View Full Version : Talebani rapiscono 6 membri di ONG, vogliono uno scambio di ostaggi!
Taliban demands Karzai swap prisoners for Afghans
Updated Wed. Mar. 28 2007 1:43 PM ET
CTV.ca News Staff
The Taliban have kidnapped six Afghan medical workers in another attempt to exploit President Hamid Karzai's government into releasing more prisoners.
"The latest is that the Taliban are demanding that two of their prisoners in the Kandahar jail be released," said CTV's Paul Workman from Kandahar.
Contact has been made with the Taliban and with the prisoners, Workman said, but no deadline has been set for demands to be met.
The request comes after Karzai approved the release of five Taliban prisoners in exchange for Italian journalist Daniele Mastrogiacomo.
"It's a very difficult issue for Afghan President Hamid Karzai," said Workman.
"The precedent was set last week by releasing the Italian so the question for the Afghans is: 'Is the life of an Italian journalist worth more than the life of six Afghans who are now being held by the Taliban?'" asked Workman.
The Afghan workers -- a doctor, nurse, midwife, pharmacist and two drivers -- were on their way home from a refugee camp last night when they were grabbed.
"Everybody predicted that by giving into the Taliban in the first place it was really an invitation to them to take more hostages," said Workman.
"Everybody suggests that foreigners and journalists are at much more risk now... the Taliban have said that they will be looking for more Western hostages."
In an exclusive interview with Workman last week, Karzai expressed regret over the deal to free the Italian.
"Had I not done that, and those terrorists had killed the Italian, the Italian people would have said the Afghans have no heart for us, they don't care what happens to us. We have been there, but when we ask them to help us they don't do it," Karzai said.
Karzai said the bottom line was that he couldn't say no after the Italians called and asked for his help on several occasions.
"It's a human-to-human response in times of need. We needed help from the rest of the world and it came to us, and the other day Italy needed help from us and I had to deliver."
NATO leaders met yesterday in Brussels to achieve a common policy on hostage takings.
Nicholas Burns, U.S. undersecretary of state for political affairs, said a consensus had been reached to not allow similar deals in future.
CBC
Grandeeeeeeeee...non sono passati neanche 7 giorni e già han fatto scuola....spero che qualcuno si renda conto della scelta irresponsabile fatta con la liberazione di quei 5 elementi!
Forse però stavolta gli è andata male, sò afghani, chissenefrega...
FastFreddy
28-03-2007, 21:48
Che bello, abbiam lanciato una nuova moda, questo si che aumenterà il prestigio internazionale dell'Italia! :flower:
sempreio
28-03-2007, 21:57
adesso Marini ribadirà che l' occidente non si piega davanti a questi fatti, come aveva fatto quando hanno preso i 16 marinai inglesi:rolleyes:
io mi vergogno proprio ad essere italiano:rolleyes:
tdi150cv
28-03-2007, 22:03
adesso Marini ribadirà che l' occidente non si piega davanti a questi fatti, come aveva fatto quando hanno preso i 16 marinai inglesi:rolleyes:
io mi vergogno proprio ad essere italiano:rolleyes:
del resto quello che importa e' processare Silvio ... :muro: :muro: :muro:
Che bello, abbiam lanciato una nuova moda, questo si che aumenterà il prestigio internazionale dell'Italia! :flower:
sì, prestigio a tonnellate, proprio :sofico:
sono stati poco furbi, dovevano rapire 6 italiani... risultato assicurato
Solertes
28-03-2007, 22:29
del resto quello che importa e' processare Silvio ... :muro: :muro: :muro:
Senza tenere conto della fame nel mondo,per costoro invece l'importante è imprigionare Silvio :O
tanto ci sono le forze speciali che gia sanno dove sono tenuti gli ostaggi e hanno gia pronto un piano per intervenire e ottime probabilità di riuscita, con i terroristi non si tratta
peccato che qlk politicante stia bloccando il piano per non prendersi troppe responsabilità, ah questi politicanti:O
Grandeeeeeeeee...non sono passati neanche 7 giorni e già han fatto scuola....spero che qualcuno si renda conto della scelta irresponsabile fatta con la liberazione di quei 5 elementi!
