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View Full Version : [BREAKING NEWS] Liberi i due tecnici Italiani in Nigeria!


LUVІ
15-03-2007, 06:30
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LUVІ
15-03-2007, 07:13
Francesco Arena e Cosma Russo, entrambi dipendenti dell'Agip erano
nelle mani dei guerriglieri dal 7 dicembre. "Ci hanno trattati bene"
Nigeria, i ribelli del Mend
libeerano i due tecnici italiani
La moglie di uno dei due rivela: "Sono stati pagati dei soldi"


ROMA - Francesco Arena e Cosma Russo, i due tecnici dell'Agip sequestrati il 7 dicembre scorso in Nigeria, sono stati liberati. La conferma, nella notte, è giunta dalla Farnesina.

"Ho parlato a lungo al telefono con mio marito, dalle 4 alle 7 del mattino: ci siamo detti tante cose. Non vedo l'ora di riabbracciarlo. Mi ha spiegato che li hanno trattati bene ma ha aggiunto che per il loro rilascio sono stati pagati dei soldi". Queste le parole di Angela Fiaccabrino moglie di Francesco Arena. La quale dice chiaramente che c'è stato un pagamento di riscatto.

Arena, 54 anni, di Gela (Caltanissetta) e Russo 55 anni, di Bernalda (Matera) erano stati rapiti - insieme ad un altro italiano, Roberto Dieghi, liberato il 17 gennaio per motivi di salute, e a un libanese, Imad Saliba, rilasciato il 21 febbraio - vicino una stazione petrolifera Agip nei pressi di Port Harcourt. Il sequestro era stato rivendicato dalla guerriglia del Movimento per la liberazione del Delta del Niger (Mend), in lotta contro il governo federale nigeriano. Accusato di privare la popolazione locale Ijaw degli ingenti proventi del petrolio.

Subito dopo la sua liberazione, Francesco Arena ha dichiarato: "Stiamo bene, e siamo stati trattati bene, nel modo migliore in cui si possono trattare le persone nella giungla. Spero di rientrare in Italia al più presto. Non ci possiamo lamentare: abbiamo vissuto nella foresta e hanno fatto in modo che noi stessimo meglio di loro, a noi davano l'acqua minerale e loro bevevano l'acqua sporca".

Parallelamente alla liberazione di Arena e Russo, il Mend ha annunciato che in futuro prenderà in ostaggio altri stranieri e che continuerà i suoi attacchi contro impianti petroliferi nello stato nigeriano di Bayelsa. Soprattutto contro quelli gestiti dall'Eni. Il leader e portavoce del movimento, Jomo Gbomo, ha sempre sottolineato, nei frequenti contatti con i media internazionali, che gli obiettivi del sequestro erano esclusivamente di natura politica. Ancora pochi giorni fa, Gbomo aveva fatto sapere in una mail all'Ansa che i due ostaggi stavano bene, ma che i tempi del loro rilascio potevano essere assai lunghi. Lunedì scorso il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, in un incontro con il presidente del Consiglio Romano Prodi, si era impegnato ad "adoperarsi anche personalmente" per la liberazione dei rapiti. Prodi aveva parlato di prospettive "incoraggianti".

Il sequestro dei tecnici dell'Agip si era brevemente intrecciato con quello di altri due italiani, Lucio Moro e Luciano Passarin, entrambi friulani, dipendenti della PGH, società collegata alla Impregilo, catturati il 23 febbraio e rilasciati dopo tre giorni. Il Mend ha negato ogni coinvolgimento in quest'ultima azione.

Il Mend è venuto alla ribalta lo scorso anno con rapimenti, sabotaggi di oleodotti e attacchi alle piattaforme di Agip, Chevron e Shell, le principali compagnie petrolifere che operano nella regione. Il suo obiettivo dichiarato è la separazione dalla Nigeria e una redistribuzione dei redditi petroliferi a favore della poverissima comunità Ijaw, che conta circa 14 milioni di persone.

L'origine e la reale forza del movimento sono misteriosi. I suoi membri si definiscono combattenti per la libertà. Attribuiscono ogni responsabilità della attuale situazione al presidente federale Olusegun Obasanjo, che li costringerebbe alla lotta armata (sono una trentina i soldati nigeriani uccisi nel 2006 in scontri con la guerriglia).

La regione del Delta del Niger dove è attivo il Mend è un territorio della Nigeria del sud dai forti contrasti. Poverissimo, galleggia su un lago di greggio (stimato in 34,5 miliardi di barili) e gas (circa 2,7 miliardi di miliardi di metri cubi). In Nigeria, di gran lunga il più popoloso stato dell'Africa con circa 130 milioni di abitanti, oltre la metà della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. La ricchezza del petrolio nelle regioni del Delta del Niger resta per lo più confinata nelle mani delle multinazionali del petrolio, che ne sfruttano i giacimenti, e del governo centrale di Abuja. I progetti di estrazione petrolifera stravolgono spesso antichi equilibri e l'inquinamento distrugge estesi territori.

(15 marzo 2007)

http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/esteri/nigeria-sequestri-2/tutti-liberi/tutti-liberi.html

Fides Brasier
15-03-2007, 08:25
Ottimo!! :)

IpseDixit
15-03-2007, 08:42
Le iene portano fortuna :stordita:

LUVІ
15-03-2007, 09:41
Le iene portano fortuna :stordita:

Le iene portano bene! :D

LuVi

sander4
15-03-2007, 10:10
Sono contento per i tecnici...
certo peccato per un'altro riscatto e palate di soldi nelle mani sbagliate... :(

Lorekon
15-03-2007, 10:22
Sono contento per i tecnici...
certo peccato per un'altro riscatto e palate di soldi nelle mani sbagliate... :(

perchè "mani sbagliate"?

hanno fatto di tutto per non ucciderli, non gli hanno torto un capello.

Un movimento che si batte perchè i proventi delle risorse di un territorio siano ridistribuiti anche alle popolazioni di quel territorio (che ne pagano pesantemente il prezzo ambientale) è un movimento da condannare?

potevano anche mettere l'ennesima bomba su una piattaforma ma non l'hanno fatto, hanno cercato di far sentire la loro voce nell'unico modo che avevano.

chi sapeva cosa succede nel delta del Niger prima di questo rapimento?

LUVІ
15-03-2007, 10:39
perchè "mani sbagliate"?

hanno fatto di tutto per non ucciderli, non gli hanno torto un capello.

Un movimento che si batte perchè i proventi delle risorse di un territorio siano ridistribuiti anche alle popolazioni di quel territorio (che ne pagano pesantemente il prezzo ambientale) è un movimento da condannare?

potevano anche mettere l'ennesima bomba su una piattaforma ma non l'hanno fatto, hanno cercato di far sentire la loro voce nell'unico modo che avevano.

chi sapeva cosa succede nel delta del Niger prima di questo rapimento?

Vero :)

LuVi

gor
15-03-2007, 13:02
perchè "mani sbagliate"?

hanno fatto di tutto per non ucciderli, non gli hanno torto un capello.

Un movimento che si batte perchè i proventi delle risorse di un territorio siano ridistribuiti anche alle popolazioni di quel territorio (che ne pagano pesantemente il prezzo ambientale) è un movimento da condannare?

potevano anche mettere l'ennesima bomba su una piattaforma ma non l'hanno fatto, hanno cercato di far sentire la loro voce nell'unico modo che avevano.

chi sapeva cosa succede nel delta del Niger prima di questo rapimento?
vero.
:mc: mi tocca dar ragione a luvi :cry: :cry: :help: