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View Full Version : Uranio impoverito: "Operato alla tiroide il 70 per cento dei reduci dai Balcani"


dantes76
22-03-2007, 21:10
La testimonianza raccolta dall'Osservatorio militare
Gli interventi riguarderebbero il 70 per cento del personale
Uranio impoverito, un militare denuncia
"Moltissimi reduci operati alla tiroide"
La notizia durante la conferenza stampa della commissione parlamentare d'inchiesta
Confermati i dati: i decessi sono più di 40, i malati oltre 500

<B>Uranio impoverito, un militare denuncia<br>"Moltissimi reduci operati alla tiroide"</B>

La bonifica di un campo contaminato dall'uranio impoverito
ROMA - Molti militari italiani reduci da missioni all'estero sono stati operati alla tiroide in seguito alla presunta contaminazione da uranio impoverito. A denunciarlo un giovane soldato tornato dal teatro bellico dei Balcani e da tempo sotto controllo medico. La sua testimonianza è stata affidata a Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, un'associazione che assiste gli appartenenti alle forze armate e i loro familiari.

Un'affermazione scioccante, ancora di più per le dimensioni del fenomeno, che, secondo il militare, riguarderebbe il 70 per cento dei reduci, costretti a sottoporsi da un intervento alla tiroide a titolo preventivo. Secondo le informazioni raccolte dall'Osservatorio militare, le operazioni verrebbero effettuate in un ospedale di Siena e in altre strutture convenzionate con l'esercito.

"Noi non siamo in grado di confermare queste cifre" spiega Leggiero, "ma ci aspettiamo che qualcosa si muova in Parlamento per fare chiarezza sulla questione. Anche se si trattasse soltanto della metà, si tratta di un dato comunque enorme ed è necessario poter avere accesso a queste informazioni".

E questo è l'obiettivo della Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, la cui presidente, Lidia Menapace (Prc) ha illustrato questa mattina le linee guida che verranno seguite.

Uno dei primi compiti della Commissione riguarderà la raccolta e l'analisi statistica dei dati, per le quali la Commissione intende rivolgersi all'Istat, all'Istituto superiore di Sanità, alla Direzione generale della sanità militare, ha detto la Menapace, "al fine di acquisire elementi e valutazioni di tipo oggettivo ed ufficiale".

Ad oggi, infatti, non ci sono certezze sul numero esatto delle vittime: secondo l'Osservatorio i morti sarebbero 45 e i malati 515, affetti da patologie riconducibili all'esposizione all'uranio impoverito, usato in modo massiccio negli armamenti della Nato soprattutto nei Balcani. Altre associazioni hanno dati diversi, così come diversi sono quelli forniti dalla Difesa.

Oggi non ci sono praticamente più dubbi sull'esistenza di un nesso fra i decessi e le malattie dei reduci da missioni all'estero e l'esposizione all'uranio impoverito, anche se il tema continua ad essere oggetto di forti polemiche e indagini. La commissione Mandelli, in tre successive relazioni, ha concluso che rispetto al numero statisticamente atteso le vittime nel gruppo di riferimento (i militari che hanno preso parte a diverse operazioni nelle zone "incriminate") sono quattro volte superiori, ma non è stata in grado di collegare direttamente la presenza dell'uranio ai casi di tumore registrati. E una successiva commissione di inchiesta ha sostenuto che i dati della Mandelli erano probabilmente sbagliati e sottostimati.

(22 marzo 2007)

http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/uranio-45-vittime/denuncia-militare/denuncia-militare.html

Fil9998
22-03-2007, 21:15
aka
sindrome del golfo... 20.000 soldati USA e loro figli ...


per non parlare di milioni di iracheni che si son visti usare fin dalla prima guerra del golfo sta merda sul loro suolo...

per non parlare della "febbre di ground zero" che altro non è che la stessa roba,

infatti gli aerei hanno nella coda come contrappeso prorio uranio impoverito (cosa ammessa da molte case costruttrici) che se si incendia rilascia particelle volatili tossicissime...



niente di nuovo.

ovviamente per chi si informa un minimo.

FastFreddy
22-03-2007, 21:19
infatti gli aerei hanno nella coda come contrappeso prorio uranio impoverito (cosa ammessa da molte case costruttrici) che se si incendia rilascia particelle volatili tossicissime...



niente di nuovo.

ovviamente per chi si informa un minimo.

L'uranio impoverito si usa sugli aerei per la bilanciatura, e di solito si trova a prua o nelle estremità alari. Il quantitativo contenuto non è di certo sufficente però a cagionare danni ad una gran quantità di persone. Nel caso di ground zero direi che il maggiore responsabile sia l'amianto (quello si, usato in grosse quantità)

dantes76
22-03-2007, 21:20
si, ok, cmq non andiamo OT...

FastFreddy
22-03-2007, 21:20
OK ;)

dantes76
22-03-2007, 21:28
OK ;)

sai ogni volta quando si parla di uranio impoverito, si parte da una cosa, in questo caso delle cifre, e si va a finire a un altra cosa

sider
23-03-2007, 08:34
Comunque agghiacciante. Mi ricorda gli esperimenti nucleari russi, quando usavano truppe messe a varia distanza dall'esplosione per studiarne in seguito gli effetti.
Nessuna differenza.

lnessuno
23-03-2007, 09:46
in realtà l'uranio impoverito fa bene alla salute, chi dice che fa male è un becero antiamericano.


per freddy... vorrei segnalarti il fatto che l'uranio impoverito non è solo usato come contrappeso...

http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/6105726.stm

easyand
23-03-2007, 10:09
mi piacerebbe conoscere le statistiche di malattie attribuite all' uranio impoverito anche per altri eserciti, francia, gran bretagna, germania etc...

Cmq notare che la sindrome del golfo è diversa dalle malattie di cui si parla più su

lowenz
23-03-2007, 10:40
E' il solito discorso: le POLVERI di uranio impoverito sono TOSSICHE (ma scarsamente radioattive).

Un BLOCCO di uranio impoverito non fa male a nessuno.

FastFreddy
23-03-2007, 11:00
in realtà l'uranio impoverito fa bene alla salute, chi dice che fa male è un becero antiamericano.


per freddy... vorrei segnalarti il fatto che l'uranio impoverito non è solo usato come contrappeso...

http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/6105726.stm

Grazie, ma li conosco gli usi bellici del DU. ;)

Ho solo fatto una precisazione riguardo l'uso che se ne fa a bordo degli aerei civili.

FastFreddy
23-03-2007, 11:03
E' il solito discorso: le POLVERI di uranio impoverito sono TOSSICHE (ma scarsamente radioattive).

Un BLOCCO di uranio impoverito non fa male a nessuno.

Esatto, esattamente come per l'amianto. ;)

sempreio
23-03-2007, 11:24
Esatto, esattamente come per l'amianto. ;)

l' amianto è un materiale fibroso che rilascia microfibre nell' aria altamente tossiche, se parli invece dell' eternith dove la presenza di amianto è fra il 3 e l' 8 % e tutto il resto è cemento è un altro discorso.
per uranio impoverito il discorso è diverso, di per se non fa male, fanno male i composti che si creano alle temperature elevatissime durante le esplosioni a 4000-50000gradi, composti micro che il corpo non riesce ad espellere e provocano tumori

lnessuno
23-03-2007, 11:34
Grazie, ma li conosco gli usi bellici del DU. ;)

Ho solo fatto una precisazione riguardo l'uso che se ne fa a bordo degli aerei civili.


in questo caso permettimi di precisare ulteriormente che non si stava parlando di contrappesi su aerei civili (che, come detto, fanno bene alla salute) ma di armi.

FastFreddy
23-03-2007, 11:34
L'amianto allo stato solido è innocuo esattamente come il DU allo stato solido, dei due materiali sono tossiche le micropolveri che si rilasciano a causa di combustione, sfregamento o impatto. Un tempo anche nei materiali compositi di freni e frizioni dei veicoli era utilizzato l'amianto, poi fortunatamente bandito.

FastFreddy
23-03-2007, 11:35
in questo caso permettimi di precisare ulteriormente che non si stava parlando di contrappesi su aerei civili (che, come detto, fanno bene alla salute) ma di armi.

Io rispondevo al post di Fil9998, leggilo e scoprirai il perchè della precisazione.

sider
23-03-2007, 11:39
Un ottimo metodo per riciclare avanzi radioattivi. lanciarli nei paesi popolati da poveracci. Si perchè non c'è solo il problema dei militari, ma anche dei disgraziati civili che vivono là.

von Clausewitz
23-03-2007, 13:44
La testimonianza raccolta dall'Osservatorio militare
Gli interventi riguarderebbero il 70 per cento del personale
Uranio impoverito, un militare denuncia
"Moltissimi reduci operati alla tiroide"
La notizia durante la conferenza stampa della commissione parlamentare d'inchiesta
Confermati i dati: i decessi sono più di 40, i malati oltre 500

<B>Uranio impoverito, un militare denuncia<br>"Moltissimi reduci operati alla tiroide"</B>

La bonifica di un campo contaminato dall'uranio impoverito
ROMA - Molti militari italiani reduci da missioni all'estero sono stati operati alla tiroide in seguito alla presunta contaminazione da uranio impoverito. A denunciarlo un giovane soldato tornato dal teatro bellico dei Balcani e da tempo sotto controllo medico. La sua testimonianza è stata affidata a Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, un'associazione che assiste gli appartenenti alle forze armate e i loro familiari.

Un'affermazione scioccante, ancora di più per le dimensioni del fenomeno, che, secondo il militare, riguarderebbe il 70 per cento dei reduci, costretti a sottoporsi da un intervento alla tiroide a titolo preventivo. Secondo le informazioni raccolte dall'Osservatorio militare, le operazioni verrebbero effettuate in un ospedale di Siena e in altre strutture convenzionate con l'esercito.

"Noi non siamo in grado di confermare queste cifre" spiega Leggiero, "ma ci aspettiamo che qualcosa si muova in Parlamento per fare chiarezza sulla questione. Anche se si trattasse soltanto della metà, si tratta di un dato comunque enorme ed è necessario poter avere accesso a queste informazioni".

E questo è l'obiettivo della Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, la cui presidente, Lidia Menapace (Prc) ha illustrato questa mattina le linee guida che verranno seguite.

Uno dei primi compiti della Commissione riguarderà la raccolta e l'analisi statistica dei dati, per le quali la Commissione intende rivolgersi all'Istat, all'Istituto superiore di Sanità, alla Direzione generale della sanità militare, ha detto la Menapace, "al fine di acquisire elementi e valutazioni di tipo oggettivo ed ufficiale".

Ad oggi, infatti, non ci sono certezze sul numero esatto delle vittime: secondo l'Osservatorio i morti sarebbero 45 e i malati 515, affetti da patologie riconducibili all'esposizione all'uranio impoverito, usato in modo massiccio negli armamenti della Nato soprattutto nei Balcani. Altre associazioni hanno dati diversi, così come diversi sono quelli forniti dalla Difesa.

Oggi non ci sono praticamente più dubbi sull'esistenza di un nesso fra i decessi e le malattie dei reduci da missioni all'estero e l'esposizione all'uranio impoverito, anche se il tema continua ad essere oggetto di forti polemiche e indagini. La commissione Mandelli, in tre successive relazioni, ha concluso che rispetto al numero statisticamente atteso le vittime nel gruppo di riferimento (i militari che hanno preso parte a diverse operazioni nelle zone "incriminate") sono quattro volte superiori, ma non è stata in grado di collegare direttamente la presenza dell'uranio ai casi di tumore registrati. E una successiva commissione di inchiesta ha sostenuto che i dati della Mandelli erano probabilmente sbagliati e sottostimati.

(22 marzo 2007)

http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/uranio-45-vittime/denuncia-militare/denuncia-militare.html

dunque un tizio sotto "osservazione" per nno meglio precisate cause fa affermazioni abbastanza strane e incaute per non dire incredibili (il 70% dei militari sottoposti a interventi preventivi alla tiroide? e in cosa consisterebbe sta prevenzione? e i dati da dove li prenderebbe? boh)
Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare sulle vittime delle forze armate afferma che: "Noi non siamo in grado di confermare queste cifre", lasciando intendere che la faccenda sembra inverosimile anche a lui, ma tutti quanti qui a prendere per buona una bufala del genere solo perchè la riporta repubblica, ccome se i quotidiani non riportassero bufale

ah la commissione Mandelli non conferma quanto riportato nell'articolo, anzi non lo dice proprio
per chi volesse approfondire


http://www.uranioimpoverito.it/mandelli.htm (http://www.uranioimpoverito.it/mandelli.htm)

buon proseguimento di discussione e come succede spesso in questo tipo di discussioni la verità sarà di chi la spara più grossa
certo è che siamo l'unico paese del mondo a correre dietro a queste bufale trasformate in psicosi collettive anche a distanza di anni
queste è una delle ragioni, fra le altre, per la quale superato l'ex valico di Ventimiglia ci ridono dietro

Fil9998
23-03-2007, 14:25
ridono pochissimo i milioni di civili iraqueni e loro figli e pochissimo i 20.000 reduci USA dalla guerra del golfo e loro figli nati deformi,

ah... nei balcani come in iraq l'inquinamento durerà per SECOLI e si stanno infiltrando le falde acquifere con sta roba,,,


che bella risata
veramente ridicola e divertente.

Black Dawn
23-03-2007, 14:46
mi piacerebbe conoscere le statistiche di malattie attribuite all' uranio impoverito anche per altri eserciti, francia, gran bretagna, germania etc...

Cmq notare che la sindrome del golfo è diversa dalle malattie di cui si parla più su

A me invece piacerebbe sapere che ci fai qui e per quale motivo non ti tuffi in Iraq col mitra in mano e pallottole all'uranio impov....rolleyes:

bjt2
26-03-2007, 16:09
Riporto li caso dell marito di mia cugina: Carabiniere reduce da Kosovo e Iraq, attualmente è in cura per un cancro al testicolo... :(

easyand
26-03-2007, 16:44
A me invece piacerebbe sapere che ci fai qui e per quale motivo non ti tuffi in Iraq col mitra in mano e pallottole all'uranio impov....rolleyes:

che stracazzo centra? ho fatto una domanda, mica era una provocazione, vorrei vedere quei dati per confrontarli, punto e basta

maxsona
26-03-2007, 18:42
A me invece piacerebbe sapere che ci fai qui e per quale motivo non ti tuffi in Iraq col mitra in mano e pallottole all'uranio impov....rolleyes:
I proiettili al DU non sono fatti per i proiettili di piccolo calibro delle armi leggere, ma per medi e grossi calibri, che tra l'altro non sono in dotazione presso le forze armate Italiane.

Jammed_Death
26-03-2007, 19:44
mi pare ci fossero alcuni sardi che hanno avuto problemi causati dall'uranio impoverito...e mi pare che 3 siano morti (parlo dei sardi perchè sono i più vicini) uno anche recentemente...

eccoli http://www.ainfos.ca/02/may/ainfos00026.html

* Militari morti: Lorenzo Michelini, Roberto Buonincontro, Antonio Vargiu,
Domenico di Francia, G. M. (ex comandante del poligono). Militari sopravvissuti:
Christian Cardia, in cura dal marzo 94 al 1995; Fabio Capellano, in cura dal
settembre 2000.

e altro http://www.erroneo.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1202

Alcuni non sono nemmeno andati in kosovo, semplicemente hanno lavorato nelle basi dove è stato depositato il materiale contaminato...che bello vivere nella spazzatura nucleare della nato -_-

ah comunque viene usato anche nei proiettili di carro armato non solo nelle bombe, in quanto la densità dell'uranio è superiore a quella del materiale usato per le corazze dei carri nemici...

easyand
26-03-2007, 20:18
mi pare ci fossero alcuni sardi che hanno avuto problemi causati dall'uranio impoverito...e mi pare che 3 siano morti (parlo dei sardi perchè sono i più vicini) uno anche recentemente...

eccoli http://www.ainfos.ca/02/may/ainfos00026.html

* Militari morti: Lorenzo Michelini, Roberto Buonincontro, Antonio Vargiu,
Domenico di Francia, G. M. (ex comandante del poligono). Militari sopravvissuti:
Christian Cardia, in cura dal marzo 94 al 1995; Fabio Capellano, in cura dal
settembre 2000.

e altro http://www.erroneo.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1202

Alcuni non sono nemmeno andati in kosovo, semplicemente hanno lavorato nelle basi dove è stato depositato il materiale contaminato...che bello vivere nella spazzatura nucleare della nato -_-

ah comunque viene usato anche nei proiettili di carro armato non solo nelle bombe, in quanto la densità dell'uranio è superiore a quella del materiale usato per le corazze dei carri nemici...

nelle bombe non viene usato, viene usato nei proiettli da cannone da 30mm.

Comunque, nei poligoni italiani l'uranio impoverito non si usa, e ti elenco pure i motivi della mia affermazione:

-L' italia non ne fa uso
-in italia non ci sono reparti americani che ne fanno uso
-In italia non vengono a esercitarsi reparti stanziati in altri paesi europei che ne fanno uso...e qui si può chiudere la questione!

Comunque, c'è una madre di un soldato morto che da alcuni anni sostiene una battaglia verso il ministero della difesa, affermando che il responsabile di quelle morti non è l'uranio ma dei vaccini somministrati ai soldati fino al 2000, vaccini poi frettolosamente ritirati dal mercato.
Questo spiegerebbe anche il perchè sono morte di tale malattia anche alcuni soldati che in kossovo non ci sono mai stati, ma si sottoposero alle vaccinazioni
Altri casi sono imputabili all' uso di benzina per lavare i mezzi (o almeno cosi disse il mio prof di biologia all' epoca)

Jammed_Death
26-03-2007, 20:35
ho sbagliato scrivendo, non bombe, volevo dire i missili anticarro lanciati dagli aerei...

ti ho appena scritto che nelle basi americane in sardegna gira eccome materiale nucleare...e non solo proiettili all'uranio impoverito :(

Maxmel
26-03-2007, 20:50
Comunque, nei poligoni italiani l'uranio impoverito non si usa, e ti elenco pure i motivi della mia affermazione:

-L' italia non ne fa uso
-in italia non ci sono reparti americani che ne fanno uso
-In italia non vengono a esercitarsi reparti stanziati in altri paesi europei che ne fanno uso...e qui si può chiudere la questione!



http://www.regione.sardegna.it/j/v/57?s=17286&v=2&c=1719&t=1

' stato reso noto il resoconto sulla missione in Sardegna della Commissione parlamentare d'inchiesta ''sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nelle missioni internazionali di pace, sulle condizioni della conservazione e sull'eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale''.

La Commissione, presieduta dal senatore Paolo Franco, era stata in Sardegna il 17 ottobre del 2005, e durante la permanenza nell'isola aveva ascoltato il Presidente della Regione. Renato Soru in quell'occasione, ha riproposto i temi dell'equilibrio delle servitù militari, della restituzione agli usi civili di Capo teulada, sollevando per questo territorio anche il problema del tipo di armamenti e munizioni in uso nelle esercitazioni.

SORU. Cercherò di inquadrare il problema dal punto di vista della Regione. Intanto comprendo che vi occupiate di problemi legati ll'utilizzo dell'uranio impoverito e non direttamente di servitù militari, ma per noi sono una componente dello stesso problema. Vale la pena ricordare che in Sardegna si spara quasi l'80 per cento di tutte le bombe che si sparano in Italia in tempo di pace, sia da parte dell'esercito italiano che da parte degli eserciti nostri alleati. L'80 per cento dell'attività di Poligono viene svolta nella nostra Regione. Nonostante vi abiti circa il 2,5 per cento della popolazione italiana, viene sparato l'80 per cento di bombe. Ricordo in particolare i Poligoni di Salto di Quirra, di Capo Teulada, di Capo Frasca e di Capo San Lorenzo.
Oltre a questi vorrei ricordare anche la base di Santo Stefano presso
La Maddalena, nata in maniera segreta nel 1972 per garantire ad una nave appoggio di sommergibili nucleari il diritto di attracco''


Il Presidente Soru ricorda ai senatori: ''Sulla base della legge 898 del 1976, è stato istituito un Comitato misto paritetico (COMIPA) nell'ambito del quale si discute qualsiasi argomento che attiene all’attivita` della difesa. Si autorizzano nuove servitù, rinnovi di servitù, si verificano vincoli e attività dei Poligoni. Gia` nel 2004 l’attivita` del Poligono di Capo Teulada – su richiesta dei rappresentanti del COMIPA, ma anche del rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze – venne autorizzata a condizione che da un documento scritto risultasse che a Capo Teulada non si sparavano munizioni con uranio impoverito. Il COMIPA concesse per l’ultima volta l’autorizzazione a condizione che entro un certo numero di mesi pervenisse una comunicazione scritta a conferma del fatto che in quella zona non si sparavano munizioni con uranio impoverito. Nel 2005, al momento di autorizzare la nuova stagione di tiro presso Capo Teulada, si e` svolta una riunione del COMIPA, i cui componenti in rappresentanza della Regione nel frattempo erano stati in parte sostituiti, nell’ambito della quale lo stesso rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze ha sottolineato la difficolta` a dar corso ad un’autorizzazione che risente del fatto che una condizione ben precisa posta gia` l’anno precedente, nonostante l’impegno assunto a dare una risposta scritta, non fosse stata rispettata. E' stato chiesto quindi di dare una risposta nell’immediato, ma poiché nulla si era in grado di dire o di mettere per iscritto, la totalità dei rappresentanti regionali del COMIPA insieme a un rappresentante del Governo hanno negato l’autorizzazione a continuare a sparare a Capo Teulada. Mancava un documento scritto che certificasse che in quel Poligono non si sparava uranio impoverito. Il COMIPA ha negato l’autorizzazione, ma il ministro Martino ha imposto l’obbligo.A quel punto ho scritto una lettera in cui ricordavo al Ministro che il COMIPA non aveva manifestato un diniego in maniera arbitraria, ma semplicemente perché non era stata data risposta alle richieste avanzate l’anno precedente.
Ho chiesto che quelle esercitazioni non avessero luogo e comunque
che fosse risposto per iscritto che lì non veniva sparato munizionamento contenente uranio impoverito. Le esercitazioni hanno avuto inizio, ma io non ho ancora avuto risposta. Sempre con riferimento a Capo Teulada, va ricordata l’importante questione del disciplinare d’uso, di cui si e` discusso nel dicembre del 2000, che scadrà a dicembre 2005. Dovrà quindi essere ridiscusso nell’ambito di un confronto tra il Comando della regione militare della Sardegna e la Regione stessa. Il sindaco di Teulada mi ha espresso una sua preoccupazione in merito all’articolo 2 del disciplinare. Risulta infatti scritto: «L’ente gestore del Poligono e` il 1º Reggimento corazzato in Capo Teulada. Gli enti militari utilizzatori sono unita` dell’Esercito militare italiano, altre Forze armate o corpi armati dello Stato per proprie esigenze o per esercitazioni in cooperazione con unita` terrestri, unita` alleate terrestri, navali, aeree. Lo Stato Maggiore dell’Esercito dispone e autorizza inoltre, nel rispetto delle norme per l’utilizzo del Poligono di Capo Teulada, lo svolgimento di particolari esercitazioni» – non e` chiaro cosa si intenda con «particolari esercitazioni» – «o sperimentazioni di interesse nazionale o NATO».
''Non solo - conclude il Presidente della Regione - non ci viene detto che non si utilizza munizionamento contenente uranio impoverito, ma anzi, in base al disciplinare in scadenza nel 2005, risulta che a Capo Teulada in questo momento sono autorizzate particolari esercitazioni o sperimentazioni di interesse nazionale o NATO. Si dice poi che «il Poligono viene autorizzato per l'effettuazione di esercitazioni a fuoco terrestri, esercitazioni navali di tiro contro costa e sbarchi anfibi, esercitazioni a fuoco aeree», sempre con l'indicazione di esercitazioni particolari e sperimentazioni. Cosa accade li esattamente non è dato sapere''.

easyand
26-03-2007, 20:53
ho sbagliato scrivendo, non bombe, volevo dire i missili anticarro lanciati dagli aerei...

ti ho appena scritto che nelle basi americane in sardegna gira eccome materiale nucleare...e non solo proiettili all'uranio impoverito :(

devi essersti sbagliato ancora perchè non ci sono missili all' uranio impoverito.

Gli stati uniti non possidono basi in sardegna, l'unica è la Maddalena, ma li non girano armi all' uranio impoverito di alcun tipo

Per sapere cosa accade a Teulada o salto di Quirra basta aprire qualcune rivista di difesa

Maxmel
26-03-2007, 20:55
devi essersti sbagliato ancora perchè non ci sono missili all' uranio impoverito.

