View Full Version : Apple, nuovo brevetto per interfaccia utente
Redazione di Hardware Upg
06-04-2007, 09:09
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/apple/20724.html
La compagnia della Mela deposita un brevetto relativo ad un meccanismo di interfaccia utente che consente di rappresentare icone con dimensioni differenti all'interno della stessa cartella
Click sul link per visualizzare la notizia.
loperloper
06-04-2007, 09:14
secondo me,è solo un pensiero, da qualche parte qualcuno aveva già provveduto a fare una cosa del genere....la apple ha visto il tool e ha pensato bene di brevettarlo.....
@ loperloper: Prove al riguardo? Io invece ho il pensiero che domenica arrivino gli alieni e ci infilano tutti nelle uova di pasqua.
Comunque, se questo apparirà in Leopard, evidentemente stanno mettendo pesantemente mano al finder, e questo non può che essere un'ottima notizia perchè è, secondo me, il tallone di achille mac osx.
Paganetor
06-04-2007, 09:19
poso essere franco?
ma che cagata!
scusate il francesismo, ma non se ne può più! ormai le aziende brevettano TUTTO! e una roba così non mi sembra sia da brevetto...
e comunque il web è pieno di siti che operano con un principio IDENTICO (penso a www.hotfrog.it ad esempio): cos'è, poi andranno a rompere le palle a tutti questi siti per avere le royalties? :rolleyes:
che schifo...
reptile9985
06-04-2007, 09:22
questo proliferare di brevetti anche per cazzate del genere mi sembra esagerato, una palla al piede per lo sviluppo tecnologico, sono perplesso :stordita:
questo proliferare di brevetti anche per cazzate del genere mi sembra esagerato, una palla al piede per lo sviluppo tecnologico, sono perplesso :stordita:
hai ragione...ma a vedere come vista ha copiato OS X c'è veramente da incazzarsi.
massidifi
06-04-2007, 09:29
Considerando le migliaia di brevetti veramente inutili che vengono registrati ogni giorno... e vedendo l'effettiva utilità di questa "tecnica" di visualizzazione delle icone... non posso far altro che i complimenti alla Apple....
P.s. Anche se la odio....
Automator
06-04-2007, 09:34
bella cosa :D
BrightSoul
06-04-2007, 09:37
ma possono brevettare una cosa del genere? Lo stesso sistema viene già usato in alcuni blog per evidenziare alcune parole-chiave che hanno maggiore importanza e che potrebbero interessare di più all'utente. Si chiama Word Cloud. Ecco un esempio: http://static.flickr.com/142/323820051_cc0a653f44.jpg
Incredibile quanto siano stati opportunisti questi tizi di Apple...
ziozetti
06-04-2007, 09:37
poso essere franco?
ma che cagata!
L'idea mi sembra carina...
scusate il francesismo, ma non se ne può più! ormai le aziende brevettano TUTTO! e una roba così non mi sembra sia da brevetto...
e comunque il web è pieno di siti che operano con un principio IDENTICO (penso a www.hotfrog.it ad esempio): cos'è, poi andranno a rompere le palle a tutti questi siti per avere le royalties? :rolleyes:
che schifo...
...e su questo concordo.
Magari Apple lo brevetta "a fin di bene" senza chiedere diritti e in modo che nessun altro possa farlo... Steve "Robin Hood" Jobs? :D
Boh, a me sembra tanto il vecchio Workbench del AMIGA 500. Se non ricordo male li le icone del programma erano molto più grosse di quelle dei files normali. Ciao
Gnome ha la stessa feature da molto tempo (non ricordo da quanti anni) spero vivamente che non chiedano le royalties anche al team che ci sta dietro
R3GM4ST3R
06-04-2007, 09:45
Che figata!
Penso che brevetterò l'H20!!!
Speriamo accettino il brevetto...l'idea certo non è male...
:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
mi viene da ridere...(per non piangere)
Così di primo acchito, senza provarlo, mi sembra una inutility.
Personalmente non cerco le icone a vista, digito le lettere iniziali e trovo ciò che cerco. oppure le zone del desk sono cmq divise, in alto a dx ci son determinate cose, in basso a sx altre...
Dai, prima le icone sulla griglia, poi le puoi colorare, ora gli cambi el dimensioni, e vidco che cè anche la possibilità di far emettere loro un suono al passaggio (per i non vedenti...).
Ah, avevamo anche le icone che scappavano dal puntatore!
ekerazha
06-04-2007, 09:56
Gnome ha la stessa feature da molto tempo (non ricordo da quanti anni) spero vivamente che non chiedano le royalties anche al team che ci sta dietro
Di default non mi risulta... forse con qualche estensione? Quale?
Portocala
06-04-2007, 10:03
io brevetto il piscio controvento :D
samslaves
06-04-2007, 10:03
Hmmm.
Avete mai provato ad avere una cartella che contiene l'APPLICAZIONE ed un centinaio di folders?
Bene, non volete mettere la app nel Dock o sul desktop come alias. Apro la cartella e perdo 1 min. per localizzare l'icona dell'applicazione. Un esempio su tutti, almeno sul Mac e' Never Winter Nights.
A me sembra, in questi frangenti, una buona idea.
loperloper
06-04-2007, 10:05
@Bulfio:
ti pare che sia un brevetto geniale e sensazionale?a me no, quindi è molto probabile che ci abbia pensato prima già qualcunaltro...e cmq io nn ho sfottuto nessuno quindi evita commenti insulsi per favore...e comunque per quanto riguarda le prove ha risposto già Rabside:
Gnome ha la stessa feature da molto tempo (non ricordo da quanti anni) spero vivamente che non chiedano le royalties anche al team che ci sta dietro
Io vedrei veramente di contare fino a 10 prima di parlare!
ma possono brevettare una cosa del genere? Lo stesso sistema viene già usato in alcuni blog per evidenziare alcune parole-chiave che hanno maggiore importanza e che potrebbero interessare di più all'utente. Si chiama Word Cloud. Ecco un esempio: http://static.flickr.com/142/323820051_cc0a653f44.jpg
Incredibile quanto siano stati opportunisti questi tizi di Apple...
Appunto, ma troverai sempre qualcuno che ti dirà che quelle sono icone, non testo. E che quindi Apple ha avuto l'idea geniale prima di tutti gli altri:muro:
Haran Banjo
06-04-2007, 10:12
Beh, visto che è stato brevettato anche Babbo Natale, non c'è da stupirsi.
ilsensine
06-04-2007, 10:15
Di default non mi risulta... forse con qualche estensione? Quale?
Non so gnome, ma kde ha fsview che fa cose simili.
Perché, c'è bisogno di "prior art" per simili brevetti?
Gnome ha la stessa feature da molto tempo (non ricordo da quanti anni) spero vivamente che non chiedano le royalties anche al team che ci sta dietro
Sembrava anche a me infatti... :doh:
Per non parlare della Tag-cloud...
Mister24
06-04-2007, 10:23
Io in genere dispongo le icone sul desktop a seconda della tipologia: in basso a sinistra ci sono i giochi, in alto le unità disco, a sinistra i programmi di utilità come antivirus e defrag. Le icone sono messe comunque sui bordi del desktop così sono sempre raggiungibili anche con finestre aperte al centro. Che dite brevetto anche questa disposizione. :idea: Potrei diventare ricco. :yeah: :winner:
riva.dani
06-04-2007, 10:37
@Mister 24
Anch'io le dispongo così, inoltre con Gnome (ma credo proprio anche con KDE) posso ridimensionare a mio piacimento, così che ad esempio la cartella Documenti sul desktop (che è anche la mia home ;) ) ha dimensioni maggiori della cartella bin, dato che in quest'ultima è raro che vada a metterci le mani, se non via terminale... :)
Spero non gli consentano di brevettare una cosa del genere, altrimenti dovevano riconoscere a Red Hat il brevetto sui DRM...
raffobaffo
06-04-2007, 10:42
una cosa del genere non è brevettabile.. evidentemente è ben diversa da quanto riportato nella notizia...
ilsensine
06-04-2007, 10:44
una cosa del genere non è brevettabile...
...beata innocenza :)
Di default non mi risulta... forse con qualche estensione? Quale?
Ebbene sì, di default. ora sono sotto win al lavoro quindi vado a memoria: tasto dx sull'icona, apri il menu contestuale e tra levoci che compaiono c'è anche quella per modificare la dimensione. purtroppo non ricordo la voce. stasera aggiorno ;)
Se vogliamo dirla tutta gnome ha anche la possibilità di aggiungere gli emblems, quelli si che sono una figata. Tra un anno la Apple brevetterà anche quelli ;)
diabolik1981
06-04-2007, 10:59
Se vogliamo dirla tutta gnome ha anche la possibilità di aggiungere gli emblems, quelli si che sono una figata. Tra un anno la Apple brevetterà anche quelli ;)
Come... tutte le novità non erano Made in Cupertino?
Kenny Rullo
06-04-2007, 11:01
Io punto il dito sulla vera rivoluzione di apple in questa notizia: quella che si vede è la nuova interfaccia grafica di leopard! LOL :fagiano: :sofico: :cincin:
Ma perchè parlate se non vi informate?
E' vero che la notizia non è precisa, ma Apple ha brevettato un sistema che consente di ridimensionare le icone indipendentemente dalla risoluzione dello schermo e senza perdita di qualità, insomma, delle specie di icone vettoriali al 100%. Poi la notizia riporta l'uso che di questa innovazione si farà nel (prossimo?) sistema operativo.
lbrfabio
06-04-2007, 11:06
Da quel che ho letto in giro. Quelle immagini sono prese da un precedente brevetto apple dal Mac 9...
wollybully
06-04-2007, 11:09
insomma, delle specie di icone vettoriali al 100%.
.... come su Vista :fagiano: ...
lbrfabio
06-04-2007, 11:10
ecco qui il link
http://gustomela.blogsome.com/2007/04/05/sarebbe-ora-2/
Ma perchè parlate se non vi informate?
E' vero che la notizia non è precisa, ma Apple ha brevettato un sistema che consente di ridimensionare le icone indipendentemente dalla risoluzione dello schermo e senza perdita di qualità, insomma, delle specie di icone vettoriali al 100%. Poi la notizia riporta l'uso che di questa innovazione si farà nel (prossimo?) sistema operativo.Informati te, va...
Il fatto delle icone ed interfaccia resolution indipendent si sapeva già da mesi, nei primi 3 righi dice chiaramente:
un nuovo meccanismo per l'interfaccia utente che consente di visualizzare icone con dimensioni differenti all'interno di una stessa finestra
Le icone per quanto si sa saranno 512x512, in rete gira qualcosa da mesi, questa è lo screen:
http://img130.imageshack.us/img130/4553/picture2xj1.png
Informati te, va...
Il fatto delle icone ed interfaccia resolution indipendent si sapeva già da mesi, nei primi 3 righi dice chiaramente:
un nuovo meccanismo per l'interfaccia utente che consente di visualizzare icone con dimensioni differenti all'interno di una stessa finestra
Le icone per quanto si sa saranno 512x512, in rete gira qualcosa da mesi, questa è una:
Appunto, quello che intendo dire è che se è stato brevettato evidentemente è qualcosa di ben più complesso dell'aria che respiriamo e che evidentemente avrà qualcosa di innovativo, pur tenendo presente che il brevetto è ammesso su una nuova invenzione o su un migliore sfruttamento di una invenzione precedente.
EDIT: Scusate, era rimasta l'immagine nel quote.
Questo non te lo so dire... per pensa che MS ha brevettato il Doppio Click quindi direi che non ci sono limiti... :rolleyes:
Dalla guida ufficiale di Gnome ecco un paio di link interessanti.
il primo per vedere gli emblems all'opera
http://www.gnome.org/learn/users-guide/2.8/user-guide.html#gosnautilus-550
(lo screen non gli rende onore)
il secondo che spiega come ridimensionare le singole icone
http://www.gnome.org/learn/users-guide/2.8/user-guide.html#gosnautilus-103
ovviamente nulla vieta di usare icone svg...
Ma perchè parlate se non vi informate?
E' vero che la notizia non è precisa, ma Apple ha brevettato un sistema che consente di ridimensionare le icone indipendentemente dalla risoluzione dello schermo e senza perdita di qualità, insomma, delle specie di icone vettoriali al 100%. Poi la notizia riporta l'uso che di questa innovazione si farà nel (prossimo?) sistema operativo.
Scusa eh, ma anche la grafica vettoriale non mi sembra una novità tanto sconvolgente da meritarsi un brevetto a parte, sebbene relativa alle icone liberamente scalabili (altra pseudo-innovazione).
Non è specificatamente una colpa di Apple, ma brevetti come questi sono sbagliati tanto quanto molti altri: tipo quello che tratta il famoso "dispositivo di azionamento a levetta su telecomando" con il quale qualche azienda avrebbe denunciato Nintendo per l'interruttore a grilletto sul Wii-mote... ma siamo seri... :doh:
Scusa eh, ma anche la grafica vettoriale non mi sembra una novità tanto sconvolgente da meritarsi un brevetto a parte, sebbene relativa alle icone liberamente scalabili (altra pseudo-innovazione).
Non è specificatamente una colpa di Apple, ma brevetti come questi sono sbagliati tanto quanto molti altri: tipo quello che tratta il famoso "dispositivo di azionamento a levetta su telecomando" con il quale qualche azienda avrebbe denunciato Nintendo per l'interruttore a grilletto sul Wii-mote... ma siamo seri... :doh:
Beh, la grafica vettoriale si basa su algoritmi, il brevetto verte su quello. Comunque ripeto, se la Apple brevetta quelle icone, o un nuovo modo si sfruttare un'idea già esistente, non lo so, non lavoro all'ufficio brevetti.
Però sarei più cauto nel dare giudizi.
Eraser|85
06-04-2007, 12:10
a me sembra molto poco pratica perché ti incasina parecchio l'UI.. ma poi, adesso non so voi come abbiate impostato explorer, ma io ho la visualizzazione dettagliata con le icone da 16px.. non saprei proprio che farmene di sta roba :stordita: :stordita:
Scusate un attimo, se effettivamente era una cosa già esistente perchè non è stata brevettata dal primo che l'ha ideata e/o implementata? Premesso che sono convinto che Apple abbia cmq messo dell'innovazione in questo concetto, ma se anche non fosse, ha potuto brevettare la cosa poichè ha avuto campo libero. Quindi peggio per chi se l'è fatta soffiare.
^TiGeRShArK^
06-04-2007, 12:54
poso essere franco?
ma che cagata!
scusate il francesismo, ma non se ne può più! ormai le aziende brevettano TUTTO! e una roba così non mi sembra sia da brevetto...
e comunque il web è pieno di siti che operano con un principio IDENTICO (penso a www.hotfrog.it ad esempio): cos'è, poi andranno a rompere le palle a tutti questi siti per avere le royalties? :rolleyes:
che schifo...
Oggi vado a depositare un brevetto per visualizzare le parole a grandezza diversa nella stessa pagina web o nello stesso documento :rolleyes:
che cacata micidiale..
tra un pò brevetteranno anke l'aria ke respiriamo :Puke:
ilsensine
06-04-2007, 12:55
Scusate un attimo, se effettivamente era una cosa già esistente perchè non è stata brevettata dal primo che l'ha ideata e/o implementata?
Perché non tutto il mondo condivide la bontà dei brevetti sul software.
Premesso che sono convinto che Apple abbia cmq messo dell'innovazione in questo concetto, ma se anche non fosse, ha potuto brevettare la cosa poichè ha avuto campo libero. Quindi peggio per chi se l'è fatta soffiare.
Non funziona proprio così.
nb abbiamo dei thread che parlano dei brevetti software se vuoi sapere cosa sono in realtà (e cosa comportano):
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=634535
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=982081
ziozetti
06-04-2007, 13:04
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/apple/20724.html
La compagnia della Mela deposita un brevetto relativo ad un meccanismo di interfaccia utente che consente di rappresentare icone con dimensioni differenti all'interno della stessa cartella
Click sul link per visualizzare la notizia.
Ma solamente io ho letto tutto il testo della notizia? Effettivamente l'estratto qua sopra può scatenare digitazioni insensate ma (copioincollo):
Apple ha recentemente depositato un brevetto relativo ad un nuovo meccanismo per l'interfaccia utente che consente di visualizzare icone con dimensioni differenti all'interno di una stessa finestra, a seconda dell'importanza di ciò che queste icone rappresentano. Il brevetto è stato presentalo lo scorso mese di Dicembre e pubblicato per la prima volta nella giornata di ieri.
Attualmente l'interfaccia utente dei sistemi operativi consente di modificare le dimensioni di tutte le icone presenti in una finestra o in una cartella, mentre sarebbe maggiormente funzionale poter modificare la dimensione delle stesse icone a seconda di quanto rilevanti siano rispetto ad altre situate nella medesima locazione.
All'atto pratico è possibile applicare criteri predeterminati oppure crearne di personalizzati: sarà possibile così creare rappresentazioni che, ad una semplice occhiata, permettano di capire quale sia, ad esempio, l'eseguibile all'interno di una finestra oppure i file di dimensioni maggiori e via discorrendo.
Quindi, per esempio (vedi disegno) a cartella più voluminosa corrisponde icona più grande. Ma in automatico!
Ecco la differenza con Gnome (che di suo mi sembra permetta "solo" di modificare le dimensioni delle singole icone).
ilsensine
06-04-2007, 13:28
Quindi, per esempio (vedi disegno) a cartella più voluminosa corrisponde icona più grande. Ma in automatico!
E' quello che fa il citato fsview di kde.
Ma - ripeto - vi invito a riflettere sul fatto che cose simili debbano essere o meno brevettate di per se, prior art a parte
(e a leggere i thread sui brevetti che ho postato -- ne troverete di peggiori).
ziozetti
06-04-2007, 13:36
E' quello che fa il citato fsview di kde.
Ma - ripeto - vi invito a riflettere sul fatto che cose simili debbano essere o meno brevettate di per se, prior art a parte
(e a leggere i thread sui brevetti che ho postato -- ne troverete di peggiori).
Scusa, avevo letto il tuo post ma ne ero dimenticato... :fagiano:
Kde è un po' che non lo uso, forse l'ultimo che ho provato era su Mandrake 8... :D
Per quanto riguarda i brevetti concordo, ma spero in Robin... :stordita:
Mannaggia, sono davvero impegnato in questo periodo.
Domani, se ho tempo, corro all'ufficio brevetti e registro il programma in turbo pascal che calcola la media aritmetica di 2 numeri.
Scusate...sono nuovo...
Ma la discussione sui brevetti mi interessa perchè è il mio lavoro...
E vi devo proprio dire che negli scorsi 46 post si son dette un sacco di cagate sui brevetti!! I brevetti non vengono concessi se non sussiste la NOVITà...e nel caso in cui gnome, kde...o chiunque altro abbia già utilizzato l'invenzione stati tranquilli che il brevetto non verrà concesso...mi sembra inoltre doveroso dire che in europa il brevetto software è una cosa particolare, e vi posso assicurare che l'oggetto di cui si parla in questa new non è brevettabile...questo però non impeisce alla apple di fare la domanda di brevettazione per bloccare la cosa per 3 o 4 anni...
Comunque ragazzi è un discorso molto complesso quello dei brevetti...e dire cazzate a riguardo è veramente facile, soprattutto quando non si è ben informati!
perciò vi prego di informarvi meglio...o almeno a non dar aria alla bocca tanto per fare...
Mi sembra un'idea carina..
niente di che, per carità, ma penso sia utile..
A me farebbe comodo la possibilità di scrivere i nomi delle cartelle che voglio in grassetto o con colori diversi o magari poter cambiare il colore dell'icona cartella standard per evidenziarne una..
E' davvero una cosa semplice ma nessuno ci ha mai pensato :-P
Però sarei più cauto nel dare giudizi.
Hai ragione. Mi scuso se sono sembrato impulsivo.
Scusate...sono nuovo...
Ma la discussione sui brevetti mi interessa perchè è il mio lavoro...
E vi devo proprio dire che negli scorsi 46 post si son dette un sacco di cagate sui brevetti!! I brevetti non vengono concessi se non sussiste la NOVITà...e nel caso in cui gnome, kde...o chiunque altro abbia già utilizzato l'invenzione stati tranquilli che il brevetto non verrà concesso...mi sembra inoltre doveroso dire che in europa il brevetto software è una cosa particolare, e vi posso assicurare che l'oggetto di cui si parla in questa new non è brevettabile...questo però non impeisce alla apple di fare la domanda di brevettazione per bloccare la cosa per 3 o 4 anni...
Comunque ragazzi è un discorso molto complesso quello dei brevetti...e dire cazzate a riguardo è veramente facile, soprattutto quando non si è ben informati!
perciò vi prego di informarvi meglio...o almeno a non dar aria alla bocca tanto per fare...
Capisco che la faccenda sarà sicuramente più complessa di quanto appare, ma, per come viene descritta, mi sembra un'ingiustizia che in molti casi vengano concessi brevetti che personalmente - ma ammetto di non essere di certo informatissimo in merito - reputo troppo banali per essere considerati tali.
Se vorrai spiegare meglio la questione te ne sarei grato. :)
dsajbASSAEdsjfnsdlffd
06-04-2007, 15:13
a quando il brevetto dei colori diversi per indicare cose didiversa importanza?
chi è il demente che lascia brevettare ste cose?
jappilas
06-04-2007, 15:16
Domani, se ho tempo, corro all'ufficio brevetti e registro il programma in turbo pascal che calcola la media aritmetica di 2 numeri.per quanto ne so, quello che viene brevettato è un algoritmo o un' applicazione di uno specifico concept a una specifica situazione in cui prima non si era pensato di impiegarlo...
un' implementazione di un algoritmo o accorgimento (sotto brevetto o meno), in un determinato linguaggio di programmazione, è invece posta sotto copyright
Scusate un attimo, se effettivamente era una cosa già esistente perchè non è stata brevettata dal primo che l'ha ideata e/o implementata? forse perchè appunto prima non si era pensato di correlare il metodo (vettorializzazione, resizing delle icone - che non è una novità, se si pensa alle icone SVG e quelle in formato vettoriale ottimizzato in haiku os ) con l' applicazione specifica (fornire "hint" visivo in un' interfaccia utente)Premesso che sono convinto che Apple abbia cmq messo dell'innovazione in questo concetto, ma se anche non fosse, ha potuto brevettare la cosa poichè ha avuto campo libero. Quindi peggio per chi se l'è fatta soffiare.a onor del vero la ricerca "accademica" sulle cosiddette "zoomable interfaces" è stata piuttosto attiva per un certo periodo - non mi stupirei se il brevetto venisse invalidato in base a qualche prior art...
Jon_Snow
06-04-2007, 15:25
E' inutile negarlo, qui ci vuole qualche regolamentazione SERIA sui brevetti. E' palese...
samslaves
06-04-2007, 15:40
Avete mai provato ad avere una cartella che contiene l'APPLICAZIONE ed un centinaio di folders?
Bene, non volete mettere la app nel Dock o sul desktop come alias. Apro la cartella e perdo 1 min. per localizzare l'icona dell'applicazione. Un esempio su tutti, almeno sul Mac e' Never Winter Nights.
A me sembra, in questi frangenti, una buona idea.
samslaves
06-04-2007, 15:42
In pratica e' anche un sostitutivo alla possibilita' in Mac OS di evidenziare i files con colori diversi (Labels).
^TiGeRShArK^
06-04-2007, 16:00
Avete mai provato ad avere una cartella che contiene l'APPLICAZIONE ed un centinaio di folders?
Bene, non volete mettere la app nel Dock o sul desktop come alias. Apro la cartella e perdo 1 min. per localizzare l'icona dell'applicazione. Un esempio su tutti, almeno sul Mac e' Never Winter Nights.
A me sembra, in questi frangenti, una buona idea.
Ma usare un link anzichè perdere tempo a cercare? :mbe:
e cmq già dai tempi del dos c'era una soluzione semplicissima per trovare un eseguibile in mezzo a decine di migliaia di altri files:
dir *.exe
:D
samslaves
06-04-2007, 16:34
>
dir *.exe
<
Certo. E se hai piu' .exe interdipendenti ma solo uno ti interessa (e' il principale)?
Insomma, come dicevo, se non voglio creare links perche' e' un file usato di rado ma appena entro in una cartella con centnaia di files voglio una icona grande grande per individuare subito cio' che mi interessa, bene questa e' un'opzione in piu'.
Ma da chi non puo' neppure colorare i files per dare un'idea visiva della sua importanza ecc... non si puo' pretendere che si capisca.
^TiGeRShArK^
06-04-2007, 16:59
>
dir *.exe
<
Certo. E se hai piu' .exe interdipendenti ma solo uno ti interessa (e' il principale)?
Insomma, come dicevo, se non voglio creare links perche' e' un file usato di rado ma appena entro in una cartella con centnaia di files voglio una icona grande grande per individuare subito cio' che mi interessa, bene questa e' un'opzione in piu'.
Ma da chi non puo' neppure colorare i files per dare un'idea visiva della sua importanza ecc... non si puo' pretendere che si capisca.
No non capisco per nulla :O
Io l'unico problema ce l'ho quando voglio trovare qualcosa sul mio desktop o sul mio menu avvio.
Ma di certo questa tecnologia non mi aiuta per nulla...
specie quando ai tempi avevo tanti di quei programmi installati che il menu avvio mi usciva dallo schermo e l'ultima colonna era completamente invisibile :asd:
EDIT:
comqunque nel tuo post parlavi di un applicazione e di centinaia di folders.
quindi in quel caso dir *.exe sarebbe stato MOLTO + efficace dell'icona con dimensioni + grandi dato che se hai davvero tante di quelle cartelle che nn ti entrano nello schermo dovresti comunque perdere tempo a scrollare fino a che non noti l'icona + grande :p
non dimentichiamo che apple è stata citata in giudizio e ha pagato creative per il sistema di navigazione a icone dell'ipod...cosa che del resto usano tutti da anni ora creative oltre ai $ ha ottenuto la licenza per vendere gadget per ipod...da come la vedo é solo pararsi il c..o:)
Ecco quello che può fare gnome già oggi:
La casa centrale di base ha le dimensioni del resto, io l'ho solo "allargata", come vedete la qualità resta ottima. gli emblemi sono quelle simpatiche immagini sulle cartelle
http://img377.imageshack.us/img377/7395/screenshot1ei5.th.png (http://img377.imageshack.us/my.php?image=screenshot1ei5.png)
JohnPetrucci
07-04-2007, 10:28
Un altro brevetto ridicolo, ormai si brevetta di tutto solo per spillare soldi a chiunque.
Siamo proprio alla frutta... :rolleyes:
Al di là dell'essere favorevoli o contrari ai brevetti sul software, cose come questa non si dovrebbero poter brevettare, e la risposta a un tentativo del genere dovrebbe essere una grassa risata in faccia e subito, altro che 3-4 anni... Che poi ci siano "in teoria" criteri restrittivi sull'approvazione di un brevetto, non esclude che gli stessi siano insufficienti e/o applicati in meniera inefficiente. Ormai, c'è chi dichiara boriosamente che ottenere un brevetto è una questione di abilità nell'esporre il contenuto della richiesta, più che di validità e innovazione. E il brevetto sulla ruota lo dimostra ampiamente...
Per quanto riguarda l'idea in sè non mi ispira molto, anche se a qualcuno può piacere: per quanto mi riguarda, avere una "miriade" di icone a grandezza diversa, disposte disordinatamente mi darebbe solo un senso di maggiore confusione, meglio (per me) raggruppare in base al tipo, al più usando colorazioni particolari (e personalizzabili) e una sezione con i collegamenti alle diverse aree della schermata (cartelle, eseguibili, file di testo, ecc.). Ma soprattutto non mi piace l'idea di avere dei criteri di default per tutto: capisco voler evidenziare, nella cartella di un programma, l'eseguibile "principale", oppure, in una ricerca, quei file che corrispondono esattamente alla query, ma per tutto il resto le "previsioni" sull'importanza potrebbero essere imprecise. Ad esempio, una cartella con molti file potrebbe essere più importante di altre, ma anche no: dipende dal contenuto, potrebbe ad esempio essere una cartella di archivio dove vengono spostati file "vecchi" e la cartella di interesse per l'utente potrebbe essere una contenente pochi file "nuovi" (ultime revisioni di un documento, ecc.). Magari nella maggior parte dei casi non è così, ma credo che l'importanza di un "oggetto" sia, comunque, sempre relativa a ciò che l'utente cerca in quel preciso momento, quindi dal mio punto di vista può essere meglio lasciare che sia l'utente a stabilire cosa dev'essere evidenziato (al più si può fornire un set di possibili criteri tra cui scegliere, ma nessun default).
Ma ciò che contesto è la volontà di brevettare una cosa del genere: primo perchè è contrario a tutti i criteri di usabilità delle interfacce (più si assomigliano e meglio è per gli utenti - naturalmente vale anche per il doppio clic di MS, sono contrario anche a quel brevetto), poi perchè non si dovrebbe poter brevettare, punto e basta! Il criterio di prima applicazione ad un campo specifico non mi sembra sufficiente per determinare la validità di un brevetto del genere (ma anche in generale): capisco voler brevettare qualcosa di già esistente MA usata in un campo COMPLETAMENTE diverso da quello in cui è nata, non accetto invece l'idea che si possa brevettare come applicazione specifica quello che è, in realtà, il restringimento ad un campo specifico di qualcosa che già esiste in un contesto più ampio, di cui il presunto nuovo campo d'uso faceva potenzialmente già parte, anche se con piccole variazioni, specialmente se riconducibili all'accostamento di concetti preesistenti nello stesso campo d'uso (sempre secondo il principio del "contenimento" in un contesto più ampio). Nel caso specifico, ad esempio:
- la grafica vettoriale esiste da ben prima di questo brevetto (esiste da ben prima della grafica raster, se per questo), ed esiste per usi generici, ivi compreso questo -> non vedo proprio in base a quale logica si possa brevettare l'uso della grafica vettoriale nelle icone di una interfaccia utente, al fine di migliorarne l'aspetto in seguito a ridimensionamenti e a prescindere dalla risoluzione dello schermo (proprietà intrinseca della grafica vettoriale), qualunque sia la logica di gestione dei ridimensionamenti; se proprio qualcosa si deve poter brevettare, in questo contesto, si brevetti UN algoritmo specifico di grafica vettoriale, ad esempio ottimizzato per semplificare i calcoli nella gestione di molte icone, ma nulla più;
- a ben guardare, l'uso di icone di diversa grandezza, seppur limitato ad un contesto "globale" (=dimensioni uguali per tutte le icone e variabili globalmente), non è una novità, e la possibilità di variare singolarmente le dimensioni di ciascuna icona, in maniera arbitraria o secondo dei criteri, costituisce una semplice variazione nell'uso precedente, concettualmente riconducibile, del resto, alla pratica non nuova di evidenziare e/o differenziare in qualche modo l'aspetto dei riferimenti grafici ad "oggetti" e file, ad esempio con colori diversi per i nomi, o con icone diverse, scelte in maniera arbitraria (es: icone diverse per ciascun file eseguibile) oppure secondo un criterio predefinito (es: icone comuni a file dello stesso tipo): la diversità nelle dimensioni di una icona è solo un particolare metodo di applicazione del più generale criterio della diverstià delle icone, non necessariamente distinguibile, in generale, dalla diversità nella forma, nei colori, nell'oggetto della rappresentazione grafica, né del resto la dimensione delle icone attuali (intesa come dimensione e forma dell'oggetto rappresentato), esclusa qualsiasi parte del tutto trasparente, si può considerare differente da un'icona all'altra, entro i limiti della dimensione massima prevista (limiti che peraltro non costituiscono un vincolo rigido sulla disposizione e distanza delle icone, ragion per cui, ai fini della visibilità e dell'usabilità, acquista senso considerare come dimensione "effettiva" quella del contenuto non trasparente). L'unico vero elemento di "novità" risulta quindi risiedere nella possibilità di variare le dimensioni massime e quelle "effettive" di icone uguali (di uguale contenuto grafico) secondo dei criteri di rilevanza, novità che però si riduce ad una particolare implementazione, diversa ma predicibile (ovvero da tale da potersi considerare non ignota, benchè non adottata), di criteri e concetti più generali già in uso in forme diverse ma correlate, detto altrimenti andrebbe considerata come una semplice, ulteriore applicazione di concetti noti e già sfruttati nello stesso ambito. Ne consegue, a mio parere, che non si possa parlare di una vera innovazione, ma di qualcosa che chiunque può in qualsiasi momento decidere di fare come naturale conseguenza di ciò che già stava facendo nello stesso ambito, per cui un brevetto "generico" che ricopra la semplice possibilità di creare delle icone differenti nella grandezza come diretta conseguenza della "rilevanza", comunque intesa, dell'oggetto correlato, non può essere ammissibile; al più si potrebbe "tollerare" (al di là delle opinioni soggettive sulla brevettabilità del software: stiamo partendo dal presupposto che, comunque, da qualche parte, qualcosa si può brevettare) un brevetto su di una particolare applicazione, "veramente" specifica, dei suddetti criteri, ovverosia stabilendo un particolare criterio di rilevanza (es: i file eseguibili devono avere icone più grandi delle librerie condivise, idem per le cartelle con più file rispetto a quelle con meno file, oppure i file più recenti con icone più grandi rispetto a quelli più vecchi) e con precise proporzioni tra le icone in base alla rilevanza stabilita (ad esempio, basandosi su di un ipotetico studio di usabilità ), ma un brevetto del genere sarebbe chiaramente inutile.
In ogni caso, spero che per una volta si tenga veramente conto della prior art e il brevetto non passi: oltre ai già citati studi sulle "zoomable images" e all'esistenza di interfacce basate sugli stessi principi (oltre ai casi di gnome e kde, terrei in debita considerazione anche i siti che usano caratteri di dimensioni diverse per evidenziare la rilevanza del testo: si tratta, appunto di usare il criterio della maggiore o minore grandezza in relazione alla maggiore o minore rilevanza dell' "oggetto" correlato, e i contesti d'uso sono solo leggermente, se non apparentemente, diversi: in fin dei conti, l'obbiettivo è la creazione di un'interfaccia maggiormente usabile per l'accesso agli "oggetti" correlati), io oserei andare a pescare un possibile esempio di "prior art" in qualcosa già in uso nei software della stessa Apple, ma non solo, e da un bel po' di tempo: la "barra delle applicazioni" dei vari mac os(x), adottata in maniera simile anche in altre interfacce (ad esempio, su linux, e recentemente anche per windows), si può considerare a mio avviso un esempio di "icon playground", ovvero sia un piccolo ambiente grafico (o parte di esso) popolato da icone, le quali assumono dimensioni diverse a seconda della rilevanza "temporanea" che assumono per l'utente (l'unica differenza, da questo punto di vista, è che nella barra la rilevanza è solo temporanea e assegnata dinamicamente quando l'icona viene selezionata, mentre questo brevetto prevede un'assegnazione statica, a priori, della rilevanza a ciascuna icona, e secondo criteri diversi dalla selezione momentanea, ma sempre allo scopo di renderle meglio visibili all'occorrenza: non mi pare una differenza così sostanziale da "meritare" un brevetto...) :D
Il brevetto della ruota è sublime, l'ho letto adesso. E' una situazione Pirandelliana. Il problema è che anche gli zulù nel 2007 vogliono un posto nei libri di storia...
Mah veramente la negazione della logica...
Uno dovrebbe entrare all'ufficio brevetti e dovrebbe fare pestaggi a sangue
Skywalk3r
10-04-2007, 00:52
OS-X lo uso da un anno.
E' la cosa + vicina al (defunto) Amiga OS che ho usato per oltre 10 anni...
Ma le icone a dimensioni diverse... LOOOOL le aveva anche il Workbench 1.0 (1985) su Amiga OS 1.0. E non c'erano neppure limiti alle dimensioni delle icone...
Anzi, per dire di più, le icone erano anche animate con "effetto sorpresa" (cliccando un'icona l'immagine poteva cambiare oltre che essere banalmente evidenziata).
ilsensine
10-04-2007, 08:37
Scusate...sono nuovo...
Benvenuto!
Ma la discussione sui brevetti mi interessa perchè è il mio lavoro...
E vi devo proprio dire che negli scorsi 46 post si son dette un sacco di cagate sui brevetti!! I brevetti non vengono concessi se non sussiste la NOVITà...
Definisci "novità". Anche un chiodo con la testa a "pentagono" è novità?
e nel caso in cui gnome, kde...o chiunque altro abbia già utilizzato l'invenzione stati tranquilli che il brevetto non verrà concesso...
beato te... :muro:
Questa è la teoria; gli avvocati insegnano che la pratica è ben diversa. Dai una occhiata ai nostrithread sui brevetti in Programmazione; di brevetti teoricamente non validi ne passano a tonnellate negli USA, e una volta che un brevettoè passato è facile farci i soldi. Anche se il brevetto è invalidabile.
mi sembra inoltre doveroso dire che in europa il brevetto software è una cosa particolare, e vi posso assicurare che l'oggetto di cui si parla in questa new non è brevettabile...
...in Europa forse. Vai negli USA, in Corea del Sud, in Australia...
Negli Stati Uniti la legislazione è diversa da quella Europea, e lì, di fatto, i brevetti sul software vengono concessi da più di dieci anni. Sono stato recentemente a una conferenza dove si parlava proprio di brevetti software, GPL e copyright...
Per quello che riguarda il software in europa è brevettabile solo se è evidente l'applicazione industriale. mi spiego: si può brevettare il software che gestisce una macchina impacchettatrice, ma non si può brevettare un applicazione per un sistema operativo.
Si può proteggere il codice con il copyright o semplicemente con il segreto industriale, o con la GPL...ma, per la legislazione vigente in europa, non si può brevettare.
Poi è vero anche il discorso che la concessione del brevetto è strettamente legata alla stesura del testo dello stesso, e al modo formale in cui viene descritta l'invenzione.
Ci terrei a sottolineare però che le competenze dell'ufficio brevetti europeo sono più che buone in quasi tutti i campi dello scibile umano, e che la loro valutazione richiede anni anche perchè studiare quello che in gergo si chiama "lo stato dell'arte" per ogni richiesta i brevetto richiede tempo, soprattutto se lo si fa in modo serio.
Altro dettaglio rilevante: mi pare di aver capito che qualcuno durante questi giorni è andato a spulciare qualche banca dati brevettuale (es. ep.espacenet.com), senza sapere che nelle bacnhe dati rimane traccia di tutte le domande di brevettazione che vengono fatte, anche di quelle che alla fine dell'iter vengono rigettate. Perciò prima di dire "è stata brevettata la ruota" andate a vedere il suo stato legale (INPADOC legal status) perchè troverete tutti i dettagli sulla sua valutazione e concessione o meno! La stragrande maggioranza dei brevetti che vengono richiesti vengono rigettati per i più svariati motivi, ma ad un occhio poco esperto potrà sembrare che in realtà il brevetto esiste! anhe il registro dell'EPO (European Patent Office) è utile in questo senso.