Forse però stavolta gli è andata male, sò afghani, chissenefrega...
La moda del rilascio in cambio di ostaggi è stata messa in pratica per la prima volta nella storia con la questione mastrogiacomo?Non credo proprio,a volte si tratta e se ne paga le conseguenze,ma tanto per come ragionate voi,che liberino o meno gli ostaggi non importa,l'importante è preventivare altre possibili morti,dimenticandosi della vita di colui che la morte la vede da molto più vicino: il rapito.Mettere la vita umana davanti a tutto comporta dei rischi ma è il principio su cui si dovrebbe ogni tipo di ragionamento in tal senso.
del resto quello che importa e' processare Silvio ... :muro: :muro: :muro:
Carina questa battuta,guardati sto video e fatti due conti,poi se vuoi vieni nel thread del processo ime-sme a dire la tua,sono proprio curioso di sapere come la pensi :asd:
Scritto: http://it.geocities.com/comedonchisciotte/borsellino.html
Video: http://www.youtube.com/watch?v=RFZh4VKowWI
La moda del rilascio in cambio di ostaggi è stata messa in pratica per la prima volta nella storia con la questione mastrogiacomo?.
in afghanistan si, ne stiamo vedendo ora le conseguenze...
squall01
29-03-2007, 00:57
Io sono uno di quelli che ha votato a Sinistra, sono assolutamente anti-Berlusconiano, sono contro la "missione di pace" in Iraq.
Ma la liberazione di Mastrogiacomo è stata una vergogna. Avrebbero dovuto fare come il Governo precedente, pagando un riscatto sottobanco.
Il Governo pensava di guadagnare consensi dal popolino, ma così facendo ha dato il via ad una catena che, se non verrà stroncata sul nascere, potrà avere ingenti ripercussioni.
Gnappoide
29-03-2007, 01:40
Io penso che ogni nazione possa essere libera di agire come meglio crede.
Se il governo italiano ha creduto che la via dello scambio di prigionieri fosse quella più rapida ed indolore per chiudere la faccenda, non è obbligatorio che anche le altre nazioni debbano fare lo stesso.
Possono pure mandare le forze speciali se per loro un evenutale bilancio di vittime è accettabile.
Alla fine si rilasciano 5 terroristi oggi, domani ne verranno presi altri 5 dal mucchio.. la scelta non manca...
Alla fine si rilasciano 5 terroristi oggi, domani ne verranno presi altri 5 dal mucchio.. la scelta non manca...
ma che ragionamento è?????
Io penso che ogni nazione possa essere libera di agire come meglio crede.
Se il governo italiano ha creduto che la via dello scambio di prigionieri fosse quella più rapida ed indolore per chiudere la faccenda, non è obbligatorio che anche le altre nazioni debbano fare lo stesso.
Possono pure mandare le forze speciali se per loro un evenutale bilancio di vittime è accettabile.
Alla fine si rilasciano 5 terroristi oggi, domani ne verranno presi altri 5 dal mucchio.. la scelta non manca...
Già appunto.....
Così domani rapiranno altri 10 stranieri per avere liberi altri 10 terroristi, così in breve TUTTI gli stranieri sono in pericolo imminente......non c'è che dire se non che è stata proprio una bella mossa...
Era prevedibile accadesse ciò...
Ora vedrete che tutti i paesi membri della nato, chiederanno aiuto all'italia per attuare letrattative:asd:
Abbiamo acquisito una importanza internazionale nello scambio di persone..siamo i numeri uno:D
nomeutente
29-03-2007, 10:27
Era prevedibile un'escalation di rapimenti: ci provano, ovvio.