Gli stati uniti non possidono basi in sardegna, l'unica è la Maddalena, ma li non girano armi all' uranio impoverito di alcun tipo

Per sapere cosa accade a Teulada o salto di Quirra basta aprire qualcune rivista di difesa

manda tale rivista a Soru allora visto che ne sai più di lui...:rolleyes:

easyand
26-03-2007, 20:57
manda tale rivista a Soru allora visto che ne sai più di lui...:rolleyes:

sarei tentato guarda, sarei tentato...e non gli manderei solo quella, un altro plico di roba per documentare le minchiate che dice

Comunque, immagino che la regione sardegna sarà lieta di pagare con le sue casse le esercitazioni che i nostri militari dovranno andare a svolgere all' estero in quanto il Sig. Soru non vuole vengano fatte sulla sua isola

Maxmel
26-03-2007, 21:06
sarei tentato guarda, sarei tentato...e non gli manderei solo quella, un altro plico di roba per documentare le minchiate che dice

Comunque, immagino che la regione sardegna sarà lieta di pagare con le sue casse le esercitazioni che i nostri militari dovranno andare a svolgere all' estero in quanto il Sig. Soru non vuole vengano fatte sulla sua isola

mgari ofriti volontario per farle a casa tua visto che ti piacciono tanto e sei cosi sicuro di tutto :rolleyes:

easyand
26-03-2007, 21:13
Comunque, ci sono delle cose che non tornano, elenco cosi come mi vengono:

In italia ci sono state 45 morti imputabili a tale malattia, e i malati attualmente sono 513, perchè nelle altre nazioni sono nettamente inferiori? Si parla solo di 4/5 decessi per nazione.

Perchè i malati sono solo quelli di ritorno dai balcani? Perchè Iraq o Afghanistan no? Anche li è stato usato DU

Perchè nel 2000 è stato interrotto l'uso del vaccino usato fino a quel momento ed è stato ritirato dal commercio?

Jammed_Death
26-03-2007, 21:15
http://www.uranioimpoverito.it/utilizzo.htm

il sito dedicato, molto interessante

sui missili ho detto un'altra cavolata, ho letto male...avevo visto munizioni dell'a-10 e ho pensato subito ai missili, poi mi sono ricordato che l'a-10 è l'aereo anticarro che spara proiettili da 30mm...quelli sono i proiettili con l'uranio impoverito

sul nucleare è così...a la maddalena oltre alle armi ci girano anche i sottomarini atomici...
http://italy.indymedia.org/news/2002/08/74277.php

mi ricordo quando a 8 anni ci sono andato e ho visto sotto un ponte questo simbolo e ho chiesto a mio padre "cosa vuol dire quel simbolo?"

http://randaccio.ca.infn.it/laborad/images/nucleare.jpg

comunque i proiettili all'uranio impoverito giravano nelle basi NATO, quindi anche nelle basi italiane stanziate in sardegna.

ps: non è che soru si sveglia e dice "da oggi niente più esercitazioni militari", è stata la popolazione dei territori interessati che l'ha chiesto. Qualche tempo fa su un canale televisivo sardo avevo visto alcune riprese delle esercitazioni e se abitassi li vicino avrei protestato anch'io.

edit: ma non ho capito, stai contestando il fatto che l'esposizione all'uranio impoverito faccia danni?

easyand
26-03-2007, 21:18
comunque i proiettili all'uranio impoverito giravano nelle basi NATO, quindi anche nelle basi italiane stanziate in sardegna.




ma, tu, sai cosa stai dicendo o no?

L'unica base nell' intera europa dove girano proiettili (da aereo) al DU è Spagdalemh, in Germania, e gli A10 di Spangdalemh in Sardegna non ci vengono MAI, e ne ci sono MAI stati.
In italia (ma anche in tutti i paesi europei!) al posto del DU si usa il tungsteno

Jammed_Death
26-03-2007, 21:22
ma tu lo sai invece?? cazzo oh sai tutto tu

nelle basi sarde si addestravano soldati della NATO. Non ci credi? e chi se ne frega

io ti copio questo, http://www.bellasardegna.it/Cultura/uranio_nato.htm se vuoi leggilo, io ho finito gli argomenti per i testardi sotuttoio.

easyand
26-03-2007, 21:26
nelle basi sarde si addestravano soldati della NATO. Non ci credi? e chi se ne frega


certo che ci credo, posso dirti anche chi, come, dove, e anche quando, se mi impegno posso darti pure i dettagli su chi era impiegato...il mio archivio è vasto e copre dal 1981 a oggi...ma di una cosa sono certo, i "dispensatori di uranio impoverito" (alias A10, Apache e M1 Abrams) non hanno mai messo piede sull' isola....

Maxmel
26-03-2007, 21:30
Comunque, ci sono delle cose che non tornano, elenco cosi come mi vengono:

In italia ci sono state 45 morti imputabili a tale malattia, e i malati attualmente sono 513, perchè nelle altre nazioni sono nettamente inferiori? Si parla solo di 4/5 decessi per nazione.

Perchè i malati sono solo quelli di ritorno dai balcani? Perchè Iraq o Afghanistan no? Anche li è stato usato DU

Perchè nel 2000 è stato interrotto l'uso del vaccino usato fino a quel momento ed è stato ritirato dal commercio?

Perchè l'esercito Usa ad esempio ha diffuso un filmato sui pericoli dovuti all'uso dell'uranio impoverito e i relativi metodi adatti a limitarli.
Mentre invece il comando italiano se n'è infischiato; ho visto un documentario in tv poco tempo fà non ricordo il nome dove intervistavano i reduci delle varie missioni.
Uno affermava che alle varie richieste di tute e maschere per operare durante le varie bonifiche gli veniva risposto di farsi i cazzi suoi...

cmq chiacchere di chi legge troppe riviste di armi come se fossero giocatoli a parte... (siccome se fasso saltare un carro con una mina convenzionale non c'è emissione di particolato contenente particelle di uranio per esempio...)

Uranio impoverito: conclusi i lavori della commissione
16.03.2006 scrive Nicole Corritore

Lo scorso primo marzo la Commissione d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, ha chiuso i lavori con l'approvazione della relazione finale. Un'intervista di Osservatorio sui Balcani al senatore Luigi Malabarba, del Partito della Rifondazione Comunista, membro della commissione
Proiettile all'uranio impoverito
La Commissione d'inchiesta del Senato, che ha votato la relazione finale dei lavori lo scorso primo marzo, era stata chiamata ad indagare sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impegnato nelle missioni internazionali di pace e sulle loro cause, ma anche sulle condizioni della conservazione e sull'eventuale utilizzo di uranio impverito nelle esercitazioni militari sul territorio italiano. Dopo nemmeno dieci mesi di indagine, costellati di difficoltà, si è arrivati alle tanto attese conclusioni. Mentre il Presidente della Commissione Paolo Franco ha dichiarato che “non sono emersi elementi per affermare una responsabilità diretta dell'uranio impoverito” pur ammettendo il ritrovamento di “nanoparticelle che potrebbero essere state prodotte dall'esplosione dei proiettili”, tutti i componenti di opposizione della stessa si sono dichiarati non soddisfatti. Tra essi il senatore Luigi Malabarba che a seguito della prima seduta di voto, interrotta a causa di forti divergenze tra i membri della Commissione, aveva diramato un comunicato dai toni accesi. Proprio Malabarba spiega a Osservatorio sui Balcani i motivi di questa insoddisfazione e quali possibili sviluppi si auspicano in futuro.


Senatore, Lei si è dichiarato insoddisfatto delle conclusioni della Commissione d'inchiesta di cui ha fatto parte e che è arrivata alla sua istituzione dopo notevoli difficoltà. Perché?

La valutazione dell'attività della commissione deve essere rapportata agli obiettivi che erano stati indicati nel disegno di legge di istituzione della commissione stessa. Questi erano di per sé autolimitanti, tanto da rendere complicato il tentativo di affrontare in maniera esaustiva la questione delle malattie dei militari e delle conseguenze dei bombardamenti sulle popolazioni civili locali. Voglio ricordare che l'istituzione della stessa era stata proposta alla fine della scorsa legislatura, ma allora non si era arrivati alla definizione neppure dei termini che avrebbero dovuto comportare quel tipo di lavoro.

Una volta formata la commissione, c'è stato poi un sabotaggio chiarissimo da parte del ministero della Difesa, ma anche da parte di alcune lobby delle gerarchie militari dentro i vari partiti, soprattutto della maggioranza. Esiste tutta la documentazione relativa ai passaggi che denotano il blocco dell'attività attraverso il nucleo sopratutto di Forza Italia, da un lato il ministro Martino, dall'altra il Presidente del Senato. Essi hanno fatto un lavoro concertato per impedire alla commissione di lavorare, seppure nel luglio di due anni fa si fosse arrivati ad una posizione unanime per istituire una commissione.

In effetti anche dai resoconti delle sedute della Commissione emerge che è stato difficile reperire i dati di cui parla...

I limiti statistici sono stati tali, non penso casualmente, da impedire alla commissione qualsiasi definizione approfondita di vario tipo. Per cominciare dalle relazioni Mandelli. Laddove invece esistono dei dati, vi è stato un boicottaggio diretto del ministero della Difesa che non ha permesso ai distretti militari di fornirceli, dati dei quali avevamo bisogno per poter avanzare sulla strada dell'approfondimento.

Sottolineo che una commissione d'inchiesta ha potere inquirente. Se la commissione fosse stata più coesa avrebbe dovuto, giustamente, prendere un'iniziativa di carattere penale, indicare dunque sanzioni nei confronti di chi non rispondeva alle richieste. Ma non c'erano le condizioni per pretenderlo, ed è anche per questo che la relazione finale è stata votata dalla maggioranza mentre noi ci siamo ovviamente astenuti.

Una proposta da parte nostra di rafforzamento del documento finale avrebbe comportato la vanificazione di qualsiasi conclusione. La tattica parlamentare della maggioranza sarebbe stata quella di far mancare il numero legale necessario al voto del testo conclusivo, non obbligatorio invece durante le sedute di lavoro dove su 21 membri le presenze non hanno mai superato le 3-4 persone e tutte dell'opposizione. Dunque se in sede di voto avesse votato solo l'opposizione, la relazione non sarebbe arrivata neppure agli atti del Senato.

Nonostante tutto, avete pensato fosse utile istituire la Commissione e avviare i lavori. Si sono comunque raggiunti dei risultati?

Infatti. Tutto lasciava intendere che non sarebbe stato facile il lavoro che ci era richiesto e non era chiaro se valeva la pena istituire la commissione con le autolimitazioni di cui ho già paralto. Abbiamo optato per farlo, perché abbiamo valutato che la produzione di documentazione sarebbe stata comunque utile a fronte, nel giro di un anno, della possibilità di avere una nuova maggioranza.

Da questo punto di vista credo si possa fare un bilancio abbastanza positivo, sia rispetto alle consulenze sebbene non siano state tutte quelle che avremmo voluto, sia rispetto al materiale prodotto. Il lavoro fatto ha rappresentato un'occasione importante per un'inchiesta futura, da realizzarsi in seno ad una nuova commissione ad inizio legislatura.

Ci sono degli aspetti contenuti nella relazione finale che riguardano prettamente i militari e che sono importanti. Nella relazione infatti è scritto un tracciato chiaro, per cui le conseguenze delle esplosioni, non solo all'uranio impoverito, si manifestano con una scansione abbastanza lineare. C'è un'esplosione ad alta temperatura, poi una dispersione nell'aria del particolato (polveri sottili) che inalato o ingerito passa nei tessuti. E la provocazione dei tumori ne è la conseguenza.

Naturalmente la prova che anche queste nanoparticelle trovate nei tessuti dei malati costituiscono elemento di creazione di patologie lo dobbiamo ancora dimostrare, nel senso che non abbiamo avuto la possibilità di produrre una serie di ricerche, ma rappresenta uno studio sostanzialmente in corso che porterà a tali conclusioni.

In che senso questo tracciato diventa già importante per i militari? E le ricerche di cui parla, una delle quali è allegata alla relazione finale in forma di proposta, rappresentano indicazioni per una prossima commissione oppure si realizzeranno prima di allora?

Mi riferisco all'accenno contenuto nella relazione rispetto al fatto che l'uranio impoverito ha effetti indiretti sulla patologia, e che dal punto di vista giuridico potrebbero diventare addirittura diretti. Nelle parti che possono servire al contingente militare, la relazione contiene una serie di indicazioni sufficienti per rafforzare le iniziative legali in corso e a quelle che si stanno aprendo legate ai malati e ai familiari dei militari deceduti. Cioè, in essa sono indicate nero su bianco delle indicazioni per rivendicare risarcimenti e garantire protezione e tutela a chi la richiede. Sia gli avvocati che stanno seguendo il personale militare, sia i magistrati, in particolare il magistrato Raffaele Guariniello (procuratore aggiunto di Torino) stanno lavorando su questo terreno.

Abbiamo fin qui parlato di due piani di lavoro, quello istituzionale/parlamentare e quello di coloro che hanno lavorato in qualità di consulenti della commissione. Anche se non va mai dimenticato il terzo livello, che personalmente ritengo fondamentale, cioè quello della mobilitazione delle associazioni, delle persone, delle popolazioni che abitano intorno alle basi in Sardegna, ma anche i contatti diretti che ci sono con i teatri di guerra, importantissimi per mantenere l'attenzione sull'argomento.

Ma torniamo ai consulenti. Essi rimangono in contatto con alcuni di noi parlamentari e sebbene non ci sia più la commissione si continua a fare ricerca direttamente, in qualità di singoli cittadini e rappresentanti di istituzioni diverse da una commissione. Quindi anche nei mesi che ci separano da una nuova commissione, potrà esserci una continuità di attività che permetterà alla futura commissione di riprendere sperimentazioni già in corso.

Rispetto alla nuova commissione sarà importante definire bene gli obbiettivi, quindi non solo l'inserimento della popolazione civile come ambito di ricerca, ma anche aprire lo scenario dei teatri di guerra successivi ai Balcani. Ad esempio, sappiamo che ci sono già dei malati che tornano dall'Iraq. Ma anche la questione dei poligoni di tiro in Italia, le modalità di stoccaggio dell'uranio impoverito, facendo indagini più pregnanti e a tutto campo.

Ha nominato la questione dei civili. A fine novembre 2005, in prossimità della pubblicazione della relazione finale della Commissione d'inchiesta bosniaca sul caso DU, siete stati in missione nei Balcani. Avete incontrato la Presidente della Commissione - Jelena Durkovic, oltre ai contingenti militari italiani di stanza in Bosnia Erzegovina e Kosovo. Quali sono stati i risultati dell'incontro?

L'incontro da parte nostra era doveroso perché non era possibile fare un'inchiesta sulle conseguenze dell'uso dell'uranio impoverito senza avere nemmeno un contatto formale con la realtà dei Balcani, sia con il contingente militare in Bosnia e in Kosovo, sia con i parlamentari della commissione di Bosnia Erzegovina.
La missione è durata un giorno e mezzo e dunque si è trattato di un primo contatto, che aveva l'obiettivo di sottolineare che questa è una realtà fondamentale, centrale per continuare l'inchiesta. La conoscenza e lo scambio con coloro che hanno lavorato come noi a livello istituzionale, ma anche con i medici, gli ospedali, tuttele realtà della comunità locale, avrebbe richiesto un maggior livello di apprfondimento.

Nel caso si aprirà con una nuova commissione il campo di ricerca sulle popolazioni, noi saremo in grado di interloquire con coloro che possiamo dire di avere già incontrato. L'incontro di novembre rappresenta dunque una traccia di lavoro che potrà dare i suoi frutti solo in una seconda fase. Inoltre, considerando la difficoltà di reperire statistiche prima, durante, e dopo i bombardamenti sia a causa di massicci esodi della popolazione sia della distruzione degli archivi, mi auguro che l'Italia possa in futuro dare delle risorse affinché i paesi dei Balcani producano quelle importanti evidenze statistiche che oggi hanno difficoltà a raccogliere.

sempreio
26-03-2007, 21:32
Comunque, ci sono delle cose che non tornano, elenco cosi come mi vengono:

In italia ci sono state 45 morti imputabili a tale malattia, e i malati attualmente sono 513, perchè nelle altre nazioni sono nettamente inferiori? Si parla solo di 4/5 decessi per nazione.

Perchè i malati sono solo quelli di ritorno dai balcani? Perchè Iraq o Afghanistan no? Anche li è stato usato DU

Perchè nel 2000 è stato interrotto l'uso del vaccino usato fino a quel momento ed è stato ritirato dal commercio?

perchè i nostri sono stati mandati senza nessuna protezione da quelle sostanze, i tedeschi sono andati li imbottiti tute e maschere, su report di qualche anno fa facevano proprio vedere come venivano equipaggiati i nostri militari al confronto con gli altri

dantes76
26-03-2007, 21:32
Comunque, ci sono delle cose che non tornano, elenco cosi come mi vengono:

In italia ci sono state 45 morti imputabili a tale malattia, e i malati attualmente sono 513, perchè nelle altre nazioni sono nettamente inferiori? Si parla solo di 4/5 decessi per nazione.

Perchè i malati sono solo quelli di ritorno dai balcani? Perchè Iraq o Afghanistan no? Anche li è stato usato DU

Perchè nel 2000 è stato interrotto l'uso del vaccino usato fino a quel momento ed è stato ritirato dal commercio?

forse perche usano lo stesso metodo che ha fatto dichiarare solo un centinaiao di morti come causa diretta dell'incidente di chernobyl?

Maxmel
26-03-2007, 21:33
ma, tu, sai cosa stai dicendo o no?

L'unica base nell' intera europa dove girano proiettili (da aereo) al DU è Spagdalemh, in Germania, e gli A10 di Spangdalemh in Sardegna non ci vengono MAI, e ne ci sono MAI stati.
In italia (ma anche in tutti i paesi europei!) al posto del DU si usa il tungsteno

Bravo, scrivigliela tu allora la lettera al COMIPA :rolleyes:

dantes76
26-03-2007, 21:33
perchè i nostri sono stati mandati senza nessuna protezione da quelle sostanze, i tedeschi sono andati li imbottiti tute e maschere, su report di qualche anno fa facevano proprio vedere come venivano equipaggiati i nostri militari al confronto con gli altri

lo ricordo, ricordo che gli si diceva ai nostri militari: di non alzare la polvere, oltre lAr70/90 gli volevano dare un aspirapolvere :asd:

easyand
26-03-2007, 21:35
chiariamoci, io non dico che il DU fa bene e mangiarne 2 cucchiai al mattino è anche meglio, sto cercando di far capire che non tutto è imputabile al DU e di punti oscuri ce ne sono ancora un bel po!
Inoltre sto cercando di far capire a chi vede DU ovunque, pure dove non c'è, che così non è (vedi poligoni sardi).

dantes76
26-03-2007, 21:37
chiariamoci, io non dico che il DU fa bene e mangiarne 2 cucchiai al mattino è anche meglio, sto cercando di far capire che non tutto è imputabile al DU e di punti oscuri ce ne sono ancora un bel po!
Inoltre sto cercando di far capire a chi vede DU ovunque, pure dove non c'è, che così non è (vedi poligoni sardi).

????

easyand
26-03-2007, 21:38
????

cosa non è chiaro?

dantes76
26-03-2007, 21:40
cosa non è chiaro?

quello che hai scritto

Maxmel
26-03-2007, 21:42
chiariamoci, io non dico che il DU fa bene e mangiarne 2 cucchiai al mattino è anche meglio, sto cercando di far capire che non tutto è imputabile al DU e di punti oscuri ce ne sono ancora un bel po!
Inoltre sto cercando di far capire a chi vede DU ovunque, pure dove non c'è, che così non è (vedi poligoni sardi).

e insisti?
Ma le leggi le cose che posto o no?
Mi spieghi perchè non è stata fatta la relazione scritta al comipa per avere l'autorizzazione?
Perchè Martino ha dovuto porre l'obbligo per far effettuare quella esercitazione? Come mai le percentuali di civili malati di cancro nelle zone adiacenti ai poligoni e alle basi sono di molte volte superiori ai dati dell'OMS. Come mai si ritrovano particelle di uranio nei tessuti esaminati?

maxsona
26-03-2007, 23:08
Con tutti i cazzo di articoletti che postate ogni volta sbattete contro il solito muro che non riuscite a rompere, le forze armate Italiane non hanno in carico munizioni al DU e nei poligoni sardi non è mai stato affermato che altri paesi nato abbiano fatto tiri con questo munizonamento :D :D :D ... infatti ogni anno fanno una commissione d''inchiesta che non cava mai un cazzi di ragno dal buco rassegnatevi l'Italia non ha proiettili al DU e se li hanno trovatemi i bollettini dei contratti sul sito del ministero della difesa.

maxsona
26-03-2007, 23:11
Non capisco perchè Soru si stupisca che in Sardegna si svolgano "esercitazioni particolari e sperimentazioni." ... in fondo PISQ significa proprio "Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di Quirra" :asd:

Maxmel
26-03-2007, 23:15
Con tutti i cazzo di articoletti che postate ogni volta sbattete contro il solito muro che non riuscite a rompere, le forze armate Italiane non hanno in carico munizioni al DU e nei poligoni sardi non è mai stato affermato che altri paesi nato abbiano fatto tiri con questo munizonamento :D :D :D ... infatti ogni anno fanno una commissione d''inchiesta che non cava mai un cazzi di ragno dal buco rassegnatevi l'Italia non ha proiettili al DU e se li hanno trovatemi i bollettini dei contratti sul sito del ministero della difesa.

forrse dovresti leggerli gli articoli del cazzo. Che sono le analisi della commissione di cui parli e il sito della regione sardegna con le considerazioni del suo presidente e quelle degli enti èreposti a occuparsi della questione. Frega un cazzo a noi delle vostre riviste di armi frega invece dell'uranio trovato nelle cellule della gente che muore. :rolleyes:

Maxmel
26-03-2007, 23:16
Non capisco perchè Soru si stupisca che in Sardegna si svolgano "esercitazioni particolari e sperimentazioni." ... in fondo PISQ significa proprio "Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di Quirra" :asd:

ripeto meno male che ci siete voi che leggete armi&tiro...

maxsona
26-03-2007, 23:18
Mai letto "Armi & Tiro" al contrario tuo non vengo da una sera di ricerchine, ma seguo la faccenda da parecchi anni. Buone googlate.

Maxmel
26-03-2007, 23:21
Mai letto "Armi & Tiro" al contrario tuo non vengo da una sera di ricerchine, ma seguo la faccenda da parecchi anni. Buone googlate.

fammi il piacere. Che faccenda segui?
Sono sardo e la facendo la vivo altro che seguirla.:rolleyes:

maxsona
26-03-2007, 23:26
fammi il piacere. Che faccenda segui?
Sono sardo e la facendo la vivo altro che seguirla.:rolleyes:
Leggo, sento pareri giro ... non leggo certo "archivio disarmo" o "via la bomba" o "pace per tutti" ... dal tono degli articoli postati scommetto che vengono da li ... ma poi mi chiedo, visto che ogni così comprata dal ministero della difesa deve ricevere un autorizzazione parlamentare mai nessuno si è preso la briga di vedere se il parlamento ha autorizzato l'acquisto di munizioni al DU? tanto i resoconti sommari e i bollettini dei contratti sono pubblici, io devo ancora trovarne uno ...

Maxmel
26-03-2007, 23:36
Leggo, sento pareri giro ... non leggo certo "archivio disarmo" o "via la bomba" o "pace per tutti" ... dal tono degli articoli postati scommetto che vengono da li ... ma poi mi chiedo, visto che ogni così comprata dal ministero della difesa deve ricevere un autorizzazione parlamentare mai nessuno si è preso la briga di vedere se il parlamento ha autorizzato l'acquisto di munizioni al DU? tanto i resoconti sommari e i bollettini dei contratti sono pubblici, io devo ancora trovarne uno ...

io non ho postato nessun articolo da disarmo o cazzi&mazzi ho citato la relazione della commissione de sen Paolo Franco del 16/3 e le considerazioni di Soru in occasione della consultazione con la stessa e le su considerazioni sul fatto che il comitato preposto PER LEGGE a giudicare dele servitù militari in sardegna non ha mai ricevuto nulla riguardo all'utilizzo di uranio nei poligoni tanto è vero che NON ha concesso autorizzazioni al riguardo ed è dovuto intervenire Martino di autorità.
Questi sono fatti.

easyand
26-03-2007, 23:38
io non ho postato nessun articolo da disarmo o cazzi&mazzi ho citato la relazione della commissione de sen Paolo Franco del 16/3 e le considerazioni di Soru in occasione della consultazione con la stessa e le su considerazioni sul fatto che il comitato preposto PER LEGGE a giudicare dele servitù militari in sardegna non ha mai ricevuto nulla riguardo all'utilizzo di uranio nei poligoni tanto è vero che NON ha concesso autorizzazioni al riguardo ed è dovuto intervenire Martino di autorità.
Questi sono fatti.

Martino intervenì di autorità perchè il comitato non voleva autorizzare NESSUNA esercitazione

maxsona
26-03-2007, 23:40
io non ho postato nessun articolo da disarmo o cazzi&mazzi ho citato la relazione della commissione de sen Paolo Franco del 16/3 e le considerazioni di Soru in occasione della consultazione con la stessa e le su considerazioni sul fatto che il comitato preposto PER LEGGE a giudicare dele servitù militari in sardegna non ha mai ricevuto nulla riguardo all'utilizzo di uranio nei poligoni tanto è vero che NON ha concesso autorizzazioni al riguardo ed è dovuto intervenire Martino di autorità.
Questi sono fatti.
Che vuoi che riceva visto che tutti gli alti gradi delle forze armate e del poligono hanno sempre affermato che esercitazioni con tali armamenti in Sardegna non si sono mai svolte?

“Non risulta che munizionamento all’uranio impoverito - dichiara Claudio Mongiorni, comandante del poligono militare di Capo Teulada - sia in dotazione alle forze armate italiane e che sia stato impiegato presso il Poligono” dove, aggiunge, non sono mai avvenute, da parte di società straniere, “sperimentazioni di munizioni di questo tipo”.

Stesse dichiarazioni rilasciate dal generale Fabio Molteni, comandante del Poligono interforze di Salto di Quirra. “Non mi risulta che in questo poligono si siano mai svolte prove di penetrazione”, dichiara Molteni per il quale non “vi è la necessità di sperimentare proiettili perforanti per verificare la resistenza di specifiche corazze”.

maxsona
26-03-2007, 23:42
Martino intervenì di autorità perchè il comitato non voleva autorizzare NESSUNA esercitazione
Esatto come ha fatto lo stesso Arturo Parisi quest'anno

Maxmel
26-03-2007, 23:48
Martino intervenì di autorità perchè il comitato non voleva autorizzare NESSUNA esercitazione

giochiamo con le parole? Hanno negato l'autorizzazione perchè non hanno ricevuto quanto richiesto.

Maxmel
27-03-2007, 00:08
ma non fatemi ridere (o piangere):
Nato. Escluso l'uso di proiettili all'uranio impoverito

Bruxelles, 11 Gennaio
Tra i paesi membri della Nato si è preso atto che le munizioni all'uranio impoverito 'non sono da tempo impiegate' nè lo saranno prevedibilmente in futuro: lo ha detto il vicesegretario genrale dell'Alleanza Sergio Balanzino rispondendo a una domanda sulla mancata adozione della proposta italiana per una moratoria. 'Di fatto, ha osservato, l'uso di questi proiettili è totalmente escluso e inesistente'.

Priorità alle indagini
La priorità è stata dunque data in seno alla Nato alle 'indagini e valutazioni' di tipo medico-scientifico sulla eventuale pericolosità di queste armi, 'che viene peraltro respinta non solo dagli Stati Uniti ma anche da altri paesi'.

si era nel 2001:rolleyes:

Ps. nello stesso periodo studi americani e nato affermavano che no, l'uranio impoverito, non faceva assolutamente male...:rolleyes:

maxsona
27-03-2007, 12:06
'Di fatto, ha osservato, l'uso di questi proiettili è totalmente escluso e inesistente'.

Infatti :rotfl: ... stiamo parlando dell'inquinamento causato da munizioni che esclusi gli USA nella NATO non ha nessuno (o forse gli Inglesi) ... infatti nessuno ancora ha provato che le forze armate Italiane ne abbiano in carico, basta poco per scoprirlo, ci sono fior fior di inventari ... ma chiaramente le avranno comprate in modo illecito e nascoste sotto il materasso :asd:

easyand
27-03-2007, 13:27
munizioni che esclusi gli USA nella NATO non ha nessuno (o forse gli Inglesi) ...

no nemmeno gli inglesi

von Clausewitz
27-03-2007, 14:06
Riporto li caso dell marito di mia cugina: Carabiniere reduce da Kosovo e Iraq, attualmente è in cura per un cancro al testicolo... :(

ma se vuoi invece riporto il caso di una mia compagna di classe che alla veneranda età di 27 anni è stata portata via da un carcinoma papillare nel giro di 8 mesi :(
eppure questo accadeva 10 anni fa, prima della guerra in kosovo e in iraq luoghi peraltro nei quali non ha mai soggiornato nemmeno prima
non aveva mai prestato servizio militare presso nessuna struttura, ne mai impugnato armi di alcun tipo ed era stata sempre una ragazza sanissima e sportiva oltre che bella
tu avresti qualche teoria a riguardo sul perchè gli è venuto il cancro? :confused: :rolleyes:

von Clausewitz
27-03-2007, 14:13
http://www.regione.sardegna.it/j/v/57?s=17286&v=2&c=1719&t=1

' stato reso noto il resoconto sulla missione in Sardegna della Commissione parlamentare d'inchiesta ''sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nelle missioni internazionali di pace, sulle condizioni della conservazione e sull'eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale''.

La Commissione, presieduta dal senatore Paolo Franco, era stata in Sardegna il 17 ottobre del 2005, e durante la permanenza nell'isola aveva ascoltato il Presidente della Regione. Renato Soru in quell'occasione, ha riproposto i temi dell'equilibrio delle servitù militari, della restituzione agli usi civili di Capo teulada, sollevando per questo territorio anche il problema del tipo di armamenti e munizioni in uso nelle esercitazioni.

SORU. Cercherò di inquadrare il problema dal punto di vista della Regione. Intanto comprendo che vi occupiate di problemi legati ll'utilizzo dell'uranio impoverito e non direttamente di servitù militari, ma per noi sono una componente dello stesso problema. Vale la pena ricordare che in Sardegna si spara quasi l'80 per cento di tutte le bombe che si sparano in Italia in tempo di pace, sia da parte dell'esercito italiano che da parte degli eserciti nostri alleati. L'80 per cento dell'attività di Poligono viene svolta nella nostra Regione. Nonostante vi abiti circa il 2,5 per cento della popolazione italiana, viene sparato l'80 per cento di bombe. Ricordo in particolare i Poligoni di Salto di Quirra, di Capo Teulada, di Capo Frasca e di Capo San Lorenzo.
Oltre a questi vorrei ricordare anche la base di Santo Stefano presso
La Maddalena, nata in maniera segreta nel 1972 per garantire ad una nave appoggio di sommergibili nucleari il diritto di attracco''


Il Presidente Soru ricorda ai senatori: ''Sulla base della legge 898 del 1976, è stato istituito un Comitato misto paritetico (COMIPA) nell'ambito del quale si discute qualsiasi argomento che attiene all’attivita` della difesa. Si autorizzano nuove servitù, rinnovi di servitù, si verificano vincoli e attività dei Poligoni. Gia` nel 2004 l’attivita` del Poligono di Capo Teulada – su richiesta dei rappresentanti del COMIPA, ma anche del rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze – venne autorizzata a condizione che da un documento scritto risultasse che a Capo Teulada non si sparavano munizioni con uranio impoverito. Il COMIPA concesse per l’ultima volta l’autorizzazione a condizione che entro un certo numero di mesi pervenisse una comunicazione scritta a conferma del fatto che in quella zona non si sparavano munizioni con uranio impoverito. Nel 2005, al momento di autorizzare la nuova stagione di tiro presso Capo Teulada, si e` svolta una riunione del COMIPA, i cui componenti in rappresentanza della Regione nel frattempo erano stati in parte sostituiti, nell’ambito della quale lo stesso rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze ha sottolineato la difficolta` a dar corso ad un’autorizzazione che risente del fatto che una condizione ben precisa posta gia` l’anno precedente, nonostante l’impegno assunto a dare una risposta scritta, non fosse stata rispettata. E' stato chiesto quindi di dare una risposta nell’immediato, ma poiché nulla si era in grado di dire o di mettere per iscritto, la totalità dei rappresentanti regionali del COMIPA insieme a un rappresentante del Governo hanno negato l’autorizzazione a continuare a sparare a Capo Teulada. Mancava un documento scritto che certificasse che in quel Poligono non si sparava uranio impoverito. Il COMIPA ha negato l’autorizzazione, ma il ministro Martino ha imposto l’obbligo.A quel punto ho scritto una lettera in cui ricordavo al Ministro che il COMIPA non aveva manifestato un diniego in maniera arbitraria, ma semplicemente perché non era stata data risposta alle richieste avanzate l’anno precedente.
Ho chiesto che quelle esercitazioni non avessero luogo e comunque
che fosse risposto per iscritto che lì non veniva sparato munizionamento contenente uranio impoverito. Le esercitazioni hanno avuto inizio, ma io non ho ancora avuto risposta. Sempre con riferimento a Capo Teulada, va ricordata l’importante questione del disciplinare d’uso, di cui si e` discusso nel dicembre del 2000, che scadrà a dicembre 2005. Dovrà quindi essere ridiscusso nell’ambito di un confronto tra il Comando della regione militare della Sardegna e la Regione stessa. Il sindaco di Teulada mi ha espresso una sua preoccupazione in merito all’articolo 2 del disciplinare. Risulta infatti scritto: «L’ente gestore del Poligono e` il 1º Reggimento corazzato in Capo Teulada. Gli enti militari utilizzatori sono unita` dell’Esercito militare italiano, altre Forze armate o corpi armati dello Stato per proprie esigenze o per esercitazioni in cooperazione con unita` terrestri, unita` alleate terrestri, navali, aeree. Lo Stato Maggiore dell’Esercito dispone e autorizza inoltre, nel rispetto delle norme per l’utilizzo del Poligono di Capo Teulada, lo svolgimento di particolari esercitazioni» – non e` chiaro cosa si intenda con «particolari esercitazioni» – «o sperimentazioni di interesse nazionale o NATO».
''Non solo - conclude il Presidente della Regione - non ci viene detto che non si utilizza munizionamento contenente uranio impoverito, ma anzi, in base al disciplinare in scadenza nel 2005, risulta che a Capo Teulada in questo momento sono autorizzate particolari esercitazioni o sperimentazioni di interesse nazionale o NATO. Si dice poi che «il Poligono viene autorizzato per l'effettuazione di esercitazioni a fuoco terrestri, esercitazioni navali di tiro contro costa e sbarchi anfibi, esercitazioni a fuoco aeree», sempre con l'indicazione di esercitazioni particolari e sperimentazioni. Cosa accade li esattamente non è dato sapere''.

che spreco di parole, che contorcimenti, che giri di valzer
per non dire assolutamente nulla
noto sempre più perplesso questo tuo spostarti e ricollocarti a sinistra a scapito di un obbiettività che in genere riuscivo a scorgere nei tuoi post precedenti anche se magari non ero del tutto d'accordo

von Clausewitz
27-03-2007, 14:24
adesso capisco perchè noi eravamo l'unico paese del globo terracqueo che pretendeva di curare il cancro con la "cura" di bella
se il cancro è una questione di uranio impoverito, anche se supposto più che reale, e invece non fa parte della storia dell'umanità, allora basterà una cura di bella qualsiasi per risolverlo
veramente il senso comune di questo paese è andato a farsi benedire da un bel pezzo :rolleyes:

nomeutente
27-03-2007, 14:28
A me invece piacerebbe sapere che ci fai qui e per quale motivo non ti tuffi in Iraq col mitra in mano e pallottole all'uranio impov....rolleyes:



che stracazzo centra? ho fatto una domanda, mica era una provocazione, vorrei vedere quei dati per confrontarli, punto e basta



mgari ofriti volontario per farle a casa tua visto che ti piacciono tanto e sei cosi sicuro di tutto :rolleyes:



ma, tu, sai cosa stai dicendo o no?



ma tu lo sai invece?? cazzo oh sai tutto tu


Campione casuale di post polemici.
Non voglio leggerne uno di più.

JackTheReaper
27-03-2007, 14:53
ma se vuoi invece riporto il caso di una mia compagna di classe che alla veneranda età di 27 anni è stata portata via da un carcinoma papillare nel giro di 8 mesi :(
eppure questo accadeva 10 anni fa, prima della guerra in kosovo e in iraq luoghi peraltro nei quali non ha mai soggiornato nemmeno prima
non aveva mai prestato servizio militare presso nessuna struttura, ne mai impugnato armi di alcun tipo ed era stata sempre una ragazza sanissima e sportiva oltre che bella
tu avresti qualche teoria a riguardo sul perchè gli è venuto il cancro? :confused: :rolleyes:

ovviamente i tumori vengono anche per altri motivi.
ma sono le percentuali a far venire i dubbi... ci sarà un motivo se la NATO ha scelto il tungsteno e non il DU pur garantendo ques'ultimo un più elevato coefficiente di penetrazione

JackTheReaper
27-03-2007, 14:57
Comunque agghiacciante. Mi ricorda gli esperimenti nucleari russi, quando usavano truppe messe a varia distanza dall'esplosione per studiarne in seguito gli effetti.
Nessuna differenza.

lo facevano anche gli USA, non si sapeva nulla sugli effetti delle radiazioni
http://img110.imageshack.us/img110/4862/34200297f117nighthawkflsz1.th.jpg (http://img110.imageshack.us/my.php?image=34200297f117nighthawkflsz1.jpg)

Fil9998
27-03-2007, 16:04
forse perche usano lo stesso metodo che ha fatto dichiarare solo un centinaiao di morti come causa diretta dell'incidente di chernobyl?





affondato!!!!!!!!!



:sofico: :sofico: :sofico: :sofico:



e purtroppo fa pure ridere, pur sancendo una palesità di dolore e morte.


se poi vogliamo dirci che l'uranio fa pure bene... diciamocelo...

negli anni '50 negli states veniva commercializzata e pubblcizzata come "rinvigorente" una acqua minerale irradiata da radiazioni nucleari...


allla faccia del "rinvigorente"...

ma faceva "figo"...




faceva "forte come l'atomica"...
bersi al baretto 'sta acqua tonica...

Maxmel
27-03-2007, 16:13
che spreco di parole, che contorcimenti, che giri di valzer
per non dire assolutamente nulla
noto sempre più perplesso questo tuo spostarti e ricollocarti a sinistra a scapito di un obbiettività che in genere riuscivo a scorgere nei tuoi post precedenti anche se magari non ero del tutto d'accordo

Come al solito se hai argomentazioni precise e circostanziate sono qui a leggerle.
Se invece devi esprimere il tuo rammarico perchè i miei post "non ti piacciono più" beh mi dispiace il tuo compiacimento era un effetto accessorio non la ratio primaria del mio postare.

Maxmel
27-03-2007, 16:17
'Di fatto, ha osservato, l'uso di questi proiettili è totalmente escluso e inesistente'.

Infatti :rotfl: ... stiamo parlando dell'inquinamento causato da munizioni che esclusi gli USA nella NATO non ha nessuno (o forse gli Inglesi) ... infatti nessuno ancora ha provato che le forze armate Italiane ne abbiano in carico, basta poco per scoprirlo, ci sono fior fior di inventari ... ma chiaramente le avranno comprate in modo illecito e nascoste sotto il materasso :asd:

mica stiamo parlando di esercitazioni Nato?:rolleyes:
Mica ti ho postato una notizia dove l'uso di uranio viene negato nel 2001 quando in seguito è stato usato?

NigthStalker_86
27-03-2007, 16:40
devi essersti sbagliato ancora perchè non ci sono missili all' uranio impoverito.


Forse intendeva i proiettili anticarro usati dal M1A1, il cui dardo per penetrare le corazze dei carri armati nemici è al DU, come una parte della corazza del suddetto carro.

Onisem
27-03-2007, 16:45
Scusate, ma che differenza fa che l'Italia abbia in dotazione proiettili all'uranio impoverito o meno?

easyand
27-03-2007, 16:46
Scusate, ma che differenza fa che l'Italia abbia in dotazione proiettili all'uranio impoverito o meno?

che nei poligoni italiani non vengono usate, mi pare chiaro

Fritz!
27-03-2007, 16:53
ma se queste sono le cifre in gico (70% di militari italiani reduci dal kosovo in cura).... tra la popolazione civile kosovara dovrebbe essere un'ecatombe???

Se il problema sono i proiettili usati in kosovo la popolazione locale (in kosovo, ma anche in serbia) dovrebbe essere esposta a un rischio enorme?

Onisem
27-03-2007, 16:55
che nei poligoni italiani non vengono usate, mi pare chiaro
Si, ma l'articolo parla di militari che ne sarebbero venuti a contatto durante missioni all'estero, mi pare.

maxsona
27-03-2007, 16:57
mica stiamo parlando di esercitazioni Nato?:rolleyes:
Mica ti ho postato una notizia dove l'uso di uranio viene negato nel 2001 quando in seguito è stato usato?
Perchè chi altro le fà le esercitazioni in Sardegna oltre la NATO? in Sardegna le armi Americane che utilizzano munizioni al DU non ci hanno mai messo piede, infatti dovete ancora trovare uno straccio di prova per dimostrarlo.

Maxmel
27-03-2007, 17:06
se il cancro è una questione di uranio impoverito, anche se supposto più che reale, e invece non fa parte della storia dell'umanità, allora basterà una cura di bella qualsiasi per risolverlo


Ma questo dove lo hai letto? Il "cancro fa parte della storia dell'umanità" e allora? Deve essere una scusante ideologica per non indagare sulle cause dei diversi tipi di tumori?
Semplicemente può essere l'uranio impoverito causa (una mica l'UNICA) di tumori? Il fatto che all'analisi di tessuto tumorale risultino micropolveri di uranio testimonia a favore di questa ipotesi?
Esiste per LEGGE un comitato che autorizza le servitù militari in Sardegna? Si? Ti fanno delle richieste precise? Rispondi alle richieste. Stop.
Esiste una commissione parlamentare d'inchiesta? Si? Fornisci le statistiche che ti chiede senza reticenze supportate da certa politica compiacente.
Questi sono fatti obbiettivi.
Il resto chiacchere da adulti immaturi che sbavano di fronte al catalogo armi di jane's o cosa per essa.
Mi dispiace solo non ricordare il titolo di una trasmissione che vidi sui fatti dell' esercito nei balcani. Con tanto di filmato delle forze usa che mettevano i loro soldato al corrente dei rischi da uranio durante la bonifica delle aree di combattimento e il disarmo delle fazioni in lotta. E i documenti scritti che mostravano invece le reticenze della dirigenza dei nostri militari.

JackTheReaper
27-03-2007, 17:06
ma se queste sono le cifre in gico (70% di militari italiani reduci dal kosovo in cura).... tra la popolazione civile kosovara dovrebbe essere un'ecatombe???

Se il problema sono i proiettili usati in kosovo la popolazione locale (in kosovo, ma anche in serbia) dovrebbe essere esposta a un rischio enorme?

il dardo di DU all'impatto letteralmente si polverizza rilasciando nell'ambiente una nube di metallo pesante che si deposita ovunque. i soldati italiani impegnati nella bonifica del territorio si sono trovati particolarmente esposti in quanto dovevano operare intorno a relitti di carri armati, pezzi d'artiglieria ecc ecc tutti obiettivi colpiti con proiettili DU, per questo sono rimasti contaminati. non dobbiamo pensare ad un'olocausto radioattivo alla chernobyl su vasta scala, ma a piccole zone fortemente concentrate.

Maxmel
27-03-2007, 17:12
Perchè chi altro le fà le esercitazioni in Sardegna oltre la NATO? in Sardegna le armi Americane che utilizzano munizioni al DU non ci hanno mai messo piede, infatti dovete ancora trovare uno straccio di prova per dimostrarlo.

ma li leggi bene i post o cosa? :confused: Mi hai postato dichiarazioni dei vertici che le armi non vengo utilizzate. Te ne ho postato una del 2001 che dichiarava che no , assolutamente la Nato non utilizza armi all'uranio che era in disuso non è mai stato utilizzato. IO non devo dimostrare nulla i comandi DEVONO fornire agli enti preposti per LEGGE quanto richiesto. Stop. E assumersene le eventuali responsabilità.
Le tue risposte non valgono nulla per nessuno e nemmeno cosa sai tu o hai sentito dire.:rolleyes:

Fritz!
27-03-2007, 17:25
il dardo di DU all'impatto letteralmente si polverizza rilasciando nell'ambiente una nube di metallo pesante che si deposita ovunque. i soldati italiani impegnati nella bonifica del territorio si sono trovati particolarmente esposti in quanto dovevano operare intorno a relitti di carri armati, pezzi d'artiglieria ecc ecc tutti obiettivi colpiti con proiettili DU, per questo sono rimasti contaminati. non dobbiamo pensare ad un'olocausto radioattivo alla chernobyl su vasta scala, ma a piccole zone fortemente concentrate.

ma se erano impegnati in una attività di bonifica, non avrebbero dovuto avere le protezioni necessarie?

JackTheReaper
27-03-2007, 17:34
ma se erano impegnati in una attività di bonifica, non avrebbero dovuto avere le protezioni necessarie?

eh! bella domanda... le protezioni NBC (nucleare, biologico,chimico) le hanno, e anche ad un ottimo livello, il rgt NBC di verona, ma le normali truppe sul posto non lo sò e sinceramente non credo.
questo non per cinismo, ma semplicemente perchè si è voluto seguire la scuola di pensiero che nega la tossicità del DU (perchè di questo si tratta, il DU in polveri sottili penetra nel corpo umano causando danni, ma non presenta radioattività elevate).

Maxmel
27-03-2007, 17:39
ma se erano impegnati in una attività di bonifica, non avrebbero dovuto avere le protezioni necessarie?
nel documentario di cui parlavo veniva intervistato un ex militare reduce dal kosovo alla richiesta di maschere e tutte gli fu risposto che erano bloccate e di farsi i cazzi suoi.. peccato non ricordare la trasmissione.
per la popolazione civile guarda quanti si sono ammalati a villaputzu su 150 abitanti 13 malati, per esempio...

easyand
27-03-2007, 17:39
gli NBC le tute e tutto il resto li avevano per fare le bonifiche e i rilevamenti, ma non si può dotare ogni soldato di tuta NBC, maschera e tutto il resto, nessuno degli eserciti presenti in kosovo usava abitualmente e frequentemente questo tipo di equipaggiamenti, nessuno, sarebbe come chidere che ogni soldato avesse il suo carroarmato personale, al massimo si può dire che alcuni tipo germania avessero direttive specifiche per i soldati, riguardo gli equipaggiamenti non c'è nulla da ridire

Fritz!
27-03-2007, 17:43
eh! bella domanda... le protezioni NBC (nucleare, biologico,chimico) le hanno, e anche ad un ottimo livello, il rgt NBC di verona, ma le normali truppe sul posto non lo sò e sinceramente non credo.
questo non per cinismo, ma semplicemente perchè si è voluto seguire la scuola di pensiero che nega la tossicità del DU (perchè di questo si tratta, il DU in polveri sottili penetra nel corpo umano causando danni, ma non presenta radioattività elevate).

ok volevo solo capire, perchè di questo argomento non capisco un acca, e si finisce sempre in scontri ideologici pro-anti americani un po' noiosi

Da quello che ho capito il rischio delle polveri di uranio impoverito è simile a quello dell'amianto quindi le protezioni tecniche per evitare di respirare o avere contato con le polveri sottili ci sono. E' così?

Ma la nato non aveva fornito l'elenco delle coordinate in cui aveva sparato proiettili all'uranio impoverito?
Si sapeva che quei siti avevano la presenza di uranio impoverito?
Si sono prese precauzioni tecniche o no?

E poi, gli altri contingenti come si sono comportati?

easyand
27-03-2007, 17:44
ah dimenticavo, in ambito militare l'uranio non è l'unico pericoloso, ricordo che un paio di anni fa alla trasmissione di Magalli (quella che fanno a mezzogiorno) c'era un militare malato di cancro e la malattia l'aveva contratta entrando in contatto con il propellente dei missili anticarro Milan

Fritz!
27-03-2007, 17:44
nel documentario di cui parlavo veniva intervistato un ex militare reduce dal kosovo alla richiesta di maschere e tutte gli fu risposto che erano bloccate e di farsi i cazzi suoi.. peccato non ricordare la trasmissione.
per la popolazione civile guarda quanti si sono ammalati a villaputzu su 150 abitanti 13 malati, per esempio...

beh ma se c'è il rischio per la popolazione civile, in kosovo dovrebbe esserci un'ecatombe

Fritz!
27-03-2007, 17:46
ah dimenticavo, in ambito militare l'uranio non è l'unico pericoloso, ricordo che un paio di anni fa alla trasmissione di Magalli (quella che fanno a mezzogiorno) c'era un militare malato di cancro e la malattia l'aveva contratta entrando in contatto con il propellente dei missili anticarro Milan
Vabbeh, ma il cancro non funziona così, non lo prendi "entrando in contatto con qualcosa"... la pericolosità può essere determinata solo dopo ampi studi statistici, non si può risalire a una relazione di causa effetto troppo semplice

easyand
27-03-2007, 17:48
beh ma se c'è il rischio per la popolazione civile, in kosovo dovrebbe esserci un'ecatombe

si appunto, comunque nessuno ha ancora spiegato una cosa, la cosiddetta sindrome del golfo faceva nascere bambini deformi, però da che sò io tra i figli di reduci dei balcani non è accaduto nulla di questo tipo...allora qualcosa di diverso ci deve pur essere....

Maxmel
27-03-2007, 17:51
beh ma se c'è il rischio per la popolazione civile, in kosovo dovrebbe esserci un'ecatombe

In kosovo non ho visto i dati. Cmq come per tutti i casi di avvelenamento da metalli pesanti o sindrome da radiazioni gli affetti non sono immediati.
Ho letto che uno studio in vitro ( la correlazione con l'organismo non è stata dimostrata) ha dimostrato che polveri di uranio causano mutazioni degli ostenoblasti umani. Nei paesi vicini ai poligoni sardi si sono verificati casi di malformazioni superiori alla norma. Naturalmente il du ( SE c'è) non sarò l'unico inquinante responsabile prodotto in quei poligoni.

Fritz!
27-03-2007, 17:55
In kosovo non ho visto i dati. Cmq come per tutti i casi di avvelenamento da metalli pesanti o sindrome da radiazioni gli affetti non sono immediati.
Però questo vale anche per i soldati

dantes76
27-03-2007, 18:00
che nei poligoni italiani non vengono usate, mi pare chiaro

non averle non significa non usarle...

Maxmel
27-03-2007, 18:00
si appunto, comunque nessuno ha ancora spiegato una cosa, la cosiddetta sindrome del golfo faceva nascere bambini deformi, però da che sò io tra i figli di reduci dei balcani non è accaduto nulla di questo tipo...allora qualcosa di diverso ci deve pur essere....

Le testimonianze raccolte da Rainews24
Sette bambini con malformazioni genetiche sarebbero nati da militari italiani impegnati in Somalia e nei Balcani. Tutti i militari, secondo quanto è emerso da un'inchiesta di Rai-News 24, hanno partecipato a operazioni di bonifica delle armi all'uranio impoverito o hanno stazionato in zone bombardate con i proiettili contenenti il materiale radioattivo.
Secondo testimonianze raccolte da Rai-News 24 fra i militari che hanno voluto mantenere l'anonimato, i bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni simili a quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in missione nel Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare agli arti.
I militari avevano stazionato nei luoghi per alcuni mesi. Da testimonianze e documenti raccolti nella trasmissione si dimostra che l'Italia era in possesso di munizioni di uranio impoverito già dal 1985, che questi proiettili erano in dotazione alle nostre forze armate in Somalia e che sarebbero stati utilizzati fino al 2001 anche in alcuni poligoni sul territorio nazionale. In un filmato che sarà trasmesso all'interno dell'inchiesta si vedono i soldati dei contingenti italiani che operavano assieme ai colleghi francesi e spagnoli, lavorare alla bonifica senza alcuna protezione.

Maxmel
27-03-2007, 18:02
Però questo vale anche per i soldati

dipende sempre dalle quantità. Immagino che chi fosse impegnato a far brillare ordigni inesplosi e a bonificare abbia inalato una percentuale di aereosol superiore nell'immediato a chi non era coinvolto nelle operazioni.

Fritz!
27-03-2007, 18:11
dipende sempre dalle quantità. Immagino che chi fosse impegnato a far brillare ordigni inesplosi e a bonificare abbia inalato una percentuale di aereosol superiore nell'immediato a chi non era coinvolto nelle operazioni.
Francamente non ne ho idea bisogna vedere come agisce, come si diffonde, ecc...

Il problema è che a volte in queste denunce c'è un che di irrazionale....

Purtroppo capita che nascano bambini con malformazioni... non c'è necessariamente una causa immediata... Non si può dire con certezza che se un militare ha avuto un bambino deforme é colpa di quando è stato in somalia.....

E soprattutto se la causa sta nelle armi usate, ci deve essere per forza un effetto sulla popolazione civile


Perchè potrebbero esserci anche altri motivi oltre al fattore legato alle armi

JackTheReaper
27-03-2007, 18:15
ok volevo solo capire, perchè di questo argomento non capisco un acca, e si finisce sempre in scontri ideologici pro-anti americani un po' noiosi

Da quello che ho capito il rischio delle polveri di uranio impoverito è simile a quello dell'amianto quindi le protezioni tecniche per evitare di respirare o avere contato con le polveri sottili ci sono. E' così?

Ma la nato non aveva fornito l'elenco delle coordinate in cui aveva sparato proiettili all'uranio impoverito?
Si sapeva che quei siti avevano la presenza di uranio impoverito?
Si sono prese precauzioni tecniche o no?

E poi, gli altri contingenti come si sono comportati?

credo che le normali tute e maschere antigas per il rischio chimico e biologico bastino e avanzino, il problema è che, per motivi di bilancio e di praticità, non tutte le truppe possono disporre di equipaggiamento NBC completo.

le munizioni DU sono i proiettili del cannone dell'A-10, il quale ne spara a tonnellate in raffiche come fosse una mitragliatrice
http://www.youtube.com/watch?v=4V1xGMKQ-cs&mode=related&search=
non è munizionamento guidato, non è facile stabilire dove e quando purtroppo.... anche i carri armati hanno proiettili in DU (ma solo gli USA)

sul comportamento degli altri continegenti non ti so dire, le procedure di decontaminazione comunque sono standard NATO.
credo che a noi italiani sia toccata la sfiga del settore più colpito....

Maxmel
27-03-2007, 18:17
Francamente non ne ho idea bisogna vedere come agisce, come si diffonde, ecc...

Il problema è che a volte in queste denunce c'è un che di irrazionale....

Purtroppo capita che nascano bambini con malformazioni... non c'è necessariamente una causa immediata... Non si può dire con certezza che se un militare ha avuto un bambino deforme é colpa di quando è stato in somalia.....

E soprattutto se la causa sta nelle armi usate, ci deve essere per forza un effetto sulla popolazione civile


Perchè potrebbero esserci anche altri motivi oltre al fattore legato alle armi

è un discorso di statistiche. Se all'improviso in ha un'esplosione di malformazioni e neoplasie allora bisogna analizzare i fattori di rischio. E bisogna che il fattore di rischio ( i poligoni di tiro ad esempio) forniscano tutto quello che viene chiesto nel modo più trasparenza possibile.
Senza reticenza ne ostruzionismo politico. Non bastano delle dichiarazioni di principio altre volte puntualmente disattese.
E, neanche a dirlo, le affermazioni di qualche entusiasta delle armi valgono meno di zero.

JackTheReaper
27-03-2007, 18:18
Francamente non ne ho idea bisogna vedere come agisce, come si diffonde, ecc...

Il problema è che a volte in queste denunce c'è un che di irrazionale....

Purtroppo capita che nascano bambini con malformazioni... non c'è necessariamente una causa immediata... Non si può dire con certezza che se un militare ha avuto un bambino deforme é colpa di quando è stato in somalia.....

E soprattutto se la causa sta nelle armi usate, ci deve essere per forza un effetto sulla popolazione civile


Perchè potrebbero esserci anche altri motivi oltre al fattore legato alle armi

le cause dei bambini deformi (soprattutto dopo desert storm) sono quasi certamente imputabili al vaccino sperimentale iniettato alle truppe USA per proteggersi dalle armi biologiche di saddam (nel 91 si credeva sul serio che le avesse... e in effetti le aveva... nel 91 però :stordita: )

Fritz!
27-03-2007, 18:34
è un discorso di statistiche. Se all'improviso in ha un'esplosione di malformazioni e neoplasie allora bisogna analizzare i fattori di rischio. E bisogna che il fattore di rischio ( i poligoni di tiro ad esempio) forniscano tutto quello che viene chiesto nel modo più trasparenza possibile.
Senza reticenza ne ostruzionismo politico. Non bastano delle dichiarazioni di principio altre volte puntualmente disattese.
E, neanche a dirlo, le affermazioni di qualche entusiasta delle armi valgono meno di zero.

si si può darsi,


la cosa che mi lascia un po' perplesso è che della questione dell'uranio impoverito ne ho sentito parlare solo con riferimento ai soldati italiani in kosovo.... Non ho sentito questa discussione riferita ai soldati di altri paesi, che eppure hanno svolto le stesse missioni degli italiani...

Magari mi sbaglio, magari siamo "noi" ad essercene accorti prima, o magari potrebbe darsi che non sia quello il problema, ma piuttosto qualche altra stronzata di respondabilità unicamente dell'esercito italiano

Maxmel
27-03-2007, 18:45
si si può darsi,


la cosa che mi lascia un po' perplesso è che della questione dell'uranio impoverito ne ho sentito parlare solo con riferimento ai soldati italiani in kosovo.... Non ho sentito questa discussione riferita ai soldati di altri paesi, che eppure hanno svolto le stesse missioni degli italiani...

Magari mi sbaglio, magari siamo "noi" ad essercene accorti prima, o magari potrebbe darsi che non sia quello il problema, ma piuttosto qualche altra stronzata di respondabilità unicamente dell'esercito italiano

mi spiace continuare a citare una fonte che non posso fornire ma in quel documentario (magari cerco un pò poi) veniva detto che gli stati uniti per esempio avevano diffuso un filmato per le truppe che avvisava dei pericoli dell'uranio e delle misure da adottare. In Italia si è sempre minimizzato e negato come al solito.
Cmq a me interessava più che altro la storia delle servitù militari. Come ho già scritto è possibile che il du c'entri meno di altri inquinanti, resta che i dati devono essere forniti senza NESSUNA reticenza. Altrimenti che i test sperimentali li facciano da altre parti.

easyand
27-03-2007, 19:18
non averle non significa non usarle...

eh??

PS: in somalia non è stata usata alcuna munizione DU

easyand
27-03-2007, 19:23
Leggete che è interessante:



URANIO e militari malati e deceduti - BONATESTA (AN): DECESSI FORSE LEGATI a VACCINO [14.11.2005]

(DIRE) - ROMA - Un nuovo elemento si inserisce nell'oscura vicenda delle morti che si ritiene essere state causate dalle armi a uranio impoverito: una lettera "bomba" indicherebbe l'esistenza di vaccini "pieni di metalli (in particolare piombo ) (NdR: NON piombo ma Mercurio ed Alluminio)" che sarebbero stati somministrati a militari morti e mai entrati in contatto con l'uranio. "Anche alla luce dell'ultima morte, per linfoma di Hodgkin, del caporale Fabio Senatore, che fa salire ad oltre 45 le vittime per presunta contaminazione da uranio impoverito, ho chiesto formalmente che la commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno ascolti la signora Santa Passaniti, di Codigoro (Ferrara), madre di Francesco Finessi, la quale asserisce di poter produrre testimonianze, registrazioni e documentazioni in grado di far luce sull'intera vicenda".
Lo annuncia il senatore Michele Bonatesta, membro della direzione nazionale di Alleanza nazionale e vicepresidente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito. Bonatesta spiega che "Francesco Finessi era un militare morto quasi tre anni fa per linfoma di Hodgkin, pur non essendo mai stato in Kossovo. Francesco fu invece sottoposto, come i militari che andarono in Kossovo, a vaccinazione con il Neotyf, un medicinale che poi il ministero della Salute, nel gennaio del 2002, ritirò dal commercio, su richiesta dell'azienda farmaceutica Chiron Spa che, si badi bene, addusse "ragioni di mercato", evitando così, ai sensi della legislazione vigente, che il ministero eseguisse specifici controlli. Come risulta dalla risposta che il ministro Storace, nel giugno del 2005, ha dato all'interrogazione in materia presentata dal senatore di AN Bucciero".
Bonatesta fa sapere che la mamma di Francesco gli ha scritto una lettera "'bomba", che contiene elementi illuminanti. Mi racconta di aver indagato molto, in questi anni, sulla morte del figlio, scoprendo che alcuni dei militari deceduti non erano mai stati a contatto con l'uranio impoverito.
Sia perche' addetti alle cucine, sia perché sempre in ospedale, sia perché nel loro periodo di permanenza in Kossovo era tutto coperto di neve".
Come riferisce il senatore di An, "ho fatto esaminare lo sperma e le cellule staminali di mio figlio, nonché i vaccini a cui è stato sottoposto in dosi massicce, in uniche somministrazioni- scrive la signora Passaniti - ebbene, erano pieni di metalli (in particolare piombo - NdR in realta' mercurio ed alluminio)".
La mamma di Francesco, prosegue Bonatesta, sottolinea che "le vaccinazioni a cui sono stati sottoposti i militari deceduti sono diverse da quelle somministrate ai militari vivi".
E nota che "mentre si fa di tutto per accreditare la tesi delle morti da esposizione ad uranio impoverito, vengono sospese le vaccinazioni con il Neotyf" chiedendosi poi: "perchè dopo queste sospensioni non ci sono stati più nuovi militari ammalati di linfoma ?".
"La signora Passaniti denuncia, inoltre - riferisce ancora il senatore - che il ministero della Difesa non riconosce come dipendente dal servizio militare la causa della morte dei militari, tra cui suo figlio, perchè nel loro organismo 'non ci sono tracce di uranio'".
Come spiega Bonatesta, "a detta della mamma di Francesco, il ministero sostiene che i ragazzi si sono ammalati per stress, 'non specificando se nervoso o immunitario (nel qual caso la causa sarebbero proprio i vaccini e il modo in cui sono stati somministrati)'". Insomma, "è necessario ed urgente - conclude Bonatesta - che la mamma di Francesco sia ascoltata dalla commissione. La sua può essere una testimonianza importante e un fondamentale contributo alla ricerca della verità".
(Com/Ran/ Dire)

ChristinaAemiliana
30-03-2007, 17:02
Uppo per postare una lettera che ho ritrovato contenente alcune critiche al rapporto Mandelli fatte da un docente del PoliTO che è anche stato sentito come esperto nel corso dei lavori della commissione. Il prof in questione è uno dei maggiori esperti di radioprotezione che abbiamo in Italia, anzi a mio avviso è proprio il migliore (anche perché è davvero una gran persona sotto tutti gli aspetti).


Subject: Critiche al Rapporto Mandelli


Torino 20.3.2001

Con riferimento ai lavori della Commissione scientifica sull'uranio
impoverito nominata dal Ministro della Difesa, presieduta dal prof.
Mandelli ("Commissione"), il sottoscritto ha esaminato la Relazione
Preliminare emessa dalla Commissione in data 19.3.2001.

1) Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro effettuato dai membri della
Commissione e per i dati messi a disposizione, si esprime stupore tuttavia
sul fatto che i risultati di questo lavoro siano stati intesi come
"Assoluzione dell'Uranio impoverito", facendo ampio torto al reale
contenuto del rapporto stesso e alle dichiarazioni dello stesso prof.Mandelli.
2) Inoltre, sullo specifico del metodo utilizzato nel rapporto e sui suoi
risultati preliminari, verrano espresse alcune osservazioni critiche, atte
più che altro, se prese in considerazione, a migliorarne i contenuti.

1) La relazione preliminare NON è (e non poteva essere) una assoluzione
dell'uranio impoverito.
Il sottoscritto in particolare, a questo riguardo, concorda pienamente con
il prof. Mandelli ed i membri della Commissione sui seguenti punti:
- Si tratta di una relazione preliminare su un aspetto specifico
dell'intera questione, ovvero la maggior incidenza di tumori rispetto al
normale nei militari italiani in missione nei Balcani.
- La quantità di dati a disposizione era troppo esigua per poter permettere
sia di negare sia di affermare con certezza il legame fra uranio impoverito
e certe neoplasie.
- Sarà necessario un accurato monitoraggio nel tempo, sia per quanto
riguarda l'acquisizione di eventuali nuovi casi, sia per controlli da
effettuare su altre popolazioni a rischio, sia per seguire nel tempo la
coorte dei soggetti militari esposti. E' necessario in particolare
aggiornare il numero di casi di neoplasie mediante l'acquisizione della
documentazione necessaria alla conferma diagnostica delle segnalazioni che
arriveranno alla Commissione nei prossimi mesi.
- Il ruolo di altre cause oltre all'uranio impoverito non ha potuto essere
preso in considerazione.
- Le considerazioni effettuate sul ruolo dell'uranio impoverito sono
preliminari e derivano dalla letteratura e dalle campagne recenti dell'Unep.
- L'incidenza di alcune forme tumorali (linfoma di Hodgkin, ma anche altre)
è superiore all'atteso, anche se, viste le precedenti premesse, erano di
statistica dubbia e l'attribuzione all'uranio impoverito non è stata
possibile. Vi sono tuttavia lavori in letteratura che indicano una
possibile correlazione fra linfoma di Hodgkin e esposizione interna da
Uranio impoverito.
Se questa è una sentenza assolutoria, allora il sottoscritto qui, alla pari
dei membri della Commissione nel Rapporto, si è probabilmente espresso in
una lingua diversa dall'italiano corrente!

2) Sui seguenti punti della relazione si esprimono invece alcune
perplessità e osservazioni. In particolare:

A) La statistica sulla normalità o meno rispetto all'atteso del numero di
casi di malattia riscontrati dipende ovviamente da due parametri, cioè:
a) Il numero di casi di tumore preso in considerazione.
b) La popolazione globale presa come campione statistico. Se infatti 10
casi di tumore, ad esempio, sono "sotto il normale" su una popolazione di 1
milione di persone, sono "sopra il normale" su una popolazione di 1000
persone.
Sulla determinazione di queste grandezze il rapporto solleva dei dubbi.
Infatti:
a) L'esame dei casi di malattie e morti attribuibili all'uranio impoverito
deve prendere in esame, vista l'esiguità del fenomeno, la maggior base
possibile di casi significativi, per migliorare la affidabilità
dell'indagine. Allora, i molti ulteriori casi segnalati dalle associazioni
di militari colpiti (quali la AnaVafaf e altre) non possono non essere
presi in considerazione, e probabilmente, visti i piccoli numeri,
potrebbero modificare alcune delle conclusioni ora tratte nel Rapporto.
b) La popolazione considerata "esposta" ai fini della statistica sulla
normalità dell'insorgenza dei tumori è di ben 57164 soggetti, includendo
fra i potenzialmente esposti anche soggetti che sono stati nei Balcani per
una sola volta e per tempi brevissimi (anche fino ad un sol giorno, in
teoria!), oppure in date talmente posteriori ai bombardamenti e/o in luoghi
così lontani da esso da poterne escludere con ogni probabilità
l'esposizione da uranio. La statistica stessa sui colpiti da linfoma di
Hodgkin, ad esempio, indica in 173 giorni la durata media della permanenza,
con un minimo di 64 giorni per un solo caso.
In sostanza, se si includono nella statistica persone che all'uranio non
sono state esposte mai, da un lato, e si escludono invece casi di patologie
che potrebbero aumentare la statistica, dall'altro, risulta ovvio come si
possa giungere alle conclusioni sulla "normalità rispetto alle attese"
dell'incidenza di tumori.

B) Per quanto riguarda lo screening dei militari esposti per accertare
l'esposizione ad uranio impoverito (ovvero gli esami da effettuare su
potenziali contaminati, ma senza patologie) è ben noto [si veda come solo
esempio la ref. 1] che esami ematologici e delle urine "standard" non
possono, a distanza di qualche anno, rilevare alcunchè, tranne il caso di
militari con proiettili ritenuti, che non si applica qui. La tipologia di
esami da effettuare risulta più complessa in questo caso. E' anche
improbabile, che, a distanza di anni, il meccanismo di esposizione alla
risospensione di polveri da parte di militari "alla prima esperienza" sia
in grado, a distanza di anni dai bombardamenti, di provocare in costoro una
esposizione significativamente rilevabile. Si fa notare in ultimo che
l'analisi "Whole Body Counter" è poi inefficace alla rilevazione di
contaminazioni da alfa emettitori quali l'uranio.

C) Si concorda con la Commissione che la via di esposizione più rilevante
per l'uranio impoverito è l'inalazione e che, dai polmoni, una frazione non
trascurabile dell'attività in questi depositata si concentri nei linfonodi
del mediastino. Questo tuttavia, al di là delle comprensibili cautele e
premesse della Commissione già esaminate, appare un segnale significativo
di correlazione fra l'eccesso di casi di linfomi di Hodgkin e l'esposizione
a uranio impoverito. Si concorda però su come occorra meglio chiarire il
ruolo della contaminazione interna da uranio nella eziologia dei linfomi,
campo di ricerca sul quale non vi sono sufficienti dati.

D) Fra le statistiche del UNSCEAR citate nel Rapporto riguardo il linfoma
di Hodgkin, risultano purtroppo di scarsa utlità quelle legate a
esposizione a Iodio-131 e al gas Radon, mentre è interessante la statistica
del 1994 che riporta, fra i lavoratori addetti alla lavorazione del
minerale uranifero (quindi professionalmente esposti a inalazione di
polveri di uranio) casi in eccesso di linfoma di Hodgkin, pur in presenza
di normale incidenza di tumori a polmoni e ossa.

E) La citazione dei rassicuranti risultati del rapporto UNEP [2]: "non è
stata registrata una contaminazione significativa delle aree sottoposte a
mitragliamento con dardi all'uranio impoverito" non rassicura affatto,
purtroppo, a causa di forti dubbi riguardo la liceità di tali conclusioni.
Infatti:
- Le misurazioni sono state fatte a distanza di anni dai bombardamenti. Il
sottoscritto ha già ampiamente spiegato in altre sedi [3] come sia
improbabile, a distanza di anni, rilevare l'inquinamento da DU con le
usuali misure di contaminazione ambientale. Occorre ricorrere a
bioindicatori/bioaccumulatori, nei quali si può ancora rilevare il DU anche
dopo parecchio tempo dai bombardamenti.
- Il rapporto afferma infatti di non aver trovato concentrazioni ambientali
rilevanti di DU e questo appunto non stupisce. Tuttavia, contraddice le sue
stesse conclusioni (il DU in seguito ad un bombardamento non si sparge
nell'atmosfera se non entro un piccolo raggio dall'esplosione, ergo
l'esposizione della popolazione nel suo insieme risulta trascurabile),
leggendo quanto scritto nell'Appendice VI del Rapporto stesso.
- In essa vengono riportati i dati sui rilevamenti di DU in certi
bioindicatori (licheni e muschi). Si legge che in tutti i casi in cui si è
ricorso a questa misura si è trovato rilevante traccia di DU, segno che
esso si era polverizzato e sparso nell'atmosfera. Questo, anche in
concomitanza con rilevazioni nulle di contaminazione del suolo. Si
raccomanda nel Rapporto l'uso di questi bioindicatori in future rilevazioni.
- Questa appare perciò una implicita affermazione di non aver utilizzato le
tecniche più adeguate per la rilevazione del DU. Risultano perciò opinabili
ed inficiate tutte le affermazioni del rapporto sulla pericolosità del DU.
- Inoltre, solo in 11 siti sugli oltre 100 indicati sono state effettuate
misurazioni. Date le caratteristiche "a spot" dell'inquinamento da DU,
questo compromette la completezza ed esaustività dell'indagine.


F) Si concorda con la Commissione che i coefficienti di rischio attualmente
raccomandati dall'ICRP (derivati da alte esposizioni croniche esterne
principalmente a nuclidi beta e gamma emettitori - statistiche su
Hiroshima, Nagasaki e pazienti alto-irraggiati per errate cure con raggi X
negli anni quaranta) siano di difficile applicazione al caso in esame
(esposizioni interne croniche ad alfa emettitori). Questo, tra l'altro,
costituisce un ulteriore elemento di critica a molte delle rassicuranti
stime recentemente pubblicate [4].


In conclusione, il sottoscritto, al contrario di considerarlo una sentenza
assolutoria, considera il Rapporto della Commissione come un pregevole
primo risultato di una analisi che andrà ovviamente completata. Segnala in
particolare la necessità di migliorare e rivedere la statistica (come
riportato nel punto A di questo Documento) e di proseguire
nell'interessante analisi della correlazione fra alcune forme tumorali
(linfoma di Hodgkin) e l'esposizione interna da Uranio (punti C e D di
questo Documento).

Maxmel
30-03-2007, 22:49
non è proprio l'idea che è passata:

URANIO IMPOVERITO. PER COMMISSIONE, NON COLLEGATO A LINFOMA



(dire) - roma- le leucemie hanno sostanzialmente la stessa

incidenza tra popolazione civile e i militari impiegati in kosovo

e bosnia, mentre la media dei linfomi di hodgkin tra i ragazzi in

divisa e' superiore a quella riscontrata nel resto della

popolazione. ma non c'e' una chiara spiegazione delle cause e non

si trovano relazioni con l'esposizione all'uranio impoverito. a

questa conclusione era arrivata la commissione di esperti guidata

dal professor mandelli e incaricata dal governo di fare luce sui

rischi legati all'utilizzo dei proiettili all'uranio impoverito

nelle aree di operazione miltari di bosnia e kosovo, e, in

seguito, anche fra le truppe italiane di stanza in iraq.

un documento del ministero della difesa dello scorso dicembre

ripercorre il lavoro della commissione mandelli insediata nel

2000 e dello studio del professor giuseppe torelli

dell'universita' di modena. quest'ultimo, nella relazione del

dicembre 2002, "riferiva che, dai dati fino ad allora raccolti-

si dice nel documento del ministero della difesa- emergeva che la

malattia di hodgkin insorta nei militari impegati nelle missioni

in kosovo e in altre aree di guerra nell'europa orientale

esaminate non presentava caratteristiche virali e genetiche

diverse da quelle riscontrate nella malattia di hodgkin che

insorge nella popolazione generale".

la commissione mandelli, si ricorda nel documento, ha prodotto

tre relazioni e le conclusioni "hanno evidenziato che i casi di

neoplasie maligne (37 alla data del 31 dicembre 2001) sono stati

inferiori a quelli attesi, mentre ha rilevato un eccesso di

linfoma di hodgkin (12 in tutto) senza, peraltro, riuscire ad

individuarne la causa". la commissione, si aggiunge nella nota

del ministero della difesa, "ha inoltre suggerito di: proseguire

il monitoraggio sui nostri militari; stimolare a livello

internazionale le ricerche sugli effetti dell'uranio impoverito;

svolgere ricerche su possibili altre cause diu aumentata

incidenza di linfomi di hodgkin e non hodgkin".

(amb/ segue)

http://www.osservatoriomilitare.it/osservatorio/rassegna/ultime_agenzie_ud.htm