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View Full Version : [Schiavismo] Tre euro l'ora per rischiare la vita


GianoM
11-04-2007, 08:34
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/inchiesta-cantieri/inchiesta-cantieri/inchiesta-cantieri.html

A UN CERTO punto mi assale l'angoscia dell'infortunio, e non mi mollerà più. Paura di finire schiacciato sotto un blocco di tavole di ferro, quelle imbracate da una corda consunta che dal cortile vedo piombare giù dal settimo piano del ponteggio, e se perdi l'attimo, o ti distrai, o se una di quelle lastre che devi afferrare prima che tocchino terra si ribella alla morsa del moschettone, rimani sotto. Il terrore di venire travolto da una betoniera. Stritolato da un cavo d'acciaio. Che le braccia cedano, o semplicemente di scivolare dall'impalcatura dove mi fanno arrampicare anche se sono nuovo del mestiere.

Anche se calzo dei banali scarponi da montagna. Niente a che vedere con quelli antinfortunio, obbligatori. Non indosso nemmeno il casco. Un caporale, un calabrese duro e silenzioso, mi dice di tenerlo a portata di mano: "Magari arriva qualche ispettore, ma stai tranquillo, non ti guarda nemmeno". Lascio riposare il guscio in cima a una pila di assi di legno. Dovrò caricarle su un camion, assieme a quintali di altro materiale.

Da buon manovale bado solo a lavorare, a guadagnarmi, in nero, i miei 3 o 4 euro l'ora. Per dieci ore fanno 30-40 euro. Pagamento dopo 50 giorni. La prima settimana di prova, spesso, è gratis. Inizi in cantiere alle sette dal mattino, finisci, sfatto, alle cinque, sei del pomeriggio. Un massacro. Niente documenti, sicurezza zero. Alla fine del mese devi pure pagare la mazzetta: 300 euro al caporale che ti ha dato lavoro. Per mantenere il posto. A Milano, in una settimana da operaio abusivo, caporali e capomastri conoscono a malapena il mio nome. In un caso solo perché me lo chiede un collega marocchino.

Sulla trentina, magro, sdentato, quasi sempre alterato dall'alcol. Amil è uno dei pochi che in sette giorni si prenderà il disturbo di farmi coraggio. "Non è il massimo, ma è sempre meglio che rubare o spacciare", biascica in un italiano incerto mentre a bordo di un furgone raggiungiamo un cantiere alla periferia di Novara. Ne ho conosciuti tanti come Amil. Schiavi. Con loro ho condiviso e subìto il ricatto dei caporali. Gente spietata che nei cantieri della Lombardia spreme migliaia di braccia. In barba a ogni regola e a ogni diritto.

A Milano e provincia, dei 120 mila operai edili (il 42,3 per cento sono immigrati stranieri, nel 2000 erano solo il 7,1), 60 mila sono in nero: la metà. Tutti gestiti dai caporali. È manodopera fantasma, soprattutto straniera e clandestina. Ricattabile. Chi non è in regola col permesso di soggiorno, si deve accontentare. Fa cose da bestia, che gli italiani rifiutano. Sono albanesi, egiziani, marocchini, romeni, tunisini. E sudamericani. Italiani pochi: stanno quasi sempre in cima alla piramide. Impresari. O, appunto, mercanti di braccia.

Ti reclutano all'alba e ti scaricano nei cantieri dove rischi la vita per pochi spiccioli, e se ti fai male ti lasciano lì in strada. Mai visto, mai conosciuto. Nemmeno al pronto soccorso puoi andare. Altrimenti metti nei guai chi ti ha assunto. E perdi il posto. "Tra il manovale e il caporale c'è un rapporto esclusivo. Tu devi parlare solo con lui, non fare domande sul dove e il come e per conto di quale impresa dovrai lavorare - spiega Marco Di Girolamo, della Fillea, il sindacato edile della Cgil - a fine mese gli devi dare la mazzetta, da 200 a 300 euro. La consegna del denaro avviene a cielo aperto. Oppure, in base all'accordo tra ditte e caporalato, il pizzo è trattenuto alla fonte: fai 250 ore, e te ne pagano solo 200".

Il mercato degli uomini inizia quando il sole sta ancora sotto la linea dell'orizzonte. Alle 5 del mattino siamo già tutti qui, in piazzale Lotto. Schiavi e padroni. Chi cerca lavoro nero, e chi lo offre. I primi sciamano sul prato, aspettano seduti sulle panchine, sotto le pensiline degli autobus. I volti stropicciati dal sonno, zainetti e sporte di plastica con dentro il rancio: pane egiziano, formaggi cremosi da spalmare, riso, kebab in scatola, bibite dolciastre, molto gassate, birra, bocconi di carne speziata. Gli scarponi induriti dalla calce, i camicioni larghi di lana, gli invisibili dell'edilizia attendono l'arrivo dei caporali. Piazzale Lotto è uno dei luoghi dove tutte le mattine all'alba si svolge la contrattazione per una giornata di lavoro in cantiere.

Le altre filiali sono piazzale Corvetto, piazzale Maciacchini, piazzale Loreto, le fermate della metropolitana di Bisceglie, Famagosta, Inganni. La stazione Centrale, quella di Sesto Marelli. Per essere qui alle 5 centinaia di uomini scendono dal letto anche due ore prima. Sono giovani immigrati che l'inedia spinge a elemosinare un lavoro massacrante. Il contratto nazionale di categoria prevede 173 ore al mese, 8 ore al giorno per 5 giorni settimanali. I caporali te ne fanno fare in media 250, sabato compreso. Tutelato da niente e da nessuno.

Inserirsi nella filiera del caporalato non è difficile: bastano una modesta prova di recitazione, un paio di scarponi, jeans sdruciti, giubbotto e un cappellino con visiera. Ecco i primi gruppetti intorno all'edicola di piazzale Lotto. "Cerco lavoro, a chi posso chiedere?" Mi dirottano prima su un egiziano, poi su un marocchino, un albanese, infine un ucraino. Italiani, a quest'ora, neanche l'ombra. Arrivano più tardi, al volante di mezzi di ogni tipo. Utilitarie, station wagon, pick-up, monovolume. Vecchi e nuovi furgoni.

L'unico sveglio è l'autista. "Fino a un mese fa facevo il magazziniere, poi la ditta ha chiuso. Chi è il capo?": mi faccio coraggio fendendo un cerchio umano a due passi dalla fermata della 91. "Intanto vai da quello là con il giaccone nero". È un calabrese, sulla quarantina. Viene da Buccinasco. Lancia Ypsilon sporca di fango. "Da dove vieni?". "Bergamo. Però vivo qui, a Bonola". "Che cosa fai?" "Magazziniere, qualche trasloco, ma adesso sono fermo". "Edilizia, mai?" "Mai". "Oggi ti va bene, ho uno malato che è rimasto a casa. Però ti dico subito... Lavorare duro senza fare storie, la paga è di 3,50 euro all'ora, finiamo alle cinque, e se succede qualcosa, affari tuoi". Il contratto si chiude con una pacca sulle spalle.

Un'ora dopo siamo a Monza. Lo scheletro ponteggiato di una palazzina. Salvatore ci scarica lì. Sta incollato al telefonino. Controlla. "Un lavoratore regolare per l'impresa ha un costo di 22 euro l'ora. La metà rimane tra l'impresa appaltatrice e quella subappaltante. La parte restante la intasca il caporale - spiega ancora Di Girolamo - La quantità di evasione fiscale contributiva ammonta a 6 miliardi di euro all'anno". Una bella fetta di Finanziaria.

Nel cantiere monzese ci sono nove operai: cinque noi (due soli in regola), quattro di un'altra squadra. Mentre all'ultimo piano un giovanissimo muratore albanese getta il calcestruzzo nelle casseforme e un collega marocchino lo assesta con un pestello, io ne trasporto dell'altro. Prima con una carriola, poi in secchi stracolmi, facendo acrobazie tra i correnti del ponteggio. Un piano è sprovvisto di parapiedi.

Mancano anche le "mantovane", le barriere anti caduta sassi. Una pioggerella sottile ha reso scivolose le pedane d'acciaio e il rischio di cadere nel vuoto è altissimo. "Veloce! Veloce!", grida il caposquadra. Esige il minimo (per lui) rendimento. Che a me sembra l'impossibile. Alle 17, esausto, chiedo a Salvatore se per favore può anticiparmi la paga giornaliera. Lui temporeggia. Si capisce che la richiesta è inusuale. Eppure sono solo 35 euro, per dieci ore di lavoro. "Soldi? Fra 50 giorni - mi gela - nell'edilizia funziona così, bellooo!".

In Italia il settore edile dà lavoro a 1 milione e 200 mila operai. 600 mila sono regolari o mezzi regolari (in "grigio": su 250 ore mensili solo 80 vengono messe in busta paga); gli altri 600 mila sono in nero. Provo rabbia. Lo sfruttamento lo senti prima nella mente, poi nei muscoli. Vorresti scappare. Prima di scivolare da un'impalcatura e spaccarti la testa. Secondo le stime ufficiali Inail nel 2006 nei cantieri italiani sono morti 258 operai (la Lombardia conserva il triste primato con 46 vittime), il 35 per cento in più rispetto al 2005. Gli infortuni sono stati 98 mila. Ma il sommerso è enorme. I manovali clandestini, i "fantasmi", si fanno quasi sempre male in silenzio. Persino quando perdono la vita.

Ogni giorno della settimana, con il caporale prendo appuntamento per il giorno dopo. E puntualmente lo disattendo. Ricevo telefonate da altri a cui ho lasciato un numero di cellulare. "Allora ci vediamo domani alle 6 a Famagosta". "Porta guanti e tenaglia, alle 6.15 in piazzale Loreto". Lavoro ce n'è. Il secondo e il terzo giorno sono sotto un egiziano. Ponteggi. Cantiere tra Milano e Pavia. Freddo cane. Un collega tunisino, Aziz, è appena guarito dopo un ferita alla testa. "Mi hanno detto che se andavo in ospedale non dovevo farmi più vedere". Arriviamo in autobus in corso Lodi. Ci aspetta la monovolume del capo. Rashid, un marcantonio del Cairo. "Ti dò 3 euro, 4 se sei svelto.... " è la prima cosa che dice. Fino a qualche anno fa il caporalato edile era appannaggio esclusivo degli italiani. Oggi è diverso. Egiziani, albanesi, romeni stanno riproducendo tale e quale il meccanismo dello sfruttamento. Da schiavi sono diventati padroni.

Godono tutti di una sostanziale impunità. In Italia lo schiavismo sui cantieri non è (ancora) reato. Il 16 novembre scorso il Consiglio dei ministri ha presentato un disegno di legge, che ora dovrà essere discusso da Camera e Senato, che introduce il reato di caporalato.
A giudicare dall'esito delle due giornate di cottimo a Rashid credo di non essergli sembrato troppo svelto. Non mi paga, se voglio continuare, lo farà, pure lui, tra cinquanta giorni.

Eppure la mia parte l'ho fatta. Tre piani di ponteggio smontati. Tra cavalletti, tavole, botole, correnti di ogni foggia e dimensione, sono in tre, lassù, in cima all'edificio. Sgobbano come muli. Mi fanno scivolare giù la roba con corde e carrucole. A ritmo incessante. Il tempo di sganciare il materiale dall'imbracatura, impilarlo sul camion, e altro carico precipita dai piani alti. "Così non va", mi rimprovera il capo squadra, anche lui egiziano. Sa che sono un novizio. "Vai su, sgancia quei correnti e passali a lui". 17 anni, boliviano, le guance segnate dalla prima peluria. Niente casco, niente guanti. A quest'ora dovrebbe essere a scuola, invece è qui a giocarsi la vita per 40 euro. Non fiata, esegue.

A mezzogiorno consumiamo un pranzo frugale dentro una baracca di lamiere. Riscaldata, per fortuna, da una stufa elettrica. Una bottiglia d'acqua passa di bocca in bocca. Poi ognuno addenta il suo rancio. "Un mese fa - racconta Aziz - mi è caduto un corrente del ponteggio sulla testa, sono sceso dal ponteggio tutto insanguinato. Ha visto anche la gente del palazzo. Adesso sto bene", sorride.

Mezz'ora e siamo di nuovo con la schiena piegata sulle passatoie di ferro. Sono le quattro del pomeriggio, ho già la mente all'alba del giorno dopo. Altro sfruttatore, altro viaggio, altro sudore, altri soldi che non vedrò mai. Altri clandestini che si spaccano le braccia per ingrossare il conto corrente dei caporali e delle imprese lombarde che vogliono tutto, e subito. Calpesterò fango a Lissone, a Novara, infine in quella valle Seriana nella bergamasca dove un tempo l'edilizia era considerata un'eccellenza. Tutto sarà uguale al primo giorno di lavoro. Anzi peggio.

L'edilizia, oggi, è diventata terra di predoni e di oppressi ridotti in cattività. A volte lasciati morire in silenzio. Come scrive Andrea Camilleri ne "La Vampa d'agosto". "... è caduto dall'impalcatura del terzo piano... Alla fine del lavoro non si è visto, perciò hanno pensato che se n'era già andato via. Ce ne siamo accorti il lunedì, quando il cantiere ha ripreso il lavoro... Forse, pinsò Montalbano, abbisognerebbe fari un gran monumento, come il Vittoriano a Roma dedicato al Milite Ignoto, in memoria dei lavoratori clandestini ignorati morti sul lavoro per un tozzo di pane".

(11 aprile 2007)

Razzismo, schiavismo, evasione delle tasse, ferie?, malattia?, sicurezza?, contratti nazionali di categoria usati come carta igienica, Nord o Sud che sia. :(

Zerozen
11-04-2007, 09:02
Siamo diventati il Quarto Mondo. Pessimismo e Fastidio :(

lnessuno
11-04-2007, 09:14
la cosa ancora più triste, secondo me, è che anche per lavori "in regola" ci sono di quelle paghe da fame... dove lavoravo prima, da apprendista, prendevo 5 euro lordi all'ora. però non rischiavo la vita :stordita:

CoreDump
11-04-2007, 09:16
Che schifo e non dico altro per non farmi bannare :( la cosa ancora più triste è che gli immobili in compenso costano cifre
spropositate, vorrei proprio sapere quanto è il ricavo medio dalla costruzione di un edificio di media grandezza :rolleyes:

Lorekon
11-04-2007, 09:21
ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???

Chevelle
11-04-2007, 09:22
Aspettiamo segnali dal Governo

tdi150cv
11-04-2007, 09:23
Che schifo e non dico altro per non farmi bannare :( la cosa ancora più triste è che gli immobili in compenso costano cifre
spropositate, vorrei proprio sapere quanto è il ricavo medio dalla costruzione di un edificio di media grandezza :rolleyes:

guarda ... nella zona di Milano una impresa diciamo ONESTA di netto realizzato alla fine fa una discreta percentuale ... poi dipende da molte cose anche se eventuali danni anche gravi vanno poi fatti rientrare nel prezzo che paga l'acquirente finale ...

ziozetti
11-04-2007, 09:27
ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???

A preparare i fondi per il TFR! :asd:

Anzi... :doh:

Sono purtroppo famosi gli infortuni sul lavoro nel primo giorno di lavoro... :nono:

sider
11-04-2007, 09:28
ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???

E' un casino, i controlli vengono fatti a macchia di leopardo ma i cantieri sono tanti ed il personale che controlla poco
Poi di solito la ditta se la cava con una multa, dovrebbero chiuderla ma poi ci sono persone che restano in strada, insomma a rimettterci sono sempre i poveracci.

Ferdy78
11-04-2007, 09:41
Aspettiamo segnali dal Governo

Tranquillo che ci sguazza...anzi regolarizzare tutti gli immigrati per loro è un bene, MAGGIORI VOTI!:muro:

L'italia è diventata un lembo D'africa Settentrionale...c'è poco da fare..e più andremo a vanti e più ci diventeremo!
A sto punto sarebbe meglio chiedere l'annessione all'Africa e chiedere la scissione dall'Europa..

CoreDump
11-04-2007, 09:42
guarda ... nella zona di Milano una impresa diciamo ONESTA di netto realizzato alla fine fa una discreta percentuale ... poi dipende da molte cose anche se eventuali danni anche gravi vanno poi fatti rientrare nel prezzo che paga l'acquirente finale ...

Il problema sta appunto nella parola ONESTA, mi chiedo quanti cantieri siano in regola veramente con le leggi sul lavoro ;)

LightIntoDarkness
11-04-2007, 10:26
<cut>
A Milano e provincia, dei 120 mila operai edili (il 42,3 per cento sono immigrati stranieri, nel 2000 erano solo il 7,1), 60 mila sono in nero: la metà. <cut>
:eek: :eek: :eek:
Da un parte si chiede quasi lo "sparate a vista" a chi tenta l'immigrazione clandestina, dall'altra si approfitta in maniera vergognosa delle persone oneste, fomentando di fatto la criminalità come alternativa a questo schiavismo massacrante e senza prospettive.

Vergognoso e autodistruttivo.

Questo tipo di "imprenditoria" non fa crescere in nessun modo il paese, lo distrugge.

Dobbiamo avere il coraggio IMHO di dire no a questa realtà, di mettere prima il senso di giustizia e poi l'egoismo personale.

Jo3
11-04-2007, 11:05
:eek: :eek: :eek:
Da un parte si chiede quasi lo "sparate a vista" a chi tenta l'immigrazione clandestina, dall'altra si approfitta in maniera vergognosa delle persone oneste, fomentando di fatto la criminalità come alternativa a questo schiavismo massacrante e senza prospettive.

Vergognoso e autodistruttivo.

Questo tipo di "imprenditoria" non fa crescere in nessun modo il paese, lo distrugge.

Dobbiamo avere il coraggio IMHO di dire no a questa realtà, di mettere prima il senso di giustizia e poi l'egoismo personale.


E' una realta' che impoverisce l'italia.

E' una realta che esisteva negli anni 30, dove la paga ti veniva calcolata alla giornata e non c'era nessuna garanzia sul lavoro.

Senza Fili
11-04-2007, 11:06
ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???

Già...:rolleyes:

fluke81
11-04-2007, 11:07
3 euro a me li davano per 24 ore quando ero militare,me li dava il governo dopo avermi preso e messo li senza che io potessi dire perche e per come,tra l'altro facevo l'ausiliario nei vigili del fuoco quindi non proprio senza rischi.

GianoM
11-04-2007, 11:07
:eek: :eek: :eek:
Da un parte si chiede quasi lo "sparate a vista" a chi tenta l'immigrazione clandestina, dall'altra si approfitta in maniera vergognosa delle persone oneste, fomentando di fatto la criminalità come alternativa a questo schiavismo massacrante e senza prospettive.

Vergognoso e autodistruttivo.

Questo tipo di "imprenditoria" non fa crescere in nessun modo il paese, lo distrugge.

Dobbiamo avere il coraggio IMHO di dire no a questa realtà, di mettere prima il senso di giustizia e poi l'egoismo personale.
Assolutamente un paradosso, uno dei tanti paradossi del razzismo.

Swisström
11-04-2007, 11:11
Assolutamente un paradosso, uno dei tanti paradossi del razzismo.

E perchè mai?

faccio un esempio...

Il signor X non li vuole (gli immigrati stranieri), ma già che ci sono meglio sfruttarli che lasciarli in giro a delinquere :O

:fagiano:

LightIntoDarkness
11-04-2007, 11:23
E perchè mai?

faccio un esempio...

Il signor X non li vuole (gli immigrati stranieri), ma già che ci sono meglio sfruttarli che lasciarli in giro a delinquere :O

:fagiano:Ma :rotfl: :rotfl: !

:stordita:

Lucrezio
11-04-2007, 12:15
E perchè mai?

faccio un esempio...

Il signor X non li vuole (gli immigrati stranieri), ma già che ci sono meglio sfruttarli che lasciarli in giro a delinquere :O

:fagiano:

Cui prodest?
Ammonito.

evelon
11-04-2007, 12:17
E perchè mai?

faccio un esempio...

Il signor X non li vuole (gli immigrati stranieri), ma già che ci sono meglio sfruttarli che lasciarli in giro a delinquere :O

:fagiano:

Basterebbe lo stop (serio) dell'immigrazione anche con metodi forti.

Il resto è conseguenza

LightIntoDarkness
11-04-2007, 12:21
Basterebbe lo stop (serio) dell'immigrazione anche con metodi forti.

Il resto è conseguenzaIlludersi di potere in qualche modo fermare l'immigrazione IMHO è un'illusione: di fronte alla certezza di non avere alcuna speranza nella propria condizione, una persona cerca il modo di cambiare.

Se l'emigrazione è l'unico modo possibile (e qui si aprirebbe il discorso delle responsabilità di questo), non ci sarà mai rischio sufficiente a fermare questo tentativo (in alcuni confini del mondo si spara già oggi a vista), per quanto disperato.

evelon
11-04-2007, 12:25
Illudersi di potere in qualche modo fermare l'immigrazione IMHO è un'illusione: di fronte alla certezza di non avere alcuna speranza nella propria condizione, una persona cerca il modo di cambiare.

Se l'emigrazione è l'unico modo possibile (e qui si aprirebbe il discorso delle responsabilità di questo), non ci sarà mai rischio sufficiente a fermare questo tentativo (in alcuni confini del mondo si spara già oggi a vista), per quanto disperato.

Non è vero.

Se ci fosse la certezza di venir fermati e rimpatriati (se non proprio attaccati) non ci sarebbero pazzi che tenterebbero.

Ok che un suicida si trova ovunque ma dopo le prime esperienze non ritenterebbero.

matrizoo
11-04-2007, 13:10
E' un casino, i controlli vengono fatti a macchia di leopardo ma i cantieri sono tanti ed il personale che controlla poco
Poi di solito la ditta se la cava con una multa, dovrebbero chiuderla ma poi ci sono persone che restano in strada, insomma a rimettterci sono sempre i poveracci.

guarda, sparo...
6 miliardi di euro di evasione fiscale:mbe:
con un miliardo raddoppi le carceri italiane, con due metti una task force di 10-20 persone in ogni città italiana dedicata solo a questo (finanza?) e te ne avanzano 3 per abbassare le tasse:O
tra 10 anni non hai più il problema, e con le nuove carceri che ormai si sono svuotate ci fai alberghi:O

de generato
11-04-2007, 13:28
la differenza tra la vecchia schiavitu' e quella contemporanea consiste nel fatto che oggi puoi rifiutare un impiego da schiavo.
se lo accetti significa che per te rappresenta in ogni caso un miglioramento nella qualita' della tua vita.
per eliminare queste forme di sfruttamento basterebbe che gli sfruttati rifiutassero le offerte da parte dei datori di lavoro. si chiama legge di mercato, proprio quella legge di mercato che pare essere la bibbia della societa' odierna. Schiavi imparate a vendervi a prezzo piu' alto. E' questa l'unica liberta' che avete!
qualcuno potrebbe dire che sono un fighetto e non so di cosa parlo. io mi sono fatto un inverno senza riscaldamento (abito al nord) piuttosto che fare un lavoro da schiavo....mi sono sopportato il freddo ma ho utilizzato il mio tempo per investire in un'attivita' che adesso e' remunerativa.

la legge di mercato e' uguale per tutti!!! se il caporale non trova manovalanza a 3 euro, iniziera' ad offrirne 4, poi 5 e via dicendo. ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....

Froze
11-04-2007, 13:37
per eliminare queste forme di sfruttamento basterebbe che gli sfruttati rifiutassero le offerte da parte dei datori di lavoro.per andare a fare cosa? spesso si tratta di immigrati e senza permesso di soggiorno... quale lavoro possono permettersi di fare?

ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....e sarebbe colpa dei lavoratori? :mbe:
accettare un lavoro da 3 euro all'ora non e' necessariamente mancanza di dignità... molto spesso si chiama semplicemente "fame"...

ziozetti
11-04-2007, 13:50
3 euro a me li davano per 24 ore quando ero militare,me li dava il governo dopo avermi preso e messo li senza che io potessi dire perche e per come,tra l'altro facevo l'ausiliario nei vigili del fuoco quindi non proprio senza rischi.

Così come la maggior parte dei nati prima del 1985.
Però avevi malattia, ferie, vitto e alloggio, abiti e, non ultimo, contributi. ;)

de generato
11-04-2007, 13:55
per andare a fare cosa? spesso si tratta di immigrati e senza permesso di soggiorno... quale lavoro possono permettersi di fare?"

dico solo che dal momento che uno accetta un lavoro, per quanto terribile possa essere lo fa evidentemente perche' ritiene che tale scelta rappresenti un miglioramento nella qualità della vita di quella persona.
credo che ogni essere umano operi delle scelte finalizzate al miglioramento della propria condizione. tutto dipende dalle condizioni di partenza. se sono un afgano che non ha da mangiare, una volta la settimana un parente od un amico saltano su una mina anti uomo etc anche un impiego da manovale a 30 euro al giorno a milano forse puo' rappresentare un miglioramento della mia condizione. anzi evidentemente deve rappresentarlo altrimenti dopo una settimana il tipo saluta tutti e torna in afganistan!




e sarebbe colpa dei lavoratori? :mbe:
accettare un lavoro da 3 euro all'ora non e' necessariamente mancanza di dignità... molto spesso si chiama semplicemente "fame"...

gandhi faceva lo sciopero della fame per portare avanti le proprie idee.
in ultima analisi ritengo che la tirannia delle classi dominanti su quelle subalterne sia basata sul fatto che se i subalterni smettono di collaborare e bloccano il sistema per protesta, saranno in ogni caso i primi a morire di fame visto che i ricchi dispongono di maggiori riserve e quindi autonomia.
se decidi di barattare la liberta' con la sopravvivenza si tratta in ultima analisi di una scelta. spartaco opto' per una soluzione diversa.

matrizoo
11-04-2007, 14:57
dico solo che dal momento che uno accetta un lavoro, per quanto terribile possa essere lo fa evidentemente perche' ritiene che tale scelta rappresenti un miglioramento nella qualità della vita di quella persona.
credo che ogni essere umano operi delle scelte finalizzate al miglioramento della propria condizione. tutto dipende dalle condizioni di partenza. se sono un afgano che non ha da mangiare, una volta la settimana un parente od un amico saltano su una mina anti uomo etc anche un impiego da manovale a 30 euro al giorno a milano forse puo' rappresentare un miglioramento della mia condizione. anzi evidentemente deve rappresentarlo altrimenti dopo una settimana il tipo saluta tutti e torna in afganistan!





gandhi faceva lo sciopero della fame per portare avanti le proprie idee.
in ultima analisi ritengo che la tirannia delle classi dominanti su quelle subalterne sia basata sul fatto che se i subalterni smettono di collaborare e bloccano il sistema per protesta, saranno in ogni caso i primi a morire di fame visto che i ricchi dispongono di maggiori riserve e quindi autonomia.
se decidi di barattare la liberta' con la sopravvivenza si tratta in ultima analisi di una scelta. spartaco opto' per una soluzione diversa.

si, e tu che ne sai di quanto durano quei lavori?
che ne sai se dopo un mesetto ad essere sfruttati non cominciano a tirarsi su un paio di mignotte da far battere in mezzo alla strada?
se fossi immigrato dall'afganistan come dici te e l'unico lavoro che mi si offre è questo stai certo che o mi metto a spacciare o a fare il magnaccia...

Cfranco
11-04-2007, 15:04
la differenza tra la vecchia schiavitu' e quella contemporanea consiste nel fatto che oggi puoi rifiutare un impiego da schiavo.
se lo accetti significa che per te rappresenta in ogni caso un miglioramento nella qualita' della tua vita.
per eliminare queste forme di sfruttamento basterebbe che gli sfruttati rifiutassero le offerte da parte dei datori di lavoro. si chiama legge di mercato, proprio quella legge di mercato che pare essere la bibbia della societa' odierna. Schiavi imparate a vendervi a prezzo piu' alto. E' questa l'unica liberta' che avete!
qualcuno potrebbe dire che sono un fighetto e non so di cosa parlo. io mi sono fatto un inverno senza riscaldamento (abito al nord) piuttosto che fare un lavoro da schiavo....mi sono sopportato il freddo ma ho utilizzato il mio tempo per investire in un'attivita' che adesso e' remunerativa.
Hai fatto un inverno senza riscaldamento , prova a fartene uno senza cibo e vedi se puoi rifiutare un lavoro a 3 euro all' ora , magari prova ad avere anche un figlio da sfamare e poi vedi ...
C' è gente che semplicemente non può rifiutare

la legge di mercato e' uguale per tutti!!! se il caporale non trova manovalanza a 3 euro, iniziera' ad offrirne 4, poi 5 e via dicendo. ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....
E di chi sarebbe la colpa ? Di chi viene sfruttato ?
La legge di mercato non è detto che funzioni sempre bene , è per questo che esistono delle leggi per correggere alcune situazioni , come quella totalmente illegale dei lavoratori dell' articolo .

de generato
11-04-2007, 15:08
se fossi immigrato dall'afganistan come dici te e l'unico lavoro che mi si offre è questo stai certo che o mi metto a spacciare o a fare il magnaccia...

anch'io credo farei la stessa cosa........ma questo è un altro problema, riguarda l'ordine pubblico all'interno della società nel suo complesso.
io ritengo che la criminalità si combatta in primo luogo assicurando standard decenti di vita agli ultimi con prospettive di miglioramento piuttosto che attraverso il terrore e la militarizzazione, ma il capitalismo stile usa ( che stanno cercando di adottare anche in europa) va esattamente nella direzione contraria: sfruttamento, che genera disagio e violenza al quale si contrappone repressione altrettanto violenta.

Froze
11-04-2007, 15:17
ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....

anch'io credo farei la stessa cosa........ma questo è un altro problema, riguarda l'ordine pubblico all'interno della società nel suo complesso.

e' piu' dignitoso spacciare o "vendersi" come manovale per 3 euro l'ora?
;)

de generato
11-04-2007, 15:23
Hai fatto un inverno senza riscaldamento , prova a fartene uno senza cibo e vedi se puoi rifiutare un lavoro a 3 euro all' ora , magari prova ad avere anche un figlio da sfamare e poi vedi ...
C' è gente che semplicemente non può rifiutare ..

come ho risposto all'ultimo commento, penso che io mi metterei a fare qualcosa di illegale (anche le condizioni di lavoro descritte nell'articolo lo sono, tra l'altro) tipo spaccio o prostituzione che almeno garantiscono una condizione economica piu' decorosa.


E di chi sarebbe la colpa ? Di chi viene sfruttato ?
La legge di mercato non è detto che funzioni sempre bene , è per questo che esistono delle leggi per correggere alcune situazioni , come quella totalmente illegale dei lavoratori dell' articolo .

vaglielo a spiegare agli americani e tutti i politicanti zerbini, in itaglia vedi berlusca e affini....oggi le politiche sono determinate in massima parte dalle corporation, ed i governi sono quasi esclusivamente al loro servizio.
la famosa liberta' di cui parlano bush e berlusca e' in massima parte liberta' di mercato, cioe' economia dettata dalle leggi di mercato e non dai governi attraverso le leggi. i risultati sono anche quelli descritti nell'articolo e pensare che a correggerli debba essere una legge dello stato e' in antitesi con la definizione del ruolo dello stato imposta dalle corporation e messa in pratica da bush berlusca e affini.
per questo ritengo che non ci si possa aspettare che si possa intervenire sulla società usando le leggi dello stato (come avrebbe senso fare forse in un paese scandinavo o nella francia degli anni 60-70), ma attraverso quelle di mercato di domanda offerta.

de generato
11-04-2007, 15:27
e' piu' dignitoso spacciare o "vendersi" come manovale per 3 euro l'ora?
;)


per me spacciare... alla grande
onestamente non riesco ad avere grande rispetto per uno che fa un lavoro di m...a con uno stipendio da fame, pericoloso ed illegale. devi essere fesso secondo me per accettare una situazione del genere.
spacciatori e magnaccia se la passano decisamente meglio.

Froze
11-04-2007, 15:37
onestamente non riesco ad avere grande rispetto per uno che fa un lavoro di m...a con uno stipendio da fame, pericoloso ed illegale. ok, punti di vista. ma in tal caso lascia da parte i discorsi sulla dignita' allora...

Cfranco
11-04-2007, 15:43
per me spacciare... alla grande

1- Alcuni ritengono più dignitoso fare un lavoro onesto pagato poco .
2- Anche per spacciare ci vuole la raccomandazione , non penserai mica che ci siano tanti posti liberi .
3- Non è detto che a spacciare si guadagni tanto di più , lo spacciatore da strada non prende soldi .

de generato
11-04-2007, 15:43
ok, punti di vista. ma in tal caso lascia da parte i discorsi sulla dignita' allora...


non ho capito il nesso...forse bignerebbe chiarire la definizione di dignità...

Froze
11-04-2007, 15:59
non ho capito il nesso...
onestamente non riesco ad avere grande rispetto per uno che fa un lavoro di m...a con uno stipendio da fame, pericoloso ed illegale.
ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....

era riferito a quanto ho quotato qui sopra.
dal mio punto di vista una persona che per campare si spacca la schiena con un lavoro di merda e una paga da fame ha dignita' da vendere rispetto a chi invece preferisce battere un paio di ragazze e buttarle in mezzo alla strada aspettando che gli portino l'incasso.

sempreio
11-04-2007, 16:06
la differenza tra la vecchia schiavitu' e quella contemporanea consiste nel fatto che oggi puoi rifiutare un impiego da schiavo.
se lo accetti significa che per te rappresenta in ogni caso un miglioramento nella qualita' della tua vita.
per eliminare queste forme di sfruttamento basterebbe che gli sfruttati rifiutassero le offerte da parte dei datori di lavoro. si chiama legge di mercato, proprio quella legge di mercato che pare essere la bibbia della societa' odierna. Schiavi imparate a vendervi a prezzo piu' alto. E' questa l'unica liberta' che avete!
qualcuno potrebbe dire che sono un fighetto e non so di cosa parlo. io mi sono fatto un inverno senza riscaldamento (abito al nord) piuttosto che fare un lavoro da schiavo....mi sono sopportato il freddo ma ho utilizzato il mio tempo per investire in un'attivita' che adesso e' remunerativa.

la legge di mercato e' uguale per tutti!!! se il caporale non trova manovalanza a 3 euro, iniziera' ad offrirne 4, poi 5 e via dicendo. ci vorrebbe dignita' anche nella disperazione. purtoppo non c'è, ma non è colpa dei caporali, di confindustria o di chi altro....

quest' anno però non c' è stato tanto freddo:sofico:

sempreio
11-04-2007, 16:12
1- Alcuni ritengono più dignitoso fare un lavoro onesto pagato poco .
2- Anche per spacciare ci vuole la raccomandazione , non penserai mica che ci siano tanti posti liberi .
3- Non è detto che a spacciare si guadagni tanto di più , lo spacciatore da strada non prende soldi .

uno che lavoro in nero fa un lavoro onesto secondo te? sai quanti muratori non trovano più lavoro proprio perchè i clandestini glie lo fregano? come degenerato dice è meglio spacciare in fin dei conti nella sua assurdità ha pienamente ragione, nessuno è obbligato a comprarti la roba. altro discorso è diventare papponi, ridurre persone in schiavitù è la cosa peggiore che uno possa fare

Gemma
11-04-2007, 17:02
oltre ovviamente allo sdegno indicibile per queste situazioni per le quali nessuno sta prendendo seri provvedimenti, nonostante morti e incidenti siano in numero impressionemnte...

mi viene da domandarmi: dato l'elevatissimo costo delle case, e l'evidentemente bassissimo costo della manodopera chi diavolo se li intasca tutti i soldi?
Qui stiamo decisamente degenerando dalla solita scusante "gli imprenditori devono fare così altrimenti chiudono", qui siamo alla speculazione massima. Siamo a speculare sulla pelle di poveri disgraziati che si massacrano per un tozzo di pane.

Ma che cacchio di schifo di paese è questo?

fluke81
11-04-2007, 17:07
Così come la maggior parte dei nati prima del 1985.
Però avevi malattia, ferie, vitto e alloggio, abiti e, non ultimo, contributi. ;)

certo ma a 800 km da casa mia e senza che nessuno mi avesse chiesto se volevo farlo:read:
ferie(15 giorni di licenza:sofico: ) e malattia non me li pagavano,sarebbero falliti altrimenti:sofico: :D

Gemma
11-04-2007, 17:13
uno che lavoro in nero fa un lavoro onesto secondo te? sai quanti muratori non trovano più lavoro proprio perchè i clandestini glie lo fregano? come degenerato dice è meglio spacciare in fin dei conti nella sua assurdità ha pienamente ragione, nessuno è obbligato a comprarti la roba. altro discorso è diventare papponi, ridurre persone in schiavitù è la cosa peggiore che uno possa fare
solo a me questo sembra un discorso ridicolo?
in una società civile il problema non si porrebbe: stessi diritti per tutti, non che all'immigrato clandestino gli allunghi 3euro l'ora dopo due mesi e che s'ammazzi pure e l'italiano non lo prendi perchè vorrebbe lavorare in regola

sempreio
11-04-2007, 17:34
solo a me questo sembra un discorso ridicolo?
in una società civile il problema non si porrebbe: stessi diritti per tutti, non che all'immigrato clandestino gli allunghi 3euro l'ora dopo due mesi e che s'ammazzi pure e l'italiano non lo prendi perchè vorrebbe lavorare in regola


chi ha mai detto che questa è una società civile? l' italiano non si è mai posto il problema se è giusto fare una cosa o meno, ma semmai se la legge me lo consente, oppure no. e si ragionava cosi quando le cose pur con mille difficoltà andavano benino, ora si ragiona in tutta italia allo stesso modo, quanto rischio se violo la legge in questo modo.....? e se il gioco vale la candela ci si butta a pesce

onesky
11-04-2007, 18:46
adesso faccio un test, pero' non cercate su google la risposta..

Chi è attualmente in Italia l'autorità competente a fare i controlli per la sicurezza sul lavoro?

fwn
12-04-2007, 11:31
solo a me questo sembra un discorso ridicolo?
in una società civile il problema non si porrebbe: stessi diritti per tutti, non che all'immigrato clandestino gli allunghi 3euro l'ora dopo due mesi e che s'ammazzi pure e l'italiano non lo prendi perchè vorrebbe lavorare in regola


fammi sapere dov'è questa società che ci vado subito.
io non ne ho mai sentito parlare in nessun luogo ed in nessun tempo....
assomiglia molto all'eldorado!!!

Lorekon
12-04-2007, 11:54
adesso faccio un test, pero' non cercate su google la risposta..

Chi è attualmente in Italia l'autorità competente a fare i controlli per la sicurezza sul lavoro?

l'ho scritto prima, ISPESL.

anche INAIL credo ma non so bene quali siano le sue competenze.

Lorekon
12-04-2007, 11:55
adesso faccio un test, pero' non cercate su google la risposta..

Chi è attualmente in Italia l'autorità competente a fare i controlli per la sicurezza sul lavoro?

aggingo: in ogni cantiere ci deve essere un cartellone con scritto CHI è il responsabile della sicurezza.
in teria sarebbe lui a rispondere in caso di ispezione o di infortuni.

Gemma
12-04-2007, 12:16
aggingo: in ogni cantiere ci deve essere un cartellone con scritto CHI è il responsabile della sicurezza.
in teria sarebbe lui a rispondere in caso di ispezione o di infortuni.

forse volevi dire "ci dovrebbe essere"...

Ork
12-04-2007, 12:28
ma dove GHEZZ sono INAIL, ISPESL, sindacato???

AHhahhHAHhahHHAHhahhhAHHhAHH :asd: :asd:

l'unica frase che mi viene in mente è: ma dove vivi?

Nevermind
12-04-2007, 12:28
E la cosa peggiore è che questi cantienri non vengono praticamente mai controllati, mi diceva uno che conosco che da lui con lavoratori tutti in regola e a norma passano sempre a rompere le balle e far multe su cavilli. Li a due passi un cantiere senza alcuna norma di sicurezza, pieno di magrebini in nero mai un controllo...:rolleyes: .

ziozetti
12-04-2007, 14:10
certo ma a 800 km da casa mia e senza che nessuno mi avesse chiesto se volevo farlo:read:
ferie(15 giorni di licenza:sofico: ) e malattia non me li pagavano,sarebbero falliti altrimenti:sofico: :D

Potevi sempre giocare la carta obiettore... :D
Concordi comunque che il paragone è un tantino forzato? :)

onesky
12-04-2007, 16:20
l'ho scritto prima, ISPESL.

anche INAIL credo ma non so bene quali siano le sue competenze.

Ecco, questa la dice lunga su come tutti i governi dal 1978 hanno inteso preoccuparsi della sicurezza dei lavoratori evitando accuratamente campagne informative in materia.

Annuncio ufficiale per tutto il forum di hwupgrade: dal 1978 l'autorità competente ad effettuare la vigilanza per la sicurezza nei luoghi di lavoro è la ASL.

No inail, no ispettorato del lavoro (ora direzione provinciale del lavoro), no sindacati et similia.
Solo limitatamente ai cantieri edili ed ai grandi impianti è stato esteso il compito di vigilanza dal 1997 anche alla Direzione Provinciale del Lavoro, sempre in subordine alla ASL.

Quindi qualsiasi esposto o segnalazione di irregolarità della sicurezza in un luogo di lavoro puo' essere inoltrato alla ASL competente per territorio, e precisamente, al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dove operano ispettori con qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria che si occupano di questa materia.

Attualmente quindi le competenze sono cosi' distribuite:
Controllo lavoro nero: ispettorato del lavoro (DPL)
Controllo contributi: INAIL
Controllo sicurezza: ASL

Gemma
12-04-2007, 16:34
E la cosa peggiore è che questi cantienri non vengono praticamente mai controllati, mi diceva uno che conosco che da lui con lavoratori tutti in regola e a norma passano sempre a rompere le balle e far multe su cavilli. Li a due passi un cantiere senza alcuna norma di sicurezza, pieno di magrebini in nero mai un controllo...:rolleyes: .

massì, ma alla fine che cosa vuoi che ci freghi a noi della vita di certa gente?

ve ne racconto una: conosco un cantiere, a pochi kilometri da perugia, e conosco molto bene la persona che lo ha messo in piedi. Si tratta di un complesso residenziale piuttosto "high target". L'imprenditore lo ha fatto partire in società con un geometra che ha un impresa edile.
Ha ammesso che al lavoro in quel cantiere c'è quasi esclusivamente manodopera in nero. Non credo arrivino al caporalato, ma non ho approfondito, anche perchè chi di fatto il cantiere lo "possiede" paga il capocantiere o la ditta esecutrice, non ha certo contatti diretti con la manovalanza.

Ora caso volle che tempo fa ebbi a parlare con un sindacalista (proprio di quelli che si occupano della difesa dei lavoratori, e che lavora in pianta stabile alla CGIL di PG), e scoprii che aveva acquistato per il figlio proprio una delle villette di quel complesso.

Rivedendolo a distanza di qualche mese gli domandai come andava il figlio con la casa nuova e ne uscì che lui, il padre, il sindacalista, sapeva benissimo come e da chi fosse stata costruita quella casa... la sua nota in merito fu che quello spiegava il perchè alcuni lavori non erano fatti bene: "prendono gente che non è del mestiere, cosa vuoi che ne sappiano di come si fanno le canaline sotto il pavimento". Sapeva del nero, sapeva tutto. E a tutto questo rispondeva con una semplice alzata di spalle...

Nevermind
12-04-2007, 16:44
MA la cosa più paradossale è che se si chiede a chi dovrebbe controllare i lavori e le norme di sicurezza perchè non fanno controlli a sti cantieri loro rispondono "altriemnti li dovremmo chiudere e sai che casini" :rolleyes:

Come dire non arresto un assassino perchè altriemnti poi tocca processarlo e ingabbiarlo. :muro: :muro:

onesky
12-04-2007, 16:51
MA la cosa più paradossale è che se si chiede a chi dovrebbe controllare i lavori e le norme di sicurezza perchè non fanno controlli a sti cantieri loro rispondono "altriemnti li dovremmo chiudere e sai che casini" :rolleyes:

Come dire non arresto un assassino perchè altriemnti poi tocca processarlo e ingabbiarlo. :muro: :muro:

vorrei sapere chi ha detto un'amenità del genere.
il sequestro del cantiere è una garanzia per tutti nei casi gravi, anche per l'ispettore.

Lorekon
12-04-2007, 16:54
Ecco, questa la dice lunga su come tutti i governi dal 1978 hanno inteso preoccuparsi della sicurezza dei lavoratori evitando accuratamente campagne informative in materie.

Annuncio ufficiale per tutto il forum di hwupgrade: dal 1978 l'autorità competente ad effettuare la vigilanza per la sicurezza nei luoghi di lavoro è la ASL.

No inail, no ispettorato del lavoro (ora direzione provinciale del lavoro), no sindacati et similia.
Solo limitatamente ai cantieri edili ed ai grandi impianti è stato esteso il compito di vigilanza dal 1997 anche alla Direzione Provinciale del Lavoro, sempre in subordine alla ASL.

Quindi qualsiasi esposto o segnalazione di irregolarità della sicurezza in un luogo di lavoro puo' essere inoltrato alla ASL competente per territorio, e precisamente, al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dove operano ispettori con qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria che si occupano di questa materia.

Attualmente quindi le competenze sono cosi' distribuite:
Controllo lavoro nero: ispettorato del lavoro (DPL)
Controllo contributi: INAIL
Controllo sicurezza: ASL

mi fido di te, cmq è incredibile :(


ti GIURO che all'università il professore di ingegneria agraria (purtroppo il dottore agronomo quale io sono, incredibilmente, legalmente può firmare i progetti edilizi; fermo restando che non ne so una sverza, vabbè) fece venire a fare lezione un ispettore ISPESL che ci fece una CAPA TANTA sulla sicurezza e ci disse che la competenza era dell'ISPESL!!!

era prima del 2000 ma sicuramente dopo il 1998...

o ci disse delle balle deliberatamente, o lui stesso non era al corrente di una legge che toccava direttamente la sua attività PROMULGATA 20 ANNI PRIMA!! :muro: :muro:


mah...


fra parentesi... se non fanno questo, allISPESL che fanno, si occupano solo degli ascensori???

fluke81
12-04-2007, 16:58
Potevi sempre giocare la carta obiettore... :D
Concordi comunque che il paragone è un tantino forzato? :)

si comunque lo stato mi ha ingiustamente sfruttato:mad:

nomeutente
12-04-2007, 17:06
Basterebbe lo stop (serio) dell'immigrazione anche con metodi forti.

Il resto è conseguenza

Io vedo solo tre conseguenze possibili, in questo settore:

1) invece di assumere in nero per 3 euro un rumeno assumono un italiano in nero per 3 euro;
2) assumono regolarmente un italiano a paga equa e vendono la casa al doppio del prezzo;
3) assumono regolarmente un italiano a paga equa e rinunciano ad una parte del profitto.

Secondo te quale delle tre ipotesi si realizzerebbe? E ti pare che questo "resto" che viene di "conseguenza" sia qualcosa di migliore rispetto al dato di partenza? :mbe:

onesky
12-04-2007, 17:19
mi fido di te, cmq è incredibile :(


ti GIURO che all'università il professore di ingegneria agraria (purtroppo il dottore agronomo quale io sono, incredibilmente, legalmente può firmare i progetti edilizi; fermo restando che non ne so una sverza, vabbè) fece venire a fare lezione un ispettore ISPESL che ci fece una CAPA TANTA sulla sicurezza e ci disse che la competenza era dell'ISPESL!!!

era prima del 2000 ma sicuramente dopo il 1998...

o ci disse delle balle deliberatamente, o lui stesso non era al corrente di una legge che toccava direttamente la sua attività PROMULGATA 20 ANNI PRIMA!! :muro: :muro:


mah...


fra parentesi... se non fanno questo, allISPESL che fanno, si occupano solo degli ascensori??? si, si occupano di ascensori e controlli periodici di alcune macchine. Controlli intesi come verifiche tecniche.

ziozetti
12-04-2007, 21:40
...
fra parentesi... se non fanno questo, allISPESL che fanno, si occupano solo degli ascensori???

No, certificano anche i collaudi annuali/decennali dei recipienti in pressione (serbatoi di gas, liquidi e non, per quanto mi riguarda).

dantes76
12-04-2007, 22:20
ma veramente? esistono degli italiani(quelli delle caciotte) che sfruttano lavoratori? da non crederci,cose da pazzi.. lo sanno tutti che gli italiani sono dei signori..i signori delle caciotte e delle mutande..

dantes76
12-04-2007, 22:23
Sicurezza e igene sul lavoro

L'art 2087 c.c fa obbligo al datore di lavoro di: " Adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarita' del lavoro,l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrita' fisica e la personalita' morale del prestatore del lavoro"

si certo..come no..:asd:
l'adoro sta materia.. igene e sicurezza, e na barzelletta, i testi dicono una cosa, la pratica un altra..:asd:

Gemma
13-04-2007, 08:02
oltre ovviamente allo sdegno indicibile per queste situazioni per le quali nessuno sta prendendo seri provvedimenti, nonostante morti e incidenti siano in numero impressionemnte...

mi viene da domandarmi: dato l'elevatissimo costo delle case, e l'evidentemente bassissimo costo della manodopera chi diavolo se li intasca tutti i soldi?Qui stiamo decisamente degenerando dalla solita scusante "gli imprenditori devono fare così altrimenti chiudono", qui siamo alla speculazione massima. Siamo a speculare sulla pelle di poveri disgraziati che si massacrano per un tozzo di pane.

Ma che cacchio di schifo di paese è questo?

mi autoquoto perchè la mia domanda non ha ancora trovato una risposta...

LightIntoDarkness
13-04-2007, 08:35
mi autoquoto perchè la mia domanda non ha ancora trovato una risposta...E' il nodo.
Per chi sostiene che "la maggior parte degli imprenditori mandano avanti l'economia", quei "costi fantasma" servono sicuramente come remunerazione di un giusto lavoro, nelle varie fasi.

IMHO, semplicemente sono frutto delle iniquità permesse dalla legge prima e dall'etica attuale poi, secondo la quale vince chi lo mette nel didietro agli altri...e se per caso si riesce a migliorare la propria posizione lavorativa, si deve pensare solo al proprio tornaconto (magari mettendolo nel didietro ad altri come "vendetta") e non a migliorare le condizioni di lavoro e quindi la qualità della vita altrui.

La "responsabilità sociale d'impresa", quella secondo la quale un impresario ha una responsabilità nei confronti della società tutta per creare un circolo virtuoso e costruttivo, ha lasciato il posto ai macchinoni che intasano le strade (con a bordo sempre solo una persona) e alle superville/feticcio di lusso: forse non erano proprio queste le basi teoriche del "trickle down effect" del neoliberismo capitalista, ma pare preoccupare pochi.


Ovvio che ammettere che come dici tu "Qui stiamo decisamente degenerando dalla solita scusante "gli imprenditori devono fare così altrimenti chiudono", qui siamo alla speculazione massima. Siamo a speculare sulla pelle di poveri disgraziati che si massacrano per un tozzo di pane." significherebbe dire che il re è nudo.

Ma per qualcuno la paura di cambiare, di pensare che un mondo migliore è possibile, viene prima di ogni altra cosa.

NB:Anche gli imprenditori sarebbero più felici, in quest'altro mondo! ;)

GianoM
13-04-2007, 08:37
E' una domanda retorica?

Gemma
13-04-2007, 08:42
E' una domanda retorica?

no, seria

nomeutente
13-04-2007, 10:20
La "responsabilità sociale d'impresa", quella secondo la quale un impresario ha una responsabilità nei confronti della società tutta per creare un circolo virtuoso e costruttivo, ha lasciato il posto ai macchinoni che intasano le strade (con a bordo sempre solo una persona) e alle superville/feticcio di lusso: forse non erano proprio queste le basi teoriche del "trickle down effect" del neoliberismo capitalista, ma pare preoccupare pochi.


La responsabilità sociale dell'impresa è un po' la pietra filosofale...
L'impresa produce reddito: il nodo è come quel reddito viene poi distribuito fra salari e profitti e quindi, evidentemente, risente dei rapporti di forza fra chi deve percepire il profitto e chi deve percepire il salario.
Un tempo si parlava di responsabilità sociale perché si aveva la forza di affermare che l'impresa va avanti con il lavoro di molte persone, oggi invece l'ideologia dominante prevede che l'impresa è del suo padrone ed è lui che deve fare la parte del leone: gli operai sono poco più di automi che devono solo lavorare, tacere e accontentarsi: se sono solo operai è colpa loro che non sono abbastanza svegli.
Prima che si riscopra che solo con la solidarietà e l'unità si può avere la forza di trattare condizioni migliori, l'ideologia iper-individualista avrà portato alla perdita di tutti i diritti faticosamente conquistati.

Fides Brasier
13-04-2007, 10:33
La responsabilità sociale dell'impresa è un po' la pietra filosofale...
L'impresa produce reddito: il nodo è come quel reddito viene poi distribuito fra salari e profitti e quindi, evidentemente, risente dei rapporti di forza fra chi deve percepire il profitto e chi deve percepire il salario.
Un tempo si parlava di responsabilità sociale perché si aveva la forza di affermare che l'impresa va avanti con il lavoro di molte persone, oggi invece l'ideologia dominante prevede che l'impresa è del suo padrone ed è lui che deve fare la parte del leone: gli operai sono poco più di automi che devono solo lavorare, tacere e accontentarsi: se sono solo operai è colpa loro che non sono abbastanza svegli.
Prima che si riscopra che solo con la solidarietà e l'unità si può avere la forza di trattare condizioni migliori, l'ideologia iper-individualista avrà portato alla perdita di tutti i diritti faticosamente conquistati.Concordo con tutto.
E per quanto riguarda l'ultima frase: dovremo avere un nuovo '68?

nomeutente
13-04-2007, 10:44
dovremo avere un nuovo '68?


Non sono solito cercare miti nella storia del passato per capire il presente: la situazione è molto diversa dal '68 e quindi un movimento di quel tipo è abbastanza improbabile (per certi versi è anche una fortuna).

Fides Brasier
13-04-2007, 10:53
Non sono solito cercare miti nella storia del passato per capire il presente: la situazione è molto diversa dal '68 e quindi un movimento di quel tipo è abbastanza improbabile (per certi versi è anche una fortuna).Un 68 inteso non come mito da cercare nel passato, ma come elemento di rottura da una situazione ormai diventata insostenibile. In questo senso ci sono molte piu' analogie di quello che puo' sembrare, a mio parere, per quanto ormai anestetizzati dal circenses -in mancanza del panem :D

nomeutente
13-04-2007, 11:11
Un 68 inteso non come mito da cercare nel passato, ma come elemento di rottura da una situazione ormai diventata insostenibile. In questo senso ci sono molte piu' analogie di quello che puo' sembrare, a mio parere, per quanto ormai anestetizzati dal circenses -in mancanza del panem :D

In questo senso allora non posso non dirmi d'accordo. Tuttavia è anche necessario approfondire i limiti del '68 per capire quali sono gli sbagli da evitare. Il '68 fu una fucina di idee, non tutte buone, e di comportamenti, non tutti buoni: dopo il riflusso di quel movimento molti giovani finirono la loro vita con la droga o il terrorismo, e sono anche questi aspetti deleteri dell'ideologia individualista.
Diciamo che un movimento collettivo deve anche avere la forza culturale di creare un anticorpo nei confronti dei disvalori che vorrebbe combattere, o rischia di ripetere gli stessi errori, solo da un punto di vista diverso.

Pancho Villa
14-04-2007, 17:44
oltre ovviamente allo sdegno indicibile per queste situazioni per le quali nessuno sta prendendo seri provvedimenti, nonostante morti e incidenti siano in numero impressionemnte...

mi viene da domandarmi: dato l'elevatissimo costo delle case, e l'evidentemente bassissimo costo della manodopera chi diavolo se li intasca tutti i soldi?
Qui stiamo decisamente degenerando dalla solita scusante "gli imprenditori devono fare così altrimenti chiudono", qui siamo alla speculazione massima. Siamo a speculare sulla pelle di poveri disgraziati che si massacrano per un tozzo di pane.

Ma che cacchio di schifo di paese è questo?Guarda che le morti "bianche" stanno diminuendo di anno in anno.

http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/04/14/infortuni-anni50-90.jpg

http://www.corriere.it/Media/Foto/2007/04/14/ultimi-anni-infortuni.jpg

Pancho Villa
15-04-2007, 16:26
Ecco la statistica europea sugli incidenti (tutti) sul lavoro. Come vedete la situazione italiana non è affatto tra le peggiori.

http://img256.imageshack.us/img256/8825/incidentilavorobj2.jpg

Gemma
15-04-2007, 17:32
Ecco la statistica europea sugli incidenti (tutti) sul lavoro. Come vedete la situazione italiana non è affatto tra le peggiori.


si ma aldilà del numero di incidenti, credo che ci sia da focalizzare l'attenzione sulle condizioni di lavoro in generale.
Non dimenticarti poi che col lavoro sommerso vengono sommersi anche gli incidenti, quindi diventa piuttosto difficile avere una statistica reale...

onesky
15-04-2007, 17:55
Incidenti sul lavoro, parla Prodi
"Più che un decreto serve sorveglianza"

TOKYO - Alcuni ritocchi alla legislazione vigente in materia di sicurezza del lavoro erano necessari, ma più che un decreto legge quello che serve veramente è una maggiore sorveglianza e un maggiore uso degli ispettori. Lo ha precisato questa sera a Tokyo Romano Prodi parlando con i giornalisti.
"Le tragedie avvengono in violazione della legge, non perchè non ci sia una legge sufficiente", quindi il problema è, ha spiegato il premier, "avere gli ispettori e la sorveglianza".
(15 aprile 2007)
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro/prodi-sorveglianza/prodi-sorveglianza.html


spero proprio che questo non si tradurrà nei soliti annunci propagandistici del tipo "assunti 1000 nuovi ispettori del lavoro" che nella migliore delle ipotesi andranno a controllare il lavoro nero; invece dovrebbero potenziare ed incentivare gli ispettori delle ASL che sono l'organo di vigilanza preposto dalla legge per il controllo della sicurezza negli ambienti di lavoro con i Servizi di Prevenzione delle ASL che invece sono a pezzi... bha, ma che bella disinformazione.. come i titoli a 2 colonne "approvato il testo unico sulla sicurezza del lavoro" che stanno sbandierando in queste settimane i giornali, che invece altro non è che il DDL varato dal governo da presentare al parlamento per la sua approvazione, un ddl che delega il governo ad approntare un testo unico per la sicurezza sul lavoro entro un anno... e quindi campa cavallo al testo unico, ci aveva già provato il precedente governo con lo stesso identico metodo (legge delega al governo) e si è risolto in un nulla di fatto.

Ormai siamo alla frutta.