Ricordate anche che uno degli scopi del sistema brevettuale è la diffusione delle invenzioni (non l'unico ovviamente....) ed è per questo che vengono pubblicate anche le richieste più assurde!
Ultima cosa..negli Stati Uniti si brevetta tutto, e quando dico tutto vuol dire proprio TUTTO (ma anche negli stati uniti c'è un esame di merito dove la domanda viene valutata, e in seguito si decide se concedere o meno il brevetto)!! Ma un brevetto valido negli stati uniti non vale in tutto il Mondo...anzi un brevetto è sempre e comunque REGIONALIZZATO...e perciò se io voglio essere protetto fuori dagli stati uniti devo fare un brevetto per ogni stato in cui io voglio essere protetto...soldi soldi soldi...e poi sono io che devo vigilare sui concorrenti affinchè non mi copino...
Infine una piccola nota sul "Bel Paese": l'Italia(insieme solo credo al Burkina Faso e allo Swaziland) è l'unico stato in cui non è previsto un'esame di merito per le domande di brevettazione. Perciò, a meno che io non chieda di brevettare l'aria, il brevetto mi viene concesso, limitatamente al suolo italiano chiaramente. C'è poi anche da dire che un brevetto Italiano, nell'ambito del mercato globale, vale come il 2 di picche a briscola...
ilsensine
10-04-2007, 12:18
Negli Stati Uniti la legislazione è diversa da quella Europea, e lì, di fatto, i brevetti sul software vengono concessi da più di dieci anni.
Ebbè SPERO proprio che il brevetto in questione riguarda solo gli USA :D
Comunque occorre discuterne, in quanto come ben sai non perdono occasione per tentare di propinarci quei brevetti nella legislazione europea.
Per quello che riguarda il software in europa è brevettabile solo se è evidente l'applicazione industriale. mi spiego: si può brevettare il software che gestisce una macchina impacchettatrice, ma non si può brevettare un applicazione per un sistema operativo.
Umm credo che sia stata la proposta del Parlamento Europeo, nel corso dell'ultimo scontro con la Commissione. La Commissione scelse la guerra aperta con il parlamento, e la direttiva fu archiviata.
Al momento non dovrebbero esserci leggi europee chiare sulla sorte del software, e l'EPO fa come crede.
Poi è vero anche il discorso che la concessione del brevetto è strettamente legata alla stesura del testo dello stesso, e al modo formale in cui viene descritta l'invenzione.
Eh eh se hai avuto a che fare con avvocati, saprai come operano vero? ;)
data la foglia, brevettare l'albero
Ci terrei a sottolineare però che le competenze dell'ufficio brevetti europeo sono più che buone in quasi tutti i campi dello scibile umano, e che la loro valutazione richiede anni anche perchè studiare quello che in gergo si chiama "lo stato dell'arte" per ogni richiesta i brevetto richiede tempo, soprattutto se lo si fa in modo serio.
Permettimi di dissentire sulla loro "serietà", almeno per quel che riguarda il software.
Ultima cosa..negli Stati Uniti si brevetta tutto, e quando dico tutto vuol dire proprio TUTTO (ma anche negli stati uniti c'è un esame di merito dove la domanda viene valutata, e in seguito si decide se concedere o meno il brevetto)!!
Già, un'analisi puntigliosa e ineccepibile :rolleyes:
http://www.c10n.info/archives/439
Infine una piccola nota sul "Bel Paese": l'Italia(insieme solo credo al Burkina Faso e allo Swaziland) è l'unico stato in cui non è previsto un'esame di merito per le domande di brevettazione. Perciò, a meno che io non chieda di brevettare l'aria, il brevetto mi viene concesso, limitatamente al suolo italiano chiaramente. C'è poi anche da dire che un brevetto Italiano, nell'ambito del mercato globale, vale come il 2 di picche a briscola...
C'è anche da dire che la legislazione italiana, correggimi se sbaglio, esplicitamente vieta la brevettabilità di metodi matematici e algoritmi...
Esattamente, proprio così. In realtà anche in europa dovrebbe essere così, ma di fatto invece vengono concessi i brevetti sofware applicati nel modo di cui sopra. Questo succede perchè in realtà il luogo di vita reale dei brevetti è il TRIBUNALE, e quindi ciò che fa legge, oltre alle leggi stesse chiaramente, sono "la prassi" e "il caso".
Riguardo alla diatriba tra la CE e il Parlamento l'oggetto della discordia era proprio un decreto solido e necessario per regolamentare ciò che di fatto oggi non è ufficialmente legiferato. Sostanzialmente si voleva mettere un po' d'ordine ma, per qualche motivo politico/economico (nessuno sa per certo quali fossero gli interessi in gioco, ma è di facile comprensione invece QUANTI) non si è trovato un accordo e ci troviamo ancora senza una legge di riferimento. Comunque credo che nel giro di qualche anno verrà fuori qualche altro decreto..tutti si rendono conto della necessità di avere una legge in materia.
jappilas
10-04-2007, 15:26
<cut>
Già, un'analisi puntigliosa e ineccepibile :rolleyes:
http://www.c10n.info/archives/439se ti può consolare, i criteri di valutazione e la possibbilità di errori procedurali non valgono solo per il software :O
stando all' elenco di brevetti assurdi (http://www.freepatentsonline.com/crazy.html)stilato da freepatentsonline, emerge che l' utilizzo di un raggio laser come "intrattenimento per animali domestici" sia stato brevettato 5 volte (la variante con specchietto motorizzato per la movimentazione del raggio stesso, "solo" 3) :stordita:
C'è anche da dire che la legislazione italiana, correggimi se sbaglio, esplicitamente vieta la brevettabilità di metodi matematici e algoritmi...risultava anche a me ;)
Definisci "novità". Anche un chiodo con la testa a "pentagono" è novità?
Vedo che insisti sul concetto di banalità :)
Francamente, non so fino a che punto lo condivido (non parlo di software, ma di brevetti in genere): se banale vuol dire applicazione in un campo specifico di qualcosa che già si conosce ed è applicato in un campo più generico, che comprende (potenzialmente) anche lo specifico, in forme leggermente diverse, "parenti" di quella brevettata (sulla falsariga delle motivazioni che ho indicato nel post precedente), oppure eccessivamente generico (un'idea un po' vaga di qualcosa realizzabile in mille modi diversi e con mille usi diversi) allora sono perfettamente d'accordo; se invece è banale tutto ciò che non si possa considerare una "grande invenzione", allora non lo sono, purchè si tratti di qualcosa che, nella sua semplicità (e anche in parte ovvietà) sia estremamente vicina ad una applicazione pratica ben precisa (tanto da diventare praticamente "inutile", ma se proprio si vogliono regalare soldi all'ufficio brevetti...), e non ricada nella "genericità" o "restrizione d'ambito" di cui parlavo prima (per tornare al caso Apple, come dicevo, interfaccia generica con icone vettoriali di grandezza variabile no, algoritmo specifico per un formato specifico di icone vettoriali, pensato per ottimizzare la gestione delle risorse con mooolte icone, e/o icone a grandezza variabile secondo UN criterio specifico e con UN rapporto di proporzione definito, forse). Nell'esempio del chiodo: si mi vuoi brevettare l'idea del chiodo, allora non ci sto (come lo vuoi fare? rotondo? quadrato? con una punta? con tre? un po' ovoidale, con una parte zigrinata e la testa a martello? e come lo vuoi usare? chiaramente, a seconda di come lo fai cambiano i metodi per realizzarlo, le proprietà meccaniche e i possibili usi, quindi finiamo per parlare di cento cose diverse, e di nessuna hai detto in concreto come sia possibile realizzarla e usarla - e se lo fai, vale solo per quella - come se parlassi di una ipotetica ruota per camminare sull'aria senza esserci mai riuscito: l'aria fritta è solo uno spreco di olio ed energia...), ma se invece vuoi brevettare un chiodo con la testa a pentagono con caratteristiche precise e note (se il pentagono è regolare mi serve per fare certe cose, se è irregolare ci faccio dell'altre, e in tutti i casi ho dei rapporti da rispettare per le proporzioni tra la grandezza della testa e quella del corpo), può essere una cosa stupida, può essere uno spreco di denaro, ma se non danneggia la concorrenzialità del mercato, non vedo dove stia il problema. E non lo danneggia perchè:
- le forme possibili da dare alla testa del chiodo sono talmente tante, che alla fine spunterebbe fuori qualcuno che vuole semplicemente vendere senza buttare soldi al vento per un brevetto di dubbia utilità commerciale, e gli altri dovrebbero ridurre o annullare (e produrre direttamente) le pretese economiche sul brevetto, oppure smetterebbero di fare soldi;
- se anche tutte le forme possibili e immaginabili venissero brevettate, ci sarebbero talmente tanti "inventori" con tanta fame di riscuotere qualcosa, che alla fine per la troppa concorrenza i costi sul brevetto diventerebbero irrisori, fino a scomparire (meglio produrre qualcosa da vendere che licenziare ad altri per un miliardesimo di lira al quintale);
- se anche tutte le forme fossero brevettate da una sola "entità" demenziale, si troverebbero soluzioni alternative per non dover ricorrere a quel brevetto (tasselli, viti autofilettanti, colle, calamite (:p), spago, fil di ferro applicato con macchine speciali, come una cucitura, lacci per le scarpe (:p), ...) e torneremmo al caso precedente.
