View Full Version : Autorità di vigilanza conflitti d'interesse: cominciamo bene....
generals
04-04-2007, 11:07
http://rassegna.governo.it/Testi/040407/0404I0938.PDF
Come al solito si parte con uno scopo, magari utile e collettivo da raggiungere (come scus) ma poi si arriva alla creazione del nuovo organo burocratico inutile con nuove poltrone e privilegi a carico della collettività e che non serve a nulla se non alle solite spartizioni clientelari :muro:
Che dire tanto paga pantaloni.....:rolleyes:
Non so se leggendo certe cose mi viene più voglia di vomitare o di imbracciare un'arma.
Ominobianco
04-04-2007, 16:13
Sono solo proposte di emendamenti ma non è detto che siano approvati.
Poi l'Autorità Grante è composta da appena 5 membri,quindi non sarebbero cmq ste grandi spese.
Tanto più che il conflitto di interessi non esiste più a leggere le dichiarazioni di Fassino che pur di far rimanere italiana Telecom ha strizzato l'occhio a Berlusconi:D
Poi l'Autorità Grante è composta da appena 5 membri,quindi non sarebbero cmq ste grandi spese.
Ma che ragionamento è?
generals
04-04-2007, 18:31
Sono solo proposte di emendamenti ma non è detto che siano approvati.
Poi l'Autorità Grante è composta da appena 5 membri,quindi non sarebbero cmq ste grandi spese.
tra l'altro sai quante ce ne sono in giro di queste agenzie e/o authority? tutte più o meno inutili (ovviamente non vanno mai contro le lobbies) ma servono per piazzare i propri amici nei consigli o come presidenti e questi a loro volta assumono sempre in modo clientelare i dipendenti, per lo più fannulloni visti i risultati di queste authority......Sommali tutti e le relative spese e vedrai che sono miliardi di euro che NOI sborsiamo.........:muro:
Ominobianco
04-04-2007, 18:34
tra l'altro sai quante ce ne sono in giro di queste agenzie e/o authority? tutte più o meno inutili (ovviamente non vanno mai contro le lobbies) ma servono per piazzare i propri amici nei consigli o come presidenti e questi a loro volta assumono sempre in modo clientelare i dipendenti, per lo più fannulloni visti i risultati di queste authority......Sommali tutti e le relative spese e vedrai che sono miliardi di euro che NOI sborsiamo.........:muro:
Non si può generalizzare ce ne sono di più o meno importanti,alcune che lavorano bene altre no.
DonaldDuck
04-04-2007, 18:36
Tanto più che il conflitto di interessi non esiste più a leggere le dichiarazioni di Fassino che pur di far rimanere italiana Telecom ha strizzato l'occhio a Berlusconi:D
Apperò :eekk: !
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/economia/telecom2/guido-rossi/guido-rossi.html
La politica si divide. Il presidente del Consiglio Romano Prodi non interviene: "Di Telecom non parlo". Nell'Unione serpeggia qualche malumore. Ieri il leader dei Ds Piero Fassino si era raccomandato che la proprietà della rete telefonica rimanga comunque pubblica, senza escludere la possibilità di un'offerta da parte di Mediaset. Oggi pomeriggio, dalla segreteria della Quercia, è giunto un comunicato in cui si chiede esplicitamente che almeno la rete resti in mani italiane: "E' una questione di interesse nazionale".
generals
04-04-2007, 19:17
Non si può generalizzare ce ne sono di più o meno importanti,alcune che lavorano bene altre no.
tipo? :D
Ominobianco
04-04-2007, 19:26
tipo? :D
Ma dalla Consob all'Agcom trovo che tutte abbiano una loro utilità solo che spesso magari risultano essere poco incisive per la scarsità di poteri di cui sono dotate.
generals
04-04-2007, 19:41
Ma dalla Consob all'Agcom trovo che tutte abbiano una loro utilità solo che spesso magari risultano essere poco incisive per la scarsità di poteri di cui sono dotate.
ecco quì ti volevo :D se ti dico quanti parenti i prof. universitari hanno piazzato all'agcom ti metti le mani nei capelli, tra l'altro ci sono personaggi del calibro della moglie del figlio di Mastella ;) Sono solo baracconi burocratici che servono per scambiare poltrone e posti lo vuoi capire? Mica siamo negli Usa dove un minimo di intervento che mira a favorire la concorrenza c'è, questo è il paese delle clientele...
Sono solo proposte di emendamenti ma non è detto che siano approvati.
Poi l'Autorità Grante è composta da appena 5 membri,quindi non sarebbero cmq ste grandi spese.
Si, ma hai presente una cosa chiamata DECENZA?
Ominobianco
04-04-2007, 19:58
ecco quì ti volevo :D se ti dico quanti parenti i prof. universitari hanno piazzato all'agcom ti metti le mani nei capelli, tra l'altro ci sono personaggi del calibro della moglie del figlio di Mastella ;) Sono solo baracconi burocratici che servono per scambiare poltrone e posti lo vuoi capire? Mica siamo negli Usa dove un minimo di intervento che mira a favorire la concorrenza c'è, questo è il paese delle clientele...
Se si ritiene che una cosa non funzioni bene si cerca di migliorarla non di abolirla.
Le Autorithy servono a regolare tutelare e migliorare i mercati,non mi sembra una grande idea una loro eliminazione tout court.
