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View Full Version : Cognomi: chi li ha inventati? ...e quando?


havanalocobandicoot
25-03-2007, 13:47
Una domanda mi attanaglia da tempo: chi ha inventato i cognomi che abbiamo? E in che periodo storico sono stati inventati?
Se non vengono più inventati cognomi, ci porteremo sempre gli stessi cognomi di generazione in generazione?

fdA40-99
25-03-2007, 14:00
Mi sembra che la legislazione in materia risali all'epoca romana (ma non mi ricordo quando) e non sono sicuro se ciò era in uso anche fra gli etruschi (almeno dell'ultimo periodo). Dovrei andare a spulciare qualche libro di diritto romano solo che non li ho qui.

Xalexalex
25-03-2007, 14:12
Nell'antica roma le persone, "possedevano" tre nomi: praenomen, nomen, e cognome. Eg: Tito Maccio Plauto..
Di prenomina ne esistono circa 25, più o meno usati, e corrispondono ai nostri nomi propri. I nomina identificavano la gens, cioè la "famiglia" di appartenenza, i cognomina invece distinguevano gli appartenenti di una stessa gens tra di loro, e spesso ricordavano caratteristiche fisiche della persona (Plautus per esempio potrebbe riferirsi al fatto che le piante dei piedi del commediografo erano piatte, in quanto aveva un passato da schiavo).

In tempi più moderni praenomen, nomen e cognomen vanno un po' mescolandosi, e si riducono a nome e cognome.

Per l'origine moderna guarda http://it.wikipedia.org/wiki/Cognome

Marilson
25-03-2007, 14:14
guarda per quel poco che so l'origine dei cognomi si deve alla necessità di eliminare i problemi dovuti alle omonimie. Ai tempi dei Romani il nome completo del singolo si componeva tipicamente di 3 termini: prenomen + gens + cognomen.
Ad esempio Caio Giulio Cesare, Caio era il prenomen, Giulio perchè appartenente alla gens Giulia, e Cesare era il "cognomen" che doveva distinguerlo eventualmente da altre persone con lo stesso "prenomen". Nel medioevo invece possiamo dire che c'è la nascita vera e propria dei cognomi.. sopratutto tra i nobili, per i meno abbienti spesso richiamavano attitudini, abitudini o molto più spesso il contesto lavorativo del tizio che si vedeva appioppare questo "cognome".. :).
Un altro modo classico di dare il nome alla gente è quello del patronimo, in uso tra i Greci, ad esempio Achille il Pelide (figlio di Peleo). Questo sistema ancora oggi è molto diffuso tra popoli anche diversissimi tra loro, ad esempio in Islanda dove si chiamano tutti "figlio di". C'è da dire che da loro è facile perchè sono pochi.. :D
Anche tra i popoli arabi è così, Saddam Hussein infatti si chiamava, ad esempio per dirne uno, Saddam Hussein Abd al-Majid al-Tikriti che significa Saddam figlio di Hussein Abd al-Majid di Tikrit (città di nascita)..
Comunque moltissimi cognomi in italia furono creati nel 1500, sopratutto quando si trovavano bambini senza famiglia.. è noto a tutti che ad esempio il cognome Esposito a Napoli veniva dato arbitrariamente da prelati e funzionari dell'anagrafe ai bambini orfani di padre o comunque di origine incerta. In Calabria addirittura molti ci si sono anche divertiti, questi poveri bambini non solo nn avevano genitori e venivano destinati agli orfanatrofi ma si vedevano attribuire cognomi pesanti come "Porco", "Porcogallina" eccetera.. :rolleyes:

havanalocobandicoot
25-03-2007, 15:02
Grazie dei chiarimenti. :)

ad esempio in Islanda [...] si chiamano tutti "figlio di"
Anche in Italia molti si chiamano a vicenda "figlio di", ma con significati diversi... :D

In Calabria addirittura molti ci si sono anche divertiti, questi poveri bambini non solo nn avevano genitori e venivano destinati agli orfanatrofi ma si vedevano attribuire cognomi pesanti come "Porco", "Porcogallina" eccetera.. :rolleyes:
Non è giusto però. :nonsifa:
Comunque meno male che chi ha questo genere di cognomi può cambiarli...

matteo1986
25-03-2007, 15:30
Mi sembra che la legislazione in materia risali all'epoca romana (ma non mi ricordo quando) e non sono sicuro se ciò era in uso anche fra gli etruschi (almeno dell'ultimo periodo). Dovrei andare a spulciare qualche libro di diritto romano solo che non li ho qui.

risali!?!?! :doh: :doh: :doh:

matteo1986
25-03-2007, 15:31
Grazie dei chiarimenti. :)


Anche in Italia molti si chiamano a vicenda "figlio di", ma con significati diversi... :D

:asd:

havanalocobandicoot
25-03-2007, 15:45
risali!?!?! :doh: :doh: :doh:
Rag. Matteo Filini, non stii attento a questi particolari... è stato un'errore umano... com'è umano lei... :p

fdA40-99
25-03-2007, 16:24
E' vero, risalga. Mi scuso.

Dream_River
25-03-2007, 16:26
(Plautus per esempio potrebbe riferirsi al fatto che le piante dei piedi del commediografo erano piatte, in quanto aveva un passato da schiavo).

Ma Plautus non voleva dire "Dalle Orecchie Grandi"? Mi pare di averlo letto studiando lo scrittore latino Plauto

matteo1986
25-03-2007, 16:31
Rag. Matteo Filini, non stii attento a questi particolari... è stato un'errore umano... com'è umano lei... :p
:sofico:

Aragorn
25-03-2007, 18:53
Comunque moltissimi cognomi in italia furono creati nel 1500, sopratutto quando si trovavano bambini senza famiglia.. è noto a tutti che ad esempio il cognome Esposito a Napoli veniva dato arbitrariamente da prelati e funzionari dell'anagrafe ai bambini orfani di padre o comunque di origine incerta.

Aggiungerò che il cognome "Esposito" era dato ai bambini lasciati davanti alle porte degli orfanotrofi o delle chiese in quanto il bambino stesso essendo lasciato all'aperto era appunto "esposto" alle intemperie, da cui l'origine del significato del cognome :)

fastezzZ
25-03-2007, 18:58
Aggiungerò che il cognome "Esposito" era dato ai bambini lasciati davanti alle porte degli orfanotrofi o delle chiese in quanto il bambino stesso essendo lasciato all'aperto era appunto "esposto" alle intemperie, da cui l'origine del significato del cognome :)
e io aggiungo che non è il solo ad esempio in Romagna per lo stesso motivo c'è un buon numero di Casadei.

Per chi volesse curiosare.....

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/index.html

Xalexalex
26-03-2007, 15:43
Ma Plautus non voleva dire "Dalle Orecchie Grandi"? Mi pare di averlo letto studiando lo scrittore latino Plauto

Altra interpretazione possibile la tua, deriva anche dal fatto che sembrava un cane, di quelli appunto con le orecchie penzolanti :D

iron84
26-03-2007, 15:49
Poi mi pare che tanti cognomi sono nati per errata trascrizione alla registrazione all'anagrafe.

Marci
26-03-2007, 15:53
Mi sembra che la legislazione in materia risali all'epoca romana (ma non mi ricordo quando) e non sono sicuro se ciò era in uso anche fra gli etruschi (almeno dell'ultimo periodo). Dovrei andare a spulciare qualche libro di diritto romano solo che non li ho qui.
:cry:
dove si possono ottenere informazioni sull'origine del cognome?

Kars
26-03-2007, 16:12
piacerebbe saperlo anche a me visto che compaio quasi unicamente sui siti giapponesi :mbe:

Kars
26-03-2007, 16:16
intanto segnalo questo
http://cognome.alfemminile.com/w/cognomi/italia.html

Gemma
26-03-2007, 18:25
io so da dove vengono molti cognomi tedeschi... tipo Schuemacher:
durante i rastrellamenti degli ebrei agli addetti delle SS non importava come si chiamassero le persone; al momento dell'appello, della conta o della registrazione semplicemente veniva chiesto che estiere facessero.
Così è molto frequente che chi ha origini ebree oggi abbia ancora il cognome secondo il mestiere del censito parente in tempo di guerra.
Schumacher è il calzolaio, cioè chi fa le scarpe. (da Schuh macher)

giannola
26-03-2007, 19:08
Mi sembra che la legislazione in materia risali all'epoca romana (ma non mi ricordo quando) e non sono sicuro se ciò era in uso anche fra gli etruschi (almeno dell'ultimo periodo). Dovrei andare a spulciare qualche libro di diritto romano solo che non li ho qui.

italian sciao :asd:

Sandime
26-03-2007, 19:31
Credo di averlo scritto qualche tempo fa...il "know how" ( mi occupo di Genealogia ) ma dato che non ho voglia di scrivere un poema, vi rimando al sito di Luca ( http://www.bertotti.it/genealogia ) che contiene la maggior parte delle informazioni che potrebbero tornarvi utili :)

Ciauz

San

giannola
26-03-2007, 19:35
Credo di averlo scritto qualche tempo fa...il "know how" ( mi occupo di Genealogia ) ma dato che non ho voglia di scrivere un poema, vi rimando al sito di Luca ( http://www.bertotti.it/genealogia ) che contiene la maggior parte delle informazioni che potrebbero tornarvi utili :)

Ciauz

San

mi tornerà utile quando avrai informazioni sul mio cognome.:D

Sandime
26-03-2007, 19:52
mi tornerà utile quando avrai informazioni sul mio cognome.:D

In che zzzzzenzo? :what: :D

Spesso l'origine del cognome è facilmente intuibile perchè rivela un mestiere, un particolare urbanistico-geografico della vostra zona, una espressione dialettale, una provenienza, un riferimento al fatto che il capostipite fosse un trovatello ecc. ecc. o più semplicemente un nome. Ad ogni buon conto, per risalire alle origine certe del proprio cognome, bisogna partire dal basso...ovvero dai vostri nonni, certificando le date all'anagrafe....poi risalire attraverso una minuziosa ricerca sui registri parrocchiali e conseguentemente agli archivi di stato per i notarili.
Spesso si crede di appartenere a familie nobili o cmq di rilevanza storica perchè si ha lo stesso cognome di quest'ultimi ma in realtà senza la costituzione di un albero Genealogico, potreste essere lontanissimi dalla realtà delle cose, la maggior parte di noi discende da "Villici", di rado da mestieranti. In ogni caso, potreste apprendere cose molto interessanti...avvenimenti storici, la quotidianità dell'epoca nonchè la possibilità di interessanti sorprese ma sopratutto riscoprire i vostri avi ormai caduti nel dimenticatoio o scoprire che avete dei parenti che non sospettavate ( la relazione parentale per legge, arriva al sesto grado ).

Ueeeee...avevo detto che non volevo scrivere un papiro :muro:

San

giannola
27-03-2007, 07:32
In che zzzzzenzo? :what: :D


San

se n si fosse notato il mio nick è di fatto un cognome.:D

P.S. a me n'interessa avere origini nobbili, mi bascta appartenere ai contadini, bascta cchi sacciu a cu appartegnu :D

elipiti
27-03-2007, 12:54
Una domanda mi attanaglia da tempo: chi ha inventato i cognomi che abbiamo? E in che periodo storico sono stati inventati?
Se non vengono più inventati cognomi, ci porteremo sempre gli stessi cognomi di generazione in generazione?

Riporto direttamente dal manuale "Introduzione alla dialettologia italiana":

"Soprannomi e blasoni popolari"

"Il cittadino italiano viene identificato, di norma, per mezzo di due nomi proprio: un nome di famiglia (cognome), che corrisponde legalmente a quello di uno dei genitori (di solito quello del padre) e uno o più nomi, scelti a piacere. Il nome di famiglia si riceve dunque come una specie di eredità, tramandata di generazione in generazione. Ma ci deve essere stato un momento in cui un antenato ha portato per primo il nome che poi si è trasmesso ai discendenti. Questo momento risale a un'epoca nella quale non era la legge (rappresentata dall'ufficiale dell'anagrafe comunale) a sancire il nome, ma soltanto l'uso, l'abitudine, le convenzioni tra conoscenti. Quest'epoca è il Medioevo: il meccanismo dei due nomi è stato fissato definitivamente soltanto tra il XIII e il XV secolo (prima, ad esempio, in Toscana; più tardi in altre regioni; prima presso le famiglie aristocratiche o dell'alta borghesia; più tardi presso le classi popolari). Prima di allora, nel periodo tra l'età romana e il Medioevo, le persone venivano, naturalmente, "chiamate", ma in modo meno formale e programmato. Spesso, ogni persona non possedeva che un nome (generalmente un soprannome, legato magari a qualità fisiche o morali, oppure riferentesi a un genitore o al luogo di origine), e non erano infrequenti i casi in cui questo nome era più volte mutato nel corso della vita.
Gli odierni cognomi sono i discendenti di questi soprannomi medievali: i Rossi di oggi non devono necessariamente essere rossi di capelli o di carnagione, ma è probabile che l'antenato che per primo è stato chiamato così e che ha trasmesso il proprio soprannome ai figli e ai nipoti sotto forma di cognome avesse effettivamente tali caratteristiche fisiche.
Possiamo così classificare il grande insieme dei cognomi presenti in una società sulla base di categorie che hanno caratterizzato i soprannomi dai quali gli odierni cognomi hanno tratto origine. Le motivzioni più frequenti nella creazione dei soprannomi sono state:
-le caratteristiche anatomiche;
-gli aspetti del carattere e delle abitudini;
-il mestiere esercitato;
-il luogo di nascita o di provenienza;
-le modalità o i tempi della nascita;
-i nomi dei genitori.
Ciascuna di queste categorie può essere ulteriormente suddivisa. La prima, ad esempio, può riguardare la sagoma, la linea della persona (avremo allora i Grosso, i Grassi, i Magri, i Grandi, i Piccoli, ecc.); oppure può essere riferita all'aspetto estetico, e produrre così i Belli, i Belfatto, ma anche i Brutti; può puntare l'attenzione, in particolare, sulla testa, e avremo allora i Testa, i Boccardo, gli Orecchia, ecc.; oppure sui capelli e sulla barba (Malpelo, Ricci, Crespi, Calvi, Canuto, Biondi, ecc.: si tenga presente che per Bianchi e per Rossi il riferimento può essere anche alla carnagione); possono essere interessati gli arti o il petto (Coscia, Gambalunga, Pugno, ecc.), oppure aspetti fisici legati a menomazioni o a malattie (Muti, Sordi, Guerci, Gobbi, Zoppi, Gotta, ecc.).
Tutti sanno molto bene, in generale, quali sono i cognomi più frequenti o più tipici i certe città: i Ferrero a Torino, i Brambilla a Milano, i Parodi a Genova, gli Esposito a Napoli, e così via... Naturalmente, nella maggior parte di questi casi non è neppure rilevabile qualche grado di parentela. Può esistere, questo sì, un forte pericolo di omonimia: la possibilità che, nella stessa grande metropoli, esistano due o più Lorenzo Ferrero, due o più Ambrogio Brambilla, Due o più Gennaro Esposito. Quando questo stesso fenomeno comincia a verificarsi nei piccoli centri o nei paesini con poche centinaia di abitanti, scatta spesso un meccanismo di difesa dall'omonimia, consistente nell'aggiunta di un nuovo soprannome: se, ad esempio, in un paesino qualsiasi, nel quale magari una larga parte degli abitanti porta lo stesso cognome, incominciano ad esserci due o più Giovanni Rosso, allora la comunità aggiunge a ognuno di loro, per distinguerli, un soprannome. Se, poniamo, uno fa il mugnaio e l'altro fa il calzolaio, diventeranno, rispettivamente, Giovanni Rosso Mugnaio e Giovanni Rosso Calzolaio.
Nasce così la maggior parte dei "doppi cognomi" caratteristici di molti paesi (il Canavese, ad esempio, ne è ricchissimo). Ma l'attività del "rifilare" dei soprannomi non si limita a queste speciali circostanze: sono numerosi i paesi i cui abitanti sono conosciuti dai propri compaesani più per il soprannome che per il nome e cognome; e questo, nonostante che la fantasia popolare si sia sbizzarrita nei modi più diversi, nel coniare soprannomi strani, curiosi, spesso addirittura triviali o imbarazzanti. Penso ad esempio a Solero, un paesino vicino ad Alessandria, dove i soprannomi (anzi, gli stradinòm) come S-cioprisnènt ("fucile arrugginito"), Merdaseca ("merda secca"), Uacialampiò ("osserva lampioni") sono ormai mitici... Oppure penso, all'altro capo della penisola, a Vieste, dove tra le centinaia di soprannomi che sono stati censiti da una recente ricerca, i Passanade (((con due puntini sulla e che non sono capace a fare...))) ("passa avanti"), i Salvareggine (((idem sulla e))) (lett.: "salva regina", evidentemente paronimia per "Salve Regina"), gli Scattamurte (((idem))) (lett.: "schiatta morti", in realtà, "becchino") non sono neppure i più espressivi...
Vi è infine un ultimo aspetto, della creatività denominativa popolare, che va qui ricordato. Come infatti il soprannome è talvolta l'icastico sberleffo rivolto a un compaesano per sottolinearne o per censurarne certi aspetti fisici o morali, allo stesso modo la fantasia popolare si scatena nel coniare analoghi soprannomi da estendere però ad intere popolazioni, specie dei paesi vicini e rivali. Sono allora presi di mira abitudini vere o preunte, caratteristiche fisiche più o meno generalizzate, caratteristiche morali, mestieri, ecc.: ad esempio, "Padovani gran dottori, Veneziani gran signori...". In realtà, non è certo fondamentale che i caratteri della comunità o del gruppo sociale presi di mira siano rispondenti al vero: come nei casi delle storielle su popoli o comunità cittadine (i belgi, i cuneesi, gli scozzesi, i genovesi, ecc.) o su gruppi sociali (i carabinieri...) i significati referenziali sono di importanza secondaria rispetto all'esigenza espressiva."

ClauDeus
27-03-2007, 14:19
Aggiungerò che il cognome "Esposito" era dato ai bambini lasciati davanti alle porte degli orfanotrofi o delle chiese in quanto il bambino stesso essendo lasciato all'aperto era appunto "esposto" alle intemperie, da cui l'origine del significato del cognome :)

Vero.
Allo stesso modo "figlio di mignotta", che oggi ha erroneamente significato di figlio di prostituta ed è un insulto, deriva dal fatto che anticamente ai trovatelli veniva attribuita l'etichetta di figlio di "mater ignota", da cui la contrazione odierna in "mignotta" :O Ma in realtà non avevano madre identificabile.
:fagiano:

Darkdragon
27-03-2007, 16:16
che io sappia i cognomi esistevano gia dai romani, ma durante il medioevo se n e perso l uso in quanto non servivano, i centri cittadini erano piu piccoli e per distinguersi si usava portare con se anche il nome del padre
poi con il concilio d trento del 1430 (credo:mc: ) è stato ristabilito l uso del cognome, che spesso era il nome del padre, della citta o il mestiere

elipiti
27-03-2007, 16:21
che io sappia i cognomi esistevano gia dai romani, ma durante il medioevo se n e perso l uso in quanto non servivano, i centri cittadini erano piu piccoli e per distinguersi si usava portare con se anche il nome del padre
poi con il concilio d trento del 1430 (credo:mc: ) è stato ristabilito l uso del cognome, che spesso era il nome del padre, della citta o il mestiere

si, dei romani lo sapevo anche io e ho visto che ci sono degli interventi che lo spiegano bene, solo che era una concezione diversa del cognome da quella che abbiamo oggi. per il resto non so che dirti, le informazioni che ho riportato, come ho detto, le ho prese pari pari dal manuale citato...