Da questo punto di vista, la grande invenzione è decisamente più pericolosa, ma non si può non premiare un'innovazione veramente utile e ingegnosa, abbiamo bisogno di grandi idee per progredire, e poichè la ricerca costa, è giusto incentivarla anche mediante i brevetti: servono a questo. Non servono, invece, o non dovrebbero servire, ad uccidere il mercato, o a sciacallare allegramente, sia imponendo royalties troppo alte, sia aspettando il momento opportuno per riscuotere. Personalmente ritengo che i pericoli più grandi, in questo senso, provengano da brevetti che abbiano almeno una di queste tre caratteristiche: genericità eccessiva, "restrizione d'ambito" (a meno che non si stia cambiando completamente il contesto di utilizzo), ed eccessiva anticipazione rispetto alla commercializzazione, ovverosia la richiesta di un brevetto per qualcosa che non si vuole produrre realmente, ma, anzi, si vuole impedire che altri producano prima di essersi rimpinzati per bene sfruttando tecnologie precedenti. In quest'ultimo caso vedrei bene da un lato, l'introduzione di termini di validità specifici per categorie diverse di brevetti (la durata ottimale o come cavolo si chiama), dall'altro aggiungerei un termine ulteriore, entro il limite di validità, per commercializzare l' "oggetto", oltre il quale il brevetto decade (fondamentalmente tratterei il brevetto come un marchio registrato: non dev'essere troppo generico e dev'essere pronto all'uso), almeno se il titolare del brevetto è materialmente in grado di realizzarne la produzione commerciale (possiede le attrezzature e/o i fondi necessari o può procurarseli facilmente), o sia collegato in qualche modo ad una entità commerciale (dipendente, proprietario di quote a vario titolo, anche per vie traverse, ecc.) - evitando invece di porre limiti a scoperte indipendenti, che potrebbero facilmente finire preda dell'industria a costo zero. Per lo "sciacallaggio", si potrebbe pensare di limitare il periodo di indennizzo a partire dall'accertamento della violazione.
Raffaele_Megabyte
11-04-2007, 06:20
C'è poi anche da dire che un brevetto Italiano, nell'ambito del mercato globale, vale come il 2 di picche a briscola...
A parte che un brevetto ITALIANO dopo vale come se fosse brevetto EUROPEO, grazie alla legislazione CEE, ma hai mai sentito parlare di scarpe GEOX, di motori diesel COMMON RAIL JTD e motori diesel MULTIJET?
Non è il valore del brevetto in ambito internazionale che fa la differenza, ma il valore dell'idea brevettata e di come è stata implementata nella realtà.
Più in alto del brevetto italiano=europeo c'è solo il brevetto internazionale (che comunque devi ratificare paese per paese, in quelle nazioni che non sono ancora allineate alle attuali norme intenazionali sui brevetti. La Cina per prima...
Cioé una volta arrivato col tuo prodotto lì, devi richiedere un brevetto a parte valido SOLO per la Cina, perché il brevetto internazionale lì non te lo considerano proprio.)
Raffaele_Megabyte
11-04-2007, 06:38
OS-X lo uso da un anno.
E' la cosa + vicina al (defunto) Amiga OS che ho usato per oltre 10 anni...
Defunto che? Ma permetti che prima mi gratto i cosiddetti?
News: Amiga OS 4.0 Final rilasciato 24 dicembre 2006 (http://www.ikirsector.it/forum/viewtopic.php?t=6993)
E poi scusa che cosa ha di amigoso MacOS X?
fino al MACOS 9 non erano ancora riusciti a fare il multitasking prelativo e ancora arrancavano con quello cooperativo...
Questo per dire quanto sono bravi gli sviluppatori APPLE...
Poi l'hanno ottenuto (Bontà loro) con la versione 10, ma il MAC OS X non è più MAC OS...
In realtà un FreeBSD Unix, con un kernel leggermente modificato (Darwin) rispetto a quello standard FreeBSD, e i nomi di directory directory e l'interfaccia (AQUA) cambiati apposta per darti l'impressione di avere un vecchio MacOS X.
E' facile fare un Sistema Operativo RIARRANGIANDONE uno già esistente.
Tanto di cappello ai sunnominati sviluppatori Apple.
E poi non c'è niente di Amigoso.
Tolta l'interfaccia ultra semplificata e a prova di danni, fatta apposta per deficienti (come è abitudine Apple per evitare che gli utonti facciano danni al sistema) se lo prendi DENTRO è complicato come uno UNIX-LINUX, e ti ci vuole una laurea in informatica per usarlo AL MEGLIO.
Prova ad usare la potenza di UNIX che è SOTTO l'interfaccia APPLE AQUA. Non è mica cosa da dilettanti, e neppure è cosa che puoi padroneggiare veramente nel profondo come su Amiga, che lo impari e lo svisceri al massimo in due settimane di studio (e questo con Amiga lo otterresti anche se l'impegno di studio fosse "scarso" e tu fossi "svogliato" nello studio del SO).
ilsensine
11-04-2007, 08:27
Vedo che insisti sul concetto di banalità :)
sai com'è, finché nessuno me lo spiega... :p
Comunque dal tuo "papiro" hai tirato fuori delle cose interessanti; commento alcuni punti:
Francamente, non so fino a che punto lo condivido (non parlo di software, ma di brevetti in genere): se banale vuol dire...
mmm puoi provare a rispiegarmelo? Non credo di aver capito bene...
Nell'esempio del chiodo: si mi vuoi brevettare l'idea del chiodo, allora non ci sto
Pensa a quando è stato realizzato il primo chiodo; hai idea di che rivoluzione è stata? Fortuna che allora l'ufficio brevetti non esisteva!
"Tutte le idee sono banali a posteriori"; oppure "nessuna idea è banale a priori". Dipende come la vedi.
ma se invece vuoi brevettare un chiodo con la testa a pentagono con caratteristiche precise e note (se il pentagono è regolare mi serve per fare certe cose, se è irregolare ci faccio dell'altre, e in tutti i casi ho dei rapporti da rispettare per le proporzioni tra la grandezza della testa e quella del corpo), può essere una cosa stupida, può essere uno spreco di denaro, ma se non danneggia la concorrenzialità del mercato, non vedo dove stia il problema.
Scopo dei brevetti è appunto "danneggiare" la concorrenzialità del mercato. Non depositi un brevetto solo per la gloria, se non hai in mente qualche idea per spulciar soldi dai tuoi "concorrenti" (o per impedirne la concorrenza; vedi Microsoft vs Samba).
Inoltre, le stesse regole che valgono per il chiodo pentagonale valgono per le altre invenzioni: perché il chiodo sì e
tutto il resto (http://webshop.ffii.org/index.it.html) no?
Non è il chiodo di per se che danneggia il mercato; ma le regole che lo rendono brevettabile.
abbiamo bisogno di grandi idee per progredire
Tutte le più grandi idee che io ricordi sono dovute a scoperte scientifiche e matematiche non brevettate. Forse sono state possibili appunto perché non brevettabili.
Cosa sarebbe di Fourier se le serie matematiche fossero state "brevettate"? Avrebbe probailmente aiutato l'umanità producendo beni ortofrutticoli.
Al contrario, è dove arriva il brevetto che la ricerca rischia di arenarsi (o essere limitata a pochi eletti).
e poichè la ricerca costa, è giusto incentivarla anche mediante i brevetti: servono a questo. Non servono, invece, o non dovrebbero servire, ad uccidere il mercato
Ancora non ho letto una proposta seria in grado di separare le due cose.
Per come la vedo io, la ricerca è necessaria per realizzare un prodotto innovativo in grado di ripagarti dell'investimento. Invece tramite i brevetti lasci la realizzazione ad altri, godendoti le royalty comodamente seduto in poltrona. E visto che non è possibile discriminare la "banalità" delle cose, il resto viene da se.
sia aspettando il momento opportuno per riscuotere [...] eccessiva anticipazione rispetto alla commercializzazione
Questa tecnica è nota come "paper submarine patents"; le vittime dei patent troll che la adoperano non si contano negli USA.
Personalmente ritengo che i pericoli più grandi, in questo senso, provengano da brevetti che abbiano almeno una di queste tre caratteristiche: genericità eccessiva
Il lavoro degli avvocati è proprio quello di passare dal particolare all'universale. Data la foglia, brevettare l'albero. Non è un punto semplice da risolvere; se hai qualche idea...
"restrizione d'ambito" (a meno che non si stia cambiando completamente il contesto di utilizzo)
Associare il contesto di utilizzo ad una invenzione passa sotto il nome di "modello d'uso" (o meno ipocritamente "pretty patent"). E' un potere pericoloso; è come se ti dessi una zappa che non puoi usare per togliere le erbacce, in quanto questo utilizzo è "brevettato". Sono comunque spesso invalidabili, se hai i soldi necessari per pagare i tuoi avvocati.
Tornando nello specifico al software, che è la parte che ci interessa, non trovi che l'idea stessa di brevettarlo è un assurdo logico? Il software non è altro che matematica e algoritmi, e adeguatamente protetto dalle leggi sul copyright...
Mi dispiace contraddirti ma credo che tu abbia torto marcio. il brevetto italiano non vale assolutamente come quello europeo. poi è vero che l'implementazione nel mercato e lo sfruttamento sono il valore reale del brevetto. Ma se la FIAT avesse brevettato il MULTIJET solo in italia la BMW potrebbe fare motori MULTIJET e commercializzarli in tutto il mondo (tranne che in italia).
Altra imprecisione: non ha alcun senso quello che scrivi, perchè "più in alto "o "più in basso" non è un concetto applicabile alla materia in questione. La procedura a cui tu fai riferimento si chiama PCT ed è la procedura di brevetto internazionale che semplicemente rappresenta una vie legali che si possono intraprendere. In se per se il PCT si usa solo per acquisire 18 mesi di priorità e per sottoporre il brevetto ad un primo esame di merito. In seguito, scaduti i 18 mesi, si può scegliere in quali aree del mondo estendere la domanda di brevettazione. Conseguentemente se vuoi proteggerti in Europa devi fare il brevetto europeo che dopo essere stato esaminato e approvato dall'EPO va nelle singole fasi nazionali. Parallelamente ci sono i singoli stati (USA, CANADA, JAPPONE...eccetera), e altri raggruppamenti di stati (brevetto Eurasiatico, A.R.I.P.O. e OAPI per l'africa, eccetera...).