Si, ma hai presente una cosa chiamata DECENZA?
la politica italiana e la decenza viaggiano su due mondi lontani da quando la nostra repubblica è nata,non è certo una novità.
DonaldDuck
06-04-2007, 21:33
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Doppio-gioco/1563290
Chi controlla i controllori
Anche nelle Authority di garanzia si moltiplicano i casi di conflitto di interessi Tanto è diffuso il conflitto d'interessi, da toccare anche le Authority: ovvero le strutture pubbliche che dovrebbero assicurare correttezza e trasparenza. È dei primi di marzo, ad esempio, la nomina all'Antitrust (da parte dei presidenti di Camera e Senato) di Carla Rabitti Bedogni e Piero Barucci: la prima avvocato e docente universitario, il secondo ex presidente del Monte dei Paschi di Siena. Scelte pregiate, non c'è che dire, ma con due inopportunità. Bedogni, prima di arrivare all'Antitrust, era membro della Consob (l'organo di sorveglianza delle banche), il che stride con un disegno di legge appena approvato dal governo (secondo il quale per passare da un'Authority all'altra deve passare un anno). Quanto a Barucci, è stato al vertice dell'Abi, l'Associazione bancaria italiana più volte nel mirino dell'Antitrust.
D'altronde, quando si parla di Authority, le polemiche non mancano mai. Anche, anzi: soprattutto, quando i protagonisti hanno cognomi illustri. Recente, per dire, è il caso di Giovanni e Giulio Napolitano, figli del presidente della Repubblica: entrambi brillanti professionisti, entrambi attratti dagli stessi temi. Giovanni lavora alla Direzione conflitto di interessi dell'Antitrust, mentre Giulio ha partecipato alla stesura del decreto legge proprio sul riordino delle Authority. Una combinazione un po' stonata, visto anche il ruolo del genitore. Ma per certi versi la replica di quanto accade in un'altra Authority: quella delle comunicazioni, dove i conflitti sono comunque merce diffusa. Giancarlo Innocenzi, ad esempio, ex sottosegretario alle Comunicazioni e oggi commissario dell'Autorità vigilante, ha il figlio Gianclaudio che con la casa di produzione Horizon produce fiction per la Rai (vedi 'Bartali'). Mentre un altro commissario, Sebastiano Sortino, ha il figlio Francesco che è fondatore e amministratore della Medialia srl, "costituita subito dopo le nomine dei componenti dell'Autorità per le garanzie". Un conflitto al centro di un'interpellanza parlamentare, alla quale il sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati ha così replicato: "Non figura un'ipotesi di contrasto con la norma richiamata (481 del '95, ndr) il fatto che uno dei figli del dottor Sebastiano Sortino, nel quadro della sua autonoma attività professionale, sia amministratore di un'azienda che ha stipulato un contratto con la Rai per la diffusione e la valorizzazione di contenuti digitali".
E allora, viene da chiedersi, che cos'è in conflitto? Cosa non è consentito in questo Bengodi del doppio interesse? Se lo è domandato, tra gli altri, Franco Marini (sia pure dopo aver nominato Bedogni e Barucci), il quale ha avallato un'indagine conoscitiva sull'impiego al governo di consiglieri di Stato e magistrati del Tar. Un'iniziativa voluta dalla commissione Affari costituzionali del Senato, a cui non mancheranno gli spunti. Il consigliere di Stato Carlo Deodato, ad esempio, è capo dell'ufficio legislativo al ministero degli Affari regionali (84 mila 747 euro lordi annui). Il consigliere di Stato Italo Volpe è vicecapo di gabinetto al ministero delle Infrastrutture (con quale compenso, non è indicato). Il referendario di Tar Carlo Polidori è vicecapo dell'Ufficio legislativo al ministero per le Politiche giovanili (44 mila 661,17 euro lordi annui). Mentre il presidente del Tar del Lazio, Pasquale de Lise, è anche componente del comitato etico dell'Authority per le comunicazioni (17 mila 500 euro lordi annui), nonché fino al 28 febbraio scorso presidente della 'commissione per lo studio delle questioni connesse alla riforma del complessivo sistema delle autorità indipendenti'. Trovando, nei ritagli di tempo, anche la forza di presiedere il collegio di un arbitrato da "88 milioni di euro circa" per la risoluzione della vertenza tra Anas e l'impresa Asfalti Sintex. Tutti esempi ufficiali, sia chiaro. Riportati nell'elenco dei doppi, tripli e quadrupli incarichi redatto dal Segretariato generale della giustizia amministrativa.
(06 aprile 2007)
DonaldDuck
06-04-2007, 21:40
http://img486.imageshack.us/img486/746/senzanomebe3.png
Se si ritiene che una cosa non funzioni bene si cerca di migliorarla non di abolirla.
Le Autorithy servono a regolare tutelare e migliorare i mercati,non mi sembra una grande idea una loro eliminazione tout court.
Si si.
naitsirhC
07-04-2007, 08:27
Non so se leggendo certe cose mi viene più voglia di vomitare o di imbracciare un'arma.
*
la politica italiana e la decenza viaggiano su due mondi lontani da quando la nostra repubblica è nata,non è certo una novità.
Non è buon motivo per adeguarsi.
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