Quello che non condivido della critica (e lo dico solo ora e non prima proprio perché mi assumo la responsabilità della mia posizione non sulle ipotesi ma sui fatti concreti) è che i talebani vengono considerati come se fossero le brigate rosse o la mafia (terroristi, appunto) e quindi le valutazione vengono di conseguenza.
In realtà la questione di fondo è che se i talebani possono fare il bello e il cattivo tempo e costringere gli avversari a trattare significa che stanno vincendo la guerra e non mi pare che la cosa dipenda interamente da noi.
Siamo infognati: Mastrogiacomo è una variabile del tutto ininfluente.
Era prevedibile un'escalation di rapimenti: ci provano, ovvio.
Quello che non condivido della critica (e lo dico solo ora e non prima proprio perché mi assumo la responsabilità della mia posizione non sulle ipotesi ma sui fatti concreti) è che i talebani vengono considerati come se fossero le brigate rosse o la mafia (terroristi, appunto) e quindi le valutazione vengono di conseguenza.
In realtà la questione di fondo è che se i talebani possono fare il bello e il cattivo tempo e costringere gli avversari a trattare significa che stanno vincendo la guerra e non mi pare che la cosa dipenda interamente da noi.
Siamo infognati: Mastrogiacomo è una variabile del tutto ininfluente.
Sul fatto che siamo infognati, hai ragione, sul fatto che i Talebani stiano vincendo la guerra, un po' meno, quello che hanno di vantaggio è che possono essere NON politically correct, possono usare kamikaze per fare stragi mentre la NATO deve comportarsi correttamente e non può bombardare a testa bassa tutto e tutti...
Ci vorrebbero misure drastiche che però nessuno vuol prendersi la responsabilità di attuare perchè comporterebbe il fatto di scatenare una vera e propria offensiva con conseguenti grosse perdite da entrambe le parti.
Proprio per questo, prima di imbarcarsi in una guerra sarebbe meglio pensarci bene e non farne di nulla......o farla sul serio e fare tabula rasa (ipotesi che non condivido).
Ziosilvio
29-03-2007, 10:44
sono stati poco furbi, dovevano rapire 6 italiani... risultato assicurato
Naah... troppo facile, non dà neanche gusto... vuoi mettere sei-sette mesi di tira-e-molla con una diplomazia vera?
nomeutente
29-03-2007, 10:49
Sul fatto che siamo infognati, hai ragione, sul fatto che i Talebani stiano vincendo la guerra, un po' meno
Io parto dal presupposto che la definizione di "stato" che mi hanno insegnato a sociologia politica comporta anche il monopolio del potere legittimo, ivi compresa la forza fisica, e in ultima analisi per dire che uno stato esiste in quanto stato è necessario che abbia il controllo del territorio (che poi sia un controllo centralizzato, tribù organizzate come feudi o altro non è rilevante) e che possa di conseguenza imporre la legge.
Se lo scopo della guerra, quindi, era creare in Afghanistan un governo elettivo che controllasse il territorio, la guerra è abbastanza persa (o perlomeno non sta andando bene... può anche darsi che la si vinca, ma sicuramente oggi siamo lontani da questo evento).
Io parto dal presupposto che la definizione di "stato" che mi hanno insegnato a sociologia politica comporta anche il monopolio del potere legittimo, ivi compresa la forza fisica, e in ultima analisi per dire che uno stato esiste in quanto stato è necessario che abbia il controllo del territorio (che poi sia un controllo centralizzato, tribù organizzate come feudi o altro non è rilevante) e che possa di conseguenza imporre la legge.
Se lo scopo della guerra, quindi, era creare in Afghanistan un governo elettivo che controllasse il territorio, la guerra è abbastanza persa (o perlomeno non sta andando bene... può anche darsi che la si vinca, ma sicuramente oggi siamo lontani da questo evento).
Si, ma non è che i Talebani controllano l'afganistan, hanno sotto controllo un po' di territorio impervio e fanno azioni terroristiche nelle città, la situazione è purtroppo tragica, perchè come ho detto, loro possono permettersi di far esplodere un kamikaze in mezzo alla folla e uccidere civili in quantità per fare appunto paura, più difficile è cercare di mantenere l'ordine con metodi più "umani".
Certo è che se l'ONU si ritirasse, l'Afganistan sarebbe presto in balia di queste bande armate.
nomeutente
29-03-2007, 11:12
Certo è che se l'ONU si ritirasse, l'Afganistan sarebbe presto in balia di queste bande armate.
E' proprio questo il punto: il governo Karzai non ha (perlomeno non ha ancora) la capacità di controllare militarmente tutto il territorio, quindi non si può dire che in Afghanistan esiste un solo governo con il monopolio del potere e il controllo del suo territorio.
Al di là dei formalismi, se dobbiamo fare della dietrologia (e facciamola :D ) non serve che i talebani marcino su Kabul per dire che la guerra è persa: è sufficiente un talebano nei pressi di Sangin per rendere rischioso il controllo della zona da Kandahar a Herat e finché non è tutto tranquillo niente oleodotto, quindi la guerra non è servita a molto.
Era prevedibile un'escalation di rapimenti: ci provano, ovvio.
...
In realtà la questione di fondo è che se i talebani possono fare il bello e il cattivo tempo e costringere gli avversari a trattare significa che stanno vincendo la guerra e non mi pare che la cosa dipenda interamente da noi.
Siamo infognati: Mastrogiacomo è una variabile del tutto ininfluente.
Una puntualizzazione: in realtà l'intervento di Enduring Freedom sian dall'inizio ha conseguito risultati limitati; già nel 2003 mi ricordo un reportage su RID (rivista italiana difesa) dove crudemente si affermava che l'autorità dell'allora presidente pro-tempore Karzai terminava già nei sobborghi di Kabul e nelle altre città un metro oltre l'ultimo avamposto delle forze di Endurting Freedom e/o ISAF.
I variamente definiti "signori della guerra" o "alleanza del Nord" non riconoscono che formalmente l'autorità del governo di Kabul ancora oggi.
In pratica il controllo effettivo del presidente (adesso eletto) Karzai sul territorio è più formale che reale.
Questo senza parlare appunto delle zone dove la sua autorità è dichiaratamente non riconosciuta, come appunto quelle dove operano i Taliban.
Ciao
Federico
E' proprio questo il punto: il governo Karzai non ha (perlomeno non ha ancora) la capacità di controllare militarmente tutto il territorio, quindi non si può dire che in Afghanistan esiste un solo governo con il monopolio del potere e il controllo del suo territorio.
E il fatto è che è molto difficile agire in quelle zone con di fronte non uno stato, ma un gruppo di terroristi (o resistenti o chiamateli come volete) che non esita, mentre il governo regolare apre i reclutamenti di truppe e polizia, a fare esplodere i kamikaze proprio in queste file di persone che attendono il reclutamento.
Non sono in grado di dire come e quando l'Afganistan conquisterà una propria identità nazionale e quindi l'ONU potrà andarsene, certo è che il processo sarà lungo e costerà molte perdite in denaro e vite umane.....
nomeutente
29-03-2007, 12:16
E il fatto è che è molto difficile agire in quelle zone con di fronte non uno stato, ma un gruppo di terroristi (o resistenti o chiamateli come volete) che non esita, mentre il governo regolare apre i reclutamenti di truppe e polizia, a fare esplodere i kamikaze proprio in queste file di persone che attendono il reclutamento.
Premetto che a me non interessano molto le etichette: terroristi, resistenti, soldati nemici... sono solo modi diversi per definirli, più o meno dispregiativi, che non cambiano la sostanza delle cose.
Detto questo, non si risolve il problema dicendo "cattivoni: si oppongono con tutte le loro forze all'insediamento di un nuovo potere". E' ovvio che facciano queste azioni.
Il problema è che fuori da ogni ipocrisia il potere politico nasce davvero dalla canna del fucile. Se i talebani sono militarmente più forti di Karzai significa che la condizione "normale" di quel territorio sarebbe la dittatura talebana (sia chiaro che con "normale" non intendo "auspicabile") e ogni tentativo di ristabilire nuovi equilibri di potere ha un prezzo e non è detto che abbia successo.
Non sono in grado di dire come e quando l'Afganistan conquisterà una propria identità nazionale e quindi l'ONU potrà andarsene, certo è che il processo sarà lungo e costerà molte perdite in denaro e vite umane.....
Imho non siamo nemmeno in grado di dire "se".
Jamal Crawford
29-03-2007, 12:22
Poveri talebani, adesso verranno messi un po' sotto pressione, ma lasciamoli liberi di fare quello che vogliono no?
sono o non sono nel loro paese? :doh:
Chiedono liberazione compagni in cambio rilascio ostaggi
(ANSA)-KANDAHAR, 29 MAR- I Taleban hanno rivendicato il rapimento avvenuto due giorni fa di una equipe medica afghana di cinque persone nella provincia di Kandahar. I Taleban anno chiesto la liberazione di alcuni loro compagni detenuti in cambio del rilascio degli ostaggi (un medico, tre infermieri e il loro autista). 'L'equipe medica e' in nostre mani. Noi abbiamo stabilito una lista di prigionieri di cui chiediamo la liberazione in cambio di quella degli ostaggi', ha detto per telefono all'Afp un comandante talebano.
dasdsasderterowaa
29-03-2007, 17:46
siamo arrivati a scambiare prigionieri come se fossero figurine... ah, che bel mondo in cui viviamo... :rolleyes: :muro:
Tschüss
Jammed_Death
29-03-2007, 17:56
io mi sto ancora chiedendo che ci facciamo in afghanistan e iraq...
Gnappoide
29-03-2007, 19:27
ma che ragionamento è?????
Perchè secondo te quei 5 erano gli unici terroristi di questo mondo?
Da quando ci sono le forze della coalizione in Afghanistan vuoi che non abbiano stilato un elenco di persone più o meno pericolose?
E poi lo scambio di "prigionieri" non è certamente una "moda" inventata dagli italiani 2 settimane fa..
Quindi inutile scandalizzarsi tanto se adesso nei termini di riscatto vengono inserite anche le persone.
E poi ribadisco che magari il nostro governo adotterà questa risoluzione, ma non è assicurato che venga utilizzata anche dalle altre nazioni che magari manderanno task force o si accorderanno per un riscatto.
Non mi pare di aver detto una cosa nuova da scatenare la disperazione generale
Gnappoide
29-03-2007, 19:35
Già appunto.....
Così domani rapiranno altri 10 stranieri per avere liberi altri 10 terroristi, così in breve TUTTI gli stranieri sono in pericolo imminente......non c'è che dire se non che è stata proprio una bella mossa...
Non siamo nel periodo di Hitler dove per un tedesco morto, venivano uccisi 10 ebrei..
Per rapire 10 stranieri contemporaneamente non è una cosa facile soprattutto perchè le nazioni che detengono prigionieri afgani non sono di certo le più sprovvedute..
Senza contare che gli unici stranieri che si possono al massimo rapire sono giornalisti e operatori di agenzie non governative di nazioni quali Usa, Gran Bretagna e qualche altra, che di sicuro non tendono a facilitare i rapimenti di gruppo come se si stesse organizzando un viaggio charter..
Teniamo sotto controllo i numeri e magari usiamoli con ragionevolezza altrimenti ci si fa prendere da ragionamenti poco realistici e ai limiti della logica
Questo da come la vedo io.
Poi se domani uscirà la notizia di 10 giornalisti americani rapiti contemporaneamente e il riscatto comprende la liberazione di 20 prigionieri di "guerra", verrò qui a fare mea culpa..
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