In sostanza alla fine dell'iter, che in totale dura molti anni, si riduce tutto alle singole fasi nazionali.
Dunque, vediamo se riesco a dire qualcosa di sensato, e magari ad essere breve (ok, questa è una caxx@ta perchè tanto non ne sono capace :D)
Intanto consentimi di separare il discorso per gli "oggetti immateriali" da quello sul software, altrimenti faccio un guazzabuglio e non ci capiamo più niente :P
Commento una tua frase:
Non è il chiodo di per se che danneggia il mercato; ma le regole che lo rendono brevettabile.
Forse sei contrario alla brevettabilità di per sè, ma lasci anche qualche spiraglio alla possibilità che le regole sui brevetti possano essere migliorate?
Io parto dal presupposto che i problemi si affrontano quando si presentano (benchè sarebbe auspicabile predirne qualcuno), e che le leggi sui brevetti, almeno a parole, sono pensate per consentire a chi ha investito soldi in ricerca e sviluppo di ottenere un ritorno sugli investimenti, prima di salire sul ring della concorrenza diretta: se a un certo punto ci accorgiamo che certe norme ritardano eccessivamente il regime di concorrenza su quel prodotto, finiscono per creare posizioni dominanti, ecc. allora cambiamo le regole, prima di cancellare del tutto il brevetto (e magari, proviamo a incentivare soluzioni alternative, come ad esempio sgravi fiscali, o finanziamenti pubblici, con una "cassa" alimentata da contributi delle imprese, alla ricerca per chi si impegna a rilasciarne pubblicamente i frutti).
Ad esempio, credo che molti economisti ormai concordino sul fatto che i brevetti abbiano una durata "ottimale", cioè un periodo di tempo, dipendente dalla tipologia di prodotti, durante il quale si può ritenere rientrato l'investimento e giunto il momento per la liberalizzazione della tecnologia, quindi come prima cosa introdurrei delle durate specifiche.
Poi, nel contesto attuale, credo che lo scoglio più grosso sia la generalità eccessiva, e andrei a proibirla esplicitamente (l'obbiettivo è trasformare il "data la foglia, brevettare l'albero" in "data la foglia, fumatela e non rompere" :D). Mi rendo conto che sia una cosa non semplice, però credo che valga la pena di tentare: ad esempio, proverei a rendere brevettabile solo qualcosa che sia molto vicina alla realizzazione pratica: devi specificare un elenco dettagliato per i casi d'uso (e il brevetto sarà valido solo per quei casi) e per ciascuno devi mostrare come e perchè il tuo brevetto funziona, cioè presentare un prototipo o almeno una dimostrazione fisico-matematica delle proprietà della tua invenzione, in modo da (provare a) definire nella maniera più restrittiva possibile il campo di variabilità dell'oggetto.
Così il chiodo non te lo lascio brevettare se non mi dici come deve essere fatto, che forma ha la testa e che lunghezza/spessore deve avere (in relazione all'uso: ad esempio calcoli la distribuzione delle forze in gioco, e così un chiodo a martello, o con una forma diversa del corpo, o con due punte, diventa un oggetto diverso che non rientra nel tuo brevetto, se non lo hai previsto dettagliatamente). Allo stesso modo diventa non brevettabile l'idea di un motore a scoppio, e nemmeno il ciclo Otto, o Diesel, perchè, benchè si abbia la dimostrazione matematica di come si possa ottenere un rendimento positivo con delle trasformazioni fisiche, non ho ancora dimostrato come quelle trasformazioni possano essere concretamente realizzate; posso invece brevettare un motore diesel con N cilindri in linea, studiandone le caratteristiche al variare di certi parametri, oppure un motore rotativo (Wankel), sempre con caratteristiche precise di cui studio la variabilità (tutto ciò che non prevedo esplicitamente non rientrerà nel mio brevetto).
Rimangono un paio di problemi. Innanzi tutto, potrei dover rivelare dettagli su procedimenti industriali che non rientrano nel brevetto e preferirei tenere per me, o che comunque vorrei non fossero noti se il brevetto non viene avallato; possibile soluzione: i dettagli su un brevetto vengono resi noti dall'ente preposto solo al termine dell'iter; soluzione altrernativa: non chiedo un brevetto se non sono sicuro che ne valga la pena, e mi affido invece al semplice segreto industriale. Poi ci sarebbe la questione delle "varianti sul tema": un motore diesel common rail è una cosa nuova o un'aggiunta al motore diesel? e un motore con i cilindri inclinati (a V)? Per me, la risposta può essere anche "sono cose a parte che però non prescindono dalle preesistenti", cioè brevetto il common rail a parte e se voglio realizzare un motore diesel common rail devo pagare le royalty all'inventore del diesel e a quello del common rail, o dei cilindri a V (a patto che le caratteristiche brevettate siano specifiche: ad esempio, dev'essere ben preciso l'angolo di inclinazione e le proprietà che conferisce: cambiando angolo, cambia l'oggetto e il brevetto non vale più), tanto alla fine, se si accumulano troppe royalty, semplicemente non si realizzano i brevetti "in più" finchè il brevetto non scade -> il mercato taglia fuori i prodotti su cui si cerca di speculare troppo.
Applicando "bene" questi concetti credo che il "modello d'uso" sarebbe molto meno pericoloso: non ti faccio brevettare la produzione/vendita di zappe da "poter usare" per estirpare le erbacce, ma UNA zappa studiata appositamente per riuscire a estirparle meglio. Cioè, l'oggetto del brevetto non può essere l'uso di un aggeggio, ma l'aggeggio che funziona al meglio per quell'uso. Detto altrimenti, schematizzando:
- posso brevettare qualcosa che ho studiato nei dettagli, e il brevetto vale per quei dettagli (che possono anche essere "un po' generici" purchè ben documentati scientificamente -> vedi caso del chiodo di cui posso variare la forma purchè abbia previsto cosa comportano le variazioni);
- ciò che non è previsto nel brevetto può essere brevettato da terzi, a seconda dei casi, o come realizzazione a se stante (molto specifica), oppure come qualcosa che, per essere realizzato, necessita della realizzazione congiunta della precedente invenzione, su cui si basa (-> caso del common rail), però nell'esame del nuovo brevetto costituiscono "prior art":
a) se si modificano i "dettagli implementativi", ovvero i paramteri su cui si basa la "variabilità prevista", essi non devono essere facilmente deducibili da quelli esposti nel brevetto, fermo restando che ciò che non è esposto nel brevetto non è protetto (può essere un po' complicato definire con chiarezza gli aspetti pratici di un principio come questo; in linea di massima, se c'è un brevetto su un motore con 5 cilindri, non posso brevettarne uno a 6 identico, per tutto il resto, comprese le caratteristiche del 6° cilindro, a quello brevettato, a meno che non dimostri che il 6° cilindro conferisca caratteristiche particolari - ad esempio, il motore produce meno vibrazioni, quindi spreca meno energia ed è meno rumoroso - ma se voglio semplicemente produrre un motore a 6 cilindri, che per tutto il resto è identico a quello brevettato, devo pagare al più la royalty prevista per quel brevetto, ma non un'aggiunta per il cilindro in più);
b) se si variano i modelli d'uso, ciò dev'essere possibile solo se:
---> variano anche le caratteristiche tecniche per adattarsi al nuovo caso d'uso, oppure
---> l'inventore originario scopre la possibilità di utilizzare la sua invenzione, così com'è, per uno scopo leggermente diverso (e direi che in questo caso la durata del brevetto non deve slittare nel tempo), e nessuno ha cominciato a usare la sua invenzione per quello scopo (da lui non previsto), oppure
---> si scopre il modo di impiegare qualcosa che esiste già in un contesto totalmente differente (ad esempio, uso l'elica di un motoscafo per arare un campo :p).
Insomma, alla fine tutto deve potersi ricondurre a questioni tecniche ben documentate da un punto di vista scientifico, e non alla semplice esposizione formale del contenuto.
Una citazione a parte meritano i "paper submarine patent", perchè potrebbero essere molto più pericolosi di quanto non sembri: oltre a far proliferare "sanguisughe ad aria fritta", temo che stiano creando a poco a poco un businness basato sulla mera speculazione sui brevetti, una ricchezza fittizia, sulla falsariga di quanto accaduto con le speculazioni in borsa degli anni '20-'30, che facevano levitare il valore di un'azienda a prescindere dalla sua effettiva produttività, con le conseguenze che tutti sappiamo... Però, sono fiducioso che si possano "affondare" con i metodi che dicevo nel mio precedente "papiro" ( :D ) :
a) limite di tempo per la realizzazione materiale dell'invenzione (ad esempio, il brevetto dura 20 anni però se non tiri fuori un prodotto commerciale nei primi 5 scade per inadempienza: il brevetto cosè diventa non solo una protezione per i tuoi interessi, ma un "contratto" con la società che ti vincola a produrre ogni potenziale veicolo di progresso, pena la perdita dei diritti acquisiti) per chiunque sia "vagamente imparentato" con una qualsiasi realtà che possa produrre materialmente l'invenzione (tu mi presenti la richiesta di un brevetto e io ti faccio le radiografie all'albero genealogico :D ; al contempo proteggo il "freelance" che non ha i mezzi per mettere su un'industria e con un vincolo simile potrebbe vedere il frutto del suo lavoro cadere tra le "grinfie" di qualcun altro cui basterebbe la pazienza del ragno per sfruttare le invenzioni altrui - e sbaragliare la concorrenza: ti faccio una proposta capestro al termine del periodo previsto e con pochi spiccioli mi garantisco quindici anni di sfruttamento);
b) impossibilità a chiedere royalty per il periodo precedente alla scoperta dell'abuso (= diventa meno profiquo aspettare che la tecnologia si diffonda prima di sbucare dall'uovo di pasqua e gridare "sorpresa! ora mettiti a 90°" ).
mmm puoi provare a rispiegarmelo? Non credo di aver capito bene...
