View Full Version : [Problemi veri]E' questa la pistola fumante?
LightIntoDarkness
28-03-2007, 09:34
da petrolio.blogosfere.it (http://petrolio.blogosfere.it/index.html)
E' questa la pistola fumante? (http://petrolio.blogosfere.it/2007/03/e-questa-la-pistola-fumante.html)
Stiamo da anni a chiederci se chi di dovere "sa o non sa" del problema dell'esaurimento delle risorse petrolifere.
A parte i pronunciamenti di ineffabili personaggi appartenenti a questa o quella compagnia, sempre volti a tranquillizzare sulle sorti dei giacimenti (e lo credo bene, sono società quotate), e a parte i politici che, com'è notorio, non pensano oltre la prossima elezione, anche chi prende decisioni economiche di respiro strategico non ha mai mostrato finora più di un blando interesse.
Molti sospettano, i complottisti, che il reale problema sia abilmente occultato dietro l'allarme ambientale.
Sarà vero?
A me questa pare una pistola fumante: leggetevi gli estratti (http://aspoitalia.blogspot.com/2007/03/la-soluzione-letale.html) che Ugo Bardi ha riportato da un articolo (http://www.monbiot.com/archives/2007/03/27/a-lethal-solution/) dell'eccellente George Monbiot, che tratta dei disastri dell'etanolo. Ad esempio questo:
L' ONU ha appena pubblicato un rapporto secondo il quale il 98% della foresta pluviale in Indonesia sarà degradato o scomparso al 2022.
Solo cinque anni fa, la stessa agenzia non lo prevedeva fino al 2032.
Ma non avevano fatto i conti con le piantagioni di olio di palma che producono biodiesel per il mercato europeo.
Dice ancora Monbiot:
Abbiamo bisogno di una moratoria di 5 anni sui biocarburanti, prima che devastino il pianeta.
Ora, a me qui sorge un terribile dubbio.
Come è possibile sbandierare come soluzione al problema climatico e ambientale un qualcosa che devasta il pianeta?
Come è possibile che chi pianifica le politiche ambientali nei Paesi occidentali non si sia accorto che i biocarburanti sono una soluzione peggiore del male?
Non sarà invece che si sta freneticamente cercando un'alternativa al petrolio che sta finendo, un'alternativa purchessìa, basta che continuino a camminare le automobili dei consumatori/elettori, basta che non ci succedano casini, e chissenefrega dell'ambiente?
Non sarà che al peakoil si sta dando una bella mano di greenwashing?
...
Discutiamone please... altrimenti tutte le nostre belle litigate sui politicini italiani fra poco non potremo più farle, impegnati a riprenderci dagli imminenti gravissimi problemi.
Le soluzioni ci sono.... anche senza toccare le foreste.... in Italia abbiao tanti campi da coltivare per il biodiesel....
Le soluzioni ci sono.... anche senza toccare le foreste.... in Italia abbiao tanti campi da coltivare per il biodiesel....
*
aggiungo che per il riscaldamento sono ottime le stufe a granella di mais, qui da noi molti si stanno attivando riadibendo a mais le coltivazioni che ora stanno andando in disuso a causa dei costi troppo alti
LightIntoDarkness
28-03-2007, 09:51
Le soluzioni ci sono.... anche senza toccare le foreste.... in Italia abbiao tanti campi da coltivare per il biodiesel....
*
aggiungo che per il riscaldamento sono ottime le stufe a granella di mais, qui da noi molti si stanno attivando riadibendo a mais le coltivazioni che ora stanno andando in disuso a causa dei costi troppo altiStiamo parlando però di un problema a livello globale, non solo italiano.
Io, oggi come nel 2022, preferirei respirare e non utilizzare l'automobile, piuttosto che il contrario.
A parte la mia (probabile) esagerazione, rimane la preoccupazione del grosso scoglio culturale: l'automobile così come è concepita oggi non può avere futuro.
La mia convinzione è che oggi è un'affermazione da pazzoidi catastrofisti, ma fra molto-troppo-poco il problema sarà imminente, magari continuamente rimandato in là da qualche escamotage temporaneo per mantenere lo status quo vista la centralità del mercato automobilistico.
Bisognerebbe rendersi localmente autosufficienti..... E credimi... è possibile.... oggi, e per oggi intendo Marzo 2007, non si fa niente per un motivo molto semplice:
Le tecnologie alternative ci sono, le compagnie petrolifere però devono ancora guadagnare molto dal petrolio....
LightIntoDarkness
28-03-2007, 09:56
Bisognerebbe rendersi localmente autosufficienti..... E credimi... è possibile.... oggi, e per oggi intendo Marzo 2007, non si fa niente per un motivo molto semplice:
Le tecnologie alternative ci sono, le compagnie petrolifere però devono ancora guadagnare molto dal petrolio....Perfettamente d'accordo.
Ma questo non mi tranquillizza per niente.
Il limite delle compagnie petrolifere e degli interessi economici in generale sono IMHO più in là del limite del disastro.
Serve coscienza collettiva del problema, o ne pagheremo tutti.
Le cose non si sistemeranno da sole, senza "fare male".
Perfettamente d'accordo.
Ma questo non mi tranquillizza per niente.
Il limite delle compagnie petrolifere e degli interessi economici in generale sono IMHO più in là del limite del disastro.
Serve coscienza collettiva del problema, o ne pagheremo tutti.
Le cose non si sistemeranno da sole, senza "fare male".
Secondo me gradualmente si arriverà ad un progressivo innalzamento del costo del petrolio, ed in contemporanea si inizieranno a vedere tecnologie alternative.... dapprima molto care e poi sempre più economiche.... quando tra le due tecnologie ci sarà l'incrocio di costo, avremo il passaggio da una tecnologia all'altra....
Stiamo parlando però di un problema a livello globale, non solo italiano.
Io, oggi come nel 2022, preferirei respirare e non utilizzare l'automobile, piuttosto che il contrario.
A parte la mia (probabile) esagerazione, rimane la preoccupazione del grosso scoglio culturale: l'automobile così come è concepita oggi non può avere futuro.
La mia convinzione è che oggi è un'affermazione da pazzoidi catastrofisti, ma fra molto-troppo-poco il problema sarà imminente, magari continuamente rimandato in là da qualche escamotage temporaneo per mantenere lo status quo vista la centralità del mercato automobilistico.
qui da noi il problema è grande ma fra qualche anno sarà superabile, già ora si intravede una prima mossa verso l'adozione di energie alternative pulite (o quasi)
il problema grosso sono i paesi in via di sviluppo come india e cina
Il vero problema è che se noi stiamo approcciando il problema, cercando eventuali futuribili soluzioni, altri paesi, e parlo di miliardi di persone, si trovano ancora all'inizio della parabola della motorizzazione di massa, e non è detto che abbiano l'intenzione di passare direttamente alla fine, abbracciando la causa comune.
LuVi
qui da noi il problema è grande ma fra qualche anno sarà superabile, già ora si intravede una prima mossa verso l'adozione di energie alternative pulite (o quasi)
il problema grosso sono i paesi in via di sviluppo come india e cina
Ecco, appunto.
Ed è giusto costringerli a non ripetere i nostri errori ed a pensare subito al bene comune?
LuVi
LightIntoDarkness
28-03-2007, 10:29
Secondo me gradualmente si arriverà ad un progressivo innalzamento del costo del petrolio, ed in contemporanea si inizieranno a vedere tecnologie alternative.... dapprima molto care e poi sempre più economiche.... quando tra le due tecnologie ci sarà l'incrocio di costo, avremo il passaggio da una tecnologia all'altra....IMHO è da pazzi affidarsi ai meccanismi di mercato.
Hanno già ampiamente dimostrato di avere un unico parametro per le proprie scelte.
E il costo ambientale non è mai stata una voce di bilancio.
Senza contare che i principi attuali riguardo il rispetto delle leggi sono calcolate in base al parametro costi/benefici, inserendo le eventuali sanzioni come costo da valutare.
IMHO si deve avere il coraggio di parlare di "cambio di stile di vita".
Per forza di cose questo deve cominciare dal basso, perchè se e quando verrà imposto dall'alto sarà troppo tardi.
LightIntoDarkness
28-03-2007, 10:32
qui da noi il problema è grande ma fra qualche anno sarà superabile, già ora si intravede una prima mossa verso l'adozione di energie alternative pulite (o quasi)
il problema grosso sono i paesi in via di sviluppo come india e cinaA meno che quel "fra qualche anno" sia inteso un bel po' più alla larga, a me pare proprio che il (pochissimo) sforzo verso le energie rinnovabili non sia nemmeno sufficiente a colmare i gravissimi problemi di approvigionamento che ci aspettano nel brevissimo termine.
I paesi in "via di sviluppo" (direi che è ora anche di rimettere in discussione questi parametri di "sviluppo") sono un gravissimo problema, vero.
Ma IMHO non ci autorizza a non impegnarci per un cambio prima di tutto culturale e sociale rispetto al problema.
A meno che quel "fra qualche anno" sia inteso un bel po' più alla larga, a me pare proprio che il (pochissimo) sforzo verso le energie rinnovabili non sia nemmeno sufficiente a colmare i gravissimi problemi di approvigionamento che ci aspettano nel brevissimo termine.
I paesi in "via di sviluppo" (direi che è ora anche di rimettere in discussione questi parametri di "sviluppo") sono un gravissimo problema, vero.
Ma IMHO non ci autorizza a non impegnarci per un cambio prima di tutto culturale e sociale rispetto al problema.
qui da noi è obbligatorio installare pannelli solari sulle case di nuova costruzione, inoltre sono moltissime le innovazioni e gli impegni che si stanno adattando soprattutto all'edilizia all'insegna del risparmio energetico
le società che si occupano di risparmio energetico stanno sorgendo come funghi proponendo soluzioni casalinghe che vanno dal solare all'eolico ai cappotti ai nuovi sistemi di riscaldamento
non dimentichiamo che non esistono solo le automobili, anzi una buona fetta del nostro inquinamento è data dalle caldaie poco efficienti, dai riscaldamenti delle case e dalla dispersione del calore delle stesse
se da una parte ci si può benissimo lamentare delle carenze della legge e della staticità del mercato automobilistico o delle nostre centrali energetiche che in buona parte sono a petrolio e carbone, bisogna dire che al contrario le iniziative dei singoli si stanno sempre più spingendo verso il risparmio energetico, non è affatto vero che noi come persone ignoriamo il problema, anzi dal punto di vista del risparmio energetico si stanno aprendo dei mercati ricchissimi
ora non vedetelo come spam, ve lo linko solo perchè conosco bene il sito
su http://www.centrorisparmioenergetico.com potete vedere che stiano sorgendo tantissime società e consorzi che basano interamente la loro opera sulla forinutira di servizi a risparmio energetico, questo settore è in enorme espansione e l'offerta spesso non riesce a soddisfare la domanda, complici i prezzi: per una caldaia a condensazione ad altissimo rendimento si spende poco più di 2mila euro per alimentare una casa di 3 piani, quindi basta ben poco e il costo lo si ammortizza in qualche anno
installare i pannelli solari o fotovoltaici su una villetta a 3 piani costa circa 2500 euro compreso di manodopera
(lo dico perchè anche in casa mia stiamo cambiando tutto l'impianto e mettendo solare termico e fotovoltaico)
moltissimi alberghi si stanno dotando di soluzioni ibride solare/fotovoltaico che consentono dei rendimenti economicamente molto interessanti. ne ho seguiti un paio che stanno costruendo dalle mie parti e come soluzioni sono sbalorditive quanto a rendimento
e parlo di grandi alberghi, non cosette casalinghe
certo si può dire che non ci si muove abbastanza, soprattutto con le automobili, ma neanche dire che stiamo con le mani in mano soprattutto nei settori dell'edilizia che comunque costituiscono una buona fetta dei nostri consumi
LightIntoDarkness
28-03-2007, 11:17
Grazie per le buone notizie, Leron!
Evidentemente però abitiamo in 2 nazioni diverse: qui a BG davvero siamo vicini allo 0, le case sono fatte sempre da schifo e se per sbaglio provi a buttare lì un qualche spunto rispetto alle soluzione energetiche agli amici che stanno per indebitarsi 20 anni per una casa, ti guardano come un marziano nel migliore dei casi.
In ogni caso, sono buoni segni... e grazie per i Link!
Grazie per le buone notizie, Leron!
Evidentemente però abitiamo in 2 nazioni diverse: qui a BG davvero siamo vicini allo 0, le case sono fatte sempre da schifo e se per sbaglio provi a buttare lì un qualche spunto rispetto alle soluzione energetiche agli amici che stanno per indebitarsi 20 anni per una casa, ti guardano come un marziano nel migliore dei casi.
In ogni caso, sono buoni segni... e grazie per i Link!
dipende molto dalla legge, qui in trentino siamo parecchio avvantaggiati dato che abbiamo delle norme provinciali discretamente attente (sempre meno dell'alto adige...)
comunque anche per le altre regioni la legge si muove, e si vedono notizie interessanti sul nuovo decreto per l'energia di dicembre 2006, che cominceranno a avere riscontro fra qualche mese
http://centrorisparmioenergetico.com/pages/posts/nuovo-decreto-energia4.php
è molto interessante anche per quanto riguarda i contributi (per la costruzione di impianti considerati a risparmio energetico (pannelli solari, nuove caldaie, rivestimenti isolanti per le abitazioni, rivestimenti per i tetti, stufe, impianti di ricircolo, impianti eolici...) lo stato finanzia il 55% della spesa sostenuta, il che non è poco)
della serie la finanziaria sarà per molti una porcata ma qualcosina di buono lo porta :D
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