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View Full Version : La Legge sul Divorzio breve


FabioGreggio
21-03-2007, 21:13
Ricevo e copioincollo una interessante iniziativa:

Caro FABIO,

dopo trentasei anni dall'approvazione della legge che introdusse il divorzio in Italia e venti dalla modifica che ridusse da cinque a tre gli anni di separazione necessari per giungere allo scioglimento del matrimonio, pensiamo che sia giunto il momento di organizzare l'iniziativa volta ad ottenere il cosiddetto "divorzio breve".

Vogliamo farlo attraverso la costituzione di una nuova LID (Lega per l'Istituzione del Divorzio), cioè una "Lega per il Divorzio Breve" che punti rapidamente a conquistare anche in Italia quel che è stato già ottenuto in tutta Europa. Crediamo di doverlo fare perché, pur essendo state depositate diverse proposte di legge in materia, senza una spinta che coinvolga i cittadini, difficilmente il Parlamento italiano si sentirà nelle condizioni di dovere intervenire.

Per lanciare la proposta della "nuova LID", abbiamo pensato di partire da un Comitato Promotore trasversale e autorevole che si assuma la responsabilità della conduzione di questa importante iniziativa di civiltà che se avrà successo, come crediamo, potrà evitare le inutili sofferenze che oggi sono costretti a vivere gli ex coniugi e i loro figli. Tu sei fra i primi nomi ai quali abbiamo pensato per il Comitato Promotore che dovrà dare vita alla "Lega per il Divorzio Breve" e ci auguriamo che tu voglia accettare questa nostra proposta.

Cordialmente




Rita Bernardini
Diego Sabatinelli
Alessandro Gerardi
Segretaria Radicali Italiani Giunta Radicali Italiani
Giunta Radicali Italiani


di seguito, l'appello che abbiamo preparato

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DIVORZIO BREVE ANCHE IN ITALIA



Sono ormai passati oltre trentasei anni dalla legge che introdusse il divorzio in Italia e venti dalla modifica che portò da cinque a tre anni gli anni necessari per giungere dalla separazione legale dei coniugi allo scioglimento del matrimonio.
Da allora lo scenario sociale, culturale ed antropologico del nostro Paese è profondamente mutato; si è compreso che il decorso del termine triennale, piuttosto che rinsaldare la comunione di vita dei coniugi, ormai discioltasi, rischia invece di prolungare ed aggravare ulteriormente i già tesi rapporti personali tra marito e moglie, oltre a rappresentare un evidente trauma per i loro eventuali figli.

In Europa altri paesi hanno da tempo affrontato il problema allo scopo di facilitare le procedure burocratiche necessarie ad ottenere lo scioglimento del matrimonio, incentivare le separazioni consensuali e ridurre i litigi in tribunale, con ciò garantendo il benessere dei figli e tutelando il coniuge economicamente più debole.
In Spagna il divorzio si può ottenere in pochi mesi, in Germania vi è presunzione assoluta che la funzione del matrimonio sia venuta meno se i coniugi vivono separati da un anno, ma anche altre legislazioni hanno una disciplina che rende meno traumatico e difficile il percorso per ottenere la pronuncia di divorzio.

Nel nostro Paese siamo in forte ritardo, senza contare che spesso, soprattutto a causa della lentezza della giustizia civile, i tempi di attesa per ottenere lo scioglimento del vincolo coniugale superano di gran lunga i tre anni previsti, ma non per tutti: un nuovo regolamento europeo autorizza qualsiasi coppia dell'Unione a divorziare in qualsiasi Paese europeo, la condizione è vivere, lavorare o possedere una residenza, anche secondaria, sul territorio, il che consente alle coppie che possono permetterselo una sorta di divorzio di classe.

Inoltre, da recenti studi Istat, si evince un’evoluzione del Paese reale a cui spesso non corrisponde un adeguamento del dato normativo: in Italia, infatti, vi sono oltre 500.000 unioni di fatto le quali per lo più risultano composte da uomini e donne in attesa, da anni, di una pronuncia di divorzio, ciò che non consente loro di ripensare il proprio futuro sentimentale.

Per fronteggiare i costi individuali ed anche sociali delle separazioni non serve dunque reprimere il fenomeno, ma agevolare forme nuove di ricomposizioni e di unioni tra le persone, allineandosi su questo terreno agli standard degli altri paesi europei. R

Riteniamo pertanto doveroso portare avanti la battaglia per ottenere il divorzio breve, la quale non richiede solo la collaborazione ed il lavoro dei parlamentari, ma anche, come risorsa minima e necessaria, l’adesione e l’impegno di tutti coloro che ritengono intollerabile vedersi negato il diritto di poter determinare pienamente le proprie scelte di vita.

trallallero
22-03-2007, 07:37
da qui: http://www.separazione-divorzio.com/divorzio_online.php

Giá si puó, in certe cittá, divorziare rapidamente senza un avvocato, ma dipende dal tribunale.

...
A differenza del servizio di separazione consensuale e a causa di
un'interpretazione restrittiva dell'art. 707 c.p.c., il servizio di
divorzio congiunto on-line senza l'assistenza di un Avvocato non è
accessibile per tutti i tribunali italiani (consulta l'Elenco dei
tribunali che consentono il divorzio congiunto senza l'assistanza di
un legale).
In questi casi il servizio non potrà essere erogato e in alternativa
verrà offerto un preventivo, non vincolante, per l'assistenza in
giudizio di uno degli avvocati convenzionati con separazione-divorzio.com.

Bodhisatva
22-03-2007, 11:45
Sarebbe ora, nessuno ha mai pensato che se oggigiorno nessuno si sposa e anche per questi motivi? :)

sider
22-03-2007, 11:57
Sarebbe ora, nessuno ha mai pensato che se oggigiorno nessuno si sposa e anche per questi motivi? :)

Bè insomma..non sposarsi perchè è difficile divorziare fa un pò tristezza, si parte male dall'inizio.

Bet
22-03-2007, 12:14
Bè insomma..non sposarsi perchè è difficile divorziare fa un pò tristezza, si parte male dall'inizio.

mi trovo sorprendentemente a concordare con sider :eek: :D

evelon
22-03-2007, 12:35
in linea di massima sarei d'accordo ma io ripenserei l'istituto del matrimonio un pò più a fondo

drakend
22-03-2007, 12:57
in linea di massima sarei d'accordo ma io ripenserei l'istituto del matrimonio un pò più a fondo
Cioè come lo ripenseresti?

Cfranco
22-03-2007, 13:44
Già mi immagino cosa dirà Ratzinger e come i nostri politici lo seguiranno come i topi seguivano il pifferaio magico :O

evelon
22-03-2007, 13:50
Cioè come lo ripenseresti?

Per esempio introdurrei l'istituto del contratto prematrimoniale che nei paesi anglosassoni c'è da tanto e funziona egregiamente.

Magari modulandolo per evitare certi eccessi (comunque rari) che a volte si leggono nei giornali