Intendevo dire che un'idea può apparire "banale" o perchè effettivamente è piuttosto ovvia, scontata, semplice, stupida, ma se si tratta solo di questo allora spunteranno fuori con facilità mille soluzioni alternative, oppure perchè è espressa in termini troppo "vaghi" (tanto da farla sembrare una stupidaggine, che non si capisce bene a cosa serva, finchè non si realizza che Amazon vuole brevettare il computer spacciandolo per un innovativo sistema di calcolo in cui una parte della computazione/delle scelte è affidata all'uomo - se accendo il computer e avvio l'applicazione sto svolgendo parte del lavoro per arrivare al risultato... :rolleyes: ) e/o si sta specificando che si può usare in un certo contesto "un po' diverso" qualcosa che esiste già, ma in forme "più o meno cambiate", tanto da sembrare una conseguenza ovvia, scontata, qualcosa che, benchè nessuno abbia mai fatto prima, chiunque avrebbe potuto fare, cioè non si tratta di una novità ma di qualcosa di assolutamente predicibile, per cui si può concludere che forse non è mai stata fatta prima non perchè nessuno ci abbia mai pensato, ma perchè l'idea è stata scartata per altre ragioni (insomma, l'innovatore non è l'inventore di nulla, quindi non dovrebbe poter vantare diritti su nulla che non sia il proprio uso specifico, ovvero l'implementazione in sè e per sè). La "banalità vera" per me è innocua (finchè possono esserci alternative: da un brevetto stupido si guadagna poco); la "banalità apparente" dovuta al vago, all'incerto, all'impreciso e/o al "riciclo dell'esistente" invece può nuocere e nuoce, quindi più che di banalità, ovvietà, stupidità, parlerei di genericità, mancata realizzazione pratica e brevetto sull'uso di un oggetto invece che sull'oggetto adatto all'uso come del "lato oscuro della forza (=brevetto)", da combattere.
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E veniamo alle note dolenti (software, che passione): effettivamente può apparire un controsenso applicare le regole del mondo materiale a qualcosa di estremamente immateriale come gli algoritmi, però parliamo anche di qualcosa che ha una rilevanza commerciale, qualcuno potrebbe pretendere di essere tutelato allo stesso modo di chiunque altro produca qualcosa da vendere per un qualsiasi uso, quindi bisogna fare delle considerazioni particolari al riguardo.
Intanto, se accettiamo la brevettabilità del software, potrebbero anche essere validi/sufficienti i criteri sopra esposti: ridurre la durata del brevetto al minimo (diciamo non più di 5 anni, e forse sono troppi, con un periodo di non più di un anno per introdurre un software che implementi l'algoritmo sul mercato, senza distinzione tra software house e smanettoni, perchè per programmare ti basta un computer), evitare tassativamente la genericità (UN algoritmo di compressione lo puoi brevettare, LA compressione lossless invece no), e poi studiare soluzioni per questioni più specifiche: porre vincoli stretti per chi è in posizione dominante, fare in modo che un brevetto software non possa in alcun modo compromettere l'interoperabilità (ad esempio, ti lascio brevettare UN filesystem, ma puoi chiedere royalties solo per quei software in grado di gestirlo in toto - cioè crearlo da zero e manutenerlo - e non per la lettura/scrittura di dati su un supporto già partizionato con altri tool - per i quali potresti aver già riscosso un compenso - e in più ti fisso un limite di tempo per chiedere le royalty per un brevetto e/o devi dichiarare da subito se intendi richiedere royalty oppure no - mai più un caso "fat" ), e impedire che si possano brevettare, ma anche solo rendere proprietari, "concetti" che si prefigurino come "standard universali", ovvero necessitino di un'adozione generalizzata e senza eccezioni per poter funzionare (vedi caso "sender-id": funzionerebbe veramente solo come standard universale aperto, non può essere proprietario per non creare un monopolio rigido).
PERO' mi rendo anche conto che un sistema di brevetti efficace sul software presenterebbe parecchi problemi: la durata effettiva del brevetto e del limite per l'implementazione commerciale (intesa in senso lato, anche senza un fine di lucro, purchè si renda disponibile in qualche modo un software che faccia quanto descritto), affinchè non contrasti la rapidissima evoluzione del panorama informatico, dovrebbe essere piuttosto breve, e questo imporrebbe tempi molto ristretti per la valutazione dell'ammissibilità del brevetto in sè, cosa già piuttosto difficile nel caso del software, sono ben conscio infatti che tracciare una linea di confine sufficientemente netta trà ciò che è troppo generico e ciò che non lo è può essere un compito arduo, salvo casi particolari (cioè particolarmente ridicoli, come il commercio elettronico... - caso eclatante di "banalità pericolosa" a mio modo di vedere ---- su questo apro e chiudo una piccolissima parentesi: poichè sto applicando al mondo del software una pratica mutuata dal mondo degli "oggetti materiali", di fatto ponendoli sullo stesso piano, e per certi versi (vedi dispositivi funzionanti con un dsp generico e firmware "abbondante", device di conumer electronics che implementano con circuiti elettronici un algoritmo software, ...) allora la "prior art" andrebbe ricercata equivalentemente in entrambi, così un qualsiasi alimentari che accetta ordinazioni per telefono e ti consente di riporre la merce in un cestino prima di passare alla cassa, accettando addirittura la carta di credito, sarebbe sufficiente a invalidare tutti quei brevetti del piffero sul tema), sarebbe potenzialmente molto difficile individuare rapidamente degli abusi e il ricorso al tribunale per invalidare un brevetto non conforme alle normative (non quelle vigenti oggi da qualche parte nel mondo, ma quelle ipotetiche basate sui principi che ho elencato) aggiungerebbe lungaggini burocratiche e costi a quello che dovrebbe essere un processo estremamente rapido e rigoroso (e già per questo di difficile attuazione). Ma c'è anche un'altra questione che andrebbe tenuta un po' meglio sott'occhio: il copyright, che accomuna il software alle "opere d'arte", cosa che non vale per un televisore o per un motore a benzina, e ciò porrebbe il software a metà strada tra i due mondi ma con tutte le protezioni di entrambi, senza trovare un giusto equilibrio, e questo è potenzialmente un rischio più grande del brevetto in sè, perchè secondo me vale l'equazione: troppa protezione + tempi risicati e modalità incerte per contrastare gli abusi = grandissimo casino, cosa che caratterizzerebbe la questione oltre le problematiche ideologiche, comunque da valutare (che senso avrebbe un brevetto su un genere letterario? a cosa "gioverebbe" s non alla morte dello stesso?), e più ancora di esse (perchè sull'ideologia possiamo discutere quanto vogliamo, i problemi di natura pratica e associati a gravi rischi immanenti invece vanno risolti bene e in fretta, oppure si taglia la testa al toro e si evita di incasinarsi la vita con un meccanismo ammazza-mercato come potrebbe essere una difficile e disagevole regolamentazione dei brevetti sul software).
Ammetto, comunque, che se inventassi qualcosa di rivoluzionario, che ne so, un algoritmo di compressione lossless, veloce e con un rapporto tra le dimensioni finale e originale estremamente favorevole (e che funzioni davvero :D), utile per contenuti audio-video ma anche per dati generici, capace (addirittura :D) di impacchettare dati diversi e ridurre il traffico di rete (al costo magari di un po' più di calcoli sui router), e magari anche utile per le trasmissioni su mezzi diversi (ad esempio per ridurre la banda di una trasmissione digitale via satellite, così da consentire l'uso dello stesso trasponder da parte di molti più "canali" televisivi, implementando il tutto in harware), e magari... no, ok, basta, ho già creato il santo gral della compressione :D, probabilmente sarei tentato di chiedere un brevetto (però, conoscendomi, non chiederei compensi per implementazioni non a fini di lucro - e non usabili da terzi per lucro - vieterei tassativamente (nell'esempio specifico) l'implementazione congiunta/l'uso di qualsiasi drm, hardware o software che sia, e chiederei compensi in percentuale, comunque bassi, sugli utili effettivi (cioè mi paghi solo se guadagni, non prima perchè non ti voglio strangolare) e possibilmente solo se la somma dovuta supera una certa quota - ma lo farei anche con un software commerciale "specifico" come un cad, senza chiedere fior di milioni per la licenza: non mi interessa incassare tanto e subito, preferisco lasciarti respirare, fidelizzarti mostrandoti che sono dalla tua parte, che non voglio far lievitare il tuo rischio d'impresa, e in un certo senso me ne faccio carico anch'io, e magari alla fine ci guadagno di più e ti invoglio ad essere più "onesto" (leggasi pirateria) nei miei confronti - potrei anche arrivare, sempre per questioni di principio, a donare una parte dei ricavati del mio ipotetico brevetto a quelle fondazioni che si occupano di combattere i brevetti selvaggi e illogici, senza risparmiare il mio (e sarebbe una bella pubblicità in fondo :D)).
Ok, torno sulla terra... :D
In conclusione, sui breveti sul software sono potenzialmente possibilista, ma nutro forti perplessità sull'efficacia di una normativa e di una prassi che impedisca violazioni e abusi contro il mercato, quindi preferisco evitarli per questioni principalmente pratiche, anche se ho anch'io qualche riserva "filosofica" (che pur considero secondarie alle problematiche di natura materiale, anche perchè l'economia ha poco a che fare con concetti astratti, e molto invece con il vil denaro, e credo che basti questo per evidenziare la pericolosità dei brevetti sul software).
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