Scoperchiatore
17-03-2007, 19:44
Per chi non sappia chi è,
http://it.wikipedia.org/wiki/Chuck_Palahniuk
Per chi non sappia cos'ha scritto:
Romanzi
* Fight Club (1996), Mondadori, ISBN 8804520647
* Survivor (1999), Mondadori, ISBN 8804521376
* Invisible Monsters (1999), Mondadori, ISBN 8804521368
* Soffocare (Choke) (2001), Mondadori, ISBN 8804524383
* Ninna Nanna (Lullaby) (2002), Mondadori, ISBN 8804549971
* Diary (2003), Mondadori, ISBN 8804531630
* Cavie (Haunted) (2005), Mondadori, ISBN 8804544384
Saggistica
* Portland Souvenir (Fugitives and Refugees) (2004), Mondadori, ISBN 8804529628
* La scimmia pensa, la scimmia fa. Quando la realtà supera la fantasia (2006), Mondadori, ISBN 8804559225 (titolo originale Stranger Than Fiction: True Stories (2003) )
Et voilà
La mia carissima Nicky mi ha regalato l'intera bibliografia a parte Invisible Monsters, che però comprerò appena trovo.
Se dovessi descrivere l'autore, lo definirei in primo luogo crudo. Non è gentile nelle sue storie. I lieto fine sono rari. I lieto inizio non esistono. Le vite che descrive sono spesso ai margini.
In secondo luogo, lo definirei informato. Ogni suo libro è segnato da una morbosa attenzione ai particolari di una determinata professione/hobby, che scaturisce spesso dalla vita o dagli eventi del protagonista. In "Soffocare" uno studente di medicina fallito vi elencherà, durante il libro, tantissimi modi per riconoscere e ricordare i sintomi di vari tipi di tumori. In "Survivor" il protagonista vi spiegherà come togliere qualunque tipo di macchia da qualunque tipo di tessuto. In "Fight Club", come forse sapete, Tayler Durden vi istruisce sull'esplosivo fatto in casa, e sulla chimica in generale.
Parlando dei suoi libri, in via del tutto generale, posso dire che sono piacevolmente sorpreso in particolare da una cosa: Chuck P. è "monotono" nella struttura narrativa, ma è bravo a scrivere. E ti coinvolge, E soprattutto, ha capito che non è fondamentale narrare in mille modi differenti per dire qualcosa di interessante. Lui lo dice e basta.
La monotonia di Palahniuk risiede nel fatto che tutti i libri ruotano intorno ad un solo protagonista, massimo 2 in Ninna Nanna, che la storia in tutti i libri inizia dalla fine, ovviamente narrata dal protagonista stesso, che a 3/4 c'è sempre un colpo di scena (nella classifica dei colpi di scena migliori, secondo me il primo posto spetta a "Soffocare", seguito a ruota da "Fight Club"; gli altri libri sono più prevedibili) e che c'è sempre un concetto chiave che attraversa tutto il libro
Il concetto di fondo del libro, ti rimane molto impresso dopo la lettura. In generale, li vedo tutti un minimo "profondi", secondo me molti sono veramente icone del nostro mondo. Il mio preferito, che ovviamente estrapolato ha poco senso, è questo:
"Il trucco per dimenticare il quadro d'insieme è osservare i dettagli da vicino. Il modo più rapido per chiudere la porta sulla realtà è seppellirsi nei dettagli"
E' molto molto bello come lui applica questa semplice massima a tantissimi eventi che accadono al protagonista di "Ninna Nanna", quadrando alla fine il cerchio anche su una narrazione parallela inizialmente difficile da comprendere.
Spesso le sue storie sono paradossali, al limite del surreale. In "Ninna Nanna" e "Diary" coinvolgono il paranormale. Tutte le sue storie parlano di integrazione ("Se non ve ne foste accorti, le mie storie parlano di gente che vuole andare in mezzo alla gente", da "La scimmia pensa, la scimmia fà", un suo saggio/catalogo di eventi)
Devo dire che questo autore, oltre a piacermi, mi sta facendo riflettere molto. Qualcuno di voi ha letto qualcosa? Qualcuno è curioso e vuole saperne di più.
Faccio notare che, a discapito del perfetto film, non metto Fight Club molto in alto nella mia personale classifica di gradimento. E' il meno maturo, si vede, è il più difficile da leggere per lo stile ancora poco rodato, e forse anche il fatto di averne visto prima il film non me lo ha fatto apprezzare al 100%.
Il mio preferito è Survivor, seguito da Soffocare e Diary. Ninna Nanna perde in alcune cose, ma è perfetto per altre. Riguardo a Fight Club, sono serio dicendo che è meglio il film; a parte la fine, che secodno me è migliore nel libro (libro e film finiscono in modi abbastanza differenti). Cavie ed i saggi non li ho ancora letti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Chuck_Palahniuk
Per chi non sappia cos'ha scritto:
Romanzi
* Fight Club (1996), Mondadori, ISBN 8804520647
* Survivor (1999), Mondadori, ISBN 8804521376
* Invisible Monsters (1999), Mondadori, ISBN 8804521368
* Soffocare (Choke) (2001), Mondadori, ISBN 8804524383
* Ninna Nanna (Lullaby) (2002), Mondadori, ISBN 8804549971
* Diary (2003), Mondadori, ISBN 8804531630
* Cavie (Haunted) (2005), Mondadori, ISBN 8804544384
Saggistica
* Portland Souvenir (Fugitives and Refugees) (2004), Mondadori, ISBN 8804529628
* La scimmia pensa, la scimmia fa. Quando la realtà supera la fantasia (2006), Mondadori, ISBN 8804559225 (titolo originale Stranger Than Fiction: True Stories (2003) )
Et voilà
La mia carissima Nicky mi ha regalato l'intera bibliografia a parte Invisible Monsters, che però comprerò appena trovo.
Se dovessi descrivere l'autore, lo definirei in primo luogo crudo. Non è gentile nelle sue storie. I lieto fine sono rari. I lieto inizio non esistono. Le vite che descrive sono spesso ai margini.
In secondo luogo, lo definirei informato. Ogni suo libro è segnato da una morbosa attenzione ai particolari di una determinata professione/hobby, che scaturisce spesso dalla vita o dagli eventi del protagonista. In "Soffocare" uno studente di medicina fallito vi elencherà, durante il libro, tantissimi modi per riconoscere e ricordare i sintomi di vari tipi di tumori. In "Survivor" il protagonista vi spiegherà come togliere qualunque tipo di macchia da qualunque tipo di tessuto. In "Fight Club", come forse sapete, Tayler Durden vi istruisce sull'esplosivo fatto in casa, e sulla chimica in generale.
Parlando dei suoi libri, in via del tutto generale, posso dire che sono piacevolmente sorpreso in particolare da una cosa: Chuck P. è "monotono" nella struttura narrativa, ma è bravo a scrivere. E ti coinvolge, E soprattutto, ha capito che non è fondamentale narrare in mille modi differenti per dire qualcosa di interessante. Lui lo dice e basta.
La monotonia di Palahniuk risiede nel fatto che tutti i libri ruotano intorno ad un solo protagonista, massimo 2 in Ninna Nanna, che la storia in tutti i libri inizia dalla fine, ovviamente narrata dal protagonista stesso, che a 3/4 c'è sempre un colpo di scena (nella classifica dei colpi di scena migliori, secondo me il primo posto spetta a "Soffocare", seguito a ruota da "Fight Club"; gli altri libri sono più prevedibili) e che c'è sempre un concetto chiave che attraversa tutto il libro
Il concetto di fondo del libro, ti rimane molto impresso dopo la lettura. In generale, li vedo tutti un minimo "profondi", secondo me molti sono veramente icone del nostro mondo. Il mio preferito, che ovviamente estrapolato ha poco senso, è questo:
"Il trucco per dimenticare il quadro d'insieme è osservare i dettagli da vicino. Il modo più rapido per chiudere la porta sulla realtà è seppellirsi nei dettagli"
E' molto molto bello come lui applica questa semplice massima a tantissimi eventi che accadono al protagonista di "Ninna Nanna", quadrando alla fine il cerchio anche su una narrazione parallela inizialmente difficile da comprendere.
Spesso le sue storie sono paradossali, al limite del surreale. In "Ninna Nanna" e "Diary" coinvolgono il paranormale. Tutte le sue storie parlano di integrazione ("Se non ve ne foste accorti, le mie storie parlano di gente che vuole andare in mezzo alla gente", da "La scimmia pensa, la scimmia fà", un suo saggio/catalogo di eventi)
Devo dire che questo autore, oltre a piacermi, mi sta facendo riflettere molto. Qualcuno di voi ha letto qualcosa? Qualcuno è curioso e vuole saperne di più.
Faccio notare che, a discapito del perfetto film, non metto Fight Club molto in alto nella mia personale classifica di gradimento. E' il meno maturo, si vede, è il più difficile da leggere per lo stile ancora poco rodato, e forse anche il fatto di averne visto prima il film non me lo ha fatto apprezzare al 100%.
Il mio preferito è Survivor, seguito da Soffocare e Diary. Ninna Nanna perde in alcune cose, ma è perfetto per altre. Riguardo a Fight Club, sono serio dicendo che è meglio il film; a parte la fine, che secodno me è migliore nel libro (libro e film finiscono in modi abbastanza differenti). Cavie ed i saggi non li ho ancora letti.