soprattutto a Ferrara — riprende il nigeriano — sto molto bene, ho tanti amici, tutti mi hanno sempre trattato con dignità. Vado tutti i giorni a lavorare al parcheggio dalle 9 e fino a mezzogiorno, poi torno a casa per mangiare e ritorno alle 15 fino a sera". La paga giornaliera è molto varia: "Qualche volta può essere di 35 euro, altri di 30, altre volte cinque. Quando va male torniamo con neanche un soldo". In via Cairoli vive da solo, apre l’armadio, mostra i suoi vestiti e le scarpe con grande orgoglio. Dice di non aver mai avuto problema di soldi, la sua paura è ben altra: di essere mandato via. "Qui da voi non ho mai creato problemi, ho sempre fatto di tutto per lavorare e guadagnarmi da vivere. A mio fratello ho sempre detto di comportarsi bene in Italia e di non fare cose brutte".
Prima dei saluti ricorda un fatto analogo in cui è stato ancora una volta protagonista: "Un anno fa ho trovato un portafoglio con 1.200 euro in contanti. Anche quella volta li ho restituiti ai carabinieri". Senza pensarci nemmeno un attimo.
di Nicola Bianchi
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/ferrara/2007/04/12/5040-guadagno_euro_giorno.shtml
Perchè qui e non in Attualità...
Beh presto detto, mi serve da spunto per una considerazione puramente lavorativa.
Emmanuel, 33 anni, nigeriano, vende fazzoletti in un parcheggio e guadagna (da titolo) 35€ al giorno. Poco, come giustamente viene sottolineato nell'articolo.
GPC, 27 anni, italiano, laureato, lavora(va) all'università e guadagna(va) 40€ al giorno.
Amico di GPC, 27 anni, laureato, è dottorando all'università e guadagna poco più di 26€ al giorno.
Io non dico altro.
Però una risposta a quest'articolo ora la scrivo... :muro: