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View Full Version : Risultati di uno studio dell'EU.R.E.S : La famiglia uccide più della criminalità


D.O.S.
20-03-2007, 16:03
tratto dal quotidiano Il Tempo

La famiglia uccide più della criminalità

NE UCCIDE più la famiglia che la mafia. Questo il risultato di una ricerca Eures-Ansa sull’omicidio volontario in Italia. Su dieci omicidi avvenuti nel 2005 nella sfera familiare, sei sono stati commessi tra le mura domestiche. Così la famiglia italiana uccide più della mafia, della criminalità organizzata straniera e di quella comune. ma c’è un altro dato sorprendente della ricerca Eures: in Italia vengono commessi meno omicidi che in Finlandia e Svezia. «C’è un trend decrescente - ha spiegato Fabio Piacenti presidente dell’Eures - Siamo al dato più basso degli ultimi 30 anni». Commentando la ricerca Piacenti ha sottolineato come esso evidenzia sia «l'incapacità di moltissime persone a gestire le situazioni di difficoltà» sia la presenza «di gruppi di individui sempre più piccoli e isolati all'interno della società» che vedono i vicini non come persone con cui stringere legami ma come veri e propri nemici. La sfera familiare, dove avviene anche il 91,6% degli omicidi-suicidi, precede le vittime della mafia (146, il 24,4%) e della criminalità comune (91, il 15,2%). Quest'ultimo dato è in controtendenza rispetto al 2004, con un aumento del 28,2%, quando le vittime furono 71. Questo perchè, secondo il rapporto, «accanto alla diffusione dei delitti collegati ai reati comuni», emerge «quella degli omicidi compiuti da individui qualunque, spesso giovani, estranei alla malavita, divenuti assassini per futili motivi o banali litigi all'uscita della discoteca». Solo 4 le vittime della criminalità organizzata straniera. Alltro dato significativo è quello che la maggior parte degli omicidi in famiglia avviene al Nord. Le donne poi le vittime predestinate delle crisi familiari, su dieci donne uccise in Italia ben sette sono state ammazzate dal partner o da un familiare. Ma cresce anche il numero di uomini vittime della famiglia: nel 2005 l'incremento è stato del 28,8%. Ci sono poi le vittime della «cupidigia come nel caso dei bengalesi morti a Roma per un incendio, dell’«incuria» come il caso di legionella al Policlinico di Roma o della disattenzione come il bambino uccciso dalla pistola del padre» ha spiegato Giampiero Gramaglia direttore dell’Ansa, episodi questi gravi ma che non rientrano nelal casististica degli omicidi volontari

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1115601&editionId=5&SectionId=4





sono dati veramente terrificanti .... in pratica si parla di componenti della famiglia che si ammazzano fra di loro.

brown
20-03-2007, 17:16
Su dieci omicidi avvenuti nel 2005 nella sfera familiare, sei sono stati commessi tra le mura domestiche

che vol dir nella sfera famigliare?

D.O.S.
20-03-2007, 17:47
che vol dir nella sfera famigliare?

si riferisce alla famiglia
edit - la fonte originale ansa non la trovo ma l'ambito è quello famigliare cioè coniugi o conviventi

Onisem
20-03-2007, 18:09
Basta vedere la cronaca, per quanto possa essere rappresentativa. Invece di sparare anatemi sulla difesa formale della famiglia, qualcuno farebbe meglio ad interrogarsi sul perchè sempre più spesso accadano simili violenze proprio all'interno della stessa.

Senza Fili
20-03-2007, 18:11
Ma certi fatti accadono anche in famiglie e coppie sposate con rito religioso???

lowenz
20-03-2007, 18:12
Qualcuno credeva davvero che l'omicida comune fosse lo psicopatico dei film?
E' ovvio che è sempre da ricercare nella cerchia stretta delle conoscenze della vittima, prima di andare a scandagliare altre ipotesi "da film".

lowenz
20-03-2007, 18:12
Ma anche in famiglie e coppie sposate con rito religioso???
Questo è cercare il flame :D

D.O.S.
20-03-2007, 18:19
Ma certi fatti accadono anche in famiglie e coppie sposate con rito religioso???
se avessi sotto mano lo studio potrei dirti la percentuale esatta fra sposati ( con rito religioso e senza )e conviventi ma purtroppo non lo trovo
cmq se ti interessa questo è un riassunto dello stesso studio riguardante il 2005


Omicidi. Rapporto Eures-Ansa: in famiglia uno ogni due giorni
Un omicidio in famiglia ogni due giorni in Italia: in 7 casi su 10 la vittima è una donna e in 8 su 10 l'autore è un uomo. I dati sono contenuti nel rapporto 2005 'L'omicidio volontario in Italia', curato da Eures ed Ansa.
11 gennaio 2006
Fonte: Ansa - 14 dicembre 2005

ROMA - Un omicidio in famiglia ogni due giorni in Italia: in 7 casi su 10 la vittima è una donna ed in 8 su 10 l'autore è un uomo.
Nel 2004 sono stati 187 i delitti maturati in ambito domestico, in calo rispetto al 2003, quando furono 201.
Il contesto relazionale nel quale si consumano la maggior parte degli omicidi è quello della coppia (100 delitti, pari al 53,5%).
I dati sono contenuti nel rapporto 2005 'L'omicidio volontario in Italia', curato da Eures ed Ansa.

Al nord primato vittimeIl maggior numero di omicidi domestici avviene nel Nord Italia (83, pari al 44,4%) contro i 64 del Sud (34,2%) ed i 40 del Centro (21,4%). La Lombardia si conferma la regione a piu' alto rischio con 26 vittime (13,9%), seguita da Lazio (19), Toscana (16), Veneto, Campania e Sicilia (15) e Piemonte (14). Ma e' Roma la provincia piu' colpita, con 13 morti, seguita da Milano (11), Torino (8) e Napoli (7).

Donna vittima in 7 casi su 10Nel 68,4% dei casi (128 in termini assoluti) le vittime di omicidio in famiglia sono donne, piu' numerose nelle regioni del Centro (75%), seguite da Sud (68,8%) e Nord (65,1%).
L'indice di rischio (vittime per 100 mila abitanti) risulta significativamente piu' alto tra le donne (0,43 vittime per 100 mila abitanti), in particolare nella fascia 35-54 anni (0,49) a fronte di un dato maschile pari a 0,21.
Un più elevato rischio risulta peraltro gia' presente tra le minori, con 16 vittime di sesso femminile rispetto alle 8 di sesso maschile.

Più vittime tra over 64Il numero piu' alto di vittime si registra tra gli over 64 (39, pari al 20,9%) e nella fascia 35-44 anni (32, pari al 17,1%), cui seguono le fasce 25-34 anni e 45-54 anni (29 vittime, pari al 15,5%) e quella 55-64 anni (19, pari al 10,2%). Le fasce 14-18 anni e 19-24 anni contano entrambe 8 vittime (pari al 4,3%), mentre gli omicidi di figli in eta' prescolare registrano 13 vittime (6,9%).
Nel 69,5% dei casi, vittima e autore risultano conviventi al momento dell' omicidio.

Coniugi o conviventi piu' a rischioNella maggior parte dei casi la vittima e' coniuge o convivente (72 vittime nel 2004, pari al 38,5%, prevalentemente donne); seguono i genitori (33 vittime, pari al 17,6%), i figli (25, pari al 13,4%) e gli ex coniugi/ex partner (20 vittime, pari al 10,7%).
Inferiore il numero delle vittime tra partner/amanti (7 casi, pari al 3,7%), cosi' come tra fratelli e con altri familiari (entrambi con 5 vittime pari al 2,7%).

Disagio fisico e mentale, liti e passione le causeAccanto al movente di natura passionale ed a quello derivante da liti e dissapori (entrambi con 43 vittime, pari al 23%), tra le altre cause dell' omicidio in famiglia emerge il disagio della vittima o dell' autore: il 12,8% e' attribuito a disturbi psichici dell' autore, il 9,6% a futili motivi, l' 8,6% ad un raptus ed il 6,4% ad una situazione di forte disagio della vittima stessa.

Uomo assassino in 8 casi su 10 Sono soprattutto uomini gli autori di omicidi in famiglia (144, pari all' 80,4%).
Le fasce con la piu' alta concentrazione sono quelle comprese tra i 25 e i 44 anni: tra i 35-44enni gli autori di omicidio arrivano a 37 (pari al 20,7%), superando di un solo caso la fascia 25-34 anni (36, pari al 20,1%).

preso da un sito di vegetariani :mbe: http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/973.html

Senza Fili
20-03-2007, 18:29
Questo è cercare il flame :D

Ma no, era una domanda ingenua e casuale :nonio: :sofico:

dantes76
20-03-2007, 18:56
tratto dal quotidiano Il Tempo


http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1115601&editionId=5&SectionId=4





sono dati veramente terrificanti .... in pratica si parla di componenti della famiglia che si ammazzano fra di loro.

La famiglia:eek: .. quella che sta alla base della sozieta':cry: