fluke81
16-03-2007, 11:58
Beverly Hills ha un sindaco iraniano
I risultati delle elezioni pubblicati in farsi
LOS ANGELES - La città dell'opulenza, dove si affastellano le ville da sogno dei divi di Hollywood e si fa lo shopping più caro di tutti gli Stati Uniti, ha appena eletto il suo nuovo sindaco. Nulla di strano, se non fosse per il paese da cui proviene Jimmy Delshad: l'Iran. Un'elezione che fa notizia, ed evidenzia una delle contraddizioni di un paese abituato ai paradossi e che ospita nella sua mecca del cinema, divisa tra Los Angeles e Beverly Hills, la più larga comunità di ex cittadini della nazione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, uno degli "stati canaglia" secondo l'amministrazione americana.
Sono circa 500mila, i nativi li chiamano gli abitanti di 'Tehrangeles', composto di Teheran e Los Angeles, e possiedono una dozzina tra emittenti radio e tv, più un robusto network di quotidiani e magazine. Delshad, che emigrò da Shiraz, Iran quando aveva 19 anni, oggi ne ha 66 ed è una delle personalità di origine iraniana più influenti del paese di George W. Bush. La cittadinanza americana l'ha ottenuta nel 1974, diventando presto un importante industriale nell'ambito delle nuove tecnologie. La sua prima carica pubblica è arrivata nel 2003 con la nomina a membro del consiglio municipale della città di cui ora è primo cittadino.
Anche se la sua elezione a sindaco ha suscitato qualche polemica quando l'amministrazione di Beverly Hills ha deciso di pubblicare i risultati della votazione in farsi, il persiano moderno lingua ufficiale di paesi come l'Iran e l'Afghanistan. Circa 300 cittadini infuriati hanno protestato contro l'iniziativa suscitando ancora più scalpore sulla nomina dell'iraniano. Proteste che non hanno minimamente scalfito la gioia del Comitato di azione politica anglo-iraniano che ha base a Washington, felice di aggiungere un altro connazionale alla ancora breve lista di eletti a incarichi istituzionali di origini mediorientali.
Delshad, che dovrebbe entrare in carica il 27 marzo prossimo, descrive se stesso come una voce "indipendente" promettendo di impegnarsi affinché Beverly Hills diventi "la città più intelligente e sicura di tutti gli Stati Uniti", regolando in modo "smart" sia il traffico che l'illuminazione stradale e dotando l'intera città di una connessione internet senza fili. Se sarà gratuita deve ancora chiarirlo.
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills/ap_9918476_34180.jpg
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills.html
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I risultati delle elezioni pubblicati in farsi
LOS ANGELES - La città dell'opulenza, dove si affastellano le ville da sogno dei divi di Hollywood e si fa lo shopping più caro di tutti gli Stati Uniti, ha appena eletto il suo nuovo sindaco. Nulla di strano, se non fosse per il paese da cui proviene Jimmy Delshad: l'Iran. Un'elezione che fa notizia, ed evidenzia una delle contraddizioni di un paese abituato ai paradossi e che ospita nella sua mecca del cinema, divisa tra Los Angeles e Beverly Hills, la più larga comunità di ex cittadini della nazione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, uno degli "stati canaglia" secondo l'amministrazione americana.
Sono circa 500mila, i nativi li chiamano gli abitanti di 'Tehrangeles', composto di Teheran e Los Angeles, e possiedono una dozzina tra emittenti radio e tv, più un robusto network di quotidiani e magazine. Delshad, che emigrò da Shiraz, Iran quando aveva 19 anni, oggi ne ha 66 ed è una delle personalità di origine iraniana più influenti del paese di George W. Bush. La cittadinanza americana l'ha ottenuta nel 1974, diventando presto un importante industriale nell'ambito delle nuove tecnologie. La sua prima carica pubblica è arrivata nel 2003 con la nomina a membro del consiglio municipale della città di cui ora è primo cittadino.
Anche se la sua elezione a sindaco ha suscitato qualche polemica quando l'amministrazione di Beverly Hills ha deciso di pubblicare i risultati della votazione in farsi, il persiano moderno lingua ufficiale di paesi come l'Iran e l'Afghanistan. Circa 300 cittadini infuriati hanno protestato contro l'iniziativa suscitando ancora più scalpore sulla nomina dell'iraniano. Proteste che non hanno minimamente scalfito la gioia del Comitato di azione politica anglo-iraniano che ha base a Washington, felice di aggiungere un altro connazionale alla ancora breve lista di eletti a incarichi istituzionali di origini mediorientali.
Delshad, che dovrebbe entrare in carica il 27 marzo prossimo, descrive se stesso come una voce "indipendente" promettendo di impegnarsi affinché Beverly Hills diventi "la città più intelligente e sicura di tutti gli Stati Uniti", regolando in modo "smart" sia il traffico che l'illuminazione stradale e dotando l'intera città di una connessione internet senza fili. Se sarà gratuita deve ancora chiarirlo.
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills/ap_9918476_34180.jpg
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills/iraniano-beverlyhills.html
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