View Full Version : Carbonizzati dalla colata di ghisa
IpseDixit
13-03-2007, 17:12
CAMPOSAMPIERO. Un operaio morto, un altro in fin di vita, gravemente ferito da un getto di ghisa a 1800 gradi. E’ il tragico bilancio dell’infortunio sul lavoro che ieri pomeriggio, poco dopo le 16,30, ha riservato una fine atroce a un operaio intento a operare su un forno per la ghisa alla Fonderia Anselmi di Camposampiero, mentre il suo collega è rimasto orrendamente ustionato in tutto il corpo.
Un’operazione di routine. I due addetti, entrambi rumeni, dipendenti della ditta Valtramigna di Colognola ai Colli, in provincia di Verona, ieri pomeriggio dovevano effettuare la manutenzione ordinaria al forno numero 3 della Fonderia Anselmi.
Sfortunati colleghi. L’operaio morto si chiamava Georghe Balla, aveva 31 anni e abitava a Lavagno, in provincia di Verona, in via Provinciale; aveva moglie e due bambini. Il ferito è invece il collega e connazionale Minai Barbascu, 32 anni, residente a Soave (Vr) in viale Vittoria 61. E’ ricoverato in prognosi riservata al Centro Grandi Ustioni dell’ospedale di Padova; le sue condizioni sono considerate disperate: ha riportato ustioni nel 99% del corpo; è sopravvissuto all’incidente solo perché è giovane e di tempra forte. Giovedì mattina l’equipe chirurgica del centro padovano tenterà un trapianto di pelle per cercare di dargli una chance. Leggermente intossicati dalle esalazioni fuoriuscite dagli impianti, ma curati sul posto dal personale sanitario del 118 di Camposampiero, tre dipendenti della fonderia, ripresisi poco dopo, anche se visibilmente sotto choc.
La tragedia. La dinamica dell’infortunio mortale sul lavoro, accaduto ieri pomeriggio verso le 16.30, è ancora tutta da chiarire. Da una prima ricostruzione effettuata sul posto dallo Spisal Usl 15 e dai carabinieri di Camposampiero e Cittadella, rimasti nel capannone della Anselmi fino a notte fonda per gli accertamenti di legge, sembra che i due operai fossero vicini a un carrello per recuperare la colata di ghisa fusa contenuta nel forno che, per compiere questa operazione, veniva inclinato. Uno svuotamento necessario per poter procedere a una pulizia profonda della cavità dell’enorme cratere dove avvengono le fusioni.
Una fine atroce. Durante l’operazione, sarebbe partito un getto incandescente che ha sommerso completamente Balla, incenerendolo sul posto e investito anche Barbascu. Immediato l’intervento di alcuni dipendenti della fonderia, che hanno agguantato gli estintori dirigendo il getto sui due sfortunati operai nel tentativo di portare loro soccorso. Non c’è stato nulla da fare per il primo, che è deceduto all’istante, forse senza nemmeno accorgersene. Barbascu, ustionato in gran parte del corpo, è stato trasportato in elisoccorso direttamente all’ospedale di Padova. Leggermente intossicati dalle polveri degli estintori i tre dipendenti dell’Anselmi, che sono stati sottoposti ad accurati esami direttamente sul posto dai sanitari del Suem di Camposampiero, giunti con alcune ambulanze della Cooperativa Antoniana.
I soccorsi. I vigili del fuoco di Cittadella hanno messo in sicurezza il forno, quindi l’area dell’infortunio è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di persone che saranno individuate nel corso delle indagini. La salma di Balla è stata portata a Padova, all’Istituto di medicina legale, a disposizione del magistrato. E’ possibile che venga effettuata, per quanto possibile, l’autopsia sui poveri resti. Tutti i testimoni del tragico fatto sono stati sentiti dai carabinieri di Camposampiero e da quattro ispettori dello Spisal dell’Usl 15 Alta Padovana, coordinati dal dirigente Marcello Potì.
In fonderia. Le maestranze della fonderia, che è vicina al centro del paese, hanno sospeso i turni di lavoro e si sono riunite in assemblea, mentre la direzione ha divulgato un comunicato in cui si confermano i fatti e si demanda la ricerca delle cause agli ordini preposti. «La meccanica dell’incidente è in fase di accertamento - si legge ancora - Al momento del fatto nel reparto interessato c’erano poche persone che si sono subito prodigate per circoscrivere l’accaduto. Queste persone sono state irritate dai fumi e dalle polveri degli estintori per cui non sono attualmente disponibili a contribuire alla ricostruzione dell’evento. Il dirigente e le maestranze sono profondamente colpite da quanto accaduto e dal lutto conseguente». Oggi, l’Anselmi rimarrà chiusa a causa del grave evento.
Tragici precedenti. Triste giornata ieri, con 3 morti sul lavoro (gli altri in Sardegna e in Calabria). Nemmeno 2 mesi fa, il 19 gennaio, la prima vittima dell’anno nell’Alta, a Trebaseleghe: un operaio di 26 anni, Fabio Bortolatto, morì in un cantiere in via Manetti. E in un modo che lasciò di sasso perfino gli inquirenti giunti sul posto. Bortolatto, residente a Moniego, assieme a uno dei due soci della ditta di cui era dipendente aveva appena scaricato un escavatore da un camion e stava risollevando le due rampe posteriori. Un’operazione fatta chissà quante volte. Per la seconda rampa ci fu qualche problema con la guida e la pesante stanga gli precipitò addosso, colpendolo mortalmente alla testa. Praticamente morto sul lavoro, il 6 marzo, anche Ivano Garbuio, giardiniere dei vip schiantatosi con l’auto a Loreggia, in seguito a un malore: era diretto a Bologna, dove lo aspettava un cliente.
(13 marzo 2007)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Carbonizzati-dalla-colata-di-ghisa/1537027/6
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=68115
Senza Fili
13-03-2007, 17:13
Poveracci :(
Il bilancio degli infortuni e morti sul lavoro in Italia è un bollettino di guerra, roba da paese in via di sviluppo. E le teste ancora non cambiano, purtroppo-
momo-racing
13-03-2007, 17:46
che morte orribile
Senza Fili
13-03-2007, 17:50
Avete notato che quando muore un militare i giornali fanno i titoloni, mentre quando muore un operaio al massimo scrivono un trafiletto nella cronaca locale?
Si vede che in Italia è più normale morire sul lavoro che in guerra.
fsdfdsddijsdfsdfo
13-03-2007, 18:19
Avete notato che quando muore un militare i giornali fanno i titoloni, mentre quando muore un operaio al massimo scrivono un trafiletto nella cronaca locale?
Le morti bianche sono una strage, che noi dovremmo piangere tutti i giorni.
Avete notato che quando muore un militare i giornali fanno i titoloni, mentre quando muore un operaio al massimo scrivono un trafiletto nella cronaca locale?
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
è uno degli aspetti del lavoro no?
è uno degli aspetti del lavoro no?
crepare? no non è un aspetto del lavoro
fsdfdsddijsdfsdfo
13-03-2007, 18:32
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
però la sua famiglia avrà una pensione.
Salirà alla ribalta sui giornali.
Avrà pure la fortuna di vedere la sua causa strumentalizzata da qualche politico, quando, magari avendo visto di prima persona i morti, lui in realtà aveva un'idea un po diversa...
E le morti bianche?
Alle loro famiglie nessuno pensa?
Ai lavoratori a cottimo o in nero che vengono scaricati nelle discariche? Lasciando magari moglie e figli senza soldi e senza piu nessuna notizia?
L'ipocrisia fa male, indurisce il cuore, e ci rende capaci di commettere stragi senza piu pensarci.
Perchè noi siamo dalla parte del carnefice, ogni giorno con il nostro silenzio diamo l'assenso a schifezze inenarrabili.
crepare? no non è un aspetto del lavoro
ma se vai in un posto dove c'è la guerra vestito da militare ci sono più probabilità di morire rispetto a uno che lavora in una fonderia. o almeno dovrebbe essere così. e credo anche che in un certo senso è giusto che sia così. con tanto dispiacere per chiunque muoia.
Il bilancio degli infortuni e morti sul lavoro in Italia è un bollettino di guerra, roba da paese in via di sviluppo. E le teste ancora non cambiano, purtroppo-
guarda molti se lo meritano; un anno fa stavano rifacendo la facciata della casa di mia nonna, un giorno lei si è affacciata e vedendo gli operai con la dotazione di sicurezza ha detto: "complimenti, vedo che pensate alla sicurezza" e il tipo le ha risposto "signora, oggi quelli che lavorano sul ponteggio l'hanno messa perchè dovrebbe arrivare la polizia, altrimenti ce ne freghiamo" ecco, se questi tizi cadessero da un ponteggio fracassandosi sarebbero solo degli idioti in meno sulla faccia della terra.
fsdfdsddijsdfsdfo
13-03-2007, 18:53
guarda molti se lo meritano; un anno fa stavano rifacendo la facciata della casa di mia nonna, un giorno lei si è affacciata e vedendo gli operai con la dotazione di sicurezza ha detto: "complimenti, vedo che pensate alla sicurezza" e il tipo le ha risposto "signora, oggi quelli che lavorano sul ponteggio l'hanno messa perchè dovrebbe arrivare la polizia, altrimenti ce ne freghiamo" ecco, se questi tizi cadessero da un ponteggio fracassandosi sarebbero solo degli idioti in meno sulla faccia della terra.
è sempre il solito magna magna.
La polizia avverte quando passa a controllare.
Il padrone fa girare una sola attrezzatura tra tutti i suoi cantieri. Che poi con le protezioni lavorano piu lenti!
L'operaio si vede costretto a non usare le protezioni, pena la perdita del lavoro.
e chi si lamenta... RAUSS!!!
Ricordo anni fa davanti casa mia quando ridipingevano il palazzo, andavano su per le impalcuature arrampicandosi sui tubi d'acciao, dalla parte esterna ovviamente! Scalette interne? pffffff non siam qua a perder tempo dai!
anonimizzato
13-03-2007, 20:06
crepare? no non è un aspetto del lavoro
E invece si dato che in guerra è un rischio altissimo e preventivato.
Senza Fili
13-03-2007, 20:27
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
Vedo che qualcun'altro ha già risposto come avrei risposto io
è uno degli aspetti del lavoro no?
E invece si dato che in guerra è un rischio altissimo e preventivato.
però la sua famiglia avrà una pensione.
Salirà alla ribalta sui giornali.
Avrà pure la fortuna di vedere la sua causa strumentalizzata da qualche politico, quando, magari avendo visto di prima persona i morti, lui in realtà aveva un'idea un po diversa...
E le morti bianche?
Alle loro famiglie nessuno pensa?
Ai lavoratori a cottimo o in nero che vengono scaricati nelle discariche? Lasciando magari moglie e figli senza soldi e senza piu nessuna notizia?
L'ipocrisia fa male, indurisce il cuore, e ci rende capaci di commettere stragi senza piu pensarci.
Perchè noi siamo dalla parte del carnefice, ogni giorno con il nostro silenzio diamo l'assenso a schifezze inenarrabili.
Quoto :rolleyes:
Chevelle
13-03-2007, 21:46
Sicurezza sul lavoro!!!! Mettere gli impianti a norma di legge, utilizzare procedure per rendere snello il lavoro degli operai, investire nell' innovazione.
Robotizzare ove possibile.
ORRIBILE !!!!!!!!!
