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View Full Version : Chi tiene alla famiglia non sfila al Family Day


Fides Brasier
27-03-2007, 08:46
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=2663&ID_sezione=&sezione=

27/3/2007
Chi tiene alla famiglia
non sfila al Family Day

CHIARA SARACENO
Bisogna ammetterlo. Ancora una volta la Chiesa cattolica e il cattolicesimo organizzato sono riusciti a imporre i termini del dibattito sulla famiglia. La trovata del «Family day» è indubbiamente geniale in un paese in cui non si fanno figli non perché ci siano i Dico o perché ci siano troppi omosessuali o transessuali, ma perché i giovani trovano poche ragioni per uscire dalla famiglia di origine e per provare a farsene una propria. E dove la famiglia basata su saldi rapporti di solidarietà intergenerazionale continua a costituire la principale rete di protezione, ma anche di trasmissione delle disuguaglianze, in uno Stato sociale insieme frammentario e poco equo.

Anche a causa di una cultura laica poco radicata e di una politica sottomessa e impaurita, la Chiesa è infatti riuscita a creare nell’immaginario collettivo un corto circuito politicamente e simbolicamente dirompente tra l'assenza di politiche significative di sostegno alle responsabilità familiari e il riconoscimento di alcuni diritti civili e di libertà - e le contestuali responsabilità che ne derivano - a chi non vuole o non può sposarsi, tra un tasso di fecondità ai minimi termini e la diffusione di omosessualità e transessualità. Come se l'assenza di politiche di sostegno alle responsabilità familiari non fosse una eredità che proviene da decenni di governo democristiano e di una ben più lunga influenza della Chiesa, del suo magistero e della sua cultura sul discorso pubblico sulla famiglia - certo anche con l'indifferenza della sinistra.

Questa assenza di politiche ha squilibrato fortemente la nostra spesa sociale, tutta fatta di pensioni e poco altro. I trasferimenti verso le giovani generazioni sono tutti affidati alla solidarietà familiare; così come la cura verso le generazioni più fragili è tutta affidata alla generazione di mezzo. La famiglia italiana non riesce a riprodursi non per eccesso di individualismo edonistico, ma perché è sovraccaricata da compiti di solidarietà e da troppo forti dipendenze. In altri paesi in cui la famiglia è apparentemente meno «forte», l'accettazione sociale e legale della pluralità dei modi di farla è più consolidata, il Welfare più equo, la solidarietà tra le generazioni non viene affatto meno e si fanno anche più figli. Si continua cioè a «fare famiglia», più che in Italia.

Certo, sarebbe bello sviluppare un discorso pacato e ragionevole su tutto ciò, quando si parla di famiglia e anche quando si parla di riforma delle pensioni o di ammortizzatori sociali. Perché è lì che si gioca in larga misura la partita delle risorse da destinare a chi vuole «fare famiglia», che significa assumersi responsabilità durature verso altri. Ma non è questo che interessa agli organizzatori del Family day, non è questo il dialogo che vogliono. La contrapposizione frontale ai Dico da cui nasce il Family day segnala che in gioco non è la definizione di politiche ragionevoli ed efficaci che sostengano coloro che vogliono avere un bambino, occuparsi di un genitore divenuto fragile, sostenersi reciprocamente nella buona e cattiva sorte. C'è la pretesa di mantenere il monopolio della definizione di quali sono i rapporti responsabili e quali no, quali gli amori leciti e quali quelli illeciti.

Ricordo che in nome di questa pretesa a lungo non sono stati riconosciuti pienamente i diritti dei figli naturali, e solo oggi, nel 2007, si è finalmente arrivati a una proposta di legge bipartisan che elimina ogni disparità tra figli legittimi e naturali. Così come ci si è opposti strenuamente al divorzio, pur tollerando ogni sorta di «famiglia di fatto», purché rimanesse nell'ombra. E ancora oggi si impone a chi vuole divorziare una ipocrita «pausa di riflessione» che è solo una inutile, e spesso controproducente, pena aggiuntiva nel già complicato processo di scioglimento del matrimonio.

Non andare al Family day, contrariamente a quanto sembrano pensare Lucia Annunziata e altri, non significa non sostenere il valore dei rapporti familiari, e neppure sostenere le ragioni degli omosessuali e transessuali in opposizione a quelle della famiglia. Non si può dialogare con chi delegittima a priori ogni posizione diversa e spesso manca di rispetto per le vite e le scelte altrui, specie quando non sono ipocrite, ma alla luce del sole. Attaccarsi al carro del Family day per legittimarsi come difensori della famiglia non solo non porterà alcun beneficio politico al centro-sinistra, ma rafforzerà nell'immaginario collettivo quella contrapposizione tra diritti individuali e difesa della famiglia, e anche tra orientamento sessuale e comportamento etico, che invece occorrerebbe correggere.

Fritz!
27-03-2007, 08:58
Chiara Saraceno è una grandissima donna, e uno dei migliori sociologi italiani

misterx
27-03-2007, 09:03
ha semplicemente espresso la sua opinione, se avessi tempo ci andrei

Fritz!
27-03-2007, 09:07
ha semplicemente espresso la sua opinione, se avessi tempo ci andrei

motivata con dei precisi fatti, sociologicamente rilevanti

c'è una differenza tra uno slogan vuoto, che diventa credibile solo per la ripetizione di un mantra

e un ragionamento

misterx
27-03-2007, 09:10
motivata con dei precisi fatti, sociologicamente rilevanti

c'è una differenza tra uno slogan vuoto, che diventa credibile solo per la ripetizione di un mantra

e un ragionamento


ho letto solo una opinione come un'altra: le motivazioni ?
Ognuno ha le sue.

Tefnut
27-03-2007, 09:11
ho letto solo una opinione come un'altra: le motivazioni ?
Ognuno ha le sue.

solitamente di motivazioni non se ne sentono :D

misterx
27-03-2007, 09:13
solitamente di motivazioni non se ne sentono :D

se uno crede in Dio, deve forse motivarlo ? :)

Fides Brasier
27-03-2007, 09:16
se uno crede in Dio, deve forse motivarlo ? :)Dio e' una cosa, la societa' civile e' un'altra.
Chi andra' al family day utilizzera' Dio come un pretesto per fini che in realta' sono diversi, ovvero [...]la pretesa di mantenere il monopolio della definizione di quali sono i rapporti responsabili e quali no, quali gli amori leciti e quali quelli illeciti.

Fritz!
27-03-2007, 09:16
se uno crede in Dio, deve forse motivarlo ? :)

se uno non sa motivare quello che dice, la sua opinione conta molto poco

misterx
27-03-2007, 09:21
se uno non sa motivare quello che dice, la sua opinione conta molto poco

anche chi motiva con argomenti che non condivido conta poco per me, l'argomento.

misterx
27-03-2007, 09:22
Dio e' una cosa, la societa' civile e' un'altra.
Chi andra' al family day utilizzera' Dio come un pretesto per fini che in realta' sono diversi, ovvero

visto che siamo in democrazia, ognuno fa quello che gli pare ed usa gli strumenti che più ritiene utili.

Fides Brasier
27-03-2007, 09:22
anche chi motiva con argomenti che non condivido conta poco per me.Molto brutto cio' che dici. Perche' vuol dire che non dai dignita' a chi la pensa diversamente da te. In questo modo ogni dialogo e' impossibile.

Fritz!
27-03-2007, 09:24
Molto brutto cio' che dici. Perche' vuol dire che non dai dignita' a chi la pensa diversamente da te. In questo modo ogni dialogo e' impossibile.

Misterx, conferma la validità del ragionamento della Saraceno;)

Fritz!
27-03-2007, 09:25
visto che siamo in democrazia, ognuno fa quello che gli pare ed usa gli strumenti che più ritiene utili.

curioso che questo venga detto da hhi preternde di limitare la libertà e i diritti altrui

misterx
27-03-2007, 09:26
Molto brutto cio' che dici. Perche' vuol dire che non dai dignita' a chi la pensa diversamente da te. In questo modo ogni dialogo e' impossibile.

non ci vedo nulla di brutto visto che ho letto quanto scritto dalla sociologa. E' lei che scrive contro chi vorrebbe manifestare una opinione propria, questo mi pare brutto.

misterx
27-03-2007, 09:30
curioso che questo venga detto da hhi preternde di limitare la libertà e i diritti altrui

sbagli. Nell'articolo si parla del problema di abbandonare la famiglia per il problema xyz "ma perché i giovani trovano poche ragioni per uscire dalla famiglia di origine....."; visto che tiene così tanto alla società mi chiedevo come mai non si sia interrogata anche su questa esplosione dell'omosessualità nella nostra società.
Visto che ama analizzare che faccia un'analisi anche di questo aspetto e non solo contro chi pensa che manifestare sia giusto.

C'è la democrazia e quello di manifestare è uno dei suoi effetti.

Fides Brasier
27-03-2007, 09:34
non ci vedo nulla di brutto visto che ho letto quanto scritto dalla sociologa. E' lei che scrive contro chi vorrebbe manifestare una opinione propria, questo mi pare brutto.La saraceno non ha scritto "contro" qualcuno. La saraceno ha ascoltato le ragioni di chi ha organizzato il family day e ne ha tratto delle conclusioni (conclusioni che peraltro molti di noi nel loro piccolo gia' le avevano tratte: lei le ha esposte in modo migliore :D )
E questo non e' brutto: vuol dire aprire un dialogo verso chi la pensa in modo diverso dal suo, dandogli poi la possibilita' di ribattere.

Tu invece, mi spiace puntarti il dito contro misterx, hai detto che chi non la pensa come te conta poco. E questo spiega la tua assenza di argomentazioni.

Fritz!
27-03-2007, 09:34
visto che tiene così tanto alla società mi chiedevo come mai non si sia interrogata anche su questa esplosione dell'omosessualità nella nostra società.

Forse perchè è una sociologa seria

misterx
27-03-2007, 09:35
La saraceno non ha scritto "contro" qualcuno. La saraceno ha ascoltato le ragioni di chi ha organizzato il family day e ne ha tratto delle conclusioni (conclusioni che peraltro molti di noi nel loro piccolo gia' le avevano tratte: lei le ha esposte in modo migliore :D )
E questo non e' brutto: vuol dire aprire un dialogo verso chi la pensa in modo diverso dal suo, dandogli poi la possibilita' di ribattere.

Tu invece, mi spiace puntarti il dito contro misterx, hai detto che chi non la pensa come te conta poco. E questo spiega la tua assenza di argomentazioni.


mi sa che non ci siamo capiti.
Se io faccio una affermazione che tu non condividi, che valore ha per te la mia affermazione ?

Fides Brasier
27-03-2007, 09:37
visto che tiene così tanto alla società mi chiedevo come mai non si sia interrogata anche su questa esplosione dell'omosessualità nella nostra società.
Visto che ama analizzare che faccia un'analisi anche di questo aspetto e non solo contro chi pensa che manifestare sia giusto.Non era cio' che le premeva di analizzare, visto che scriveva d'altro ;)
Per quanto riguarda l'esplosione dell'omosessualita', poi, addirittura...
Magari semplicemente la societa' sta diventando piu' aperta, e offre finalmente la possibilita' a piu' persone di esprimersi per quello che sono, senza reprimerle.
Capisco che a molti dia fastidio (i cambiamenti fanno sempre paura), ma tornare a reprireme le personalita' di tutti per il disagio di pochi mi sembra anacronistico :D

misterx
27-03-2007, 09:38
Forse perchè è una sociologa seria


per te lo sarà anche, per me invece non lo è. A me è sembrata solo politica e non un'analisi della società in quanto incompleta e cioè analizza solo un lato del problema e non anche gli eventuali motivi che fanno nascere tale manifestazione.

misterx
27-03-2007, 09:39
Non era cio' che le premeva di analizzare, visto che scriveva d'altro ;)


allora è solo politica e non sociologia ;)

Fides Brasier
27-03-2007, 09:40
mi sa che non ci siamo capiti.
Se io faccio una affermazione che tu non condividi, che valore ha per te la mia affermazione ?E' mia abitudine, se qualcuno mi dice qualcosa su cui non sono d'accordo, ribattere argomentando le mie ragioni. Proprio come sto facendo con te. E questo prova che ascolto tutto cio' che mi viene detto, e quindi che tutto ha valore. Potro' non essere d'accordo, ma tutto cio' che mi viene detto ha valore per me.
E' chi non argomenta e si rifugia dietro "Dio" (o altri "valori") che invece non ascolta e non da valore al pensiero altrui.

Fritz!
27-03-2007, 09:40
per te lo sarà anche, per me invece non lo è. A me è sembrata solo politica e non un'analisi della società in quanto incompleta e cioè analizza solo un lato del problema e non anche gli eventuali motivi che fanno nascere tale manifestazione.

ovvero l'esplosione dell'omosessualità? Quindi si manifesta contro l'esplosione dell'omosessualità?

continui a confermare in toto il rasgionamento (e non l'affermazione di un'opinione che è diverso) della Saraceni...

Le motivazioni di questa manifestazione sono prettamente "contro" qualcuno.

Fides Brasier
27-03-2007, 09:42
allora è solo politica e non sociologia ;)Scriveva d'altro in quell'articolo! Dai misterx sii serio, visto che sai pensare fallo: non farci credere che in un articolo sul family day debba essere trattata l'omosessualita' in tutte le sue forme e implicazioni da adamo ed eva in poi :D

misterx
27-03-2007, 09:43
E' mia abitudine, se qualcuno mi dice qualcosa su cui non sono d'accordo, ribattere argomentando le mie ragioni. Proprio come sto facendo con te. E questo prova che ascolto tutto cio' che mi viene detto, e quindi che tutto ha valore. Potro' non essere d'accordo, ma tutto cio' che mi viene detto ha valore per me.
E' chi non argomenta e si rifugia dietro "Dio" (o altri "valori") che invece non ascolta e non da valore al pensiero altrui.

e appunto. Io dopo aver letto l'articolo tiro le mie somme e dico che non condivido ciò che scrive, in quanto, ho poi motivato, che analizza il problema sotto un aspetto che non condivido, non è bilaterale.
Non ci vedo bruttezza nel non condividere.

misterx
27-03-2007, 09:47
ovvero l'esplosione dell'omosessualità? Quindi si manifesta contro l'esplosione dell'omosessualità?

continui a confermare in toto il rasgionamento (e non l'affermazione di un'opinione che è diverso) della Saraceni...

Le motivazioni di questa manifestazione sono prettamente "contro" qualcuno.

mi stai leggendo nel modo sbagliato.
Io dico solo che se una sociologa si prende la briga di scrivere un articolo di quel genere, che per me rimane politica, sarebbe più igienico che facesse un'analisi approfondita, non solo in un senso.

IMHO ci sono discipline che non possono e non devono essere di parte, da quell'articolo ho evinto tutto il contrario.

Fritz!
27-03-2007, 09:50
mi stai leggendo nel modo sbagliato.
Io dico solo che se una sociologa si prende la briga di scrivere un articolo di quel genere, che per me rimane politica, sarebbe più igienico che facesse un'analisi approfondita, non solo in un senso.

igienico?:confused: :confused: :confused: :confused:

IMHO ci sono discipline che non possono e non devono essere di parte, da quell'articolo ho evinto tutto il contrario.

Ma che vuol dire scusa? Che una sociologa non deve avere una opionone sul family day?
Lei al contrario ha esposto il suo ragionamento, che la porta non confividere per nulla le ragioni della manifestazioni

misterx
27-03-2007, 09:51
igienico?:confused: :confused: :confused: :confused:

corretto

Fides Brasier
27-03-2007, 09:53
e appunto. Io dopo aver letto l'articolo tiro le mie somme e dico che non condivido ciò che scrive, in quanto, ho poi motivato, che analizza il problema sotto un aspetto che non condivido, non è bilaterale.
Non ci vedo bruttezza nel non condividere.Non e' brutto non condividere: ma tu hai detto che chi non condivide le tue idee conta poco perte. E questo e' molto brutto. Anche perche' non troverai mai qualcuno che la pensera' come te su tutto e per sempre.
Persino i figli un giorno avranno le loro idee sul mondo, che saranno diverse da quelle dei loro genitori. E sra' importante rispettare le loro idee e parlare, invece che dire loro che contano poco perche' non la pensano come i genitori.

misterx
27-03-2007, 09:56
Non e' brutto non condividere: ma tu hai detto che chi non condivide le tue idee conta poco perte. E questo e' molto brutto.

ah, ho capito cosa intendi!
Certo, se l'argomento trattato non è condiviso da me conta poco, ma l'argomento, non la persona, non equivochiamo ;)

Cfranco
27-03-2007, 10:01
se uno crede in Dio, deve forse motivarlo ? :)
Credere in Dio non è un buon motivo .

bluelake
27-03-2007, 10:03
visto che tiene così tanto alla società mi chiedevo come mai non si sia interrogata anche su questa esplosione dell'omosessualità nella nostra società
perché non vi è stata nessuna esplosione, semplicemente 10 anni fa i gay si nascondevano, soprattutto nelle piccole realtà di provincia, oggi lo dicono apertamente. Chi adesso ha 30 anni ed è gay, lo era anche 15 anni fa ;)
Sul perché vi sia stato negli ultimi anni questo "coming-out collettivo" ho già detto in passato, dell'importanza fondamentale che ha avuto il Gay Pride del 2000 per mostrare a tutti i gay "nascosti" che non erano da soli e che non c'era nulla di meglio che vivere serenamente la propria affettività, del ruolo ricoperto da Internet nel diffondere notizie trascurate dai media tradizionali (come l'istituzione del matrimonio omosessuale in Olanda, dei PACS in Francia e così via) e dai siti come gay.it o gay.tv nel mettere in contatto le persone e nel creare occasioni di ritrovo... se proprio interessa posso cercare il tempo di scrivere un pamphlet degno della setta dei logorroici, ma poi penso che mi odiereste... :D