easyand
14-03-2007, 18:06
NEI CIELI DELLA SICILIA PRIMO “SCRAMBLE” PER I CACCIA EUROFIGHTER
Sotto il controllo del 34° Gruppo Radar, intercettato un A320 tunisino che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo
SIRACUSA_ - Lunedì 12 marzo, due aerei F2000 Typhoon “Eurofighter” dell’Aeronautica Militare hanno intercettato un Airbus 320 tunisino in volo nel spazio aereo nazionale con cui gli enti del traffico aereo avevano perso il contatto radio.I due caccia, appartenenti al 4° Stormo di Grosseto, si trovavano già in volo per addestramento sul Tirreno meridionale sotto il controllo dei controllori della difesa aerea della sala operativa del 34° Gruppo Radar di Siracusa/Mezzogregorio, quando il Combined Air Operation Centre / Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico (Ferrara) ha dato l’ordine di dirigersi verso il velivolo “sospetto” per effettuarne il riconoscimento visivo.Guidati dai controllori di “Campo” – nominativo radio del Gruppo Radar - i due F2000 hanno raggiunto l’Airbus alle ore 11.38 nei cieli della Sicilia e, dopo averne accertato l’identità, lo hanno scortato fino al confine meridionale dello spazio aereo italiano.Quello è stato il primo intervento di intercettazione aerea svolto con i velivoli F2000 Typhoon del 4° Stormo di Grosseto, che dal 16 dicembre 2005 si è aggiunto al 5° Stormo di Cervia e al 37° Stormo di Trapani - entrambi dotati di aerei F16 – nel garantire il servizio di difesa aerea. Quella è stata solo una delle tante intercettazioni su allarme (in gergo “scramble”) ordinati dal Combined Air Operation Centre (CAOC 5-NATO) di Poggio Renatico (Ferrara) al quale sono devolute le funzioni di comando e controllo degli intercettori della difesa aerea nazionale. Nel corso del 2006 sono state ben 32 le volte in cui si sono alzati in volo i velivoli caccia F-16 dell’Aeronautica Militare per intercettare velivoli le cui tracce radar non era stato possibile identificare ed in più di metà dei casi i velivoli erano sotto il controllo dei controllori di “Campo radar” la cui area di responsabilità si estende su buona parte dello spazio aereo del sud Italia e del basso mediterraneo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di aeromobili che non rispondevano a prestabiliti requisiti, o divergevano dalla rotta prevista senza validi motivi, o – come nel caso odierno - perdevano le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo. In quei casi, il Comando Operativo delle Forze Aeree dispone il decollo immediato degli intercettori che, sotto la guida dei controllori di intercettazione a terra, si dirigono verso il velivolo “sospetto” nel più breve tempo possibile.
giornata storica....
Sotto il controllo del 34° Gruppo Radar, intercettato un A320 tunisino che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo
SIRACUSA_ - Lunedì 12 marzo, due aerei F2000 Typhoon “Eurofighter” dell’Aeronautica Militare hanno intercettato un Airbus 320 tunisino in volo nel spazio aereo nazionale con cui gli enti del traffico aereo avevano perso il contatto radio.I due caccia, appartenenti al 4° Stormo di Grosseto, si trovavano già in volo per addestramento sul Tirreno meridionale sotto il controllo dei controllori della difesa aerea della sala operativa del 34° Gruppo Radar di Siracusa/Mezzogregorio, quando il Combined Air Operation Centre / Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico (Ferrara) ha dato l’ordine di dirigersi verso il velivolo “sospetto” per effettuarne il riconoscimento visivo.Guidati dai controllori di “Campo” – nominativo radio del Gruppo Radar - i due F2000 hanno raggiunto l’Airbus alle ore 11.38 nei cieli della Sicilia e, dopo averne accertato l’identità, lo hanno scortato fino al confine meridionale dello spazio aereo italiano.Quello è stato il primo intervento di intercettazione aerea svolto con i velivoli F2000 Typhoon del 4° Stormo di Grosseto, che dal 16 dicembre 2005 si è aggiunto al 5° Stormo di Cervia e al 37° Stormo di Trapani - entrambi dotati di aerei F16 – nel garantire il servizio di difesa aerea. Quella è stata solo una delle tante intercettazioni su allarme (in gergo “scramble”) ordinati dal Combined Air Operation Centre (CAOC 5-NATO) di Poggio Renatico (Ferrara) al quale sono devolute le funzioni di comando e controllo degli intercettori della difesa aerea nazionale. Nel corso del 2006 sono state ben 32 le volte in cui si sono alzati in volo i velivoli caccia F-16 dell’Aeronautica Militare per intercettare velivoli le cui tracce radar non era stato possibile identificare ed in più di metà dei casi i velivoli erano sotto il controllo dei controllori di “Campo radar” la cui area di responsabilità si estende su buona parte dello spazio aereo del sud Italia e del basso mediterraneo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di aeromobili che non rispondevano a prestabiliti requisiti, o divergevano dalla rotta prevista senza validi motivi, o – come nel caso odierno - perdevano le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo. In quei casi, il Comando Operativo delle Forze Aeree dispone il decollo immediato degli intercettori che, sotto la guida dei controllori di intercettazione a terra, si dirigono verso il velivolo “sospetto” nel più breve tempo possibile.
giornata storica....