:eek: :eek: :eek:
le morti bianche son una tragedia ... e non si parla mai di tutti quelli che restano invalidi a vita con pensioni da schifo.
tutta gente che lavora onestamente ... tutta gente con famiglia ...
che ORRORE!!!!!!!
ORRIBILE !!!!!!!!!
:eek: :eek: :eek:
le morti bianche son una tragedia ... e non si parla mai di tutti quelli che restano invalidi a vita con pensioni da schifo.
tutta gente che lavora onestamente ... tutta gente con famiglia ...
che ORRORE!!!!!!!
concordo.
ovviamente nessuno sarà idolatrato come eroe...
Coapzpaza
pensare che tutti icasi citati o quasi son qua a due passi da casa mia :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
effettivamente, almeno dove ho visto io , in giro a cantieri la sicurezza è un optional...
e ... soprattutto i lavoratori se ne fregano ...
non è sempre e solo la tiritera del "padrone" che risparmia sulla sicurezza ...
è proprio non curanza dei lavoratori ... e ... spesso stranieri ...
proprio non c'è cultura del salvarsi la pellaccia nei paesi dell'est o in africa...
francoisk
13-03-2007, 22:18
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
e cos è?
ma se vai in un posto dove c'è la guerra vestito da militare ci sono più probabilità di morire rispetto a uno che lavora in una fonderia. o almeno dovrebbe essere così. e credo anche che in un certo senso è giusto che sia così. con tanto dispiacere per chiunque muoia.
vedi, allora, se un muratore si martella un dito e se lo fracassa allora è un incidente, se un militare si taglia la gola con la baionetta allora è un incidente, se in missione ti sparano non è un incidente sul lavoro, è un deliberato atto ostile, insomma, se l'impresa rivale alla tua manda una squadra di tizi a bruciarti il magazino, non è più un incidente!! Non se ho spiegato bene il concetto che intendo
lnessuno
13-03-2007, 22:37
Sicurezza sul lavoro!!!! Mettere gli impianti a norma di legge...
il problema è che come al solito fare un lavoro a norma di legge per quanto riguarda la sicurezza è un costo enorme...
ricordo quando abbiamo ristrutturato casa mia, c'erano i muratori e io e mio padre davamo una mano... se per ogni cosa avessimo dovuto montare i ponteggi e tutti i cazzi di legge penso che a quest'ora saremmo ancora nel cantiere.
va bene la sicurezza, ma dover montare un ponteggio per fare dei lavori da 10 minuti a 2 metri d'altezza è una cosa fuori dal mondo è una cosa che ti fa perdere 3 ore, e chi le paga?
che poi sia giusto avere questo tipo di norme è un altro discorso e sono d'accordo, il problema è che spesso sono inapplicabili.
lnessuno
13-03-2007, 22:43
pensare che tutti icasi citati o quasi son qua a due passi da casa mia :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
effettivamente, almeno dove ho visto io , in giro a cantieri la sicurezza è un optional...
e ... soprattutto i lavoratori se ne fregano ...
non è sempre e solo la tiritera del "padrone" che risparmia sulla sicurezza ...
è proprio non curanza dei lavoratori ... e ... spesso stranieri ...
proprio non c'è cultura del salvarsi la pellaccia nei paesi dell'est o in africa...
è questione che la gente non ha voglia di perdere tempo per dei controlli che, magari una volta nella vita, potrebbero essere utili...
ad esempio se guardi il libretto della macchina c'è scritto che tutte le volte che la prendi dovresti controllare il corretto funzionamento delle luci, dei freni eccetera... guarda riporto il capitolo "ispezioni prima della partenza" del libretto della mia moto:
sterzo (scorrevolezza, movimento ecc)
acceleratore (giuoco, scorrevolezza ecc)
frizione (come sopra)
freni (livello dei liquidi, trafilaggio, pastiglie, spugnosità ecc)
sospensioni (scorrevolezza)
carburante (quantità)
catena di trasmissione (regolazioni, lubrificazione)
pneumatici (pressione, battistrada, graffi o tagli)
olio motore (livello)
luci (funzionamento)
clacson (funzionamento)
interruttore di arresto di emergenza
interruttore di sicurezza cavalletto centrale
ecco.. penso che per le macchine sia una cosa più o meno simile. ora probabilmente questi controlli sono utili e potrebbero salvarti da un incidente, ma quante volte ti capita di farli?
vedi, allora, se un muratore si martella un dito e se lo fracassa allora è un incidente, se un militare si taglia la gola con la baionetta allora è un incidente, se in missione ti sparano non è un incidente sul lavoro, è un deliberato atto ostile, insomma, se l'impresa rivale alla tua manda una squadra di tizi a bruciarti il magazino, non è più un incidente!! Non se ho spiegato bene il concetto che intendo
mah secondo me quando si è in guerra si spara o si bombardano altre persone..chiunque abbia iniziato...alla fine è la sottomissione fisica del nemico (anche strategica chiaramente) ma l'aspetto violento che è fondante della guerra non può essere considerato secondario. tant'è che quando c'è una guerra solitamente il dato più rilevante è il numero di morti.
non possiamo dire che fare il militare in guerra è come fare il carpentiere. il rischio di morire in guerra è messo in conto ed è innegabile, perchè è connesso strettamente al lavoro del militare. il rischio di morire in fonderia non dovrebbe essere connesso strettamente col lavoro.
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoro
Non sono d'accordo. Secondo me, se sono un operaio posso morire sul lavoro cadendo da un'impalcatura, se sono un soldato invece muoio sul lavoro se mi sparano addosso...e soprattutto non divento automaticamente eroe se mi prendo una raffica addosso, o perlomeno non sono più eroe dell'operaio morto di prima. Ma questo è un altro discorso.
vedi, allora, se un muratore si martella un dito e se lo fracassa allora è un incidente, se un militare si taglia la gola con la baionetta allora è un incidente, se in missione ti sparano non è un incidente sul lavoro, è un deliberato atto ostile, insomma, se l'impresa rivale alla tua manda una squadra di tizi a bruciarti il magazino, non è più un incidente!! Non se ho spiegato bene il concetto che intendo
Il lavoro del militare è anche quello di andare in guerra, e in guerra è prevista e messa in conto la possibilità di subire "atti ostili", altrimenti non sarebbe guerra. Quindi subire atti ostili in guerra fa parte appunto del suo lavoro. Nel lavoro di un operaio (per rimanere nell'esempio) invece non è previsto di subire atti ostili da parte di alcuni tizi che gli bruciano il magazzino.
Il militare è un lavoro ad alto rischio appunto per questo, e il rischio non sta nel fatto che può cadere dalle scale. Quindi se gli sparano addosso e muore IMHO è un morto sul lavoro, perchè è morto facendo quello per cui era stato pagato per fare...
vedi, allora, se un muratore si martella un dito e se lo fracassa allora è un incidente, se un militare si taglia la gola con la baionetta allora è un incidente, se in missione ti sparano non è un incidente sul lavoro, è un deliberato atto ostile, insomma, se l'impresa rivale alla tua manda una squadra di tizi a bruciarti il magazino, non è più un incidente!! Non se ho spiegato bene il concetto che intendo
:mbe:
secondo me sei tu che non hai ben chiaro il "concetto che intendi" ... ;)
il "lavoro" del soldato comporta l'essere "obiettivo legittimo per l'azione nemica"
http://it.wikipedia.org/wiki/Soldato
indi per cui, per un soldato morire in zona di guerra rappresenta semplicemente una "morte sul lavoro"... niente di più... siamo finalmente d'accordo? ;)
Solidarietà a queste due persone ed alle famiglie.
Per il resto, le morti bianche in Italia sono un problema enorme, una cosa vergognosa, ma non ne parla nessuno
greasedman
14-03-2007, 15:52
forse non riesci a capire che un militare che per sbaglio si spara in una coscia e muore è un incidente sul lavoro, un militare a cui sparano in testa in Afghanistan non è più un incidente sul lavoroEd è meno grave di uno che magari muore per colpa dell'altrui incuranza dolosa?
Pancho Villa
14-03-2007, 16:00
Purtroppo lo è, io ho rischiato se non la pelle di farmi male assai il mese scorso perchè non ho controllato bene che la scala sulla quale dovevo salire fosse bolccata in sicurezza e questa ha avuto la pessima idea di sganciarsi prima che avessi assicurato l'imbragatura alla trave superiore ella piattaforma. Fortunatamente il piede destro ha fermato la scala incastandosi tra due pioli impedendomi di cadere da almeno 4 metri d'altezza e la scarpa antinfortunistica ha fatto il resto. Ciononostante ho dovuto appendermi alla trave superiore e spostarmi in coincidenza di un muro poco distante lasciandomi cadere su di esso e riportando "solo" un forte stiramento alla caviglia sinistra a causa dell'irregolarita di quel muro.
Come puoi facilmente dedurre l'incidente non è dovuto a mezzi insufficienti o a condizioni di insicurezza ambientali ma ad una mia, per fortuna rarissima, distrazione alla quale nessun sistema di sicurezza può ovviare. Da tecnico in impiantistica industriale e relativi funzionamenti posso affermare, per lunga esperienza diretta, che la sicurezza più importante risiede nella nostra prudenza e che spesso vengono corsi rischi per ragioni che vanno dalla distrazione al lecchinismo per farsi notare dalle direzioni passando, a volte, per il menefreghismo più assoluto. Se aggiungi tutto questo all'insicurezza prodotta dall'eccessiva burocratizzazione della sicurezza e dall'emanazione di norme che sono praticamente inattuabili, molti dei contenuti nella 626 sono pure enunciazioni di principio senza riscontro reale e che fossero applicati impedirebbero qualsiasi attività lavorativa efficiente, si può facilmente comprendere percvhè la conta degli infortunati sul lavoro sia peggio di un bollettino concernente i caduti in guerra.Come non quotare quest'uomo... Nella vita facciamo tutti delle cazzate; in certi lavori una cazzata non si traduce in un danno fisico o materiale, nei lavori manuali purtroppo sì. A prescindere dalle leggi e dalle attrezzature. Siamo uomini non divinità, prima o poi uno sbaglio lo facciamo. E la natura e il rischio di certe mansioni rimarrà sempre quella...è questione che la gente non ha voglia di perdere tempo per dei controlli che, magari una volta nella vita, potrebbero essere utili...
ad esempio se guardi il libretto della macchina c'è scritto che tutte le volte che la prendi dovresti controllare il corretto funzionamento delle luci, dei freni eccetera... guarda riporto il capitolo "ispezioni prima della partenza" del libretto della mia moto:
sterzo (scorrevolezza, movimento ecc)
acceleratore (giuoco, scorrevolezza ecc)
frizione (come sopra)
freni (livello dei liquidi, trafilaggio, pastiglie, spugnosità ecc)
sospensioni (scorrevolezza)
carburante (quantità)
catena di trasmissione (regolazioni, lubrificazione)
pneumatici (pressione, battistrada, graffi o tagli)
olio motore (livello)
luci (funzionamento)
clacson (funzionamento)
interruttore di arresto di emergenza
interruttore di sicurezza cavalletto centrale
ecco.. penso che per le macchine sia una cosa più o meno simile. ora probabilmente questi controlli sono utili e potrebbero salvarti da un incidente, ma quante volte ti capita di farli?Quoto.
BountyKiller
14-03-2007, 16:20
Dio santo....:eek: :( :(
ma come possono succedere cose simili??
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.