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View Full Version : Sei bravo? Licenziato!


blamecanada
06-04-2007, 13:55
Addio ai dipendenti più produttivi, ma che guadagnano di più
Usa: sei bravo? Ora ti licenzio
La ricetta pericolosa del capitalismo americano: il caso dei licenziamenti nella catena di negozi Circuit City

Le ristrutturazioni imposte dalla crisi dell'auto Usa stanno facendo scomparire 70 mila posti di lavoro nell'area di Detroit. L'era della fotografia digitale costringe la Kodak a tagliare 30 mila addetti. Altri 10 mila posti svaniscono alla Pfizer (farmaci), mente Citibank annuncia 15 mila esuberi. Eppure da diversi giorni a catturare l'attenzione dei giornali americani è un'altra vicenda, apparentemente minore: quella di Circuit City — una catena di negozi di elettronica — che ha deciso di liberarsi di 3400 dipendenti, l'8% della sua forza lavoro. O meglio: la società ha deciso di licenziare i dipendenti più esperti e meglio pagati per riassumerne altri, magari meno preparati, che riceveranno un salario molto più basso. È proprio questo che fa discutere: per la prima volta una società dice chiaramente che non licenzia perché deve ridimensionare gli organici o perché non è soddisfatta dei suoi dipendenti. Anzi, licenzia proprio quelli che rendono di più ma che, avendo ricevuto aumenti retributivi per merito o anzianità, sono diventati troppo costosi.
Se ci si limita a guardare ai numeri del mercato, l'operazione una sua logica ce l'ha. Nell'economia moderna il potere si sposta sempre più dai produttori ai consumatori: il rapido calo dei prezzi delle tv a schermo piatto è benvenuto dalle famiglie americane, ma sta drasticamente riducendo i margini dei distributori per i quali la flat tv era il prodotto più redditizio. Best Buy, la catena concorrente di Circuit City, ha reagito meglio all'erosione dei profitti. Circuit City si è invece ritrovata coi conti in rosso: tagliando gli stipendi più elevati, conta di recuperare 100 milioni di dollari e di tornare in utile. Wall Street è d'accordo e ha premiato il titolo della società dopo l'annuncio dei licenziamenti. E vari economisti sottolineano come proprio questa estrema libertà di licenziare spinga poi le imprese americane anche ad assumere con grande facilità. Tanto che, anche in un periodo di profonde ristrutturazioni, la disoccupazione Usa rimane a livelli bassissimi: il 4,5%. In parte è vero, ma il meccanismo messo in moto da Circuit City rappresenta oggi soprattutto una minaccia per la stabilità del capitalismo americano nel quale in genere è il datore di lavoro a fornire al dipendente pensione e assistenza sanitaria. E che già soffre del «tarlo» della polarizzazione dei redditi, con lo schiacciamento dei ceti che un tempo vivevano in un'agiatezza da classe media. Fenomeni che erodono il consenso sociale e che in genere vengono considerati un effetto della globalizzazione: aziende, soprattutto manifatturiere, obbligate a tagliare occupati e stipendi per poter competere con i Paesi emergenti.
Invece Circuit City non è un'azienda manifatturiera ma di servizi e il suo concorrente non sta in Asia, ma dall'altra parte della strada: ed è americano come lei. Da quando i democratici hanno ripreso il controllo del Congresso, la politica Usa sta rivedendo le sue posizioni su globalizzazione e libero scambio. Tanto più che l'economista Alan Blinder, un liberista convinto che negli anni '90 spinse Bill Clinton sulla strada del free trade, ha presentato uno studio dal quale emerge che nei prossimi anni 40 milioni di posti di lavoro americani rischiano di «emigrare» all'estero. Il caso di Circuit City dimostra che le minacce alla stabilità vengono anche dall'interno. Oltre che dai lavoratori, la decisione di licenziare chi guadagna 51 centesimi di dollaro all'ora più della paga giudicata ottimale dalla direzione aziendale, è stata aspramente criticata anche da consulenti aziendali e da analisti come quelli di Merrill Lynch per i quali l'eliminazione del personale più esperto peggiorerà il servizio offerto ai clienti e finirà per demotivare il personale.
Massimo Gaggi
06 aprile 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/04_Aprile/06/licenziamenti_bravi_usa.shtml

Ah la meritocrazia nelle aziende private!

fabio80
06-04-2007, 14:00
40 milioni di americani emigrano? e ndo vanno?:mbe:

Fides Brasier
06-04-2007, 14:01
Ah la meritocrazia nelle aziende private!Tzk...
Pur di risparmiare du' lire, farebbero di tutto. Il prodotto/servizio che offro e' scadente? Ma chi se ne frega, risparmio!

Fides Brasier
06-04-2007, 14:02
40 milioni di americani emigrano? e ndo vanno?:mbe:Non emigrano gli americani. Emigrano i posti di lavoro.

lnessuno
06-04-2007, 14:02
in italia siamo avanti, abbiamo i contratti interinali, apprendistato, formazione, cococo e cazzi vari... contratti che permettono di farti lavorare un pò, poi ad un certo punto sono "liberi" di buttarti fuori e prenderne un altro... il livello della manodopera rimarrà sempre più basso, ma anche i soldi da sborsare.

"liberi" è fra virgolette perchè magari in teoria non lo sono, ma lo fanno lo stesso.

fabio80
06-04-2007, 14:03
Non emigrano gli americani. Emigrano i posti di lavoro.

ah, ho letto male. :stordita:

blamecanada
06-04-2007, 14:04
Tzk...
Pur di risparmiare du' lire, farebbero di tutto. Il prodotto/servizio che offro e' scadente? Ma chi se ne frega, risparmio!
Beh è ovvio che l'azienda produce merce di qualità solo per convenienza economica, ma di solito si sostiene che nelle aziende private si avanza per merito, qua pare sia il contrario.
Del resto la polarizzazione del reddito è un fenomeno che si sta verificando da moltissimo tempo, cinque anni fa un manager statunitense guadagnava in media cento volte piú di un operaio, adesso quattrocento volte.

Ferdy78
06-04-2007, 14:58
40 milioni di americani emigrano? e ndo vanno?:mbe:

Beh loro emigrano di Stato in Stato...per cercare lavoro...!

Non sono sedentari.
la stragrande maggioranza di loro non ha casa di proprietà e non fa vacanze durante la vita lavorativa!!!

Tutti gli yankee arzilli over 60 che si fanno la crociera eil mega viaggio (plurimensile..) lo fanno appunto perchè di solito in famiglia ci stavan poco, indi per ripagare la santa pazienza della consorte..alla fine le regalano il mega giro intorno al globo!:D

La forma di lavoro che hanno loro è quella che Berlusconi voleva importare e ci è riuscito con la Biagi..:muro: :D

Dobbiamo muoverci, andiamo in giro per l'europa e cambiamo lavoro almeno ogni 5 anni...

Cfranco
06-04-2007, 14:59
Ah la meritocrazia nelle aziende private!

Aspetta ...
Cos' è che continuano a dirmi i miei capi ?
"Impara , lavora bene , migliora che così poi prendi più soldi"
Tzè :rolleyes:
Intanto è dal 2001 che non vedo aumenti ...

fabio80
06-04-2007, 15:07
La forma di lavoro che hanno loro è quella che Berlusconi voleva importare e ci è riuscito con la Biagi..:muro: :D



questa è una cazzata duplice:doh:

primo perchè la loro flessibilità del mercato del lavoro non c'entra nulla con la nostra, ma proprio niente

in seconda sede, il precariato è frutto di un processo che affonda le radici ben oltre i governi berlusconi e a cui han contribuito anche i beniamini tuoi, pronti a sventolare il problema solo per farsi eleggere :read: ma che alla prova dei fatti lasciano tutto così :doh:

Cfranco
06-04-2007, 15:14
Aspè , com' era la battuta che fanno sempre gli amministratori ?
I lavoratori sono il bene più prezioso dell' azienda
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :stordita: :(

l.zanna
06-04-2007, 15:16
Aspè , com' era la battuta che fanno sempre gli amministratori ?
I lavoratori sono il bene più prezioso dell' azienda
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :stordita: :(

Aggiungerei un "la sua soddisfazione è il nostro miglio premio" gnec gnec

Lino Banfi style:D

LightIntoDarkness
06-04-2007, 15:20
:O "Il nostro è il migliore dei mondi possibili" :O
:O "Il capitalismo neoliberista è il modello più efficiente" :O

Alessandro Bordin
06-04-2007, 15:57
Dobbiamo muoverci, andiamo in giro per l'europa e cambiamo lavoro almeno ogni 5 anni...

Qui da noi è poco sostenibile come vita. A parte che abbiamo diverse lingue, esiste anche il problema casa. Quasi tutti gli italiani comprano casa, limitando il proprio "areale". Negli USA è tutto diverso. Fatte le dovute considerazioni, preferisco il nostro mondo e non di poco, pur con le sue mille contraddizioni.

fabio80
06-04-2007, 16:03
Qui da noi è poco sostenibile come vita. A parte che abbiamo diverse lingue, esiste anche il problema casa. Quasi tutti gli italiani comprano casa, limitando il proprio "areale". Negli USA è tutto diverso. Fatte le dovute considerazioni, preferisco il nostro mondo e non di poco, pur con le sue mille contraddizioni.

se continua di sto passo voglio vedere in quanti compreranno ancora casa :stordita: :stordita: :stordita:

o almeno, che ci riusciranno :doh:

Fides Brasier
06-04-2007, 16:05
se continua di sto passo voglio vedere in quanti compreranno ancora casa :stordita: :stordita: :stordita:

o almeno, che ci riusciranno :doh:Ci stiamo per avvicinare all'American Standard of Life :O

:stordita:

fabio80
06-04-2007, 16:08
Ci stiamo per avvicinare all'American Standard of Life :O

:stordita:

sì, stipendi a parte però :mad:

CYRANO
06-04-2007, 16:12
Stessa politica che , me sa , segue la ditta di cui son dipendente da poco ( e spero di restarci altrettanto poco... )


Cl,malalmalm

Fides Brasier
06-04-2007, 16:21
sì, stipendi a parte però :mad:Ho detto che ci stiamo avvicinando: la transizione non e' ancora completa :O

8310
06-04-2007, 16:25
Che cose assurde....e pensare che qui non fai nulla e ti pagano pure...'siore e 'siori Americani venghino!!!la vera America è qui :sofico:

Alessandro Bordin
06-04-2007, 16:34
Che cose assurde....e pensare che qui non fai nulla e ti pagano pure...'siore e 'siori Americani venghino!!!la vera America è qui :sofico:

Tranquillo, esistono anche là, e molti :D

8310
06-04-2007, 16:41
Tranquillo, esistono anche là, e molti :D

Non ho dubbi, ma noi siamo decisamente superiori :asd:

[A+R]MaVro
06-04-2007, 16:43
Un caso limite e la classica soluzione tampone di brevissimo periodo per accontantare qualche azionista di maggioranza che vuole liquidare. Nel medio con dipendenti poco esperti e demotivati la qualità del servizio, e la soddisfazione della clientela, ne risentirà sicuramente.